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USCC – I 49 per Daytona

Diffusa dall’IMSA, l’ente organizzatore del WeatherTech SportsCar Championship, l’entry list definitiva della 59ma edizione della Rolex 24 at Daytona.

Il succoso antipasto dello scorso weekend, la Roar Before the 24, è culminato con la prima qualifying race nella storia della serie, la Motul 100, che ha visto il successo di Action Express con la Cadillac DPi #31 di Pipo Derani e Felipe Nasr. I due piloti brasiliani, oltre alla pole position nella 24 Ore, hanno anche conquistato il punteggio pieno nel nuovo sistema di qualifiche.

Successi di categoria anche per PR1 Mathiasen in LM P2, Muehlner Motorsports tra le LM P3, oltre alla doppietta Corvette in GTLM ed infine il successo della BMW del Turner Motorsport tra le GTD.

Nell’immediato dopo gara sono volate le consuete accuse di “sandbagging”, cioè di aver nascosto volontariamente il vero potenziale delle vetture, nei confronti di varie marche. In gara vedremo sicuramente le due Acura DPi, ora nelle mani di WTR e MSR, lottare al meglio con le varie Cadillac e l’unica Mazda per il successo finale.

GTs

Stesso discorso anche per le BMW M8 GTE, apparse insolitamente fuori forma, che tenteranno il “threepeat” in GTLM dopo i successi delle ultime due edizioni.

Sicuramente però sarà un problema, specie se le condizioni meteo non saranno favorevoli, la gestione in pista nei confronti delle LM P3. La categoria entry level prototipi, protagonista quest’anno anche nella serie principale, si è dimostrata in pista, anche a causa dell’inesperienza di alcuni piloti bronze, mediamente sotto il livello delle GTLM, che invece ricordiamo hanno equipaggi Pro, ma anche delle GTD.

Ad ogni modo, confermate tutte e 49 le vetture presenti alla Roar. Uniche novità fra gli equipaggi, oltre alla già nota sostituzione di Mathieu Jaminet con Sven Mueller in RWR Eurasia, la conferma dell’equipaggio a tre sulla Cadillac dl Team Ganassi, senza quindi l’ausilio di Marcus Ericsson, presente ai test collettivi, e di Kenton Koch insieme ai polesitter LM P3 Laurents Hörr e Moritz Krantz sulla Duqueine #6.

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Il Magnus Racing infine proporrà in gara una livrea ispirata a Speed Racer per la sua Acura NSX GT3 gestita insieme ad Archangel Racing per Andy Lally, recordman di vittorie in attività a Daytona con cinque successi di categoria, John Potter, Spencer Pumpelly ed il campione in carica delle GTD, Mario Farnbacher.

Appuntamento in pista per le prime prove libere della Rolex 24 giovedì 28 alle 11.05 AM locali.

Piero Lonardo

L’entry list della 59ma Rolex 24 at Daytona

La griglia di partenza

Foto: Michelin, Magnus Racing

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USCC – Motul 100: Ad Action Express i primi punti. Corvette imprendibili in GTLM. Cetilar peccato!

La stagione del motorsport in pista è ufficialmente iniziata con la Motul 100, la qualifying race che da questa stagione funge da antipasto della Rolex 24 at Daytona, nell’ambito dei test collettivi, la Roar Before the 24.

La gara, della durata appunto di 100 minuti, è stata appannaggio della Cadillac #31 dell’Action Express Racing di Felipe Nasr e Pipo Derani, che hanno saputo approfittare meglio degli altri contender delle condizioni della pista con la consueta grinta.

I vicecampioni in carica del WeatherTech SportsCar Championship partivano dalla sesta piazzola dopo aver perso la pole conquistata ieri per una irregolarità tecnica, ma anche la Mazda che aveva ereditato il comando provvisorio non aveva vita lunga in testa alla gara.

Complice anche una pista resa umida dalla pioggia caduta in precedenza, era l’altra Cadillac del team Ganassi a prendere la testa della gara grazie a Kevin Magnussen e alle Michelin wet. L’ex-Haas F1 poteva protrarre a lungo il proprio stint, a causa di un paio di Full Course Yellow in sequenza.

La prima, procurata da una carambola tra le Ligier LM P3 di Mark Kvamme e Lance Willsey e l’Oreca LM P2 dell’Era Motorsports, poi al restart da Christina Nielsen, che azzarda troppo sulla Lamborghini di Misha Goikhberg e va a terminare sulle gomme alla Bus Stop.

Frattanto pioggia di penalità, la prima per Ben Keating, in pole tra le LM P2, per aver risalito lo schieramento nel giro di formazione dopo uno spin, e poi per ben quattro GT3, considerate ree di aver anticipato il restart con un sorpasso: l’Acura del Magnus Racing, qui con una livrea ispirata a Speed Racer, la Lexus #12 di Zach Veach, e le Mercedes di Lello Marciello e Michael de Quesada. Per loro, un duro stop+3’56” che ha tolto di fatto queste vetture dalla lotta per il primato di categoria.

L’altra Lamborghini del Paul Miller Racing ha deciso di partire prudenzialmente dal fondo dello schieramento, mentre non si presentavano allo start la Porsche del Team TGM e la Ligier LM P3 #74 del Riley Motorsports.

Nelle altre categorie, le prime fasi di gara vedevano Steven Thomas al comando delle LM P2 davanti alla Dallara di Roberto Lacorte, Rasmus Lindh tra le LM P3, Alexander Sims, subito davanti alle due BMW con la Corvette #3 e Rolf Ineichen con la Lamborghini del GRT Grasser.

Ne segue una fase di gara confusa in cui gran parte dello schieramento opta per una sosta anticipata per cambiare soprattutto le gomme, con la pista che si stava asciugando velocemente, lasciando Magnussen e la Ferrari del Risi Competizione con Alessandro Pier Guidi a menare le danze nelle due categorie Pro.

Dopo circa 40’ di gara però i nodi venivano al pettine e l’ex-Haas F1 deve cedere di schianto al resto del lotto, soprattutto alle due DPi V.R di Tristan Vautier e Felipe Nasr, che poco dopo approfittava dell’ex-campione Indy Lights per salire al comando. Anche le wet di Pier Guidi peraltro cedevano proprio all’entrata della pitlane, lasciando spazio alla Corvette di Nick Tandy.

L’obiettivo dei fans tricolori diventavano Antonio Fuoco, che conduceva abilmente tra le LM P2 sulla Dallara del Cetilar, e Mirko Bortolotti, al top in GTD su Oliver Gavin, al debutto con la Lexus dopo i tanti anni in forza alla Corvette.

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Ma man mano che la gara si avvicinava alla bandiera a scacchi Fuoco veniva pressato sempre più da vicino da Mikkel Jensen con l’Oreca del PR1 Mathiasen dopo aver ricevuto il volante da Keating e, nonostante un errore del giovane danese, cedeva a 10’ dal termine. Purtroppo per il team tricolore, un problema al servosterzo costringeva Fuoco ad una sosta extra che li lascerà solo sesti al traguardo.

Davanti, Pipo Derani, subentrato al connazionale, può condurre tranquillamente sino al podio, guadagnando la prima pole position della stagione (quella della Qualifying Race non verrà considerata tale negli annali IMSA) ed i relativi 35 punti garantiti dal nuovo regolamento sportivo della serie.

In prima fila anche la Mazda, sospinta da Oliver Jarvis ed Harry Tincknell, poi la Cadillac del JDC-Mustang Sampling e le due Acura di MSR e WTR. Chiude la classifica delle DPi la Cadillac #48 schierata dall’Action Express per Jimmie Johnson. Va detto che la relativa inesperienza del sette volte campione NASCAR, che comunque è già arrivato due volte secondo alla Rolex 24, sarà mitigata dall’equipaggio monstre messo in piedi per l’occasione, composto da Kamui Kobayashi, Simon Pagenaud e Mike Rockenfeller.

Sono invece cinque le Oreca che compongono la top five delle LM P2, mentre dopo l’exploit iniziale di Lindh, non c’è stata più storia tra le LM P3, categoria dominata da Laurents Horr e Moritz Kranz con la Duqueine del Muehlner Motorsports, 27ma assoluta, ben dietro le migliori GTLM ma anche GTD.

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Le due Corvette non hanno avuto problemi sulla distanza ed occuperanno la prima fila delle GTLM; la sorpresa però viene dalla Porsche del WeatherTech Racing di Cooper MacNeil e Kevin Estre, terza a 22” dai battistrada. La Ferrari Risi limita i danni col quarto posto mentre crollano le due BMW M8, ricordiamo trionfatrici delle ultime due edizioni, con la #24 attardata da problemi di guidabilità.

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La BMW però si può rifare in GTD, col recordman assoluto di vittorie IMSA, Bill Auberlen, e Robbie Foley, davanti a tutti con la M6 GT3 del Turner Motorsport davanti alla Porsche dello Pfaff Motorsports e alla Lamborghini del GRT Grasser.

Appuntamento per la Rolex 24 la settimana prossima, il 30-31 gennaio, preceduta nelle due giornate precedenti, da quattro ulteriori sessioni di prove libere.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della Motul 100

Foto: IMSA, Cetilar Racing, Turner Motorsport

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Roar Before the 24: Mazda eredita la pole della Motul 100

Sarà la Mazda DPi di Oliver Jarvis ed Harry Tincknell a partire dalla pole nella Motul 100, la qualifying race, antipasto della Rolex 24 at Daytona, in programma oggi.

La Cadillac DPi dell’Action Express di Felipe Nasr, che si era aggiudicato la partenza al palo ieri, è stata infatti squalificata per essere risultata sottopeso, e dovrà pertanto partire al penultimo posto della categoria; non all’ultimo perché anche la Acura del WTR è risultata non conforme, dal punto di vista aerodinamico in questo caso, per non aver rispettato l’altezza massima da terra dell’ala posteriore.

Promossa pertanto in prima fila l’altra Cadillac del JDC-Miller/Mustang Sampling di Tristan Vautier e Loic Duval.

Frattanto nella nottata italiana si è svolta la quarta sessione di prove libere, che ha visto primeggiare un’altra Cadillac, quella del Team Ganassi, con Kevin Magnussen autore di 1.35.412, seconda miglior prestazione complessiva della Roar 2021 dietro l’exploit di venerdì di Kobayashi.

Al top nelle altre categorie Nicolas Lapierre in LM P2 con l’Oreca del PR1 Mathiasen ed il tempo di 1.37.099, Oliver Askew in LM P3, autore di 1.43.442 con la Ligier #74 del Riley Motorsports, Nick Tandy con la Corvette #4 (1.43.615) e Marcos Gomes, che con la Ferrari 488 GT3 di Scuderia Corsa ha fissato i cronometri sull’1.46.503.

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La sessione è stata interrotta un paio di volte per gli incidenti occorsi a Dwight Merriman con l’Oreca LM P2 dell’ERA Motorsport, terminata nelle barriere in curva 6, e, quasi simultaneamente, a ben due polesitter di categoria, la Duqueine LM P3 #6 del Muehlner Motorsports di Kenton Koch e la Porsche del Wright Motorsports di Ryan Hardwick.

Quest’ultima è la vettura che ha sofferto maggiormente e necessiterà di una riparazione complessa, in quanto è stato compromesso l’intero telaio, che verrà fornito dal Black Swan di Tim Pappas, bloccato dal COVID. Curiosamente, si tratta della restituzione del favore ottenuto a parti inverse nella scorsa edizione.

L’appuntamento è sempre per le 2.00 PM locali, le 20 italiane, di oggi per la Motul 100, da seguire in diretta streaming su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati della Session 4

La griglia di partenza della Motul 100

Foto: IMSA

AXRteam

USCC – Roar Before the 24, Day 2: Nasr e le BMW non perdonano sul giro secco

Temperature decisamente meno impegnative, un cielo coperto e qualche goccia di pioggia hanno fatto da cornice alla seconda giornata della Roar Before the 24, i test collettivi della Rolex 24 at Daytona.

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La giornata si è aperta con la terza sessione di prove libere, dominate ancora una volta da una Cadillac, questa volta l’esemplare del JDC-Miller/Mustang Sampling con Tristan Vautier, autore di 1.35.710. Migliori prestazioni della mattinata anche per Charles Milesi con l’Oreca LM P2 del Racing Team Nederland, 1.37.366, Nick Tandy con la Corvette #4 in GTLM, 1.43.367, meglio di Colin Braun al top in LM P3 con 1.43.572 ed infine per la Ferrari di Daniel Serra in GTD con 1.45.495.

La sessione, della durata di un’ora, è stata brevemente interrotta per lo stop della Mercedes del SunEnergy1 di Kenny Habul, e fungeva da riscaldamento per le qualifiche del pomeriggio per la Motul 100, la gara della durata di 100 minuti che, oltre ad assegnare i primi punti in classifica, definirà anche la griglia di partenza della Rolex 24 della prossima settimana.

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Ancora una volta Cadillac sugli scudi, grazie a Felipe Nasr, che si aggiudica la pole position con la DPI V.R #31 dell’Action Express ed il tempo di 1.34.311. La lotta per il primato della sessione ha visto protagonisti ancora Vautier e l’unica Mazda di Oliver Jarvis, a meno di due decimi. Solo P5 per la migliore delle Acura, quella del WTR con il neoacquisto Filipe Albuquerque, dietro anche alla Cadillac del Team Ganassi dell’ex-Haas F1 Kevin Magnussen ma avanti all’altra ARX05 dell’MSR di Dane Cameron. Chiude la categoria Jimmie Johnson, a 1”3 dalla pole, con la seconda entry dell’AXR.

PR1

Insieme alle DPi si sono prodotte anche le LM P2, affidate in quanto categoria Pro-Am, ai driver bronze ranked. Ben Keating e l’Oreca del PR1 Mathiasen non hanno avuto rivali e col tempo di 1.37.368 ha lasciato a 1”1 Dennis Andersen con l’altra Oreca dell’High Class Racing e a 1”3 Roberto Lacorte, ottimo terzo con la Dallara del Cetilar Racing.

Muehlner

In precedenza si erano esibite per la prima volta nell’ambito del WeatherTech SportsCar Championship le LM P3, e anche qui è stato un monologo, questa volta grazie a Moritz Krantz, che con 1.42.834 ha sbaragliato la concorrenza sulla Duqueine #6 del Muehlner Motorsports. Nonostante gran parte delle LM P3 abbiano segnato tempi inferiori alle migliori GT, queste si schiereranno comunque tutte in coda alle altre categorie prototipi.

BMW24

Le BMW dal canto loro non hanno avuto rivali in GTLM, con le M8 affidate curiosamente alle terze guide Marco Wittmann (1.42.980) e Timo Glock, i quali si sono aggiudicati la prima fila della categoria. A seguire le due Corvette di Alexander Sims e Jordan Taylor, la Ferrari del Risi Competizione con Alessandro Pier Guidi e la Porsche del WeatherTech Racing di Cooper MacNeil.

Wright

Duello all’ultimo secondo utile infine in GTD, con Kevin Hardwick che nelle ultime tornate si invola con la Porsche del Wright Motosports ritoccando il proprio crono sulla bandiera a scacchi in 1.46.831, beffando Madison Snow e la Lamborghini del Paul Miller Racing, che deve lasciare anche la seconda posizione a Peter Mann con la Ferrari 488 GT3 di AF Corse. Ancora una volta nessun incidente degno di nota; da segnalare solo una breve interruzione nella sessione delle GT, causata dalla Mercedes AMG GT3 dell’Alegra Motorsports, ferma in curva 3.  Alla sessione non hanno inoltre partecipato entrambe le Ligier LM P3 del Riley Motorsports.

Il programma della Roar prosegue con la quarta sessione di libere nella nottata italiana, a partire dalle 7.00 PM locali, ma l’attenzione è tutta per la Motul 100, che domani definirà la griglia di partenza della 59ma Rolex 24, alle 2.00 PM locali, vale a dire alle 20 italiane, preceduta da un breve warm-up alle 10.00 AM. Diretta streaming della Motul 100, che vedrà al via ricordiamo solo due piloti per equipaggio, su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati della Session 3

I risultati delle Qualifiche

Foto: IMSA, Action Express Racing, JDC-Miller

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USCC – Roar Before the 24, Day 1: Primo round alle Cadillac

Finalmente si torna al motorsport in pista anche in questo 2021 grazie alla Roar Before the 24, i test collettivi della Rolex 24 at Daytona.

Sul tracciato della Florida presenti 49 vetture, una in meno del previsto a causa del forfait della Porsche 911 GT3 R del Black Swan, il cui storico owner, Tim Pappas, è stato trovato positivo al COVID alla vigilia dell’evento. Mathieu Jaminet infine ha completato i ranghi dell’RWR Eurasia con l’unica Ligier LM P2.

Nella prima giornata in programma due sessioni. Nella prima, Kamui Kobayashi con la Cadillac DPi #48 dell’Action Express, quella condivisa tra gli altri con Jimmie Johnson, ha preceduto di quasi quattro decimi il campione in carica della serie, Ricky Taylor sulla Acura del WTR e di oltre mezzo secondo la vettura gemella di Felipe Nasr. Solo P5, dietro anche alla Cadillac del team Ganassi, per l’unica Mazda presente, grazie a Jonathan Bomarito.

Tra le LM P2 è stato l’esperto Nicolas Lapierre a primeggiare con l’Oreca del PR1 Mathiasen ed il tempo di 1.37.799, con Antonio Fuoco autore della quarta prestazione di categoria con la Dallara del Cetilar Racing.

L’asso delle LM P3, Laurents Hörr, dal canto suo issato in alto la Duqueine del team Muehlner con 1.43.655, al primo outing della categoria nel WeatherTech SportsCar Championship.

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Nelle due classi GT, James Calado continua a dimostrarsi sempre a proprio agio in terra statunitense e segna la migliore prestazione in GTLM con la Ferrari del Risi Competizione ed il tempo di 1.43.680, lasciando a quattro decimi il campione in carica della categoria, Jordan Taylor.

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In GTD, exploit di Christina Nielsen sulla Porsche del team Hardpoint EBM, che ricordiamo sta per Earl Bamber Motorsports con 1.46.194 sulla Ferrari AF Corse di Matteo Cressoni e le due Mercedes di Maro Engel e Luca Stolz.

Nel pomeriggio della Florida, la temperatura cresce sensibilmente e arriva intorno ai 30°. Neel secondo ed ultimo turno della giornata i tempi ne risentono, ma c’è comunque sempre una Cadillac dell’Action Express davanti a tutti, questa volta con Mike Conway e la biancorossa #31, che col tempo di 1.36.225 precede di soli 6 millesimi Juan Pablo Montoya sulla Acura del Meyer Shank Racing.

Anche in LM P2 non scende il limite per Giedo van der Garde, al top con l’Oreca del Racing Team Nederland, che aveva saltato la prima sessione, col tempo di 1.37.991, mentre il coequipier di Hörr, Martin Krantz, lima quasi due decimi al compagno di squadra tra le LM P3.

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Best crono in GTLM per Tommy Milner e Nick Tandy con un’altra vettura che ha saltato il primo turno, la Corvette #4, con lo statunitense che rende però quasi quattro decimi al tempo ottenuto al mattino da Calado con 1.44.062, e in GTD per la Ferrari di Scuderia Corsa con Marcos Gomes. Il brasiliano, autore di 1.46.731, precede le due Mercedes del Winward Racing e del SunEnergy1.

Nessun incidente da segnalare nelle 2 ore e 15’ di tempo trascorso in pista. Domani il programma della Roar prevede due sessioni di libere, alle 10.30 AM e alle 7.00 PM locali; nel mezzo, le qualifiche alla Motul 100, la gara che assegnerà domenica la griglia di partenza della Rolex 24, a partire dalle 2.00 PM locali.

Piero Lonardo

I risultati della Session 1

I risultati della Session 2

Foto: Action Express, IMSA, Ferrari Races

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USCC – BMW, solo gare lunghe. Legge-Nielsen con EBM Hardpoint

Alla vigilia della Roar Before the 24 anche BMW ha sciolto i dubbi sulla propria partecipazione al WeatherTech SportCar Championship.

Le M8 GTE gestite ancora una volta dal Rahal Letterman Lanigan saranno presenti solo nella gera lunghe della Michelin Endurance Cup, a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona.

I due equipaggi vedranno il ritorno di John Edwards, Jesse Krohn ed Augusto Farfus sulla vettura #24, così come di Bruno Spengler e Connor De Phillippi sulla #25 trionfatrice nelle ultime due edizioni della classica della Florida. Philipp Eng, quarta guida su questa vettura, disputerà anche tutte le restanti gare lunghe. I rinforzi per Daytona sono rappresentati da due driver esperti quali Marco Wittmann e Timo Glock rispettivamente, entrambi al debutto nell’apertura stagionale.

Sulla base della decisione dei vertici BMW, oltre che dell’impegno ridotto di Risi Competizione, la Corvette, che ha annunciato poco fa la sostituta di Doug Fehan al comando delle attività sportive in Laura Wontrop Klauser, direttrice del programma DPI V.R, e la Porsche del WeatherTech Racing saranno le uniche entry “full season” della GTLM, categoria che per anni ha fatto da fiore all’occhiello alla massima serie endurance americana sin dai tempi dell’American Le Mans Series.

ERA

Chiuse da tempo le line-up delle DPi, unico sussulto la scontata conferma di Marcus Ericsson quale quarto pilota per Ganassi, sono state ora finalizzate anche quelle delle LM P2, con una schiera di driver transalpini: Paul-Loup Chatin andrà a rinforzare ERA Motorsport, mentre Timothè Buret e Mathieu Vaxivière si accompagnerà al Tower Motorsports/Starworks.L’unico sedile ancora disponibile della categoria è quello della Ligier dell’RWR/Eurasia.

Da segnalare che la livrea dell’Oreca di ERA Motorsport (nella foto) è opera di un bambino di 6 anni, vincitore del contest messo in atto dal team canadese.

Tra le sette LM P3 iscritte, da segnalare l’ingaggio dell’ex-Indy Lights Ryan Norman e del campione 2014 della medesima serie, nonché rookie of the year IndyCar la stagione seguente, Gabby Chaves, in seno al Forty7 Motorsports su una delle due Duqueine M30. L’altra, iscritta direttamente dal Muehlner Motorsports, presenta ancora due opportunità al fianco del due volte campione della Michelin Le Mans Cup, Laurents Horr, e Morits Krantz.

Novità dell’ultim’ora infine anche in GTD, categoria che si annuncia agguerrita come non mai con ben 20 entry delle 50 iscritte per nove marchi diversi.

EBM

Il team Hardpoint EBM al fianco del driver/owner Earl Bamber e di Rob Ferriol schiererà due esponenti del gentil sesso di sicuro valore quali Katharine Legge e Christina Nielsen. Per la pilotessa britannica, che ha già fatto squadra con l’ex-bicampionessa della categoria lo scorso anno sulla Lamborghini del GEAR, si tratta del rientro dopo il pauroso crash del Prologo ELMS dello scorso luglio.

Sempre in ambito Porsche, da segnalare infine anche la presenza di un altro ex-campione IMSA, Patrick Pilet, sulla entry del Black Swan.

L’inizio delle ostilità a Daytona per la Roar è previsto alle 11.30 AM locali di venerdì 22 gennaio.

Piero Lonardo

L’entry list aggiornata della Roar Before the 24

Foto: BMW, IMSA, ERA