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USCC – A Daytona, Albuquerque domina una sessione frammentaria. Auer, big crash

Sono da poco terminate le prime libere della Rolex 24 at Daytona. A griglia già assegnata, le giornate di oggi e domani serviranno ad affinare gli assetti delle 61 vetture in gara ovvero a cercare di risolvere le problematiche tecniche più o meno importanti emerse, specie per le vetture di nuova costruzione, nella Roar.

Una sessione estremamente frammentaria, interrotta da ben cinque red flag, tra cui una per l’incidente occorso alla Mercedes AMG GT3 di Lucas Auer, a muro in curva 2. Il pilota del Winward Racing, che aveva appena ottenuto il miglior tempo tra le GTD con 1.46.763, è stato portato presso una struttura ospedaliera per gli accertamenti del caso.

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Ma prima ancora Alec Udell si era fermato in pista con la Porsche del KellyMoss with Riley, poi è toccato alla Lamborghini Huracàn di Andrea Caldarelli e a John DeAngelis con la Ligier LM P3 del Performance Tech.

Con queste premesse non tutte le vetture sono riuscite ad effettuare una sessione performante, tra cui la Porsche campione in carica dello Pfaff Motorsport e la Mercedes del WeatherTech Racing, autrici solamente di 7 e 3 tornate. Poco lavoro in pista anche per la Porsche 963 #7, che sabato dividerà la prima fila.

Il best lap è stato segnato ancora una volta da una Acura, in questo caso da quella del WTR with Andretti di Filipe Albuquerque con 1.35.366, 1”3 oltre la pole position ottenuta da Tom Blomqvist, che con l’altra ARX-06 del Meyer Shank Racing ha ottenuto il terzo tempo, preceduto dalla Cadillac #02 (quella blu per intenderci) di Earl Bamber.

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Tra le LM P2, la palma del migliore va all’ex-campione ELMS Paul-Loup Chatin, autore di 1.38.302 con l’entry del PR1 Mathiasen, mentre Felipe Fraga ha portato al top la Ligier del Riley Motorsport tra le LM P3 con 1.42.705, battendo sul filo di lana Gabby Chaves e la vettura dell’Andretti Autosport.

Dietro la Mercedes dello sfortunato Auer si piazzano la Lexus di Aaron Telitz e l’Aston Martin di Owen Trinkler, migliore tra i Pro. La migliore della Ferrari è quella del Risi Competizione, 16ma tra le GT3, a poco meno di 1” dai battistrada.

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La giornata odierna proseguirà con altre due sessioni di libere, rispettivamente alle 3.20 PM e alle 7.15 PM locali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Corvette Racing WEC 2023

ELMS – Cool Racing e UA piazzano i colpi Lopez e Di Resta. Bruni, LM P2/Am con Proton

L’attenzione dei media in questi giorni è sicuramente focalizzata sul debutto delle nuove vetture della categoria top dell’endurance, che si svilupperà fra il presente weekend a Daytona e a metà marzo a Sebring, ma non dobbiamo dimenticarci le serie continentali, che continuano a proporre equipaggi di alto livello.

Al riguardo è notizia di questi giorni l’ingaggio da parte di Cool Racing di Josè Maria Lopez per uno dei suoi due equipaggi LM P2 nell’European Le Mans Series. Il pilota argentino, già due volte campione del mondo WEC con Toyota, troverà al proprio fianco Vladimir Lomko.

Il giovane russo debutterà nel mondo dell’endurance dopo i buoni risultati ottenuti in F4 ed in Euroformula Open, dove lo scorso anno si è classificato secondo alle spalle di Oliver Goethe, e farà parte dell’effort del team per la 24 Ore di Le Mans, grazie all’invito automatico conquistato con il successo tra le LM P3. Il secondo equipaggio del team vedrà il campione in carica della LM P3, Malthe Jakobsen, tirare al titolo insieme al boss Nicolas Lapierre e ad Alexandre Coigny.

Anche United Autosports, un’altra delle compagini da sempre protagoniste dell’ELMS, sarà della partita nella categoria top con un equipaggio di rispetto. Paul di Resta infatti tornerà infatti nella serie europea, questa volta full-time, insieme a Guy Smith – trionfatore a Le Mans con la Bentley nel 2003 – e a Jim McGuire nell’Oreca #23 iscritta tra le Pro-Am.

Un’altra vettura sempre Pro/Am è pronta per Andy Meyrick, Daniel Schneider e Nelson Piquet Jr., mentre l’equipaggio della terza Oreca, che concorrerà per l’assoluto, verrà svelato in seguito.

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Infine anche Proton Competition effettuerà il salto nella categoria maggiore, proprio con la vettura ora impiegata a Daytona. Anche qui, il capofila sarà Gianmaria Bruni, che fungerà da chioccia per il figlio del patron, Jonas Ried, e per l’eterno Giorgio Roda tra le Pro/Am.

Annunciato anche un altro equipaggio di rilievo tra le GTE, che vedrà il ritorno di Formula Racing su di una Ferrari 488 GTE Evo per Johnny e Conrad Laursen e, nei round i quali sarà libero da altri impegni, nei quali sarà sostituito da Mikkel Mac, il neopilota della 499P Hypercar, Nicklas Nielsen, in un duello casalingo con il GMB Motorsport. Dopo il successo a mani basse nella Michelin Le Mans Cup con la Honda NSX GT3 infatti, il team danese farà debuttare una Aston Martin Vantage per il talentino Gustav Birch, il campione nazionale TCR Kasper H. Jensen e Jens Reno Møller.

Ricordiamo che l’European Le Mans Series prenderà il via il 23 aprile prossimo a Barcelona, preceduta dal consueto Prologo il 19/20.

Piero Lonardo

Foto: Cool Racing, Piero Lonardo

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USCC – BoP immutato a Daytona. Ferrari testa a Sebring. Acura, marcia indietro su Le Mans?

Praticamente immutato il Balance of Performance della  Rolex 24 at Daytona. Nonostante le prestazioni non a livello di diverse vetture, specie tra le GTD, l’IMSA, ente patrocinatore della gara, ha deciso di non intervenire, se non sulla capacità dei serbatoi delle BMW M4 GT3, la cui capienza è stata aumentata di 2 litri.

Quindi nessuno sconto ai modelli di nuova omologazione e evoluzione, nella fattispecie Porsche, Ferrari e Lamborghini, che a dir poco non hanno brillato durante la Roar e le qualifiche di domenica. I migliori delle rispettive categorie nelle qualifiche sono stati Andrea Caldarelli ed Antonio Fuoco con la Lamborghini Huracàn GT3 Evo2 e la Ferrari 296 GT3, a oltre 2” dalle Mercedes in prima fila.

Nessuna modifica nemmeno alle equivalenze fra LM P2 ed LM P3, dopo che alcune squadre hanno fatto notare che le prestazioni fra le due categorie sono ora poco opportunamente ravvicinate.

La mattinata odierna è stata dedicata alla classica foto di gruppo, che quest’anno assume particolare importanza in quanto come noto a Daytona debutteranno in gara le nuove GTP/LMDh frutto dello storico accordo fra IMSA ed ACO sulla convergenza della categoria top nel WeatherTech SportsCar Championship e nel WEC.

Corvette Racing WEC 2023

A proposito di ciò, Ferrari ha approfittato dei due giorni liberi per testare la nuova 499P a Sebring, impegnati tutti i piloti ufficiali escluso Antonio Giovinazzi. Come spesso accade sul tracciato dell’ex-aeroporto, presto sono apparsi in rete video della Hypercar in azione; anche se al corrente dell’evento, abbiamo correttamente ritenuto di rispettare le richieste di riservatezza da parte del team, che si appresta ad uno storico debutto dopo 50 anni di assenza dal mondiale endurance a marzo.

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Chiudiamo con una curiosa marcia indietro da parte di Acura, che nella persona del presidente della Honda Performance Development (HPD) David Salters, ha riconfermato ai microfoni di un noto media USA che l’eventuale partecipazione al WEC e alla 24 Ore di Le Mans sarà una decisione da prendersi a cura della capogruppo e non dal brand nordamericano del gruppo.

La partecipazione a stretto giro ai due eventi era stata preannunciata quale prossimo obiettivo da parte di Michael Andretti e Wayne Taylor, comproprietari del WTR with Andretti, nella conferenza stampa tenutasi domenica al DIS. Anche uno dei piloti titolari, interpellato al riguardo, ha confermato che la squadra si sta muovendo in tal senso, e a fronte di ciò viene lecito domandarsi quali siano veramente gli obiettivi del costruttore giapponese, che già concorre nelle categorie GT col marchio della capogruppo al di fuori del continente nordamericano sulle NSX GT3.

La pista ricomincerà a parlare da domani, giovedí 26 gennaio, a partire dalle 11.05 AM locali con le prime libere della 61ma Rolex 24.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Ferrari Races

Emil Frey

GTWC Europe – Emil Frey passa a Ferrari, che annuncia i piloti ufficiali. New entry Theeba

Emil Frey Racing si allea a Ferrari per la stagione 2023. La struttura elvetica ha deciso di acquistare delle 296 GT3 rimpiazzando dopo quattro anni Lamborghini nell’effort del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

In attesa dei programmi per l’imminente annata agonistica, ricordiamo che Emil Frey ha corso nel 2022 nel GTWC Europe Endurance Cup e nell’ADAC GT Masters e che in passato avevano gareggiato anche con Jaguar in alcune tappe dell’ex Blancpain GT Series.

Schwartzman

Parlando sempre di GT e di Cavallino, annunciata nei giorni scorsi la novità Robert Shwartzman.  Vicecampione F2 2021, reserve driver F1 per la prossima stagione, il prodotto della FDA, sarà in pista nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup 2023 con AF Corse, quale nuovo pilota ufficiale Ferrari in compagnia di Alessio Rovera e Nicklas Nielsen.

L’antenna sportiva piacentina si presenterà inoltre con una seconda 296 GT3 in classe PRO con Davide Rigon, Antonio Fuoco e Daniel Serra, Ferrari ha presentato anche la compagine che militerà in PRO-Am, con Andrea Bertolini  confermato nella classe citata con Louis e Jeff Machiels. Il pilota di Sassuolo è atteso nell’Endurance Cup ed ovviamente nell’appuntamento clou della 24h di Spa-Francorchamps che si terrà nel primo fine settimana di luglio.

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Novità infine per Theeba Motorsport, che debutterà  nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS dopo aver vinto la classe PRO-Am dell’International GT Open 2022. La formazione di Reema Juffali schiererà una Mercedes AMG GT3 in tutte le prove del GTWC Europe e Sprint Cup.

Debutto nella serie non per Juffali, che può già vantare la vittoria in Bronze Cup nell’ultima 24h di Spa-Francorchamps. Non si conoscono ancora i piloti che completeranno questa nuova operazione, ma non è da escludere la partecipazione di Adam Christodoulou come nel GT Open.

Luca Pellegrini

Foto: Emil Frey, Scuderia Ferrari, Theeba Motorsport

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USCC – Blomqvist, pole thriller a Daytona. Keating, Pino e le Mercedes al top nelle altre categorie. WTR/Andretti a Le Mans nel 2024!

Dopo una marcia di avvicinamento alquanto monocorde, almeno per quanto riguarda le posizioni di vertice, le qualifiche della 61ma Rolex 24 at Daytona non hanno invece deluso le aspettative.

Alla fine è stata la dominatrice di questa Roar Before the 24, l’Acura del Meyer Shank Racing a conquistare la pole position con Tom Blomqvist, ma tutto sembrava congiurare contro il team campione in carica a causa del crash della Porsche di Nick Tandy che ha congelato la sessione a 5’ della bandiera a scacchi.

Fino a quel momento era l’altra ARX-06 del WTR with Andretti a detenere il primato, con Ricky Taylor autore di 1.34.198. Peraltro nella tarda mattinata la nuova partnership si è presentata alla stampa al gran completo, ed è stata l’occasione per annunciare l’intenzione di concorrere a Le Mans e nel WEC già a partire dalla prossima stagione.

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Le qualifiche delle GTP riprendevano con poco più di 2’ sul cronometro, e quasi tutte le vetture optavano per un ultimo tentativo, che coronava il driver anglo-svedese, capace di scavalcare col tempo di 1.34.031, anche grazie ad un nuovo set di gomme, la Porsche di Felipe Nasr, che era stata in grado a propria volta di scavalcare l’altra Acura. Le crew di Taylor e della Cadillac #02 di Alex Lynn hanno deciso invece di rimanere ai box.

Quarto tempo per Sebastien Bourdais con la migliore della Cadillac, a 2 decimi al polesitter (il quattro volte campione ChampCar, uscito tardi dai box, ha rischiato di partire dal fondo), poi a seguire le altre due V-LMDh. Chiudono un po’ a sorpresa le due BMW; le prime 8 GTP (alla 963 #6 è stato tolto il miglior giro) sono racchiuse in appena 8 decimi.

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Prima delle qualifiche peraltro, la Direzione Gara ha organizzato un warm-up riservato alle sole GTP, dove il risultato della prima fila risulta invertito, con Nasr davanti a Blomqvist.

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Tra le LM P2, Ben Keating non ha fallito l’ennesima qualifica, piazzando l’Oreca del PR1 Mathiasen nuovamente davanti a tutti (si tratta della 12ma pole complessiva nelle gare IMSA) col tempo di 1.40.541. Anche qui un’interruzione causata da due incidenti separati occorsi a Fred Poordad e John Farano con le vetture di Proton e Tower Motorsport. La red flag ha impedito alle altre macchine di migliorarsi. A seguire nella lista dei tempi le due vetture del TDS Racing, a oltre 1” dal battistrada.

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Lo specialista delle LM P3 Nico Pino dal canto suo non ha deluso le aspettative ed ha portato al top della categoria per la prima volta in assoluto la Ligier del Sean Creech Motorsport. Il vicecampione ELMS ha preceduto col tempo di 1.43.197 la rivelazione Dakota Dickerson con la vettura dell’Andretti Autosport.

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Tra le GT è stato dominio Mercedes, grazie a Philip Ellis, autore di 1.46.093, con la AMG GT3 del Winward Racing, che ha distanziato di 4 decimi Mikael Grenier con l’altra vettura del Korthoff Motorsport. La tripletta della casa delle tre punte si chiude con Maro Engel, al top nelle GTD Pro col tempo di 1.46.784.

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La AMG GT3 del WeatherTech Racing ha preceduto sul filo di lana l’Aston Martin di Ross Gunn di appena 41 millesimi.

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Le Ferrari non hanno purtroppo recitato una parte da protagonista in questa nuova uscita, e Daniel Serra si è classificato ultimo tra le Pro con la 296 GT3 del Risi Competizione. Meglio di tutti Antonio Fuoco che con l’esemplare del Cetilar Racing si è piazzato nono nella categoria riservata agli equipaggi Pro/Am. In generale, come abbiamo più volte sottolineato in questo weekend, le GT nuove non sono riuscite ad emergere, ed è assai probabile che il Balance of Performance venga rivisto prima della Rolex 24.

E’ tutto per questa Roar. Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà giovedí 26 gennaio alle 11.05 AM locali con la prima delle cinque sessioni di prove libere previste prima dello start della Rolex 24.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 6

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Tandy conduce un manipolo di coraggiosi sotto la pioggia

C’è voluta la pioggia per rompere l’egemonia delle Acura nelle ultime libere della Roar Before the 24. Le precipitazioni si sono alternate di intensità durante le due ore della sessione, ma senza mai fermarsi, cosí da inibire la partecipazione della maggior parte delle vetture, atteso anche che al momento le previsioni per domani, oltre che per il weekend di gara, danno clima sereno.

Davanti alle 28 macchine che si sono avventurate in pista una delle quattro sole GTP scese in campo, la Porsche #6, che nei 29 giri percorsi ha segnato il tempo affatto di secondo piano di 1.46.206 con Nick Tandy al volante. A seguire la Cadillac V-LMDh dell’Action Express con Jack Aitken a oltre 2” e completa questo inusuale podio l’Oreca LM P2 dell’Era Motorsport con Ryan Dalziel ed il tempo di 1.50.756.

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Antonio Serravalle è risultato il migliore delle due sole LM P3 che hanno preso la pista per il FastMD Racing, mentre tra le GTD la palma del migliore va a Jules Gounon con la Mercedes AMG GT3 del WeatherTech Racing, rientrata in pista dopo che problemi al differenziale hanno impedito la partecipazione alla sessione pomeridiana, dopo aver saltato praticamente tutta la giornata di venerdí.

A seguire la McLaren dell’Inception Racing con Marvin Kirchofer, migliore delle GTD, davanti alla Corvette. Tra gli eroi della serata, tre delle quattro Ferrari iscritte (assente solo quella del Triarsi Competizione), con l’esemplare del Cetilar Racing che ha alternato tutti e quattro i suoi moschettieri, terminando sul gradino basso del podio virtuale delle GTD con Antonio Fuoco.

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Fortunatamente vi è stata un’unica interruzione, causata dall’Oreca di Paul-Loup Chatin. La Roar Before the 24 si concluderà domani con le qualifiche della 61ma Rolex 24, dalle ore 1.25 PM locali, pari alle 19.25 nostrane, visibili come sempre in streaming gratuito dal sito IMSA www.imsa.com. In palio, oltre alla pole position per la gara di sabato prossimo, i primi punti del WeatherTech SportsCar Championship 2023.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 5

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USCC – Acura e Aston sugli scudi anche con temperature più basse nelle FP4 della Roar

Il cielo sopra il Daytona International Speedway è diventato sempre più grigio nel corso del pomeriggio, ma la tanto temuta pioggia è arrivata solo al termine della quarta sessione della Roar Before the 24.

Nella sola ora a disposizione, le due Acura hanno ribadito nuovamente il passo grazie a Colin Braun, autore di 1.35.038, e Brendon Hartley, poco più di un decimo più lento. Dietro i due alfieri di MSR e WTR tocca ora alle BMW mettersi in evidenza, con distacchi nell’ordine dei 4 decimi.

Ben Hanley ha limato di 97 millesimi col tempo di 1.38.633 il limite delle LM P2 con l’Oreca del Crowdstrike/APR, mentre il vicecampione ELMS LM P3, Nico Pino, pur segnando la migliore prestazione della categoria con la Ligier del Sean Creech Motorsport, è rimasto ben 3 decimi dietro alle migliori prestazioni ottenute dall’Andretti Autosport.

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Resiste sempre anche il best crono delle GTD segnato stamane da Inception Racing, ma nella sessione sono state ancora una volta le due Aston Martin di Nicki Thiim ed Hugh Plumb, migliore tra le Pro, ad emergere.

Nessuna interruzione da segnalare, ma è rimasta al palo la Mercedes AMG GT3 del WeatherTech Racing, unica vettura a non prendere la pista nell’ora a disposizione.

In programma ora le due ore in notturna a partire dalle 6.30 PM locali, anche se la pioggia, che in questo momento sta cadendo copiosa sul circuito, consiglierà sicuramente diverse squadre a limitare l’impegno in pista.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 4

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USCC – Non cambia la musica nella terza sessione della Roar: due Acura davanti

Il sole della Florida ha lasciato spazio alle nuvole nella seconda giornata della Roar Before the 24, ma davanti a tutti ci sono sempre le due Acura.

Questa volta è stato Tom Blomqvist, rivelazione della scorsa annata, a primeggiare col tempo di 1.35.363 con la ARX-06 dei campioni in carica del Meyer Shank Racing, davanti alla vettura del WTR with Andretti col neoacquisto Louis Deletraz. Dopo aver segnato il best crono nelle fasi iniziali, i battistrada hanno trascorso diverso tempo ai box per poi riuscire nel finale.

Sono le Porsche (nella foto di copertina) questa volta ad inseguire da vicino, con le due nuove 963. Le due nuove GTP hanno girato con continuità, anche se in generale la paura per tutti i costruttori consiste nella penuria di pezzi di ricambio. Nick Tandy si è portato a poco più di un decimo dalle Acura, seguito dal campione in carica GTD Pro Felipe Nasr.

Terza forza le Cadillac, guidate dal solito Sebastien Bourdais, e a seguire le BMW. Ad ogni modo, le prime 8 GTP sono racchiuse in meno di 7 decimi.

_PL52739Nicolas Lapierre dal canto suo ha ripreso il testimone delle LM P2 per il PR1 Mathiasen, pur non superando la migliore prestazione di ieri ottenuta da Mikkel Jensen, mentre nelle LM P3 Dakota Dickerson, pur prendendo diversi rischi come abbiamo potuto visivamente apprezzare dal vivo, ha limato sensibilmente (-3 decimi) il limite della categoria stabilito ieri dal teammate all’Andretti Autosport Gabby Chaves col tempo di 1.42.653.

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E’ l’unica McLaren presente a finire infine sugli scudi tra le GTD, grazie a Marvin Kirchofer che ha stabilito il tempo di 1.46.842, precedendo di ben mezzo secondo Mikael Grenier sulla Mercedes del Korthoff Motorsport.

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In GTD Pro, sono tornate al top le Aston Martin grazie a Owen Trinker e Ross Gunn sulle Vantage di TGM e Heart of Racing.

Le Ferrari continuano a stentare sulla prestazione velocistica, ma il feeling riferito dai piloti è assolutamente positivo; ricordiamo anche che il Balance of Performance della Roar è da considerarsi assolutamente passibile di modifiche e che si tratta comunque della prima uscita in gara di ben tre vetture (oltre alle 296 GT3 appunto, ma anche della Porsche 992 e della nuova evoluzione della Lamborghini Huracàn).

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La sessione è stata interrotta per circa 5’ a causa dell’uscita di strada alla solita curva 7, da parte dei Fred Poordad, vittima di una foratura sull’Oreca LM P2 iscritta da Proton Competition, dove figura listato anche Gianmaria Bruni, non presente comunque questo weekend, in vista di un commitment full-season in ELMS. Il prossimo turno della giornata, di 60’, alle 3.10 PM locali, e si attende l’arrivo della pioggia.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 3

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USCC – Acura incontenibili nelle FP2 della Roar

Le Acura sembrano le vetture da battere dopo la prima giornata della Roar Before the 24, antipasto della Rolex 24 at Daytona.

Helio Castroneves infatti ha limato di quattro decimi la prestazione del mattino del compagno di squadra Colin Braun, portando l’asticella sull’1.35.210. L’equipaggio dell’altra ARX-06 non è stato da meno, piazzando i suoi driver full-season, Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, immediatamente dietro il quattro volte vincitore della Indy 500, a poco più di un decimo dal leader.

P3 per Scott Dixon e la Cadillac #01 del Team Ganassi, a poco meno di 4 decimi e a seguire Porsche e BMW. Problemi per la 963 #6, che ha percorso solamente 9 tornate nei 90’ a disposizione delle entry Pro sui 105’ totali. Chiude ancora la classifica di categoria la Cadillac di Action Express/Whelen Racing, che però al contrario della prima sessione, ha partecipato attivamente.

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Tra le LM P2 è stata la volta di Mikkel Jensen a precedere il resto del lotto sull’Oreca #11 del TDS e con 1.38.730 il driver ufficiale Peugeot ha surclassato la concorrenza capitanata da Mathieu Vaxivière, a 6 decimi.

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L’ex-campione Indy Lights Gabby Chaves dal canto suo ha portato al top la Ligier LM P3 dell’Andretti Autosport col best crono di 1.42.926, unico a scendere sotto l’1.43” in tutta la giornata nella categoria.

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Tra le GT, la palma del più veloce va a Fabian Schiller sulla Mercedes del SunEnergy1, anche se il tempo di 1.47.020 non supera la migliore prestazione ottenuta al mattino dall’Aston Martin del Magnus Racing e da Andy Lally. P2 per la Lexus GTD Pro e Ben Barnicoat, Lexus che completa il podio con l’altra vettura iscritta in GTD.

Tra le Ferrari, il miglior tempo va ad Onofrio Triarsi, P14 davanti all’altra 296 GT3 di Risi Competizione di Davide Rigon. Le GT del Cavallino hanno girato con continuità, e l’unica disavventura è toccata alla #21 di AF Corse, protagonista di un incidente con i battistrada del Magnus Racing. Ad ogni modo, non è stata chiamata alcuna interruzione dalla direzione gara e tutte e 61 le vetture iscritte hanno calcato la pista.

E’ tutto per oggi. Domani il programma comprenderà ben tre sessioni di libere, alle 11.15 AM, alle 3.10 PM e si chiuderà con le due ore in notturna a partire dalle alle 6.30 PM locali, in vista delle qualifiche di domenica.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 2

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USCC – Braun porta l’Acura campione al top nella Roar. Problemi vari per le Ferrari

Finalmente è iniziata l’era delle GTP nel WeatherTech SportsCar Championship con le prime libere della Roar Before the 24, i test collettivi obbligatori della 61ma Rolex24 at Daytona.

Diciamo subito che l’inizio di questa nuova era è stato abbastanza complicato in quanto la sessione, iniziata in ritardo, è stata inframezzata da ben tre red flag. Imputate non le nuove GTP, che al contrario hanno macinato un discreto kilometraggio, anche se non è mancato qualche cofano sollevato, specie in casa Porsche, bensí le altre categorie.

Prima ha cominciato Nico Varrone, fermo con la Duqueine LM P3 #17 dell’AWA, a sessione appena cominciata, poi è stata la volta di Felipe Fraga con la Ligier LM P3 campione di categoria del Riley Motorsports; infine la Corvette con Jordan Taylor sulla C8.R ex-GTLM. La sessione è infine ripresa brevemente senza recuperare il tempo perduto.

Ma le protagoniste in negativo di questo primo outing del 2023 sono state incredibilmente le nuove Ferrari GT3. La vettura iscritta in GTD Pro dal Risi Competizione, campione MEC in carica, non è uscita dai box per problemi di motore, mentre l’esemplare del Cetilar Racing dopo aver avuto problemi di avviamento, ha dovuto fermarsi per problemi al cambio dopo appena tre tornate. L’unica 296 a girare un numero congruo di tornate è stata quella di AF Corse (27), mentre quella di Triarsi ne ha compiuti 14.

Passando ai risultati della pista, la migliore prestazione è stata appannaggio della nuova Acura ARX-06 del MSR, autore col neoacquisto Colin Braun di 1.35.635, 141 millesimi meglio della Porsche di Felipe Nasr, che dopo il titolo GTD Pro torna a cimentarsi nella categoria regine con la nuova 963.

Vicinissime l’altra Acura del WTR with Andretti con Ricky Taylor e la BMW M Hybrid V8 di Nick Yelloly. Più indietro le Cadillac, che chiudono la classifica di categoria con la V-LMDh dell’Action Express, che ha visto la pista per appena tre giri.

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Il deb Alex Quinn ha segnato la migliore prestazione tra le LM P2 con l’Oreca del PR1 Mathiasen ed il tempo di 1.39.167, mentre Cameron Shields ha portato in alto il Performance Tech tra le LM P3 col best crono di 1.43.486.

 

 

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Dominio infine tra le GTD da parte delle Aston Martin, che piazzano una tripletta con Andy Lally, Ross Gunn ed Owen Trinkler con gli esemplari di Magnus Racing (GTD), Heart of Racing e TGM (GTD Pro). Le prime due Vantage, condotte dalla #44, autrice del tempo di 1.47.004, sono racchiuse in appena 60 millesimi.

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A seguire altre tre vetture non nuove o oggetto di rinnovamento, la Lexus RC F GT3 di Jack Hawksworth, l’Acura del Racers Edge with WTR di Kyle Marcelli e la Mercedes AMG GT3 del Winward Racing di Indy Dontje.

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La seconda ed ultima sessione della giornata partirà alle 16.15.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 1

Endurance, Italian Style