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ELMS/WEC/IMSA – Parla Cyril Abiteboul: “Per l’endurance non molleremo WRC e TCR”

Nella splendida cornice della sede di IDEC Sport a Signes nel festeggiare il decimo anno di attività della scuderia francese abbiamo avuto la possibilità di incontrare per la prima volta  Cyril Abiteboul, boss di Genesis Magma Racing, per un’interessantissima quanto completa disamina del progetto endurance del costruttore coreano.

Sta iniziando questa vostra grande avventura, e la prima domanda che ci viene in mente magari può sembrare abbastanza banale: com’è stato l’approccio con Genesis Magna, un costruttore che non ha mai gareggiato in gare endurance prima? “Beh non è che non si possa iniziare solo perché non si ha esperienza, no? Se torno indietro nel tempo, per gran parte dell’anno scorso, da quando sono stato nominato presidente di Hyundai Motorsport, abbiamo dedicato molto tempo a pensare a quale potesse essere il nostro prossimo capitolo sportivo, non solo per Genesis, ma per tutto il Gruppo Hyundai, che è una grande azienda e con i marchi Hyundai, Kia e Genesis è il terzo produttore di automobili al mondo.”

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“È un ottimo momento per HMG anche se è un periodo difficile per il mercato dell’automotive in generale, e sentivamo che, dopo aver cambiato radicalmente il nostro marchio in termini di qualità, tecnologia e design, il motorsport avrebbe potuto rappresentare la prossima piattaforma di trasformazione per il gruppo. Quindi, questa è stata la missione affidatami da Jay Chung e dal nostro presidente esecutivo, il signor Euisun Chung: valutare quale potesse essere il passo successivo. Valutando diverse opzioni abbiamo pensato che un buon primo passo per noi nelle corse in circuito sarebbero state le gare di endurance. È chiaramente un settore molto competitivo, con molti marchi coinvolti, ma è anche una buona base di apprendimento delle corse in circuito senza dover impazzire in termini di sviluppo tecnologico. Tecnologie peraltro che non sarebbero rilevanti per ciò che ci viene offerto oggi. Voglio dire, io adoro la Formula 1, ma se la guardi, il 99% della tecnologia è forse utile per aerei, caccia o per il primo shuttle. Ma non per noi.”

“Attenzione: Abbiamo preso in considerazione la Formula 1, forse un giorno, chissà, ma al momento non fa per noi. D’altra parte, è chiaro che le gare di endurance hanno molto successo e offrono questa buona combinazione di tecnologie di tendenza, stile differenziato, opportunità e piattaforma standardizzata. L’unica cosa che abbiamo deciso di fare in modo un po’ diverso dagli altri costruttori è stata quella di prendere la decisione di migliorare la vettura da soli.”

“La maggior parte degli altri team, come sappiamo, vendono la vettura o stipulano accordi con una scuderia e la fanno migliorare per migliorare la vettura. E poiché si tratta di imparare, e perché credo che non ci sia niente di meglio che correre in macchina per imparare a conoscere la vettura e per imparare a conoscere lo sport, abbiamo preso la decisione di migliorare la vettura noi stessi. Questo è stato l’approccio di Genesis.”

“Avremmo potuto anche scegliere Hyundai o Kia, ma abbiamo deciso che la soluzione migliore fosse Genesis perché è un marchio che, come vedrete nei prossimi mesi, vedrà un’accelerazione dell’espansione del mercato. Al momento è forte in Corea e negli Stati Uniti, ma non esiste altrove. Ora, io non sono qui per fare annunci in questo momento, ma riceverete presto alcuni annunci relativi al nostro piano e quindi vedrete che ci sarà una buona corrispondenza tra l’impronta di lavoro e il piano e l’ambizione di Genesis come marchio.”

Come si è arrivati a scegliere Oreca come partner tecnologico? “Prima di arrivare ad Oreca abbiamo valutato i quattro telaisti omologati. Era molto chiaro che Multimatic, sebbene fosse un’ottima opzione, aveva già una collaborazione molto particolare con Porsche che funziona. Abbiamo poi ritenuto che Ligier fosse un po’ troppo “leggera” in termini di struttura per noi; quindi, abbiamo esaminato attentamente i dettagli di Dallara e Oreca e, dopo aver parlato a lungo con entrambi, alla fine abbiamo pensato che Oreca sarebbe stata in grado di aiutarci di più nella gestione della vettura. Ribadisco che, se avessimo deciso di esternalizzare la gestione della vettura da corsa a un WRT, a un Chip Ganassi, o ad altri, allora probabilmente Dallara e Oreca sarebbero state molto vicine, ma poiché avevamo deciso di gestire la vettura da soli, era importante avere anche qualcuno che potesse fare un ulteriore sforzo in termini di supporto. Qualcosa che Toyota ha saputo fare molto bene in passato, ma ho molto rispetto per Dallara, che è un’ottima azienda.”

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Quanto siete felici ora dopo la prima vittoria subito, alla prima gara, da parte di Jamie (Chadwick) & C.? “Beh, io sono felice sì e no perché quando inizi a quel livello non puoi più scendere, ma è anche bello perché aggiunge energia e buon umore nel sistema, e penso anche che crei anche un po’ di aspettative su quello che facciamo, perché credo davvero che la gente fosse un po’ scettica riguardo alla nostra formazione. Ma restiamo umili. Restiamo realisti.”

“Abbiamo avuto anche la safety car al momento giusto, ok, ma detto questo, faceva tutto parte del piano. E quello che mi piace di ciò è che è qualcosa che probabilmente non sapete, è che l’ingegnere che si occupa della progettazione della vettura, inclusa la strategia, sarà il nostro ingegnere di pista l’anno prossimo. Quindi è anche una questione di persone, e io l’ho vista come una cosa grandiosa perché è stato lui a ritardare, ritardare e ritardare ancora il nostro pitstop, perché stavamo scommettendo sulla safety car e quella safety car è arrivata. E questo dimostra una certa maturità al muretto, una certa disciplina, e il fatto che crediamo in noi stessi. Abbiamo agito, abbiamo seguito la nostra strada. Avrebbe potuto anche non andare a nostro favore; quindi, di nuovo, ecco perché dobbiamo anche rimanere realisti.”

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“Riguardo ai piloti, abbiamo un’opzione su di loro, ma non voglio creare troppa pressione: c’è tempo. Prendiamo Mathys (Jaubert) ad esempio. Penso che tutti siano stati piuttosto colpiti dalla sua prestazione, ma è stata una sola gara; quindi, diamogli tempo, non iniziamo a mettergli in testa un file su come dovrebbe fare questo o quello, perchè le gare endurance non sono gare sprint. E lo stesso vale per lo sviluppo della carriera dei piloti. Devono adottare un approccio a lungo termine e noi adottiamo un approccio a lungo termine.”

“Al momento, il nostro pensiero per Mathys è che sia positivo che corra in LMP2 quest’anno, e che probabilmente che lo faccia di nuovo l’anno prossimo. Magari con un po’ di esperienza in LMH, un po’ di visibilità, e poi nel 2027 vedremo cosa succede. Ma sapete cosa? Non c’è fretta: e ovviamente noi siamo a proteggere i nostri diritti con contratti a lungo termine con ognuno dei nostri piloti.”

“Parlando del WEC, è un campionato sta andando bene perché, secondo me, ha trovato una formula piuttosto magica: Avere un sistema in cui i costi siano comunque controllati. Esiste una garanzia di prestazione in un certo senso e il produttore può concentrarsi su due cose che sono molto importanti o su tre. Uno, differenziazione del design. Due, la tecnologia dei motori. E tre, da sfruttare per chi lo desidera. operativo, per raccontare storie di piloti, storie di squadra. Ad esempio ho un enorme rispetto per il WRC, ma la realtà del WRC è che oggi stiamo solo lottando con la Toyota.”

“La LMP2 esiste per offrirci una piattaforma di apprendimento: possiamo farcela entro il 2026, anche perché tutto questo è successo molto velocemente in, ehm, 18 mesi. Abbiamo deciso a settembre che faremo il prologo in Qatar. Questo mi dà circa 18 mesi, dalla decisione all’approvazione, 18 mesi per sviluppare un motore, sviluppare un’auto, creare un team. Beh, non potevamo farcela da soli.”

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“Per fare ciò lavoriamo con i partner, quindi parliamo dei casi in anticipo per sviluppare la vettura. Per sviluppare il team, sapendo che avevo preso la decisione che avremmo guidato noi stessi la vettura, una decisione un po’ diversa da quella degli altri costruttori, come dicevo, ma per me è stata una decisione importante proprio perché penso che non ci sia niente di meglio dell’esperienza di una corsa. per imparare la gara, per apprendere i punti di forza e di debolezza della vettura. IDEC, attraverso la sua piattaforma LMP2 ELMS, ci aiuta a costruire questo team. Per arrivare alla scelta di IDEC, abbiamo valutato diverse squadre: francamente ne avevamo prese in considerazione quattro, di cui due veramente in dettaglio, ma tutte assolutamente credibili. In IDEC penso che ci sia, direi, un po’ di familiarità culturale in più come bonus, ed ha già ottenuto dei risultati in 10 anni di stabilità.”

“Riguardo la timeline del programma, per ora, abbiamo superato un traguardo importante: l’aggiornamento del motore, che pare in linea con i nostri piani, i nostri primi indicatori di massa, potenza, coppia e, necessariamente, anche di prezzo. Dopodiché, inizieremo i test di durata, che saranno davvero quelli che ci permetteranno di uscire allo scoperto. Per quanto riguarda l’auto invece, abbiamo congelato il concept ed il design. Forse ci sono delle somiglianze ad un’Acura o a un’Alpine, ma abbiamo trovato soluzioni sia soddisfacenti che praticabili e che funzionano anche per Oreca. Per cui siamo giunti al punto in cui Oreca è in grado di iniziare a produrre i componenti. La prima auto verrà assemblata a Oreca in estate il primo collaudo avrà luogo ad agosto, in linea col piano. Al riguardo abbiamo già prenotato, anche se non vi dirò tutte le date precise, ben sei sessioni di prova in altrettanti circuiti. La data di omologazione è già stata fissata per dicembre e abbiamo già programmato sei sessioni in cui parteciperemo, a volte con una sola auto, a volte con due, a volte di giorni e a volte di notte notti, allo scopo di massimizzare l’effort.”

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A livello di piloti, ne sappiamo qualcosa di più? “Ci sono già André (Lotterer) e Pipo (Derani), e abbiamo l’intenzione è di annunciare presto altri due piloti. Ovviamente l’intenzione è di avere sei o addirittura sette piloti con una riserva entro la fine dell’anno, e abbiamo delle opzioni, come dicevo, sui nostri tre piloti che attualmente sono in ELMS, opzioni valide sia per quest’anno che per l’anno prossimo.”

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“E poi nel 2027 ci sarà l’IMSA. In ogni caso, con il supporto di un altro team, anche se probabilmente ci saranno anche persone del nostro team. Puntiamo ad effettuare questa selezione nell’estate di quest’anno per dare al partner il tempo utile per fare l’investimento, l’accelerazione, il reclutamento e così via. Il programma endurance Genesis peraltro non andrà a scapito del WRC o del TCR di Hyundai.”

In definitiva, sei contento di quella scelta? “Assolutamente sí, perchè, sapete, sono sempre stato appassionato di gare endurance. Andavo a Le Mans quasi ogni anno, ma .non per la gara, mi piacevano i test e le qualifiche, il mercoledì o il giovedì sera, anche perchè i miei weekend erano sempre impegnati con la Formula 1.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo, IMSA

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ELMS – Parla Filipe Albuquerque: “L’ELMS è il campionato più onesto”

Abbiamo approfittato della disponibilità di Filipe Albuquerque per scambiare quattro parole a ruota libera sulla sua nuova avventura in ELMS con Nielsen Racing, e non solo.

Filipe, a Barcelona mi sembravi molto arrabbiato. In effetti anche sui social avevi esternato di un weekend difficile: “Io sono un ottimista per natura, ma mi arrabbio tantissimo se non sono almeno fra i primi cinque, ma non perchè voglio sempre essere davanti, ma perchè bisogna capire le cause. A Barcelona abbiamo avuto un problema, soprattutto in qualifica, di cui non abbiamo ancora capito il perchè e che qui peraltro non si è ancora presentato.”

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Ottima l’accoglienza da parte di Nielsen Racing.. “Il team ha investito tantissimo, anche nel settore tecnico e anche la line-up dei piloti non scherza, peró la differenza non la fa solo il pilota. A Barcelona in gara, è vero, abbiamo fatto degli errori al pitstop, e qui abbiamo ancora un po’ di gap rispetto ai migliori ma cercheremo di sfruttare anche questa gara per continuare a migliorare.”

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Tante facce nuove nel paddock rispetto alla tua ultima stagione completa… “Ci sono tanti giovani che sono veramente veloci, a cui serve però maggiore esperienza soprattutto nel traffico e nel salvaguardare la macchina. Anche Matteo (Cairoli) ad esempio, che qui è andato come un treno, non corre da solo…”

Cosa ne pensi delle nuove gomme portate da Goodyear per le LM P2? “Le nuove gomme Goodyer, a fronte di un test fatto in precedenza, permettono di abbassare leggermente la vettura perchè hanno una spalla leggermente più alta. A parte questo, sono sostanzialmente simili. Sono invece un po’ deluso dal comportamento di Michelin, praticamente identiche tra IMSA e WEC, che per strategie di marketing stanno compromettendo la prestazione, anche a scapito della sicurezza e senza reali vantaggi pratici in termini di ecosostenibilità.”

Qui lunedí dovrebbero esserci dei test aerodinamici in funzione di Le Mans, senza chicane ovviamente.. “Io personalmente non ci sarò perchè con Louis (Deletraz) saró in Dallara per provare al simulatore la gara IMSA di Laguna Seca, però nel caso sarà una buona occasione per il team.”

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Cosa pensi dell’attuale ELMS? “L’ELMS ora come ora è il campionato più onesto perchè tutte le LM P2 partono con le stesse potenzialità, non c’è BoP per trovare delle scuse. Oggi Cairoli ad esempio ha fatto la prestazione trovando un giro pulito e nessuno andrà mai a lamentarsi per questo” Però qualche sospetto sul fatto che non tutte le macchine siano effettivamente uguali, magari nel motore, circola lo stesso in questo paddock, vedi Le Mans 2023. “Rumors ne ho sentiti anche io, ma dopo quella Le Mans hanno tenuto la macchina in parco chiuso per due mesi senza trovare nulla, quindi anche se in tanti si sono lamentati non ci sono prove e finisce lí.”

Due parole sull’IMSA? “Quest’anno abbiamo avuto tanti problemi, non solo in gara, ed incredibilmente anche ad adattarci alla Cadillac. Il joker che è stato giocato dal costruttore pare avere complicato le cose e se ci fate caso i team che stanno andando meglio sono quelli che hanno cambiato di meno, anche se finora i risultati hanno premiato soprattutto Porsche rispetto a BMW.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Cairoli senza rivali nelle prime libere a Le Castellet. Tris Ferrari in GT

Matteo Cairoli al top anche nelle prime libere della 4 Ore di Le Castellet. Dopo aver primeggiato nei test di ieri, il comasco di Iron Lynx-Proton ha abbassato il suo stesso limite del weekend di ben mezzo secondo col tempo di 1.49.096, lasciando a quasi 9 decimi Pietro Fittipaldi con la vettura di Vector Sport. A oltre un secondo il resto del lotto, capeggiato da Luca Ghiotto con la #43 di Inter-Europol.

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A Laurents Hörr la palma del migliore fra gli equipaggi Pro/AM con la settima prestazione assoluta per DKR Engineering, in una sessione neutralizzata in diverse occasioni ma che ha visto una sola red flag per recuperare l’Oreca #25 di Algarve Pro Racing, ferma con Krinton Lentoudis, su un cordolo nella parte terminale del circuito.

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Anche Adrien Closmenil non ha dismesso la corona del migliore, svettando sul resto delle LM P3 col tempo di 1.58.701, inferiore di 3 decimi comunque al best lap dei test di ieri. Ancora Rik Koen e la Ligier #8 del Team Virage alle spalle dell’entry di CLX Motorsport, e poi ancora Reece Gold di Inter-Europol e Quentin Antonel di M Racing.

Non ha partecipato alla sessione Griffin Peebles per motivi “scolastici”. Il pilota australiano del WTM by Rinaldi, impegnato anche nella Michelin Le Mans Cup, dovrebbe tornare in azione al più tardi domani.

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E’ uno-due-tre Ferrari infine tra le GT3, con Davide Rigon a ribadire il proprio primato sulla pista della Provenza col tempo di 2.03.716, quasi 2 decimi in meno della migliore prestazione dei test, davanti a Riccardo Agostini con l’altra 296 GT3 di AF Corse, ad appena 28 millesimi. Completa il tris delle GT del Cavallino Riccardo Pera con la vettura di GR Racing.

Da segnalare il forfait da parte di Claudio Schiavoni per un problema fisico (forse alla schiena) sulla Porsche Proton #60. Al suo posto correrà il patron Christian Ried.

Il programma odierno proseguirà con la consueta mezz’ora riservata ai Bronze driver a partire dalle 15.00. Domani le seconde libere e le qualifiche, alle 10.10 e alle 14.20. Queste ultime saranno fruibili sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Cairoli al top nella giornata di test al Paul Ricard

Matteo Cairoli ha svettato nella giornata di test propedeutica alla 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series. L’alfiere di Iron Lynx-Proton nella sessione pomeridiana ha fissato i cronometri sull’1.49.559, battendo di oltre 2 decimi Nick Yelloly con l’Oreca #43 di Inter-Europol.

Al mattino è stato invece Mathias Beche a firmare la migliore prestazione con 1.49.870 per il TDS, miglior risultato peraltro tra gli equipaggi Pro/AM, davanti all’altra vettura gestita dall’equipe di Xavier Combat marchiata Panis VDS con Charles Milesi distanziato di appena 54 millesimi.

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I crono più alti rispetto agli scorsi anni non devono trarre in inganno, in quanto quest’anno le vetture debbono affrontare la chicane atta a rallentare il ritmo sul Mistral.

Da segnalare inoltre che Goodyear ha portato qui delle nuove mescole per LM P2, che verranno utilizzate per tutto il resto della stagione europea, compresa Le Mans per le 17 vetture della categoria cadetta ammesse.

Alla sessione pomeridiana ha partecipato anche Sophia Floersch sulla #25 di Algarve Pro Racing, squadra nella quale ha militato tra il 2021 ed il 2022 conquistando anche un secondo posto proprio al Paul Ricard. La pilotessa tedesca, alla ricerca di un nuovo programma dopo l’interruzione repentina della stagione Indy NXT,  non parteciperà comunque al prosieguo del weekend ELMS.

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Tra le LM P3, Adrian Closmenil non ha lasciato spazio ai rivali, segnando il tempo di 1.59,579 nel tormentato turno del mattino, interrotto per ben quattro volte, protagoniste la Ligier #35 di Ultimate, l’Oreca #22 di United Autosports (due volte) e per togliere l’immancabile birillo ciccato alla Virage du Camp.

Nel pomeriggio, il pilota di CLX Motorsport ha ritoccato la sua stessa prestazione di oltre un secondo con 1.58.400, lasciando Rik Koen del Team Virage a quasi mezzo secondo.

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In GT3 infine, zampata finale di Davide Rigon sulla Ferrari AF Corse #51, Il pilota vicentino con 2.03.906 ha lasciato Alessio Picariello, ricordiamo gravato di 10 kg extra grazie al terzo posto di Barcelona, a 155 millesimi. Al mattino Rigon aveva pure preceduto tutti con un tempo leggermente superiore, 2.04.036, precedendo le altre 296 GT3 di Gianmaria Bruni e Miguel Molina.

In pista quest’oggi anche le vetture della Michelin Le Mans Cup, che pure animeranno il weekend di gara insieme alla Ligier European Series.

Domani inizieranno le prove ufficiali, a partire dalle 11.00. Il programma proseguirà poi con la consueta mezz’oretta riservata ai Bronze driver dalle 15.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning session

I risultati della Afternoon session

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ELMS – Grandi ritorni nel weekend a Le Castellet con Nielsen e Calado

Nel weekend ritorna l’European Le Mans Series per il secondo atto stagionale a Le Castellet. Ancora 44 le vetture presenti, con un paio di ritorni d’eccezione.

Nicklas Nielsen prenderà il posto di Alessio Rovera, impegnato a Brands Hatch nel GTWC Europe, sull’Oreca LM P2 iscritta in Pro/Am di AF Corse trionfatrice a Barcelona al fianco di Matthieu Vaxivière e Francois Perrodo. Per il danese di Ferrari, ricordiamo campione europeo tra le GTE nel 2019 con Luzich Racing, si tratta di una rimpatriata dopo la campagna 2022 disputata coi colori bretoni, conclusa al terzo posto fra i Pro/Am.

Più recentemente, il trionfatore di Le Mans 2024 ha corso con una 488 GTE ed una 296 GT3 insieme ai connazionali di Formula Racing, vincendo nel season opener dello scorso anno a Barcelona.

Più distante nel tempo invece la presenza di James Calado nella serie europea, ben 10 anni, dalla gara finale della stagione 2015 all’Estoril sulla Ferrari 458 GTE del JMW. Il pilota britannico rimpiazzerà Daniel Serra per una concomitanza con le Stock Car Brasil, e si alternerà a Takeshi Kimura e Ben Tuck sulla Ferrari 296 GT3 di Kessel Racing giunta seconda nella gara di apertura.

Effort peraltro non proprio sconosciuto al vincitore di Imola, avendo fatto parte dell’equipaggio laureatosi campione nell’Asian Le Mans Series 2018-19.

Per il resto, line-up immutate, salvo l’assenza del danese Sebastian Gravlund nelle fila di Eurointernational e la sostituzione di Louis Rossi con Louis Stern in seno ad Ultimate, entrambe tra le LM P3.

Pronti a dare battaglia come a Barcelona, svariati equipaggi di rispetto, a partire da IDEC Sport, capoclassifica tra le LM P2 davanti a Panis VDS e Vector Sport. Ricordiamo le presenze di Filipe Albuquerque in Nlelsen Racing, Pipo Derani con CLX Motorsport e dei nostri Luca Ghiotto, Matteo Cairoli e Francesco Simonazzi rispettivamente per Inter-Europol, Iron Lynx-Proton e Duqueine.

Tra i Pro/AM sarà invece il solo Giorgio Roda a difendere i nostri colori per Proton Competition, alla ricerca dell’ennesima pole position.

Lo scorso anno fu dominio di RLR MSport sin dalle qualifiche tra le LM P3, cosí come per Spirit of Race fra le GT3, categoria questa che vedrà le Iron Dames, trionfatrici nel season opener, appesantite di 30 kg dal Success Ballast. 20 kg extra saranno invece assegnati alla Ferrari #57 di Kessel Racing e 10 kg alla Porsche Proton #60.

L’appuntamento in pista al Circuit Paul Ricard è per giovedí 1° maggio con i test collettivi. Prime libere venerdi 2 alle 11.00, qualifiche sabato 3 dalle 14.20 e start della 4 Ore di Le Castellet alle 12.00 di domenica 4 maggio. Qualifiche e gara saranno fruibili gratuitamente in video sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Le Castellet

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ELMS – Trionfo-spettacolo di AF Corse a Barcelona. Successi al femminile per IDEC Sport ed Iron Dames

Quando dicono che non bisogna prendere a modello le gare americane, ecco che per caso nel season opener ELMS a Barcelona si sviluppa una trama simile che ci regala un finale spettacolare.

A trionfare nella 4 Ore catalana, graziata da un meteo splendido ed un’ottima cornice di pubblico, AF Corse, protagonista di un inseguimento da parte di Matthieu Vaxivière, coronato nello shootout di appena due tornate dal successo assoluto, primo di un equipaggio Pro/AM, da dividersi con Francois Perrodo ed Alessio Rovera, campioni peraltro in carica della categoria.

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Lo sviluppo della gara, dicevamo, ci ha regalato tre periodi di Safety Car, e soprattutto il primo ha determinato un minore impatto dei piloti bronze, spesso relegati al primo turno. Faceva eccezione DKR, che con Laurents Hörr ha approfittato al meglio dello spazio alla sua sinistra in partenza per transitare quarto assoluto dietro Francesco Simonazzi, al via dalla pole per Duqueine, Kuba Smiechowski e Jonas Ried, il quale doveva cedere la seconda piazza al polacco.

Hörr scalava via via posizioni fino alla testa della gara; purtroppo però la manovra al via, proseguita nella via di fuga di curva 1, veniva considerata non corretta dalla direzione gara, che assegnava al tedesco due distinte penalità.

Tutto da rifare quindi, con la vettura di Iron Lynx a precedere ora Simonazzi. L’Oreca #9 però faticava a partire dopo la prima sosta, e le riparazioni toglievano l’equipaggio da qualsivoglia velleità di successo. Anche Torsten Kratz è stato abile al via con la sua Duqueine LM P3, mentre Martin Berry, al comando nelle primissime fasi con la Mercedes di Iron Lynx, cedeva la leadership a Celia Martin, al primo stint in gara nella serie europea per le Iron Dames.

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Era la volta quindi di Ollie Gray ad ereditare la leadership per Panis VDS su Thomas Kaiser di APR e Simonazzi; problemi elettrici anche per la #34 di Inter-Europol, stranamente poco competitive dopo le belle prestazioni nel Prologo e nelle Libere.

La prima Safety Car, preceduta come di consueto nell’attuale regolamento da un paio di giri neutralizzati virtualmente, era innescata dal testacoda da parte della Ferrari del JMW di Scott Noble in curva 3. Dopo oltre 20’ c’era Enzo Fittipaldi per CLX Motorsport al comando su Georgios Kolovos, subentrato allo spiritato Hörr, poi ancora a seguire Roy Nissany del Duqueine, Dani Juncadella di IDEC Sport e Jean-Baptiste Simmenauer di Inter-Europol.

Juncadella arrivava presto alle spalle di Fittipaldi, seguito da Simmenauer, il quale però poco più tardi fatica a comprendersi su Kratz in entrata box, rischiando il peggio. Dietro questi protagonisti peró avanzavano a larghe falcate Alessio Rovera e Dane Cameron sulle due entry Pro/Am di AF Corse e AO by TF. Tra le LM P3 era il momento di Ultimate con i fratelli Lahaye.

Dopo oltre due ore e mezzo di gara entrava di nuovo in campo la vettura di servizio per gestire la Duqueine del WTM by Rinaldi, ferma nella ghiaia in T14. A poco più di un’ora dalla bandiera a scacchi, a ranghi nuovamente ricompattati, ultimo giro di cambi, con Pipo Derani ora a dover gestire Mathy Jaubert di IDEC, Charles Milesi del Panis VDS e Theo Pourchaire di APR, con Matthieu Vaxivière in P7 assoluta per AF Corse.

La gara perdeva altri due protagonisti, con la Mercedes di Iron Lynx, team ricordiamo campione in carica delle GT3, ferma per problemi all’acceleratore, ed il polesitter Reshad de Gerus di Duqueine che chiudeva la propria gara anticipatamente al box.

A Jaubert quindi la testa della corsa con 50’ sul cronometro, con Derani a resistere agli attacchi di Milesi, ma da dietro un Vaxivière indemoniato risaliva addirittura sino alle spalle del leader, il quale doveva ringraziare una Full Course Yellow generata dalla Ligier LM P3 di Eurointernational.

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La vettura di IDEC Sport sentiva sul collo il fiato del transalpino, ma un ulteriore colpo di scena nei minuti finali prorogava l’inevitabile, con Derani a chiudere, forse senza freni, una bella gara per il team svizzero. Contestualmente si fermava in pista anche la Ginetta di DKR.

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Era il momento dell’ultimo splash, e al box AF Corse propendevano per un cambio gomme, al contrario di IDEC Sport. La mossa si rivelava vincente e nelle sole due tornate green a disposizione Vaxivière aveva la meglio su Jaubert, che comunque portava a casa un primo importante successo di classe per IDEC Sport e Genesis Magma Racing insieme a Jamie Chadwick e all’enfant du pays Dani Juncadella. A seguire i vicecampioni del Panis VDS e Vector Sport, premiati dalla strategia.

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Strategia che ha permesso anche a CLX Motorsport di trionfare tra le LM P3 davanti ai geni del pit di RLR MSport e ad Inter-Europol. Nelle GT, dietro alle Dames, che si rifanno della sfortuna nell’edizione 2024, la Ferrari #57 di Kessel Racing e la Porsche Proton.

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Il prossimo appuntamento con la serie endurance europea è per il 4 maggio a Le Castellet. Nel mezzo, l’endurance mondiale a Imola fra appena due weekend.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Barcelona

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ELMS – A Barcelona, De Gerus beffa tutti. Giorgio Roda non fallisce tra i Pro/Am. Iron Lynx, prima pole con Mercedes.

Tutti si attendevano uno scontro fratricida in casa Inter-Europol nelle qualifiche di Barcelona, o al limite la prestazione dei tanti piloti di categoria superiore, quali Cairoli, Albuquerque o Blomqvist. Invece è di Reshad De Gerus la prima pole position dell’anno in ELMS.

Il pilota belga di Duqueine ha fissato nel finale i cronometri sull’1.27.664, lasciandosi alle spalle le ben più titolate guide di Iron Lynx, Inter-Europol e CLX Motorsport. Chiude la top five Mathys Jaubert, giovane promessa di IDEC Sport. Solo P9 per Luca Ghiotto appena dietro altri due brutti clienti quali Theo Pourchaire e Charles Milesi.

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Giorgio Roda dal canto suo non ha fallito tra i Pro/Am. Ormai la qualifica è un suo feudo e, nonostante una buona prestazione da parte di PJ Hyett, terminato dietro per poco più di 2 decimi. ha riportato l’ennesima pole position di categoria col tempo di 1.31.110. Assai più lontani gli altri competitor, capeggiati da Rodrigo Sales e da Francois Perrodo. La sessione è stata interrotta per le uscite di strada quasi simultanee da parte di Georgios Kolovos del DKR in curva 9 e dello stesso Sales per TDS in T4.

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Adrien Closmenil si è aggiudicato l’avvincente turno delle LM P3 con CLX Motorsport, ormai di casa in Catalunya, ed il tempo di 1.36.188. Alle spalle del francese la lotta sul filo dei decimi ha premiato Rik Koen del team Virage su Ian Aguilera di Eurointernational e Jean-Baptiste Lahaye di Ultimate.

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Infine fra le GT3, debutto vincente di Martin Berry e di Iron Lynx con la Mercedes, autore di 1.42.257 sul nuovo acquisto delle Iron Dames Celia Martin. Alle loro spalle Clement Mateu con l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman, a propria volta seguito da una muta di Ferrari. Sappiamo però che i factory driver del Cavallino, Molina, Rigon e Serra in testa a tutti, potranno aiutare non poco a sovvertire il pronostico in gara.

Lo start della 4 Ore di Barcelona è per domani alle ore 12.00. Diretta streaming gratuita sul sito della ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Inter-Europol prenota la prima fila a Barcelona

Uno-due come nel Prologo per Inter-Europol nelle libere 2 della 4 Ore di Barcelona. Il primo stint di Tom Dillmann e Luca Ghiotto è stato decisivo, col campione IMSA LM P2 autore di 1.28.741, quasi 2 decimi meglio del pilota veneto.

La sfuriata iniziale vede Tom Blomqvist di CLX Pure Rxcing inseguire a oltre 6 decimi ed è quasi un secondo che separa il leader da Alex Quinn, il migliore tra gli equipaggi Pro/Am, di Algarve Pro Racing, a riprova del passo incredibile del team polacco in questo season opener.

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Quentin Antonel dal canto suo ha ribadito l’ottimo stato di forma suo e della sua Ligier, superando nel finale l’esperto Mathieu Lahaye di ben 4 decimi col tempo di 1.38.446. Siamo comunque lontanissimi dal limite segnato tra le LM P3 proprio dall’alfiere di M Racing nel Prologo.

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Infine, è tris Ferrari tra le GT3, con Miguel Molina, Lilou Wadoux e Davide Rigon ad occupare totalmente il podio virtuale di questa sessione. Al vincitore di Le Mans 2024 il best lap di giornata con 1.41.350, appena 65 millesimi meglio della 296 GT3 #50 del Richard Mille AF Corse.

Quattro le neutralizzazioni nei 90’ a disposizione, una prima causata proprio dalla Ferrari capolista, senza particolari conseguenze. A metà sessione è apparsa anche la red flag causata da un’uscita di strada di PJ Hyett al volante di “Spike the dragon” l’Oreca LM P2 Pro/Am di AO by TF. La vettura è uscita nuovamente nei minuti finali con Dane Cameron alle guida. Alla sessione non ha invece partecipato la Duqueine del WTM by Rinaldi, alle prese con un problema tecnico.

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Ieri sera nel tradizionale Bronze Test è stato Giorgio Roda, come da copione, a svettare col tempo di 1.32.456, lasciando a quasi 1” Georgios Kolovos. Tutto è pronto per le prime qualifiche stagionali, che prenderanno il via alle 15.05, godibili sul sito della ELMS e sui relativi canali social.

P.S.: Se vi va, andate a dare un’occhiata anche alla puntata Live da Barcelona del nostro podcast QUI.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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ELMS/WEC – Jamie Chadwick; “Il progetto Genesis Magma Racing sarà cool”

Tra le new entry di questa stagione dell’European Le Mans Series c’è Jamie Chadwick, tre volte campionessa della Formula W, poi protagonista in Indy NXT, e ora presso IDEC Sport in fase di apprendistato per il progetto Genesis Magma Racing Hypercar.

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Jamie, non è la tua prima esperienza sulle macchine coperte (British GT e ADAC), anche se data qualche anno. Questo weekend segna un cambio di direzione per te? “Non lo chiamerei un cambio di direzione ma l’inizio di un apprendistato insieme a Genesis Magma Racing per mezzo di IDEC Sport. Sono ovviamente emozionata di questo programma in ELMS.”

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Quest’anno peraltro correrai a Le Mans con IDEC.. “Anche questo fa parte del progetto in partnership con Genesis Magma Racing, sviluppare le competenze e la conoscenza dei tracciati in una classe competitiva quale la LM P2 insieme ai miei compagni Mathys (Jaubert) e Dani (Juncadella) in ciò che è stato denominato “trajectory program” e che si coronerà col debutto della Hypercar.”

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Nel paddock ti ritrovi con tante presenze del gentil sesso. Ben 13 pilotesse nelle varie serie, poi anche team manager, ingegneri, meccanici. Cosa ne pensi di ció, tu come pilotessa di alto profilo? “Credo che le corse di durata possano essere una chiave per entrare in questo sport, basti pensare al cammino delle Iron Dames, forse le maggiori responsabili di questo cambiamento. Spero che queste presenze possano ispirare altre pilotesse ad intraprendere questo percorso e a confrontarsi con un parco di competitor di tutto rispetto.“

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Come giudichi la tua esperienza in Indy NXT? “E’ stata un’esperienza molto bella. Molto divertente e mia ha dato la possibilità di correre su piste diversissime fra loro, fra cui gli ovali ed aggiungere ulteriori elementi alle mie capacità. Anche se è molto differente da ció che sto preparando ora, mi ha comunque dato l’opportunità di imparare.”

Ricordiamo che Jamie Chadwick è stata la prima rappresentante del gentil sesso a vincere una gara in Indy NXT su un circuito stradale, a Road America lo scorso anno. In precedenza Ana Beatriz e Pippa Mann avevano trionfato nella serie cadetta nel 2008-2010, ma su ovale.

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Quanto è stretto ora il tuo legame con Genesis Magma Racing? “E’ una relazione fantastica e la stiamo sviluppando. Stiamo progredendo congiuntamente nell’apprendimento e nel progetto.” Ma hai già visto qualcosa al riguardo? “Si qualcosa ho visto (ride) e ti assicuro che sarà veramente cool”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Dillmann trascina nuovamente Inter-Europol nelle libere 1 di Barcelona

Non si scherza più (si fa per dire) sul circuito di Barcelona, dove poco fa sono terminate le prime libere della 4 ore ELMS.

Inter-Europol riprende da dove aveva lasciato, con Tom Dillmann a prendere subito il largo nella lista dei tempi con 1.29.333. Siamo comunque ancora lontani mezzo secondo dall’uno-due segnato dal team polacco in coda alla prima giornata del Prologo, ma anche 4 decimi meglio di Matteo Cairoli, che succede al campione IMSA LM P2 nella graduatoria. A 6 decimi seguono ancora Tom Blomqvist di CLX Motorsport e Mathys Jaubert di IDEC Sport. A Bent Viscaal di Proton la palma del migliore tra gli equipaggi Pro/Am.

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Anche Adrien Closmenil e CLX Motorsport proseguono col trend positivo segnando il best crono fra le LM P3 con 1.37.536. Anche qui siamo lontani mezzo secondo dalla migliore prestazione nei test collettivi obbligatori da parte di Quentin Antonel di M Racing, il quale chiude in P4 dietro anche alle Ligier di Racing Spirit of Leman e Team Virage. Gli unici esemplari iscritti di Ginetta e Duqueine chiudono piuttosto staccati la lista di categoria.

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Uno-due Ferrari infine in GT3 grazie a Riccardo Agostini e Daniel Serra, con la 296 GT3 #50 di AF Corse, condivisa anche con Custodio Toledo e Lilou Wadoux, accreditata di 1.40.985, 2 decimi meglio dell’alfiere di Kessel Racing e vicinissima alla migliore prestazione ottenuta lunedí mattina dalla McLaren di United Autosports. Completa il podio virtuale odierno la Porsche Proton di Alessio Picariello.

La sessione si è svolta senza particolari intralci; da segnalare solo una breve Full Course Yellow a metà dei 90’ previsti causata da Ryan Cullen di Vector Sport ed una ancor più fulminea bandiera rossa nei minuti finali.

Il programma proseguirà con la consueta mezz’oretta riservata ai piloti bronze ranked a partire dalle 16.10.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1