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WEC – Lilou Wadoux, rookie test sulla Hypercar campione

Resi noti con largo anticipo i nominativi dei piloti che parteciperanno al Rookie Test in Bahrain domenica 13 novembre, in appendice alla 8 Ore.

Sarà Lilou Wadoux a rappresentare le giovani promesse dell’endurance sulla vettura vincitrice del titolo nella classe regina Hypercar. La 21enne di Amiens, protagonista della serie sull’Oreca LM P2 del Richard Mille Racing, sarà peraltro la prima esponente del gentil sesso a provare una Hypercar – Toyota o Alpine che sia, secondo il risultato della pista.

Le altre “nominations” sono state assegnate a Lorenzo Colombo, driver Prema in LM P2, cui saranno garantiti 30 giri sulla vettura vincitrice in GTE-Pro (Ferrari o Porsche quindi), Doriane Pin, rappresentante delle Iron Dames, in LM P2, e a Finn Gehrsitz, protagonista della European Le Mans Series con la Ligier LM P3 di United Autosports, su una delle due Aston Martin capolista in GTE-Am.

Come di consueto, oltre ai quattro driver scelti dal WEC, la giornata di test sarà l’occasione per le squadre di testare anche altri piloti, eventualmente in funzione di programmi futuri, come fu per esempio nel 2021 per Sébastien Ogier e Sebastiàn Montoya e anni prima per Fernando Alonso. Anche quest’anno attendiamo almeno un altro protagonista di alto profilo.

Piero Lonardo

Foto: Richard Mille Racing

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WEC – Nico Müller nuovo acquisto Peugeot

Peugeot Sport ha reso noto poco fa l’ingaggio di Nico Müller. Non più tardi di ieri Audi Sport aveva annunciato la separazione dopo ben otto anni di collaborazione dal pilota svizzero, chiudendo anticipatamente il contratto.

Müller attualmente é impegnato nel DTM col Team Rosberg, dove nel biennio 2019-2020 si è classificato secondo dietro Renè Rast, oltre che nel GT World Challenge con WRT al fianco di Valentino Rossi e nel WEC con l’Oreca LM P2 di Vector Sport. Gli stessi vertici di Audi Sport hanno confermato che il 30enne di Thun avrebbe dovuto essere impegnato nel programma Hypercar della casa dei quattro cerchi, poi abortito.

Per Müller ora si apre il ruolo di test driver fino a prendere parte nel 2023 all’organico che porterà in pista la Peugeot 9X8 nell’undicesima stagione del World Endurance Championship, rispristinando così il “settebello” a suo tempo ridottosi dopo la partenza di Kevin Magnussen per la Haas F1.

A fargli posto quale titolare sulle Hypercar james Rossiter, che rimarrà nel team come test and rserve driver.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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WEC – Glickenhaus salta anche il Bahrain

Diffusa oggi l’entry list provvisoria per la 8 Ore del Bahrain, tradizionale season finale del World Endurance Championship. Tra le 37 entry spicca l’assenza, purtroppo abbastanza scontata, della Glickenhaus, che quindi ha chiuso con la bella prestazione di Monza la sua esperienza nella Season 10.

Per contro, regolarmente presente Peugeot, che potrebbe fare da terzo incomodo nella lotta per il titolo tra Alpine e Toyota, ora a pari punti dopo la vittoria della GR010-Hybrid #8 di domenica scorsa al Fuji. Probabilità matematica, dato il punteggio esteso (38 punti+1 per la pole) anche per l’altra Hypercar del Sol Levante, che insegue a -26.

Negli scorsi mesi si era paventata anche la presenza della nuova Porsche 963 LMDh, che però è stata smentita ufficialmente qualche giorno fa.

Tra le line-up, in assenza di concomitanze ritornano Renè Rast al volante dell’Oreca LM P2 del WRT e Nick Cassidy sulla Ferrari #54 di AF Corse, cosí come ARC Bratislava, che però non ha ancora dichiarato l’equipaggio intorno a Miro Konopka.

Nella categoria Antonio Felix da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzalez sono vicinissimi al titolo per Jota  con ben 28 punti di vantaggio sulla #23 di United Autosports, mentre tra le Pro/Am, il passo falso di Algarve Pro Racing ha rimesso al comando AF Corse in vantaggio di 8 lunghezze.

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I titoli GTE sono invece ancora in bilico, specie il titolo costruttori, che vede Ferrari precedere Porsche di appena 1 punto, mentre James Calado ed Alessandro Pier Guidi sperano di ripetersi nella GTE-Pro dopo il successo 2021 e vedono ancora una volta la Porsche #92 (questa volta con Michael Christensen al posto di Neel Jani) negli specchietti con 11 lunghezze di ritardo. Per questa 8 Ore tutti e tre i costruttori hanno optato per confermare gli equipaggi composti da due soli piloti.

In GTE-Am infine, dove saranno due Aston Martin a giocarsi il titolo, il Success Ballast potrebbe determinarsi un fattore, con Ben Keating, Marco Sorensen ed Henrique Chaves sconteranno 30 kg di zavorra extra contro i soli 10 dell’equipaggio del Northwest AMR. Lo scorso anno la Vantage #33 guadagnò nella 6 Ore diurna l’unica vittoria stagionale. Tra le line-up, Brendan Iribe dovrebbe tornare al proprio posto sulla Porsche Project 1 /Inception Racing dopo il forfait del Fuji.

Le prime libere della 8 Ore del Bahrain sono in programma giovedí 10 novembre alle 12.15 locali. Qualifiche venerdí 11 alle 16.50 e lo start alle 14.00 di sabato 12 novembre.

A seguire domenica si terrà il consueto Rookie Test che vedrà al volante delle vetture vincitrici di categoria i migliori giovani talenti dell’endurance e nomi di rilievo che si affacciano al mondo delle gare di durata. Quest’anno potrebbe verosimilmente esserci una gradita sorpresa per i colori italiani…

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo,

L’entry list provvisoria della 8 Ore del Bahrain

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ELMS – A Spa debutta Correa. Prema e Proton in odore di titolo anticipato

41 come a Barcelona le vetture che affronteranno il penultimo round dell’European Le Mans Series 2022 sull’iconico tracciato di Spa-Francorchamps. La novità più importante nell’entry lista diffusa in queste ore è sicuramente il debutto di Juan Manuel Correa in casa Prema.

Il pilota statunitense di natali ecuadoregni era stato annunciato sin da inizio stagione ma ha dovuto posticipare la sua partecipazione alla serie europea alla vigilia del season opener di Le Castellet; qui ritroverà la pista dove è rimasto vittima del pauroso incidente che lo ha tenuto lontano della piste per quasi due anni.

Prema ricordiamo è reduce dal trionfo di Barcelona, il terzo su quattro gare sin qui disputate, che ha permesso al team tricolore di allungare ulteriormente sulla concorrenza, capitanata dal Panis Racing, ora a 21 lunghezze.

Basterebbero appena 6 punti ed un ritiro di questi ultimi per assicurarsi il titolo con una gara di anticipo, considerando che i terzi classificati di United Autosports sono distanziati di ben 37 punti.

Restando nella categoria maggiore, a Spa mancheranno invece due protagonisti della stagione; in primis Sophia Floersch, che cederà il volante dell’Oreca #19 di Algarve Pro Racing al rumeno Filip Ugran, già visto nel FIA F3 con Jenzer ed MP, e Jack Aitken, colonna del Racing Team Turkey, leader tra le Pro/Am, impegnato nell’ADAC GT Masters con l’Emil Frey Racing.

UPDATE: Sophia Floersch prenderà parte al round DTM del Red Bull Ring in virtù degli impegno che la legano allo Schaeffler Group.

Il pilota che affiancherà Salih Yoluc e Charlie Eastwood sulla capolista Pro/Am verrà annunciato in seguito, cosí come il terzo driver in casa Duqueine, squadra che a Barcelona ha schierato all’ultimo momento Anders Fjordbach al posto di Reshad de Gerus.

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AF Corse dopo la vittoria di Barcelona cercherà di ridurre il gap di 15 punti dal team battente bandiera turca ma gestito dai britannici di TF Sport, guardandosi al tempo stesso anche dal Nielsen Racing, che li precede di 5 lunghezze.

Tra le LM P3, ennesima novità in Eurointernational, che sulla Ligier #10 schiererà il portoghese Miguel Cristóvão, già visto nelle ultime due tappe lusitane della Le Mans Cup col Team Virage, insieme allo spagnolo Xavier Lloveras. Sull’altra JS P320 invece, debutto di un altro spagnolo, Santiago Concepcion Serrano.

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La lotta in classifica è serratissima, con il trio della Ligier Inter-Europol #13 a tallonare dopo i due successi consecutivi di Monza e del Circuit de Catalunya, i favoritissimi capolista di Cool Racing, distanziati ora di appena 5 punti.

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Anche in GTE l’equipaggio capolista di Proton Competition è reduce da due vittorie. Christian Ried, Gianmaria Bruni e Lorenzo Ferrari a Spa potrebbero chiudere in anticipo la pratica titolo dati i ben 28 e 29 punti di vantaggio sugli alfieri di Spirit of Race e Kessel Racing/Car Guy.

A complicare le cose sicuramente il Success Ballast, che sulla Porsche #77 raggiunge il peso massimo di +45 kg contro i 20 di Matt Griffin e soci ed i 15 della Ferrari giallo canarino. Questi ultimi affiancheranno lo statunitense Conrad Grunewald al posto di Takeshi Kimura, a Frederik Schandorff ed al driver Peugeot Mikkel Jensen.

In casa JMW dopo la parentesi di Barcelona ritorna Matthew Payne, mentre infine viene inoltre ancora listato Christian Hook, assente per motivi personali in Catalogna sulla Ferrari #33 del Rinaldi Racing.

L’inizio ufficiale delle ostilità sul circuito delle Ardenne è previsto per venerdí 23 settembre alle 11.30 con le prime libere. Qualifiche sabato 24 a partire dalle 14.25 e start della 4 Ore di Spa-Francorchamps alle 11.30 di domenica 25 settembre. Qualifiche e gara come sempre fruibili gratuitamente sul sito ELMS e sui canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Spa-Francorchamps

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WEC – Toyota torna al successo al Fuji. Uno-due Ferrari in GTE-Pro

Toyota ritorna a vincere nel World Endurance Championship e lo fa alla grande sul circuito di casa e con una doppietta. Il successo delle GR010-Hybrid non è mai stato in discussione, e l’unico brivido per il Gazoo Racing è stato il cambio della guardia al comando, ordinato dai box dopo 100’, tra Kamui Kobayashi e Sebastien Buemi.

La gara, che si è svolta in un inaspettato (per il Giappone) clima estivo, non ha visto nemmeno una Full Course Yellow a movimentare le carte in tavola, anche se sono state diverse, specie in GT, le penalità per track limits.

Con questi presupposti, l’Alpine, penalizzata dai consumi ma anche anche dal BoP, ha giocato in difesa, mantenendosi fuori dai guai ed agguantando il terzo posto che significa comunque mantenere la leadership in classifica, seppur a pari punti con i vincitori odierni, Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa, in vista dell’atto finale in Bahrain.

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Entrambe le Peugeot sono arrivate al traguardo, ma hanno dovuto scontare il medesimo problema di perdita di fluidi che è costato mezz’ora al box per la #94 e quattro tornate per la #93, che chiude al quarto posto assoluto. Ad ogni modo, sia il passo gara che la velocità di punta al momento, considerando il BoP attuale ovviamente, si sono dimostrate a livello della ex-Rebellion, ma assolutamente lontane dalle Toyota, con cui condividono invece i livelli di consumo.

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Anche il WRT torna al successo dopo Spa in LM P2, al termine di una lunga battaglia con le due Oreca Jota. Nel team britannico, che completa il resto del podio, si è sperato a lungo in una neutralizzazione per effettuare almeno una sosta parzialmente gratis, ma a 5’ dal termine anche Will Stevens si è dovuto arrendere e cedere la leadership a Robin Frjins, che con Sean Gelael ed il sub di lusso Dries Vanthoor componeva oggi la line-up della squadra belga. Oliver Rasmussen dal canto suo è invece riuscito a tenere a bada il ritorno di Norman Nato del Realteam by WRT per la terza piazza.

In classifica generale Antonio Felix da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzalez conducono con ben 28 punti di vantaggio sull’equipaggio della #23 di United Autosports, oggi quinti. Considerando che in Bahrain sarà attribuito un punteggio maggiorato in funzione della durata di 8 ore, i giochi comunque non sono ancora chiusi, a livello matematico nemmeno per Realteam by WRT e WRT, che inseguono a -34 e -36.

AFCorseAnche tra le Pro/AM, AF Corse torna al successo con Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo dopo il brillante inizio di stagione, anche grazie all’entrata a cannone al primo giro dei precedenti capoclassifica di Algarve Pro Racing, che oggi chiudono la classifica della sottocategoria ed seguono in graduatoria a 8 lunghezze.

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Le analogie con la graduatoria della 6 Ore di Spa proseguono anche con le GTE-Pro, dove Alessandro Pier Guidi e James Calado regalano in secondo successo stagionale alla Ferrari e ad AF Corse. A differenza del circuito delle Ardenne le Rosse si portano a casa una doppietta con Antonio Fuoco e Miguel Molina, i quali rubano punti pesanti ai rivali di Porsche, dopo essere stati anche al comando durante la quarta ora di gara.

Le due 911 RSR-19, in gara, a parte la fase iniziale, allorquando Kevin Estre ha recuperato per meno di mezzo stint la prima piazza persa al via su James Calado, non sono mai sembrate in grado di impensierire le 488, lamentando, proprio come a Spa, problemi di pneumatici. La penalità assegnata nel corso del primo stint a Gianmaria Bruni ha fatto il resto. La Corvette dal canto suo, è tornata quella di prima di Le Mans, poco consistente e dai consumi eccessivi, tanto da far pervenire Nick Tandy al rallentatore, senza carburante, alla sua seconda sosta.

Grazie al risultato odierno, Pier Guidi e Calado, che erano stati appaiati in classifica da Estre e Christensen al termine delle qualifiche, riprendono il comando con 11 punti di vantaggio, che aumentano a 14 nei confronti del solo Gianmaria Bruni, stante l’assenza di Richard Lietz a Monza.

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Secondo successo stagionale dopo Le Mans infine in GTE-Am per l’Aston Martin del TF Sport di Ben Keating, Henrique Chaves e Marco Sorensen. I capolista, reduci dal big crash del portoghese a Monza, nonostante i 30 kg extra di Success Ballast, hanno tratto vantaggio dalla maggiore velocità di punta delle Vantage (circa 3 kmh rispetto a Ferrari e Porsche), che piazzano a podio anche la vettura del D’Station.

Nel mezzo, ancora una volta la Ferrari delle Iron Dames, che nelle fasi iniziali avevano anche preso la testa della categoria. In classifica, Keating e Sorensen vantano 20 punti sull’equipaggio della terza Vantage del Northwest AMR, oggi quinta alle spalle della 488 #54 di AF Corse, sospinta qui da un sempre positivo Davide Rigon, penalizzata da una sosta extra per un drive-through causato da Paul Dalla Lana. Unico ritiro odierno per la Porsche #77 del Demspey-Proton trionfatrice a Monza, per problemi di idroguida. La vettura era rimasta peraltro vittima di problemi anche nella giornata di ieri, durante il “Circuit Safari”.

E’ tutto per oggi. Il WEC ritornerà il 12 novembre per la 8 Ore del Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Peugeot Sport, Ferrari Races, FIA WEC, TF Sport

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Fuji

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WEC – Toyota torna in pole al Fuji

Kamui Kobayashi riporta la Toyota in pole position alla 6 Ore del Fuji. Il campione in carica ha siglato la migliore prestazione fra le Hypercar col tempo di 1.29.234, precedendo di appena 20 millesimi il compagno di squadra Brendon Hartley per una prima fila tutta Toyota che quest’anno si è concretizzata solamente a Le Mans.

L’Alpine è ancora una volta uscita dall’anonimato al momento giusto e, nonostante le limitazioni in termini di potenza del nuovo BoP, si è piazzata in P3 a 2 decimi con Mathieu Vaxivière. Le due Peugeot, che nelle ultime libere del mattino si erano classificate dietro il leader Hartley, chiudono la lista delle LMH con Jean Eric Vergne e Loic Duval.

Prima delle FP3 è tornato anche il tradizionale appuntamento con i fans negli autobus, il Circuit Safari, per 12’ insieme ad alcune vetture a velocità ridotta.

#38 JOTA / Oreca 07 - Gibson - 6 hours Fuji - Fuji Speedway - Gotemba - Japan -

In LM P2, sweep sul tracciato nipponico per Antonio Felix da Costa con l’Oreca Jota #38. Il leader della classifica di categoria, dopo aver condotto tutte e tre le libere, ha ottenuto la prima pole dell’anno con 1.31.649. Niente da fare per Nicklas Nielsen e la vettura di AF Corse, leader delle Pro/Am, che si piazza a 3 decimi, davanti alle due entry del WRT con Robin Frijns e Ferdinand Habsurg e a Vector Sport con Sebastien Bourdais.

Porsche92

Michael Christensen dal canto suo ha riportato la Porsche in pole in GTE-Pro dopo i primi due round col tempo di 1.36.371, precedendo di 2 decimi James Calado con la migliore delle Ferrari. A seguire l’altra Porsche di Gianmaria Bruni, leader delle libere-3, la seconda 488 di Miguel Molina e la Corvette di Nick Tandy a chiudere il lotto.

TFpole

Aston Martin sempre al top infine in GTE-Am, con Ben Keating che segna la terza pole del 2022 per TF Sport con 1.39.309. La Vantage presente qui è la medesima impegnata in ELMS dopo il pesante incidente subito a Monza da Henrique Chaves. Solo prima fila per Sarah Bovy dopo la prima partenza al palo di Monza, ad appena 62 millesimi dal leader del campionato.

Lo start della 6 Ore del Fuji alle 11.00 locali, vale a dire le 4 del mattino italiane di domani. Diretta come sempre a pagamento sull’app e sul sito WEC https://live.fiawec.com/en/live e sui canali Eurosport a partire dalle 6.45.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Porsche Motorsport, FIA WEC, TF Sport

I risultati delle Qualifiche

I risultati delle Libere 3

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WEC – Toyota in controllo nella prima giornata al Fuji

E’ appena terminata la seconda sessione di prove libere della 6 Ore del Fuji, quinto appuntamento del World Endurance Championship 2022. Le due Toyota hanno dominato entrambe le sessioni sul circuito di casa, dove l’endurance mondiale ritorna dal 2019.

Nella nottata italiana Sebastien Buemi ha condotto col tempo di 1.31.171 davanti a Mike Conway, mentre nei secondi 90’ si sono invertite le posizioni fra le due GR010-Hybrid, con Kamui Kobayashi che ha alzato notevolmente l’asticella col suo 1.29.948, lasciando Brendon Hartley a 2 decimi.

Le Peugeot, che tornano in Giappone dopo 30 anni, se nella prima sessione hanno limitato i danni, non hanno fatto infine meglio di 1”2 dal leader, con Loic Duval, mentre Nicolas Lapierre, con l’Alpine pesantemente penalizzata dall’ultimo BoP, si è riuscita ad inframezzare fra le due connazionali.

Tra le LM P2, è uno-due Jota con Antonio Felix da Costa e Ed Jones. Il vincitore di Le Mans conduce il gruppo delle Oreca con 1.32.351, 3 decimi meglio di Nicklas Nielsen, il migliore delle libere-1 con l’entry Pro/Am di AF Corse, il quale si è ripetuto nella categoria anche nel secondo turno.

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In GTE-Pro, nonostante gli aggiustamenti del BoP, si lotta apparentemente ad armi pari tra Ferrari e Porsche; similmente al primo turno, dove è stato James Calado a primeggiare, Gianmaria Bruni e Kevin Estre sono a distanza di 2 decimi da Alessandro Pier Guidi, che ha limato il crono del teammate con 1.37.682.

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Tra le GTE-Am infine, miglior tempo per Matteo Cairoli con la Porsche del Project 1 al mattino con 1.39.064. Nella seconda sessione invece è stata Michelle Gatting a primeggiare per le Iron Dames con 1.39.170 davanti di appena 15 millesimi allo specialista Giancarlo Fisichella. Non lontano anche il sub di lusso Davide Rigon sulla 488 #54 di AF Corse.

Altra sostituzione all’ultimo minuto per motivazioni mediche precauzionali per Brendan Iribe sulla Porsche #56 gestita dal Project 1/Inception Racing con Takeshi Kimura, già protagonista con la Ferrari Kessel/Car Guy. Ricordiamo che i maggiori protagonisti della categoria debbono sottostare al Success Ballast: +30 kg per la capolista TF Sport, 20 kg per e Dempsey-Proton #77.

Da segnalare infine che le nelle due sessioni sono state esposte solamente due Full Course Yellow, entrambe per detriti, una per sessione.

Il programma della 6 Ore del Fuji prosegue nella nottata nostrana con le Libere-3 e le Qualifiche, rispettivamente alle 10.20 e alle 14.40 locali. Le qualifiche per l’Italia potranno essere seguite a pagamento sul sito WEC ovvero sui canali Eurosport a partire dalle 7.30 del mattino.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Ferrari Races, FIA WEC

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

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WEC – Alpine e Corvette rallentate al Fuji

Diffuse le nuove tabelle del Balance of Performance per la 6 Ore del Fuji, in programma nel weekend. Per il round di casa Toyota, l’Alpine vincitrice a Monza è stata notevolmente penalizzata nella potenza massima per stint, nella misura di ben 43 MJ in meno sui 795 originari.

Il più leggero prototipo made in Oreca si dovrà confrontare con le potenze massime di 905 e 909 MJ rispettivamente di Toyota e Peugeot. Ricordiamo che la Glickenhaus non sarà presente.

Modifiche anche al peso minimo delle due Hypercar rivali, che passeranno a 1053 e e 1061 kg rispettivamente per le GR010 Hybrid e la 9X8 contro i 1071 e 1079 kg di Monza.

Diversi i cambiamenti anche nelle equivalenze delle GT. Tra le GTE-Pro, la Corvette dopo il successo all’Autodromo Nazionale cederà ben 10 kg, diventando la vettura più pesante con 1265 kg, contro i 1259 delle Porsche, cui sono stati al contrario abbuonati 5 kg, ed i 1255 delle Ferrari.

Alle 919 RSR-19 sono stati concessi anche 2 litri extra ed un allargamento dei restrittori d’aria di +0,4 mm ciascuno, mentre alla 488 GTE Evo per contro sono stati tolti 3 litri dalla capacità del serbatoio.

Simili le equivalenze in GTE-Am, dove però per le Ferrari si parte da un peso minimo di 1265 kg e di 1269 per le Porsche. Identiche anche le diminuzioni alla quantità di carburante, salvo che i serbatoi potranno imbarcare solo 89 e 101 litri rispettivamente; un litro in meno anche per le Aston Martin, che vanno a 88 litri. Anche qui le RSR-19 godranno di un allargamento dei restrittori (+0,3mm X2), mentre è prevista una leggera riduzione della pressione del turbo per le Vantage.

Ricordiamo che il Success Ballast vedrà pesantemente inficiate le prime tre vetture in classifica, con la capolista TF Sport gravata di 30kg extra, contro i 20 di AMR e Dempsey-Proton #77. Zavorre minori per Iron Dames (+10 kg) e le Porsche di GR Racing e Project 1 #46 (+ 5kg).

Ricordiamo che l’azione nella terra del Sol Levante inizierà venerdì 9 settembre alle ore 11.00 locali con le prime libere. Qualifiche sabato alle 14.40 e start della gara domenica 11 settembre alle 11.00 sempre locali, pari alle 4.00 del mattino italiane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Prema ritorna alla vittoria a Barcelona

Prema sembra destinata a raccogliere l’eredità del WRT in questa stagione 2022 dell’European Le Mans Series, e dopo il confuso finale di Monza torna alla vittoria sul Circuit de Catalunya.

Si è trattato di una vittoria dominante, ricordiamo la terza in quattro gare, ancor più avvalorata in quanto ottenuta davanti ad alcuni dei major contender più pericolosi, Panis Racing e Cool Racing, oltre che dalla parziale defaillance di IDEC Sport.

Va detto che le tre vetture di testa, cui vogliamo aggiungere anche la #19 di Algarve Pro Racing, costretta a partire dai box per un problema di accensione, sembravano di un altro pianeta.

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Ci sono state ancora una volta diverse penalità a decidere il risultato del podio – ben due per l’equipe transalpina, la prima per partenza irregolare (dalla pole position), e la seconda per un’infrazione al pit, e una per la squadra diretta dall’abitacolo da Nicolas Lapierre – che però non hanno mutato sostanzialmente il risultato della pista.

Louis Deletraz è risalito dalla settima posizione di partenza sino a prendersi il comando intorno alla mezz’ora di gara, di cui la metà dietro safety car a causa dei due incidenti separati che hanno tolto dalla contesa la Ferrari delle iron Dames e due delle LM P3 di Cool Racing (la #27) e United Autosports (la #3 vincitice ad Imola).

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L’exploit iniziale di Salih Yoluc, già secondo alla prima curva, durava meno di un amen (anche l’Oreca del Racing Team Tukey verrà sanzionata di 5” per partenza irregolare), cosicchè Niklas Knuetten e lo stesso Deletraz si portavano alle spalle di Julien Canal, incaricato della partenza dalla pole conquistata ieri da Nico Jamin.

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Tra le LM P3, subito al comando la Ligier #13 di Inter-Europol di Charlie Crews. La vettura superstite di United Autosports riusciva a portarsi al comando ma Josh Caygill vanificava tutto con un testacoda.

In GTE, l’Aston Martin in pole cedeva già al via alla Porsche di Christian Ried, ed il polesitter Ahmad Al Harty, dopo l’uscita della vettura di servizio, dimostrava di non essere all’altezza di combattere col team owner Proton, andando lungo al termine di un improbabile tentativo di sorpasso, perdendo cosí contatto dai primi.

Dopo circa 83’ di gara un erroraccio di Paul Lafargue, anello debole di IDEC Sport, poneva fine alle speranze di rimonta del team transalpino, che terminerà 12mo a due giri, complice anche l’ennesima penalità per unsafe release. Nel restart successivo alla relativa Full Course Yellow Lapierre e Jamin davano spettacolo, giocandosi di fatto la piazza d’onore finale, ai danni dell’ex-Toyota.

La gara delle GTE offriva dal canto suo diversi spunti interessanti, con le Ferrari di JMW, qui con la wild card Miguel Molina, e Car Guy/Kessel protagoniste della fase centrale di gara. Peccato per il contatto tra Giacomo Petrobelli ed un Michael Fassbender in giornata di grazia, terminato con un testacoda dell’attore-pilota ed una penalità per il team britannico.

Tra le LM P3 emergeva nel frattempo il DKR, che nonostante un contatto con la vettura superstite del Cool Racing, poi superata, si poneva alle spalle dell’apparentemente imprendibile Ligier gialloverde, che andrà a cogliere un meritatissimo successo nonostante – ebbene sí – l’ennesima penalità, questa volta per track limits.

_PL55770Le ultime soddisfazioni venivano dai nostri colori, con Alessio Rovera, autore dell’ultimo stint per AF Corse, ad imporsi tra le LM P2 Pro/Am, quinto assoluto ad un giro: una bella carica di fiducia per il team dopo le recenti disavventure. A podio nella categoria Nielsen Racing ed Algarve Pro Racing, mentre i capolista battenti bandiera turca si devono accontentare della quarta piazza.

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Ancora Italia sul gradino alto del podio tra le GTE, con Gianmaria Bruni e Lorenzo Ferrari a completare l’opera per Proton Competition sulle Ferrari di Spirit of Race e JMW nonostante i 30 kg di zavorra, che diventeranno 45, a causa delle due vittorie di fila e del primo posto in campionato, nel prossimo appuntamento.

Appuntamento, il penultimo stagionale dell’European Le Mans Series, che si terrà il 26 settembre a Spa-Francorchamps. Insieme alla serie maggiore torneranno anche le consuete serie di supporto, la Michelin Le Mans Cup e la Ligier European Series, qui assenti.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 ore di Barcelona

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ELMS – Tra i tanti litiganti emerge è Jamin-pole a Barcelona!

Erano tanti i piloti accreditati per la pole position nelle qualifiche della 4 Ore di Barcelona, quarto atto dell’European Le Mans Series 2022, ed al termine di una lotta appassionante, è stato Nico Jamin a piazzare la zampata finale col tempo di 1.34.802, scalzando per appena 97 millesimi Yifei Ye.

Nonostante la forte minaccia di pioggia (gli organizzatori avevano addirittura preavvertito di un possibile posticipo della sessione) dietro agli alfieri di Panis Racing e Cool Racing si sono date battaglia le altre vetture protagoniste della serie.

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Alla fine altre tre macchine hanno staccato tempi al di sotto dei due decimi dal polesitter: si tratta di Jack Aitken, il migliore ancora una volta tra i Pro/Am per la capolista Racing Team Turkey, il dominatore delle libere ed attuale capoclassifica con IDEC Sport, Paul-Loup Chatin, ed il nostro Alessio Rovera. Purtroppo per AF Corse, il driver varesino non è riuscito nel tratto finale a concretizzare un giro monstre, ma la terza fila è comunque una notevole soddisfazione, considerando la prima giornata di libere.

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Tra le LM P3, manco a dirlo, ennesima pole di Malthe Jakobsen, vero specialista sulle Ligier JS P320, con la vettura del Cool Racing che divide con Mo Smith e Mike Benham. Per quest’ultimo c’è da riscattare lo spaventoso incidente occorso proprio qui sul Circuit de Catalunya tre anni or sono in Le Mans Cup.

Dietro il danese, autore di 1.40.112, il vuoto, con Nico Pino di Inter-Europol a 6 decimi e Bailey Voisin di United Autosports a quasi un secondo. Delusione per il migliore del mattino, Alex Kapadia, che chiude la lista dei tempi per RLR MSport.

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Dopo Imola infine seconda pole position per Ahmad Al Harty e l’Aston Martin #69 del TF Sport. Ben dietro l’omanita, ad oltre 3 decimi, la Ferrari delle Iron Dames e la Porsche Proton capolista col patron Christian Ried.

Domani lo start della 4 Ore di Barcelona alle 11.45. La gara potrà essere fruita gratuitamente sul sito ELMS https://live.europeanlemansseries.com/ nonchè sul canale YouTube, anche via social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche