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ELMS – Milesi prenota la pole a Imola. Auto nuova per GR Racing

Charles Milesi segna la migliore prestazione nelle seconde libere della 4 Ore di Imola ELMS. L’alfiere del Panis Racing ha svettato già nella prima parte dei 90’ a disposizione abbassando notevolmente il migliore tempo del weekend con 1.30.885, precedendo di oltre 3 decimi Frederik Vesti di Cool Racing ed Oliver Gray, ancora una volta a proprio agio sulla #34 di Inter-Europol. Best crono fra i Pro/Am per Alex Quinn, già al top nei test per Algarve Pro Racing.

La sessione è stata neutralizzata un paio di volte per altrettante uscite della Ligier LM P3 #88 di Inter-Europol. Infine proprio la macchina in testa, out con Manuel Maldonado alla guida, ha fatto chiudere in leggero anticipo il turno.

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La Duqueine del WTM by Rinaldi, assente ieri mattina, ha ripreso regolarmente la pista e anzi ha primeggiato stamane tra le LM P3 con Oscar Tunjo, autore di 1.39.541.

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C’è Daniel Serra infine ancora una volta in vetta alle GT3 con la Ferrari Kessel con un 1.42.588 leggermente inferiore alla migliore tornata segnata ieri nelle libere 1.

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In casa GR Racing la 296 GT3 pesantemente incidentata ieri pomeriggio nel Bronze test, è stata sostituita da un nuovo telaio, che è stato autorizzato dalla direzione gara. Nella mezz’ora riservata ai gentlemen miglior tempo per Giorgio Roda e l’Oreca Proton, che con 1.33.978 ha surclassato la concorrenza, con John Falb a quasi 1”.

Infine, a IDEC Sport il trofeo per la Pit Stop Challenge, competizione che aveva già riportato anche lo scorso anno ad Aragon. Alle Iron Dames la vittoria fra le crew delle GT3.

Tutto pronto per le qualifiche della 4 Ore di Imola, a partire dalle 14.35.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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ELMS – A tu per tu con Alex Lynn

Sempre nell’ambito della 4 Ore di Imola ELMS,  abbiamo intervistato Alex Lynn, campione in carica della serie con Algarve Pro Racing e pilota ufficiale Cadillac Racing nel WEC.

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Quali sono le tue impressioni per la gara qui a Imola: ieri hai segnato il miglior tempo nei test: “Qui il traffico sicuramente sarà una variabile nel weekend, probabilmente sarà peggio rispetto al WEC. Fortunatamente non c’è la pioggia e questo è positivo, ma sicuramente sarà difficile “leggere” la gara.”

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Tu infatti hai un doppio impegno anche con Cadillac nel WEC: cosa ne pensi della serie europea e quali sono le differenze rispetto al mondiale?  “Il livello dell’European Le Mans Series quest’anno è altissimo ed è importante restare sempre concentrati in pista seppure con un’auto differente. L’European Le Mans Series è iniziata bene con un secondo posto e successivamente con una 7ma posizione. Abbiamo danneggiato la vettura al Paul Ricard, abbiamo raccolto punti, ma purtroppo non siamo riusciti a lottare per la vittoria.”

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A Le Mans dopo le qualifiche sembrava poteste combattere con i migliori “A Le Mans purtroppo nel finale non siamo riusciti a lottare contro Toyota e Ferrari. Nel finale non ne avevamo abbastanza per raggiungere i rivali anche se  con la pioggia eravamo molto competitivi. Sicuramente il bagnato ci ha aiutato, e globalmente possiamo essere soddisfatti del lavoro svolto. Il miglioramento è stato notevole rispetto all’anno scorso, specie in qualifica, anche se nel 2023 abbiamo raccolto il podio.”

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Per concludere, il prossimo anno dove ti vedi, anche stanti i cambiamenti futuri in Cadillac ? “Mi piacerebbe correre anche in GT oltre ai prototipi, e gareggiare con General Motors regala anche questa chance. Il mio sogno è ovviamente quello di vincere le più importanti competizioni GT al mondo come la 24h di Spa o la 24h del Nurburgring. Al riguardo sarebbe bello tornare alla 24h del Ring, dove ho corso tanti anni fa. (Nel 2017 e nel 2018 -ndr)

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Alex Lynn sarà tra i protagonisti sabato nelle libere-2 e soprattutto nelle qualifiche;  queste ultime partiranno alle 14.35.

Intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

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ELMS – Luca Ghiotto si racconta ai nostri microfoni

Abbiamo approfittato della disponibilità di Luca Ghiotto, il quale si è raccontato ai nostri microfoni nel contesto della 4 Ore di Imola ELMS.

Luca, l’ultima volta che ti abbiamo visto in azione su un prototipo prima di questa stagione è stato con la Ginetta LM P1 nel 2019. Hai trovato molte differenze con l’Oreca “sboppata” che guidi attualmente? “Anche se non era una Toyota o un’Audi, parliamo comunque di una vettura della categoria top, devo peró dire che grosse differenze non ce ne sono, anzi se parliamo della guida “pura”, il P2 è meglio, ha più grip, anche se ovviamente la Ginetta aveva 200 cavalli in più, e a Barcelona e al Fuji, dove l’ho provata, erano piste dove la velocità conta.”

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Queste LM P2 “sboppate” sono quindi piacevoli da guidare? “Si, confermo, e ti dirò che pensavo saremmo andati più forti delle hypercar in qualifica, come peraltro è accaduto nei test privati che abbiamo fatto qui ad aprile, poi chiaramente le temperature di questo weekend non favoriscono i tempi sul giro. Sono belle macchine da guidare, alla fine si può dire che è un formula carrozzato.”

Parlando di monoposto, sei stato il primo italiano a tornare in IndyCar dopo tanti anni. Come si è sviluppato il contatto? “Sono già due anni che provavo a metterci piede, e sono andato a Nashville (il season finale IndyCar – ndr) negli ultimi due anni. Ma anche prima, a fine 2021, ho avuto dei contatti per disputare addirittura tutta la stagione, ma dato che il mondo dell’endurance era in pieno sviluppo, ho preferito optare per G-Drive, coi quali ho corso a Daytona nel 2022, e quando il programma è stato cancellato, purtroppo mi sono trovato senza entrambe le opportunità.”

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“Farsi vedere nel paddock IndyCar è importante, vedi esempi quali Conor Daly o Tristan Vautier, in quanto gli americani preferiscono il contatto faccia a faccia. A Barcelona ho ricevuto la proposta di questa opportunità e, nonostante non avessi mai avuto grossi sponsor, mi ha permesso di disputare le prime due gare a Barber Park e a Indianapolis. Sicuramente i miei trascorsi in F2 sono serviti e mi hanno permesso di correre solo grazie alla mia disponibilità.”

C’è quindi la possibilità di rivederti a breve negli States! “Dopo le prime due gare sono stati contenti dei risultati e mi hanno richiamato per Road America e Laguna Seca, il che mi ha fatto molto piacere. Peccato l’incidente di Laguna, pista che non conoscevo minimamente, ma dove andavo di media 4-5 decimi più veloce di Harvey, un pilota che ha diversi anni di esperienza nella serie. Oltretutto l’IndyCar è una categoria notoriamente “tosta” dal punto di vista fisico, e con un po’ più di preavviso avrei la possibilità di prepararmi al meglio, sia al simulatore che magari anche dei test, dopo due anni in cui ho guidato solo Formula E, P2 e GT, molto meno faticosa. Con la Nissan di F.E il lavoro al simulatore peraltro è stato predominante: 70 giorni contro 4 soli giorni in macchina! Comunque tornando all’IndyCar sono soddisfatto di aver concluso le gare.”

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Le differenze di guida infine tra la F2 e le LM P2? “Lo stile di guida è simile, ma macchine come le IndyCar e le F2 le puoi spingere di più; al contrario, il P2 se lo sforzi troppo è controproducente. Ad esempio qui a Imola in questi giorni ho fatto un po’ fatica a riabituarmi. In IndyCar le gomme sono indistruttibili, la macchina poi è un carrarmato. Alla fine il team ha optato per fare effettuare le qualifiche a Oliver Gray, che qui ha corso anche di recente con la Porsche Cup e stamattina ha fatto il miglior tempo.

Parliamo comunque di due equipaggi entrambi molto competitivi… “La vittoria di Le Mans dello scorso anno ha consacrato Inter-Europol tra le squadre top della serie. Al Paul Ricard, dove eravamo primi e secondi, purtroppo ci ha tradito il cambio. Ma ci rifaremo.”

Luca Ghiotto tornerà in azione a Imola domattina alle 10.05 per le Libere 2.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Alberto Manganaro

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ELMS – Gray porta in alto Inter-Europol nelle prime libere di Imola

Di Oliver Gray il miglior tempo nelle prime libere della 4 Ore di Imola ELMS. L’ex FIA F3, in equipaggio con Luca Ghiotto e Clement Novalak, ha fissato i cronometri sull’1.31.236, precedendo nientemeno che Robert Kubica e Malthe Jakobsen sulle vetture di AO by TF e Cool Racing, pur non migliorando la prestazione ottenuta ieri pomeriggio da Alex Lynn nella giornata dedicata ai test.

I 90’ a disposizione non hanno visto, al contrario di ieri, bandiere rosse, ma ben quattro Full Course Yellow, protagoniste la Ligier #5 di RLR MSport, la Porsche delle Iron Dames, la Ferrari AF Corse #51 e l’Oreca LM P2 Pro/AM di Nielsen Racing con Nico Pino al volante. Tutte le vetture hanno poi ripreso la pista. Alla sessione non ha però partecipato la Duqueine LM P3 del WTM by Rinaldi.

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Tornando ai risultati della pista, anche il miglior tempo tra le LM P3 è stato segnato dal team polacco, con Kai Askey, autore di 1.39.053, mentre tra le GT3 Daniel Serra ha preceduto tutti con la Ferrari Kessel ed il tempo di 1.42.386, abbassando di oltre tre decimi il crono ottenuto ieri da Nico Varrone sull’altra 296 di AF Corse.

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Il programma odierno prosegue con il Bronze Test, alle 15.40, e la Pit Stop Challenge, che ritorna dopo il primo esperimento ad Aragon lo scorso anno, a partire dalle 17.15.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Algarve Pro Racing domina i test di Imola

Algarve Pro Racing chiude al comando entrambe le sessioni di test collettivi propedeutici alla 4 ore di Imola, terzo appuntamento dell’European Le Mans Series 2024.

Al mattino è stato Alex Quinn con l’Oreca #20 iscritta in Pro/Am a primeggiare col tempo di 1.31.356 in una sessione interrotta ben otto volte nelle quattro ore a disposizione. Il crash forse più rilevante ha riguardato la Ligier LM P3 #17 con Miguel Cristovao alla guida, fuori alla Villeneuve. Pochi giri anche per l’Oreca #3 del DKR, fuori al Tamburello.

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Migliori prestazioni tra le LM P3 per Pedro Perino con la Ligier #88 di Inter-Europol e per Julien Andlauer tra le GT3 con la Porsche Proton #60.

Nel pomeriggio, con un clima torrido, c’è stata maggiore continuità, soprattutto nella prima parte, ma è stata sempre una vettura del team battente bandiera portoghese a finire al comando, con Alex Lynn e la #25, col tempo di 1.31.175, a precedere Robert Kubica ed Arthur Leclerc con le macchine di AO by TF e Panis Racing.

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Manuel Espirito Santo col tempo di 1.39.191 ha scalzato di 5 millesimi il primato tra le LM P3 per Cool Racing, mentre Nico Varrone, fresco vincitore di Le Mans fra le LM P2 Pro/Am, ha segnato la migliore prestazione fra le GT3 con la Ferrari di Formula Racing ed il tempo di 1.42.705.

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Diverse interruzioni anche in quest’ultima sessione, col debuttante di Cool Racing Carl Wattana Bennet fermo all’entrata box. Poche tornate per l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman, presto ferma ai box e non più rientrata.

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Qualche problema tecnico (mancata chiusura del bocchettone del carburante) anche per la Ferrari di GR Racing, poi risolto con successo al punto di chiudere col quarto tempo con Davide Rigon.

Domani si parte con le prime libere alle 10.40, seguite dalla mezz’ora dedicata ai piloti Bronze alle 15.40. Gran finale col Pit Stop Challenge dalle 17.15.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Morning Test

I risultati dell’Afternoon Test

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ELMS – Nel weekend si ritorna a correre a Imola. Reshuffle in casa Cool Racing

Nel weekend ritorna l’European Le Mans Series col terzo round stagionale di Imola. La serie continentale torna sul circuito del Santerno dopo il forfait dello scorso anno in piena forma, presentando tutte e 43 le vetture full-season e diversi protagonisti della recente 24 Ore di Le Mans.

In primis, uno dei vincitori assoluti, Nicklas Nielsen, al volante della Ferrari 296 GT3 di Formula Racing, ma anche uno dei trionfatori in LM P2, Bijoy Garg di United Autosports, ed i tre vincitori della LM P2 Pro/Am, Francois Perrodo, Alessio Rovera, ancora sull’Oreca AF Corse, e Nico Varrone in GT sulla Ferrari #51 AF Corse.

Presenti anche i portacolori di Inter-Europol, Vlad Lomko e Clement Novalak, pure a podio sulla Sarthe, e di IDEC Sport, terzi assoluti. Assente da questa line-up Paul Lafargue per motivi personali, verrà rimpiazzato da Marcos Siebert.

Le altre novità fra gli equipaggi riguardo Cool Racing, col ritorno di Ferdinand Habsburg, vincitore nel 2022 con Prema, e la sostituzione di Alex Garcia con Carl Bennett. Il giovane pilota thailandese di Isotta Fraschini è alla prima esperienza nella serie europea dopo aver corso con l’Oreca LM P2 nell’Asian Le Mans Series con Duqueine. Inoltre, al posto di Ritomo Miyata, impegnato a Silverstone con la F2, tornerà Paul-Loup Chatin.

Tra le LM P3, Paul Lanchère debutterà nella serie per Ultimate al fiano di Matthieu e Jean-Baptiste Lahaye.

Per il resto, equipaggi confermati rispetto all’ultimo round di Le Castellet, che ha visto la prima vittoria assoluta di Inter-Europol. Pare sarà della partita anche Sarah Bovy, reduce dall’incidente del Glen dopo aver saltato la 24h di Spa con le Iron Dames.

Ricordiamo che saranno assenti sia la Michelin Le Mans Cup che la Ligier Euro Series, supporti abituali della serie. Il weekend vedrà invece in azione la Porsche Carrera Cup Benelux e le Supersport/X-GT4.

Il programma prevede una prima giornata dedicata ai test collettivi giovedí 4 luglio, mentre le prime libere si terranno venerdí 5 a partire dalle 10.40. Nella stessa giornata tornerà la Pit Stop Challenge a partire dalle 17.15. Qualifiche sabato 6 dalle 14.35 e start della 4 Ore di Imola alle 11.30 di domenica 7 luglio.

Piero Lonardo

Foto: ELMS

L’entry list della 4 Ore di Imola

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WEC – A San Paolo senza Bogulavskiy e Tincknell

Diffusa oggi l’entry list della 6 Ore di São Paulo, quinta tappa del FIA WEC. Poche le differenze fra i 37 equipaggi full-season rispetto a Le Mans.

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In primis, Timur Boguslavskiy ha deciso di sciogliere il rapporto con Akkodis ASP e sulla Lexus RC F GT3 #78 salirà, come a Spa, Clemens Schmid al fianco di Arnold Robin e Kelvin van der Linde. Il pilota russo era legato al team di Jerôme Policand dal 2019 e lo scorso anno si è laureato campione overall nonchè nell’Endurance Cup del GT World Challenge Europe, serie nella quale aveva conquistato il titolo nella Silver Cup nel 2019.

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Un paio di vetture inoltre correranno con equipaggi di due soli piloti, entrambe Hypercar: si tratta della Cadillac del Team Ganassi, che dopo Le Mans tornerà ai “soliti” Earl Bamber ed Alex Lynn, e la Porsche di Proton Competition. Quest’ultima, in assenza di Harry Tincknell, impegnato nello stesso weekend a Mosport con la Ford Mustang GT3 iscritta in GTD Pro, verrà affidata ai soli Neel Jani e Julien Andlauer.

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Toyota, salvo imprevisti, dovrebbe ritornare alla line-up abituale sulla sua GR010-Hybrid #7, col ritorno di Mike Conway al fianco di Kamui Kobayashi e Nyck de Vries. Josè Maria Lopez, dopo il secondo posto assoluto di Le Mans, dovrebbe pertanto ritornare ad occupare l’abitacolo della Lexus GT3 #87 insieme a Takeshi Kimura ed Esteban Masson.

Infine, Clement Mateu tornerà ad occupare il sedile dell’Aston Martin del D’Station dopo la performance one-shot sulla Sarthe da parte di Satoshi Hoshino, il quale ha peraltro annunciato il proprio ritiro dalle corse. Anche Josh Caygill è atteso nuovamente al volante della McLaren 720S Evo GT3 #95 di United Autosports che a Le Mans era stato appannaggio di Hiroshi Hamaguchi insieme a Marino Sato e Nico Pino.

Le ostilità ad Interlagos inizieranno venerdí 12 luglio alle 10.45 locali con le prime libere. Qualifiche ed Hyperpole a partire dalle 14.30, fuso orario del Brasile orientale, di sabato 13 luglio, mentre la gara partirà alle 11.30 di domenica 14 luglio, vale a dire le 16.30 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Piero Lonardo

L’entry list della 6 Ore di São Paulo

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WEC – Il punto dopo Le Mans

Il risultato della 24 Ore di Le Mans ha scombinato gli equilibri fissati nelle prime tre gare del FIA WEC 2024. Analizziamo nel dettaglio le varie classifiche:

L’equipaggio della Porsche #6 composto da Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor, quarti al traguardo, mantiene la leadership nella classifica piloti con 99 punti, ma i trionfatori della Sarthe, Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen si sono avvicinati ad appena 9 lunghezze, mentre Kamui Kobayashi e Nicky de Vries inseguono a -17. Più lontani, a quota 60, i vincitori di Spa, Callum Ilott e Will Stevens. Decisa impennata anche per l’altra line-up ufficiale del Cavallino, che dopo un inizio stagione da dimenticare si porta a quota 48.

Porsche, Ferrari e Toyota ancora al top nell’ordine anche nella graduatoria a squadre, dove la casa di Stoccarda può vantare il medesimo gap sulle Rosse, mentre il costruttore nipponico insegue a -12.

Gli altri marchi finora hanno svolto pressochè il ruolo di comparsa, se pensiamo che Alpine, vittima di un doppio ko a Le Mans, rappresentano la quarta forza con appena 23 punti.

Il ritiro è invece costato caro ad AF Corse, che nella classifica dei privati si vede scavalcare anche da Proton, seconda dietro Jota #12, schizzata a quota 128 punti contro i 71 della compagine diretta da Christian Ried ed i 67 della gialla 499P.

Infine, tra le GT3, i due equipaggi di Manthey si ritrovano ora affiancati a quota 75, ma Augusto Farfus, Darren Leung e Sean Gelael, secondi domenica, inseguono ad appena 2 punti di distacco. Assai più lontani gli inseguitori, capeggiati da Erwan Bastard e Marco Sorensen con 42 punti davanti alle Iron Dames ed all’equipaggio della Ferrari #55 composto da Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann tutti a quota 41. Ricordiamo che non esiste un titolo costruttori GT3 ma una classifica teams che pertanto rispecchia quanto sopra.

Considerando i 117 punti ancora in palio, compreso il punto addizionale per le pole position, nei quattro round ancora da disputare, nulla è assolutamente ancora deciso, anche se Le Mans col suo punteggio doppio ha dato ancora una volta un discreto scossone alle graduatorie.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Lietz, quinto successo di classe a Le Mans

A fronte della vittoria assoluta spesso le altre categorie passano in secondo piano, ma a Le Mans c’è un pilota che ha collezionato diversi allori, ben cinque, nelle varie classi GT. Stiamo parlando di Richard Lietz, vincitore tra le GT3 con Manthey EMA, che abbiamo sentito subito dopo il podio:

“È bello vincere in LMGT3 dopo le vittorie anche in GTE-PRO e non solo. Porsche ha mostrato la bontá delle proprie auto negli anni passati ed anche con questa non ha fallito”

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Riguardo questa Le Mans?  “L’edizione 2024 è stata difficile, ma ho avuto tutte le informazioni da parte del team per poter lottare al meglio verso il successo. Senza penalità, errori e con un ottimo lavoro da parte di tutti, siamo stati praticamente sempre davanti. Abbiamo lottato per le prime posizioni sin da subito sopravvivendo ad ogni condizione.

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Qualcosa infine su questo equipaggio:Abbiamo lavorato bene di squadra e anche Morris Schuring si è ben comportato nella sua prima apparizione a Le Mans. Salire sul podio di Le Mans è sempre speciale, è il posto dove vorresti sempre essere.*

Richard Lietz, campione WEC GTE-Pro 2015 ed LMS GT2 nel 2009 e 2010,  ha trionfato a Le Mans in GTE-Pro nel 2013 e nel 2022 e prima ancora in GT2 nel 2007 e nel 2010, conquistando nelle sue 18 partecipazioni complessive, tutte con Porsche, anche altri tre podi.

Intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Coletta: Dopo Le Mans, il campionato!

E’ tanta l’emozione che si percepisce in casa Ferrari qui a Le Mans dopo il trionfo in gara. Queste le prime impressioni a caldo di Antonello Coletta, Responsabile Endurance, Corse Clienti e Competizioni GT:

“Dopo la vittoria dell’edizione del centenario, quest’anno non siamo arrivati alla gara da favoriti. Dopo i risultati dei test di domenica e delle libere, francamente la mia idea era che senza una corsa “speciale”, col cambio di meteo ed altri problemi, sarebbe stato impossibile per noi vincere. Dopo la partenza eravamo competitivi, ma come sapete bene la 24h di Le Mans muta ad ogni parte del giorno. Se parti bene, non sei sicuro di essere competitivo all’arrivo ed infatti durante la 24 ore, esclusa la neutralizzazione della notte, c’erano molte altre macchine nelle posizioni di testa.”

“Per noi è stato molto complicato perchè siamo partiti con due penalizzazioni per la 51 e la 83, per non parlare di tutte le altre penalità che abbiamo ricevuto durante la gara. E abbiamo avuto il problema con la porta.. ma alla fine abbiamo vinto per la seconda volta di fila, siamo contentissimi ed è un’emozione incredibile.”

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“L’ultimo stint ancora una volta è stato decisivo. Probabilmente ogni anno troviamo il problema all’ultimo stint ma vi assicuro che non è ció che vogliamo vivere in quel momento. Lo scorso anno è stato molto più difficile, ma il contesto era differente perchè nel 2023 eravamo veloci sul bagnato, mentre oggi è stato esattamente il contrario”.

Questa volta siete stati molto flessibili con le strategie.. “A Imola, come già detto in precedenza, abbiamo avuto un misunderstanding tra la squadra ed i piloti ed abbiamo perso la gara. Questo ci ha permesso di capire, anche grazie ad una serie di meeting con piloti, ingegneri e meccanici qual è stato il problema. Qui abbiamo dimostrato di saper lavorare molto bene e le scelte che abbiamo fatto in gara sono state tutte corrette. Forse Imola ci ha aiutato in questa 24 ore.”

“La nostra strategia è cambiata a causa del problema alla portiera; eravamo in buona posizione ed abbiamo dovuto risolvere, ma sapevamo di dovere arrivare col carburante giusto in modo da superare i controlli post-gara. Noi però abbiamo spinto in ogni momento della corsa, sia per capire il vero valore della nostra macchina che quello degli altri concorrenti, e il meteo ha fatto il resto. Io prima della gara avrei aspirato ad un podio, ma ad un certo punto abbiamo capito che avevamo la chance di vincere. Io comunque ad ogni corsa aspetto l’ultimo giro, specie a Le Mans, visti i precedenti, anche se forse senza il problema alla portiera avremmo vinto con margine.”

“Questa vittoria, dopo aver perso tanti punti ad Imola e a Spa, ci rende molto felici e ci permette di rilanciarci in campionato, che è il massimo risultato cui si puó aspirare.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro