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WEC – A Le Mans, con sei ore sul cronometro, infiamma il duello interno in Ferrari

Dopo diciotto ore di gara a Le Mans le due Ferrari di testa, la #51 di Antonio Giovinazzi e la #83 di Robert Kubica, si sono trovate a diretto contatto. Trattandosi di due strutture nominalmente separate, il polacco, che dopo la sfortuna dello scorso anno vede l’occasione della vita, non si è risparmiato, nemmeno nei confronti del team.

La diretta televisiva non ha mancato infatti di proporci un concitato team radio nel quale l’ex-BMW F1, autore della migliore prestazione assoluta con 3.25.562, morde il freno, evidenziando di essere più veloce del pugliese, col team che al termine di una lunga discussione concedeva il sorpasso; peccato che a Giovinazzi un attimo dopo – sempre seguendo la diretta televisiva – veniva chiesto di allungare.

Un comportamento questo che comunque veniva vanificato dalla successiva sosta e dal traffico che impediva a Kubica, in undercut, di perfezionare lo swap delle posizioni. In tutto ciò Antonio Fuoco procede con la terza 499P a distanza di sicurezza, anche se le tre Hypercar di Maranello al momento sono tutte sulla medesima strategia.

Solo il gioco dei pit e la relativa lunghezza del tracciato della Sarthe permette alla “solita” Porsche #6 di mettere avanti saltuariamente il capo, e anche dovesse concretizzarsi una Safety Car a compattare nuovamente il gruppo, le Rosse, apparentemente di una categoria superiore sul passo gara, non farebbero fatica a riprendersi il vantaggio, come avvenuto nella nottata. Al riguardo, a Miguel Molina, con sei ore ancora sul cronometro, è stato chiesto di avvicinarsi alle altre due Ferrari.

Nelle altre categorie proseguono i duelli a distanza tra Inter-Europol e Panis VDS tra le LM P2 e tra Manthey 1st Phorm e Ferrari VISTA AF Corse tra le GT3.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo diciotto ore di gara

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