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USCC – Le GTP danno spettacolo nel primo sesto di gara. Cetilar ko

E’ finalmente iniziata l’era delle LMDh/GTP nel WeatherTech SportsCar Championship con lo start della Rolex24 at Daytona. La battaglia non si è fatta attendere e dopo quattro ore di gara otto delle nove vetture iscritte alla top class sono ancora in condizioni di lottare per il successo. Un paio di inevitabili defaillance hanno colpito la Porsche #7, la quale ha necessitato di un restart, e soprattutto la BMW #25, a lungo ferma ai box dopo la prima ora di gara e definitivamente fuori dai giochi.

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Davanti sono state l’Acura dell’MSR partita dalla pole position conquistata al termine della Roar e la Cadillac #01, che ha preso il comando della gara al termine della terza ora dopo il restart per la lunga Full Course Yellow dovuta allo stop della Lamborghini dell’NTE all’uscita di curva 1. Colin Braun ha poi ripreso il comando grazie anche al riavvicinamento generato dalla terza FCY della giornata e dopo quattro ore di gara conduce a distanza ravvicinata sulle due Porsche di Mathieu Jaminet e Matt Campbell.

Tra le LM P2, subito un problema per una delle favorite, l’Oreca del Tower Motorsport, costretta ai box per 10 giri a causa del versamento di liquidi sulla centralina, è il PR1 Mathiasen a menare inizialmente le danze. per poi cedere il comando prima all’ERA Motorsport e poi alla entry del Crowdstrike by APR fino al nuovo giro di pit.

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Ad ogni modo sono ancora sei le vetture a pieni giri nella categoria cadetta, mentre al contrario nelle LM P3 è lotta ravvicinata fra quattro macchine, con la Ligier LM P3 del Sean Creech Motorsport davanti col veteranissimo Joao Barbosa, dopo che la capolista Riley ha dovuto gettare la spugna col motore ko.

Fuori gara anche una delle nuove Ferrari 296 GT3, quella del Cetilar Racing, vittima di un problema al fondo già durante la prima ora di gara. Davanti le Mercedes continuano a mostrare un passo vincente anche in gara, ma dopo 240’, in attesa della sua quarta sosta, c’è la Corvette iscritta tra le Pro con Jordan Taylor, che precede a sua volta le due AMG GT3 del Team Korthoff, capace di riprendersi dopo un contatto con una delle Porsche GTP, e del Winward Racing.

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Ricordiamo che la squadra texana schiera un telaio nuovo dopo essere partita dal fondo dello schieramento. A seguire le tre Aston Martin, mentre la palma del migliore tra le tre Ferrari rimaste va all’esemplare di Risi Competizione, stabile P4 tra le GTD Pro.

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Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo quattro ore di gara

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