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IMSA – In 54 a chiudere la stagione a Road Atlanta

Full capacity di 54 entry a Road Atlanta per la 27ma Petit Le Mans. L’iconico tracciato della Georgia sarà ancora una volta chiamato ad assegnare i titoli ancora pending in GTP, LM P2 e GTD Pro.

Per l’occasione tornano le line-up a tre e cosí gli assi dell’IndyCar e del WEC Scott Dixon, Brendon Hartley, Kevin Estre, Matt Campbell, Augusto Farfus, Maxime Martin e Colton Herta tornano a rimpinguare gli equipaggi di Cadillac, Porsche, Acura e BMW, a titolo quasi assegnato alla 963 Penske #7 di Dane Cameron e Felipe Nasr, al top anche nella speciale classifica della Michelin Endurance Cup, specie dopo la squalifica della vettura gemella, terza alla Battle On The Bricks.

Tra le 10 LM P2, da segnalare il ritorno di Lilou Wadoux sull’Oreca del Richard Mille AF Corse al fianco di Luis Perez-Companc e Nicklas Nielsen, con Inter-Europol a difendere 98 punti di vantaggio sul Riley Motorsport. Lotta accesa invece nella MEC, dove il TDS è testa a testa con ERA Motorsport e con il team polacco.

Equipaggi a tre anche in GTD Pro, dove Dani Juncadella e Cristopher Mies sono chiamati a difendere i colori di Corvette dopo Sebring. La capolista AO Racing potrà contare sia su Michael Christensen che su Julien Andlauer per consentire a Laurin Henrich di laurearsi campione della categoria, mentre a dare una mano a Ross Gunn sull’Aston Martin #27, oltre alla Vantage gemella, nuovamente schierata tra i Pro, ci sarà Roman de Angelis, oltre al teammate abituale Alex Riberas.

Alessandro Pier Guidi dal canto suo tenterà di rifarsi delle delusioni del GTWC per consentire a Davide Rigon e Daniel Serra di ripetere il successo del 2022 con la Ferrari di Risi Competizione nella MEC. Al comando il Paul Miller Racing, che nel 2025 schiererà ben due M4 GT3 ma perderà Bryan Sellers, chiamato a gestire le Corvette del DXDT Racing.

Novità nella categoria la 296 GT3 del DragonSpeed, che dopo il debutto di Indianapolis schiererà oltre a Toni Vilander, i factory driver Vincent Abril e Thomas Neubauer.

L’unico titolo praticamente già assegnato è quello di Winward in GTD, cui basta prendere il via. Il team texano è al comando anche nella Endurance Cup, dove se la deve vedere con Inception Racing e la sua nuova Ferrari e con l’altra AMG GT3 del Korthoff/Preston Motorsports, reduce da una vittoria e un podio nelle due ultime gare.

Definito anche il BoP del season finale. Le BMW trionfatrici a Indy riceveranno 5 kg extra ma maggior potenza (+ 4 kW e +9 MJ per stint). Leggermente appesantite le Porsche (1 kg extra) ma minor potenza (-3 kW ma + 1 MJ per stint). Aggiustamenti in tal senso anche per Acura, Cadillac e Lamborghini.

Appena due invece le modifiche alle equivalenze delle GT: -10 kg all’unica McLaren rimasta nello schieramento, vale a dire la 720S GT3 Evo di Pfaff Motorsport e +6,5 kW, unita ad un litro extra per l’Acura del Gradient.

Le ostilità in pista al Michelin Raceway Road Atlanta, fortunatamente graziato dall’uragano Helene, inizieranno giovedí 10 ottobre alle 10.40 AM ET con le prime libere. Qualifiche venerdí 11 a partire dalle 3.25 PM ET e start della 27ma Petit Le Mans sabato 12 ottobre alle 12.10 PM ET, pari alle 18.10 italiane. Qualifiche e gara come sempre visibili gratuitamente dal sito IMSA e relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Raceway Road Atlanta

L’entry list della 27ma Petit Le Mans

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IMSA – Penalizzazioni per la Porsche #6 e l’Acura #40: Nasr e Cameron verso il titolo

Colpo di scena al termine delle estese verifiche volute dall’IMSA su diverse vetture GTP impegnate nella Battle On The Bricks di domenica scorsa.

La Porsche Penske #6 di Mathieu Jaminet e Nick Tandy, giunta terza al traguardo dietro le due BMW viene privata del risultato acquisito in pista a causa di un cablaggio risultato differente rispetto all’omologazione, cosí come l’Acura di Louis Deletraz e Jordan Taylor, classificatasi quinta. Per l’ARX-06 #40 imputate alcune componenti del sistema di canalizzazione dei freni.

Le due GTP vengono poste agli ultimi due posti, decimo ed undicesimo, della classifica di classe, e ciò va ad impattare pesantemente la lotta per il titolo nel WeatherTech SportsCar Championship, che ora vede i leader Felipe Nasr e Dane Cameron portarsi a 124 lunghezze di distacco sui compagni di squadra al posto delle 14 emersi dal risultato di gara in vista del season finale di Road Atlanta.

Ciò nonostante la sfortunata prova di Indianapolis che ha visto la Porsche Penske #7 chiudere solamente in P9 a 7 giri dai vincitori a causa di problemi al servosterzo. Sul podio sale l’altra Porsche del JDC-Miller.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

L’ordine di arrivo definitivo della Battle On The Bricks

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IMSA – Doppietta BMW a Indianapolis. Porsche si rifà nelle GT

Prosegue il momento magico delle BMW che conquistano il primo successo in pista con la M Hybrid V8 nella Battle On The Bricks addirittura con una doppietta. Philipp Eng e Jesse Krohn precedono Connor de Philippi e Nick Yelloly in una gara segnata da un lungo periodo di pioggia.

Diciamo subito che l’Indianapolis Motor Speedway è una bellissima facility ma la pista sembra poco attrezzata per piogge importanti come quella che si è abbattuta nel primo terzo di gara. Tantissimi i testacoda ed i “lunghi”.

La gara inizia comunque su pista asciutta: la Lamborghini Huracàn di Iron Lynx e la Ford Mustang #65, vanno subito a contatto mentre davanti Felipe Nasr si impossessa della leadership con la Porsche capoclassifica.

Dopo 15’ inizia a piovere seriamente e la direzione gara decide di neutralizzare ma non fermare la gara mediante Full Course Yellow. Dopo le prime soste per le wet si decide di ripartire ma il periodo di corsa libera, con Sebastien Bourdais nuovamente al comando, dura pochissimo ed le evoluzioni in pista si moltiplicano, protagonista anche lo stesso Nasr, dritto in T1, che poi incappa anche in una infrazione in periodo di Full C ourse Yellow.

Allo scadere della seconda ora il meteo pare acquietarsi ed inizia il grande momento di Romain Grosjean e della Lamborghini, che arriva anche a prendere la leadership assoluta su Mathieu Jaminet, che con la Porsche #6 ha avuto la meglio sulla Cadillac dorata. Frattanto in LM P2 i leader provvisori di Inter-Europol devono cedere a Nico Pino di United Autosports. Alexander Sims guida un uno-due Corvette in GTD Pro e Jan Heylen sale al comando delle GTD con la Porsche del Wright Motorsports, posizione che non abbandonerà fino al traguardo.

La svolta negativa per la SC63 intorno a metà gara, con un drive-through per un’infrazione al pit che lascia la Lamborghini LMDh fuori dai primi, per poi chiudersi definitivamente nel corso della quinta ora per i postumi del contatto con la Ford Proton di Ben Barker. Nel frattempo la Cadillac di Action Express aveva già reso definitivamente l’anima.

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E’ questo il momento in cui le BMW iniziano a farsi vedere, con Eng prima e Yelloly poi, dalle strategie differenti, a prendere il comando sul resto del lotto. Michael Christensen intanto è salito sulla Porsche di AO Racing e si ritrova in testa alle GTD Pro.

Alla metà gara, dopo l’ennesimo contatto che questa volta veder protagoniste ben tre Ferrari, Krohn, subentrato sulla BMW #24, rompe gli indugi e prende la testa della gara. Con le macchine compattate dall’ennesima Safety Car, è il momento delle due Acura, con Filipe Albuquerque prima e Louis Deletraz in seguito.

Lo svizzero si ritrova addirittura con un giro di vantaggio sulla concorrenza, ma lo stop in rettilineo da parte della Porsche di Felipe Nasr, ancora una volta vittima di un problema al servosterzo, e la relativa Full Course Yellow, compromette il vantaggio della ARX-06 #40, costretta ad una sosta che la rimette in riga. Sosta che invece si rivela determinante per “Rexy”, che esce davanti a tutti dalla pitlane e non si volterà più indietro.

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Mancano circa 45’ e le due BMW vanno alla caccia di Deletraz, che non può opporre resistenza più di tanto e cede ad Eng e De Philippi e più tardi sarà costretto a scontare una penalità per il contatto con la Mercedes del Sun Energy 1. Tra le LM P2, Mikkel Jensen ha conquistato la leadership di categoria per il TDS ma alle sue spalle infuria la lotta fra Paul di Resta e Connor Zilisch. Le due Oreca finiscono per entrare a contatto e ad avere la peggio è l’ex-F1. Drive-through per ERA Motorsport che però non li elimina dalla lotta per il podio.

Il finale vede le due BMW lottare brevemente fra loro ma vengono mantenute le posizioni per uno spettacolare uno-due che ripete l’impresa di qualche ora prima a Monza. Completa il podio la Porsche #6 mentre la Cadillac #01 soffre una foratura che la lascia a 3 giri e termina in P9, comunque davanti all’altra 963 Penske.

TDS

Primo successo stagionale in LM P2 per TDS davanti alla capolista Inter-Europol ed ERA Motorsport, mentre alle spalle di “Rexy”, alla terza vittoria del 2024 in GTD Pro nonostante essere partita dal fondo, chiudono la Ford Mustang #64 e la Corvette #3. Solo P9 per la Ferrari di Risi Competizione di Davide Rigon e Daniel Serra.

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Wright Motorsports conquista la prima vittoria stagionale in GTD per il marchio di Stoccarda sulla BMW del Turner Motorsport e sulla Mercedes del Korthoff/Preston Motorsports Phil Ellis e Russel Ward del Winward Racing, quinti al traguardo dietro la Lamborghini del Forte Racing, sono ad un passo per laurearsi campioni della categoria. Migliore delle tante Ferrari infine, la #47 di Cetilar Racing di Antonio Fuco, Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte, settima, anche se l’esemplare nuovo di zecca di Inception Racing ha a lungo gravitato nella top five.

Prossimo appuntamento con il WeatherTech SportsCar Championship, il consueto season finale della Petit Le Mans, fra appena due settimane.

Piero Lonardo

 

Foto: Michelin Racing USA, TDS Racing, AO Racing, Porsche Motorsport

L’ordine di arrivo

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IMSA – Bourdais riporta in pole la Cadillac a Indianapolis

Sebastien Bourdais non ha assolutamente perso le speranze di titolo e riporta in pole position la Cadillac nella Battle On The Bricks. Il quattro volte campione ChampCar ha eclissato sulla pista di casa del team Ganassi il resto del gruppo col tempo di 1.14.592.

Louis Deletraz con l’Acura #40 del WTR w/Andretti e Mathieu Jaminet con la migliore delle Porsche non sono riusciti ad avvicinarsi oltre i 2 decimi, mentre Jack Aitken, incaricato di qualificare l’altra V-Series.R dell’Action Express è andato ancora oltre nonostante l’impegno anche nelle ultime fasi, dove però ha solo rimediato un lungo in curva 7.

Protagonista di un innocuo fuoripista nell’infield dell’IMS anche Romain Grosjean con la sua Lamborghini, alla fine solo P10 a 9 decimi dal leader, alla seconda pole stagionale dopo Laguna Seca.

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Nelle LM P2, prima partenza al palo dell’anno per Inter-Europol con Nick Boulle leader incontrastato col tempo di 1.17.618. L’Oreca #52 gestita in pista dal PR1 Mathiasen ha lasciato la concorrenza, guidata da Steven Thomas e Ben Keating, a quasi mezzo secondo.

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Tra le GT, non fallisce Laurin Heinrich in GTD Pro. La Porsche #77 torna in pole addirittura dalla Rolex24 svettando sulla Corvette di Nick Catsburg e sulla Ford Mustang di Mike Rockenfeller per pochi millesimi col tempo di 1.23.150. P6 per Daniel Serra con la Ferrari di Risi Competizione, ma va detto che le prime sette pro sono racchiuse in meno di 4 decimi.

UPDATE: Sulla Porsche #77 è stata riscontrata un’infrazione tecnica (altezza minima da terra) nelle verifiche post qualifica ed è stata privata della pole position. Sarà quindi la Corvette #4 a partire davanti a tutti. Medesima infrazione anche per la Lexus #12 qualificatasi terza in GTD con Parker Thompson

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Infine, ancora una Mercedes davanti a tutti in GTD con Mikael Grenier a bissare la prestazione di Road America con 1.23.537. Il pilota di Korthoff/Preston Motorsports ha battuto di oltre 2 decimi Giammarco Levorato, recente polesitter in Virginia con la Ford Proton.

Solo P8 per la migliore delle Ferrari, quella del Conquest Racing di Manny Franco, mentre l’esemplare di DragonSpeed, al debutto con Rasmus Lindh, non ha segnato alcun giro valido, come peraltro la Mercedes del Lone Star Racing di Salih Yoluc, sull’insidioso tracciato ricavato all’interno dello speedway.

Lo start della Battle On The Bricks domenica alle 11.40 PM ET, vale a dire le 17.40 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Porsche Motorsport, Michelin Racing USA

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Deletraz alza l’asticella a Indy

Louis Deletraz strappa la leadership alla Porsche nei minuti finali delle seconde libere della Battle On The Bricks. Lo svizzero del WTR w/Andretti ha piazzato la sua Acura al top con 1.15.422, precedendo Felipe Nasr, fino a quel momento al comando nella lista dei tempi con la Porsche leader del campionato. Il brasiliano si è poi migliorato, portandosi a quasi 3 decimi.

Lambo

Terza prestazione per Romain Grosjean e la Lamborghini a 4 decimi dal leader, davanti a propria volta a Ricky Taylor e Mathieu Jaminet con le seconde Acura e Porsche. Il battistrada del venerdí ha lamentato un problema elettrico – non una novità sulle 963 Penske – che lo ha costretto ad uno stop in pista.

Ben Hanley ha segnato la miglior prestazione fra le LM P2 per United Autosports, pur non ritoccando il limite segnato ieri da Mikkel Jensen.

Rexy

I piloti Pro infine hanno preso le redini tra le GT, con ben sette equipaggi capeggiati dal capoclassifica Laurin Heinrich e “Rexy”, autore di 1.23.424 sulla Aston Martin di Alex Riberas e la Ferrari di Risi Competizione di Daniel Serra.

MDK

A sorpresa Anders Fjordbach chiude al top in GTD con la Porsche di MDK Motorsports ed il tempo di 1.23.822. L’unica interruzione ad inizio dei 90’ previsti per il testacoda in curva 3 della Ford Mustang Proton di Giammarco Levorato, che ha poi proseguito.

Appuntamento per le qualifiche alle 3.40 PM ET, le 21.40 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Lamborghini Squadra Corse, Porsche Motorsport

I risultati delle Libere 2

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IMSA – Jaminet issa la Porsche al comando nelle prime libere di Indianapolis

Programma ridotto quello del venerdí all’Indianapolis Motor Speedway per la Battle On The Bricks. Nei soli 90’ di libere a disposizione, nel finale Mathieu Jaminet ha issato la sua Porsche 963 al comando della lista dei tempi con 1.16.138, scavalcando di appena 39 millesimi Renger van der Zande, fino a quel momento saldamente in testa.

Dietro la Cadillac #01, alla penultima gara nelle mani del team Ganassi, le due BMW di Connor de Philippi e Jesse Krohn, ancora alla ricerca del primo successo del 2024. Solo P5 per la migliore delle Acura con Jordan Taylor, a sua volta davanti alla Porsche Proton di Gianmaria Bruni.

L’altra ARX-06 è stata protagonista di una delle due interruzioni, con Ricky Taylor fermo dopo mezz’ora sul controrettilineo a causa di problemi al sistema ibrido. La seconda interruzione è stata chiamata per rimuovere i detriti in curva 7 derivanti dal contatto fra Alessio Picariello, di ritorno sulla Porsche Proton, e la Corvette di Tommy Milner. Un altro contatto in precedenza aveva visto coinvolte la Porsche 911 GT3 R del Wright Motorsports di Jan Heylen e l’Oreca LM P2 di AO Racing di PJ Hyett.

Tra le LM P2, migliore prestazione da parte di Mikkel Jensen con l’Oreca #11 del TDS. Il danese, autore di 1.17.368, ha preceduto di mezzo secondo il capolista ELMS Tom Dillmann con la vettura di Inter-Europol.

Infine, due dei nostri portacolori hanno concluso al top fra le GT. Si tratta di Riccardo Agostini, sub per Alessio Rovera sulla Ferrari di Triarsi Competizione, e Loris Spinelli sulla Lamborghini del Forte Racing. Dietro le due GT emiliane, entrambe iscritte in GTD, il migliore tra le GTD Pro, Marvin Kirchofer e la McLaren di Pfaff Motorsport col tempo di 1.24.105 sulla BMW del Paul Miller Racing di Bryan Sellers e sull’altra 296 GT3 di AF Corse guidata da Miguel Molina. Ben 19 le vetture GT racchiuse nel raggio di un secondo. Solo un paio di in&out infine per la Mercedes del Sun Energy 1, vittima di problemi di pescaggio del carburante.

Sabato si riprende con la seconda sessione di libere e le qualifiche della Battle On The Bricks, rispettivamente alle 8.55 AM e alle 3.40 PM ET. Queste ultime saranno fruibili dalle 21.40 italiane in streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

I risultati delle Libere 1

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IMSA – 56 vetture nel weekend per la Battle On The Bricks

Il WeatherTech SportsCar Championship torna ad Indianapolis e affronterà la distanza di 6 ore per la Battle On The Bricks, nuovo appuntamento da quest’anno della Michelin Endurance Cup. Ben 56 le vetture iscritte, nonostante la concomitanza del round endurance di Monza del GTWC Europe, sulla quale ha avuto priorità per gran parte delle squadre impegnate su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Line-up immutate per il penultimo round stagionale tra le GTP, con le sole Action Express, Proton Competition, JDC-Miller e Lamborghini Iron Lynx che ripropongono gli equipaggi a tre col ritorno rispettivamente di Tom Blomqvist, Alessio Picariello, Phil Hanson e Romain Grosjean insieme ai titolari.

10 le LM P2, con la notabile assenza dell’unica Ligier iscritta dal Sean Creech Motorsport, a causa del ritiro di Lance Willsey. DragonSpeed dal canto suo esce dalla categoria per portare al debutto la sua nuova Ferrari 296 GT3 in GTD nelle mani di Henrik Hedman, Rasmus Lindh e del veteranissimo Toni Vilander, che torna nell’abitacolo dal Bahrain WEC 2022.

DragonSpeed

Dylan Murry terrà infine compagnia a Luis Perez-Companc e Nicklas Nielsen sull’Oreca del Richard Mille by AF Corse in sostituzione di Lilou Wadox, impegnata in Super GT a Sugo.

Tra le 13 GTD Pro da segnalare in primis il ritorno una tantum dopo Daytona del SunEnergy1 di Kenny Habul, questa volta insieme a Jordan Love e Chaz Mostert, mentre a Indy sarà nientemeno che Michael Christensen a tenere compagnia a Laurin Heinrich nella rincorsa al titolo da parte di AO Racing. Neil Verhagen tornerà infine al volante della BMW del Paul Miller Racing recente vincitrice al VIR.

Sulla Lamborghini Huracàn di Iron Lynx, debutto di Luca Engstler e Maximilian Paul stante l’assenza dei titolari Jordan Pepper e Franck Perera, mentre Heart of Racing, recentemente strippata del secondo posto in Virginia per irregolarità tecniche, schiererà entrambe le sue Aston Martin fra i Pro, con Mario Farnbacher a far coppia con Roman De Angelis, quest’ultimo al debutto nella categoria.

Infine, fra le 22 GTD, ritorno delle Porsche del Kellymoss w/Riley dopo Daytona con un equipaggio tutto nuovo e di Andretti Autosport, ma sono le Ferrari 296 GT3 a fare la parte del leone con ben 6 esemplari, oltre a Risi Competizione fra i Pro: oltre alla già citata entry del DragonSpeed si aggiunge infatti anche la nuova montura di Inception Racing.

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Il programma della Endurance Cup prosegue per Cetilar Racing con l’equipaggio abituale composto da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco. Triarsi Competizione invece dovrà fare a meno di Alessio Rovera, sostituito da Riccardo Agostini, inoltre Brandon Leitch si aggiunge alla line-up di MDK al posto di Klaus Bachler e Ben Barker sostituisce Ryan Hardwick sulla Ford Mustang Proton.

Diffuso anche il BoP specifico, che tra le GTP vede le Porsche appesantite di 3 kg, le BMW di 2 e le Acura di 1 kg, In termini di potenza però le M Hybrid V8 guadagnano 7 kW e 7 MJ extra per stint contro i 6 di Porsche e 6 MJ ed i 5 kW e MJ di Cadillac.

Nessuna modifica al peso minimo per le GT, ma aggiustamenti di potenza al ribasso per Acura (-8,5), BMW (-6,6) e Ford (-5,0) ed al rialzo per le Mercedes (+ 5,0), oltre a variazioni alle capacità dei serbatoi di queste quattro marche.

L’azione in pista nell’infield di Indianapolis inizierà venerdí 20 settembre alle 11.15 AM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 21 alle 3.40 PM ET, le 21.40 nostrane, e start della Battle On The Bricks alle 11.30 AM ET di domenica 22 settembre, le 17.30 per l’Italia. Qualifiche e gara come sempre godibili in free streaming sul sito IMSA e su YouTube.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, DragonSpeed, Inception Racing

L’entry list di Indianapolis

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IMSA – Cadillac si espande col WTR

Evitando ancora una volta le luci dei riflettori, Cadillac ha appena annunciato la nuova partnership con il Wayne Taylor Racing, con due V-Series.R che verranno schierate nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona.

Per il team, ora parte di Andretti Global, si tratta del ritorno al costruttore statunitense col quale ha corso in prima linea dal 2017 al 2020, conquistando il titolo IMSA con le DPi-V.R al primo anno con Ricky e Jordan Taylor, dopo aver corso in precedenza con le Corvette DP in Grand-Am, con la quale Jordan Taylor raggiunse il titolo nel 2013.

In aggiunta, Action Express/Whelen Racing continuerà a schierare una terza Cadillac, proseguendo una proficua alleanza che data dal 2012 prima con le Corvette DP e poi con le DPi. La squadra di Denver, NC, puó vantare la bellezza di sei titoli totali insieme al gruppo GM, a partire dal 2014, il primo della riunificazione fra ALMS e Grand-Am, 2015, 2016, 2018, 2021 e 2023.

I piloti verranno ovviamente annunciati in seguito. Ricordiamo solo che Pipo Derani, al momento quarto in campionato insieme a Jack Aitken, è in uscita da Action Express, mentre alcuni dei piloti attualmente schierati dal WTR W/Andretti sono legati a contratti con Honda, che dal prossimo anno tornerà ad affidarsi al Meyre Shank Racing per le sue Acura ARX-06.

Il prossimo appuntamento con la massima serie endurance americana è per il 22 settembre con la Battle on The Bricks di Indianapolis.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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IMSA – Paul Miller Racing e Korthoff Preston si impongono in Virginia

Primo successo stagionale del Paul Miller Racing al Virginia International Raceway. Madison Snow e Bryan Sellers, al primo anno in GTD Pro, hanno ripetuto l’ottima prova del 2023 che ha spianato la strada al titolo in GTD, dominando tutto l’evento a partire dalle libere.

La BMW #1 ha condotto per la prima parte di gara, cedendo poi il comando all’Aston Martin dello Heart of Racing, che però ha optato su una strategia sulle tre soste, ovvero su eventuali lunghi periodi di Full Corse Yellow che però non si sono concretizzati, salvo il problema di motore che ha tolto di mezzo la McLaren di Inception Racing a mezz’ora dalla bandiera a scacchi. Tra

Dopo l’ultima sosta da parte di Ross Gunn, la batosta sotto forma di drive-through per non aver rispettato il tempo minimo di rifornimento ha lasciato la Vantage #23 in terza posizione, che ha mantenuto sino alla fine alle spalle della Ford Mustang GT3 #64 di Mike Rockenfeller ed Harry Tincknell. Multimatic può vantare anche la quarta piazza per l’altra vettura, penalizzata nelle fasi iniziali da un passaggio extra in pitlane pure per non avere rispettato il tempo minimo al pit.

Un paio di penalità anche per la capolista AO Racing, una per pressione dei pneumatici non conforme alle specifiche Michelin e l’altra per aver spintonato la Lexus #14, che chiude solamente in P7 e vede il proprio vantaggio su Heart of Racing ridotto a sole 17 lunghezze. Gara da dimenticare invece per le Corvette, attardate da problemi tecnici, particolarmente la #3, ferma in pista più volte per problemi al servosterzo prima di cedere definitivamente con una sospensione ko. La #4 invece è rimasta in zona podio fino all’ultimo pit, dove ha avuto problemi allo starter, chiudendo solamente ottava.

Korthoff

Nuova vittoria Mercedes invece in GTD, questa volta grazie a Korthoff Preston Motorsports. Kenton Koch ha preso il comando in partenza sul polesitter Giammarco Levorato, lasciando poi a Mikael Grenier il compito di chiudere la gara. Secondo posto per l’Aston Martin #27 di Roman de Angelis e Zach Robichon davanti alla Lamborghini di Loris Spinelli e Misha Goikhberg, con l’abruzzese autore di una prodigiosa rimonta nel finale.

Phil Ellis e Russel Ward, quarti al traguardo, “vedono” sempre più il titolo di titolo di categoria per Winward Racing con un vantaggio di ben 284 punti sull’equipaggio di Turner Motorsport, che li segue nell’ordine di arrivo.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà il 22 settembre a ranghi completi con la Battle on The Bricks ad Indianapolis, prima del gran finale con la 27ma edizione della Petit Le Mans il 12 ottobre.

Piero Lonardo

Foto: Paul Miller Racing, Mercedes-AMG Motorsport

L’ordine di arrivo

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IMSA – Pole position per Snow e Levorato in Virginia

Madison Snow ha messo a frutto il buon lavoro nelle libere 1 e ha dominato le qualifiche del Virginia International Raceway, chiudendo al top col tempo di 1.43.206. Ad affiancare domani in prima fila la BMW del Paul Miller Racing, alla prima pole in GTD Pro, Antonio Garcia con la migliore delle Corvette, mentre la seconda fila sarà occupata dalle due Mustang ufficiali di  Harry Tincknell e Joey Hand. Tommy Milner con la seconda Z06 GT3.R

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A seguire nella lista dei tempi, a riprova dell’efficacia delle nuove Ford al VIR, Giammarco Levorato, che con 1.43.900 si aggiudica la prima pole in carriera in GTD con l’entry di Proton Competition. Il pilota padovano, alla prima stagione negli States, si è lasciato alle spalle la Mercedes del Korthoff/Preston Motorsports di Kenton Koch e la Porsche del Wright Motorsports di Elliot Skeer, al top nelle libere 2.

Qualifiche cosí cosí invece per i due equipaggi capolista, con Klaus Bachler P7 in GTD Pro e Russel Ward addirittura nono in GTD con la AMG GT3 del Winward Racing. Al team texano comunque d’ora in poi sostanzialmente basterà essere presenti per aggiudicarsi il titolo di categoria.

Domani lo start della gara, della durata standard di 2h40’, avverrà alle 12.10 PM ET, le 18.10 nostrane. Diretta gratuita sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: BMW M Motorsport, Proton Competition

I risultati delle Qualifiche