Nick Yelloly e Renger van der Zande si aggiudicano la vittoria nella showcase IMSA di Detroit. L’Acura #93 del Meyer Shank Racing, partita dalla pole position, dopo aver dominato la prima parte di gara si è ritrovata alle spalle della Cadillac di Ricky Taylor, che ha infilato magistralmente nell’insidiosa curva 3 del tracciato cittadino a 3’ appena dalla bandiera a scacchi.
Interrotta quindi la striscia vincente di quattro gare da parte di Porsche, complice soprattutto la decisa manovra che ha permesso alla Cadillac #10 di passare al comando su Felipe Nasr dopo 85’ di gara. Il box della 963 #7 aveva approfittato al meglio dell’unica sosta uscendo davanti all’Acura di testa, mentre nel frattempo l’altra ARX-06, che con Tom Blomqvist aveva guardato le spalle del leader nelle primissime battute di gara, dopo la sosta è rimasta invischiata in un lungo duello con le due BMW.
Nasr nel contatto, definito comunque non falloso da parte dalla Direzione Gara, ha ceduto anche all’altra Porsche di Mathieu Jaminet, con cui ha lottato sino al traguardo, chiudendo dietro in P4. Colin Braun frattanto è riuscito a rimontare sulla BMW #25 grazie ad una penalità assegnata a Marco Wittmann.
Vincente quindi la mossa della presidenza IMSA di modificare il BoP delle GTP, di cui ha tratto vantaggio sicuramente lo spettacolo.
Ford non fallisce frattanto in GTD Pro. In una gara segnata da diversi contatti, anche Seb Priaulx e Mike Rockenfeller sono riusciti a convertire la pole position in vittoria, la seconda per le Mustang GT3 dopo Daytona, soprattutto grazie ad una sosta anticipata.
Alle spalle della Ford #64 la Corvette #3 di Alexander Sims ed Antonio Garcia e la Lamborghini di Pfaff Motorsports di Andrea Caldarelli e Marco Mapelli.
Solo P5 per i leader in classifica di AO Racing dietro la Lexus #14 del Vasser Sullivan, nonostante i duri contatti cui è stata sottoposta “Roxy”. Jack Hawksworth ed Aaron Telitz, retrocessi nello schieramento di partenza a causa dell’altezza minima da terra della loro RC F GT3 rilevata post-qualifiche, hanno tratto il meglio da un drive-through iniziale proprio per aver abusato della Porsche in rosa, ritardando poi ad hoc la seconda sosta dopo aver condotto a lungo la categoria, approfittando di pista libera.
Gara da dimenticare invece per le BMW del Paul Miller Racing, impegnate a lottare senza esclusione di colpi sia fra loro che con gli altri contender. Ne sa qualcosa l’altra Ford Mustang, ciccata a 40’ dalla fine a triggerare la seconda delle due Full Course Yellow, entrambe per detriti.
In classifica generale, Nasr e Tandy continuano a condurre nelle GTP con 70 punti di vantaggio rispetto ai teammates; anche in GTD Pro, il risultato odierno non modifica lo status di leader degli alfieri di AO Racing, che vantano ora 31 lunghezze sull’equipaggio della Corvette #3.
Nelle prossime settimane l’attenzione dell’endurance mondiale sarà rivolta verso la 24 ore di Le Mans, con tanti protagonisti provenienti dalla serie IMSA, che tornerà in azione il 22 giugno con la 6 Ore del Glen a ranghi completi.
Piero Lonardo
Foto: Michelin Racing USA, IMSA