Ferrari si prepara a dare battaglia in Bahrain nell’ultimo atto del FIA WEC 2025. Presenti all’ultimo incontro con i media prima di qualifiche e gara, a cui ovviamente ha presenziato Italian-Endurance, Alessandro Pier Guidi, Antonio Fuoco, Ferdinando Cannizzo ed Antonello Coletta.
Iniziamo da Alessandro Pier Guidi, portacolori della Ferrari #51 ed attualmente leader del Mondiale insieme a James Calado ed Antonio Giovinazzi.
Come valuti le prove libere?
“Tutti sembrano abbastanza vicini, forse alcuni sono più rapidi sul giro secco. Per il passo gara il livello sembra simile, ma è sempre difficile capire i reali valori in campo, il carburante usato e quante gomme montate. Anche come degrado sembra siamo tutti abbastanza vicini”
Il Bahrain dovrebbe essere meglio del Fuji per la 499P giusto?
“Non so dirti se è la pista migliore per noi, certamente è meglio di San Paolo e Fuji. Credo che Le Mans e Spa si adattano meglio alle nostre caratteristiche, in ogni caso abbiamo migliorato negli ultimi anni il degrado delle gomme e questo certamente può aiutarci”.
Sarà una gara diversa dallo scorso anno?
“La 8h del Bahrain 2025 è una gara come le altre. Probabilmente siamo più focalizzati su chi sono i reali contendenti per il titolo, e dobbiamo ovviamente controllare chi sono i reali avversari. Ognuno cerca di ottimizzare il proprio pacchetto nelle prove libere e proveremo di essere abbastanza tranquilli per la gara. Ci sono state poche bandiere gialle nelle due sessioni e quindi anche la corsa potrebbe avere poche neutralizzazioni. Per il resto noi faremo del nostro meglio”.
Ti condiziona il fatto che la priorità sia il titolo costruttori?
“No, non mi condiziona, se vinco la gara io vinco il titolo piloti e Ferrari il costruttori”.
Siete tutti molto tranquilli… almeno dall’esterno
“Fortunatamente queste situazioni le abbiamo già vissute, soprattutto con James in GTE PRO. Ognuno si fida dell’altro e ci fidiamo l’uno dell’altro in auto. Siamo tutti competitivi nella gestioene della corsa e non solo, abbiamo un ottimo rapporto tra di noi e quindi siamo molto tranquilli”.
Chiuderai tu la gara?
“Non lo so ancora, dipende come andranno le cose sabato. L’importante è essere nella posizone giusta all’arrivo”.
Preferisci guidare la sera o di giorno?
“A livello di gestione gomma è forse meglio girare di sera rispetto che nei primi stint. Nessuno di noi guarda il miglior lap time in gara, l’importante è essere sempre più veloci degli altri”.
Presente anche Antonio Fuoco, pilota della 499P #50 insieme a Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Il calabrese è escluso con i propri compagni di squadra dalla lotta per il successo nella graduatoria piloti, ma può contendersi un posto sul podio finale.
Tanti spostamenti nell’ultimo periodo, come sei riuscito a prepararti per questo evento?
“L’ultimo mese è stato intenso, soprattutto a livello mentale. Con tanti spostamenti e alla guida di auto differenti. Mi sono divertito molto anche se non è stato semplice prepararsi fisicamente con poco tempo a disposizione, ma siamo riusciti a fare tutto”.
Come ci si sente all’interno del team?
“Siamo molto tranquilli, da parte nostra siamo abituati a gestire la tensione, basta vedere come ci siamo comportanti a Le Mans. Il team è tutto concentrato e non vediamo l’ora di andare in gara”.
Con la #50 avete il compito di aiutare nei costruttori. Quindi, ruoli definiti?
“Sì, siamo fuori dalla lotta per il Mondiale, ma siamo ancora in contesa per il podio assoluto nel campionato. L’obiettivo primario è quello di vincere il Mondiale costruttori e se ci sarà una vettura per ‘marcare’ gli avversari saremo noi. In ogni caso se potremo vincere, sfrutteremo l’occasione”.
Credi che sia una gara leggermente differente dalle altre che avete affrontato?
“Certamente è diversa perché ti contendi il titolo, e serve sempre un occhio di riguardo per i nostri competitor durante la gara. Ma in generale è una gara come tutte le altre”.
Come vedi i tuoi rivali?
“Guardando il passo di ieri degli altri competitor, non sarà facile. Ci sono otto ore da affrontare ed ogni minimo episodio può cambiare la situazione generale. Alpine, Peugeot e Toyota sono state competitive sul passo, mentre Aston Martin è stata veloce sul giro secco. Ci sono forse più competitor in lotta rispetto al previsto e ci sono alcuni che potrebbero prendere più rischi del solito essendo l’ultima prova dell’anno”.
Qui è più semplice portare le gomme in temperatura?
“Si, in qualifica ed in hyperpole penso che avremo tempo solamente per un giro, massimo due”.
Vorresti una nuova pista nel calendario del FIA WEC?
“Mah, da italiano ho già Imola come gara di casa anche se recentemente ho girato a Monza e con il nuovo asfalto e le modifiche che ci sono state mi sono divertito molto. In ogni caso anche Silverstone, come espresso in altre occasioni da James (Calado), è indubbiamente un bellissimo tracciato”.
Commento sul Bahrain e sulla stagione 2025 anche da parte dell’Ing.Ferdinando Cannizzo, Ferrari Head of Endurance Race Cars.
In che gara secondo te si poteva fare meglio?
“In ogni gara, anche quando abbiamo fatto la tripletta in Qatar, potevamo fare meglio. Non è retorica, è la verità. Il team resta molto giovane ed in ogni gara è possibile imparare qualcosa. Dopo Le Mans avremmo potuto fare qualcosa di meglio, forse siamo stati penalizzati dalle penalità rimediate nelle varie corse. Nonostante tutto siamo riusciti a giocarci le nostre carte, anche al Fuji in cui siamo riusciti a portare le nostre auto nelle prime cinque posizioni prima che la safety car cambiasse le carte in tavola”.
I piloti hanno parlato di quanto sia difficile capire a che punto sono i vari rivali: cosa puoi aggiungere?
“Qualcuno dei ragazzi ha fatto fino alle tre del mattino per analizzare i dati. Encomiabili davvero. Dal punto di vista delle prestazioni ci manca qualcosa soprattutto in qualifica, mentre sul passo gara siamo molto competitivi. Penso che abbiamo trovato la strada giusta per sfruttare al meglio le gomme e nella FP3 ,oltre alla simulazione di qualifica, cercheremo ancora qualcosa di nuovo per domani. La 8h del Bahrain è sicuramente particolare con l’inizio di giorno ed il proseguimento in notturna, e le condizioni della pista cambiano velocemente. Dobbiamo in ogni caso essere pronti per scenari differenti, marcando i nostri competitor”.
Con le gomme la situazione è complicata in Bahrain, come pensate di affrontare il tema?
“Le gomme sono importanti insieme a tutto il pacchetto che hai a disposizione non potendo modificare tanto l’auto. Riuscire ad andare veloci con le gomme usate è qualcosa che può fare la differenza. Quando hai una vettura che non è bilanciata in un singolo settore può pregiudicare l’utilizzo degli pneumatici, è quindi necessario trovare sempre il giusto compromesso. Il degrado in Bahrain è importante, e dobbiamo fare attenzione che al termine dello stint lo pneumatico possa essere ancora performante. Forse solamente Spa e Le Mans sono paragonabili al Bahrain a livello di variabili”.
C’è qualcosa che vi manca sulla 499P?
“Un po’ più di carico aerodinamico certamente ci aiuterebbe. Il pacchetto complessivo è comunque buono, dal punto di vista di sospensioni e non solo siamo avanti rispetto ad altri. Rispetto al 2024 siamo nominalmente uguali al netto, ma ci presentiamo con un set up leggermente differente. La cosa importante che abbiamo sviluppato è quella di sapere perfettamente cosa toccare, riusciamo ad ottimizzare meglio l’auto nelle varie situazioni muovendoci abbastanza velocemente. Questo ti permette di essere competitivi da subito”.
Tecnicamente, volendo correre con la 499P in IMSA, sarebbe complicato?
“No, soprattutto adesso che faremo l’omologazione nella stessa galleria del vento degli altri costruttori in Michigan. L’omologazione è valida per entrambe le serie”.
Siete soddisfatti della 296 GT3 che si prepara a lottare per il titolo di categoria?
“Abbiamo la possibilità, anche se non semplice da sfruttare, di vincere il Mondiale in LMGT3. Nonostante i successi, abbiamo sviluppato la 296 EVO con l’obiettivo di risolvere alcuni problemi individuati negli ultimi anni. Stiamo parlando di un’auto che si adatta perfettamente in ogni condizione, è un piccolo prototipo che sfrutta alla perfezione i regolamenti della categoria. Stiamo già guardando avanti per il futuro”.
Ultimo, ma non meno importante, Antonello Coletta, Ferrari Global Head of Ferrari Endurance & Corse Clienti.
Il morale è altissimo, pronti a lottare nella finale…
“Il morale DEVE essere altissimo, indipendentemente da tutto dobbiamo essere soddisfatti della stagione che abbiamo fatto. Abbiamo vinto quattro gare, ci siamo confermati a Le Mans ed ora vediamo domani sera dove ci troveremo. La pressione è tanta, non me la sento di dire che c’è più attesa rispetto a Le Mans o viceversa. Abbiamo voglia di portare a casa questo titolo, nostro obiettivo sin da subito insieme alla 24h”.
Cosa ti aspetti dal weekend?
“Le qualifiche saranno importanti, passare indenni alla prima curva sarebbe già un successo anche se ci sono otto ore da affrontare. Le qualifiche non sono quindi da sottovalutare, perchè partire dietro è sempre controproducente. Il passo gara, dopo le prove libere di ieri, è molto buono e di questo possiamo essere soddisfatti”.
Il successo del FIA WEC secondo te da cosa è dato?
“Cercare di battere la Ferrari è qualcosa di sfidante che certamente ha aiutato il movimento dell’intera serie. Anche il regolamento attuale ha aiutato rispetto all’era LMP1, il budget generale è completamente differente. Anche in GT il successo è notevole, si è innescato quel processo in cui tutti vogliono esserci. Non credo comunque che si debba gridare al fallimento se un costruttore abbandona, sarà normale se ci saranno delle alternanze del tempo. Come già detto, ci piacerebbe una Le Mans senza vincoli, ma credo che questo verrà un sogno”.
….e per il futuro?
“E’ ovviamente un peccato perdere Porsche, costruttore che come noi ha una tradizione importante. Arriveranno in ogni caso nuove realtà che manterranno alto il livello, fino al 2028 siamo abbastanza ‘coperti’. Penso che sia fondamentale mantenere una credibilità, e se si tiene conto di questo aspetto il successo diventa quasi scontato”.
Fare dei calcoli è difficile con tutte le variabili da gestire, giusto?
“Solitamente se uno si mette a studiare le combinazioni puntualmente si avvera la situazione opposta. Credo che sia meglio affrontare la gara, senza esagerare e con il potenziale a disposizione. Partire già prevenuti non porta mai a nulla di buono e può essere controproducente”.
Arrivate in lotta anche in LMGT3 con la Ferrari #21, possiamo dire che siete stati limitati durante la stagione anche da alcune decisioni della direzione gara?
“Inevitabilmente quello che è successo ad Austin lascia l’amaro in bocca e facciamo ancora fatica a comprenderlo. Nella stessa corsa ci sono state battaglie anche più dure che non sono state sanzionate. Penso che la decisione sia stata presa troppo velocemente, e mi auguro che alla fine quell’episodio non sia decisivo perché sarebbe un peccato. Non è comunque scontato arrivare in finale in contesa anche per la classe GT, anche se purtroppo la nostra auto è leggermente in difficoltà con le gomme dure rispetto ai nostri rivali”.
Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini
Foto: Piero Lonardo



