Archivi categoria: WEC

Toyotas

WEC – A S.Paolo, è Toyota vs Ferrari nelle libere 2

Ancora una volta dopo Le Mans si gioca a carte scoperte, e le Toyota, fin qui, salvo l’exploit di Imola, ben nascoste nella prima parte della stagione, hanno iniziato a mostrare il loro vero potenziale, dominando le seconde libere della 6 Ore di São Paulo.

A Sebastien Buemi e Kamui Kobayashi infatti i migliori tempi della sessione, allungata di 45’ allo scopo di recuperare il tempo perduto nella sistemazione delle barriere di curva 4, danneggiate dal crash della Lexus #78, che è stata poi ritirata dalla competizione. Allo svizzero il best crono di 1.25.727, seguito a 33 millesimi dal DS del Gazoo Racing.

Le due Ferrari ufficiali seguono però a distanza ravvicinatissima con Alessandro Pier Guidi ed Antonio Fuoco, staccate di appena 43 e 49 millesimi rispettivamente, segno che le 499P sono ancora una volta della partita per il successo finale. Poco dietro, a 142 millesimi, l’unica Cadillac con Alex Lynn, a precedere a propria volta le due Porsche Jota e la Ferrari AF Corse.

Ancora una volta l’Isotta Fraschini riesce a non chiudere la lista delle LMH, precedendo la BMW #15, poco oltre la Lamborghini, che termina con la 16ma prestazione.

Alla Lexus superstite il miglior tempo tra le GT3 di 1.35.725 grazie a Josè Maria Lopez, tornato al volante della RC F GT3 dopo la parentesi di Le Mans. A seguire un terzetto ravvicinato formato dalla Lamborghini Iron Lynx di Franck Perera, dalla Ferrari di Alessio Rovera e dalla Corvette di Dani Juncadella. Nessuna interruzione da segnalare, salvo una Full Course Yellow per detriti alla solita curva 4.

Sabato in programma le libere 3 e le qualifiche, rispettivamente alle 10.30 e alle 14.30 locali. Queste ultime saranno fruibili per l’Italia, hyperpole compresa, a partire dalle 19.30, solo su WEC TV https://fiawec.tv/

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

I risultati delle Libere 2

Peug_box

WEC – Peugeot al top nelle prime libere di S.Paolo, accorciate per il big crash della Lexus di Robin

Dopo dieci anni il World Endurance Championship è tornato in Brasile per la 6 Ore di São Paulo. Il primo turno di libere a onor del vero non ha reso granchè giustizia alla serie mondiale. Iniziate sotto la pioggia, la pista si è via via asciugata sino al crash che ha coinvolto Arnold Robin e che ha chiuso la sessione a metà dei 90’ previsti.

Il pilota della Lexus #78, terminato sulle barriere di curva 4, è uscito con l’aiuto dei commissari dalla sua vettura, ma il turno è stato chiuso con largo anticipo per permettere le riparazioni alle barriere. La seconda sessione, in programma a partire dalle 14.30 locali, le 19.30 nostrane, verrà estesa a 2h15’.

Il miglior tempo in questa ridotta presentazione, che ha visto anche l’esercitazione della Virtual Safety Car, è stato segnato da Nico Müller e la Peugeot #93 con 1.26.341, poco meno di 2 decimi meno di Earl Bamber con la Cadillac. A seguire Andrè Lotterer con la Porsche #6 e Sebastien Buemi con la Toyota #8. Completa la top five la migliore con le rinnovate Ferrari Yifei Ye con la 499P AF Corse, a mezzo secondo.

Da segnalare inoltre la decima prestazione da parte di Jean-Karl Vernay con l’Isotta Fraschini, seppure a 2” dal leader.

ua

Tra le GT3, a Nicolas Costa, uno dei due soli piloti brasiliani presenti in pista, la palma del migliore con la McLaren #59 di United Autosports ed il tempo di 1.35.884 davanti per appena 3 millesimi a Marco Sorensen con l’Aston Martin del D’Station e alla Lamborghini Iron Lynx di Matteo Cressoni.

Nel parco partenti va segnalato infine il ritorno una tantum al volante di Christian Ried al posto di Giorgio Roda sulla Ford Mustang #88 di Proton.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport, United Autosports

I risultati delle Libere 1

_PL52978 copia

WEC – Ferrari punta al campionato e gioca il primo joker in Brasile

Ferrari, come anticipato durante il vittorioso weekend di Le Mans, non nasconde di voler puntare seriamente anche al titolo nel World Endurance Championship e a sorpresa ha annunciato di aver speso un primo joker evolutivo sulle sue 499P già per la 6 Ore di São Paulo. Di seguito le dichiarazioni ufficiali rese note poco fa.

Per primo Antonello Coletta – Global head of Endurance and Corse Clienti Ferrari – “La storica vittoria alla 24 Ore di Le Mans della 499P numero 50 e il terzo posto della 51 ci ripropongono nella lotta per i titoli piloti e costruttori. Il trionfo in Francia, il secondo consecutivo dopo quello dell’edizione del Centenario, ci ha spinto ad accelerare l’introduzione del primo aggiornamento sulla nostra vettura già a partire dalla gara di Interlagos. In Brasile ci attende una sfida difficile ma stimolante su un tracciato spettacolare e davanti ad un pubblico appassionato come quello di San Paolo.”

A seguire Ferdinando Cannizzo, Head of Endurance race cars e papà della 499P – “Dopo l’eccellente risultato di Le Mans la sfida al vertice per i titoli iridati è ancora più aperta e nella seconda parte di stagione in ogni gara sarà essenziale fare del nostro meglio per provare a vincere il campionato.

Il circuito di Interlagos vede al debutto le prime modifiche apportate sulla 499P. Nella stagione 2023, nonostante le ottime prestazioni della vettura, avevamo registrato un limite sul raffreddamento dei freni.

Per questo abbiamo definito e sviluppato, in galleria del vento e in pista, un nuovo disegno dei condotti di raffreddamento per modificare la distribuzione dei flussi e garantire un’efficacia maggiore. La modifica ha avuto un impatto sul bilancio della 499P, che abbiamo ripristinato al valore desiderato, agendo su altre aree della vettura. In particolare abbiamo apportato modifiche al fondo, alle altezze di alcuni ‘gurney flaps’ e introdotto un ‘flick’ sotto i proiettori anteriori. L’aggiornamento ci ha permesso di mantenere inalterata la posizione della 499P nella ‘performance window’ prevista dal regolamento tecnico.

Non ci attendiamo miglioramenti in termini di tempi sul giro, ma maggiori versatilità e facilità di adattamento della vettura sui circuiti dove le prestazioni in frenata sono più impegnative e determinanti.”

Sicuramente da premiare lo sforzo dei tecnici Ferrari, che già in Qatar ci avevano annunciato di avere in fase di studio avanzato le prime modifiche tecniche. Vedremo in pista a partire da venerdí gli effetti di queste implementazioni alla già performante 499P.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

_PL51469

WEC – Ferrari da battere a San Paolo, con qualunque mezzo

Dopo la vittoria di Le Mans ed i successi svaniti per cause diverse a Imola e Spa, le Ferrari sono ufficialmente divenute le vetture da battere nel World Endurance Championship, e per la 6 Ore di São Paulo, in programma nel weekend, il FIA Endurance Committee non si è risparmiato in termini di Balance of Performance.

Alle 499P sono stati assegnati la bellezza di 17 kg extra rispetto a Le Mans. Atteso che il Circuit de la Sarthe ha da sempre equivalenze particolari, sono sempre e comunque 7 kg in più rispetto a Spa. Inoltre, sui curvoni di Interlagos, le Ferrari perderanno 5 kW sotto i 250 kmh, mentre al di sopra potranno godere di un maggior guadagno, con una potenza massima per stint che torna quella di Spa, 905 MJ.

Concessi alle deludenti Peugeot la bellezza di 16 MJ extra, anche se la vettura che dovrà badare meno ai consumi sarà ancora una volta la Tipo 6, con 915 MJ per stint, seguita dalle Toyota con 912 (+7 MJ)

Aumenti di peso minori un po’ per tutte le altre hypercar, con le eccezioni di Lamborghini, che mantiene il peso di Le Mans, ed Isotta Fraschini, cui sono stati abbuonati ben 18 kg, che salgono a -30 se paragonati alla tappa belga. Da segnalare infine i 10 e 9 kW extra concessi rispettivamente sotto i 250 kmh a Cadillac ed Alpine, che entrano nella stesso range permesso a Lamborghini ed Isotta.

Come sempre di più difficile interpretazione il BoP delle GT3, che vede Porsche, Corvette e Lamborghini guadagnare qualcosa in potenza sotto i 250 kmh, mentre in termini di peso le BMW vengono appesantite di ben 22 kg contro i +14 delle Huracàn, i +13 delle Mustang ed i +11 kg delle Corvette.

Garantita globalmente una maggiore energia per stint, che ora vede le Lexus al top con 699 MJ (+5 MJ), e le Ferrari al minimo con 672 MJ (+8 MJ), anche se il salto maggiore rispetto a Le Mans lo fanno le McLaren con +19 MJ e le Lamborghini (+16 MJ).

Il Success Ballast infine, dopo il trionfo di Le Mans, colpisce al massimo consentito (+45 kg) la Porsche capolista di Manthey EMA. L’altra 911 sconterà 20 kg oltre il peso minimo, mentre la BMW #31 del WRT trionfatrice ad Imola crescerà di 15 kg. Zavorra minima in più, 5 kg, per la Lamborghini Iron Lynx e la Mustang Proton #88.

La parola andrà alla pista paulista a partire da venerdí 12 luglio alle 10.45 locali, le 15.45 italiane, con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Spaolo_Banner

WEC – A San Paolo senza Bogulavskiy e Tincknell

Diffusa oggi l’entry list della 6 Ore di São Paulo, quinta tappa del FIA WEC. Poche le differenze fra i 37 equipaggi full-season rispetto a Le Mans.

_PLM4565

In primis, Timur Boguslavskiy ha deciso di sciogliere il rapporto con Akkodis ASP e sulla Lexus RC F GT3 #78 salirà, come a Spa, Clemens Schmid al fianco di Arnold Robin e Kelvin van der Linde. Il pilota russo era legato al team di Jerôme Policand dal 2019 e lo scorso anno si è laureato campione overall nonchè nell’Endurance Cup del GT World Challenge Europe, serie nella quale aveva conquistato il titolo nella Silver Cup nel 2019.

_PLM4997

Un paio di vetture inoltre correranno con equipaggi di due soli piloti, entrambe Hypercar: si tratta della Cadillac del Team Ganassi, che dopo Le Mans tornerà ai “soliti” Earl Bamber ed Alex Lynn, e la Porsche di Proton Competition. Quest’ultima, in assenza di Harry Tincknell, impegnato nello stesso weekend a Mosport con la Ford Mustang GT3 iscritta in GTD Pro, verrà affidata ai soli Neel Jani e Julien Andlauer.

_PL51170

Toyota, salvo imprevisti, dovrebbe ritornare alla line-up abituale sulla sua GR010-Hybrid #7, col ritorno di Mike Conway al fianco di Kamui Kobayashi e Nyck de Vries. Josè Maria Lopez, dopo il secondo posto assoluto di Le Mans, dovrebbe pertanto ritornare ad occupare l’abitacolo della Lexus GT3 #87 insieme a Takeshi Kimura ed Esteban Masson.

Infine, Clement Mateu tornerà ad occupare il sedile dell’Aston Martin del D’Station dopo la performance one-shot sulla Sarthe da parte di Satoshi Hoshino, il quale ha peraltro annunciato il proprio ritiro dalle corse. Anche Josh Caygill è atteso nuovamente al volante della McLaren 720S Evo GT3 #95 di United Autosports che a Le Mans era stato appannaggio di Hiroshi Hamaguchi insieme a Marino Sato e Nico Pino.

Le ostilità ad Interlagos inizieranno venerdí 12 luglio alle 10.45 locali con le prime libere. Qualifiche ed Hyperpole a partire dalle 14.30, fuso orario del Brasile orientale, di sabato 13 luglio, mentre la gara partirà alle 11.30 di domenica 14 luglio, vale a dire le 16.30 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Piero Lonardo

L’entry list della 6 Ore di São Paulo

_PL54582

WEC – Il punto dopo Le Mans

Il risultato della 24 Ore di Le Mans ha scombinato gli equilibri fissati nelle prime tre gare del FIA WEC 2024. Analizziamo nel dettaglio le varie classifiche:

L’equipaggio della Porsche #6 composto da Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor, quarti al traguardo, mantiene la leadership nella classifica piloti con 99 punti, ma i trionfatori della Sarthe, Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen si sono avvicinati ad appena 9 lunghezze, mentre Kamui Kobayashi e Nicky de Vries inseguono a -17. Più lontani, a quota 60, i vincitori di Spa, Callum Ilott e Will Stevens. Decisa impennata anche per l’altra line-up ufficiale del Cavallino, che dopo un inizio stagione da dimenticare si porta a quota 48.

Porsche, Ferrari e Toyota ancora al top nell’ordine anche nella graduatoria a squadre, dove la casa di Stoccarda può vantare il medesimo gap sulle Rosse, mentre il costruttore nipponico insegue a -12.

Gli altri marchi finora hanno svolto pressochè il ruolo di comparsa, se pensiamo che Alpine, vittima di un doppio ko a Le Mans, rappresentano la quarta forza con appena 23 punti.

Il ritiro è invece costato caro ad AF Corse, che nella classifica dei privati si vede scavalcare anche da Proton, seconda dietro Jota #12, schizzata a quota 128 punti contro i 71 della compagine diretta da Christian Ried ed i 67 della gialla 499P.

Infine, tra le GT3, i due equipaggi di Manthey si ritrovano ora affiancati a quota 75, ma Augusto Farfus, Darren Leung e Sean Gelael, secondi domenica, inseguono ad appena 2 punti di distacco. Assai più lontani gli inseguitori, capeggiati da Erwan Bastard e Marco Sorensen con 42 punti davanti alle Iron Dames ed all’equipaggio della Ferrari #55 composto da Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann tutti a quota 41. Ricordiamo che non esiste un titolo costruttori GT3 ma una classifica teams che pertanto rispecchia quanto sopra.

Considerando i 117 punti ancora in palio, compreso il punto addizionale per le pole position, nei quattro round ancora da disputare, nulla è assolutamente ancora deciso, anche se Le Mans col suo punteggio doppio ha dato ancora una volta un discreto scossone alle graduatorie.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

_PL51804 (1)

WEC – Lietz, quinto successo di classe a Le Mans

A fronte della vittoria assoluta spesso le altre categorie passano in secondo piano, ma a Le Mans c’è un pilota che ha collezionato diversi allori, ben cinque, nelle varie classi GT. Stiamo parlando di Richard Lietz, vincitore tra le GT3 con Manthey EMA, che abbiamo sentito subito dopo il podio:

“È bello vincere in LMGT3 dopo le vittorie anche in GTE-PRO e non solo. Porsche ha mostrato la bontá delle proprie auto negli anni passati ed anche con questa non ha fallito”

_PL50286

Riguardo questa Le Mans?  “L’edizione 2024 è stata difficile, ma ho avuto tutte le informazioni da parte del team per poter lottare al meglio verso il successo. Senza penalità, errori e con un ottimo lavoro da parte di tutti, siamo stati praticamente sempre davanti. Abbiamo lottato per le prime posizioni sin da subito sopravvivendo ad ogni condizione.

_PLM3405

Qualcosa infine su questo equipaggio:Abbiamo lavorato bene di squadra e anche Morris Schuring si è ben comportato nella sua prima apparizione a Le Mans. Salire sul podio di Le Mans è sempre speciale, è il posto dove vorresti sempre essere.*

Richard Lietz, campione WEC GTE-Pro 2015 ed LMS GT2 nel 2009 e 2010,  ha trionfato a Le Mans in GTE-Pro nel 2013 e nel 2022 e prima ancora in GT2 nel 2007 e nel 2010, conquistando nelle sue 18 partecipazioni complessive, tutte con Porsche, anche altri tre podi.

Intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

64bdad6a-e4e6-4a4a-a3f9-e98cba6fa5a0

WEC – Coletta: Dopo Le Mans, il campionato!

E’ tanta l’emozione che si percepisce in casa Ferrari qui a Le Mans dopo il trionfo in gara. Queste le prime impressioni a caldo di Antonello Coletta, Responsabile Endurance, Corse Clienti e Competizioni GT:

“Dopo la vittoria dell’edizione del centenario, quest’anno non siamo arrivati alla gara da favoriti. Dopo i risultati dei test di domenica e delle libere, francamente la mia idea era che senza una corsa “speciale”, col cambio di meteo ed altri problemi, sarebbe stato impossibile per noi vincere. Dopo la partenza eravamo competitivi, ma come sapete bene la 24h di Le Mans muta ad ogni parte del giorno. Se parti bene, non sei sicuro di essere competitivo all’arrivo ed infatti durante la 24 ore, esclusa la neutralizzazione della notte, c’erano molte altre macchine nelle posizioni di testa.”

“Per noi è stato molto complicato perchè siamo partiti con due penalizzazioni per la 51 e la 83, per non parlare di tutte le altre penalità che abbiamo ricevuto durante la gara. E abbiamo avuto il problema con la porta.. ma alla fine abbiamo vinto per la seconda volta di fila, siamo contentissimi ed è un’emozione incredibile.”

_Z9B2591 (1)

“L’ultimo stint ancora una volta è stato decisivo. Probabilmente ogni anno troviamo il problema all’ultimo stint ma vi assicuro che non è ció che vogliamo vivere in quel momento. Lo scorso anno è stato molto più difficile, ma il contesto era differente perchè nel 2023 eravamo veloci sul bagnato, mentre oggi è stato esattamente il contrario”.

Questa volta siete stati molto flessibili con le strategie.. “A Imola, come già detto in precedenza, abbiamo avuto un misunderstanding tra la squadra ed i piloti ed abbiamo perso la gara. Questo ci ha permesso di capire, anche grazie ad una serie di meeting con piloti, ingegneri e meccanici qual è stato il problema. Qui abbiamo dimostrato di saper lavorare molto bene e le scelte che abbiamo fatto in gara sono state tutte corrette. Forse Imola ci ha aiutato in questa 24 ore.”

“La nostra strategia è cambiata a causa del problema alla portiera; eravamo in buona posizione ed abbiamo dovuto risolvere, ma sapevamo di dovere arrivare col carburante giusto in modo da superare i controlli post-gara. Noi però abbiamo spinto in ogni momento della corsa, sia per capire il vero valore della nostra macchina che quello degli altri concorrenti, e il meteo ha fatto il resto. Io prima della gara avrei aspirato ad un podio, ma ad un certo punto abbiamo capito che avevamo la chance di vincere. Io comunque ad ogni corsa aspetto l’ultimo giro, specie a Le Mans, visti i precedenti, anche se forse senza il problema alla portiera avremmo vinto con margine.”

“Questa vittoria, dopo aver perso tanti punti ad Imola e a Spa, ci rende molto felici e ci permette di rilanciarci in campionato, che è il massimo risultato cui si puó aspirare.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

_PL51529

WEC – Ferrari fa il bis a Le Mans! Vittoria per Fuoco/Molina/Nielsen, terza la #51.

E’ difficile trovare le parole per descrivere una giornata come questa appena trascorsa ma, anche se altri se ne prenderanno italianamente il merito, ci proviamo: Ferrari vince, anzi stravince a Le Mans, con Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, battendo tutta quella concorrenza che da inizio stagione ha maramaldeggiato, probabilmente troppo, sulle 499P.

_PL50132

Una vittoria questa differente da quella del 2023, dichiaratamente inaspettata e frutto di tante circostanze favorevoli, una specie di filotto, in cui comunque noi abbiamo creduto sin dal prologo di Sebring.

Qui invece Ferrari ha ragionato, superato le tante difficoltà che le sono state frapposte, fino ad arrivare al traguardo con quel minimo di energia necessaria per effettuare il giro d’onore. Un gioco di squadra che si è concretizzato col terzo posto dei trionfatori dello scorso anno, col solito Alessandro Pier Guidi (non ce ne vogliano gli altrettanto ottimi James Calado ed Antonio Giovinazzi) uomo squadra fino al midollo nell’affrontare le Toyota, che ancora una volta si sono rivelate le avversarie da battere alla distanza.

_PL52009

Ciò che rende ancora più prezioso questo successo è che i giapponesi sono stati battuti proprio sui dettagli, e hanno commesso errori di nervosismo, quasi come quando cedevano ripetutamente il trofeo della Sarthe ad Audi e Porsche. Fatto sta che, come da noi ampiamente previsto, la gara si è decisa al mattino.

I tanti che hanno biasimato l’eterno periodo di Safety Car nella notte dovrebbero ricordarsi che a Le Mans non è mai stata data una red flag, e che salvaguardare la salute dei piloti è comunque meritorio in condizioni climatiche avverse, con buona pace di coloro i quali ritengono sia indispensabile invece tornare agli anni ’70 per ottenere dello spettacolo in pista.

Fatto sta che, dopo aver perso per strada le Alpine, le BMW, con delle Peugeot inguardabili, le novità Lamborghini ed Isotta Fraschini (a proposito, tutte e tre meritatamente al traguardo), la lotta si era ristretta, oltre alle tre Ferrari e alle due Toyota, a una Porsche Penske e ad una Cadillac. Porsche poi ha incredibilmente ceduto nel suo territorio preferito, le condizioni miste, mentre l’aggiunta nordamericana e le tre 963 private di Jota e Proton non sono mai state un fattore se non, a posteriori, nella classifica dei privati.

Purtroppo la gialla #83 di AF Corse, trascinata dai due Robert, Kubica e Shwartzman, ha reso l’anima per una defaillance elettrica, unico serio problema tecnico delle 499P insieme ad una portiera bizzosa che Nielsen ha tentato di chiudere in tutti i modi pur andando ai 300 all’ora, e che ha necessitato di una sosta extra che però, permettendo di variare la strategia, è risultata la mossa vincente.

Alla fine Josè Maria Lopez, sub di lusso insieme a Kamui Kobayashi e Nicky de Vries, si sono dovuti accontentare del secondo posto, mentre il polesitter Kevin Estre e C. sono finiti addirittura fuori dal podio, trattenuti quanto basta dal solito Pier Guidi.

Tra le LM P2, la lotta a sei ha premiato United Autosports con Oliver Jarvis, Bijoy Garg e Nolan Siegel. La stellina californiana mette cosí un nuovo mattoncino sulla sua ancora giovane carriera. Bellissimi i duelli che hanno visto coinvolte le vetture di Inter-Europol, IDEC, Cool Racing e Vector Sport, e che hanno premiato col podio le prime due squadre.

_PL52129

AF Corse peraltro, col quarto posto overall, conquista anche la vittoria fra i Pro/Am, sospinta da un Nico Varrone alla sua seconda vittoria consecutiva sulla Sarthe e ormai in rampa di lancio verso un futuribile impiego di prestigio full-time, magari proprio col Cavallino.

Porsche si può consolare con il successo in GT3, categoria per la prima volta protagonista della 24 Ore. Yasser Shahin, Morris Schuring e Richard Lietz sono emersi insieme alla gemella #92 nella parte centrale di gara insieme alla BMW #46 e, una volta che queste ultime sono uscite di scena, per problemi al cambio e uscita di strada rispettivamente, è emersa l’altra BMW coi colori ispirati alla celebre 3.0 CSL Luigi, che però non è mai riuscita a passare al comando. Chiude il podio di categoria la Ford Mustang Proton #88 di Giorgio Roda, Mikkel Pedersen e Dennis Olsen.

L’appuntamento col FIA WEC è fra un mese a San Paolo del Brasile, per poi passare al COTA il 1° settembre. A seguire per la disamina della situazione in classifica.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 92ma 24 Ore di Le Mans

_PL58963

WEC – Toyota, Ferrari, Cadillac, Porsche per il tutto per tutto a Le Mans. Termina il sogno della #83

Le due Ferrari di Antonio Fuoco e Robert Shwartzman all’inizio della 19ma ora sembravano avere il controllo della situazione, anche perchè alla Porsche #5 veniva comminato un drive-through per non aver rispettato le procedure delle slow zone, lasciando la sola Cadillac #2 su una diversa strategia a contrastare le due 499P.

In Toyota però non erano d’accordo e, approfittando di una Full Course Yellow per recuperare la McLaren United Autosports #59 di Gregoire Saucy, andavano a contrastare l’israeliano, il quale cedeva la seconda piazza.

Il successivo ciclo di pit non solo lanciava le due Toyota al comando, ma vedeva anche l’abbandono della Ferrari #83, vittima di un blackout elettrico totale che lascia poche speranze ad AF Corse. Frattanto le due GR010-Hybrid invertivano l’ordine (forse i problemi di Kobayashi erano solo di natura tattica), imitati poco dopo anche dalle Ferrari, che privilegiavano ancora una volta la #50, il tutto mentre Alex Palou, ricordiamo debuttante assoluto a Le Mans, andava a segnare il giro più veloce della gara.

Intanto qualche goccia di pioggia iniziava a cadere nuovamente sul circuito, in preparazione del finale di gara, che si prospetta ancora una volta quest’oggi dettato dal meteo. Dopo che una foratura lenta andava ad attardare la #7 nel finale della 21ma ora, i diversi cicli di strategie lasciavano la Cadillac residua in testa per appena 6” sulla Ferrari #50, ora nelle mani di Miguel Molina, e 13” sul tre volte vincitore Brendon Hartley. Poco oltre, Kevin Estre ed Alessandro Pier Guidi stanno battagliando per la quarta piazza potenziale.

_PL51889

Prende piede la contention anche in LM P2, con Inter-Europol a prenotare il bis dello scorso anno grazie alla prestazione di Clement Novalak, che ha la meglio su Patrick Pilet e Vector Sport, anche se l’equipaggio più in palla di questo finale sembra quello di IDEC Sport, con Job Van Uitert e Reshad de Gerus, che però viaggia su una strategia differente. La lotta per il primato di categoria comprende comunque ancora la macchina #22 di United Autosports e la #37 di Cool Racing, tutti nello stesso giro.

_PL56866

In GT3 siamo al redde rationem fra la Porsche #91 e la BMW #31. Morris Schuring ed Augusto Farfus sono i protagonisti di un duello ravvicinato per ora a favore della 911, mentre la Lexus #87 di Esteban Masson se la deve vedere dalla Ford Mustang #88 di Dennis Olsen per il terzo posto momentaneo.

La prossima ora di gara, che si svolgerà presumibilmente su pista asciutta, dovrebbe risultare decisiva per tutte le categorie esclusa la LM P2 Pro/AM, che salvo imprevisti, vede un dominatore in AF Corse, che guida la classifica con un giro di vantaggio su AO by TF.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la ventunesima ora di gara