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Screenshot from Assetto Corsa

USCC – 38 entry per Laguna Seca, novità Porsche JDC-Miller e Montoya con RWR. LM P3 out nel 2024!

Saranno 38 le vetture che parteciperanno al quarto appuntamento stagionale del WeatherTech SportsCar Championship 2023 a Laguna Seca.

Screenshot from Assetto Corsa

La novità più importante di questo round consiste sicuramente nel debutto della Porsche 963 del JDC-Miller, finalmente consegnata al team del Minnesota e che vedrà in azione per tutta la stagione un’accoppiata completamente nuova formata dal veterano Mike Rockenfeller e dalla giovane promessa olandese Tijmen van der Helm, già al volante della Duqueine LM P3 schierata nelle prime due gare. Il terzo pilota per le restanti gare lunghe, presumibilmente l’alfiere di lunga data Tristan Vautier, verrà annunciato ufficialmente più avanti.

Nella classe regina, che passa a nove unità, al contrario del WEC continuano le modifiche al Balance of Performance. Rispetto a Long Beach, le BMW guadagneranno 5 kg mentre le Cadillac correranno con 1 kg in meno. Aggiunte di peso invece per le Acura e le Porsche (+4 e +2kg rispettivamente).

Modifiche al ribasso complessivamente per tutti e quattro i costruttori in termini di potenza massima e/o energia massima per stint.

Tra le otto LM P2, che tornano in azione dopo Sebring, novità Juan Pablo Montoya nelle fila del Rick Ware Racing al fianco di Eric Lux. Nelle prime due gare stagionali sull’Oreca #51 si erano alternati Pietro Fittipaldi, Devlin DeFrancesco ed Austin Cindric. Altra novità di rilievo, Louis Deletraz, terzo pilota WTR w/Andretti, al fianco di John Farano sulla vettura capoclassifica del Tower Motorsports.

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Assenti invece ancora le LM P3, che rivedremo solamente a fine giugno al Glen, e che usciranno dalla serie a partire dalla prossima stagione per competere solamente nella VP Racing Challenge (nuova denominazione della Prototype Challenge) al fianco delle vetture GT4 fino ad almeno il 2026. Le LM P2 rimarranno invece parte della serie maggiore fino ad almeno a tutto il 2025.

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Tra le GTD, novità Andretti Autosport, che schiererà una Aston Martin per Jarett Andretti e Gabby Chaves. I due si alterneranno su questa vettura in alcuni round della Sprint Cup e sulla Ligier LM P3 nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Regolarmente iscritta la Porsche dell’AO Racing di PJ Hyett, protagonista non solo di un big crash a Spa nel WEC ma prima ancora assente anche a Long Beach sempre per incidente. Nessuna Ferrari presente tra i 5 equipaggi Pro e le ben 16 entry Pro/Am rappresentate da 8 costruttori diversi.

Le uniche modifiche al BoP delle GT riguardano i 10 kg extra assegnati alle BMW M4 GT3, cui però verrà garantita una maggior pressione del turbo a tutti i regimi, e i 5 litri di carburante tolti al serbatoio della McLaren 720S GT3.

L’azione in pista sul tracciato californiano inizierà venerdì 12 maggio alle ore 7.05 PM ET con le prime libere. Libere-2 e Qualifiche sabato 13 rispettivamente alle 11.55 AM e alle 3.55 PM ET e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40’, alle 3.10 PM ET, vale a dire alle 21.10 nostrane. Qualifiche e gara come sempre visibili gratuitamente dall’Italia sul sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: JDC-Miller, Andretti Autosport, Piero Lonardo

L’entry list di Laguna Seca

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USCC – Colpaccio Lamborghini con Romain Grosjean

Lamborghini ed Iron lynx mettono a segno un grande colpo di mercato ingaggiando Romain Grosjean a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona. Il pilota francese, attualmente in forza all’Andretti Autosport nell’IndyCar Series, affiancherà gli alti factory driver della casa di Sant’Agata Bolognese, Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti sulla Huracàn GT3 Evo2.

L’impegno di Grosjean proseguirà non solo anche in altri appuntamenti che coinvolgono l’attuale programma GT3 ancora da determinare, ma soprattutto quale test driver della nuova LMDh che correrà nel World Endurance Championship e nel WeatherTech SportsCar Championship dal 2024.

“Innanzi tutto – ha commentato Grosjean - è un onore unirsi a Lamborghini, un marchio iconico per tutti coloro che amano le macchine, inclusi il sottoscritto ed i miei ragazzi. In più, sono eccitato per due motivi: il primo è partire a Daytona con una GT3 che è stata così vincente ed un ottimo team quale Iron Lynx ed i suoi piloti, e per me sarà una bella novità.”

“Inoltre, nel corso dell’anno svilupperemo la nuova LMDh che è una bellissima vettura – sono stato fortunato a vederla – ed un progetto endurance incredibile. Sta diventando una categoria assai eccitante con l’ingresso di tanti costruttori. Con un marchio di successo come Lamborghini, spero faremo bene nel futuro” ha concluso l’ex-F1.

Romain Grosjean, soprannominato The Phoenix (la fenice) dopo il terribile incidente di Sakhir nel 2020, nonostante i lunghi trascorsi tra le monoposto, ha già esperienza nel mondo dell’endurance, avendo disputato la prima parte del FIA GT1 nel 2010, vincendo due gare ad Abu Dhabi e a Brno con la Ford GT1 del Matech Competition; nello stesso anno ha partecipato anche alla 24 Ore di Spa con una Mosler, giungendo 16mo assoluto.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx

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USCC – Colin Braun nuovo acquisto MSR

E’ Colin Braun il nuovo acquisto del Meyer Shank Racing per la difesa del titolo WeatherTech SportsCar Championship 2023.

Il 34enne texano, che ritorna al team dell’Ohio dopo la partecipazione alla Rolex 24 at Daytona del 2009 ed il record di velocità sostenuto sulla versione ovale del circuito della Florida nel 2013, affiancherà Tom Blomqvist al volante della nuova Acura ARX-06 GTP per tutta la stagione.

Come noto, gli assi dell’IndyCar Helio Castroneves e Simon Pagenaud completeranno le line-up nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Braun è reduce dalla conquista del titolo tra le LM P3 col CORE Autosport, scuderia che ha ufficialmente cessato le attività in settimana, e con la quale ha conquistato altri due titoli nella defunta categoria LM PC nel 2014 e nel 2015.

Da segnalare anche le vittorie di classe alla Rolex 24 at Daytona nel 2020 col DragonSpeed e la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans del 2007 con la Ferrari gestita da Risi Competizione per Krohn Racing, coronata dalla seconda posizione tra le GT2.

Piero Lonardo

Foto: MSR

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WEC – La lunga attesa è finita: ecco la Ferrari Hypercar, la 499P! Giovinazzi nel settebello rosso?

Finalmente visibile agli occhi di tutti la nuova Hypercar Ferrari, denominata 499P. La presentazione ufficiale è avvenuta poco fa, nel corso di una serata intercorsa nel paddock di Imola, dove si stanno svolgendo le Finali Mondiali Ferrari, alla presenza dei vertici del Cavallino, a partire dal presidente John Elkann.

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Il comunicato ufficiale, diffuso poco fa da Ferrari, cita: “499P è il nome della nuova Le Mans Hypercar con cui Ferrari affronterà il mondiale endurance FIA WEC nella classe regina a partire dal 2023, ed è un nome che evoca la storia della Casa del Cavallino Rampante. In passato, i prototipi di Maranello avevano nella sigla che li identificava la lettera P, frequentemente anticipata dal numero della cilindrata unitaria del motore. La 499P non fa eccezione. È una vettura frutto di una visione che affonda orgogliosamente le sue radici nel passato, perché è lì che nacque quella leggenda che ancora oggi si perpetua e che ha permesso di ottenere 22 titoli mondiali e 9 vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans, ma rimane fortemente proiettata al domani, sia per i contenuti tecnici che per quelli di design che caratterizzano questo prototipo. Nel disegno della livrea con cui la 499P debutterà nella prossima 1000 Miglia di Sebring, è stato ripreso il celebre schema cromatico già introdotto nelle 312 P degli anni Settanta, che sottolinea anche visivamente il collegamento con una storia interrotta 50 anni fa, ma sempre presente nell’essenza del marchio. Per questo motivo, il numero 50 sarà uno dei due con cui saranno iscritte le vetture di Maranello nel mondiale, mentre l’altro sarà il 51, tra i più vincenti di sempre. Gli equipaggi ufficiali che porteranno in gara la 499P saranno invece oggetto di future comunicazioni.”

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Secondo nostre indiscrezioni del “settebello” (6 piloti titolari più una riserva) – oltre a pescare a piene mani dal nutrito ed ultravincente gruppo dei factory driver di Competizioni GT, la cui forza è stata presentata oggi nella “Sala Senna” dell’autodromo di Imola – dovrebbe fare parte anche Antonio Giovinazzi, reduce dal programma F.E. con Dragon/Penske.

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Tornando alle caratteristiche tecniche della 499P, vettura fortemente voluta dal gruppo guidato con successo da anni dalle Attività Sportive GT diretto da Antonello Coletta e con la direzione tecnica affidata all’Ing.Ferdinando Cannizzo: “Il powertrain ibrido della 499P combina un motore termico, dislocato in posizione centrale- posteriore, a un motore elettrico, sull’asse anteriore. L’unità ICE – Internal Combustion Engine – ha una potenza massima a terra, limitata dal regolamento, di 500 kW (680 cavalli) ed è derivata dalla famiglia dei V6 biturbo stradali. Il motore termico, che condivide l’architettura del propulsore montato sulla 296 GT3, rispetto a quest’ultimo è stato sottoposto a una profonda rivisitazione da parte dei tecnici di Maranello, finalizzata sia allo sviluppo di soluzioni ad hoc per il prototipo, sia all’alleggerimento complessivo; tra le caratteristiche specifiche del sei cilindri a “V” della 499P, inoltre, il fatto che l’unità motrice sia di tipo portante e quindi svolga una preziosa funzione strutturale, rispetto alle versioni che equipaggiano le granturismo da competizione, dove il motore è montato sul telaio della vettura. La seconda “anima” del motopropulsore ibrido è rappresentata dall’ERS – Energy Recovery System – con una potenza massima di 200 kW (272 Cv), un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata, e non richiede di fonti d’alimentazione esterne. Il pacco batterie, con tensione nominale di 900 Volt, beneficia dell’esperienza maturata in Formula 1 sebbene sia stato sviluppato specificatamente per questo progetto. Il motopropulsore è accoppiato a un cambio sequenziale a sette rapporti.”

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La 499P, la cui gestione in pista come noto verrà affidata ancora una volta ad AF Corse, presenta, oltre ad una sofisticatissima aerodinamica, realizzata con il coinvolgimento del Centro Stile Ferrari, sotto la direzione di Flavio Manzoni, presenta tecnologie innovative quali un sistema frenante brake-by-wire, necessario per consentire il recupero della energia cinetica in frenata da parte dell’assale elettrico anteriore e sviluppato per coniugare precisione e velocità di risposta con affidabilità e durata, mentre per la geometria delle sospensioni è stata adottata una soluzione a triangoli sovrapposti di tipo “push-rod”, che permette di raggiungere doti di rigidezza che si traducono in prestazioni di rilievo, che si evidenziano tanto alle velocità assolute più sostenute quanto nella percorrenza delle curve.

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Domani la 499P sarà esposta al pubblico ed effettuerà alcuni giri di pista dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari nelle mani di Alessandro Pier Guidi, insieme alla 296 GT3, già esposta nel paddock imolese, che dovrebbe essere invece guidata da Alessio Rovera.

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Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races, Piero Lonardo

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WEC – E’ attesa per la Ferrari LMH. Intanto Porsche si prepara negli States insieme ad Acura

Mancano poche ore alla presentazione ufficiale della Ferrari LMH, l’Hypercar che segnerà il ritorno del Cavallino dopo 50 anni nella massima categoria endurance. L’attesa si concluderà a Imola domenica 30 ottobre, nell’ambito delle Finali Mondiali Ferrari, dove nel paddock invece fa già bella mostra di sè la 296, la nuova GT3 pronta ad essere utilizzata a partire da Daytona.

L’LMH, cosí come la 296, ha proseguito i collaudi a Monza in settimana, sempre in livrea camo, con due esemplari. I riscontri dei piloti parlano di un’elettronica sofisticatissima che permette un dettaglio infinito di regolazioni, e c’è chi l’ha definita un’astronave.

Ovviamente è attesa anche per la composizione della line-up, che però potrebbe non essere rilasciata domenica, anche se, come anticipato su queste pagine, non si prevedono stravolgimenti rispetto agli equipaggi che stanno attualmente difendendo il primato in GTE-Pro, più un paio di inserimenti mirati ed in rampa di lancio da inizio stagione.

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Anche la concorrenza peró non dorme sugli allori, particolarmente Porsche ed Acura. La nuova LMDh di Stoccarda ha completato un test di durata di ben 36 ore a Sebring prima di portarsi a Daytona, dove ha incontrato gli equipaggi di WTR ed MSR, pure impegnati in vista dell’omologazione dell’ARX-06, che come sappiamo a differenza della 963 correrà solamente nel WeatherTech SportsCar Championship.

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Frattanto la squadra campione IMSA ha confermato la presenza dei suoi assi IndyCar, Simon Pagenaud ed Helio Castroneves, nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup al fianco del titolare Tom Blomqvist, mentre non è ancora noto il nome del secondo driver full-season.

Attendendo l’omologazione finale delle nuove Hypercar, che la FIA e l’ACO prevedono entro il mese prossimo, dopo il season finale in Bahrain, dove forse avremo anche il piacere di vederle impegnate in pista, segnaliamo per chi passerà nel weekend da Imola, anche la mostra fotografica “Imola, Ferrari e le corse” che vedrà gli scatti di due dei fotografi italiani più prestigiosi, Mirco Lazzari e Roberto Viva, presso il Teatro Ebe Stignani di Via G.Verdi di Imola, da domani fino al 6 novembre.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races, Porsche, WTR

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USCC – MSR chiude in bellezza, vittoria alla Petit Le Mans e titolo. Ferrari-Risi, primi al traguardo ma penalizzati

Il Meyer Shank Racing si aggiudica la 25ma edizione della Petit Le Mans, assicurandosi il titolo 2022 del WeatherTech SportsCar Championship.

Dopo la strepitosa qualifica di ieri, le cose sembravano complicarsi per l’Acura #60, con Tom Blomqvist che cedeva la leadership dopo appena 7’ ad Earl Bamber, ma nemmeno i major contender del WTR erano esenti da problemi, costretti ad un primo immediato pit per sostituire le gomme rovinate ieri pomeriggio dall’uscita di Ricky Taylor.

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Ad ogni modo, una raffica di Full Course Yellow permetteva al polesitter di riprendersi una prima volta la leadership, in alternanza con le due Cadillac del Team Ganassi, ancora una volta le più in forma del lotto delle DPi V.R. dominatrici delle libere.

Un attimo di gloria c’è stato anche per il JDC-Miller, ma il tamponamento da parte della Lexus di Robert Megennis all’inizio della quinta ora di gara mandava in pensione anticipata la Cadillac #5. Questo è stato il momento in cui Brendon Hartley e Filipe Albuquerque intonavano la carica, impossessandosi della leadership.

Da qui un lungo periodo di corsa libera con l’Acura #10 saldamente in testa, ma ancora una volta sono state le Cadillac a creare scompiglio con Renger van der Zande ed Earl Bamber in dura battaglia fra loro, che finivano a toccarsi in curva 1 a meno di un’ora dalla bandiera a scacchi, autoeliminandosi dalla lotta per la vittoria. Ne faceva le spese proprio l’Acura #10, che nel frattempo si era costruita un piccolo margine sulla concorrenza, con la crew del MSR che sfruttava al meglio la pitlane.

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Ma non era ancora finita perchè il recupero da parte di Albuquerque sul leader terminava con un contatto con la Mercedes del Winward Racing. L’Acura ne usciva con una sospensione danneggiata ed era la fine dei giochi per la vittoria ed il titolo 2022, che va a Tom Blomqvist ed Oliver Jarvis, con la partecipazione dell’inossidabile Helio Castroneves. Il WTR perde anche la Michelin Endurance Cup, con il titolo che va all’MSR mentre la vittoria di tappa va all’Action Express/Whelen Racing, che taglia il traguardo al secondo posto davanti alla vettura gemella dell’Ally con Jimmie Johnson.

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Delusione anche in casa Risi Competizione per la vittoria in pista in GTD Pro vanificata da una penalità per il maggior tempo di guida effettuato da Daniel Serra sulla Ferrari #62; la vittoria va quindi alla Lexus del Vasser Sullivan dell’incontenibile Jack Hawksworth, Ben Barnicoat e Kyle Kirkwood.

La Rossa, su una strategia leggermente diversa dalla concorrenza, aveva preso il comando delle operazioni intorno alla metà gara, alternandosi al comando proprio con la RC F GT3 #14. Nel finale, Serra approfittava di un’indecisione generale nel gruppetto compattato dalla Safety Car per prendere il comando ed allungare sino a 5”.

Difficile capire perchè non si sia provveduto a fermare Serra, anche solo per evitare la penalità, magari approfittando dell’ennesima Full Course Yellow a 10’ dal termine; ad ogni modo resta l’amaro in bocca per il lavoro di squadra compiuto dal brasiliano, da Davide Rigon e James Calado su una vettura sicuramente non la più veloce del lotto. A podio terminano la BMW ufficiale e la Porsche Pfaff, che già partendo si era aggiudicato il titolo di categoria, mentre il titolo delle corse “lunghe” va ai vincitori morali odierni.

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Curiosamente alla fine è stato il gruppo delle GTD a precedere le “colleghe”, complice una manovra della Safety Car, che lasciava passare i leader della categoria a sfavore delle Pro, generando un gap che si è mantenuto sino alla bandiera a scacchi.

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La vittoria è andata all’Acura del Gradient Racing di Kyffin Simpson, Mario Farnbacher e Tim Bechtolsheimer, a precedere la McLaren di Inception Racing e la BMW del Turner Motorsport. Il titolo di categoria va all’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre la coppa del MEC va all’equipaggio della 720S GT3.

Gara da dimenticare per le Ferrari di AF Corse e Cetilar Racing; la prima è stata presa a bersaglio nelle prime fasi, mentre la #47 ha iniziato male raccogliendo due penalità nelle prime fasi che hanno compromesso tutta la gara, chiudendo P8 e P10 rispettivamente. Comunque i segni su entrambe le 488 GT3, qui all’ultima apparizione in attesa delle nuove 296 GT3, dicono tutto sulla battaglia in pista.

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Protagonisti nelle prime fasi la BMW del Paul Miller Racing e la Lexus #12, della quale abbiamo già detto; l’M4 GT3 è stata invece rallentata dal contatto con una LM P3 a 90’ dalla conclusione. Niente da fare nemmeno per il Korthoff Motorsports, arrivata qui da leader con Stevan McAleer, sesta e rallentata da problemi elettrici.

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Avvincente nonostante la relativa partecipazione la battaglia delle LM P2, che ha visto quale protagonista in negativo l’Oreca dell’High Class Racing, che ne ha combinata una più del fatidico Bertoldo, raccogliendo penalità. L’apoteosi allorquando Fabio Scherer si è girato per ben due volte all’entrata della corsia box, rischiando di fare fuori anticipatamente il leader Albuquerque.

Fuori presto dai giochi la #52 del PR1 Mathiasen, alla fine è stato successo totale per il Tower Motorsport di John Farano, Louis Deletraz e Rui Pinto de Andrade, i quali hanno tenuto a bada il DragonSpeed di Montoya padre e figlio. Completa il podio la seconda entry del PR1 Mathiasen. Farano e soci, che rivedremo a Le Mans, fanno inoltre en plein, aggiudicandosi sia la classifica di categoria che quella del MEC, titolo che va a Keating e soci

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Infine le LM P3, con il primo successo dell’Andretti Autosport. Niente da fare per gli “specialisti” della categoria Nico Pino e Kay van Berlo ingaggiati da Sean Creech Motorsport e Riley Motorsport. L’equipaggio che comprende anche il veteranissimo Joao Barbosa di deve accontentare della terza piazza dietro anche al JR III Racing. Il titolo di categoria va al CORE Autosport, che ha chiuso quinto a 2 giri nonostante l’insabbiamento nel corso della terza ora. Per l’Andretti Autosport anche la soddisfazione della vittoria di tappa MEC. Titolo al Riley Motorsport.

E’ tutto per la massima serie endurance americana, che ritornerà in gennaio a Daytona con le nuove GTP.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 25ma Petit Le Mans

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USCC – Blomqvist sigla la pole alla Petit Le Mans e accorcia sul WTR

Tom Blomqvist piazza l’Acura in pole position nel season finale di Road Atlanta. L’alfiere del Meyer Shank Racing ha sbaragliato la concorrenza col tempo di 1.18.555, accorciando in classifica generale sui leader del WTR, che piazzano il terzo crono a 2 decimi, dietro alla Cadillac di Earl Bamber, unica a reggere il confronto delle ARX05 nonostante il dominio assoluto delle DPi V.R. nelle libere di ieri.

Ricky Taylor, incaricato della qualifica, non ha limitato gli sforzi e ha anche rischiato più del dovuto, andando largo alle Esses, senza fortunatamente maggiori conseguenze. La classifica prosegue con le Cadillac di JDC-Miller, un Sebastien Bourdais insolitamente non al meglio, poi Kamui Kobayashi e Pipo Derani a chiudere la graduatoria delle DPi, ricordiamo qui all’ultima apparizione di sempre in attesa delle nuove GTP.

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Tra le LM P2, Steven Thomas ha regalato la terza pole dell’anno al PR1 Mathiasen col tempo di 1.11.939, sopravanzando di appena 82 millesimi Dennis Andersen con l’Oreca dell’High Class Racing.

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Kay van Berlo dal canto suo col tempo di 1.15.517 ottenuto nel finale della sessione ha avuto la meglio tra le LM P3 su Malthe Jakobsen nella riproposizione dei consueti duelli dell’ELMS, accorciando il distacco del Riley Motorsports in classifica generale sui leader del CORE Autosport. La sessione della categoria è stata brevemente interrotta per l’uscita di strada da parte di Dan Goldburg del Performance Tech.

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Jack Hawskworth poi, dominatore delle libere tra le GTD, non ha fallito il traguardo delle qualifiche piazzando la sua Lexus a 1.18.835, 2 decimi in meno dell’Aston Martin di Alex Riberas. P4 per James Calado con la Ferrari del Risi Competizione, a mezzo secondo dal leader, dietro alla BMW ufficiale.

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Davanti alla vettura di Jesse Krohn si piazza infine Madison Snow con l’altra M6 GT3 del Paul Miller Racing, migliore delle GTD. Robert Megennis non è riuscito a duplicare l’impresa del compagno di squadra e si deve accontentare della seconda posizione. Simon Mann e Giorgio Sernagiotto con le Ferrari di AF Corse e Cetilar Racing domani scatteranno dalla P8 e dalla P10 rispettivamente.

Prima dello start, previsto alle 12.10 PM ET, vale a dire alle 18.10 italiane, ci saranno 20’ di warm-up dalle 9.15 AM ET. L’edizione del 25ennale della Petit Le Mans sarà godibile come sempre in forma gratuita dal sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/. Le attuali condizioni meteo prevedono una temperatura fresca ma nessuna minaccia di pioggia.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Pokerissimo Cadillac nelle ultime libere della Petit Le Mans

Cadillac chiude la giornata odierna, dedicata alle prove libere, della 25ma Petit Le Mans, occupando l’intera top five del terzo turno in notturna appena concluso.

A precedere tutti ancora una volta il Team Ganassi con Earl Bamber ed il tempo di 1.09.880, lontano dalle migliori prestazioni della giornata. A seguire Tristan Vautier del JDC-Miller e Renger van der Zande, protagonista dell’unica interruzione della sessione, fermo in curva 7 per un problema all’anteriore causato dalla perdita di una ruota. Poi ancora le DPi V.R. di Action Express.

La migliore delle Acura è stata ancora quella del MSR con Oliver Jarvis, a mezzo secondo dal leader, mentre i capolista del WTR chiudono la lista delle DPi, con tempi simili alla migliore delle LM P2, che come al mattino è stata l’Oreca del Tower Motorsport con Louis Deletraz con 1.10.613, migliore prestazione della categoria.

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Lontano invece dai best lap odierni l’ex-campione Indy Lights, Gabby Chaves, con la Ligier dell’Andretti Autosport ed il tempo di 1.16.028.

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Ancora una Lexus davanti a tutti fra le GT, ma in questo caso si tratta di Aaron Telitz con la RC F GT3 iscritta in GTD ed il tempo di 1.19.649, lontani ben 7 decimi dal record odierno di Jack Hawksworth. La palma del migliore nelle GTD Pro va alla Ferrari di Risi Competizione, secondo in graduatoria con il polesitter 2019 James Calado. Ottima prestazione anche dell’altra 488 GT3 AF Corse con l’eterno Toni Vilander, P3 tra le GTD.

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Tutto pronto quindi per le qualifiche alle 3.40 PM ET, pari alle 21.40 italiane, probabilmente bagnate ma fortunatamente fuori dal pericolo dell’uragano Ian, che ha provvidenzialmente virato verso le coste ad est di Florida, Georgia e Sud Carolina. Diretta gratuita come sempre sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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USCC – Bourdais prende il testimone nelle libere 2 della Petit Le Mans

Cambio della guardia al vertice della classifica nelle libere 2 con Sebastien Bourdais che ritocca il limite del compagno di squadra Earl Bamber di mezzo secondo col tempo di 1.09.040. Ancora P2 per il Meyer Shank Racing e Tom Blomqvist, a 3 decimi, a precedere le altre Cadillac di Kamui Kobayashi, Tristan Vautier e Pipo Derani.

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Ancora una LM P2 protagonista dell’unica breve red flag della sessione estesa, come da recente tradizione, con i primi 15’ riservati ai piloti bronze e gli ultimi 15’ alle categorie Pro. Protagonista questa volta Rui Pinto de Andrade con L’Oreca del Tower Motorsport fuori in curva 1. Il primato della categoria va a Ryan Dalziel di Era Motorsport con 1.11.656, lontano 3 decimi dal best lap del mattino da parte di Louis Deletraz, compagno di Andrade.

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Kay van Berlo invece ha migliorato per Riley Motorsports la migliore prestazione delle libere 1 di Colin Braun di un decimo con 1.15.569.

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Un fin qui incontenibile Jack Hawksworth con la Lexus ha ritoccato di ben 4 decimi la sua migliore prestazione del mattino col tempo di 1.18.912, davanti alla BMW di Jesse Krohn, ad oltre mezzo secondo, e alla Corvette di Antonio Garcia. P4 per la Ferrari di Risi Competizione con Daniel Serra.

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Prima fra le vetture iscritte in GTD l’altra Lexus con Richard Heistand, autore di 1.19.853 davanti alla BMW del Paul Miller Racing con Erik Johansson. Buone prestazioni per le altre due 488 GT3 nelle mani del deb Ulysse de Pauw e del veterano Toni Vilander, che hanno chiuso in P6 e P7 nella categoria.

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Fra poco più di un’ora la tradizionale sessione serale della durata di 90’, a partecipazione obbligatoria come a Le Mans, che chiude il programma odierno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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USCC – Bamber il più veloce nelle prime libere della Petit Le Mans

E’ lotta ravvicinata tra Cadillac ed Acura nelle prime libere della 25ma Petit Le Mans con Earl Bamber e la DPi V.R. #02 del Team Ganassi al top col tempo di 1.09.583 davanti a Tom Blomqvist e la ARX-05 del Meyer Shank Racing, a tre decimi.

Temperatura fresca ma sole splendente a Road Atlanta per l’ultima apparizione delle DPi in attesa delle nuove GTP, nonostante le pessime notizie provenienti dalla costa est della Florida, ma anche la speranza che il weekend potrà proseguire regolarmente senza maggiori conseguenze date le ultime informazioni meteo che vedono l’uragano Ian scemare nella sua risalita verso nord-est.

Con questo clima ideale le 43 vetture in gara (confermati tutti i forfait anticipati ieri, anche se la Duqueine del Muhlner Motorsports è stata avvistata ai box) si sono date battaglia nella prima fase dei primi 90’ a disposizione per poi concentrarsi sulla messa a punto.

Seconda fila virtuale per le altre due Cadillac di Sebastien Bourdais con l’altra vettura del Team Ganassi e l’ormai ex campione in carica Pipo Derani con la entry di Action Express/Whelen Racing. Solo P6 per i leader del WTR, dietro anche alla DPi V.R. dell’Action Express/Ally, all’ultima probabile apparizione di Jimmie Johnson.

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Tra le LM P2, è Louis Deletraz a segnare il passo con 1.11.320 con l’Oreca della squadra leader Tower Motorsport. Il campione ELMS in carica ha superato di 2 decimi Sebastian Montoya e Ryan Dalziel, vale a dire i major contender di DragonSpeed ed Era Motorsport. Da segnalare un paio di “lunghi” da pare di Dwight Merriman, coequipier di Dalziel sull’Oreca #52, ed un’uscita da parte di Scott Huffaker sulla vettura del PR1 Mathiasen che ha determinato l’unica interruzione della sessione.

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Colin Braun dal canto suo ha ribadito al meglio la leadership tra le LM P3 col migliore tempo di 1.15.676 per il CORE Autosport, precedendo di appena 15 millesimi Felipe Fraga del Riley Motorsports.

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Jack Hawksworth ha dimostrato di essere tornato in forma smagliante e ha fissato i cronometri sull’1.19.384 con la Lexus del Vasser Sullivan, migliore delle GTD Pro. La seconda prestazione tra le GT3 appartiene invece ad una GTD, la BMW del Paul Miller Racing con Bryan Sellers, a 116 millesimi dal leader.

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La migliore delle Ferrari è la 488 di Risi Competizione, P3 tra le Pro con Daniel Serra a circa mezzo secondo dal leader, mentre Toni Vilander e Giorgio Sernagiotto hanno segnato le migliori prestazioni per AF Corse e Cetilar Racing, dove ha preso confidenza con la vettura la giovane promessa Ulysse de Pauw. Ricordiamo che questa sarà l’ultima partecipazione della gloriosa 488, giunta il weekend scorso al prestigioso traguardo di 500 vittorie, nella serie IMSA.

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Il programma odierno prosegue con altre due sessioni di libere, una pomeridiana alle 2.55 PM ET ed una serale, a partecipazione obbligatoria come a Le Mans, alle 7.30 PM.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1