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Pescarolo

WEC – Pescarolo Sport a Le Mans nel 2024 con una Hypercar?

Pescarolo potrebbe ritornare a Le Mans e nel WEC a partire dal 2024. Il nome riporta alla mente il grande Henri, 33 partecipazioni e 4 vittorie assolute da pilota, ma anche il programma costruttore, gestito dal 2000 al 2012, che dopo un inizio promettente e qualche occasione mancata ha portato di fatto il marchio alla chiusura, con la cessione delle attività.

Dal 2018 il marchio è rinato sotto la guida di Jocelyn Pedrono, con obiettivi ambiziosi fin qui però non ancora concretizzati in gara in pista, ma limitati agli eSports… e alle biciclette!

Ora, pare che il programma Pescarolo Sport, sull’onda dell’hype generato dai nuovi regolamenti, possa decollare nientemeno che con una Hypercar nel 2024.

In un’intervista rilasciata oggi a Ouest-France, Pedrono ha dichiarato di essere in contatto con ben due costruttori per essere in pista già a fine 2023. La mente corre ovviamente a Peugeot ed Alpine, ma – ha affermato Pedrono –  non si tratterà di un progetto clienti, ma di una vera e propria partnership tecnologica e tecnica, dove Pescarolo Sport dovrà mettere in opera le strategie, la struttura della squadra e trovare i piloti.

L’obiettivo non celato è quello di emulare l’operato di altri protagonisti francesi legati a più meno recentemente alle vicende del Circuito della Sarthe quali Yves Courage, Jean Rondeau e Frederic Sausset.

Vedremo se questa volta i piani di riportare in pista il nome Pescarolo giungeranno a termine; sicuramente non sarà l’ultima volta che sentiremo parlare di questa iniziativa.

Piero Lonardo

Foto: Pescarolo Sport

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WEC – Hypercar ed LM P2 protagoniste delle decisioni FIA a Bologna

Tante sono state le decisioni in materia di endurance emerse nel World Motor Council FIA tenutosi nella giornata di venerdí a Bologna, le più importanti delle quali hanno visto protagoniste le categorie prototipi del WEC, con ripercussioni anche sulle serie continentali patrocinate dall’ACO.

Relativamente alle Hypercar, nella prossima stagione del WEC i costruttori potranno iscrivere al massimo due vetture, dichiarate in partenza, al campionato a loro destinato, il FIA Hypercar World Endurance Manufacturers’ Championship; viene altresí istituita la World Cup for Hypercar Teams, che potrà contenere le eventuali vetture in eccesso schierate dai costruttori stessi, insieme a quelle dei team privati. L’introduzione di questa norma, apparentemente senza applicazione pratica, sta a significare che forse almeno un costruttore ha già in programma di schierare più di due vetture in almeno un’occasione, verosimilmente a Le Mans.

Le qualifiche saranno inoltre suddivise non più in due turni di 15’ ciascuno ma in tre, dividendo cosí il format tra Hypercar, LM P2 e GT. Inoltre non sarà più permesso il preriscaldamento dei pneumatici, che per la categoria regina saranno ridotte nel 2023 a due sole specifiche per circuito (tre per Le Mans) e ad una sola (due per Le Mans) a partire dal 2024.

Relativamente alle LM P2, queste nella Season 11 del WEC saranno penalizzate di 10 kW e 500 rpm al fine di equilibrarle nel miglior modo possibile nei confronti delle Hypercar; questa norma non verrà applicata all’ELMS, dove, al contrario, in assenza di Hypercar, la potenza verrà innalzata mediamente di 15 kW, ripristinando in parte quanto a suo tempo ridotto alla vigilia della scorsa stagione.

Alle LM P2, la cui omologazione è stata prorogata sino a tutto il 2025, a partire dall’edizione 2024 della 24 Ore di Le Mans, saranno riservati 15 posti destinati agli equipaggi più meritevoli delle serie ACO. Viene quindi completamente sconvolto il sistema degli inviti automatici che fin qui premiava i vincitori di ELMS ed Asian Le Mans Series. Anche l’introduzione dei nuovi telai delle LM P3 verrà prorogata di due anni, fino a tutto il 2026.

Un’ultima novità di spicco concernente le LM P2 riguarda la composizione della futura griglia del WEC, che potrebbe vederne l’esclusione, a partire dal 2024, a favore delle sole Hypercar e GT3. Queste ultime verranno gestite quale categoria Pro/Am e monteranno pneumatici di produzione gestiti da un singolo fornitore, da determinare. I costruttori potranno inoltre modificare la carrozzeria per scopi promozionali ovvero ai fini aerodinamici per la 24 Ore di Le Mans e, come per le Hypercar, dovranno montare dei misuratori di coppia per permettere il montoraggio puntuale delle performance in pista.

Infine, le inevitabili due parole anche sulla vettura a idrogeno, che tramite il programma MissionH24 proseguirà il proprio sviluppo in gara per poterne dimostrare il pieno potenziale. Un gruppo di lavoro dedicato a questa forma di tecnologia sta collaborando con dei costruttori interessati, ma ricordiamo che era stata fissata all’edizione 2025 l’introduzione a Le Mans di una nuova classe specifica per queste vetture.

Tanta carne al fuoco quindi, in vista di quella che, negli auspici di addetti ai lavori ed appassionati, dovrebbe diventare la stagione della rinascita dell’endurance, ma che non dovrebbe mai dimenticare che sono sempre stati i piccoli team ed i gentlemen a garantire griglie di partenza consone in assenza dei grandi costruttori.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – BHK verso Isotta Fraschini ?

Il programma Isotta Fraschini continua a dare notizie di se, e nei giorni scorsi ha reso nota una immagine di dettaglio della Tipo 6 LMH-C (cosí è stata battezzata la nuova Hypercar ibrida), che riporta – oltre alla disposizione meccanica della vettura in corso di realizzazione presso l’atelier Michelotto – anche tutti i fornitori coinvolti nella componentistica.

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Si va da Multimatic (sospensioni), Brembo (freni), XTrac (cambio), Williams (Batterie), PWR (raffreddamento), Pankl (trasmissione) fino alla Bosch, responsabile dell’elettronica.

Diffusa anche una nota bilingue italiano/inglese che riepiloga le principali caratteristiche della vettura ibrida a quattro ruote motrici, che dovrebbe essere spinta, oltre che da un sistema ibrido di pure fabbricazione Bosch, da un motore termico V6 3 litri di 90°.

IF_DettagliIl grosso punto interrogativo di questo ambizioso programma, come da noi sottolineato anche all’atto della presentazione, consiste però nel reperimento del team incaricato di portare in pista la Tipo 6 LMH-C, che ipotizza di essere operativa già alla 6 ore di Spa-Francorchamps, prima del debutto alla 24 Ore di Le Mans in giugno.

Da nostre fonti infatti è un team ben conosciuto ai nostri colori ad essersi fatto avanti: si tratta di BHK Racing, protagonista da anni nell’European Le Mans Series con un’Oreca LM P2.

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Inutile dire che per i tifosi italiani sarebbe ottimale che l’effort gestito da Claudio Berro ed Alessandro Fassina si potesse associare alla squadra di Francesco Dracone. Dato comunque che il tempo stringe, siamo certi che già nelle prossime settimane potremo vedere se questa indiscrezione si concretizzerà in qualcosa di più.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Isotta Fraschini

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WEC – Toyota prosegue nella continuità. Richard Mille abbandona

Con un comunicato stampa il Toyota Gazoo Racing ha confermato oggi il proprio impegno, ce ne fosse stato bisogno, nella prossima stagione del World Endurance Championship con due GR010-Hybrid.

Con l’obiettivo di centrare il quinto titolo consecutivo piloti e costruttori, il costruttore nipponico ha confermato entrambi gli equipaggi, che saranno ancora formati dai neocampioni e vincitori a Le Mans Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa sulla #8 e da Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway sulla #7.

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Le parole del Team Principal, Kamui Kobayashi: “Quest’anno abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi, vincendo a Le Mans, al Fuji ed il titolo mondiale, grazie all’enorme supporto di Toyota e dei nostri partners. Ricominceremo nel 2023 con una concorrenza ancora più competitiva, cosí dovremo migliorarci, rendendo la nostra squadra e la macchina ancora più forte. I piloti sono una parte importante del nostro team e sono felice di correre ancora al fianco di Mike, José, Séb, Brendon e Ryo nel 2023. Possiamo vantare un grande spirito di squadra, specialmente tra i piloti, e corriamo assieme come una famiglia. Questa è una grande forza per la nostra squadra ed avremo bisogno di fidarci e darci supporto l’un l’altro nella prossima stagione, per essere più forti possibile nei confronti della grande competizione in Hypercar. Non vediamo l’ora di correre contro cosí tanti costruttori che hanno vinto Le Mans in passato. Vincere Le Mans in occasione del suo centenario è un grande obiettivo per tutti; sarà ovviamente difficile e dovremo spingere al limite. Questo tipo di lotta è ció che tutti desideriamo nel motorsport e penso sarà veramente eccitante per i fans.”

Nel frattempo un altro team chiude i battenti dopo tre anni di operazioni: si tratta del Richard Mille Racing Team. Dopo tre anni di competizioni, il primo in ELMS ed i due successivi nel WEC, l’organizzazione voluta da Richard e Amanda Mille, gestita in pista da Signatech ha dichiarato di aver corso l’ultima gara in Bahrain.

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“Il nostro scopo iniziale – ha dichiarato Amanda Mille, a capo del progetto – era di creare un forte impatto ed evidenziare la mancanza di opportunità per le pilotesse. Con una line-up tutta al femminile, l’obiettivo era di portarle al massimo livello delle corse. Il nostro approccio e la nostra performance, in nessun modo inferiore a quello delle controparti maschili, ha sfidato i pregiudizi. Gradualmente abbiamo sviluppato il progetto ascoltando i nostri piloti, e tutti ci hanno detto che saremmo riusciti ad anticipare il momento in cui gli uomini avrebbero chiesto di lavorare con loro. Quest’anno ci siamo riusciti con gli eccellenti ed entusiasti piloti coinvolti nel progetto: Lilou Wadoux, cui si sono uniti by Charles Milesi e Sébastien Ogier, e più avanti Paul-Loup Chatin.”

Il Richard Mille Racing Team esce di scena con un miglior risultato del quinto posto in ELMS nel 2020 nella gara iniziale di Le Castellet e tre sesti posti nelle edizioni 2021 e 2022 del WEC, tutti ottenuti con un’Oreca 07 LM P2.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – E’ Hypercar mania: ecco la 777 (e la De Tomaso V12)

Ormai è Hypercar mania. Il format lanciato timidamente dall’ACO a Le Mans nel lontano giugno 2019, dopo un paio di anni di rodaggio, è diventato un vero e proprio trademark della moderna endurance.

In attesa della Season 11 del WEC, che dovrebbe portare in pista, oltre a Toyota, Peugeot e (speriamo) Glickenhaus Ferrari, Porsche e Cadillac (oltre che Acura e BMW negli States) e in attesa delle già annunciate Alpine e Lamborghini per il 2024, spuntano come funghi nuovi progetti che si vantano, a torto o a ragione, di questo nome.

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Ultima la 777, presentata stamane a Monza, e che in quella sede svolgerà la propria vita, in quanto non si tratta di una nuova contender della serie mondiale, bensí una lussuosa vettura per track days. Prodotta in soli 7 esemplari e del costo, non propriamente abbordabile di 7 milioni di Euro, la 777 Hypercar è frutto di un’idea dell’imprenditore e collezionista Andrea Levy e dell’ingegno della Dallara Engineering.

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Tecnicamente, la 777 Hypercar avrà un peso di 900 kg grazie ad una monoscocca in carbonio e sarà spinta dal ben noto V8 Gibson da 4,5 litri aspirato (lo stesso che equipaggiava la Rebellion R13 e poi l’Alpine) che garantirà una velocità massima di 370 kmh.

La consegna delle 7 vetture disegnate da Umberto Palermo, e che verranno custodite a Monza, avverrà solamente nel 2025, e nel frattempo verranno inviati ai fortunati acquirenti – che per un milione di euro in più avrebbero potuto prelazionare una delle nuove Ferrari 499P – due equipaggiamenti speciali: un simulatore ed un macchinario per rinforzare la zona del collo dei futuri piloti.

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Annunciato in forma assolutamente non ufficiale invece la possibile entrata di un altro nome storico del motorsport: si tratta di De Tomaso, che avrebbe in cantiere una Hypercar basata sulla P72 stradale presentata a Goodwood nel 2019 e che andrà in produzione quest’estate. Anche qui il numero indica il numero di modelli prodotti, appunto 72.

Il marchio argentino tenderebbe a portare a Le Mans 2024 in forma ufficiale due esemplari della nuova LMH, denominata P900 LM, che sarebbe spinta nientemeno che da un V12.

Il programma De Tomaso si affianca a quello già annunciato, pure futuribile, di Isotta Fraschini, che dalla sua può vantare peró l’expertise dell’officina di Giuliano Michelotto e di Claudio Berro, manager tra l’altro dell’epopea Maserati nel FIA GT.

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All’appello manca però ancora una Hypercar, l’unica peraltro già esistente, non solo sulla carta, tra le ultime citate: la Vanwall. La vettura è reduce da una doppia estensiva sessione di test al Mugello e a Le Castellet con i suoi tester Esteban Guerrieri e Tom Dillmann.

Sul circuito provenzale la settimana scorsa Dillmann ha compiuto in due giorni oltre 1.300 km di test, compresi stint completi e prove di differenti setup. Chissà se l’ACO troverà posto per questa creatura nell’entry list 2023…

Piero Lonardo

Foto: 777, Roberto Beretta, De Tomaso, Vanwall

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WEC – La Camaro del Garage 56 entra in una nuova fase di test al VIR

Proseguono senza soste le attività di test per portare la Chevrolet Camaro NASCAR alla 24 Ore di Le Mans.

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Dopo una fase preliminare svoltasi a Road Atlanta con una ZL1 standard e la partecipazione di Action Express, un secondo esemplare della vettura, gestita questa volta direttamente dalla crew dell’Hendrick Motorsports, è stata di scena un paio di giorni fa al Virginia International Raceway.

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Al volante il già vincitore di Le Mans Mike Rockefeller, che ha proseguito il lavoro di svezzamento della vettura, iscritta quale Garage 56, vale a dire quale “vettura innovativa”, all’edizione del centenario della classica della Sarthe.

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La vettura è stata costruita sulla base “Next Gen” e al momento non incorpora la tecnologia ibrida che dovrebbe debuttare a Le Mans in vista dell’adozione full-scale nel 2024; certo è che la Camaro per il Garage 56 può già disporre di un’aerodinamica più spinta, condita da splitter e diffusori da più robusti, oltre che, banalmente, degli specchietti retrovisori laterali, non adottati in NASCAR.

 

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Piero Lonardo

Foto: NASCAR Studios

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WEC/USCC – Le novità Porsche: Yifei Ye, Proton, Tandy e Makowiecki

Alla vigilia dell’ultimo impegno GTE-Pro in Bahrain, Porsche ha ufficializzato l’impegno 2023 di uno dei suoi development driver, il cinese Yifei Ye.

Il 22enne ex-campione ELMS 2021 con WRT sarà infatti il primo punto fermo dell’equipaggio schierato da Jota sulla sua 963 nella season 11 del WEC; ad affiancarlo sicuramente Antonio Felix da Costa, appena laureatosi campione LM P2 con la squadra britannica, mentre per il terzo pilota sono in ballo diversi nomi, tra cui i più gettonati sono proprio due driver già in organico: Will Stevens e Ed Jones.

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Jota peraltro continuerà nella prossima stagione anche nella categoria cadetta, proseguendo l’impegno con l’altro neocampione, Roberto Gonzalez.

Resi noti a ridosso della 8 Ore del Bahrain anche gli ultimi due nomi del team “casa” gestito da Penske in Fred Makowiecki e Nick Tandy. I due si uniscono alla line-up che già prevede Dane Cameron, Felipe Nasr, Kevin Estre, Michael Christensen, Laurens Vanthoor, Mathieu Jaminet, Matt Campbell ed Andre Lotterer.

Le combinazioni dei piloti per i due programmi WEC ed IMSA saranno annunciate nel corso della tradizionale “Night of Champions” Porsche in dicembre.

Rivelato ufficialmente poco fa infine, mediante un comunicato social, anche l’ultimo fortunato acquirente del primo batch di 963 LMDh: senza particolari sorprese si tratta di Proton Competition, che schiererà una vettura nella serie mondiale e un’altra nel WeatherTech SportsCar Championship.

La line-up dovrebbe sicuramente fare riferimento – come già accennato su queste pagine – sul nostro Gianmaria Bruni, che dopo i tanti successi tra le GT, fra cui si contano ben quattro vittorie a Le Mans, coronerà finalmente il sogno di potersi battere per la classifica assoluta, probabilmente anche nella serie IMSA, cosí come su Harry Tincknell, già vincitore a Le Mans sia fra le LM P2 che in GTE-Pro.

La 963 di Proton però difficilmente sarà disponibile per il debutto a Daytona in gennaio, come peraltro anche l’altra vettura ordinata del JDC-Miller; entrambe le squadre potrebbero impegnarsi nel season opener della Florida in un’altra categoria (GTD ed LM P2 rispettivamente).

Piero Lonardo

Foto: Porsche

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WEC – I giovani Peugeot in evidenza nel Rookie Test

Sono stati i giovani Leoni portati da Peugeot i protagonisti del Rookie Test che qui in Bahrain ha chiuso le attività del World Endurance Championship.

Aldilà del best lap ottenuto da Josè Maria Lopez di 1.48.812, i driver impegnati sulle due 9X8 hanno impressionato soprattutto al mattino, dove, dopo qualche giro di shakedown a cura di Nico Müller e Mikkel Jensen hanno segnato le migliori prestazioni delle 9X8, a 8 decimi ed 1” dal vincitore di ieri.

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Nelle successive tre ore pomeridiane anche Malthe Jakobsen, Maxi Günther e Yann Erlacher (dell’atteso Stoffel Vandoorne non si è vista ombra) hanno ottenuto tempi di rilievo, cosí come anche Lilou Wadoux, invitata ufficiale WEC, che ha monopolizzato l’attenzione dei media al volante della Toyota campione, terminando a 2” da Lopez, una prestazione ben accettabile considerato che si trattava della prima esperienza su di una Hypercar.

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La pilotessa francese nel pomeriggio ha saggiato anche la Ferrari #21 (il cambio della #51 campione ha definitivamente reso l’anima, fortunatamente qualche ora dopo l’arrivo..), forse in vista di un impegno concreto in GTE-Am col Cavallino.

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Sorpresa invece per Nelsinho Piquet al top delle LM P2 per United Autosports ed il tempo di 1.51.922 davanti a Bent Viscaal con l’entry di Prema. Poche tornate al mattino per la scelta WEC Doriane Pin sulla vettura di Jota, che alla fine ha concluso col tempo di 1.53.213.

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Lorenzo Colombo dal canto suo non ha demeritato al volante della Ferrari campione GTE-Pro, segnando il miglior tempo della categoria con 1.58.621, appena un millesimo meglio di Axcil Jefferies con la Corvette che la prossima stagione potrebbe dividere con Ben Keating, Nico Varrone e Nick Tandy.

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Ha seguito infine le orme del vincitore di ieri Mikkel Pedersen l’olandese Maxime Oosten sulla Porsche GTE-Am del Project 1. Terza prestazione per Francois Heriau, mentre Finn Gehsritz è stato dirottato sulla Aston #777 al posto della vincente #33, che abbiamo visto trasportata sul flatbed ad inizio sessione, ed ha terminato con la quinta prestazione della categoria.

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Tra gli altri assenti, oltre al già citato Vandoorne, l’Oreca LM P2 di ARC Bratislava e la Porsche #92; questi ultimi, non dovendo sottostare all’obbligo di ospitare la nominèe WEC, hanno optato per smobilitare in anticipo.

La giornata odierna chiude le attività ufficiali del World Endurance Championship, che si ritroverà stasera per la celebrazione dei vincitori.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Rookie Test – Morning Session

I risultati del Rookie Test – Afternoon Session

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WEC – Toyota e Ferrari: missione compiuta. AF Corse bissa anche tra le LM P2 Pro/Am

Poteva sembrare a prima vista un weekend favorevole alle avversarie, nella fattispecie Alpine e Porsche, invece la 8 Ore del Bahrain si è trasformata in un trionfo per Toyota, che porta al titolo la GR010-Hybrid di Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa al titolo Hypercar, e per Ferrari, che fa il bis del 2021 con Alessandro Pier Guidi e James Calado in GTE-Pro.

I due titoli sono inoltre impreziositi dai due successi di tappa per le vetture gemelle di Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway e di Miguel Molina ed Antonio Fuoco, che regalano anche il titolo costruttori al Cavallino.

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Qualche problema di troppo, soprattutto per la Ferrari #51, che ha perso la quarta marcia a 90’ dal termine, hanno fatto sussultare i rispettivi box, ma il quinto posto finale basta e avanza a fronte di una giornata no per le due 911 ufficiali.

_PL54708Al via Kevin Estre ha preso il comando dalla terza piazza, ma, anche grazie ad un paio di pitstop effettuati al meglio in regime di Full Course Yellow, era James Calado a prendere le redini della gara, imitato da un Antonio Fuoco super, in questa forma assolutamente meritevole di un posto sulla nuova Hypercar.

Anche la Corvette – fanalino di coda durante le libere e le qualifiche – si accodava alle due 488 e, dopo che la #52 assumeva il comando, riusciva a terminare davanti alle due Porsche.

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Tornando alle LMH, l’Alpine, nonostante il BoP, non è mai stata un fattore soprattutto, come visto anche lo scorso anno, a causa dei consumi. Le Peugeot, che si erano inserite, anche grazie ad un BoP favorevole, nella lotta per il podio, hanno sofferto, similmente a quanto visto nei due appuntamenti precedenti, di noie all’elettronica, terminali per la #93, mentre l’altra 9X8 ha concluso a 6 giri dai vincitori.

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Nelle LM P2 è vittoria per il WRT, la terza in sei gare, che non basta però a togliere la corona a Jota, cui basta la terza piazza dietro anche a United Autosports. Dopo una sfuriata iniziale delle due Oreca angloamericane, sono state il team belga e Prema a menare le danze, con la major contender a cercare di riprendere il contatto con il leader, ma alla fine gli termineranno alle spalle di 49”.

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Tra le LM P2 Pro/Am, il quarto successo stagionale di Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo giustifica il titolo di categoria. Algarve Pro Racing, l’unica squadra in grado di impensierire potenzialmente l’Oreca argentata, è stata vittima incolpevole al termine della sesta ora di un contatto – nono sanzionato dalla direzione gara – fra Renè Rast ed Alex Brundle ed è riuscita a giungere a podio dietro all’equipaggio di Ultimate.

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Infine la GTE-Am, dove Porsche ha trionfato con una doppietta da parte di Project 1. E’ ancora tricolore sul podio grazie a Matteo Cairoli il quale ha trascinato Nicolas Leutweiler e Mikkel Pedersen al primo successo davanti all’altra 911 del team. Alla fine, nonostante aver condotto gran parte della gara, è solo P3 per le Iron Dames, mentre il titolo va a TF Sport, che chiude fuori dal podio davanti all’altra Vantage dei contender del Northwest AMR.

E’ tutto per il decennale del World Endurance Championship. Ci si ritroverà a metà marzo a Sebring per una stagione sicuramente memorabile per la qualità delle partecipazioni; domani però qui a Sakhir ci sarà la consueta appendice del Rookie Test.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 8 Ore del Bahrain

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WEC – Hartley regala l’ultima pole stagionale a Toyota. Bruni accorcia con Porsche in GTE-Pro

E’ ancora pole Toyota dopo le qualifiche della 8 Ore del Bahrain, ultimo atto stagionale del World Endurance Championship 2022. Brendon Hartley con la GR010-Hybrid #8 ha approfittato per sua stessa ammissione dei set-up dell’altra hypercar del Sol Levante andando a segnare il miglior tempo con 1.46.800.

Niente da fare per Peugeot, che con Paul di Resta non sono riuscite ad avvicinarsi a meno di 8 decimi dal kiwi, il quale consolida cosí anche il primato in classifica. Seconda fila per i teammates Mike Conway e Gustavo Menezes, mentre Mathieu Vaxivière, qui il più veloce sull’Alpine, è rimasto a 1”5 dal leader nonostante gli aiuti ricevuti dal BoP. “La gara sarà sicuramente un’altra cosa, soprattutto per i cambi di temperatura dallo start alla sera” ha comunque commentato Hartley in conferenza stampa.

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Tra i tanti litiganti delle LM P2 è spuntato Norman Nato, che con la vettura del Realteam by WRT ha distanziato di 137 millesimi, col tempo di 1.50.350, i quasi campioni di Jota Sport. Bene Alessio Rovera con l’Oreca AF Corse, P4 e migliore dei Pro/Am dietro a Filipe Albuquerque.

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Gianmaria Bruni dal canto suo si avvicina alla vetta delle GTE-Pro contenendo Antonio Fuoco e le Ferrari AF Corse col tempo di 1.56.143. La pole del romano, in odore di LMDh con Proton Competition (forse anche aldilà dell’oceano), pareggia i conti fra i due costruttori nella speciale classifica.

A seguire Michael Christensen ed il leader in classifica Alessandro Pier Guidi, tutti racchiusi in pochi millesimi, mentre la Corvette sconta oltre 1”4 dalla pole.

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Infine Sarah Bovy regala la seconda pole annuale dopo Monza alle Iron Dames in GTE-Am col tempo di 1.59.186, davanti a Ben Keating con l’Aston Martin penalizzata di 30 kg dal Success Ballast contro i 20 della pilotessa belga. La Ferrari al femminile, all’ultima di sempre dopo l’annunciato passaggio a Lamborghini, è incredibilmente anche l’unica 488 a svettare nella classifica di categoria, che prosegue infatti con le Porsche del Dempsey Proton e del Project 1.

Domani il via della 8 Ore del Bahrain alle ore 14 locali, pari alle 12 italiane. Telecronaca sul canale a pagamento del FIA WEC https://live.fiawec.com/en/live e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche