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AWA

USCC – AWA presenta la forza. Hanson ingaggiato per l’Endurance Cup col JDC

AWA ha reso noti gli equipaggi 2024 per il WeatherTech SportsCar Championship. Sulle due nuove Corvette Z06 GT3.R iscritte in GTD si alterneranno nomi già conosciuti alla squadra canadese: Orey Fidani, Matt Bell, Anthony Mantella e Nico Varrone. I nomi dei piloti che integreranno le line-up per la Michelin Endurance Cup verranno definiti a tempo debito.

Sempre parlando di gare lunghe, debutto di Phil Hanson fra le Hypercar col JDC-Miller. Il pilota britannico affiancherà Tijmen van der Helm, di ritorno col team, ed un altro pilota full-season, sulla Porsche 963 LMDh a partire dalla Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: AWA

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USCC – Ben Hanley ultimo tassello di United Autosports

Ben Hanley va a completare la line-up di United Autosports: il 38enne pilota britannico nel 2024 sarà al volante di una delle due Oreca LM P2 del team insieme a Ben Keating e ad Alex Quinn.

Ricordiamo che sull’altra vettura, per la prima stagione completa nel WeatherTech SportsCar Championship, si alterneranno Dan Goldburg, Paul di Resta e Marino Sato.

Hanley, a lungo portacolori nella categoria cadetta di DragonSpeed in WEC, ELMS, IMSA e persino in IndyCar, quest’anno ha chiuso in seconda posizione, sempre tra le LM P2 col Crowdstrike by APR, totalizzando due vittorie, al Glen e lo scorso weekend alla Petit Le Mans, terminando in classifica proprio dietro a Keating, suo nuovo teammate.

Con United Autosports invece quest’anno ha già disputato tre round nella serie mondiale, giungendo secondo a Portimao.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

Contenders

USCC – Petit Le Mans: Bourdais svetta nelle libere 1. Cetilar crash

Sebastien Bourdais chiude al top le prime libere della 26ma Petit Le Mans. Il vincitore dell’edizione 2015 ha piazzato la Cadillac del Team Ganassi davanti a tutti negli ultimi minuti di una sessione iniziata su pista umida, col tempo di 1.11.674, scalzando la Porsche di Mathieu Jaminet di appena 46 millesimi.

A 2 decimi segue l’altra Porsche con Matt Campbell, che a propria volta precede l’altra Cadillac capolista dell’Action Express/Whelen Racing col rinforzo di lusso Jack Aitken.

Cetilar_crash

Il turno è stato caratterizzato da due interruzioni: la prima causata da un violento crash da parte di Antonio Fuoco sulla Ferrari Cetilar, fuori tra le curve 1 e 2. Pilota dichiarato abile, ma posteriore della 296 GT3 da ricostruire completamente per la gara di sabato.

La seconda red flag invece è stata generata dal deb Jonathan Woolridge, toccatosi con la Ligier del Performance Tech, qui all’ultima apparizione, almeno per ora, nella massima serie endurance americana, proprio con la Porsche #6 in curva 3, che ricordiamo fa parte del pacchetto di equipaggi ancora in lotta per il titolo.

APR

Migliore prestazione tra le LM P2 per Ben Hanley e l’Oreca del Crowdstrike by APR col tempo di 1.13.919 davanti ad Alex Quinn del PR1 Mathiasen e a Mikkel Jensen del TDS. Questi sono peraltro i tre team ancora in lizza per il titolo di categoria.

Tra le LM P3, la palma del migliore va a Garett Grist con la Ligier del JR III Racing, che vede nuovamente Dakota Dickerson affiancata all’ex-Indy Lights e a Bijoy Garg. Nell’entry list iniziale era stato erroneamente dichiarato Nolan Siegel, in azione per Crodwstrike by APR.

Jules Gounon ha chiuso in volata tra le GTD Pro con la Mercedes del WeatherTech Racing su Mirko Bortolotti, precedendo il trentino di Iron Lynx di 148 millesimi col tempo di 1.20.279. Appena dietro di 11 millesimi il veteranissimo Bill Auberlen, al top in GTD con la BMW #96 del Turner Motorsport davanti alla Porsche del Wright Motorsports di Jan Heylen.

Il programma della giornata proseguirà con altre due sessioni di libere, rispettivamente alle 2.35 PM ET e alle 7.30 PM ET, ma l’attenzione sarà catturata dall’annuale conferenza stampa, la State of The Series, che per la prima volta dovrebbe riportare anche l’entry list dei competitor iscritti alla stagione 2024, nel corso del pomeriggio.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Motorsport, Cetilar Racing, Algarve Pro Racing

I risultati delle Libere 1

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USCC – In 54 per il gran finale alla Petit Le Mans

Capacità massima di 54 vetture per il tracciato gioiello di Road Atlanta, sede nel weekend della 26ma edizione della Petit Le Mans, appuntamento finale del WeatherTech SportsCar Championship.

A darsi battaglia tutte e 10 le GTP con gli equipaggi rinforzati per l’enduro della Georgia dai soliti nomi noti dell’IndyCar quali Scott Dixon, Helio Castroneves e Josef Newgarden, quest’ultimo alla prima esperienza in gara sulla Porsche #7, cui si aggiunge il campione del mondo di F1 2009 Jenson Button sull’altra 963 del JDC-Miller.

Sono ben sette le vetture matematicamente in lotta per il titolo. Davanti a tutti Pipo Derani ed Alexander Sims con la Cadillac di Action Express/Whelen Racing, i quali vantano un esiguo vantaggio di 3 punti sull’equipaggio dell’Acura del WTR w/Andretti e di 5 sui recenti trionfatori di Indianapolis, Nick Tandy e Mathieu Jaminet, ma non sono tagliate fuori la BMW #25, a -38, l’altra Porsche Penske a -73, l’Acura del MSR a -127 (ricordiamo che gli sono stati tolti 200 punti per il fattaccio di Daytona) e persino la Cadillac #01 del Team Ganassi, a quota -139, grazie al bottino complessivo massimo teorico di 385 punti tra qualifiche e gara. Tra i costruttori invece, Porsche difende appena 8 lunghezze su Cadillac, 61 su Acura e 64 su BMW.

Il BoP della categoria non vedrà variazioni sostanziali rispetto ad Indianapolis. Le Acura saranno alleggerite di 1 kg, ancorchè rimarranno le GTP più pesanti con 1.046 kg a vuoto, mentre gli altri tre costruttori godranno di 1 kW in più di potenza massima. Diminuita infine la potenza massima per stint delle ARX-06 di 2 MJ, mentre al contrario BMW e Cadillac potranno usufruire di 1 MJ extra.

In LM P2, Mikkel Jensen e Steven Thomas del TDS conducono con 20 punti di vantaggio su Ben Keating e Paul-Loup Chatin del PR1 Mathiasen, ma non sono esclusi nemmeno Ben Hanley e George Kurtz del Crodwstrike by APR a -100. Questi ultimi si avvarranno della stellina Indy NXT Nolan Siegel, mentre Scott McLaughlin è atteso nuovamente dopo Daytona all’impegno col Tower Motorsports insieme a Kyffin Simpson ed Ari Balogh, quarti a quota -133. Da segnalare il ritorno negli States per Manu Collard al volante dell’Oreca AF Corse insieme a Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière.

Gar Robison dal canto suo deve solamente prendere il via per aggiudicarsi il secondo titolo consecutivo nelle LM P3 col Riley Motorsports. Tra le 8 entry spicca il doppio impegno per Nolan Siegel al volante della Ligier del JR III Racing ed il ritorno del campione WEC GTE-Am Nico Varrone sulle Duqueine #17 di AWA. Da segnalare inoltre il ritorno delle vetture di Andretti Autosport e JDC-Miller.

Salgono invece ad 8 le presenze in GTD Pro grazie al ritorno delle Ferrari di Risi Competizione ed AF Corse e alla Lamborghini di Iron Lynx. Il team di Houston riporterà sulla 296 GT3 #62 Davide Rigon, Daniel Serra ed Alessandro Pier Guidi, mentre ad affiancare Simon Mann sulla #21 ci saranno addirittura due drivers della 499P hypercar, Miguel Molina e James Calado. Maro Engel invece tornerà a rinforzare l’equipaggio della Mercedes del WeatherTech Racing.

Un’altra stella IndyCar, Kyle Kirkwood, andrà nuovamente a rinforzare la line-up capolista de Vasser Sullivan composta da Ben Barnicoat e Jack Hawksworth che vanta ben 188 lunghezze di vantaggio in classifica sulla Corvette; anche in questo caso, alla Lexus #14 basterà prendere il via per conquistare il titolo di categoria.

Ben 19 infine le GTD. Col titolo già assegnato con una gara di anticipo al Paul Miller Racing, da segnalare il ritorno di Parker Thompson al Vasser Sullivan ma soprattutto quello delle due Ferrari di Cetilar Racing e Triarsi Competizione per l’ultima gara della Michelin Endurance Cup. Per la quarta gara lunga della stagione tornano anche le Iron Dames con Doriane Pin al fianco di Rahel Frey e Michelle Gatting, forse in ottica 2024, stante la prossima “promozione” tra i silver di Sarah Bovy.

Il Kellymoss with Riley infine schiererà una sola Porsche a causa dell’infortunio di Alan Metni, mentre entrambe le BMW del Turner Motorsports verranno schierate nella categoria Pro/Am.

Il BoP delle due categorie GT va a penalizzare proprio i costruttori nostrani, Lamborghini e Ferrari, che sconteranno ben 15 e 20 kg rispettivamente. Appesantite di 15 kg extra anche le Mercedes, che con 1.370 kg a vuoto diventano le più pesanti insieme alle 296 GT3. mentre le BMW soffriranno una robusta riduzione della pressione del turbo. Variazioni minime infine alle capacità dei serbatoi per BMW, Corvette e Ferrari (+1 litro) ed Acura (-1 litro).

L’azione in pista a Road Atlanta, dove già diversi team si sono presentati per dei test la scorsa settimana,  inizierà ufficialmente giovedì 12 ottobre con le prime libere alle 9.50 AM ET; qualifiche venerdì 13 alle 3.20 PM ET e start della gara alle 11.40 AM ET, pari alle 17.40 nostrane, di sabato 14 ottobre. Qualifiche e gara saranno come sempre fruibili gratuitamente sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 26ma Petit Le Mans

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USCC – Pfaff sceglie McLaren per proseguire in GTD Pro

Dopo l’annuncio bomba di United Autosports per il WEC, poco fa Pfaff Motorsports ha reso noto che sarà il team ufficiale McLaren per il WeatherTech SportsCar Championship, e schiererà una 720S GT3 Evo in GTD Pro.

Il team canadese è campione in carica GTD Pro e si è laureato campione in GTD nel 2021, sempre con Porsche, collezionando vittorie di classe a Daytona e a Sebring (due) negli ultimi tre anni.

Pfaff Automotive è peraltro l’importatore ufficiale McLaren per il Canada e ha schierato nelle mani di Chris Green una 570S GT4 nell’IMSA Continental Tire SportsCar Challenge, poi Michelin Pilot Challenge.

La line-up dei piloti non è ancora stata finalizzata e verrà resa nota in futuro per quello che è il primo effort di McLaren tra le GTD Pro.

Piero Lonardo

Foto: Pfaff Motorsports

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USCC – Goldburg, di Resta e Sato sulla seconda Oreca LM P2 di United Autosports nel 2024

United Autosports ha annunciato poco fa l’equipaggio della sua seconda entry per il WeatherTech SportsCar Championship, composto da Dan Goldburg, Paul di Resta e Marino Sato.

Goldburg, veterano delle serie minori prototipi IMSA tra cui la VP Racing SportsCar Challenge (ex-Prototype Challenge), in cui al momento è in seconda posizione a due gare dal termine, a partire dal 2021 ha affrontato anche il proscenio principale tra le LM P3, con Performance Tech e col JDC-Miller MotorSports.

Con il team del Wisconsin durante la prima stagione ha conquistato un paio di podi a Mid-Ohio e Road America. Proprio un paio di settimane ad Indianapolis fa il 45enne del New Jersey ha debuttato tra le LM P3 nelle fila del Tower Motorsports, giungendo secondo insieme a Louis Deletraz nella “Battle on the Bricks”.

Di Resta non ha bisogno di presentazioni. L’ex-F1 è da tempo una colonna portante del team angloamericano, col quale ha già assaggiato le gare lunghe della Endurance Cup nel 2018 e vincendo, sempre tra le LM P2, in cinque appuntamenti del WEC, tra cui Le Mans 2020, e laureandosi campione dell’Asian Le Mans Series due anni prima.

Dallo scorso anno è anche pilota ufficiale Peugeot Sport con la 9X8 Hypercar, con la quale ha guadagnato il podio lo scorso luglio a Monza. Dando per scontata la sua riconferma tra i piloti della casa del Leone, da verificare chi lo sostituirà nella concomitanza che vede la gara di Mosport e la 6 Ore di San Paolo WEC, entrambe in programma il 14 luglio prossimo.

Il 24enne Sato (nessuna parentela con due volte vincitore della Indy 500) è infine approdato quest’anno tra i prototipi dopo quattro stagioni in F2 dopo il successo nell’Euroformula Open 2019 che hanno fruttato appena cinque arrivi nella top ten. Nelle fila di United Autosports ha conseguito il primo successo ad Aragon nell’ELMS insieme ad Oliver Jarvis e Phil Hanson, e svolgerà il ruolo di terzo pilota negli appuntamenti della Michelin Endurance Cup.

Ricordiamo che nei giorni scorsi è già stato presentato parte del primo equipaggio di United Autosports nella serie nordamericana, con Ben Keating ed Alex Quinn. Successivamente si è appreso che Quinn svolgerà il ruolo di terzo pilota nelle gare lunghe; pertanto si attende sicuramente almeno un altro nome da affiancare a quanto già noto.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

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USCC – Porsche sbanca Indy. Mercedes padrona in GT

Alla fine è accaduto: Porsche ottiene una vittoria dominante nella serie IMSA, perlopiù anche “in casa”, nella Battle on The Bricks di Indianapolis. Al dominio nelle libere e nelle qualifiche ha fatto seguito una doppietta che vede la casa di Stoccarda ora primeggiare nella classifica costruttori.

Porsches

Sul traguardo Nick Tandy e Mathieu Jaminet hanno preceduto il polesitter Matt Campbell e Felipe Nasr. I due equipaggi si sono scambiati la posizione sia allo start che nel finale di gara dopo un’aspra lotta che ha visto come iniziale terzo incomodo Pipo Derani.

La Cadillac di Action Express è infatti salita al comando al termine della prima ora di gara dopo il primo giro di pit in regime di bandiere gialle, salvo poi venire risucchiata nello stint finale, finendo per perdere il podio a favore della BMW #25 di Connor de Philippi e Nick Yelloly. A seguire le due Acura del WTR w/Andretti e dell’MSR.

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In LM P2, Mikkel Jensen ha riportato al successo il TDS chiudendo nel finale sull’Oreca del Tower Motorsports di Louis Deletraz. Solo quarto posto per Ben Keating ed il PR1 Mathiasen, dietro anche alla vettura del Crodwstrike by APR, che perde cosí la leadership in classifica a favore dei vincitori odierni.

AWA torna invece al successo tra le LM P3 dopo Daytona con Anthony Mantella e Wayne Boyd precedendo il quasi campione Gar Robinson del Riley Motorsports, in questa occasione nuovamente affiancato ad Josh Burdon.

Tra le GT infine, è dominio Mercedes. Il BoP modificato prima dell’evento ha giocato sicuramente a favore delle AMG GT3, che ottengono la terza vittoria stagionale in GTD Pro con Jules Gounon e Dani Juncadella, ed in GTD con il Winward Racing e Russel Ward e Philip Ellis.

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Questi ultimi hanno avuto la meglio sulla Lamborghini del Forte Racing e sulla BMW del Paul Miller Racing, che terminando al terzo posto davanti all’Aston Martin #27 dello Heart of Racing si aggiudica il titolo di categoria con una gara di anticipo. Il podio delle Pro si completa con l’Aston Martin #23 e la Lexus capolista di Jack Hawksworth e Ben Barnicoat.

Gli altri titoli si decideranno ancora una volta nel season finale, la Petit Le Mans, in programma il 14 ottobre prossimo, dove nelle GTP Action Express dovrà gestire il vantaggio minimo riacquisito sull’equipaggio del WTR w/Andretti.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, Porsche, TDS, Paul Miller Racing

L’ordine di arrivo

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USCC – Prima fila tutta Porsche a Indianapolis!

Prosegue il dominio Porsche nella Battle on The Bricks di Indianapolis. Dopo il best lap nelle prime libere di venerdí e la doppietta nelle libere 2 è infatti seguita la prima fila nelle qualifiche.

Ancora una volta è stato Matt Campbell il più veloce, col tempo di 1.13.672, davanti per 152 millesimi al compagno di squadra Mathieu Jaminet. Seconda fila ravvicinatissima per il neoacquisto IndyCar Tom Blomqvist del MSR e la Cadillac di Sebastien Bourdais, a propria volta a precedere la seconda Acura di Ricky Taylor e le due BMW.

PR1

Ennesima pole di categoria invece per il PR1 Mathiasen grazie a Ben Keating, che ha stracciato la concorrenza con il tempo di 1.17.950, approfittando al meglio della defaillance della Ligier LM P3 di Gar Robinson. La prima fila della categoria entry-level è andata al JR III Racing, con Bijoy Garg davanti al Rookie of the year dell’Indy NXT, Nolan Siegel.

JRIII

PMR

La BMW capolista del Paul Miller Racing infine ha dominato fra le GTD, con Madison Snow autore di 1.23.075, meglio anche delle entry Pro, capitanate dalla Porsche Pfaff di Klaus Bachler. La 911 vestita in tartan ha avuto la meglio sulla Mercedes del WeatherTech Racing, rivitalizzata dal BoP, di Jules Gounon e sulla Lexus leader in classifica di Jack Hawksworth.

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Domenica lo start del penultimo appuntamento stagionale della serie è previsto alle 1.10 PM ET, pari alle 19.10 italiane. Diretta streaming gratuita garantita come sempre dal sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: Porsche, PR1, Paul Miller Racing, JR III Racing

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Campbell porta in alto la Porsche a Indianapolis

Porsche in evidenza nelle prime libere della Battle on The Bricks, la gara che rappresenta ritorno dell’IMSA ad Indianapolis. Sotto gli occhi del “Captain”, padre padrone del circuito, Matt Campbell ha fissato i cronometri sull’1.15.184, scalzando dal primato Filipe Albuquerque e l’Acura del WTR w/Andretti.

A seguire, più distanti, la Cadillac di Sebastien Bourdais e la BMW di Connor de Philippi, a 2 e 4 decimi rispettivamente. Qualche problema tecnico per i contender di Action Express, che con soli 18 giri percorsi, chiudono la classifica delle GTP.

Tra le LM P2, Mikkel Jensen ha svettato sul filo dei millesimi con l’Oreca #11 del TDS sui due specialisti Ryan Dalziel e Ben Hanley, mentre tra le LM P3 è stato Garett Grist a piazzare la migliore prestazione con la Ligier del JR III Racing.

Il recente BoP non ha modificato più di tanto le carte in tavola tra le GTD, con due Mercedes ad inseguire la BMW del Turner Motorsport, al top con Patrick Gallagher ed il tempo di 1.24.019, e la Lamborghini del Forte Racing di Loris Spinelli.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

In GTD Pro prosegue infine il dominio della Lexus del Vasser Sullivan con Jack Hawksworth, autore di 1.23.636 davanti alla Porsche dello Pfaff Motorsports di Klaus Bachler, 4 decimi dietro.

La sessione è stata interrotta per due volte a causa della Porsche del Wright Motorsports di Alan Brynjolfsson ferma nella ghiaia, e per la rientrante Aston Martin dell’Andretti Autosport di Jarett Andretti, afflitta da evidenti problemi di messa a punto fino a fermarsi lungo la pista.

L’appuntamento è per sabato 17 con le libere-2 e le qualifiche, rispettivamente alle 8.55 AM ET ed alle 1.00 PM ET, vale a dire le 19.00 nostrane. Queste ultime saranno fruibili gratuitamente sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 1

IMS

USCC – In 48 per il ritorno della Battle on The Bricks

Nel weekend ritorna il WeatherTech SportsCar Championship presso l’Indianapolis Motor Speedway per la “Battle on the bricks”. 48 le entry confermate per il penultimo round del 2023.

Nessuna novità fra le 10 GTP, dove Filipe Albuquerque e Rick Taylor dovranno difendere il risicato margine di 14 punti sull’accoppiata dell’Action Express formata da Alexander Sims e Pipo Derani con 3 kg in più ma 2 MJ extra di energia per stint che porta il totale a 917 MJ. Al contrario, le altre LMDh, potranno disporre di un po’ meno energia rispetto al precedente round di Road America, rispettivamente -2 MJ per Cadillac e BMW ed uno in meno per Porsche. Queste ultime correranno anche con 1 kg in meno sul peso minimo; tutte le GTP eccetto le Acura potranno infine disporre di 1 kw in meno di potenza massima.

Diffuso anche il BoP per il season finale di Road Atlanta, che vede sostanzialmente ripristinati i valori di Road America con leggere eccezioni.

Ancora 7 le LM P2 in gara, con l’incognita del pilota bronze da affiancare a Louis Deletraz al Tower Motorsports in assenza di John Farano, mentre è già stato confermato il ritorno dell’asso dell’IndyCar Scott McLaughlin per la Petit Le Mans. Non confermato nemmeno il compagno di Giedo van der Garde sull’Oreca #11 del TDS nella categoria che vede Ben Keating lanciato verso l’ennesimo titolo – questa volta insieme a Paul-Loup Chatin –  con 45 lunghezze di vantaggio sull’altra entry del team transalpino.

9 invece le LM P3, con le novità Nolan Siegel, Rookie of the year nell’Indy NXT 2023, per l’indisponibile Ari Balogh al Jr III Racing. Gar Robinson potrebbe chiudere addirittura con una gara d’anticipo per il secondo titolo consecutivo, stante il vantaggio sulla concorrenza.

Sempre le solite 5 GTD Pro in gara al’IMS, con la Corvette a tentare una clamorosa rimonta nei confronti della Lexus del Vasser Sullivan, mentre saranno ben 17 le GTD, col debutto stagionale del Lone Star Racing cin una Mercedes per Scott Andrews ed Anton Dias Perera. Bryan Sellers e Madison Snow dopo l’ennesimo successo stagionale al VIR “vedono” il titolo-bis per il Paul Miller Racing. Cambio di ragione sociale infine al Korthoff Motorsports, che d’ora in poi prenderà il nome di Korthoff/Preston Motorsports.

Diverse le variazioni alle equivalenze rispetto al VIR: in termini di peso, le Mercedes guadagnano ben 30 kg mentre McLaren e Porsche correranno appesantite di 20 e 10 kg extra rispettivamente. Le 911 GT3 R peró potranno disporre di maggiore potenza; al contrario BMW, Corvette e soprattutto Lexus correranno con riduzioni di potenza derivanti dal restringimento dell’estrattore ovvero dalla riduzione della pressione del turbo a seconda della soluzione tecnica adottata.

Leggere variazioni in diminuzione anche alla capienza dei serbatoi per tutte e cinque i marchi citati, fatte salve le Porsche, che guadagneranno un litro extra di carburante.

L’IMSA ha inoltre reso noto di aver variato la data della 6 Ore del Glen 2024, spostandola avanti di una settimana, al 20-23 giugno, allo scopo di eliminare il conflitto con la 24 Ore di Spa del GTWC.

L’azione in pista ad Indianapolis inizierà venerdí 15 settembre alle 4.40 PM ET con le prime libere. Qualifiche in programma sabato 16 alle 1.00 PM ET e start della gara, della durata standard di 2h40’, alle 1.10 PM ET di domenica 17 settembre, vale a dire alle 19,10 nostrane. Qualifiche e gara come sempre godibili gratuitamente sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Indianapolis