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IMSA – E’ finalmente BMW a Road America! La Ferrari Triarsi vince in GTD

A volte accadono cose curiose, tipo che BMW ed RLL fanno doppietta a Road America con le M Series V8 a pochi giorni di distanza dall’annuncio ufficiale della separazione dalla struttura di Bobby Rahal.

La squadra dell’Indiana, spesso poco consistente in pitlane, questa volta ha azzeccato la strategia giusta, compito non semplice in una gara contraddistinta da una prima metà di gara spezzettata da ben quattro neutralizzazioni.

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Nick Yelloly ha guidato il gruppo con l’Acura partita dalla pole, ma la seconda Full Course Yelow, chiamata in causa per il crash della Ferrari di Inception Racing in T7, era un’occasione troppo ghiotta per non approfittarne, e metà del parco delle GTP è passata dalla pitlane.

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Si separavano anche gli schieramenti delle GT, anche se il successivo passaround provvedeva a livellare i valori, e al comando delle GTD Pro avanzava la Corvette di Tommy Milner, mentre in GTD era la Mercedes del Winward a dettare il passo; la LM P2 frattanto era appannaggio di PJ Hyett e di Spike the Dragon.

La BMW di Madison Snow si impossessava della leadership delle GTD Pro alla prima sosta della Corvette #4, mentre l’altra GT del Kentucky di Alexander Sims approfittava della terza Full Course Yellow di giornata, che vedeva tutti prototipi al pit. Entrambe le Corvette però diventavano bersagli al successivo restart, che triggerava una nuova neutralizzazione a pochi minuti dalla metà gara.

Davanti a tutti ora c’è la Porsche #6 di Mathieu Jaminet sulla Cadillac Whelen di Earl Bamber e le BMW occupano le ultime posizioni delle GTP. Ad un’ora esatta dal termine, in regime di corsa libera, le due M Hybrid V8 provvedono alla sosta presumibilmente finale.

In loro aiuto Nick Tandy chiude l’arrembante Rick Taylor, in lotta per la terza posizione, e lo fa girare, causando quella che sarà l’ultima FCY di giornata: tutte le GTP si precipitano ai box salvo le due BMW, e anche alcune GTD, tra cui la BMW M4 GT3 Evo #1 e le Ferrari di Triarsi Competizione e Conquest Racing.

Si riparte a 38’ dalla bandiera a scacchi col grosso interrogativo sulla capacità delle due BMW, ora solitarie in testa alla gara, di resistere sino alla fine. Stesso interrogativo per la Porsche di AO Racing, leader in GTD Pro, mentre Alec Udell a sorpresa sta conducendo in GTD con la Corvette di DXDT Racing.

Ma le due BMW arriveranno nell’ordine al traguardo, con la #24 di Philipp Eng e Dries Vanthoor davanti alla #25 di Marco Wittmann e Sheldon van der Linde, nonostante gli attacchi di Renger van der Zande, il quale ha avuto la meglio sulla Porsche leader in classifica, passata nel finale anche dalla Cadillac di Earl Bamber, e che a propria volta precede l’Aston Martin Valkyrie, P6 grazie anche al sacrosanto drive-through rimediato da Tandy.

Mentre Dane Cameron porta tranquillamente ad un meritato successo l’Oreca LM P2 di AO Racing, infuria la battaglia fra le GT, che negli ultimi minuti perdono definitivamente la Corvette #3.

La scommessa di AO Racing non ha pagato e “Rexy” era costretta ad una seconda sosta nel finale, lasciando il comando delle GTD Pro a Neil Verhagen con la BMW #1 condivisa con Madison Snow, che si aggiudica la seconda vittoria stagionale per il Paul Miller Racing dopo quella di Watkins Glen con la #48..

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Alle sua spalle emergono Seb Priaulx con la Ford Mustang #64 ed Albert Costa con la Ferrari DragonSpeed dopo che Andrea Caldarelli sulla rediviva Lamborghini Pfaff, ricostruita a tempo di record, si era incaricato del “lavoro sporco” sulla Corvette #3. La capolista manca ancora una volta il successo e chiude in quarta posizione davanti alla seconda Mustang.

Lotta al coltello anche in GTD, con sportellate che vedono protagoniste la Mercedes Winward, l’Aston Martin di Heart of Racing e la Lexus #12. Ma davanti è Kenton Koch a rompere gli indugi e a sverniciare la Corvette #36, che nel finale cede di schianto, forse a corto di carburante.

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Primo successo quindi per Kenton Koch ed Onofrio Triarsi e la Ferrari di Triarsi Competizione, che a sua volta precede la Lamborghini del Forte Racing di Mario Farnbacher e Misha Goikhberg e l’altra 295 GT3 del Conquest Racing di Manny Franco e Daniel Serra.

Prossimo appuntamento con il WeatherTech SportsCar Championship fra tre settimane al Virginia International Raceway, round tutto dedicato alle GT. Per rivedere in azione i prototipi si dovrà attendere il 21 settembre ad Indianapolis prima del gran finale della Petit Le Mans di metà ottobre.

Piero Lonardo

Foto: BMW M Motorsport, IMSA,, Michelin Racing USA

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