Una robusta selezione di foto del Fanatec GT World Challenge Europe disputato nel weekend a Magny-Cours.
Foto: Alberto Manganaro
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Una robusta selezione di foto del Fanatec GT World Challenge Europe disputato nel weekend a Magny-Cours.
Foto: Alberto Manganaro
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Dries Vanthoor/Charles Weerts (WRT #32/Audi) e Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello (Akkodis ASP #89/Mercedes) si sono divisi i successi in quel di Magny-Cours, sede questo weekend del secondo atto del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup.
Race-1
Simon Gachet (Tresor by Car Collection #11/Audi) ha tenuto la prima posizione alla partenza senza molti problemi. Il pilota francese ha allungato sulla concorrenza, mentre Charles Weerts (Audi #32/WRT) perdeva una posizione a favore di Gilles Magnus (Sainteloc Racing #26/Audi), protagonista di una bellissimo start.
Tutto è rimasto stabile fino alla sosta obbligatoria nel cuore della race-1. Tutti si sono fermati subito ad eccezione di Gachet, una strategia che non ha pagato. Il primo giro lanciato di Dries Vanthoor #32 è stato semplicemente incredibile, il campione in carica si è ritrovato davanti a Christopher Haase #11 che successivamente perderà progressivamente terreno dalla testa della corsa.
Il protagonista del secondo stint è stato sicuramente l’italo-svizzero Raffaele Marciello, nettamente superiore al resto della concorrenza. Il #89 di Akkodis ASP (Mercedes) si è portato in terza posizione ed ha iniziato ad inanellare dei giri veloci che gli hanno concesso di impensierire la prima delle due vetture del Tresor by Car Collection.
Il sorpasso è stato abbastanza semplice per l’ex campione della categoria, secondo al termine della race-1 con il proprio teammate Timur Boguslavskiy. Terzo gradino del podio per Christopher Haase/ Simon Gachet, quarto per Aurelien Panis/Patric Niederhauser (Sainteloc Racing #25/Audi).
In Silver Cup la battaglia non è mancata tra la già citata Audi #26 di Magnus/Baert e la Ferrari #53 di AF Corse di Ulysse de Pauw /Pierre Alexandre Jean. I vincitori della race-1 di Brands Hatch si sono dovuti accontentare della seconda piazza davanti a Casper Stevenson/Thomas Drouet (Akkodis ASP #87/Mercedes).
In PRO-AM, invece, Miguel Ramos/Dean Macdonald (Garage #188) svettano con McLaren davanti alla 720S GT3 #111 di Patryk Krupinski / Christian Klien. Terzo posto per Ferrari con Cédric Sbirazzuoli/Hugo Delacour ( DLC One AF Corse #21)
Race-2
Marciello ha fatto la differenza nella seconda ed ultima competizione del fine settimana. Lo svizzero ha preso subito il largo, mentre Dries Vanthoor perdeva posizioni sbagliando la prima curva dell’impianto transalpino.
La Mercedes #89 di Akkodis ha subito allungato, una condizione differente rispetto all’AMG GT3 #88 di Maxi Goetz che perdeva posizioni dopo un deciso assalto da parte di Audi. Patric Niederhauser (Sainteloc Racing #25/Audi) e Christopher Mies (WRT #33) si sono messi nell’ordine all’inseguimento della testa della corsa, una missione di fatto impossibile.
Timur Boguslavskiy ha concluso nel miglior modo l’opera di Marciello imponendosi con margine sulla vettura gemella #88 di Akkodis ASP di Jim Pla/Maximilian Götz . Ricordiamo l’assenza in questo fine settimana da parte del francese Jules Gounon, vincitore per la seconda volta consecutiva della 12h di Bathurst.
L’AMG #88 ha approfittato chiuso sul secondo gradino del podio in seguito ad una sanzione per l’Audi #33 di Jean-Baptiste Simmenauer. Quest’ultimo è stato raggiunto negli ultimi minuti dalla Mercedes #88 di Pla che non ha mai cercato il sorpasso in seguito ad una sanzione del rivale per unsafe release.
Quarto posto conclusivo per l’ex protagonista della Porsche Supercup, penalizzato di 10 secondi. Provvedimento simile anche per Aurelien Panis, terzo all’arrivo con 5 secondi in più nella graduatoria conclusiva dopo un contatto di Mies alla Mercedes #88 di Goetz.
In Silver Cup ad avere la meglio è stata la Ferrari #53 di Ulysse de Pauw /Pierre Alexandre Jean. Secondo posto per Alex Aka /Nicolas Schöll (Attempto Racing #99/Audi), abili a concludere davanti a Casper Stevenson/Thomas Drouet (Akkodis ASP #87/Mercedes).
McLaren si è confermata in PRO-Am con Patryk Krupinski / Christian Klien (JP Motorsport #111), perfetti dal via alla bandiera a scacchi. La squadra polacca ha tenuto testa a Cédric Sbirrazzuoli/Hugo Delacour ( DLC One AF Corse #21) ed a Miguel Ramos/Dean Macdonald (Garage #188), rispettivamente in seconda ed in terza piazza all’arrivo.
Il GTWC Europe Sprint Cup tornerà in scena a metà giugno a Zandvoort, mentre l’Endurance Cup sarà in scena in giugno in quel del Paul Ricard.
Luca Pellegrini
Foto: Alberto Manganaro
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Una robusta selezione di foto del Fanatec GT World Challenge Europe disputato nel weekend a Brands Hatch.
Foto: Alberto Manganaro
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Una robusta selezione di foto del Fanatec GT World Challenge Europe disputato nel weekend a Imola.
Foto: Roberto Beretta – Racingspeedmotorsport
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Mirko Bortolotti debutterà alla prossima 24 Ore di Le Mans con una delle tre Oreca LM P2 del WRT. L’annuncio odierno da parte del team belga, che schiererà insieme al pilota trentino, altri due protagonisti delle GT3, Rolf Ineichen, e Dries Vanthoor.
Di questi, solo Vanthoor ha già vissuto una prima esperienza coi prototipi alla 4 Ore di Spa ELMS del 2016 con la Ligier schierata per l’occasione insieme al fratello Laurens ed a Will Stevens, chiudendo alle spalle dei vincitori del DragonSpeed.
In precedenza, Dries Vanthoor ha già disputato per due volte la 24 Ore, una volta nelle fila del JMW e lo scorso anno, conquistando a sorpresa la pole position in GTE-Pro per HubAuto.
Ricordiamo che le altre due vetture del WRT, iscritte al WEC e quindi automaticamente invitate a Le Mans, saranno condotte da René Rast, Sean Gelael e Robin Frijns e da Rui Andrade, Norman Nato e Ferdinand Habsburg in partnership col Realteam.
A Le Mans e per tutto il WEC saranno della partita anche Harry Tincknell e Seb Priaulx, che sempre oggi hanno confermato l’ingaggio col Dempsey Proton in GTE-Am al fianco del patron Christian Ried sulla Porsche #77.
Per Priaulx, campione della prima edizione della Carrera Cup North America, si tratta del debutto assoluto nella categoria, mentre Tincknell ha già saggiato la 911 RSR-19 all’ultima Le Mans insieme a Florian Latorre e a Vutthikorn Inthraphuvasak, chiudendo la gara dopo appena 66 giri.
Infine, Corvette Racing ha reso noto che disputerà la Season 10 del World Endurance Championship indossando la classica livrea gialla. Ricordiamo che il costruttore statunitense sarà impegnato per tutta la stagione con una C8.R con specifiche GTE caratterizzata dal numero 64 per Nick Tandy e Tommy Milner.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo, Corvette Racing
Peugeot Sport oggi ha diffuso un comunicato nel quale afferma che la njuova 9X8 Hypercar entrerà in gara nel corso dell’estate.
Ciò significa niente Le Mans per la casa del Leone, che sarà invece presumibilmente ai nastri di partenza in occasione della 6 Ore di Monza di luglio. Il circuito brianzolo diventerà quindi ancora una volta, dopo la presentazione statica dello scorso anno, la vetrina prediletta del marchio francese.
La fine dell’inverno e questa primavera – riporta il comunicato – sono stati dedicati allo sviluppo della vettura con il team ed i piloti, conducendo simulazioni e test in funzione dell’omologazione finale da parte della FIA della 9X8 che congelerà le caratteristiche tecniche della vettura sino al 2025. La più recente fase di test sè svolta a porte chiuse a Le Castellet la scorsa settimana.
Olivier Jansonnie, direttore tecnico del programma WEC, ha ricordato tra le altre cose che le specifiche di omologazione delle Hypercar non potranno essere modificate *eccetto particolari circostanze governate da condizioni ristrette”, e che queste modifiche verranno conteggiate come “EVO jokers”, limitati nel numero di cinque sino al 2025.
“La Peugeot verrà omologata – ha continuato Jansonnie – quando crederemo di aver raggiunto il livello di performance ed affidabilità richiesti per essere eleggibili alle valutazioni del BoP, vale a dire quando avremo chances teoriche di vittoria nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans come qualsiasi altro competitor.”
“Dal punto di vista dell’affidabilità – ha terminato il DT del Leone – Le Mans è la gara più difficile del calendario. Inizieremo con gare più corte, che ci permetteranno di metterci al passo progressivamente nel campionato. Come nelle nostre macchine da strada, quando dobbiamo scegliere tra rispettare una deadline e concentrarsi sulla qualità, noi diamo sempre priorità a quest’ultima”.
Nel frattempo anche Porsche ha continuato i test in pista della sua nuova LMDh fuori dalle mura amiche di Weissach. La nuova vettura ha coperto oltre 2.000 km la scorsa settimana nel circuit de Catalunya, con i piloti Felipe Nasr e Dane Cameron al volante.
I test, focalizzati sul setup dei sistemi, lo sviluppo dei pneumatici e l’ottimizzazione tra il motore V8 e gli elementi ibridi, vale a dire l’interazione tra i vari partner tecnologici di questa nuova avventura: Penske, Michelin e Multimatic fra gli altri, sono stati svolti con successo per la gioia di Thomas Laudenbach, Vice Presidente di Porsche Motorsport, con feedback positivi da parte dei piloti, come confermato da Jonathan Diuguid, Managing Director di Porsche Penske Motorsport.
La macchina verrà come noto omologata in autunno per essere schierata nel gennaio 2023 alla Rolex 24 at Daytona.
L’ultima novità sul tema Hypercar/LMDh riguarda Ligier. Il costruttore transalpino, l’unico omologato a produrre LM P2 non ancora committato sul tema, sarebbe anch’esso coinvolto in un progetto insieme ad un altro costruttore non ancora specificato.
Alcune fonti ipotizzano possa trattarsi addirittura di Lamborghini, che perseguirebbe quindi un percorso diverso rispetto a Porsche ed Audi, appartenenti allo stesso gruppo.
Piero Lonardo
Foto: Peugeot, Porsche
Diffuse oggi le date ufficiali della 90ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Dopo due anni resi difficoltosi dai noti accadimenti extracorse, la gara tornerà come noto nella sua collocazione originaria di metà giugno.
Oltre a ciò, a riprova del graduale ritorno alla normalità, torneranno anche le verifiche tecniche pubbliche in Place de la Republique, il cosiddetto Pesage, che avrà luogo venerdí 3 e sabato 4 giugno, aperitivo della Journèe Test, che verrà mantenuta alla domenica precedente la gara, domenica 5.
Martedí 7 giugno tornerà anche un altro evento l’abituale pitwalk, anche se al momento non è prevista la tradizionale sessione autografi del venerdí, che lascerà invece spazio ad ulteriori attività in pista – nelle giornate di giovedì 9 e venerdī 10 – protagoniste le Porsche del Challenge Francese, le vetture della Road to Le Mans e per la prima volta le Ligier dell’European Series.
Tornando al programma di gara della 24 Ore invece, le attività in pista inizieranno mercoledì 8 giugno alle 14 con le prime libere, mentre la Hyperpole, varata nel 2020 e che vedrà in azione le migliori sei classificate delle libere di ogni categoria alla ricerca del miglior posto in griglia, si svolgerà giovedí 9 dalle 20 alle 20.30.
Tutto in attesa dello start, previsto alle ore 16 di sabato 11 giugno. Maggiori dettagli sulle attività di contorno verranno resi noti in seguito.
Nel frattempo con il completamento dell’Asian Le Mans Series si è chiusa la lista degli inviti automatici, riservati ai vincitori delle serie continentali e del WEC.
Sicuri di un posto a Le Mans sono al momento, oltre alle 39 vetture iscritte alla serie mondiale (sempre tenuto conto che le Peugeot dovranno mostrarsi a Spa per poterne usufruire), altre undici vetture:
Dall’ELMS, il WRT, United Autosports e DKR (in LMP2), Iron Lynx e Spirit of Race (in GTE-Am). Iron Lynx aggiunge inoltre un secondo invito in GTE-Am grazie alla vittoria fra le GT3 nella Michelin Le Mans Cup.
Dall’Asian Le Mans Series invece guadagnano un posto in griglia il Nielsen Racing, CD Sport (in LM P2) e Inception Racing (che avrà l’opzione di scegliere fra LM P2 o, più probabilmente, in GTE-Am).
Dalla scorsa edizione della 24 Ore inoltre guadagnano un ulteriore invito quali vincitori di classe il WRT in LM P2 e AF Corse per il trionfo in GTE-Am
Infine dagli States è giunta conferma che almeno due degli inviti assegnati tramite il Bob Akin Award, assegnato a Rob Ferriol del Team Hardpoint, e al vincitore delle LM P3, il Riley Motorsports, verranno utilizzati, mentre Ben Keating, vincitore del Jim Trueman Award, essendo già iscritto al WEC probabilmente passerà la mano.
Situazione simile anche per il WRT, che con le due entry nel WEC (di cui una per il RealTeam) difficilmente schiererà tutte e quattro le vetture aventi diritto. Anche United Autosports peraltro si trova con ben tre vetture iscritte.
Inevitabilmente il lavoro di selezione che attende gli organizzatori della prossima 24 Ore si prospetta alquanto complicato, con 52 potenziali entry già assegnate sui 62 posti disponibili.
Nel frattempo, è conto alla rovescia per lo start della Season 10 del World Endurance Championship, che partirà a Sebring fra poco piú di due settimane.
Piero Lonardo
Foto: LeMans.org, Piero Lonardo
Un altro paio di tasselli si va a completare nello schieramento della prossima stagione del World Endurance Championship.
Iron Lynx ha scelto nientemeno che Giancarlo Fisichella per affiancare Matteo Cressoni e Claudio Schiavoni sulla Ferrari 488 GTE #60 iscritta in GTE-Am. Un equipaggio tutto italiano quindi, senza bisogno di ulteriori presentazioni, per la scalata al titolo della categoria.
In ELMS invece, sarà Davide Rigon il driver di punta dell’effort che punta a ripetersi in GTE con Cressoni e Schiavoni.
Contestualmente confermata anche la line-up delle Iron Dames, che presenterà Sarah Bovy, Michelle Gatting e Rahel Frey, protagoniste di gran parte delle gare della scorsa stagione del team tutto al femminile, sia nel WEC che nella serie europea.
Anche Alpine conferma il proprio equipaggio formato da Nicolas Lapierre, André Negrao e Mathieu Vaxivière nella rincorsa al titolo Hypercar WEC, sempre con l’ex-Rebellion ribattezzata Alpine A480, in attesa della nuova vettura, in programma per il 2024.
Ultima novità di giornata in casa Vector Sport, dove Mike Rockenfeller sostituirà per la 1.000 miglia di Sebring il titolare Sebastien Bourdais, impegnato nella 12 Ore IMSA col Team Ganassi.
Piero Lonardo
Foto: Iron Lynx, Alpine
Un altro ex-F1 è destinato ad arricchire il parco piloti della Season 10 del World Endurance Championship. Si tratta di Daniil Kvyat, che si aggiunge a Renè Binder e James Allen sull’Oreca LM P2 del G-Drive
Kvyat, 27 anni, ha disputato 110 partenze nella massima formula tra Toro Rosso/Alpha Tauri e Red Bull tra il 2014 ed il 2020, conquistando 3 podi ed è alla prima esperienza nelle gare di durata e nei prototipi.
Sempre in questi giorni la notizia che Riccardo Pera cambierà team per la sua terza stagione in GTE-Am. Dopo Dempsey-Proton e Project 1, il pilota lucchese, reduce dal successo nell’italiano GT nella classe GT4 ProAm, per questa stagione di accaserà con il GR Racing insieme a Ben Barker e Michael Wainwright.
Pera sin qui ha conquistato sette podi totali tra cui spicca la vittoria nel 2019 alla 6 Ore di Spa.
Sempre tra le GTE-Am, ufficializzato anche il terzetto del D’Station Racing, che sulla Aston Martin #777 proporrà, insieme a Tomonobu Fuji e Satoshi Hoshino, la novità Charlie Fagg, giovane promessa britannica vincitore della GT4 European Series – Silver Cup con la McLaren di United Autosports.
Piero Lonardo
Foto: G-Drive
Lo scorso settembre Cadillac ha diffuso un primo render della sua nuova LMDh (alias GTP) nel quale spiccava l’assenza dell’ala posteriore, come nella Peugeot 9X8.
Quest’oggi il costruttore statunitense ha emesso un nuovo comunicato corredato da un paio di nuovi render ed un teaser video. Nel ribadire le forme spigolose già note delle fiancate, nel video appare però la fantomatica ala posteriore, al tempo dimenticata.
Questo particolare non deve comunque porre in secondo piano l’effort che verrà gestito tecnicamente da Dallara e portato in pista dal team Ganassi, che riporterà il marchio alla 24 ore di Le Mans dopo oltre 20 anni di assenza.
La nuova Cadillac GTP si è saputo monterà un nuovo motore rispetto all’attuale DPi, oltre ovviamente al sistema ibrido comune alle altre GTP, ispirandosi alle forme delle vetture di produzione appartenenti alla cosiddetta V-Series.
La Cadillac GTP, che debutterà in pista alla prossima Rolex 24 at Daytona di gennaio 2023, sarà rivelata ufficialmente nel corso dell’estate. Speriamo, aggiungiamo noi, già alla prossima 24 Ore di Le Mans, dove potrebbe fare compagnia a Ferrari e Porsche, attese anch’esse ad un vernissage quantomai esclusivo, con Peugeot che potrebbe addirittura anche gareggiarvi.
Piero Lonardo
Foto: Cadillac