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IMSA – 23 le GT al VIR: sarà la volta buona per Corvette? Il ritorno alle corse di Sargeant

Saranno 23 le GT che si daranno battaglia nell’unico appuntamento a loro riservato del WeatherTech SportsCar Championship al Virginia International Raceway fra due weekend.

Nessuna novità fra gli equipaggi rispetto all’ultimo round, con Alexander Sims ed Antonio Garcia, leader in GTD Pro, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale con la Corvette #3. Il veterano spagnolo ha trionfato per ben quattro volte al VIR nelle sue undici apparizioni, l’ultima volta nel 2023 in coppia con Jordan Taylor.

Un altro pilota iberico, Albert Costa, dopo i tre podi consecutivi nel frattempo si è fatto sempre più vicino con la Ferrari del DragonSpeed, ed insegue a sole 30 lunghezze nella classifica piloti. Più staccato, a -97, l’equipaggio di AO Racing del campione in carica della categoria, Laurin Heinrich, e Klaus Bachler.

In GTD, le due ultime battute d’arresto del Glen e di Road America, hanno scalfito la leadership della Mercedes del Winward Racing di Phil Ellis e Russel Ward, che comunque continua a condurre con 112 punti di vantaggio sull’equipaggio del Vasser Sullivan composto da Jack Hawksworth e Parker Thompson.

Ancora nessun gradino alto del podio quest’anno per la Lexus #12, mentre al contrario Casper Stevenson e l’Aston Martin Vantage dello Heart of Racing hanno tratto momento proprio dalla vittoria del Glen per avvicinarsi a sole 5 lunghezze dai vice-leader.

L’azione in pista al Virginia International Raceway inizierà venerdí 22 agosto alle 3.05 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 4.55 PM ET di sabato 23 e start della gara, della durata standard di 2h40’, alle 2.10 PM ET, le 20.10 nostrane, di domenica 24 agosto. Diretta di qualifiche e gara sul sito IMSA e sui relativi canali social.

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Ma la notizia del giorno è il ritorno in pista di Logan Sargeant. L’ex-F1 avrebbe dovuto correre in ELMS nelle fila di IDEC Sport quale viatico per la nuova Hypercar di Genesis Magma Racing, ma a febbraio, a sorpresa, annunciò il proprio ritiro dalle competizioni.

Sargeant, ora gestito dal management di Oliver Gavin, la OGMM, tornerà a gareggiare in LM P2 nelle ultime due gare della serie, la Battle on the bricks e la Petit Le Mans, nelle fila del PR1 Mathiasen al fianco di Naveen Rao e Benjamin Pedersen. Ricordiamo che Sargeant, ora 24enne, non è estraneo alla categoria, in quanto prima di approdare alla Williams ha disputato un paio di gare in ELMS nel 2021 col Racing Team Turkey, conquistando la pole position al Red Bull Ring.

WTR

Sempre relativamente i prossimi appuntamenti della serie IMSA, resi noti anche i nomi del piloti che completeranno gli equipaggi del Wayne Taylor Racing nel season finale, entrambi in forza al Cadillac Hertz Team Jota nel WEC.

Sulla V-Series.R #10 tornerà Will Stevens, già della partita a Daytona a Sebring con i regular Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, mentre Norman Nato tornerà a calcare la pista di Road Atlanta a distanza di ben 8 anni dal suo debutto con la Ligier-Nissan di Extreme Speed, sua unica apparizione nella serie, sulla #40 insieme a Louis Deletraz e Jordan Taylor.

Piero Lonardo

Foto: Corvette Racing, OGMM Management

L’entry list del VIR

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WEC/IMSA/GTWC – Ed ecco anche la Porsche Evo! E c’è anche la Cup

Dopo le novità Ferrari 296 GT3 Evo e Lamborghini Temerario GT3, Porsche ha presentato la versione 2026 della sua 911 GT3 R. Di seguito il comunicato diffuso poco fa dal costruttore tedesco:

I team clienti Porsche potranno contare su una 911 GT3 R ottimizzata a partire dal 2026

·       Aerodinamica perfezionata, dettagli migliorati, maggiore maneggevolezza e guidabilità

·       Sviluppo guidato dalle oltre 500 partenze in gara della versione precedente

·       Debutto in pista in condizioni di gara competitive completato con successo

·       Pacchetto di aggiornamento disponibile per le Porsche 911 GT3 R esistenti

Porsche si prepara a lanciare una versione ulteriormente perfezionata della fortunata 911 GT3 R per la stagione 2026. La nuova GT3 incorpora una serie di ottimizzazioni, tra cui un’aerodinamica rivisitata. Porsche Motorsport offrirà la 911 GT3 R di nuova generazione ai team clienti al prezzo di 573.000 euro, IVA e optional esclusi.

Dal suo debutto all’inizio del 2023, l’attuale Porsche 911 GT3 R ha costruito un curriculum impressionante, con numerose vittorie e titoli in oltre 500 gare in tutto il mondo. Solo nella scorsa stagione, i team clienti si sono aggiudicati il titolo non ufficiale GT3 costruttori nell’Intercontinental GT Challenge e hanno conquistato il primo posto in tutte e tre le classifiche GTD Pro dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Nella Langstrecken-Serie del Nürburgring (NLS), l’attuale GT3 R – di cui Porsche Motorsport ha consegnato finora 106 unità ai team clienti – ha tagliato per prima il traguardo in sei delle otto gare disputate sul leggendario Nordschleife. La vettura ha anche vinto il primo Endurance Trophy per team e piloti LMGT3 nel FIA World Endurance Championship (WEC), inclusa una vittoria di classe alla 24 Ore di Le Mans, trionfando su otto costruttori rivali. Nel DTM, il campione 2023 Thomas Preining ha riacceso la sua sfida per il titolo del 2025 con una recente vittoria al Norisring.

Nella regione Asia-Pacifico, la vettura ha portato Porsche a diverse vittorie nel GT World Challenge Asia, con il marchio che si è aggiudicato sia il titolo Piloti che quello Squadre nel 2024. Ha anche ottenuto vittorie in importanti gare endurance, tra cui la 12 Ore di Bathurst, la 12 Ore di Sepang e la 8 Ore di Shanghai.

Oltre a questi eventi, la Porsche 911 GT3 R ha preso parte alla SRO Japan Cup, al Gran Premio di Macao, al Super GT, alla Thailand Super Series, alla Super Taikyu Series e al China GT, portando i team clienti di Porsche Motorsport a numerose vittorie e podi.

La nuova vettura da corsa, perfezionata da Porsche Motorsport in numerosi aspetti chiave, segue le orme della sua progenitrice. L’obiettivo principale dell’evoluzione consisteva nell’ottimizzazione delle sospensioni e dell’aerodinamica, con l’obiettivo di ottenere una maneggevolezza ancora più bilanciata e una migliore guidabilità, in particolare per i piloti non professionisti, anche in condizioni variabili.

“Il nostro obiettivo per questo aggiornamento era l’ottimizzazione. Piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza quando si basano su una base solida e collaudata”, afferma Sebastian Golz, Project Manager Porsche 911 GT3 R. “Il feedback dei piloti dopo la prima uscita in gara durante la fase di sviluppo ad aprile ha confermato la nostra direzione. Siamo fiduciosi che questa evoluzione consentirà ai nostri team clienti di continuare a competere con successo in tutto il mondo.”

Michael Dreiser, Direttore Vendite Porsche Motorsport, aggiunge: “Il record della Porsche 911 GT3 R, con oltre 420 podi, è la prova del nove. È il coronamento della nostra gamma di vetture da corsa GT per clienti. Insieme alla 718 GT4 RS Clubsport, che rappresenta il punto di ingresso ideale nelle competizioni GT internazionali, questa nuova evoluzione offre un pacchetto completo di tutto rispetto per la stagione 2026. La possibilità di aggiornare i modelli 911 GT3 R esistenti tramite un kit di aggiornamento rappresenta inoltre una soluzione interessante per i nostri team clienti”.

Ottimizzazioni del telaio e dell’aerodinamica per una migliore stabilità in frenata

La caratteristica visiva più sorprendente della nuova 911 GT3 R è l’aggiunta di prese d’aria nella parte superiore dei passaruota anteriori. Queste cosiddette “louvres” contribuiscono in modo significativo a migliorare l’aerodinamica. Insieme alla cinematica ottimizzata grazie alle sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante, che forniscono un effetto anti-affondamento migliorando la resistenza alla forza, le lamelle contribuiscono a contrastare la compressione dell’anteriore in decelerazione, mantenendo così l’equilibrio aerodinamico. Questo riduce la tendenza della vettura a inclinarsi in avanti in frenata, nota anche come sensibilità al beccheggio. Di conseguenza, la nuova 911 GT3 R offre un comportamento in frenata più preciso e prevedibile, migliorando il controllo generale.

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Al posteriore, l’alettone “a collo di cigno” è dotato di un flap Gurney da quattro millimetri. Questo genera ulteriore deportanza aerodinamica e amplia le possibilità di regolazione dell’equilibrio aerodinamico. Il sottoscocca è completamente chiuso e rinforzato nella parte posteriore. Allo stesso tempo, la cinematica modificata dell’assale posteriore multi-link aumenta l’effetto anti-affondamento, riducendo la compressione del posteriore in caso di forte accelerazione. Ciò migliora la distribuzione dinamica del carico tra gli assi. In combinazione con un ABS da corsa di quinta generazione adattato da Bosch, questi miglioramenti si traducono in una maneggevolezza più bilanciata.

Ulteriori miglioramenti dettagliati si basano sull’ampio feedback ricevuto dai team clienti di Porsche Motorsport in un’ampia gamma di eventi sportivi in tutto il mondo. Ad esempio, il sistema di servosterzo elettroidraulico ora dispone di un ulteriore raffreddamento a liquido, ottimizzando le sue prestazioni termiche e garantendo forze sterzanti costanti, anche su circuiti impegnativi come il Nürburgring Nordschleife. I nuovi cuscinetti ruota in ceramica migliorano la robustezza e la durata, mentre i perni di centraggio modificati semplificano l’installazione degli alberi di trasmissione. Questi vengono ora raffreddati direttamente tramite la propria alimentazione d’aria attraverso condotti NACA nelle minigonne laterali, indipendentemente dal raffreddamento dei freni. Ciò migliora la stabilità su circuiti ad alta velocità come Monza o Le Castellet, dove un assetto ribassato è fondamentale. Allo stesso tempo, il sistema di raffreddamento dei freni posteriori può essere regolato con maggiore precisione, una caratteristica importante per circuiti come Daytona.

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Una presa d’aria modificata per il pilota garantisce una circolazione dell’aria costante all’interno dell’abitacolo, anche durante le gare di lunga durata. La chiavetta USB RLU offre ora vantaggi pratici: questa unità di registrazione remota memorizza i dati di guida della nuova 911 GT3 R direttamente su una chiavetta USB, che può essere sostituita rapidamente, anche durante una breve sosta ai box. Questo elimina la necessità di collegare un computer portatile tramite cavo, che richiede molto tempo.

Numerosi pacchetti opzionali sono ora inclusi di serie

Porsche Motorsport offre diversi pacchetti opzionali non di serie per la nuova 911 GT3 R: il pacchetto sensori, il pacchetto endurance, il pacchetto pit lane link e il pacchetto telecamera. Questi kit includono quattro sensori laser per l’altezza da terra, due potenziometri per la pompa freno, un sensore di temperatura della pista, una telecamera posteriore e supporti per il sistema di borraccia. Un sensore di rilevamento del rifornimento registra l’inserimento dell’ugello del carburante. Insieme a un LED aggiuntivo per il rifornimento, questo svolge un ruolo chiave in campionati come l’IMSA ed il WEC, così come nella 24 Ore di Spa-Francorchamps, per garantire il rispetto dei tempi minimi di rifornimento e delle quantità di energia.

I team clienti possono ancora scegliere tra una gamma di opzioni di equipaggiamento speciali, studiate appositamente per le specifiche esigenze delle serie GT3. Per la classe FIA LMGT3 e IMSA, ad esempio, queste includono alberi di trasmissione speciali e, nella classe NLS, un pre-silenziatore modificato simile a quello della LMGT3, oltre a supporti per gli alettoni con un intervallo di regolazione modificato.

Primo test di successo in condizioni di gara

Il motore boxer a sei cilindri da 4,2 litri, che eroga fino a 416 kW (565 CV) a seconda della classificazione Balance of Performance (BoP), e la trasmissione dell’attuale 911 GT3 R rimangono sostanzialmente invariati. Per i veicoli esistenti basati sulla generazione 911 992, Porsche Motorsport prevede di offrire kit di aggiornamento al prezzo unitario di 41.500 euro più l’IVA specifica per Paese. Le modifiche di nuova generazione potranno quindi essere installate sui veicoli esistenti.

Lo sviluppo della nuova 911 GT3 R è iniziato nell’agosto 2024. Porsche Motorsport ha condotto test sia presso la sua struttura interna di Weissach che su circuiti permanenti come Sebring, Paul Ricard, Spa-Francorchamps e il Nürburgring Nordschleife. Un test chiave si è svolto a metà aprile in condizioni di gara, quando un veicolo di test iscritto da Herberth Motorsport ha gareggiato nella Michelin 12 Ore di Spa-Francorchamps sul circuito del Gran Premio del Belgio. L’ex Porsche Junior e campione in carica IMSA GTD-Pro Laurin Heinrich, insieme ai connazionali Ralf Bohn e Alfred Renauer si sono aggiudicati il secondo posto assoluto nella gara disputata in due manches.

La nuova 911 Cup: prestazioni più elevate per il monomarca

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Insieme alla versione 2026 della 911 GT3 R, presentata anche la versione Cup, basata sulla generazione 992.2 della 911, che subentrerà dal 2026. In questo caso – cita il comunicato specifico – gli sforzi di sviluppo si sono concentrati sul miglioramento delle prestazioni, sul mantenimento di costi operativi ragionevoli e sulla semplificazione della maneggevolezza sia per i piloti che per i team. Il motore boxer aspirato a sei cilindri da 4,0 litri eroga ora una potenza aumentata di 382 kW (520 CV), ovvero dieci CV in più della precedente. La nuova Porsche Carrera Cup verrà offerta corsa al prezzo di 259.000 euro, IVA esclusa.

Piero Lonardo

Foto: Porsche

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IMSA – Lamborghini, stop al programma Hypercar nel 2026

Con un comunicato nell’area news in inglese del proprio sito istituzionale, Lamborghini ha annunciato poco fa che fermerà il programma SC63 Hypercar per il 2026.

Qui di seguito il comunicato, tradotto, in formato integrale:

Lamborghini sposta l’attenzione sulle piattaforme GT3 e Super Trofeo con il debutto delle nuovissime Temerario sviluppate internamente

Sant’Agata Bolognese, 4 agosto 2025 – Automobili Lamborghini ha annunciato un riallineamento strategico delle proprie attività sportive, con la decisione di sospendere il programma IMSA GTP per la stagione 2026.

Inizialmente concepito come una naturale evoluzione della piattaforma corse clienti Lamborghini, il progetto Hypercar/GTP è stato lanciato con l’ambizione di espandere ulteriormente la presenza del marchio nell’endurance di livello top. Il programma è stato progettato per garantire una visibilità globale attraverso la presenza di una vettura da corsa ibrida in ciascuno dei due campionati in cui questa classe è ammessa. Tuttavia, le condizioni su cui si basava il programma sono cambiate significativamente. Con lo sviluppo del progetto, le risorse richieste, sia in termini di budget che di complessità tecnica, sono aumentate oltre le previsioni iniziali.

In questo contesto, Lamborghini ha preso la decisione strategica di concentrare i propri sforzi e investimenti sulla piattaforma GT3 e sul Super Trofeo, che rimangono i pilastri portanti delle attività motorsport del marchio e un pilastro fondamentale per offrire prestazioni eccellenti ai propri clienti in tutto il mondo.

La nuova Temerario GT3 e la Temerario Super Trofeo rappresentano due progetti completamente nuovi, sviluppati per la prima volta completamente all’interno di Automobili Lamborghini.

La Temerario GT3 è stata presentata ufficialmente a luglio 2025 durante il Goodwood Festival of Speed ed è attualmente in una fase avanzata di sviluppo attraverso una serie di test sui circuiti europei. Il suo debutto ufficiale è previsto per la 12 Ore di Sebring del 2026, parte dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Il progetto Temerario GT3 mira a superare il successo sportivo e commerciale della Huracán GT3, che ha finora ottenuto 96 titoli e 192 vittorie in gara in tutto il mondo. Il nuovo modello Temerario Super Trofeo, nel frattempo, sarà presentato entro la fine dell’anno.

Automobili Lamborghini rimane fermamente impegnata nel motorsport, parte integrante del DNA del proprio marchio, e continuerà a valutare future opportunità di partecipazione alle corse con la stessa ambizione e passione che hanno caratterizzato il suo spirito sportivo.

Cosí termina il comunicato che sancisce di fatto la chiusura del programma Hypercar Lamborghini. Nessuna nota social al momento in cui stiamo scrivendo, men che meno nella nostra lingua. Un programma nato con presupposti di eccellenza ma scontratosi contro una miriade di fattori esterni, a partire dalle dinamiche interne nel gruppo VW/Audi/Porsche alla scelta del fornitore telaistico.

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La SC63 dovrebbe comunque partecipare agli ultimi due round della IMSA Michelin Endurance Cup, in programma ad Indianapolis e a Road Atlanta, sempre affidandosi a Riley quale partner in pista.

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Rimarranno comunque nella nostra memoria la partecipazione a Le Mans nel 2024, con entrambe le vetture al traguardo, Romain Grosjean in testa ad Indianapolis sotto la pioggia sempre lo scorso anno, nonchè alla recente 6 ore del Glen.

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Piero Lonardo

Foto: Lamborghini, Piero Lonardo

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IMSA – E’ finalmente BMW a Road America! La Ferrari Triarsi vince in GTD

A volte accadono cose curiose, tipo che BMW ed RLL fanno doppietta a Road America con le M Series V8 a pochi giorni di distanza dall’annuncio ufficiale della separazione dalla struttura di Bobby Rahal.

La squadra dell’Indiana, spesso poco consistente in pitlane, questa volta ha azzeccato la strategia giusta, compito non semplice in una gara contraddistinta da una prima metà di gara spezzettata da ben quattro neutralizzazioni.

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Nick Yelloly ha guidato il gruppo con l’Acura partita dalla pole, ma la seconda Full Course Yelow, chiamata in causa per il crash della Ferrari di Inception Racing in T7, era un’occasione troppo ghiotta per non approfittarne, e metà del parco delle GTP è passata dalla pitlane.

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Si separavano anche gli schieramenti delle GT, anche se il successivo passaround provvedeva a livellare i valori, e al comando delle GTD Pro avanzava la Corvette di Tommy Milner, mentre in GTD era la Mercedes del Winward a dettare il passo; la LM P2 frattanto era appannaggio di PJ Hyett e di Spike the Dragon.

La BMW di Madison Snow si impossessava della leadership delle GTD Pro alla prima sosta della Corvette #4, mentre l’altra GT del Kentucky di Alexander Sims approfittava della terza Full Course Yellow di giornata, che vedeva tutti prototipi al pit. Entrambe le Corvette però diventavano bersagli al successivo restart, che triggerava una nuova neutralizzazione a pochi minuti dalla metà gara.

Davanti a tutti ora c’è la Porsche #6 di Mathieu Jaminet sulla Cadillac Whelen di Earl Bamber e le BMW occupano le ultime posizioni delle GTP. Ad un’ora esatta dal termine, in regime di corsa libera, le due M Hybrid V8 provvedono alla sosta presumibilmente finale.

In loro aiuto Nick Tandy chiude l’arrembante Rick Taylor, in lotta per la terza posizione, e lo fa girare, causando quella che sarà l’ultima FCY di giornata: tutte le GTP si precipitano ai box salvo le due BMW, e anche alcune GTD, tra cui la BMW M4 GT3 Evo #1 e le Ferrari di Triarsi Competizione e Conquest Racing.

Si riparte a 38’ dalla bandiera a scacchi col grosso interrogativo sulla capacità delle due BMW, ora solitarie in testa alla gara, di resistere sino alla fine. Stesso interrogativo per la Porsche di AO Racing, leader in GTD Pro, mentre Alec Udell a sorpresa sta conducendo in GTD con la Corvette di DXDT Racing.

Ma le due BMW arriveranno nell’ordine al traguardo, con la #24 di Philipp Eng e Dries Vanthoor davanti alla #25 di Marco Wittmann e Sheldon van der Linde, nonostante gli attacchi di Renger van der Zande, il quale ha avuto la meglio sulla Porsche leader in classifica, passata nel finale anche dalla Cadillac di Earl Bamber, e che a propria volta precede l’Aston Martin Valkyrie, P6 grazie anche al sacrosanto drive-through rimediato da Tandy.

Mentre Dane Cameron porta tranquillamente ad un meritato successo l’Oreca LM P2 di AO Racing, infuria la battaglia fra le GT, che negli ultimi minuti perdono definitivamente la Corvette #3.

La scommessa di AO Racing non ha pagato e “Rexy” era costretta ad una seconda sosta nel finale, lasciando il comando delle GTD Pro a Neil Verhagen con la BMW #1 condivisa con Madison Snow, che si aggiudica la seconda vittoria stagionale per il Paul Miller Racing dopo quella di Watkins Glen con la #48..

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Alle sua spalle emergono Seb Priaulx con la Ford Mustang #64 ed Albert Costa con la Ferrari DragonSpeed dopo che Andrea Caldarelli sulla rediviva Lamborghini Pfaff, ricostruita a tempo di record, si era incaricato del “lavoro sporco” sulla Corvette #3. La capolista manca ancora una volta il successo e chiude in quarta posizione davanti alla seconda Mustang.

Lotta al coltello anche in GTD, con sportellate che vedono protagoniste la Mercedes Winward, l’Aston Martin di Heart of Racing e la Lexus #12. Ma davanti è Kenton Koch a rompere gli indugi e a sverniciare la Corvette #36, che nel finale cede di schianto, forse a corto di carburante.

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Primo successo quindi per Kenton Koch ed Onofrio Triarsi e la Ferrari di Triarsi Competizione, che a sua volta precede la Lamborghini del Forte Racing di Mario Farnbacher e Misha Goikhberg e l’altra 295 GT3 del Conquest Racing di Manny Franco e Daniel Serra.

Prossimo appuntamento con il WeatherTech SportsCar Championship fra tre settimane al Virginia International Raceway, round tutto dedicato alle GT. Per rivedere in azione i prototipi si dovrà attendere il 21 settembre ad Indianapolis prima del gran finale della Petit Le Mans di metà ottobre.

Piero Lonardo

Foto: BMW M Motorsport, IMSA,, Michelin Racing USA

L’ordine di arrivo

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IMSA – Nelle qualifiche di Road America, il testa a testa Acura-BMW premia Yelloly

Terza pole position consecutiva per l’Acura #90 nelle qualifiche di Road America. Questa volta come a Detroit tocca a Nick Yelloly precedere tutti col tempo di 1.48.628, a partire delle due BMW, che Sheldon van der Linde e Dries Vanthoor, quest’ultimo al top nelle Libere-2, hanno portato a 53 e 55 millesimi dal leader. Non lontana comunque l’altra ARX-06 di Colin Braun, che chiude ad 80 millesimi.

Matt Campbell non è andato oltre la quinta prestazione con la Porsche capolista, mentre l’altra 963 Penske, nonostante un BoP in apparenza ultra-favorevole, ha chiuso con Felipe Nasr dietro le Cadillac di Jack Aitken e Filipe Albuquerque.

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Pole position consecutiva, la seconda di fila nel caso specifico, per PJ Hyett con “Spike the dragon” tra le LM P2. Il gentleman di AO Racing si è permesso di rifilare 7 decimi a George Kurtz con la vettura del Crowdstrike by APR. Quarta prestazione alle spalle di Dan Goldburg per Tonis Kasemets e la vettura del debuttante Team Tonis.

Ricordiamo che per entrambe le entry di United Autosports è stato cancellato il giro migliore per aver causato interruzioni nelle libere-1, cosí come all’Oreca #11 del TDS, protagonista di un testacoda in curva 6 in mattinata.

Ma l’incidente più significativo è occorso a Marco Mapelli con la Lamborghini di Pfaff Motorsports. L’Huracàn #9 iscritta in GTD Pro, denominata affettuosamente “Giulia”, si è schiantata contro le barriere dopo un contatto con l’Oreca LM P2 del PR1/Mathiasen con Benjamin Pedersen al volante. Il team canadese non ha partecipato alle qualifiche ma dovrebbe prendere lo start grazie ad un telaio extra fornito da Forte Racing.

La classifica delle GT presenta una situazione abbastanza anomala. Miglior tempo infatti per la Mercedes capolista in GTD di Winward Racing, grazie a Russell Ward, autore di 2.03.745; al suo fianco Giacomo Altoè, leader delle GTD Pro, il quale ripete la prestazione del 2024 precedendo sul filo di lana le due Corvette Pratt Miller di Alexander Sims e Tommy Milner.

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Tra la Ferrari del DragonSpeed e le due Z06.GT3 R però si piazza, per appena 8 millesimi, l’Aston Martin di Casper Stevenson. A seguire ancora, prima di vedere la quarta classificata fra i Pro, ben quattro GTD, capitanate dalla Ferrari #021 di Triarsi Competizione e la Corvette del DXDT Racing di Robert Wickens.

Questi i presupposti per una gara, della durata standard di 2 ore e 40’, che si preannuncia assai interessante. Start alle 2.10 PM ET, le 20.10 nostrane, con diretta streaming come sempre sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: MSR, AO Racing, IMSA

I risultati delle Libere 2 

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Acura e Aston Martin brillano nelle prime libere di Road America

Tom Blomqvist guida la classifica delle prime libere di Road America con l’Acura #60 ed il tempo di 1.51.255, ma la sorpresa riguarda l’Aston Martin Valkyrie, che con Ross Gunn si piazza alle spalle della trionfatrice alla 6 Ore del Glen per appena 73 millesimi.

Solo P5 per la migliore delle Porsche, a oltre mezzo secondo dal leader, con Nick Tandy, nonostante un Balance of Performance apparentemente favorevole alle GTP di Stoccarda. Nel mezzo, Jack Aitken con la Cadillac Whelen e la BMW di Dries Vanthoor, alla terz’ultima esperienza della gestione RLL.

Da segnalare il contatto proprio fra la Valkyrie e la BMW #24 in curva 6, con Philipp Eng ritenuto responsabile e punito con un drive-through.

A Mikkel Jensen la palma del migliore tra le LM P2 con la vettura del TDS col tempo di 1.52.781, a precedere le due auto di United Autosports di Paul di Resta e Ben Hanley. Queste due unità perderanno domani il miglior giro in qualifica in quanto protagoniste di altrettante Red Flag con i due Bronze driver Dan Goldburg e Phil Fayer.

Winward Racing non ha deluso, segnando la migliore prestazione di 2.04.991.ad opera di Russel Ward; dietro la capolista indiscussa della classe GTD, Parker Thompson con la Lexus #12, a ben 8 decimi, e la Porsche del Wright Motorsports. La Ferrari del DragonSpeed chiude al top delle GTD Pro grazie a Giacomo Altoè, a precedere l’altra 296 GT3 del Conquest Racing di Daniel Serra.

Domani si proseguirà con le libere 2 e le Qualifiche, rispettivamente alle 10.05 AM ET e alle 5.40 PM ET, le 23.40 italiane, Diretta di queste ultime sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

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IMSA – 49 auto a Road America con la novità Team Tonis: le Porsche torneranno al successo?

Nel weekend torna anche il WeatherTech SportsCar Championship a Road America per l’ottava tappa del 2025. La celebre pista di Elkhart Lake, che il prossimo anno sarà protagonista di una 6 ore, vedrà la partecipazione di ben 49 vetture, con la novità Team Tonis.

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Tonis Kasemets e Matthew Brabham debutteranno con un’Oreca LM P2. Il gentleman di origine estone, un passato da ingegnere di pista nelle formule promozionali USA al Pabst Racing e già campione della Prototype Challenge nel 2022, dopo alcuni outing sulle LM P3, ha debuttato nella categoria sulla pista di casa lo scorso annno con la Ligier del Sean Creech Motorsports.

Al suo fianco Matthew Brabham, figlio e nipote d’arte,  talento nelle formule minori delle monoposto senza però riuscire a fare il salto in IndyCar, dove spesso guida la biposto che porta a spasso le celebrità prima della gara. In seguito Brabham si è rivelato  specialista nei SuperTrucks, dove si è laureato campione per ben tre volte. Lo scorso anno il debutto in IMSA con “Spike”, l’Oreca LM P2 di AO Racing.

Di ritorno, sempre nella categoria cadetta, la vettura del JDC-Miller di Gerry Kraut and Scott Andrews, attesa finalmente al debutto in gara dopo i problemi al CTMP, e AF Corse, pure assente in Canada, per Luis e Matias Perez Companc.

Assente invece Tom Dillmann. Il pilota di Inter-Europol, reduce dall’incidente di due settimane fa in Canada, prosegue la propria riabilitazione e sarà sostituito da Connor De Phillippi. Cambio infine al PR1 Mathiasen, con Naveen Rao al fianco di Benjamin Pedersen.

In assenza di concomitanze con il WEC, tornano le line-up ufficiali fra le 11 GTP e le 10 GTD Pro, compreso Dan Harper, il quale ha risolto a favore del Paul Miller Racing la contemporaneità col GTWC Europe a Magny Cours. Fra le GTD si segnala il ritorno in pista della Mercedes AMG GT3 Evo del Korthoff Competition Motors con la nuova accoppiata formata da Mike Skeen e Daniel Morad dopo l’abbandono del team da parte di Kenton Koch. Quest’ultimo ricordiamo si è accasato con Triarsi Competizione, e si alternerà come al CTMP sulla Ferrari #021 insieme a Onofrio Triarsi.

Andare alla caccia delle Porsche 963 non sarà semplice sul tracciato del Wisconsin. L’IMSA infatti nel nuovo Balance of Performance ha concesso 9 kg in meno alle GTP di Stoccarda, mentre al contrario ha appesantito le Cadillac di ben 20 kg. 15 invece i kg concessi alle BMW, mentre le Acura trionfatrici negli ultimi due appuntamenti continueranno a correre col medesimo peso di 1.038 kg.

In termini di velocità massima inoltre, le Porsche, dominatrici della prima parte di stagione, potrannno godere anche di qualche cavallo in più fino ai 250 kmh e di un 5,2% in più sulle alte velocità. Leggermente aumentata anche la potenza delle BMW, mentre al contrario sono state ridotte le potenze massime di Cadillac ed Acura rispetto a Watkins Glen, l’ultimo round che ha visto in azione la classe regina.

Le ARX-06 e le V-Series.R soffriranno anche di una leggera riduzione di energia massima per stint, scendendo entrambe a 907 MJ; leggero calo anche per le BMW, che diventano le più efficienti con 890 MJ per stint, mentre i consumi delle Porsche potranno arrivare a 896 MJ per stint contro gli 875 del Glen.

Tra le GT3 infine, variazioni di peso rispetto al CTMP per Aston Martin (-7 kg), BMW {-17 kg), Corvette (+15 kg), Ferrari (-26 kg) e Ford (-2 kg). Discrete riduzioni di potenza entro i 190 kmh per le BMW M4 GT3 Evo, Ford Mustang e soprattutto Lexus. Al contrario, le Lamborghini riceveranno un 3,4% extra e le Mercedes addirittura un 3,8% in più.

Robusta riduzione della potenza massima dai 200 kmh un po’ per tutti i marchi, ma anche e soprattutto nell’energia massima per stint; le Porsche 911 GT3 R, pur mantenendo il valore più basso del lotto, correranno con 811 MJ per stint contro gli 889 MJ del Canada. Lexus e Mercedes continueranno sempre a godere della maggiore quantità di energia disponibile, con 897 e 900 MJ per stint contro i 946 e 949 MJ al CTMP.

L’azione in pista nel Wisconsin inizierà venerdí 1° agosto alle 3.00 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 2 dalle 5.40 PM ET, le 23.40 italiane, e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40’, il 3 agosto alle 2.10 PM ET, le 20.10 nostrane. Diretta di qualifiche e gara sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Road America

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IMSA – “Spike” trionfa anche aldilà dell’oceano al CTMP. Successi di Ferrari e Lamborghini tra le GT

Dane Cameron e PJ Hyett si impongono al Canadian Tire Mototorsport Park. La popolare “Spike”, recente trionfatrice e Le Mans e a Imola nella sottoclasse LM P2 Pro/AM con l’aiuto di Louis Deletraz, agguanta il primo successo stagionale nel WeatherTech SportsCar Championship.

Malauguratamente questa vittoria è stata propiziata dall’incidente che ha coinvolto Tom Dillmann a 20’ dalla bandiera a scacchi. Il campione in carica della categoria, a causa di un guasto tecnico non ancora individuato, si è schiantato duramente con l’Oreca di Inter-Europol sulle gomme a protezione di curva 3. Al momento il simpatico pilota francese, cui vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione, si è già fatto vivo a mezzo sociale presso l’ospedale locale in cui è ricoverato.

L’Oreca #43 era balzata al comando all’ultima sosta e, grazie anche alla neutralizzazione susseguente all’incidente tra l’Oreca LM P2 del TDS di Hunter McElrea e la Lamborghini di Mario Farnbacher, si stava avviando verso il secondo successo stagionale nella serie americana, che invece è tornato in mano alla vettura di AO Racing, che aveva dominato la prima parte di gara partendo dalla pole.

Completano il podio la #22 di United Autosports condotta per l’occasione da Tom Blomqvist insieme a Dan Goldburg, e la vettura del Riley di Gar Robinson e Felipe Fraga. La direzione gara ha negato il via alla macchina del JDC-Miller iscritta one-shot per Gerry Kraut e Scott Andrews in quanto i due piloti non hanno percorso un sufficiente chilometraggio durante le libere a causa della rottura del motore.

DragonSpeed

Prima vittoria anche di DragonSpeed in GTD Pro. Giacomo Altoè ed Albert Costa hanno approfittato al meglio della strategia per balzare al comando sulla Porsche di AO Racing, protagonista nelle prime fasi di gara. Le Full Course Yellow finali hanno permesso alla 296 GT3 #81, gestita in partnership con Risi Competizione, di conquistare il successo dopo essere partiti dall’ultima piazzola davanti alla Corvette #4 e alla citata “Rexy”.

LamboWTR

Ad un’altra GT italiana, la Lamborghini del WTR di Danny Formal e Trent Hindman, la vittoria in GTD. Anche in questo caso la strategia l’ha fatta da padrona, permettendo alla Huracàn #45 di recuperare dal testacoda al via che l’aveva relegata al fondo dello schieramento.

Poteva essere doppietta per le vetture di Sant’Agata, ma il recupero di Farnbacher e della #78 del Forte Racing è stato vanificato dal contatto di cui sopra. Piazza d’onore quindi per la capolista Winward di Phil Ellis e Russel Ward, davanti a propria volta alla Lexus del Vasser Sullivan di Parker Thompson e Jack Hawksworth.

In classifica generale, tra le LM P2 il solo Dan Goldburg continua a condurre con 1375 punti contro i 1297 dei vincitori di domenica ed i 1251 dell’accopiata del Riley. In GTD Pro, l’equipaggio della Corvette #3, quarto al traguardo, mantiene la leadership con 39 punti di vantaggio su Laurin Heinrich e Klaus Bachler con Albert Costa a salire quale terza forza a -53. Poco cambia infine in GTD, con l’equipaggio del Winward ancor più saldamente in testa con un vantaggio incrementato a 92 punti sul Vasser Sullivan.

Prossimo appuntamento con l’IMSA, il 3 agosto a Road America, col ritorno delle GTP.

Piero Lonardo

Foto: Oreca, Dragonpeed, WTR

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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IMSA – Palcoscenico pronto per le LM P2 e le GT a Mosport Park

Nel weekend oltre al WEC in azione anche il WeatherTech SportsCar Championship con l’appuntamento del Canadian Tire Mototorsport Park, con le LM P2 quale categoria top e 35 entry annunciate.

Diverse le variazioni agli equipaggi, stanti le concomitanze, soprattutto con l’appuntamento paulista della serie mondiale. A condividere il volante dell’Oreca del Tower Motorsports insieme al pilota di casa John Farano ci sarà Renger van der Zande al posto di Sebastien Bourdais.

Hunter McElrea tornerà al volante della vettura #11 del TDS al posto di Mikkel Jensen, mentre sarà Alex Quinn a sostituire l’altro driver Peugeot, Malthe Jakobsen sull’entry del CrowdStrike by APR.

Il posto di Paul di Resta nella capolista United Autosports – che per l’occasione schiera nuovamente la seconda entry per il canadese Phil Fayer e Ben Hanley – verrà preso da Tom Blomqvist, recente trionfatore al Glen con l’Acura GTP del Meyer Shank Racing.

Prima partenza anche per la LM P2 del JDC-Miller per Gerry Kraut e Scott Andrews, mentre ERA Motorsport porterà in gara un altro rappresentante della foglia d’acero, Travis Hill, insieme al veterano Ryan Dalziel. Assente la vettura di AF Corse dei Perez Companc.

Per la gara di casa, sulla Lamborghini di Pfaff Motorsports iscritta in GTD Pro, ritorna Marco Mapelli al fianco di Andrea Caldarelli, mentre Giacomo Altoè è atteso nuovamente al volante della Ferrari di DragonSpeed insieme ad Albert Costa.

Ben 13 le GTD, col ritorno delle line-up per la Sprint Cup, compreso l’idolo locale Robert Wickens sulla Corvette del DXDT Racing con Alec Udell. L’altra Z06 GT3.R di AWA di Orey Fidani e Matthew Bell tornerà in pista con i colori nazionali già visti a Le Mans.

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Presente anche la Ford Mustang del Gradient Racing per Jenson Altzman e Robert Megennis, mentre non risulta dall’entry list la Mercedes del Korthoff Competition Motors. Da capire infine se e con chi verrà schierata la Ferrari #021 di Triarsi Competizione, mentre Roman de Angelis sostituirà Tom Gamble sull’Aston Martin dello Heart of Racing vittoriosa al Glen, nella rincorsa di Casper Stevenson all’apparentemente imprendibile Mercedes di Winward Racing.

Relativamente al BoP, ben 20 i kg extra assegnati alle Lamborghini Huracàn rispetto all’ultimo round, insieme ad una discreta riduzione di potenza alle velocità sino ai 190 kmh. Trattamento simile anche alle Corvette, ricordiamo leader in GTD Pro, cui vengono aggiunti 10 kg e tolto un 3,7% di potenza alle medio-alte. Riduzione di potenza e 7 kg in più anche per le Aston Martin Vantage. 10 kg extra anche per le BMW M4 GT3, cui però al contrario è stato concesso un leggero incremento di potenza.

Notevoli variazioni infine anche relativamente all’energia massima per stint. Le Porsche rimangono le più teoricamente efficienti con 889 MJ rispetto agli 860 del Glen, mentre Mercedes e Lexus potranno disporre rispettivamente ancora di ben 949 e 946 MJ (-6 e -23 MJ rispetto all’ultimo round). Le RC F GT3 potranno godere inoltre di un’ala posteriore di minore incidenza. Tolti infine 31 MJ anche alle Aston Martin, mentre al contrario sono stati concessi alle Ferrari ben 33 MJ extra.

L’appuntamento in pista a Mosport è per le 1.55 PM ET di venerdí 11 luglio per le prime libere. Qualifiche sabato 12 alle 4.00 PM ET, le 22 italiane, mentre lo start della gara, della durata standard di 240’, è previsto per le 2.05 PM ET, le 20.05 nostrane, di domenica 13 luglio. Diretta streaming sul sito IMSA e sui canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Piero Lonardo

L’entry list di Mosport

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IMSA – L’Acura concede il bis al Glen in un finale thrilling

Ancora una vittoria Acura nel WeatherTech SportsCar Championship alla 6 ore del Glen, con l’ARX-06 di Tom Blomqvist e Colin Braun, che grazie ad un ultimo filo di carburante eredita la leadership all’ultimo giro sulla Cadillac del Whelen Racing.

Una gara pazza, iniziata sotto una pioggia battente nonostante temperature sostenute e spezzettata da ben nove Full Course Yellow, segno della selezione sull’impegnativo tracciato newyorchese.

Start

In diversi si sono alternati al comando, ben consci che la gara si sarebbe vinta alla distanza, nemmeno fosse una 24 ore, tra cui anche la Lamborghini di un esausto Romain Grosjean (ma veramente non ci sono sistemi a tutela della freschezza del pilota sulla SC63?), che chiuderà in P7 nel giro dei vincitori e la Porsche capolista di Felipe Nasr e Nick Tandy.

Pesante battuta di arresto per quest’ultima, col pilota britannico a chiudere col botto (in tutti i sensi) a 1h20 dalla fine. Out anche la Porsche Proton e una delle BMW, con Marco Wittmann sulle barriere. Per il resto tutte le GTP al traguardo, anche l’Aston Martin Vakyrie, con le due Cadillac del Wayne Taylor Racing a raccogliere finalmente un doppio podio davanti alla Porsche #6, che passa a condurre la classifica, e alla Cadillac Whelen, a lungo al comando nella seconda metà di gara.

UA22

Tra le LM P2, che tornavano in azione addirittura da Sebring, successo per United Autosports con la #22 Paul di Resta, Rasmus Lindh e Dan Goldburg, già vincitori a Daytona. Niente da fare per “Spike”, l’Oreca di AO Racing, nonostante la rimonta nelle fasi finali. Completa il podio la vettura del Crowdstrike by APR.

Presto out due delle entry più accreditate del PR1 Mathiasen e del TDS, coinvolte nello scontro tra quest’ultima e la BMW del Paul Miller Racing di Madison Snow.

BMW48Squadra questa che va ad aggiudicarsi la prima vittoria stagionale in GTD Pro con l’altra M4 GT3 di Dan Harper e Max Hesse. E poteva anche essere doppietta, se la #1 non fosse stata trovata con la pressione dei pneumatici non conforme e costretta ad una sosta tecnica a poco più di mezz’ora dal termine.

A podio terminano la Corvette #3 e la Ford Mustang #65, mentre la Porsche capolista di AO Racing doveva cedere terreno, a debito di carburante.

E proprio la carenza di combustibile ha privato della vittoria in GTD a poche curve dalla bandiera a scacchi la Lexus #12. Annata decisamente sfortunata per i colori del Vasser Sullivan, che non riescono a sfruttare la giornata no del Winward Racing, coinvolta nella melèe iniziale tra le due LM P2.

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Successo quindi per l’Aston Martin dello Heart of Racing di Rom Gamble, Zach Robichon e Casper Stevenson davanti alla Ferrari di Inception Racing ed alla Mercedes del Korthoff Competition Motors. Completano la top five le altre due 296 GT3 di Triarsi Competizione ed AF Corse.

Prossimo appuntamento con la serie IMSA fra tre settimane al Canadian Tire Motorsport Park, protagoniste LM P2, GTD Pro e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Meyer Shank Racing, IMSA, United Autosports, Heart of Racing

L’ordine di arrivo della 6 ore del Glen