Spazio anche ai piloti GT del Cavallino, con Alessio Rovera, Davide Rigon e Lilou Wadoux, impegnati nei vari campionati con la Ferrari 296 GT3, ma non solo.
A Daytona debutterà la 296 GT3 Evo, come vi state preparando?
Davide Rigon: “Come sappiamo, a Daytona serve molta velocità, ma non solo. Abbiamo un po’ paura di quale sarà il Balance of Performance, perchè si tratta di una vettura nuova. Speriamo non sia lo stesso del 2023; ma noi in ogni caso siamo pronti ad affrontare la sfida come abbiamo sempre fatto”.
Quali sono le sensazioni in vista della finale del FIA WEC in Bahrain?
Alessio Rovera: “Siamo molto carichi, abbiamo un distacco minimo dalla Porsche #92. L’anno scorso là abbiamo vinto, ma quest’anno vedremo come andrà a finire, anche per la presenza delle nuove gomme dure. Goodyear ha preferito scegliere questa mescola anche per la finale mentre la 296 GT3 si trova invece meglio con le gomme medie”.
Lilou, cosa pensi di aver migliorato in questi anni da quando sei pilota Ferrari?
Lilou Wadoux: “Sicuramente molto, ho imparato tanto ogni giorno, indipendentemente dalle categorie o dal campionato che ho affrontato. Mi piace scoprire nuove serie, team e realtà in cui gareggiare. Ogni prova è un’esperienza nuova e questo è indubbiamente positivo. Nel 2025 ho avuto una stagione positiva, sono stata molto soddisfatta di aver potuto vincere la Petit Le Mans e la Michelin Endurance Cup in GTD. La fortuna purtroppo non è sempre stata dalla nostra parte, ed abbiamo avuto un campionato con alti e bassi”.
Davide, spiegaci un po’ il lavoro in diretta dal simulatore quando c’è un weekend di F1..
Davide Rigon: “Ogni team ha un remote garage che è connesso al simulatore. Riceviamo tutti i dati reali del tracciato sin dalle prove libere e collaboriamo con Charles (Leclerc) e Lewis (Hamilton) ascoltando i loro commenti. Da questo punto in poi agiamo proponendo il set-up per il resto del weekend. C’è un confronto live di dati al fine di risparmiare tempo nelle decisioni. L’obiettivo è portare la squadra nella direzione che vogliamo proponendo la soluzione migliore. Antonio Fuoco ad esempio, durante le FP1 in Messico dell’altro giorno, aldilà del risultato ottenuto, ha raccolto tantissimi dati che poi studiamo al simulatore per ottimizzare il passo gara”.
Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini
Foto: Piero Lonardo


