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WEC – Da Costa e l’Alpine chiudono al top il rookie test di Sakhir

La consueta appendice al season finale in Bahrain ha premiato l’Alpine, che ha primeggiato con Fred Makowiecki ed Antonio Felix da Costa. Il neoacquisto del team transalpino nel turno pomeridiano ha fissato i cronometri sull’1.49.214, precedendo nella lista complessiva dei tempi Nick Cassidy, uomo nuovo Peugeot, Marco Sørensen, che ha “sgrossato” l’Aston Martin per Mattia Drudi, e Lilou Wadoux, di ritorno sulla Ferrari #51.

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Il pilota riminese ha ben figurato, compiendo ben 97 giri sulla Valkyrie #009, come anche Ollie Gray, neotitolato ELMS con VDS Panis, invitato dal WEC sulla vettura campione.

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Tra i debuttanti nelle Hypercar, da segnalare anche la buona prestazione da parte di Charles Weerts sulla BMW, mentre Alessio Rovera ha mosso i primi km ufficiali sulla 499P AF Corse.

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Tra le LM GT3, largo ad Hadrien David, neocampione della Michelin Le Mans Cup, sulla Lexus #87 di AKKODIS ASP, autore di 2.01.801. L’altra vettura del team è stata protagonista di un’uscita di strada in curva 14/15 dopo circa mezz’ora dall’inizio dei test e non è più comparsa in pista.

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In evidenza anche Tom Fleming, pure invitato dal WEC, con la Porsche campione di Manthey 1st Phorm condivisa con Francois Heriau, indiziato di cambiare montura il prossimo anno.

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A sostituire il francese, vicecampione della categoria con Ferrari VISTA AF Corse, almeno per ora, Matias Zagazeta e Nicola Lacorte; al giovane toscano la terza migliore prestazione della categoria.

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Ha preso come previsto la pista anche Logan Sargeant, piazzandosi al secondo posto in graduatoria al mattino sulla Ford Mustang di Proton Competition. Un programma variegato pare per l’ex-F1, atteso nuovamente in IMSA dopo i primi outing con l’Oreca LM P2 del PR1/Mathiasen Motorsports.

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AI test hanno partecipato 29 vetture. Notabili assenti le Porsche Penske, pronti a levare le tende prima possibile dopo la decisione di abbandonare il campionato.

E’ veramente tutto per il FIA WEC 2025. La serie mondiale tornerà in azione il 22/23 marzo prossimi col Prologo in Qatar.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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WEC – E vissero (quasi) tutti felici e contenti: Ferrari campione del mondo endurance dopo 53 anni! A Manthey 1st Phorm il titolo delle LM GT3

La 8 Ore del Bahrain premia ancora una volta le Toyota, che dopo una gara di testa fanno doppietta, come già accaduto diverse volte nel corso degli anni a Sakhir. Ferrari piazza le sue tre 499P dietro in sequenza e conquista cosí sia il titolo piloti con la #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado ed Antonio Giovinazzi, che il titolo costruttori.

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Il Gazoo Racing peraltro scippa anche la seconda posizione a Porsche, quest’oggi inabile a competere con i migliori. Migliori che hanno annoverato ancora una volta Aston Martin e Peugeot, anche se il risultato finale, che vede la #009 mattatrice delle libere concludere settima e le due 9X8 appena all’interno della top ten, non premia il valore espresso in pista soprattutto dalla Valkyrie, che si è tolta anche la soddisfazione di fare qualche giro al comando.

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Nella seconda metà di gara i mattatori sono stati sicuramente Kamui Kobayashi, vero trascinatore della squadra nipponica, ed Antonio Fuoco, impegnato a conquistare quei punti preziosi per la classifica sfuggiti al Fuji.

Un drive-through per un sorpasso in regime di bandiere gialle ha temporaneamente tolto la GR010-Hybrid #8 dalle posizioni di vertice, ma il passo gara e le strategie delle Toyota sono state assolutamente perfette, aiutate anche da una seconda Safety Car entrata in atto all’inizio della settima ora a ricompattare il gruppo per recuperare l’unica Hypercar ritiratasi, la BMW #15, con la sospensione posteriore ko in curva 11.

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Tra le LM GT3, secondo trionfo stagionale per la Lexus di AKKODIS ASP di Clemens Schmid, Răzvan Umbrărescu e José María López. Peccato per la seconda RC F GT3, vittima del primo ritiro della giornata.

Le Mercedes di Iron Lynx confermano le buone prestazioni ottenute durante tutto il weekend e chiudono al secondo posto con la #61 di Martin Berr, Lin Hodenius e Maxime Martin, a loro volta davanti all’Aston Martin dello Heart of Racing del nostro Mattia Drudi, che domani sarà tra i protagonisti del Rookie Test con la Valkyrie.

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Per Richard Lietz, Riccardo Pera e Ryan Hardwick la quarta piazza finale basta e avanza per conquistare il titolo di categoria per Manthey 1st Phorm. La Ferrari #21 di VISTA AF Corse gli chiude alle spalle, un po’ come è stato per tutta la stagione, che ha visto la Porsche #92 aggiudicarsi tre gare tra cui Le Mans.

Out la 296 GT3 #54, buttata fuori malamente da un ritirando Jenson Button. A proposito di ritiri, ci lasciano anche Andrew Hall, gradita presenza fotografica australiana, e Yannick Dalmas. Il compito di gestire la safety car passerà a Peter Dumbreck, il quale affiancherà Pedro Couceiro.

E’ tutto per il FIA WEC 2025. Domani le attività in pista si concluderanno definitivamente con il consueto Rookie Test, che vedrà la partecipazione, annunciata all’ultimo momento, anche di Logan Sargeant sulla Ford Mustang di Proton Competition.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, con l’aiuto di Walter Schruff-Endurance Archive

L’ordine di arrivo della 8 Ore del Bahrain

L’entry list aggiornata del Rookie Test

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WEC – Una Aston Martin al comando alla metà gara in Bahrain, ma ancora per poco

Dopo 4 ore di gara sorprendentemente al comando c’è una Aston Martin Valkyrie: si tratta della #009 dominatrice delle libere. Alex Riberas ha approfittato al meglio del ricompattamento del gruppo susseguente al contatto che ha visto eliminare dalla gara l’incolpevole Ferrari 296 GT3 #54 di VISTA AF Corse, coinvolta nella lotta fra la Cadillac di Jenson Button e la BMW di Sheldon van der Linde.

Il campione del mondo di F1 2009, qui all’ultima corsa ufficiale, è stato dichiarato colpevole del contatto ed ha scontato uno Stop&Go+30”.

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Nelle fasi precedenti peró abbiamo assistito alla furiosa rimonta di Antonio Giovinazzi sulla Ferrari #51, capace di separare le due Toyota, che nel frattempo avevano scambiato ulteriormente le posizioni in funzione delle strategie leggermente differenti in termini di gomme.

Purtroppo per l’Aston Martin, il primato assoluto è destinato a durare pochissimo, in quanto la LMH aspirata è stata richiamata ai box per non aver rispettato correttamente le procedure di Virtual Safety Car ed è rientrata in P5, alle spalle delle due Toyota, della 499P #51, ora nelle mani di Alessandro Pier Guidi, e dell’altra Valkyrie.

Le altre due contender per il titolo piloti proseguono in P6 e P13 rispettivamente, ora nelle mani di Yifei Ye e Matt Campbell. Il box Porsche Penske ha optato per una strategia al momento conservativa, richiamando la 963 #6 in anticipo rispetto alla concorrenza all’ultima sosta.

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Tra le LM GT3 è giunto il momento dei driver Pro, e Josè Maria Lopez conduce di misura con la Lexus #87 sulla Mercedes di Maxime Martin, mentre Richard Lietz, una volta terminato il turno di Ryan Hardwick, ha dato il consueto impulso alla gara della Porsche Manthey 1stPhorm, portandosi la vettura leader in classifica dietro i due battistrada.

Frattanto la Lexus partita dalla pole staziona da due ore ai box per problemi di natura elettrica. Piccolo problema anche per la Ferrari in lotta per il titolo, protagonista di un contatto con la Corvette TF Sport di Jonny Edgar all’inizio della quinta ora per la quarta posizione. Attendiamo le relative decisioni da parte della direzione gara, che dovrebbero essere a sfavore della Rossa.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo quattro ore di gara

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WEC – Toyota in controllo nelle prime fasi della 8 ore del Bahrain

Finalmente siamo alla resa dei conti, con l’ultima gara stagionale del FIA WEC in Bahrain. Al via Mike Conway ha mantenuto la leadership su Brendon Hartley, al volante dell’altra GR010-Hybrid. Una partenza senza particolari patemi, se escludiamo le due Alpine che  vanno ad ostacolarsi in fondo al gruppo.

Le due Peugeot hanno mantenuto le posizioni successive fino ad un insolito testacoda in curva 12 da parte di Paul di Resta, al termine della prima ora, che ha aperto la strada ad Antonio Giovinazzi. Il pilota della Ferrari #51 nel frattempo era già avanzato alle spalle dei tre battistrada, separati da appena 3”; anche le altre due 499P avevano migliorato la propria classifica entrando nella top ten.

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Tra le LM GT3, Arnold Robin sulla Lexus in pole ha gestito le due Mercedes Iron Lynx che gli partivano dietro, anche se James Gilbert ha presto perso il contatto dai primi a favore di Petru Umbrarescu con la seconda RC F GT3 e di Stefano Gattuso con la Ford Proton #88. Partenza non spettacolare per entrambi i major contender al titolo di categoria, ovviamente partiti anch’essi con i bronze driver Francois Heriau e Ryan Hardwick.

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La prima sosta regala un’inversione di posizioni al comando, con Hartley a guadagnare sensibilmente sul compagno di squadra, come peraltro di Resta, tornato in quarta posizione ai danni di Loic Duval con Giovinazzi stabile terzo. Laurens Vanthoor con la Porsche #6 nel frattempo naviga ai margini della top ten dopo essere partito dl fondo dello schieramento.

Primo passaggio al pit favorevole anche alla Mercedes #61, che conquista il comando delle LM GT3 con Lin Hodenius, a copiare la strategia che ora vede Clemens Schmid al volante della Lexus #87, secondo a 4”. Completa il podio temporaneo l’altra AMG GT3 di Fran Rueda, mentre l’altra Lexus ha proseguito con Robin ed insegue in P5 l’Aston Martin dello Heart of Racing. Hardwick occupa ora la 12ma posizione, due macchine avanti ad Heriau con la Ferrari VISTA AF Corse #21.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la prima ora di gara

 

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WEC – Ferrari e Fuoco al top nelle Libere-3 del Bahrain

C’è una Ferrari davanti a tutti nella terza ed ultima sessione di libere della 8 Ore del Bahrain. Antonio Fuoco ha rotto immediatamente gli indugi col tempo di 1.49.725 a bordo della Ferrari #50, scavalcando Robert Kubica e la gialla 499P di AF Corse di 3 decimi, a sua volta superata un attimo dopo anche dalla Toyota #7 di Kamui Kobayashi.

Appena 12 millesimi il distacco fra i due battistrada, a riprova della ritrovata competitività delle GR010-Hybrid, finora imbattuta sulla pista di Sakhir. In evidenza ancora Marco Sørensen, P4 a 4 decimi dal leader; il danese di Aston Martin ha ereditato anche la migliore prestazione assoluta del weekend stante la cancellazione dei tempi a Sheldon van Der Linde, al top nelle libere-2 con la BMW #20, per una precedente infrazione in pitlane.

A dispetto delle previsioni comunque non c’è stata la consueta corsa generale al tempone di qualifica, e gran parte delle vetture si sono limitate a migliorarsi nei vari settori, con Porsche Penske ed Alpine a fare da fanalini di coda delle Hypercar.

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Tra le LMGT3, migliore prestazione per Martin Berry con la Mercedes #60 di Iron Lynx, assai lontano dal best lap ottenuto ieri sera dalla Lexus #78. Le due RC F GT3 completano comunque il podio odierno, a circa 4 decimi dalla AMG GT3, davanti alla Ferrari VISTA AF Corse #21 di Simon Mann a caccia del titolo di categoria.

Da segnalare la prima red flag del weekend, propiziata dall’uscita di strada da parte di Celia Martin con la Porsche delle Iron Dames in curva 3. La vettura è poi ritornata in pista nel finale della sessione, che è stata prorogata di circa 5’.

La giornata prosegue con le ultime qualifiche della stagione, in programma a partire dalle 16.00 locali, le 14.00 italiane. Diretta streaming sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Le ultime da casa Ferrari

Ferrari si prepara a dare battaglia in Bahrain nell’ultimo atto del FIA WEC 2025. Presenti all’ultimo incontro con i media prima di qualifiche e gara, a cui ovviamente ha presenziato Italian-Endurance, Alessandro Pier Guidi, Antonio Fuoco, Ferdinando Cannizzo ed Antonello Coletta.

Iniziamo da Alessandro Pier Guidi, portacolori della Ferrari #51 ed attualmente leader del Mondiale insieme a James Calado ed Antonio Giovinazzi.

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Come valuti le prove libere?

“Tutti sembrano abbastanza vicini, forse alcuni sono più rapidi sul giro secco. Per il passo gara il livello sembra simile, ma è sempre difficile capire i reali valori in campo, il carburante usato e quante gomme montate. Anche come degrado sembra siamo tutti abbastanza vicini”

Il Bahrain dovrebbe essere meglio del Fuji per la 499P giusto?

“Non so dirti se è la pista migliore per noi, certamente è meglio di San Paolo e Fuji. Credo che Le Mans e Spa si adattano meglio alle nostre caratteristiche, in ogni caso abbiamo migliorato negli ultimi anni il degrado delle gomme e questo certamente può aiutarci”.

Sarà una gara diversa dallo scorso anno?

“La 8h del Bahrain 2025 è una gara come le altre. Probabilmente siamo più focalizzati su chi sono i reali contendenti per il titolo, e dobbiamo ovviamente controllare chi sono i reali avversari. Ognuno cerca di ottimizzare il proprio pacchetto nelle prove libere e proveremo di essere abbastanza tranquilli per la gara. Ci sono state poche bandiere gialle nelle due sessioni e quindi anche la corsa potrebbe avere poche neutralizzazioni. Per il resto noi faremo del nostro meglio”.

Ti condiziona il fatto che la priorità sia il titolo costruttori?

“No, non mi condiziona, se vinco la gara io vinco il titolo piloti e Ferrari il costruttori”.

Siete tutti molto tranquilli… almeno dall’esterno

“Fortunatamente queste situazioni le abbiamo già vissute, soprattutto con James in GTE PRO. Ognuno si fida dell’altro e ci fidiamo l’uno dell’altro in auto. Siamo tutti competitivi nella gestioene della corsa e non solo, abbiamo un ottimo rapporto tra di noi e quindi siamo molto tranquilli”.

Chiuderai tu la gara?

“Non lo so ancora, dipende come andranno le cose sabato. L’importante è essere nella posizone giusta all’arrivo”. 

Preferisci guidare la sera o di giorno?

“A livello di gestione gomma è forse meglio girare di sera rispetto che nei primi stint. Nessuno di noi guarda il miglior lap time in gara, l’importante è essere sempre più veloci degli altri”.

Presente anche Antonio Fuoco, pilota della 499P #50 insieme a Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Il calabrese è escluso con i propri compagni di squadra dalla lotta per il successo nella graduatoria piloti, ma può contendersi un posto sul podio finale.

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Tanti spostamenti nell’ultimo periodo, come sei riuscito a prepararti per questo evento?

“L’ultimo mese è stato intenso, soprattutto a livello mentale. Con tanti spostamenti e alla guida di auto differenti. Mi sono divertito molto anche se non è stato semplice prepararsi fisicamente con poco tempo a disposizione, ma siamo riusciti a fare tutto”.

Come ci si sente all’interno del team?

“Siamo molto tranquilli, da parte nostra siamo abituati a gestire la tensione, basta vedere come ci siamo comportanti a Le Mans. Il team è tutto concentrato e non vediamo l’ora di andare in gara”.

Con la #50 avete il compito di aiutare nei costruttori. Quindi, ruoli definiti?

“Sì, siamo fuori dalla lotta per il Mondiale, ma siamo ancora in contesa per il podio assoluto nel campionato. L’obiettivo primario è quello di vincere il Mondiale costruttori e se ci sarà una vettura per ‘marcare’ gli avversari saremo noi. In ogni caso se potremo vincere, sfrutteremo l’occasione”.

Credi che sia una gara leggermente differente dalle altre che avete affrontato?

“Certamente è diversa perché ti contendi il titolo, e serve sempre un occhio di riguardo per i nostri competitor durante la gara. Ma in generale è una gara come tutte le altre”.

Come vedi i tuoi rivali?

“Guardando il passo di ieri degli altri competitor, non sarà facile. Ci sono otto ore da affrontare ed ogni minimo episodio può cambiare la situazione generale. Alpine, Peugeot e Toyota sono state competitive sul passo, mentre Aston Martin è stata veloce sul giro secco. Ci sono forse più competitor in lotta rispetto al previsto e ci sono alcuni che potrebbero prendere più rischi del solito essendo l’ultima prova dell’anno”.

Qui è più semplice portare le gomme in temperatura?

“Si, in qualifica ed in hyperpole penso che avremo tempo solamente per un giro, massimo due”.

Vorresti una nuova pista nel calendario del FIA WEC?

“Mah, da italiano ho già Imola come gara di casa anche se recentemente ho girato a Monza e con il nuovo asfalto e le modifiche che ci sono state mi sono divertito molto. In ogni caso anche Silverstone, come espresso in altre occasioni da James (Calado), è indubbiamente un bellissimo tracciato”.

Commento sul Bahrain e sulla stagione 2025 anche da parte dell’Ing.Ferdinando Cannizzo, Ferrari Head of Endurance Race Cars.

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In che gara secondo te si poteva fare meglio?

“In ogni gara, anche quando abbiamo fatto la tripletta in Qatar, potevamo fare meglio. Non è retorica, è la verità. Il team resta molto giovane ed in ogni gara è possibile imparare qualcosa. Dopo Le Mans avremmo potuto fare qualcosa di meglio, forse siamo stati penalizzati dalle penalità rimediate nelle varie corse. Nonostante tutto siamo riusciti a giocarci le nostre carte, anche al Fuji in cui siamo riusciti a portare le nostre auto nelle prime cinque posizioni prima che la safety car cambiasse le carte in tavola”.  

I piloti hanno parlato di quanto sia difficile capire a che punto sono i vari rivali: cosa puoi aggiungere?

“Qualcuno dei ragazzi ha fatto fino alle tre del mattino per analizzare i dati. Encomiabili davvero. Dal punto di vista delle prestazioni ci manca qualcosa soprattutto in qualifica, mentre sul passo gara siamo molto competitivi. Penso che abbiamo trovato la strada giusta per sfruttare al meglio le gomme e nella FP3 ,oltre alla simulazione di qualifica, cercheremo ancora qualcosa di nuovo per domani. La 8h del Bahrain è sicuramente particolare con l’inizio di giorno ed il proseguimento in notturna, e le condizioni della pista cambiano velocemente. Dobbiamo in ogni caso essere pronti per scenari differenti, marcando i nostri competitor”.

Con le gomme la situazione è complicata in Bahrain, come pensate di affrontare il tema?

“Le gomme sono importanti insieme a tutto il pacchetto che hai a disposizione non potendo modificare tanto l’auto. Riuscire ad andare veloci con le gomme usate è qualcosa che può fare la differenza. Quando hai una vettura che non è bilanciata in un singolo settore può pregiudicare l’utilizzo degli pneumatici, è quindi necessario trovare sempre il giusto compromesso. Il degrado in Bahrain è importante, e dobbiamo fare attenzione che al termine dello stint lo pneumatico possa essere ancora performante. Forse solamente Spa e Le Mans sono paragonabili al Bahrain a livello di variabili”.

C’è qualcosa che vi manca sulla 499P?

“Un po’ più di carico aerodinamico certamente ci aiuterebbe. Il pacchetto complessivo è comunque buono, dal punto di vista di sospensioni e non solo siamo avanti rispetto ad altri. Rispetto al 2024 siamo nominalmente uguali al netto, ma ci presentiamo con un set up leggermente differente. La cosa importante che abbiamo sviluppato è quella di sapere perfettamente cosa toccare, riusciamo ad ottimizzare meglio l’auto nelle varie situazioni muovendoci abbastanza velocemente. Questo ti permette di essere competitivi da subito”.

Tecnicamente, volendo correre con la 499P in IMSA, sarebbe complicato?

“No, soprattutto adesso che faremo l’omologazione nella stessa galleria del vento degli altri costruttori in Michigan. L’omologazione è valida per entrambe le serie”.

Siete soddisfatti della 296 GT3 che si prepara a lottare per il titolo di categoria?

“Abbiamo la possibilità, anche se non semplice da sfruttare, di vincere il Mondiale in LMGT3. Nonostante i successi, abbiamo sviluppato la 296 EVO con l’obiettivo di risolvere alcuni problemi individuati negli ultimi anni. Stiamo parlando di un’auto che si adatta perfettamente in ogni condizione, è un piccolo prototipo che sfrutta alla perfezione i regolamenti della categoria. Stiamo già guardando avanti per il futuro”.

Ultimo, ma non meno importante, Antonello Coletta, Ferrari Global Head of Ferrari Endurance & Corse Clienti. 

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Il morale è altissimo, pronti a lottare nella finale…

“Il morale DEVE essere altissimo, indipendentemente da tutto dobbiamo essere soddisfatti della stagione che abbiamo fatto. Abbiamo vinto quattro gare, ci siamo confermati a Le Mans ed ora vediamo domani sera dove ci troveremo. La pressione è tanta, non me la sento di dire che c’è più attesa rispetto a Le Mans o viceversa. Abbiamo voglia di portare a casa questo titolo, nostro obiettivo sin da subito insieme alla 24h”.

Cosa ti aspetti dal weekend?

“Le qualifiche saranno importanti, passare indenni alla prima curva sarebbe già un successo anche se ci sono otto ore da affrontare. Le qualifiche non sono quindi da sottovalutare, perchè partire dietro è sempre controproducente. Il passo gara, dopo le prove libere di ieri, è molto buono e di questo possiamo essere soddisfatti”.

Il successo del FIA WEC secondo te da cosa è dato?

“Cercare di battere la Ferrari è qualcosa di sfidante che certamente ha aiutato il movimento dell’intera serie. Anche il regolamento attuale ha aiutato rispetto all’era LMP1, il budget generale è completamente differente. Anche in GT il successo è notevole, si è innescato quel processo in cui tutti vogliono esserci. Non credo comunque che si debba gridare al fallimento se un costruttore abbandona, sarà normale se ci saranno delle alternanze del tempo. Come già detto, ci piacerebbe una Le Mans senza vincoli, ma credo che questo verrà un sogno”. 

….e per il futuro?

“E’ ovviamente un peccato perdere Porsche, costruttore che come noi ha una tradizione importante. Arriveranno in ogni caso nuove realtà che manterranno alto il livello, fino al 2028 siamo abbastanza ‘coperti’. Penso che sia fondamentale mantenere una credibilità, e se si tiene conto di questo aspetto il successo diventa quasi scontato”.

Fare dei calcoli è difficile con tutte le variabili da gestire, giusto?

“Solitamente se uno si mette a studiare le combinazioni puntualmente si avvera la situazione opposta. Credo che sia meglio affrontare la gara, senza esagerare e con il potenziale a disposizione. Partire già prevenuti non porta mai a nulla di buono e può essere controproducente”.

Arrivate in lotta anche in LMGT3 con la Ferrari #21, possiamo dire che siete stati limitati durante la stagione anche da alcune decisioni della direzione gara?

“Inevitabilmente quello che è successo ad Austin lascia l’amaro in bocca e facciamo ancora fatica a comprenderlo. Nella stessa corsa ci sono state battaglie anche più dure che non sono state sanzionate. Penso che la decisione sia stata presa troppo velocemente, e mi auguro che alla fine quell’episodio non sia decisivo perché sarebbe un peccato. Non è comunque scontato arrivare in finale in contesa anche per la classe GT, anche se purtroppo la nostra auto è leggermente in difficoltà con le gomme dure rispetto ai nostri rivali”.

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Van Der Linde fa volare la BMW nelle Libere-2 in Bahrain

Scendono come da copione i tempi nel secondo turno di libere della 8 Ore del Bahrain. Sheldon Van Der Linde al volante della BMW ha presto abbassato di un secondo pieno il best lap segnato al mattino dall’Aston Martin di Marco Sørensen, dominando la sessione col tempo di 1.48.780.

Il pilota danese della Valkyrie #009 ha comunque chiuso alle spalle della M Hybrid V8 #20, migliorandosi sensibilmente. Terzo tempo per Jean-Eric Vergne con la Peugeot #93, sempre alla ricerca del primo successo.

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P6 per Antonio Giovinazzi, il migliore tra le Ferrari, a 6 decimi dal battistrada, con la #83 AF Corse a chiudere la lista dei tempi delle Hypercar, dietro l’altra contender per il titolo piloti, la Porsche #6.

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La lotta per il primato nelle LM GT3 ha visto infine primeggiare la Lexus #78 di Finn Gehrsitz, autore di 2.02.613, a migliorare di 68 millesimi la prestazione mattutina di Ben Barker e della Ford Mustang #77.

La top five di sessione prosegue con Rahel Frey e la Porsche delle Iron Dames, a 4 decimi, Dani Juncadella   con la Corvette di TF Sport #33, Mattia Drudi con l’Aston Martin Vantage dello Heart of Racing e Lorcan Hanafin al volante della Mercedes #60 di Iron Lynx. P8 per la Ferrari #21 di VISTA AF Corse e dodicesimo tempo per la Porsche Manthey 1st Phorm, in lotta per il titolo.

Alla sessione, che è stata interrotta brevemente per detriti in curva 8, non ha partecipato la Porsche 963 di Proton Competition, mentre la Lexus #87 è incappata in un problema tecnico e non ha segnato un giro valido.

Domani il programma prevede le ultime libere e le qualifiche, rispettivamente alle 12.00 e alle 16.00 locali, le 10.00 e le 14.00 nostrane. Entrambe le sessioni saranno fruibili sulla WEC TV, con le qualifiche disponibili anche sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Le aspettative dell’Aston Martin secondo Drudi e Sørensen

Uno dei protagonisti in Bahrain del FIA World Endurance Championship è certamente Mattia Drudi, pronto al debutto domenica nel Rookie test con l’Aston Martin Valkyrie. Il pilota riminese ha raccontato le proprie aspettative a Italian-Endurance alla vigilia di un fine settimana molto speciale.

Andiamo subito verso domenica, sarà la prima volta in assoluto oppure hai avuto altre chance di guidare l’Aston LMH?

“Ho fatto qualche giro l’anno scorso, ma l’auto era davvero all’inizio dello sviluppo. Questa volta sarà completamente differente e non vedo l’ora di iniziare domenica mattina, anche se salire sul prototipo non sarà semplice dopo tre giorni in pista con la GT3. Marco SØrensen mi aiuterà e sarà più semplice adattarsi, i ragazzi stanno facendo un grande lavoro e nelle ultime due corse sono andati davvero forte”.

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Con la GT invece, cosa ti aspetti questo weekend?

“Con la GT non siamo messi male. Solitamente la nostra auto è ‘gentile’ con le gomme e anche questa mattina non siamo andati male. La gestione degli pneumatici, visto l’asfalto molto abrasivo, è la chiave del weekend, forse più ancora che trovare la performance sul giro secco. Certamente dovremo fare dei doppi stint con le gomme nell’arco dell’evento. Sarebbe bello finire in bellezza, perchè quest’anno siamo sempre andati forte, ma non siamo mai riusciti raggiungere il successo.  Questa volta non abbiamo chili extra rispetto alle altre auto e siamo ancora in lizza per il terzo posto finale. Sarebbe positivo concludere in bellezza il 2025″.

L’anno prossimo ci saranno possibilità per vederti con l’Hypercar?

“Non ho mai nascosto che sia uno dei miei obiettivi, poi ovviamente non dipende solo da me.  Mi trovo molto bene con Aston Martin Racing; è un programma serio e certamente continuerò a lavorare per raggiungere il mio scopo”.

Presente all’appuntamento anche Marco Sørensen, autore del giro veloce nella FP1 questa mattina con la Valkyrie #009, in una sessione assai positiva che ha visto in evidenza anche l’altra LMH britannica, terza nella lista dei tempi con Ross Gunn alle spalle della Ferrari #83 di AF Corse.

State andando davvero bene qui, come del resto anche al Fuji, cosa ti aspetti da questa gara?

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“Certamente iniziare il weekend con un giro veloce è sempre positivo. Siamo contenti di confermarci davanti come accaduto al Fuji. Ci stiamo avvicinando ai rivali e questo è un ottimo segnale, ma da lì a salire sul podio è tutta un’altra storia. Nello specifico qui in Bahrain gestire le gomme per tutto lo stint non sarà facile, dobbiamo continuare a concentrarci su quello che dobbiamo fare in gara”.

Qual è la differenza principale rispetto all’inizio di questo campionato con una vettura di fatto uguale. Anche il peso e tutto il resto sono gli stessi. C’è più fiducia in generale da parte dell’intera squadra?

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“All’inizio ci mancava ritmo, ma credo che sia una cosa normale con queste auto davvero complicate. Tutti i sistemi devono funzionare insieme su piste completamente differenti in cui molte cose possono cambiare. Ogni volta che effettuiamo una sessione impariamo e penso che dalla prima corsa tutto sia stato appreso molto velocemente. A Le Mans abbiamo raccolto parecchie informazioni ed ora siamo arrivati a questo buon livello, poi vedremo come andrà a finire”.

Ultima domanda, ti manca Nicki (Thiim)? 

“Certo, assolutamente. Avrà sempre un posto speciale nel mio cuore”.

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Habsburg e Milesi ci raccontano l’Alpine

Dopo la clamorosa vittoria al Fuji, abbiamo intervistato due dei protagonisti dell’ultimo round del FIA WEC, Ferdinand HabsburgCharles Milesi, piloti dell’Alpine #35 insieme a Paul-Loup Chatin.

Per primo l’austriaco: eri molto emozionato dopo l’arrivo al Fuji..

“Si, penso che vincere l’assoluta in una gara del FIA WEC sia unico, non solo per me, ma anche per la squadra. Il Giappone è un mercato importante per Alpine con tanti ospiti e tifosi, e tutto quello che è accaduto è stato pazzesco, anche per come si è sviluppata la gara, poi personalmente adoro il Giappone, dov ho anche vissuto per un po’”.

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Come riassumeresti la stagione di Alpine?

“Sono contento che il team abbia degli obiettivi, delle ambizioni. Quando hai dei target di un certo tipo riesci ad arrivare alla vittoria anche se durante il percorso ci sono stati delle defaillance. Tutto questo è fantastico perché non sai se ci riesci fino a quando non raggiungi l’obiettivo. Ovviamente questo momento è speciale per me, e tutte le preoccupazioni del passato sul non essere abbastanza affidabili sembra siano state superate. Ora quindi possiamo concentrarci solo sulla prestazione. Il team ha una motivazione incredibile e si sta preparando ad un inverno in cui dovremo apportare dei miglioramenti al fine di ridurre il gap nei confronti dei concorrenti”.

La stagione 2025 di Alpine è stata molto differente rispetto al 2024, come valuti questa cosa?

“Chiaramente abbiamo più esperienza. L’anno scorso ogni pista era nuova per questa macchine, quest’anno siamo arrivati in Bahrain ed avevamo l’assetto già piuttosto impostato per il lavoro da svolgere. Noi piloti quindi ci sentiamo più a nostro agio con la macchina”.

Cosa ti aspetti dalla 8h del Bahrain?

“Spero di tornare sul podio o magari anche di vincere come accaduto al Fuji. Per noi sarà interessante scoprire il comportamento dell’auto con delle mescole differenti: l’anno scorso avevamo adottato una strategia diversa rispetto ai rivali e penso che abbiamo imparato molto. Dipenderà chiaramente come andrà la gara, se ci saranno interruzioni o meno. Credo che in generale vivremo una corsa più lineare nonostante le tante battaglie che ci sono per il campionato. Noi ovviamente dovremo essere pronti per capitalizzare ogni situazione”.

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Pensi di poter colmare il divario rispetto ai rivali con i nuovi aggiornamenti che arriveranno?

“Spero, ma è difficile da capire ora. Ci sono due elementi da tenere in considerazione. In primo luogo devi trovare qualcosa che faccia funzionare meglio l’auto in ogni circostanza, e alla fine siamo tutti limitati dalla quantità di carico aerodinamico che si può ottenere.  Secondariamente devi capire come utiizzare l’auto. Se guardi dentro il nostro garage ci sono circa 30 ragazzi che lavorano al computer come matti. Io personalmente non ho idea di cosa facciano, ma parlano con questa macchina come fosse un’intelligenza artificiale e provano a capire cosa sta succedendo. Penso che ora stiamo raggiungendo i limiti di quello che abbiamo a disposizione e ora serve un grande cambiamento per avere una vettura consistente durante l’intero anno e poter così lottare per il campionato”.

Milesi invece, fresco campione LMP2 in European Le Mans Series col VDS Panis e pronto per gareggiare con Cetilar Racing in Asian Le Mans Series, ha dichiarato a Italian-Endurance.com.

Hai vinto al Fuji, hai trionfato in ELMS ed ora sei in Bahrain, Poi settimana prossima avrai i test a Daytona prima dell’Asian Le Mans Series. Che programma!

“Si, c’è anche Daytona.  Devo ammettere che ho un programma quasi completo per il 2026. Devo ancora capire se correrò a tempo pieno in IMSA oppure in ELMS, il piano verrà definito a breve. Per me sarà invece la prima volta in Asian Le Mans Series, ma con Roberto Lacorte, Antonio Fuoco e Cetilar  abbiamo indubbiamente la squadra per fare bene”.

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Che aspettative ci sono invece per questo weekend?

“Al Fuji siamo stati contentissimi di come sono andate le cose. La situazione è completamente differente in Bahrain, ma per ora è difficile capire a che punto siamo. L’anno scorso eravamo in forma in gara, siamo stati in grado di lottare per il podio a più riprese. Il livello è piuttosto alto e continuo a pensare che le qualifiche siano una parte importante della gara. Ad inizio anno siamo riusciti ad entrare quasi sempre in Hyperpole, e questo certamente aiuta tanto nelle prime fasi della corsa. Solitamente la competizione si divide in due parti e se non sei tra i primi sei della classifica è complicato recuperare con delle strategie differenti. Poi certamente la Safety Car ti può aiutare, ma qui in Bahrain non è così scontato averla”.

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E poi qui c’è la notte…

Si, come in Qatar la parte finale della gara si corre in notturna. Penso che questa pista ci siano meno chance rispetto a Lusail per avere delle neutralizzazioni, essendo meno veloce e con meno ghiaia a bordo pista.  Sicuramente il ritmo in sé sarà più importante rispetto ad Austin oppure al Fuji”.

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Valkyrie in evidenza nelle prime libere in Bahrain

Aston Martin sfiora la doppietta nelle prime libere della 8 Ore del Bahrain, season finale del World Endurance Championship. Marco Sørensen ha siglato nelle primissime fasi dei 90’ a disposizione il miglior tempo del turno con 1.49.697.

Una prestazione da qualifica quella del danese, che si è lasciato alle spalle l’altra Valkyrie di Ross Gunn, a quasi 2”, preceduta da Robert Kubica, con la migliore delle Ferrari, a 1”5 dal leader.

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A seguire, nelle ruote della #007, Paul di Resta con la Peugeot #93 ed il leader della classifica generale Antonio Giovinazzi. L’altra contender per il titolo piloti, la Porsche #6, ha concluso con la 14ma prestazione, poco meglio delle due Cadillac e della BMW #15, in pista solamente a lungo ferma ai box e riapparsa solo a metà sessione.

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L’altra M Hybrid V8 è stata protagonista al termine di una sessione che ha visto solo una breve Full Course Yellow a 10’ da termine, di un’esercitazione di soccorso lungo la pista.

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Ben Barker conduce la classifica delle LM GT3 con la Ford Mustang #77 di Proton Competition. Il pilota britannico ha preceduto sul filo di lana Josè Maria Lopez con la Lexus #87 di appena 56 millesimi. A seguire completa il podio virtuale l’altra RC F GT3 di Ben Barnicoat.

Tra le due major contender per il titolo di categoria l’ha spuntata la Porsche Manthey 1st Phorm #92, P6 alle spalle delle due BMW M4 GT3 del WRT con Richard Lietz. La Ferrari #21 di VISTA AF Corse ha chiuso quale fanalino di coda.

La giornata proseguirà con le seconde libere, in programma alle 17.00 locali, le 15.00 italiane. Previsto solo live timing su Fiawec.com.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1