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WEC – La prima immagine della Ferrari LMH

Ferrari ha inoltrato poco fa un comunicato che cita testualmente:

“10 giugno 1973, ore 16:00. Sventola la bandiera a scacchi dell’ultima 24 Ore di Le Mans in cui Ferrari è iscritta nella classe regina. A 49 anni da quella data, Ferrari svela i primi dettagli della sua Le Mans Hypercar con cui disputerà il FIA World Endurance Championship dal 2023.

La vettura, che inizierà nelle prossime settimane i primi test di sviluppo, evidenzia dal punto di vista del design forti richiami agli stilemi che contraddistinguono i modelli della gamma del Cavallino Rampante.

A poco più di un anno dall’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans del 2023, il conto alla rovescia per l’appuntamento con la storia, cinquant’anni dopo quell’ultima partecipazione, è ufficialmente partito.”

A corredo un’immagine dell’anteriore della Hypercar.

Nei giorni scorsi Ferrari ha inoltre ribadito ufficialmente la partnership con AF Corse anche per la gestione in pista della nuova arma di Maranello. Il team si schiererà come “Ferrari – AF Corse”, con l’obiettivo di continuare quella striscia vincente iniziata nel FIA GT 2006 con la F430 GT2 che già in quella stagione di esordio produsse i titoli piloti e team, poi proseguita nel WEC generando sei titoli tra piloti e squadre in GTE-Pro e GTE-Am, cinque titoli costruttori e ben tre trionfi alla 24 Ore di Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari

WEC – Il futuro delle LM P2 e delle GT3. Fuji confermato. De Vries per Cimadomo in TDS

La tradizionale conferenza dell’ACO del venerdí di Le Mans, condotta da Pierre Fillon, è ancora una volta stata destinata a chiarire il futuro dell’endurance.

Alla presenza dei massimi vertici non solo dell’ACO e del WEC ma anche dell’IMSA, sono stati affrontati diversi temi di ordine pratico, prima fra tutti la transizione delle GTE in GT3.

A partire dalla prossima stagione nel WEC e a Le Mans non vi sarà più la classe GTE-Pro, ma solo la GTE-Am, cosí da “liberare”, consentitemi il termine, posti in griglia alle nuove Hypercar dei costruttori.

Le GT3, che come previsto verranno introdotte a partire dal 2024, correranno, a differenza degli States, in un’unica categoria Pro/Am e verranno dotate di un kit denominato “GT3 Premium”, probabilmente destinato alla sola Le Mans. Saranno inoltre adottati pneumatici di serie, secondo la medesima filosofia delle Hypercar.

Forniti maggiori chiarimenti anche sulla transizione alle nuove LM P2, che avverrà invece nel 2025. La base tecnica, che come noto sarà comune alle LMDh e che resterà in vigore almeno sino al 2030, potrà godere di una sorta di BoP chiamato “Adjustment of Performance (AoP), che sarà revisionato due volte l’anno (non per singola gara). Ciò per permettere ai vari telaisti: Oreca, Ligier, Multimatic, Dallara, una competizione maggiormente equilibrata.

Viene spontaneamente da domandarsi perchè questo meccanismo non è stato introdotto anche in precedenza sulle attuali LM P2, al posto del cosiddetto “Joker” una tantum (che infatti non è mai stato invocato da alcun costruttore) così da lasciare Oreca in regime di monopolio, ma meglio tardi che mai.

Non è stata infine esclusa la possibilità di dotare anche le LM P2 di un sistema ibrido, similmente – speriamo non troppo, anche perchè sennò si tratterebbe di un doppione – alle LMDh.

Novità anche riguardo al calendario: confermata la data del Fuji in settembre, è stato reso noto che il Bahrain continuerà ad ospitare il WEC sino al 2027. Confermata anche – per quanto non fosse in discussione – la data dell’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans il 10-11 giugno 2023. Al riguardo verrà realizzato un trofeo speciale, che verrà esibito in maniera itinerante a partire dal prossimo agosto a Pebble Beach.

TDS

Tornando ai fatti della corsa invece, una decisione senza precedenti, almeno nei tempi recenti, è stata presa dalla direzione gara della 24 Ore, e riguarda l’esclusione di Philippe Cimadomo dalla lista dei partenti.

Il gentleman del TDS X Vaillante si è reso autore di uno spettacolare crash nelle libere 3, generato per aver tentato un sorpasso su una GT senza sostanzialmente accorgersi di un altra LM P2 al suo fianco, nientemeno che quella che ha poi conquistato la pole del WRT.

In precedenza, il 62enne transalpino, regular ELMS quest’anno tra le Pro/Am con la medesima formazione, era stato protagonista di un’altra uscita di strada nelle libere 1.

Il team ha deciso di proseguire, utilizzando il telaio di scorta ed ingaggiando Nicky de Vries, reserve driver Toyota e quindi in possesso dei pre-requisiti per partecipare alla gara, salvo dover effettuare un minimo di tre giri nel warm-up di sabato mattina. Trattandosi di un pilota ranked platinum la vettura non verrà più schierata tra le LM P2 Pro/Am e potrà quindi ambire, con un equipaggio di prim’ordine, completato da Mathias Beche e Tijmen Van der Helm, al successo di categoria.

Ieri sera infine si sono svolte le ultime libere, che hanno visto primeggiare le due Toyota grazie ai giri veloci di Josè Maria Lopez e Sebastien Buemi. Migliori prestazioni nelle altre classi per Alex Lynn (LM P2), Jack Aitken (LM P2 Pro/Am), Nick Catsburg (GTE-Pro) e Harry Tincknell (GTE-Am)

Piero Lonardo

Foto: WEC, TDS

I risultati delle Libere 4

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LMC – Babini-spettacolo alla Road To Le Mans. Al Racing Spirit of Leman la vittoria assoluta in gara 1

Spettacolo assicurato per la settima Road To Le Mans, terzo appuntamento della Michelin Le Mans Cup 2022, con la bellezza di 50 iscritti, capienza massima designata, composta da 36 LM P3, 13 GT3 più l’inesorabile MissionH24.

Le qualifiche, distinte in due turni distinti per le altrettante manches, avevano premiato per gara 1 il superspecialista della categoria, Laurents Hörr, impegnato anche nella 24 Ore col DKR, e l’Aston Martin del Bullitt Racing di Valentin Hasse-Clot.

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Al via il teammate della Duqueine #4, Jon Brownson, si faceva presto risuccchiare dal gruppo, condotto dalla vettura della ANS Motorsport di Nicholas Schatz -Brownson più tardi verrà coinvolto in una toccata alla Daytona con la vattura del WTM – ma dietro il testacoda alla Dunlop di uno dei protagonisti, Mo Smith vincitore ad Imola col Cool Racing, seminava il panico nelle retrovie e ne faceva le spese soprattutto la Ferrari AF Corse di Hugo Delacour, che picchiava ed era costretto al ritiro.

Tra le GT3 era l’Audi del WRT di Maxime Robin a condurre, ma presto una penalità per collisione sbatteva l’R8 in fondo al gruppo. La laadership passava quindi all’Honda di Mikkel Pedersen, poco prima che la slow zone per l’incidente alla Mercedes del Racetivity propiziasse il pit obbligatorio collettivo.

Dopo le soste davanti si ritrova Mads Siljehaug con la Ligier del Reiter Engineering condivisa con Freddie Hunt davanti alle due vetture del Racing Spirit of Leman di Tom Dillmann e Josh Skelton. Il pilota norvegese peró oppone resistenza alle due Ligier, che ereditano le prime posizioni imitate anche dal campione in carica Colin Noble con la vettura del Nielsen Racing.

La classifica delle GT3 viene rimescolata a seguito del testacoda del leader, e l’altra NSX di Jens Møller e la Porsche di Fabio Babini, subentrato ad Emanuele Busnelli, si ritrovano in lotta ravvicinata in un gruppo di cinque vetture che comprende anche l’Audi del WRT e la Ferrari dell’ex-F1 Andrea Montermini, il quale si fa notare per aver centrato e portato a spasso un cartellone pubblicitario all’inizio della slow zone.

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Al riaccendersi delle ostilità inizia lo show della Porsche Ebimotors, con Babini, che prende il comando ma deve difendersi dal ritorno dell’Audi. Arnold Robin passa ma il faentino non molla e all’ultimo giro recupera quasi 1” ed ingaggia un duello ravvicinato spettacolare. I due si affiancano a Mulsanne e procedono appaiati fino al Karting dove la Porsche si installa davanti e riesce a lasciarsi definitivamente dietro Robin, conquistando la vittoria. P3 per l’Honda di Kasper H. Jensen e Kristian Poulsen, che approfitta del gioco di squadra per avere la meglio su Montermini.

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Il successo tra le LM P3 era invece saldamente nelle mani delle due vetture del Racing Spirit of Leman, che rafforza quindi la propria leadership in campionato dopo la vittoria nel season opener di Le Castellet. Sabato alle 11.20 in programma gara 2 con in pole la Duqueine del WTM e l’Audi del WRT.

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup, Ebimotors, Ligier

L’ordine di arrivo di Gara 1

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WEC – Hartley-Kobayashi, Toyota prima fila a Le Mans. Uno-due Corvette, WRT e Ferrari nelle altre classi

Questa terza Hyperpole della storia della 24 Ore di Le Mans sembra un po’ il gioco delle coppie: due Toyota, due Corvette, due WRT e due Ferrari occuperanno le prime file di ciascuna categoria nella griglia di partenza.

Brendon Hartley nel finale dei 30’ a disposizione ha superato di ben 4 decimi col tempo monstre di 3.24.408 il teammate Kamui Kobayashi, che aveva a sua volta sopravanzato l’Alpine di Nicolas Lapierre: a sorpresa l’A480-Gibson ha ritrovato il passo perduto nelle lamentele per la carenza di velocità di punta che hanno portato ad un riallineamento in fretta e furia in mattinata del Balance of Performance.

Il miglior tempo del recordman della pista, comunque di un decimo più lento della GR010-Hybrid #8, era stato cancellato per track limits, cosí come altre prestazioni delle Hypercar. A chiudere le due Glickenhaus, a 1”4 e quasi 2” dal polesitter.

WRT

La lotta intestina tra le vetture gestite dal WRT fra Norman Nato e Robin Frjins in LM P2 alla fine ha premiato quest’ultimo, autore di 3.28.972, lontanissimo, a seguito dalle limitazioni imposte alla categoria, dal record segnato da Paul di Resta nel 2020. Seconda fila per i due portoghesi, Filipe Albuquerque ed Antonio Felix da Costa.

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In GTE-Pro, le Porsche hanno tentato la tattica dell’attendismo, riservandosi il rischio di uscire solo nella seconda fase della sessione. La tattica però non ha portato al risultato sperato, perchè le due Corvette di Nick Tandy – uno che qui ci ha vinto l’assoluta – ed Antonio Garcia hanno fatto il vuoto. Le due 911, curiosamente affidate ai “rinforzi” Fred Makowiecki e Laurens Vanthoor, occuperanno la seconda fila, mentre le Ferrari, a riprova che non tutte le rimostranze sul BoP sono frutto di pretattica, chiudono a 1”8 con Antonio Fuoco e James Calado.

APM

Le 488 si rifanno peró in GTE-Am, dove Vincent Abril ha subito segnato il limite con 3.52.594 con la vettura iscritta da AF Corse/APM. Non sono valsi a niente i tentativi di Mikkel Jensen con l’altra 488 del Kessel Racing/Car Guy, che termina a 157 millesimi.

A seguire Harry Tincknell con l’unica Porsche presente nella Hyperpole del Dempsey-Proton e David Pittard con l’Aston Martin dell’AMR, rispettivamente a 4 decimi e 1”. Chiudono le prime tre file dello schieramento Nick Cassidy per AF Corse e Rahel Frey delle Iron Dames.

Alle 22.00 partirà una quarta sessione di libere, l’ultima prima del warm-up. Domani giornata dedicata al riposo in pista per i bolidi di Le Mans con il ritorno della tradizionale parata per le strade cittadine, in attesa dello start delle 16.00 di sabato. In programma sabato anche il secondo round della Road to Le Mans, mentre domani sarà di scena la Ligier European Series, oltre alla tradizionale conferenza dell’ACO.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans, Corvette

I risultati delle qualifiche dopo la Hyperpole

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WEC – Toyota uno-due e si prepara all’Hyperpole

Le due Toyota chiudono al comando la terza sessione di libere della 24 Ore di Le Mans. Kamui Kobayashi ha concluso al top la sessione col tempo di 3.26.796, 4 decimi meglio delle qualifiche di ieri, e 3 rispetto a Brendon Hartley con la seconda GR010-Hybrid.

La Toyota #8 peraltro ha mostrato segni di cedimento, arrestandosi dopo circa metà sessione ad Indianapolis con Ryo Hirakawa alla guida. Macchina ripartita e poi ferma lungamente ai box per riparare il sistema ibrido, ancora una volta come a Spa imputato della defaillance tecnica.

A seguire le due Glickenhaus, la migliore a 6 decimi con Olivier Pla, mentre l’Alpine, nonostante il leggero boost acquisito da un nuovo BoP emesso in fretta e furia in mattinata e che garantisce, a parità di peso minimo, 785 MJ di potenza massima contro i 774 originari, non è andata oltre i 2”4 dal leader.

Tra le LM P2, United Autoports sugli scudi con Filipe Albuquerque ed Alex Lynn: “Albuquick” è infatti accreditato di 3.30.964, con l’alfiere del Team Ganassi negli States a 61 millesimi, il team angloamericano si aggiudica questo round nei confronti dei grandi rivali del WRT, che piazzano Robin Frijns in P3. A Nicklas Nielsen il miglior tempo della sessione fra le Pro/Am.

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Lotta a due anche in GTE-Pro, ancora con una Corvette davanti grazie a Nick Tandy, autore di 3.52.307 davanti a Richard Lietz con la migliore delle Porsche. Le Ferrari chiudono ancora la graduatoria di classe.

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Una Porsche al comando infine in GTE-Am, grazie a Mikkel Pedersen del Project 1 ed il tempo di 3.54.386 davanti all’Aston Martin di Henrique Chaves ed all’altra 911 di Hardpoint/Absolute con Alessio Picariello. La prima delle vetture che però potrà disputare la Hyperpole alle 20.00 è l’altra Vantage dell’AMR grazie a David Pittard, che chiude in P4; Matteo Cressoni è infine il migliore su Ferrari sulla 488 Iron Lynx #80.

Alla sessione, che è stata sospesa per circa 20’ a causa dello spettacolare contatto dell’Oreca LM P2 del TDS di Philippe Cimadomo, hanno preso parte anche le due vetture che hanno saltato le qualifiche causa incidente, vale a dire l’Oreca #45 di Algarve Pro Racing e la Porsche GTE-Am #93 di Proton Competition. Un altro paio di incidenti hanno invece coinvolto l’Oreca del Graff e la Ferrari di Inception Racing.

Appuntamento fra poco, dopo il primo round della Road to Le Mans, per la terza Hyperpole della storia. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC o sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Corvette, Porsche Motorsport

I risultati delle Libere 3

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WEC/USCC – Le prime immagini (ancora virtuali) della Cadillac Project GTP Hypercar

Come preannunciato nei giorni scorsi, Cadillac ha rivelato le immagini virtuali complete della nuova LMDh del costruttore, denominata Project GTP Hypercar, realizzata in collaborazione con Dallara Automobili.

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Nel comunicato si conferma che questa vetture gareggerà nel 2023 sia nel WeatherTech SportsCar Championship che nel World Endurance Championship, compresa la 24 Ore di Le Mans, 22 anni dopo l’ultima apparizione con le Northstar LMP.

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A muovere la Project GTP Hypercar ci sarà un nuovo motore V8 DOHC di 5,5 litri cui verrà associato il sistema ibrido LMDh comune a tutta la categoria. Inoltre, contrariamente a quanto lasciato trapelare in precedenza, è presente una comune ala posteriore.

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I collaudi della vettura (onestamente a questo punto ci saremmo aspettati qualcosa di più dei render) inizieranno nel corso dell’estate, cosí da essere in pista in gennaio per la Rolex 24 at Daytona.

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Nessuna indicazione sulla composizione degli equipaggi, ma è facile intuire che al volante del prototipo della terza generazione, la cui gestione in pista sarà affidata al Team Ganassi, ci saranno gran parte dei piloti impegnati oggi nella serie IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac

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WEC – Dumas porta in alto la Glickenhaus nelle libere 2 di Le Mans

Sembra certo che le Glickenhaus venderanno cara la pelle in questa loro seconda apparizione a Le Mans. Galvanizzate da un BoP apparentemente non penalizzante, le due SCG 007 hanno rischiato di terminare al top le precedenti sessioni, senza riuscirci fino alla sessione serale di libere appena conclusa.

Davanti a tutti sul Circuit de la Sarthe c’è infatti Romain Dumas col tempo di 3.28.900, ed il tentativo di Kamui Kobayashi di rubare al francese la testa della graduatoria è rimasto circa 2 decimi indietro. Brendon Hartley, nonostante due uscite di strada, è stato il migliore dell’equipaggio della GR010-Hybrid #8, mentre le altre due Hypercar iscritte, la Glickenhaus #709 e l’Alpine, chiudono con distacchi abissali.

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Tra le LM P2 sembra delinearsi invece una lotta a due tra WRT e United Autosports, con Renè Rast al top col tempo di 3.33.119, due decimi meglio di Filipe Albuquerque e dell’altra Oreca del team belga con Dries Vanthoor. Jack Aitken invece guida gli equipaggi Pro/Am con l’unica vettura dell’Algarve Pro Racing in pista.

L’Oreca #45 infatti è ancora oggetto di riparazioni dopo il crash del pomeriggio, cosí come la Porsche Proton #93 stampatasi nelle qualifiche con Michael Fassbender alla guida.

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Anche in GTE-Pro si prefigura una lotta a due fra Corvette e Porsche: questo round è andato sul filo di lana alla C8.R #63 con Nicky Catsburg ed il tempo di 3.53.492 davanti a Fred Makowiecki e la Porsche #91 condivisa con Richard Lietz e Gianmaria Bruni. Ferrari ancora in apparente difficoltà, anche se Felipe Fraga si è insinuato tra i primi quattro con la 488 del Riley Motorsports.

Le Porsche ritornano al top in GTE-Am con Project 1 e Dempsey-Proton, grazie alle prestazioni di due debuttanti: Mikkel Pedersen, autore di 3.55.629, e Jan Heylen. Migliore tra le Ferrari, quella delle Iron Dames, P4.

Domani il programma di Le Mans prevede altre due sessioni di libere, alle 15.00 e alle 22.00, inframezzate dalla terza edizione della Hyperpole alle ore 20.00. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC o sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans

I risultati delle Libere 2

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WEC – La pioggia frena gli animi ma c’è ancora una Toyota davanti

Kamui Kobayashi si presenta al meglio nelle qualifiche in sessione unica per la 90ma 24 Ore di Le Mans. Il recordman della pista ha piazzato subito il best lap di 3.27.247, lasciando le due Glickenhaus ad inseguire: Olivier Pla si è avvicinato sino ad un decimo, mentre Ryan Briscoe è rimasto a 0”7 dal leader.

La sessione è stata interrotta dopo circa mezz’ora di gara per il crash di Michael Fassbender alla prima chicane: il celebre attore-pilota è rimasto illeso ma la vettura dovrà subire robuste riparazioni all’anteriore.

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Sfortuna ha voluto che dopo i circa 15’ necessari a riportare in condizione la pista sia apparsa la pioggia – forse addirittura l’unica precipitazione del weekend, stando alle previsioni meteo – ad impedire ulteriori miglioramenti da parte del parco partenti.

Cosí la Toyota #8, pur qualificandosi per la Hyperpole, considerato che ci sono solo cinque Hypercar, rimane ad oltre 13” dalla gemella, dietro l’Alpine, che comunque non è riuscita ad andare oltre i 2”4 di distacco dal Koba.

Tra le LM P2, è l’Oreca #31 del WRT a primeggiare, grazie al campione WEC in carica Robin Frijns, autore di 3.29.898, due decimi meglio dall’asso di Jota Sport, Antonio Felix da Costa; a seguire si qualificano per la Hyperpole la vettura del Realteam, le due entry di United Autosports ed i leader WEC di Prema Racing. Nella sottoclasse Pro/Am, ancora una volta miglior tempo per Mathias Beche del TDS X Vaillant.

Non hanno partecipato alla sessione le vetture di Vector Sport, a causa di un problema al motore, e l’Oreca #45 incidentata nelle libere dell’Algarve Pro Racing.

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Lotta serrata in GTE-Pro fra Porsche e Corvette. Alla fin ha avuto la meglio la 911 RSR-19 #92 di Laurens Vanthoor, autore di 3.50.999, 2 decimi meglio della Corvette di Antonio Garcia. A seguire le altre due vetture dei costruttori in questione e fanalini di coda ancora una volta le tre Ferrari. Sarà la 488 GTE del Riley Motorsport l’unica esclusa dalla Hyperpole.

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Al Cavallino è andata nettamente meglio in GTE-Am dove ha piazzato quattro vetture fra le prime sei. Il migliore tempo è stato comunque appannaggio dell’ex-campione GTE-Pro Nicki Thiim con 3.52.559, ma dietro, seppure piuttosto distaccate, si piazzano le Ferrari di Kessel Racing/Car Guy, Spirit of Race, Iron Dames e AF Corse/APM. Harry Tincknell salva la giornata per Proton Competition con la quinta prestazione.

Il programma odierno prosegue con le libere 2 dalle 22.00 alle 24.00. Domani la mezz’ora dedicata alla Hyperpole partirà alle 20.00. Prima le libere 3 dalle 15.00 alle 18.00 e a seguire le ultime due ore di libere prima del sabato di gara, dalle 22.00 alle 24.00. Alle ore 18.00 inoltre partirà gara 1 della Road to Le Mans con i protagonisti della Michelin Le Mans Cup. Ricordiamo infine che domani dovrebbe essere presentato il programma Cadillac LMDh.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Porsche Motorsports, FIA WEC

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Hartley eclissa le Glickenhaus nelle libere di Le Mans. Corvette padrona in GTE-Pro

Sembrava che le due Glickenhaus potessero fare doppietta, per la gioia di patron Jim, nelle prime libere della 24 Ore di Le Mans, invece Brendon Hartley ha rovinato la festa del team statunitense, postando negli ultimi 20’ il best lap della giornata con 3.29.441, lasciando a 5 e 6 decimi rispettivamente le due SCG 007 di Franck Mailleux e Pipo Derani.

Solo quinto tempo per l’altra GR010-Hybrid grazie al recordman del Circuit de la Sarthe, Kamui Kobayashi, preceduto, ancorchè di poco, dalla migliore delle LM P2, come nei test United Autosports questa volta grazie ad Alex Lynn, autore di 3.30.338.

#23 UNITED AUTOSPORTS USA / Oreca 07 - Gibson - 24 hours of Le Mans - Circuit de la Sarthe - Le Mans - France -

Ancora più indietro – e di molto – l’Alpine capolista WEC, a 2”6 con Andrè Negrao. L’ex-Rebellion R13 lamenta una difficoltà nella velocità di punta, e va detto subito che le equivalenze tra le Hypercar non sono state oggetto di modifiche dopo la Journèe Test, a differenza di quelle delle GT.

Ridotta infatti la pressione del boost per le Ferrari, sia in GTE-Pro che in GTE-Am, oltre che la capacità del serbatoio, portata a 87 ed 84 litri rispettivamente. Modificata infine anche l’incidenza minima dell’ala posteriore, unica modifica questa applicata anche a tutte le Porsche.

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Fatto sta che si è assistito ad un netto dominio delle due Corvette, che piazzano davanti a tutti Antonio Garcia, autore di 3.53.250, e Tommy Milner poco dietro. A seguire le due Porsche di Gianmaria Bruni, a 8 decimi, e Laurens Vanthoor, addirittura a 1”3.

Fanalini di coda le tre Ferrari, con la #51 trionfatrice lo scorso anno ferma ai box per gran parte della sessione a seguito del cambio del motore, che chiude la graduatoria generale con 4 soli giri compiuti.

Nelle categorie Pro/Am, migliore tempo fra le LM P2 per Mathias Beche con l’Oreca del TDS X Vaillante davanti a James Allen con la vettura dell’Algarve Pro Racing. Questa macchina è stata protagonista dell’unica neutralizzazione, a seguito dell’incidente occorso a Steven Thomas, fuori al raccordo box ribattezzato per l’occasione Motul.

In GTE-Am infine, sugli scudi la Porsche del WeatherTech Racing grazie a Julien Andlauer, autore di 3.55.082, oltre 1” meglio di Ben Barker con l’altra 911 RSR-19 del GR Racing. Migliore delle Ferrari, quelle delle Iron Dames, P6 dietro le tre Aston Martin.

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In una realtà parallela rispetto all’azione in pista, resa nota la composizione dei due equipaggi Peugeot per Monza. Differentemente a quanto appariva sulle portiere delle due 9X8 durante la recente presentazione di Portimao, Paul di Resta si unirà all’equipaggio della 9X8 #93 insieme a Mikkel Jensen e Jean-Eric Vergne, mentre la #94 sarà condotta da James Rossiter, Gustavo Menezes e Loïc Duval.

Appuntamento quindi per le qualifiche, in sessione unica della durata di un’ora, a partire dalle 19.00. I migliori 6 di ogni categoria si giocheranno domani sera la Hyperpole.

Piero Lonardo

Foto: Toyota, WEC, Corvette, Peugeot Sport

I risultati delle Libere 1

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WEC/USCC – Lamborghini si affida a Ligier. Ferrari fa provare una LM P2

Ufficializzata nella giornata di ieri la notizia che sarà Ligier a fornire il telaio della nuova Lamborghini LMDh. Come già riportato in precedenza su queste pagine, si tratta della scelta logica da parte del costruttore di S.Agata nei confronti dell’unico telaista fin qui non committato sul fronte LMDh.

Lamborghini dovrebbe gareggiare a partire dal 2024 su entrambe le sponde dell’oceano, WEC compreso, anche se al momento non sono stati resi noti maggiori dettagli del programma.

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Chi invece sta procedendo con le idee chiare sul proprio futuro è Ferrari. In attesa dell’unveiling mediatico della nuova Hypercar, che potrebbe anche avvenire durante la “settimana santa” di Le Mans, il Cavallino ha effettuato una sessione di test privati a Vallelunga con una LM P2.

Partecipanti quasi tutti gli attuali driver impiegati nel programma GTE-Pro (a parte Daniel Serra): James Calado, Miguel Molina, Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon ed Antonio Fuoco, più i giovani leoni Alessio Rovera e Nicklas Nielsen impegnati nel programma AF Corse WEC Pro/Am.

Alcuni media hanno ricordato anche i nomi di Callum Illot ed Antonio Giovinazzi, ma il legame del talentino britannico con la FDA potrebbe interrompersi qualora decidesse di proseguire la propria carriera negli States, mentre i programmi dell’ex-F1 ora impegnato in Formula E, e che ricordiamo ha già corso a Le Mans sulla terza 488 schierata nel 2018 da AF Corse, giungendo quinto in GTE-Pro, sono tutti in divenire.

Nel frattempo il Cavallino ha schierato la forza, composta da ben 15 esemplari di 488 GTE (3 in GTE-Pro e 12 in GTE-Am) che tenteranno di ripetere l’impresa epica dello scorso anno con la vittoria in entrambe le classi.

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Il programma odierno di Le Mans prevede la prima sessione di prove libere dalle 14.00 alle 17.00. A seguire le qualifiche dalle 19.00 alle 20.00 ed infine la seconda sessione di libere dalle 22.00 alle 24.00. Protagoniste della giornata anche le vetture della Road To Le Mans e le Ligier dell’European Series, queste ultime al debutto sul circuito della Sarthe.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini, Ferrari Races, Toyota