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WEC – Parlano i protagonisti di Spa: Ferrari, Porsche, Toyota

Abbiamo approfittato dell’intervallo fra le due sessioni di libere per raccogliere le impressioni  dei protagonisti della 6 Ore di Spa-Francorchamps con tre dei costruttori in lotta per la vittoria.

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Per primi, anche per onor patrio, Ferrari, dove Batti Pregliasco, Team Manager, ci ha parlato sia di Imola che del round in corso. “A Imola abbiamo sbagliato, punto. Onestamente non c’è molto altro da dire. Le informazioni che avevamo dicevano che la pioggia non sarebbe durata e con le slick andavamo benissimo, e l’umido è stato più lungo del previsto. Il secondo errore è stato non dividere le strategie fra le due macchine, abbiamo provato a massimizzare il punteggio delle due macchine e cosí abbiamo perso l’occasione per avere almeno una macchina più avanti. Abbiamo rischiato troppo.” Riguardo la terza vettura? “Le strategie della #83 sono assolutamente originali. Sono autonomi e oltretutto dovevano recuperare un giro, quindi l’azzardo nel loro caso era ancora più giustificato.”

Qui a Spa, quali sono le aspettative? “La macchina va forte, lo avevamo già fatto vedere lo scorso anno, i piloti amano la pista, e se le condizioni della pista rimarranno stabili, cosí da preparare al meglio le strategie, combatteremo per il podio e magari il gradino più alto. Tra l’altro qui le gomme portate dal fornitore sono solo medie e soft, e c’è il sole. Ogni macchina comunque ha un modo differente di portare in temperatura le gomme e ogni costruttore ha i propri dati, dai test, dagli eventi passati, del simulatore, da verificare, anche se la pista non è mai del tutto identica di anno in anno.”

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Poi siamo andati in Porsche, dove ci ha intrattenuto Kevin Estre, leader del mondiale con una vittoria ed un secondo posto. “Le gomme giocheranno un ruolo importantissimo, anche perchè col sole il degrado è maggiore. Noi ci sentiamo comunque forti sulla distanza ma meno sul giro secco.” Credete che il vantaggio delle Ferrari ad Imola si riproporrà anche qui? “A Imola le Ferrari erano sicuramente velocissime e Fuoco nelle libere 1 ha fatto un gran giro, anche se non si possono conoscere da fuori i parametri esatti col quale è stato compiuto (molta o poco carburante ad esempio) e sembrano ancora le macchine da battere. Ma attenzione a Toyota, qui sono sempre stati fortissimi.”

Riguardo le ben cinque 963 presenti? “Confermo che ognuno farà la propria gara anche se si tratta di tre team differenti. Noi nel pomeriggio ci concentreremo sul long run ma anche sul giro secco.” Alla fine la Porsche #6 segnerà la migliore prestazione nel secondo turno.

Infine Sebastien Buemi, campione WEC in carica con Toyota. Qual è la sensazione nel team dopo la vittoria di Imola? “Non ce l’aspettavamo, anche perchè il Qatar non è andato bene per noi, dove abbiamo terminato 2 giri dietro Porsche dopo 10 ore e rimetti tutto in discussione. E’ stato un successo di squadra, che sarà importante a Le Mans, anche se lí serve sempre comunque un po’ di fortuna. Lo scorso anno ad esempio eravamo più lenti, anche se sia noi che Ferrari abbiamo avuto qualche problema a loro è andata meglio.”

Le gomme qui a Spa saranno determinanti ? “Con le temperature come queste, le gomme giuste sarebbero le hard, che peró non sono disponibili. Bisogna assolutamente fare doppi stint per rimanere nel numero di gomme previste e quindi le medium saranno una scelta obbligata. Un triplo stint è fuori discussione. Un set di gomme nuove dovrà essere comunque essere disponibile per il finale, anche perchè per scaldare le gomme qui occorrono due giri e non bisogna spingere troppo da subito per evitare il graining.”

Guardando Le Mans avete qualche altro test in programma? “Abbiamo uno shakedown qui per provare pezzi nuovi poi subito il test day. Il problema è che devi provare tantissime cose ed hai pochissimo tempo dopo Spa. Abbiamo individuato alcune aree su cui intervenire ma niente di eclatante.

Le terze libere della 6 Ore di Spa-Francorchamps inizieranno alle 11.00

Interviste raccolte da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Alberto Manganaro

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WEC – A Spa, Estre riporta in alto la Porsche nelle libere-2

Non c’è più una Ferrari in cima alla lista dei tempi della seconda sessione di libere della 6 Ore di Spa. Kevin Estre con la Porsche #6 ha infatti fissato i cronometri sull’2.04.162, precedendo Antonio Fuoco con la migliore delle Ferrari, a 121 millesimi.

La Cadillac, che a Imola non aveva brillato, si riporta tra i primi tre grazie ad Alex Lynn. Più lontano, a 7 decimi, Kamui Kobayashi con la Toyota trionfatrice sul Santerno tre settimane or sono.

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Restando sui nostri colori, la Lamborghini ripetendo sostanzialmente la prestazione del mattino chiude in P11, dietro le altre due Ferrari, mentre l’Isotta Fraschini conclude col 18mo tempo davanti all’Alpine #36.

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Tra le GT3, classifica rivoluzionata rispetto al primo turno, con la Lexus e Clemens Schmid al top con 2.21.257 davanti agli idoli locali Sarah Bovy e Valentino Rossi. Il sostituto di lusso sulla RC F GT3 #78 comunque non scalfisce la migliore prestazione ottenuta al mattino da Dani Juncadella, di quasi 4 decimi meglio.

La sessione è stata interrotta brevemente per recuperare la BMW di Darren Leung, ferma alla Source.

Domani si prosegue con il terzo ed ultimo turno di libere e le qualifiche, con la terza Hyperpole stagionale. Collegamenti dalle 11.00 e dalle 14.45 rispettivamente; diretta streaming sulla WEC TV e sulla piattaforma Discovery+.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Italia al top nelle libere 1 di Spa con Ferrari e Lamborghini

Si riprende dai tempi di Imola per quanto riguarda il giro secco, almeno è questo il responso delle prime libere della 6 Ore di Spa-Francorchamps, terzo appuntamento del FIA WEC.

Le due Ferrari ufficiali siglano una doppietta con Antonio Fuoco ed Antonio Giovinazzi, col calabrese, autore di 2.05.690, avanti di 1”1 all’ex-F1. Il successo parziale del tricolore si completa col terzo tempo della Lamborghini, a cura di Daniil Kvyat.

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Buona prestazione da parte dell’Alpine, momentaneamente al comando nelle primissime fasi della sessione, con Nicolas Lapierre, a seguire l’altra 499P di AF Corse con Yifei Ye.

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A seguire tre Porsche, capeggiate dall’esemplare di Proton, mentre le Toyota si accontentano di terminare in P11 e P16.

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Tra le GT3, migliore prestazione per Dani Juncadella con la Corvette #82 di TF Sport ed il tempo di 2.20.885, a precedere di oltre 3 decimi un altro pezzo di Italia con Davide Rigon e la Ferrari VISTA AF Corse #54 e Daniel Mancinelli con l’Aston Martin dello Heart of Racing nonostante i 15 kg extra di Success Ballast.

Nonostante qualche penalità da scontare nel prossimo turno, l’unica breve neutralizzazione ha riguardato la rimozione di alcuni detriti a Les Combes.

Il programma odierno proseguirà con le libere-2, a partire dalle 17.30.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Le prime news da Spa da Peugeot e Lexus

Come sempre sul pezzo, eccoci qui a Spa-Francorchamps per il terzo round del FIA WEC. I primi ad intrattenere i media sono stati gli esponenti di Peugeot.

Per primo Olivier Jansonnie, direttore tecnico del team: “A Spa il degrado delle gomme sarà un fattore determinante; sicuramente avremo una condizione differente rispetto a Imola. La nostra auto appare in generale più competitiva con la mescola media, ma le cose possono cambiare nei vari round.”

Si è poi soffermato brevemente sul tema delle qualifiche : “La qualifica nelle gare di durata solitamente non è importante, ma con il format attuale e con le tante hypercar presenti diventa tutto diverso.”

La parola va in seguito a Nico Müller “La vettura non è cambiata rispetto a Imola, ma le condizioni a Spa sono completamente differenti. Avremo la chance di capire meglio il comportamento dell’auto, uno step significativo verso Le Mans. In Italia ci siamo trovati in una condizione inedita tutta da valutare, mentre a Spa abbiamo corso anche l’anno scorso con la versione base della 9X8. Abbiamo dei dati da confrontare, sarà un week-end differente da approcciare.”

Sempre rispetto alle qualifiche, il pilota della #93 è dello stesso parere del boss: “Le qualifiche sono importanti nel FIA WEC 2024, perchè  partire davanti ti permette di evitare l’eventuale caos della prima curva. Qui con gomme fredde è complicato affrontare curva 1, anche se siamo tutti professionisti in azione nella classe top. La gestione delle gomme quindi sarà sicuramente un fattore in questo weekend, soprattutto se non arriverà la pioggia. Purtroppo la mescola media soffriva già nel 2023, non credo che ci saranno differenze quest’anno.

Rispetto infine all’assenza di Vergne, impegnato in Formula E a Berlino:  “JEV è importantissimo per il team, una 24 ore non è possibile prepararla in due. Sicuramente invece aiuta essere in meno ad organizzarsi per una gara di questo tipo; in quanto è più semplice decidere il lavoro da svolgere.”

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Lexus dal canto suo ha colto l’occasione per la primo foto iconica all’Eau Rouge. Per AKKODIS ASP un cambio dell’ultimo momento, con Clemens Schmid a prendere il posto di  Timur Bogulavskiy, indisposto, sulla  RC F GT3 #78

Interviste raccolte da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

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WEC – Non siate maliziosi per il BoP di Spa!

Ancora una volta anticipato, mediante un contenuto a pagamento, da un noto media francese, ecco finalmente pubblicato sul sito FIA anche per noi comuni mortali il BoP della 6 Ore di Spa. Curiosamente, assomiglia sempre un po’ al nostro pesce d’aprile (se non l’avete letto, andate QUI).

Seriamente, diamo atto che il mestiere del legislatore nel definire le equivalenze non è affatto facile. Detto ciò però, la mega cura dimagrante di Imola viene sostituita da un livellamento più contenuto, Considerato che Spa per certi versi è considerato un circuito molto simile a quello del Santerno, ci sta. Fa eccezione, toh, la Ferrari, che vede assegnarsi 12 kg in più e 4 kW in meno sotto i 210 kmh, insieme ad 1 MJ extra per stint.

Peugeot e Toyota rimangono le hypercar più pesanti con 1.065 e 1.064 kg a vuoto contro i 1.030 della Cadillac, che pare presa ad esempio per questa gara. Concessi 4 MJ in più per stint ad Alpine e Peugeot, anche se la vettura con la maggiore quantità di energia per stint rimane l’Isotta Fraschini con 923 MJ, seguita dalla Toyota con 917.

Modificate le equivalenze anche tra le GT3. Se a livello di potenza le variazioni sono contenute, fanno specie i ben 21 kg assegnati alle Aston Martin (a Imola erano state fatte “dimagrire” di 12 kg), che riprendono però contestualmente 10 MJ per stint contro i 9 MJ diminuiti in vista dell’ultimo round. Al contrario, le Ford Mustang perdono ben 11 kg, diventando la GT più leggera a vuoto con 1.318 kg, ma anche 7 MJ per stint.

La palma per la vettura più pesante rimane alle Lexus con 1.345 kg, seguita da vicino dalle Ferrari con 1.343 kg; la GT nipponica mantiene anche il primato dei MJ per stint con 701, mentre al contrario la 296 GT3 chiude la lista con 673 MJ.

Ricordiamo che a Spa il Success Ballast penalizzerà i capolista di Manthey Pure Rxcing con ben 35 kg extra (il massimo previsto è di 45 kg), mentre la BMW #31 ne porterà 25, l’Aston Martin dello Heart of Racing 15, l’altra BMW 10 e la seconda Aston del D’Station 5.

Le ostilità sulla pista delle Ardenne si apriranno ufficialmente giovedí 9 maggio alle 11.30 con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ecco i 186 di Le Mans con la novità Drugovich, ma niente Vettel

Diffusa poco fa la prima versione dell’entry list completa della prossima 24 Ore di Le Mans. Tante le novità, alcune già annunciate dalle squadre nelle ultime ore; la più importante, a livello mediatico, riguarda gli equipaggi di Porsche Penske, con Felipe Nasr e Nick Tandy ad affiancare sulla 963 #4 il già noto Mathieu Jaminet. Niente debutto per Sebastian Vettel sulla Sarthe quindi, almeno per quest’anno.

Sempre con riferimento alle Hypercar, un’altra novità di rilievo riguarda Felipe Drugovich, chiamato a rinforzare la line-up della Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing insieme ai titolari IMSA Pipo Derani e Jack Aitken.

In casa Alpine, speriamo che Ferdinand Habsburg sarà finalmente in grado di ritornare sulla A424; a Spa il prossimo weekend sarà ancora come ad Imola Jules Gounon a prendere il suo posto.

Tra le GT3, da segnalare il debutto di Jordan Taylor, reserve driver GM, sulla Ferrari di Spirit of Race, entry rilevata di fatto dai danesi di Formula Racing, al fianco di Johnny e Conrad Laursen. Christian Ried nonostante il ritiro è atteso al volante della Ford Mustang #44 per la sua 15ma Le Mans.

Sull’altra 296 del JMW Motorsport invece oltre a Salih Yoluc saliranno l’asso della Porsche Carrera Cup Larry Ten Voorde e Giacomo Petrobelli. Daniel Serra è atteso al fianco di Riccardo Pera e Michael Wainwright sull’esemplare di GR Racing.

Ma il “terreno di caccia” di questa Le Mans erano ovviamente le LM P2. La categoria cadetta, assente dalla serie mondiale, sarà presente con ben 16 esemplari, equamente divisi fra Pro e Pro/Am. Le addizioni di maggior spessore riguardano Patrick Pilet, alla 16ma partecipazione, con l’Oreca di Vector Sport al fianco di Ryan Cullen e Stéphane Richelmi. AO by TF dovrà rinunciare ai titolari Jonny Edgar e Robert Kubica, che verranno sostituiti da PJ Hyett ed Alex Quinn.

United Autosports sull’Oreca #22 proporrà la stellina USA Nolan Siegel insieme ad Oliver Jarvis e Bijoy Garg; l’altro emergente del motorsport a stelle e strisce, Kyffin Simpson, sarà invece al volante dell’entry di Nielsen Racing con Davide Heinemeier Hansson e Fabio Scherer.

Debutto sulla Sarthe per Roman de Angelis sulla vettura di Algarve Pro Racing con Olli Calidwell e Mathias Kaiser, mentre Inter-Europol propone Kuba Smiechowski, Clement Novalak ed il vincitore del Castellet ELMS, Vlad Lomko.

Sarà invece Nicky Catsburg a coadiuvare l’effort Pro/Am di Crowdstrike by APR di George Kurtz e Colin Braun, vincitori lo scorso anno. Frederik Vesti ha trovato casa in Cool Racing insieme a Naveen Rao e Ritomo Miyata; quest’ultimo ricordiamo è il pilota di riserva Toyota. Infine, Nico Varrone, ultimo vincitore GTE-Am, va a completare l’equipaggio di AF Corse con Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière.

In attesa di Le Mans, a partire da giovedí il WEC tornerà in azione a Spa.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list aggiornata della 24 Ore di Le Mans

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WEC – Il programma dettagliato di Le Mans

L’Automobile Club de l’Ouest ha reso noto nel pomeriggio il programma dettagliato della 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Per quanto difficile, l’organizzazione non nasconde l’intenzione di competere con l’enorme successo dell’edizione del Centenario.

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Nuove aree saranno destinate a fan zone, ben cinque, con particolare attenzione al pubblico più giovane. Lo show multimediale con droni e fuochi artificiali sarà riproposto alle 23.15 di sabato 15 giugno, a gara in corso, appena terminato il concerto dei Simple Minds, ospiti d’onore del palco dedicato alla musica. Inoltre, lo show di luci darà accompagnato dal duo electro Synapson.

Dopo il tradizionale Pesage di venerdí 7 e sabato 8 giugno, preludio alla Journèe Test di domenica 9, le cui sessioni saranno intervallate dalla Ligier European Series, la pitlane si animerà martedi 11 per la sessione autografi, la pit walk e la Pit Stop Challenge.

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L’azione in pista tornerà mercoledí 12, prima con le serie di supporto, che quest’anno comprenderanno  la Fun Cup, la Le Mans Cup con la Road To Le Mans, e per la prima volta sulla Sarthe le Lamborghini Super Trofeo, oltre a due sessioni di libere e le qualifiche.

Giovedí sarà invece la volta della Hyperpole, riservata alle migliori 8 tra LMH, LM P2 e GT3, più altre due sessioni di libere. Il turno che assegnerà la pole position sarà preceduto dalla prima gara della Road To Le Mans. Venerdi spazio al pubblico ed alle attività promozionali e soprattutto alla Parade des Pilotes nel centro cittadino.

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Sabato 16 infine, come lo scorso anno il warm-up si terrà dopo la seconda gara della Road To Le Mans, per lasciare spazio in seguito alla procedura di partenza della 24 Ore, alle ore 16.00 ai comandi dello Starter Ufficiale, il cui nome sarà reso noto a giorni.

Relativamente ai biglietti, l’ACO ha reso noto che i biglietti Race Week e Race Weekend sono già esauriti; a poco più di un mese dalla gara rimangono in vendita biglietti solo per libere, qualifiche e Hyperpole.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – A Spa con tante assenze

Con ancora il sapore delle piadine di Imola in bocca, ecco già l’entry list del prossimo round del FIA WEC di Spa-Francorchamps dell’11 maggio.

Fra due settimane saranno sempre 37 le vetture in gara e, stante la concomitanza con vari appuntamenti, tra cui la Formula E a Berlino e l’IMSA a Laguna Seca, sono diverse le defezioni tra i piloti delle hypercar.

Peugeot, per esempio, ha scelto di correre con equipaggi di due soli piloti, lasciando Jean-Eric Vergne e Stoffel Vandoorne agli impegni con la serie elettrica e la DS Penske (stesso gruppo Stellantis). Peccato perchè avremmo gradito vedere il reserve driver, Malthe Jakobsen, in azione sulla 9X8. Nico Müller invece sarà della partita, sostituito da Kelvin van der Linde sulla Mahindra dell’ABT Cupra.

Anche Cadillac Racing si ripete con i soli Alex Lynn ed Earl Bamber a difendere i colori del marchio statunitense come a Imola. Anche Jota dovrà fare a meno sulla Porsche #12 di Norman Nato, pur’egli schierato a Berlino con Andretti Formula e la 99X Electric della casa di Stoccarda.

Al contrario, Nyck de Vries e Sebastien Buemi e saranno regolarmente presenti per Toyota Gazoo Racing, costringendo Mahindra Racing ed Envision Racing ad arruolare le riserve. Il team britannico, ricordiamo campione in carica della serie elettrica, dovrà fare a meno anche di Robin Frijns, impegnato con la BMW. In casa Lamborghini infine, Edoardo Mortara sarà sostituito da Andrea Caldarelli sulla SC63.

Nell’entry list figura sempre Ferdinand Habsburg, che peró sappiamo già dare nuovamente forfait in ELMS nel secondo round del Paul Ricard in programma la settimana precedente, evidentemente non ancora completamente ristabilito dall’infortunio. La riserva Jules Gounon, già vista sul Circuito del Santerno, dovrebbe però essere impegnata nel GTWC Asia, sempre che come nello scorso weekend non venga sostituito da Ralf Aron nella serie asiatica.

Due le novità anche fra le GT3, con Kelvin van der Linde, come riportato poco sopra, a sostituire Nico Müller e a sua volta sostituito sulla Lexus #78 di Akkodis_ASP dal reserve driver Toyota, Ritomo Miyata. Infine sulla Lamborghini #8, al posto di Doriane Pin, impegnata nel programma in Formula Regional European Championship by Alpine, tornerà per le Iron Dames la svizzera Rahel Frey, che riforma il terzetto delle ultime stagioni assieme a Sarah Bovy e Michelle Gatting. La Pin salterà anche tutti i restanti round a parte Le Mans.

Le ostilità della 6 ore di Spa-Francorchamps partiranno giovedí 9 maggio alle 11.30 con le prime libere. Qualifiche venerdí 10 a partire dalle 14.45 e start della 6 Ore sabato 11 maggio alle 13.00.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

L’entry list della 6 Ore di Spa-Francorchamps

 

 

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WEC – Cos’ha sbagliato la Ferrari a Imola?

Il risultato finale delle Ferrari hypercar a Imola non è stato alla fine quello sperato, specie dopo la tripletta in qualifica, e la tifoseria si è scatenata nei commenti sui social, anche con irriguardosi paragoni alla F1 riguardo la gestione delle strategie, nemmeno si trattasse della stessa disciplina.

Il quarto posto della 499P #50 agguantato con le unghie e i denti da Antonio Fuoco nel finale di gara, più l’ottavo della #83 gestita da AF Corse che vale il successo tra i privati non possono soddisfare gli appetiti, fattisi sempre più esigenti dopo la vittoria a Le Mans, dei tifosi della Rossa, ma proviamo però ad analizzare i fatti, anche avvalendoci delle parole dei diretti interessati.

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Partiamo dal BoP, massimo imputato per il dominio Porsche nell’apertura in Qatar. I 34 kg in meno concessi alle vetture di Maranello a Imola potevano sembrare uno sproposito, quasi un’ammissione di colpa da parte dell’Endurance Committee della FIA, ma vanno commisurati anche alle potenze massime a per stint, dove Toyota, che pure ha avuto un notevole break (-29 kg), continua ad essere al top di questi valori, con 516 kW di potenza massima e 916 MJ di energia per stint.

Ciò si è tradotto all’atto pratico in una maggiore performance velocistica da parte delle Ferrari, ma in un passo gara più gestibile, soprattutto a livello di consumi, da parte delle GR010-Hybrid, migliore anche delle Porsche, anche se senza la penalità di 5” assegnata nel finale a Kevin Estre avremmo visto ancora l’equipaggio della 963 #6 sul gradino più alto del podio.

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Poi ovviamente c’è stata l’incognita pioggia, e qui c’è stato il mea culpa da parte di Ferrari, che per bocca di Giuliano Salvi, race and test team manager del Cavallino, ha cosí commentato ai nostri microfoni: “Le informazioni che avevamo si sono rivelate ovviamente sbagliate, avrebbe dovuto piovere molto prima rispetto a quanto realmente è successo. Quando la pioggia è arrivata non pensavamo che potesse intensificarsi, credevamo che il problema fosse relegato al terzo settore e di poter utilizzare tranquillamente le slick nel primo e nel secondo tratto.”

E ancora “Ci siamo fidati troppo delle previsioni, senza guardare bene cosa accadeva intorno a noi. Purtroppo non è andata bene, bisognerà rivedere la nostra catena di comunicazioni in vista dei prossimi impegni. E’ stato chiaramente un errore, non c’è molto da aggiungere. Sin dalla partenza abbiamo detto ai piloti di prendersi cura delle gomme nella prima parte di gara in previsione di una eventuale pioggia. Solo facendo così siamo riusciti a fare tre stint con gli stessi pneumatici.”

Riguardo la concorrenza: “Sinceramente le Toyota ci hanno un po’ sorpreso, pensavamo che davanti a loro ci fossero le Porsche in termini di prestazioni. Sapevamo che sarebbero rientrati in partita dopo Imola, la GR-010 è la stessa che avevano lo scorso anno. La cosa peggiore per me è il dispiacere di non essere riusciti a fare felici i tantissimi tifosi che sono venuti in autodromo. Ho visto gente triste a fine gara e questo davvero fa male. Dobbiamo fare un lavoro migliore e sono sicuro che ne saremo capaci.”

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Proseguendo, da comunicato Ferrari “Quella che sembrava una perturbazione leggera e di passaggio, si è rivelata persistente e il vantaggio derivante dal poter contare su una vettura competitiva in situazioni miste che aveva permesso di posticipare la sosta, è stato annullato, a vantaggio delle squadre che avevano scelto le gomme da pioggia con qualche giro di anticipo.”

Ricordiamo che è stata una situazione simile a porre le basi per la vittoria di Le Mans, ma in questo caso la decisione, con meno di tre ore mancanti sul cronometro e nonostante un circuito ben più corto di quello della Sarthe, alla fine non ha pagato.

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Una soluzione poteva però essere quella di differenziare le strategie tra le tre vetture, e qui ci risponde nientemeno che Antonello Coletta, grande capo di Endurance e Corse Clienti: “La gara, quando è arrivata la pioggia, è stata condizionata dall’errore di non aver differenziato le strategie tra le tre vetture che fino a quel momento erano state protagoniste.”

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Anche l’Ing.Ferdinando Cannizzo, papà della 499P è sulla medesima lunghezza d’onda “Avevamo il potenziale per portare le vetture sul podio assoluto, avendo dominato la gara per quasi quattro ore. Sappiamo che le prestazioni delle Ferrari 499P con le gomme slick sono ottime in condizioni di pista umida, e anche sul bagnato all’inizio erano abbastanza buone, quindi abbiamo sfruttato l’occasione per cercare di allungare il vantaggio sui concorrenti. Alla fine, però, per un errore di valutazione sulle previsioni meteo abbiamo fatto una chiamata tardiva compromettendo il risultato assoluto.”

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Non c’è molto altro da dire, se non che prendere positivamente atto che questa gestione sportiva non si nasconde dietro un dito, e che siamo sicuri sfrutteranno questo episodio per migliorarsi ulteriormente.

Tornando alle risultanze della gara, al comando della classifica generale continua ad esserci l’equipaggio della Porsche #6 con 56 punti contro i 40 dei vincitori di Imola ed i 39 dell’altra 963 ufficiale. Con ancora sei gare da disputare, col punteggio doppio di Le Mans, Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. possono ancora sperare tranquillamente nonostante i 31 punti di gap, mentre tra i costruttori Porsche conduce con 57 punti contro i 48 di Toyota ed i 31 di Ferrari.

Tra le GT3, è l’equipaggio di Manthey Pure Rxcing a menare le danze con 54 punti contro i 37 dei vincitori di Imola del WRT e dell’Aston Martin dello Heart of Racing, inseguiti a loro volta ad una lunghezza dalla BMW #46 di Valentino Rossi e c.

Da segnalare infine l’ennesima serie di penalità nel post-gara, con la figuraccia da parte degli stewards, che comminano 2 e 9 giri di penalità rispettivamente alle due Alpine per non aver rispettato il tempo minimo di guida di Jules Gounon e Nicolas Lapierre; peccato che il tempo minimo di guida, ai sensi del nuovo regolamento sportivo, non esiste per la classe LMH…..

Piero Lonardo – intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ad Imola, vince Toyota davanti a un pubblico record. Doppietta BMW in GT, Rossi a podio

Sembrava potesse essere una grande festa Ferrari, invece la 6 Ore di Imola ha premiato Toyota e Porsche tra le LMH e BMW in GT3, addirittura con una doppietta del WRT con Valentino Rossi sul podio.

Aldilà di tutto, è stato il meteo l’x-factor che ha deciso la gara. A partire dalla quarta ora di gara, la pioggia ha cominciato a cadere sul circuito del Santerno e, ancorchè non copiosa, ha determinato le scelte dei box. Le Ferrari, che dopo un inizio altalenante sembravano avere preso il ritmo giusto, si sono trovate dalla parte sbagliata delle scelte strategiche, lasciando spazio alla Toyota #7, e a seguire le Porsche ufficiali.

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La penalità di 5” per sorpasso in regime di Full Course Yellow comminata a Kevin Estre durante il feroce inseguimento nelle fasi finali a Kamui Kobayashi ha poi chiuso definitivamente i giochi a favore della GR010-Hybrid #7.

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Vano il miglior giro di un indemoniato Antonio Fuoco, a riprova delle potenzialità velocistiche della 499P, autore di un sorpasso all’ultimo giro su Brendon Hartley che vale il quarto posto. P7 invece per i trionfatori di Le Mans.

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Ottima ancora una volta la prestazione della #83 di AF Corse, che ci ha permesso di ascoltare l’inno di Mameli sul podio dei privati davanti alle due Porsche Jota, entrambe al traguardo al termine di una gara piena di errori.

Sempre relativamente alle hypercar italiane, al traguardo sia la Lamborghini, 12ma a 2 giri dal leader, che l’Isotta Fraschini, 17ma a 14 giri dal leader, nonostante varie disavventure per i giovani piloti della Tipo 6-C.

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In GT3, sembrava dominio Porsche con la #92 di Manthey Pure Rxcing, invece le due BMW del WRT si sono impossessate della gara nella fase centrale. L’ordine di arrivo fra le due M4 è stato determinato da un errore da parte di Maxime Martin, più un drive-through per non aver rispettato le procedure della Virtual Safety Car. Alle spalle delle tre tedesche, con la Porsche ad un giro dai vincitori, si piazza la Ferrari #55 di Heriau, Mann e Rovera.

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L’appuntamento con il World Endurance Championship è fra tre settimane a Spa-Francorchamps. Da segnalare che l’Enzo e Dino Ferrari ha superato il primato di spettatori al di fuori della 24 Ore di Le Mans, stabilito lo scorso anno proprio sul tracciato delle Ardenne.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore di Imola