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WEC – Glickenhaus, prima storica pole a Spa

Nessuno ci avrebbe scommesso un euro lo scorso anno, ma a Spa la Glickenhaus ha conquistato la sua prima pole position nelle qualifiche della 6 Ore WEC.

Il compito è stato affidato ad Olivier Pla, che col tempo monstre di 2.02.771 ha preceduto l’Alpine di Mathieu Vaxivière di 2 decimi. Non lontane le due Toyota con Kamui Kobayashi e Brendon Hartley, a 3 decimi, ma è comunque impressionante quanto la SCG 007 LMH si sia potuta nascondere nelle 3 sessioni di libere svolte tra ieri e oggi, ma anche l’Alpine nonostante la penalizzazione inflitta dal BoP. Unico rammarico, l’assenza di mr.Jim, impegnato al Nürburgring.

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Tra le LM P2 è nuova pole dopo Sebring per AF Corse con l’Oreca iscritta tra le Pro/Am, quest’oggi affidata ad Alessio Rovera. Il pilota varesino si è portato a 1”4 dal leader. A seguire Robin Frijns con la vettura del WRT ed il campione 2020, Filipe Albuquerque, con la migliore delle due United Autosports.

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Non è sfuggita invece la pole a Porsche in GTE-Pro, nel finale di sessione, Gianmaria Bruni (notare, due piloti italiani ed un costruttore statunitense ma con il polo tecnologico sul nostro Paese in pole su cinque categorie) ha scalzato il compagno di squadra Michael Christensen, a sua volta preceduto nel finale anche dalla Corvette di Nick Tandy.

Lontane dal best lap di 2.14.301, ben più lento di 1”2 dalla migliore prestazione del pilota danese nelle libere 3, le due Ferrari, con Alessandro Pier Guidi e Miguel Molina.

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Nuova pole in GTE-Am infine per l’Aston Martin, ma questa volta con Ben Keating, autore di 2.17.408 davanti all’altra Vantage ufficiale di Paul dalla Lana e alla Porsche del Project 1 di Brendan iribe.

Domani il via della gara alle ore 13 con possibilità di leggere precipitazioni nella prima ora, ma conosciamo bene la volubilità del meteo delle Ardenne.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Toh, riecco le Toyota davanti!

Sono le due Toyota a tirare il gruppo nell’ultima ora di libere della 6 Ore di Spa-Francorchamps. Le GR010-Hybrid hanno magicamente ritrovato la prestazione sul giro singolo e conducono la lista dei tempi con Kamui Kobayashi autore di 2.03.225 (per la cronaca, 1”2 meglio del best lap di Felipe Nasr al mattino) e Brendon Hartley 2 decimi dietro.

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E’ Louis Deletraz a completare il podio con l’Oreca LM P2 del Prema, a oltre 1” dal leader, mentre l’Alpine segue a 1”5. Qualche problema per la Glickenhaus, con Pipo Derani protagonista dell’unica Full Course Yellow della sessione, piantato nella sabbia a Stavelot. Tra le Pro/Am, Alessio Rovera ha ritoccato la sua migliore prestazione con 2.05.173.

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Tempone da qualifica per Michael Christensen, autore di 2.13.102 davanti all’altra Porsche di Gianmaria Bruni. Alessandro Pier Guidi con la migliore delle Ferrari non è riuscito invece a scendere sotto i 2’14”, cosí come la Corvette che chiude anche stavolta la classifica delle GTE-Pro.

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Sempre Project 1 infine davanti a tutti nelle GTE-Am; stavolta però la migliore prestazione non è stata di Matteo Cairoli, bensí del compagno di squadra Mikkel Perdesen con 2.15.351. A seguire Harry Tincknell per il Dempsey-Proton e Marco Sorensen con l’Aston Martin del TF Sport. Migliore tra le Ferrari l’eterno Toni Vilander, in P6.

Tutto pronto per le qualifiche, come sempre divise tra GT e prototipi, a partire dalle 18.20

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – USA al top con Penske e Glickenhaus nelle libere 2

Spa batte bandiera americana nelle seconde libere della 6 Ore WEC. Al top infatti due vetture a stelle e strisce, l’Oreca LM P2 del Team Penske e la Glickenhaus, grazie al campione IMSA in carica, Felipe Nasr, autore di   2.04.443, ed Olivier Pla sulla SCH 007 LMH, ad appena 21 millesimi.

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Le Toyota come da copione hanno aumentato il passo e con Brendon Hartley si piazzano in P3 a 2 decimi. L’ex-campione WEC precede a sua volta Oliver Jarvis con l’Oreca #23 di United Autosports. Primo fra i Pro/Am Alessio Rovera sulla vettura di AF Corse, P11 assoluta appena dietro all’Alpine, che stenta a tenere il passo delle altre Hypercar a causa delle penalizzazioni del BoP.

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Michael Christensen ha ritoccato il limite delle GTE-Pro stabilito ieri dal teammate Porsche Kevin Estre con 2.14.366, ma oggi le due Ferrari occupano il resto del podio virtuale, con James Calado ed Antonio Fuoco  a 6 decimi.

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Tra le GTE-Am infine, ancora Matteo Cairoli con la Porsche del Project 1 ed il tempo di 2.15.604 davanti all’altra 911 RSR-19 di Seb Priaulx ed alla Ferrari Iron Lynx del sempreverde Giancarlo Fisichella. La sessione è stata interrotta con qualche minuto di anticipo per l’uscita di Paul dalla Lana alla double gauche con l’Aston Martin #98.

Si prosegue fra poco con l’ultima ora di libere alle 14.00, poi la giornata si concluderà con le qualifiche alle 18.20.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Le fantastiche 4 (LM P2) delle prime libere di Spa

Ancora una volta incredibilmente a Spa (e non è la prima volta nella nuova epoca Hypercar) ci sono le LM P2 al comando della prime libere. Sono addirittura quattro stavolta, complice forse la penalizzazione via BoP dell’Alpine trionfatrice a Sebring, capitanate da Robin Frijns con l’Oreca del WRT.

Il campione in carica della categoria ha preceduto il lotto dei 37 partenti col tempo di 2.05.475; a seguire le due vetture di United Autosports di Filipe Albuquerque ed Oliver Jarvis e Will Stevens per Jota.

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Solo P5 per Romain Dumas con l’unica Glickenhaus iscritta al mondiale, a oltre 7 decimi dal leader, mentre trovare una Toyota bisogna andare in P8 grazie a Mike Conway, a 1”4 da Frijns. L’altra GR010-Hybrid si piazza 12ma davanti all’Alpine.

Tra le Pro/Am, miglior tempo per Renè Binder sulla macchina di Algarve Pro Racing davanti all’esemplare di AF Corse.

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Le previsioni fatte stamane da Alessandro Pier Guidi si sono dimostrate vere, e le due Porsche ufficiali di Kevin Estre e Gianmaria Bruni conducono la graduatoria delle GTE-Pro, col francese autore di 2.14.583. Il driver di Tortona arpiona comunque il terzo tempo, seppure a 1”3 da Estre.

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Porsche dominatrice anche tra le Am con Matteo Cairoli ed il tempo di 2.15.982 davanti all’Aston Martin dell’ex-campione tra i Pro Marco Sorensen, che divide con Henrique Chaves e Ben Keating. Il pilota texano è stato la causa della Full Course Yellow deployata dalla direzione gara – condotta qui da Eduardo Freitas nonostante concomitanza con Miami F1 -  nei 10 minuti finali della sessione, che peraltro è iniziata con 15’ di ritardo per un problema al live timing.

Domani il fitto programma prevede due sessioni di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.05, alle 14.00 e alle 18.20. Prevista domani anche, dopo due anni, una pit walk (per una sessione autografi bisognerà attendere Imola e l’ELMS), che verrà ripetuta

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Esclusivo: Alessandro Pier Guidi ci anticipa la sua Spa

A Spa abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con Alessandro Pier Guidi, campione in carica GTE-Pro.

Ale, ti presenti qui a Spa pieno di “medaglie” dopo l’incredibile stagione 2021 (ricordiamo anche il successo nel GTWC-Endurance). A Sebring sappiamo non è stato il massimo, avete spinto fino all’impossibile ma non c’è stato niente da fare. Qui? “Beh, rispetto a Sebring non è cambiato praticamente niente: il gap che c’era lí ce lo portiamo dietro anche a Spa. E’ vero che con le temperature più basse generalmente tutte le macchine guadagnano performance e noi in relativo di più, ma salvo condizioni particolari, e qui a Spa il meteo cambia spesso, non vedo grandi possibilità sulla prestazione pura.”

L’anno scorso a Le Mans però… “A Le Mans abbiamo fatto un ottimo lavoro certo, ma partivamo più vicini alla concorrenza in termini di prestazioni. Qui, per fare un paragone con Le Mans, dovremo superarci. Invece a Le Mans con un aerokit nuovo ed un BoP diverso le cose potrebbero cambiare.”

Quanto hai goduto in Bahrain? Noi tanto.. “Guarda, in totale onestà la vittoria non è venuta come avrei voluto, ce l’avremmo potuta fare anche senza tante polemiche e, anche se qualcuno ancora non ci crede, non era stata assolutamente mia intenzione farlo (parliamo del contatto nel finale della 8 Ore con la Porssche – ndr), anche perchè le cose avrebbero potuto andare facilmente in un’altra direzione. Va detto che le ultime due gare in Bahrain sono state molto impegnative anche a livello di pressione psicologica; prima di partire per la 8 ore non pensavamo di poter competere, poi ci siamo resi conto di avere una chance e siamo andati a giocarcela.”

Un’ultima domanda, il futuro: hai già girato con la nuova 296 GT3, e (anche) di GT3 te ne intendi, come ti sei trovato? “Innanzi tutto partiamo da basi molto buone come tutte le nostre macchine di serie e la 296 promette bene. Questa nuova macchina non sarà da meno della 488 che ha vinto tanto.”

L’appuntamento con Alessandro Pier Guidi (e con tutti gli altri piloti del WEC) è fra poco, alle 15.30 per le prime libere della 6 ore di Spa-Francorchamps.

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Start 2016

ELMS/WEC – La serie continentale ritorna a Imola dopo 6 anni in gran forma. A Spa, turnover forzato Iron Dames

L’European Le Mans Series ritorna il prossimo weekend sul circuito di Imola. La serie continentale, che mancava dall’autodromo del Santerno dalla contestata gara del 2016, proporrà come a Le Castellet l’intero plateau composto da 42 vetture.

Dopo il season opener, la squadra da battere sembra la Prema, che lista ancora lo sfortunato Juan Manuel Correa, anche se sono poche le speranze di rivederlo in pista cosí a ridosso dell’incidente che lo ha coinvolto nei test F3. Tra le Pro/Am, il Racing Team Turkey si presenta nuovamente con la line-up impreziosita dal reserve driver Williams F1, Jack Aitken.  Il Cool Racing dal canto suo dovrà difendere il primato tra le LM P3 col talentino Malthe Jakobsen.

I colori italiani sono ben rappresentati in tutte e tre le categorie, da team (4) e piloti (9). Tra questi, Gabriele Lancieri, che dovrebbe prendere il posto in Rinaldi Racing, di Memo Gidley al fianco di Pierre Ehret e Nico Varrone.

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La squadra tedesca partirà con massimo di zavorra derivante dal successo in Provenza (30kg) contro i 20 e i 10 delle due Porsche Proton.

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Vedremo inoltre se, tra le Iron Dames, Sarah Bovy e Michelle Gatting, autrici di una gara gagliarda al Paul Ricard che è valso loro la quarta piazza finale, si riprenderanno dal COVID che le ha appiedate dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps in programma nel weekend.

A Spa, il loro posto sarà preso da Doriane Pin e da Christina Nielsen; per la giovanissima francese si tratta del debutto nella serie mondiale, mentre la Nielsen ritorna in una gara WEC dalla 24 Ore di Le Mans del 2018.

Le ostilità a Imola inizieranno con la oramai consueta sessione di test collettivi giovedí 12 maggio. Le prime libere sono previste venerdí 13 alle ore 11.30.

Piero Lonardo

L’entry list di Imola

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ecco i 186 di Le Mans! Alpine penalizzata a Spa

Diffusa a sorpresa l’entry list provvisoria della prossima 24 Ore di Le Mans, completata con i nomi dei 186 piloti che prenderanno parte alla 90ma edizione della classica della Sarthe.

Va detto, nessuna grande novità rispetto a quanto già si conosceva in precedenza, ma ancora qualche nome di spicco nel panorama dell’endurance che si aggiunge a quelli già noti.

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Tra le Hypercar, confermati i due equipaggi in casa Glickenhaus, che saranno composti dagli stessi sei piloti che hanno portato al debutto sulla Sarthe la SCG 007 LMH nel 2021, ma che verranno rimescolati rispetto allo scorso anno, con Olivier Pla e Pipo Derani, quest’ultimo al rientro sulla #708 dopo la concomitanza di Sebring, affiancati da Romain Dumas, e Ryan Briscoe, Richard Westbrook e Franck Mailleux sulla #709.

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Tra le LM P2, sarà Tristan Vautier a completare l’equipaggio di ARC Bratislava insieme a Miro Konopka ed il neoacquisto – già presente a Spa – Bent Viscaal, mentre il connazionale Tijmen van der Helm come previsto manterrà il sedile in seno al TDS Racing x Vaillante come in ELMS. Per Vautier, dopo le esperienze nelle monoposto USA e nell’IMSA, si tratta del debutto a Le Mans e fra le LM P2.

Definite anche le terze guide in casa AF Corse per le due 488 iscritte in GTE-Pro. Al fianco dei campioni in carica nonchè vincitori 2021 Alessandro Pier Guidi e James Calado ci sarà Daniel Serra, mentre Davide Rigon ritorna per la sua ottava Le Mans dopo la pausa forzata dello scorso anno insieme ad Antonio Fuoco e Miguel Molina. Il terzo vincitore del 2021, Côme Ledogar, completerà l’equipaggio iscritto da Inception Racing in GTE-Am in partnership col Garage 59 composto da Alexander West e Marvin Klein.

La terza Ferrari iscritta dal Riley Motorsports vedrà anch’essa un ritorno sulla Rossa da parte di Sam Bird, che si unirà a Felipe Fraga e a Shane Van Gijsbergen.

Un altro grande ritorno per i colori italiani sulle vetture del Cavallino è quello di Alessandro Balzan, che si appresta a correre la sua seconda Le Mans con Iron Lynx al fianco di Claudio Schiavoni e Raffaele Gianmaria in una delle 4 vetture schierate dal team, comprendendo anche le Iron Dames.

In assenza di ulteriori forfait, dopo che tra le riserve avevano ritirato l’iscrizione sia il Racing Team Nederland che una delle due vetture di High Class Racing, l’effort previsto da Pierre Ehret con Rinaldi Racing è stato “travasato” anch’esso in Iron Lynx, dove Ehret correrà con Nico Varrone, pure trionfatore nel primo round ELMS a Le Castellet, ed al belga Christian Hook, mentre Matteo Cressoni e Giancarlo Fisichella correranno insieme allo statunitense Richard Heistand.

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Nel frattempo diversi team stanno provando in vista di Le Mans, fra questi anche Nielsen Racing, Vector Sport ed il DKR Engineering, visti tutti a Monza nei giorni scorsi, ma proseguono anche i collaudi della Peugeot 9X8, questi ultimi sul circuito di Magny-Cours.

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Ma prima di andare a Le Mans incombe già il prossimo weekend la 6 Ore di Spa-Francorchamps. Per la trasferta nelle Ardenne l’Endurance Committee ha deciso di penalizzare l’Alpine trionfatrice a Sebring di 20 kW. Questa l’unica modifica al BoP delle Hypercar, dove le due Toyota dovranno ancora una volta gestire il punto di attivazione del sistema ibrido a 190 kmh.

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L’unica altra variazione alle equivalenze riguarda le Porsche, che sconteranno una riduzione della capacità del serbatoio di 2 litri, sia tra le GTE-Pro che tra le Am. In questa categoria vi sarà la prima applicazione stagionale del cosiddetto Balance of Success, che vedrà i primi tre classificati di Sebring, vale a dire le Aston Martin dell’AMR e del TF Sport e la Porsche #56 del Project 1 appesantite rispettivamente di 30, 20 e 10 kg (+15, 10 e 5 kg per il risultato del season opener ed altrettanta zavorra per la posizione in campionato).

Ricordiamo che le ostilità sul rinnovato circuito di Spa-Francorchamps inizieranno giovedí 5 maggio alle 15.30 con le prime libere. Qualifiche venerdí 6 alle 18.20 e start della 6 Ore alle 13.00 di sabato 7 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Roberto Beretta, Peugeot Sport

L’entry list della 24 Ore di Le Mans

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WEC – A Spa debuttano Viscaal e Chaves. CD Sport prepara Le Mans

Resa nota l’entry list definitiva della 6 ore di Spa-Francorchamps, secondo appuntamento del World Endurance Championship. Confermate tutte e 37 le vetture, con due sole novità tra gli equipaggi.

In ARC Bratislava Mathias Beche lascia spazio a Bent Viscaal, reduce dal bel secondo posto a Le Castellet con Algarve Pro Racing insieme a Sophia Floersch, sull’Oreca LM P2 condivisa con Miro Konopka ed il connazionale Tijmen van der Helm.

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Sull’Aston Martin del TF Sport invece, Florian Latorre cederà il posto ad Henrique Chaves. Il 25enne portoghese, già vincitore nel 2020 del GT Open tra le GT3 Pro e campione lo scorso anno tra i Pro Am nel GTWC Europe col Barwell Motorsport, ha disputato col TF Sport l’ultima Asian Le Mans Series ed è reduce dal debutto stagionale in ELMS a Le Castellet. Chaves completerà l’equipaggio della Vantage #33 insieme a Ben Keating e a Marco Sorensen.

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Nel frattempo diverse squadre hanno approfittato per svolgere dei test privati a Monza; fra questi, di ritorno dal Paul Ricard, dove riposava in attesa del cambio di livrea (si tratta della vettura ex-Eurointernational) anche la Ligier LM P2 di CD Sport.

Il team francese, che debutterà a Le Mans grazie al successo tra le LM P3 nell’ultima Asian Le Mans Series, e che sarà l’unica non-Oreca iscritta nella categoria, ha approfittato per ufficializzare la propria line-up per la classica della Sarthe, che sarà composta da Michael Jensen, Steven Palette e Christophe Cresp.

Le ostilità sul rinnovato circuito di Spa-Francorchamps inizieranno giovedí 5 maggio alle 15.30 con le prime libere. Qualifiche venerdí 6 alle 18.20 e start della 6 Ore alle 13.00 di sabato 7 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list definitiva della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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LMC – Dillmann trascina il Racing Spirit of Leman. Uno-due Honda in GT3

Tanti volti nuovi e di prestigio nella Michelin Le Mans Cup 2022, e uno di questi, Tom Dillmann, ha dominato la prima gara della stagione a Le Castellet, trascinando alla prima vittoria il Racing Spirit of Leman.

Il collaudatore ByKolles emergeva dalla terza piazza dopo il pitstop obbligatorio – quest’anno la durata delle gare è stata ridotta da 2 ore a 1h50 per evitare la seconda sosta resa necessaria lo scorso anno dopo l’aumento delle potenze (nonchè dei consumi) del motore Nissan – e dopo essersi sbarazzato delle due vetture che gli erano davanti, nella fattispecie Leonard Weiss con la Duqueine del WTM e Louis Rousset con la Ligier dell’MV2S Forestier Racing, non si è più voltato indietro.

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Le fasi iniziali della gara vedevano queste vetture transitare in ordine inverso al primo giro, col polesitter Torsten Kratz a precedere Jerome de Sadeleer e Alxander Mattschull, incaricati del primo stint. Tra le GT3, il polesitter Jens Møller con la Honda #44 del GMB Motorsport allungava vistosamente anticipando la partenza sulla Porsche Ebimotors di Emanuele Busnelli.

Dopo un paio di Full Corse Yellow, tra cui una per recuperare il consueto piloncino che puntualmente ad ogni gara salta dalla curva 5, dietro il leader, de Sadeleer aveva la meglio su Mattschull conquistando la seconda piazza, andando presto anche ad insidiare la Duqueine #11, salvo poi cedere nuovamente a de Sadeleer. Al vertice delle GT3, era l’ex-campione WEC GTE-Am, Kristian Poulsen, a prendere il comando della categoria dopo l’inevitabile drive-through per la vettura gemella.

La svolta dopo 64’ di gara, con il Racing Spirit of Leman ad anticipare la sosta rispetto agli inseguitori, con de Sadeleer sulle tele insidiato ora dalle vetture di IDEC Sport e CD Sport. Weiss usciva appena davanti Dillmann come peraltro Rousset, ed entrambi erano infilati in un amen, proprio mentre un altro dei protagonisti attesi, Malthe Jakobsen con la vettura del Cool Racing, terminava mestamente la propria gara.

Weiss a seguire cedeva a Dino Lunardi di IDEC e alla vettura di RLR MSport di Tom Foster, che alla fine erediteranno le posizioni di rincalzo ai due battistrada grazie alla penalità comminata all’ex-campione GTC ELMS per sorpasso in regime di Full Course Yellow.

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Dietro l’uno-due danese, a completare il podio delle GT3  veniva classificata la Ferrari AF Corse di Gino Forgione ed Andrea Montermini nonostante il sorpasso all’ultimo giro sostenuto dalla Aston Martin del Bullitt Racing – a lungo seconda ma rallentata con uno Stop&Go per non aver rispettato il tempo minimo di sosta. Ciò in funzione del regolamento sportivo, che prevede, qualora la bandiera a scacchi venga sventolata prima dello scadere dell’effettiva durata della gara, che la classifica venga congelata al giro precedente.

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Nel weekend si sono svolte inoltre le due prime manches della Ligier European Series. In entrambe il successo è andato alla JS P4 del Team Virage di Gillian Henrion. Piazzamenti per i team e piloti italiani con Simone Riccitelli e Roberto Neri di LR Motorsport secondi in gara 1 e di Monza Garage, P3 in entrambe le manches.

Prossimo appuntamento con la Michelin Le Mans Cup il 14 maggio prossimo ad Imola.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

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ELMS – Prema stravince a Le Castellet. Il finale thrilling in GTE ed LM P3 premia Rinaldi e Cool Racing

Prema Racing, dopo il convincente debutto nel WEC, si presenta col botto anche nell’European Le Mans Series stravincendo la 4 Ore di Le Castellet, atto iniziale della stagione 2022.

L’equipaggio formato dai due ex-WRT Ferdinand Habsburg e Louis Deletraz, e dal sub di lusso Lorenzo Colombo per lo sfortunato Juan Manuel Correa si è dimostrato il più concreto sulla distanza di una gara che ha vissuto tormentata prima ora con ben tre uscite della Safety Car, per poi svilupparsi in regime di corsa perlopiù libera.

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Al via Colombo si impossessava già della prima posizione, ma solo tagliando la prima curva sul polesitter del TDS Racing X Vaillante, affidata al via al bel prospetto Tijmen Van der Helm. A ranghi ristabiliti subito una prima safety car compattava le posizioni, seguita ben presto da una seconda.

Presto la leadership passava a United Autosports con Phil Hanson. Il team anglostatunitense però era costretto a cedere già alla prima sosta per un problema all’anteriore sinistra, ed era costretto ad iniziare una rincorsa basata sulle strategie.

Fra le LM P3 intanto, Inter-Europol, con la Ligier #13, prendeva il comando delle ostilità sul Cool Racing, con Mo Smith risucchiato nel gruppo. Anche in GTE la leadership derivante dalla pole di Pierre Ehret durava un battito d’ali ed il comando passava a Sarah Bovy con la Ferrari delle Iron Dames.

Il regime di gara libera, iniziato dopo circa 90’ di gara, vedeva la vettura di Prema issarsi davanti al povero Philippe Cimadomo, gentleman dell’equipaggio di testa – ricordiamo Pro/Am – subentrato a Van der Helm, che scivolava nelle retrovie. In questa fase alle spalle del leader Habsburg emergevano Cool Racing e soprattutto Panis Racing, i quali si alternavano nel ruolo di major contender insieme alla rientrante United Autosports grazie all’esperto Duncan Tappy.

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In GTE invece la Bovy cedeva a Memo Gidley, bronze ranked di ultralusso, rientrante nel motorsport “che conta” dopo il tremendo incidente di Daytona 2014, che imponeva un passo tutto suo con la Ferrari #23 del Rinaldi Racing.

La fase centrale di gara vedeva Nico Jamin inseguire da vicino il campione in carica ELMS, che alla lunga manteneva e poi incrementava un piccolo ma necessario gap, corroborato nel finale da Deletraz, che pur uscendo dietro la vettura di Tappy si reimpossessava presto del comando.

Finale già scritto? Assolutamente no perchè nelle posizioni di rincalzo emergeva un imprevisto incomodo nelle forme dell’Algarve Pro Racing, sospinta dal talentino (l’ennesimo olandese) Bent Viscaal e dalla perfetta strategia ai box, alla fine riusciva ad impossessarsi della seconda piazza ai danni del Panis Racing.

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Tra le Pro/Am, il passo di Jack Aitken del Racing Team Turkey è stato abbastanza per seminare la concorrenza, compresa la vettura di AF Corse, seconda al traguardo davanti al TDS.

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Non parliamo poi delle altre due categorie, che hanno vissuto un finale al cardiopalma. La leadership delle LM P3 infatti, praticamente mai stata in discussione praticamente dal secondo giro, veniva insidiata dalla rimonta furiosa di Malthe Jakobsen, subentrato al volante della Ligier #17 del Cool Racing, che veniva coronata proprio all’ultimo giro.

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Il pressing invece della Porsche Proton #77 nelle capaci mani di Gianmaria Bruni nei confronti di Nico Varrone del Rinaldi Racing invece non si portava a compimento e la Ferrari #23 transitava sul traguardo con appena 120 millesimi di vantaggio sulla 911.

_PL55719 Completa il podio tutto tedesco un’altra Porsche Proton, la #93 sospinta dal sempiterno Richard Lietz nonostante una sosta extra per la foratura (il comportamento delle Goodyear qui soprattutto sulle GT ha mostrato realmente il fianco a discrete critiche) e relativo spin sostenuta da Michael Fassbender nelle fasi iniziali. Primo podio quindi per l’attore pilota, un risultato ben diverso dal debutto avvenuto proprio qui nel 2020.

Prossimo appuntamento con l’European Le Mans Series sulle colline di Imola, fra un mese.

UPDATE: La Ligier LM P3 #13 di Inter-Europol è stata squalificata in quanto nelle verifiche post-gara è stato reperito un differenziale non conforme alle specifiche approvate. Il secondo posto di categoria viene quindi ereditato dalla vettura di United Autosports. Al team polacco verrà comunque consentito di ricorrere in appello.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Le Castellet 

Foto: Piero Lonardo, Roberto Beretta