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USCC – Nel calendario 2023 Indy prende il posto di Detroit e Mid-Ohio

Diffusa nella nottata italiana la schedule dei campionati IMSA e del WeatherTech SportsCar Championship nel corso dell’abituale appuntamento denominato “State of the Sport” a Road America.

Come già reso noto lo scorso weekend, Indianapolis rientra nel calendario dalla massima serie endurance sostituendosi di fatto a Mid-Ohio, che esce dal calendario insieme a Detroit. L’abituale appuntamento di giugno in coabitazione con l’IndyCar, posto a ridosso della 24 Ore di Le Mans, sarà invece riservato alla Michelin Pilot Challenge.

Modificate inoltre le date di alcuni appuntamenti quali Laguna Seca, Mosport, Lime Rock e Road Atlanta, mentre è stato confermato che la Roar Befor the 24 come negli ultimi due anni precederà di un weekend la Rolex 24 at Daytona. Nessun accenno per ora alla “Super Sebring” insieme al WEC, anche se la data di settembre di Indianapolis suggerisce un prossimo cambiamento di rotta dell’appuntamento comune, magari nel 2024, allorquando nei piani di Roger Penske, boss di IMS, IndyCar e del team che schiererà le nuove Porsche 963 ufficiali in entrambi i campionati, la durata della gara verrà incrementata.

La nuova top class GTP apparirà in nove degli undici eventi in programma, di questi, le LM P2 salteranno Long Beach e Mosport, mentre le LM P3, che saranno protagoniste anche di una nuova serie riservata di sei gare in coabitazione con le GSX (GT4) denominata IMSA VP Racing SportsCar Challenge, non saranno di scena nell’intera trasferta californiana di Long Beach e Laguna Seca.

Le GTD Pro/GTD infine saranno sempre presenti, compresi i due tradizionali eventi loro riservati di Lime Rock e VIR. Differentemente a quanto ipotizzato da diverse fonti, non è stato posto in essere il mandato obbligatorio di avere un pilota bronze ranked tra le GTD, ma il preesistente Bob Akin Award riservato al gentleman più performante e che garantiva un invito a Le Mans verrà sostituito da un nuovo trofeo, la Bob Akin Bronze Cup, cui verrà riservata una premiazione separata e manterrà il diritto all’iscrizione alla classica della Sarthe dell’anno successivo.

In programma anche un’estensione del tempo in pista per i piloti bronze, ulteriore avvicinamento ai canoni ACO adottati in ELMS, da cui si differenzia comunque sempre, oltre che per la presenza della classe top e nel formato delle gare, anche per l’eleggibilità delle categorie. Oltre alla nuova GTP infatti che sarà prevista almeno fino al 2027, le LM P2 e le LM P3 sono state confermate solo fino al termine della prossima stagione, mentre GTD PRO e GTD continueranno ad utilizzare le specifiche GT3 almeno sino al 2026.

Il calendario del WeatherTech SportsCar Championship 2023:

20-22 Gennaio — Roar Before the Rolex 24 (tutte)

26-29 Gennaio — Rolex 24 at Daytona (tutte)

15-18 Marzo — Mobil 1 Twelve Hours of Sebring (tutte)

14-15 Aprile — Long Beach (GTP, GTD Pro, GTD)

12-14 Maggio — WeatherTech Raceway Laguna Seca (GTP, LMP2 GTD Pro, GTD)

23-25 Giugno — Sahlen’s Six Hours of The Glen (tutte)

7-9 Luglio — Canadian Tire Motorsport Park (GTP, LMP3, GTD Pro, GTD)

21-22 Luglio — Lime Rock Park (solo GTD Pro, GTD)

4-6 Agosto — Road America (tutte)

25-27 Agosto — Virginia International Raceway (solo GTD Pro, GTD)

15-17 Settembre — Indianapolis Motor Speedway (tutte)

11-14 Ottobre — Motul Petit Le Mans (tutte)

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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USCC – Cadillac-Acura 1-1 nelle libere di Road America

E’ finita con un virtuale pareggio la prima giornata di prove a Road America. Le Cadillac infatti dopo le modifiche al BoP paiono potersi finalmente confrontare ad armi pari con le altre DPi e conquistano il top spot nella seconda sessione di libere grazie alle due vetture del Team Ganassi di Alex Lynn e Sebastien Bourdais.

Lynn ha segnato il best lap di 1.49.321 in un turno caratterizzato da una lunga sospensione per problemi di asfalto in curva 1, precedendo di 2 decimi il quattro volte campione ChampCar e di 3 le due ARX-05 di Filipe Albuquerque ed Oliver Jarvis.

Nella sessione inaugurale era stato invece Ricky Taylor a segnare il passo con 1.50.539 davanti ad Earl Bamber e Pipo Derani con l’altra DPi V.R dell’Action Express.

Tra le LM P2, nella classifica combinata, lotta tra veterani con Ryan Dalziel e la vettura di Era Motorsport col tempo di 1.52.619 davanti a Tristan Nunez del PR1 Mathiasen e a Juan Pablo Montoya del DragonSpeed.

Il best lap delle LM P3 va all’ex-campione Indy Lights Gabby Chaves con la Ligier dell’Andretti Autosport ed il tempo di 2.00.039, il migliore della seconda sessione; allo specialista Malthe Jakobsen invece lo scettro della prima sessione per il Sean Creech Motorsports.

Jack Hawksworth dal canto suo ha dimostrato di essere ritornato in forma dopo l’incidente motociclistico che lo ha tenuto al palo per un paio di gare ed ha segnato il miglior tempo tra le GTD Pro con la Lexus del Vasser Sullivan e 2.05.968, precedendo di un nulla l’altra RC F GT3 del compagno di squadra Frankie Montecalvo, leader in GTD.

Il programma prosegue con le qualifiche alle 12.00 PM ET odierne, le 18 italiane, visibili gratuitamente, come la gara di domenica, in diretta streaming sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Start

USCC – Si riprende a ranghi completi a Road America

Nel weekend ritorna il WeatherTech SportsCar Championship a ranghi completi per la prima volta dopo la 6 ore del Glen in un’altra sede iconica del motorsport USA, Road America.

Sul tracciato del Wisconsin si daranno battaglia 37 vetture suddivise in cinque classi. Tra le DPi è caccia alle Acura di MSR e WTR, che però sconteranno per l’occasione 10 kg extra, che porterà il peso minimo delle ARX-05 a 940 kg, appena 5 in meno delle Cadillac, che con i due equipaggi del Team Ganassi hanno forse l’ultima possibilità, prima del gran finale di Road Atlanta, di chiudere il gap con le due capolista.

Sei anche le LM P2 iscritte, dove John Farano deve difendere 37 punti di vantaggio sul DragonSpeed di Juan Pablo Montoya ed Henrik Hedman. Ancora pienamente in lizza anche il PR1 Mathiasen, dove Tristan Nunez sostituirà l’ex-teammate in Mazda, Jonathan Bomarito, ed Era Motorsport.

Il successo delle LM P3 viene ribadito dalle nove presenze, con la new entry JDC-Miller per Gerry Kraut e Scot Andrews; James French dal canto suo fa ritorno alla squadra di casa, il Performance Tech, al fianco di Dan Goldburg e al posto di Rasmus Lindh, mentre lo specialista della categoria, Malthe Jakobsen, torna al volante della Ligier del Sean Creech Motorsports con Joao Barbosa.

In classifica generale il CORE Autosport, forte delle due vittorie ed un secondo posto nelle quattro gare precedenti tira al bis del 2021, che renderebbe la 25ma Petit Le Mans una formalità.

Col recente passaggio della Mercedes del WeatherTech Racing fra le GTD si riducono ad appena cinque le GTD Pro. Le Porsche, compresa quello dello Pfaff Motorsports largamente capolista e trionfatrice a Lime Rock, sconteranno 10 kg extra.

Ben undici invece le GTD, classe che vede il ritorno della Lamborghini del’NTE Sport, mentre il neovincitore della 24H di Spa, Dani Juncadella, si ritroverà al volante della Mercedes iscritta dal title sponsor della serie, insieme a Cooper MacNeil per la terza volta dopo Daytona e Laguna Seca. Le AMG GT3, vincitrici poi squalificate di Lime Rock col Winward Racing, sconteranno ben 20 kg di zavorra, terzo ed ultimo aggiustamento previsto dal Balance of Performance per la gara del Midwest.

Pur mancando ancora l’acuto, è comunque sempre una Mercedes, quella del Korthoff Motorsports con Stevan McAleer, a primeggiare nella specifica graduatoria, con 40 punti di vantaggio sulla Porsche del Wright Motorsports e 61 su Roman de Angelis, alfiere di Heart of Racing.

In questa classifica pesa tantissimo il forfait forzato di inizio stagione del Paul Miller Racing, che da Sebring in poi ha totalizzato una vittoria ed altri due podi, ma nonostante tutto è praticamente tagliata fuori dalla lotta finale, al contrario dell’equipaggio dell’altra BMW M4 GT3 del Turner Motorsport, quarti a -112.

Le ostilità a Road America inizieranno venerdí 5 agosto alle 12.05 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 6 alle 12.00 PM ET e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40 minuti, alle 11.40 AM ET, vale a dire le 17.40 italiane. Qualifiche e gara saranno fruibili come sempre in diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Road America

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USCC – Ritorno ad Indianapolis nel 2023 (ed oltre)

In attesa della nuova schedule completa del WeatherTech SportsCar Championship, che dovrebbe essere diffusa nel prossimo round di Road America, l’IMSA, ente organizzatore della serie, ha approfittato del weekend congiunto NASCAR/IndyCar di Indianapolis per annunciare il ritorno sul tracciato dell’Indiana nel 2023.

La gara, denominata “IMSA Battle on the bricks” della durata standard di 2 ore e 40’, si terrà, il 17 settembre 2023, e segnerà il ritorno delle gare endurance sulla più famosa pista statunitense dal 2014, anno del “merge” tra ALMS e Grand-Am.

La gara, fortemente voluta dallo stesso Roger Penske, proprietario di IMS ed IndyCar, ma anche del team che porterà in pista le nuove Porsche 963 LMDh/GTP ufficiali a partire dalla prossima stagione, prelude, come fa intendere lo stesso annuncio, ad impegni di durata maggiore nel 2024 e nel 2025, quale quinta tappa della Endurance Cup insieme a Daytona, Sebring, Watkins Glen e Road Atlanta; aggiungiamo noi, con un occhiolino al WEC, che – come da rumors – potrebbe farne la sua seconda tappa americana dopo la tradizionale apertura di Sebring.

Piero Lonardo

Foto: IMS

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WEC/USCC/GTWC – Ecco la Ferrari 296 GT3!

Presentata oggi ufficialmente nell’ambito della 24 Ore di Spa la splendida Ferrari 296 GT3, la nuova GT del Cavallino, pronta per i campionati IMSA ed SRO e (dal 2024) per il World Endurance Championship e Le Mans.

Di seguito il comunicato in formato integrale:

FERRARI 296 GT3, UN V6 PER UNA NUOVA STORIA SPORTIVA

·       La 296 GT3 è la nuova Ferrari progettata per le competizioni GT che raccoglie l’eredità della 488 GT3

·       Segna il ritorno in pista di una Ferrari equipaggiata con un propulsore 6 cilindri, disposto in posizione centrale-posteriore come la 246    SP

·       Il telaio e la dinamica veicolo sono stati studiati per offrire prestazioni e facilità di guida tanto ai piloti professionisti quanto ai gentlemen driver

·       L’aerodinamica della 296 GT3 ha portato ad un guadagno del 20% in termini di carico verticale rispetto alla 488 GT3, limitando al massimo la sensibilità alle variazioni di assetto

·       Debutto in gara previsto alla 24 Ore di Daytona 2023

La Ferrari 296 GT3 rappresenta il futuro del Cavallino Rampante nelle competizioni per vetture gran turismo, quelle che permettono la relazione più stretta con il cliente e il travaso più consistente di tecnologie e soluzioni innovative sulle vetture di serie. La 296 GT3 nasce dalla 296 GTB, la più recente evoluzione del concetto di berlinetta sportiva a 2 posti a motore centrale-posteriore della Casa di Maranello.

La Ferrari 296 GT3 è un progetto innovativo, in pista e fuori, che la Casa del Cavallino Rampante ha deciso di sviluppare per continuare la tradizione vincente che affonda le sue radici nel 1949, quando la 166 MM si aggiudicò la 24 Ore di Le Mans. Un approccio nuovo dal punto di vista della progettazione, della gestione della vettura in tutte le fasi di un weekend di gara, dell’elettronica, fino alla nuova architettura del propulsore, un 6 cilindri turbo a 120°. Un concetto inedito, creato attorno alle esigenze dei team, dei piloti professionisti e dei gentlemen driver, storicamente al centro delle attenzioni della Casa. Una vettura studiata minuziosamente in ogni dettaglio, sotto tutti i punti di vista, secondo i dettami del nuovo regolamento dedicato alle GT3.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari

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WEC/USCC – BMW, primo collaudo ok, poi anche a Le Mans nel 2024

BMW ha reso noto poco fa di aver terminato con successo il primo collaudo in pista della M Hybrid V8, la nuova LMDh/GTP destinata a debuttare nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona di gennaio 2023.

Con Connor de Philippi e Sheldon van der Linde al volante, la BMW M Hybrid V8 ieri ha assaggiato la pista di casa di Dallara, Varano de’ Melegari, offrendo risultanze positive, anche ad alte potenze.

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Ulteriori test sono previsti su piste europee nel mese di agosto, allorchè i tecnici ed i meccanici del BMW M Team RLL ed una crew di esperti di BMW M Motorsport andranno negli States per continuare i test il mese successivo.

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Ma la notizia si completa con l’ingaggio di BMW anche nel World Endurance Championship e a Le Mans a partire dal 2024. Ricordiamo che fra due anni ricorrerà il 25ennale della vittoria assoluta da parte di Joachim Winkelhock, Pierluigi Martini e Yannick Dalmas sulla BMW V12 LMR, vettura che nel 1999 trionfò anche alla 12 Ore di Sebring con JJ Lehto, Jörg Muller ed un giovanissimo Tom Kristensen.

I relativi equipaggi per i due campionati verranno annunciati a tempo debito.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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WEC/USCC – Lamborghini annuncia Caldarelli e Bortolotti

Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti sono i primi due factory driver del programma Lamborghini LMDh; l’annuncio nella mattinata di oggi. Il progetto Lamborghini LMDh, che porterà in pista una seconda Hypercar battente bandiera italiana insieme a Ferrari nella massima categoria endurance, ricordiamo ha Ligier Automotive quale partner tecnico.

Di seguito il comunicato in formato integrale:

Lamborghini Squadra Corse annuncia i primi due piloti selezionati per la line-up del programma LMDh (Le Mans Daytona hybrid), che debutterà nel 2024 nel FIA World Endurance Championship (classe Hypercar) e nell’ IMSA WeatherTech SportsCar Championship (classe GTP). I Factory Driver Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti, entrambi attualmente impegnati nelle più importanti competizioni GT con Lamborghini, vengono confermati anche per il nuovo progetto, non solo come piloti ma anche come collaudatori per contribuire allo sviluppo del prototipo.

“Siamo particolarmente orgogliosi di annunciare Mirko e Andrea come primi piloti per il programma LMDh – commenta Giorgio Sanna, Lamborghini Head of Motorsport -. Entrambi hanno contribuito in modo fondamentale al raggiungimento di risultati storici per Lamborghini in ambito GT e l’inserimento nel progetto LMDh premia anche la continuità del loro impegno nella famiglia Squadra Corse. Sono sicuro che il loro talento ed esperienza saranno un valore aggiunto per essere competitivi nella classe regina dell’endurance”.

Bortolotti è nato a Trento il 10 gennaio 1990: inizia la carriera sui kart; a 15 anni debutta con le monoposto, correndo per sei stagioni in diverse serie e vincendo il Campionato Italiano Formula 3 e il titolo FIA Formula 2. Nel 2014 le prime vittorie con Lamborghini nel GT Italiano; l’anno dopo arrivano podi importanti nel Blancpain GT Series e una vittoria nell’ADAC GT Masters con la debuttante Huracán GT3. A fine stagione viene confermato come pilota ufficiale e negli anni successivi vince il campionato Blancpain GT Series (2017), la 24 Ore di Daytona (2018 e 2019) e la 12 Ore di Sebring (2019) in classe GTD al volante delle Huracán del GRT Grasser Racing Team. Nel 2022 Bortolotti debutta nel DTM (Deutsche Tourenwagen Masters) con la Huracán GT3 del team Grasser ed è attualmente leader della classifica piloti.

“Sono estremamente felice di proseguire il mio percorso con Lamborghini – commenta Bortolottie di includervi un emozionante nuovo capitolo. E sono grato a Squadra Corse tanto per aver reso possibile il progetto LMDh, quanto per la fiducia incondizionata nei miei confronti fin dal 2014. Rappresentare il marchio sul più importante palco dell’endurance racing e competere per la vittoria assoluta nelle grandi classiche di durata è sia un onore sia una responsabilità”.

Caldarelli è nato a Pescara il 14 febbraio 1990 e dopo l’esordio nei kart e nelle formule europee, si è trasferito in Giappone per intraprendere una brillante carriera nelle monoposto e nel Super GT. Nel 2017 viene ingaggiato come pilota ufficiale da Lamborghini, contribuendo alla vittoria del titolo Blancpain GT Series in equipaggio con Bortolotti e Christian Engelhart sulla Huracán GT3 del Grasser Racing Team. Nel 2019 vince la “tripla corona” del GT World Challenge Europe al volante della Huracán GT3 EVO del team Orange 1 FFF Racing (di cui è anche il team principal) in coppia con Marco Mapelli. Nel 2020 vince la 24 Ore di Daytona in classe GTD con Paul Miller Racing; l’anno successivo è protagonista di una stagione trionfale nel Fanatec GT World Challenge America Powered by AWS, vincendo il titolo piloti con la Lamborghini del team K-Pax. Nel 2022 prosegue l’impegno nel campionato americano, con Caldarelli primo in classifica piloti con quattro vittorie su quattro gare disputate.

“Sono felicissimo di fare parte del programma, che è veramente fantastico, e in generale di questa nuova sfida di Lamborghini Squadra Corse – commenta Caldarelli -. Già nel 2017, quando ho iniziato a correre per Lamborghini avevo l’obiettivo di coronare il mio sogno d’infanzia: correre con il mio marchio automobilistico preferito nelle gare endurance più prestigiose. Ho avuto la possibilità di correre al Circuit de la Sarthe nel 2022, vincendo entrambe le manche della Road to Le Mans con la Huracán GT3 ed era stato speciale. Non vedo l’ora di tornarci al volante di una LMDh: sono molto emozionato per questa nuova avventura e farò del mio meglio per portare tutta la mia esperienza in questo progetto e per conquistare nuovi e prestigiosi trofei”.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini

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USCC – Proseguono i collaudi delle LMDh. Una serie IMSA a Chicago nel 2023

Proseguono i collaudi in pista delle nuove LMDh per la stagione 2023. Cadillac ed Acura hanno infatti testato le rispettive novità a Sebring e a Magny-Cours.

Sulla Cadillac nella sessione di test effettuata congiuntamente con Porsche di cui abbiamo già parlato nei giorni scorsi si sono alternati tutti e quattro i piloti attualmente impegnati col Team Ganassi nel WeatherTech SportsCar Championship. Ricordiamo che l’effort del CGR nel 2023 comprenderà due vetture impegnate nel WEC mentre nella serie americana il CGR verrà affiancato da Action Express.

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In terra francese invece Ricky Taylor a proseguito l’affinamento cominciato sulla pista di casa di Oreca, il Circuit Paul Ricard, insieme a Matt McMurry, ora ingegnere HPD ma già impegnato come pilota per tre volte alla 24 Ore di Le Mans nonchè campione IMSA 2020 tra le GTD. Le Acura ricordiamo nella prossima stagione correranno solo nella serie a stelle e strisce nelle mani di Wayne Taylor Racing e Meyer Shank Racing.

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BMW, il terzo costruttore infine committato per il 2023, dal canto suo ha reso note ulteriori informazioni sulla vettura, che si chiamerà BMW M Hybrid V8 e utilizzerà, contrariamente alle prime previsioni che vedevano impiegata l’unita ex-M8 GTE, il motore turbo che ha equipaggiato le vetture M4 nel DTM nel biennio 2017/2018, denominato P66/3, che sta girando al banco nella sede Dallara di Varano de’ Melegari, ma non ha ancora avviato la sperimentazione in pista.

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Ma la novità del momento riguarda la schedule 2023, in quanto la NASCAR, che ricordiamo è proprietaria dell’IMSA, ha annunciato una gara a downtown Chicago l’1-2 luglio del prossimo anno. Si tratta di una svolta epocale per le stock car a stelle e strisce, che per la prima volta affronteranno un circuito cittadino, e la affronteranno in compagnia di una serie IMSA.

Curiosità, il tracciato è stato sviluppato sulla piattaforma virtuale iRacing, ed è stato già usato nella eNASCAR Pro Invitational Series lo scorso anno.

La NASCAR abbandonerebbe Road America, che negli ultimi due anni ha ospitato la Cup Series nel primo weekend di luglio; da verificare invece se a contorno ci sarà effettivamente il WeatherTech SportsCar Championship, che tendenzialmente nello stesso periodo dovrebbe essere in azione al CTMP. Per avere maggiori dettagli comunque basterà attendere il tradizionale annuncio annuale IMSA previsto per Road America il primo weekend di agosto.

Piero Lonardo

Foto: Acura, Cadillac, BMW, IMSA

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USCC – Pfaff Motorsports batte quattro a Lime Rock

Lo Pfaff Motorsports sembra lanciato alla conquista del primo titolo GTD Pro e si aggiudica la gara tutta riservata alle Gran Turismo di Lime Rock Park.

Matt Campbell, partito dalla pole position, ha ceduto la leadership solamente a fronte della perfetta strategia al primo pit dal Vasser Sullivan e dalla Corvette, che con un undercut gli sono terminate davanti. L’ennesimo problema tecnico alla C8.R, rallentata di 5 giri a causa di un contatto, e l’azione del neoacquisto del Team Penske LMDh hanno riportato la 911 in tartan davanti a tutti dopo 90’ di gara.

Start

Mathieu Jaminet, subentrato a Campbell, non ha sostanzialmente avuto rivali, nemmeno al restart a meno di 10’ dal termine, causato dall’unica Full Course Yellow chiamata in causa dalla direzione gara per l’uscita di strada dell’Acura di Ryan Eversley.

Dietro i capoclassifica, alla quarta vittoria stagionale, si piazza l’Aston Martin dello Heart of Racing di Ross Gunn ed Alex Riberas, quest’ultimo abile a contenere il ritorno della Lexus #12 di Ben Barnicoat. La quinta entry iscritta tra le Pro, la BMW di Connor de Philippi e John Edwards, ancora a secco di vittorie, è stata costretta al ritiro per un problema tecnico.

PMR

Il marchio tedesco si rifà invece fra le GTD grazie alla vittoria del Paul Miller Racing. Madison Snow e Bryan Sellers hanno condotto una gara tutta all’attacco giocata sulle tre soste e, complice anche la Full Course Yellow finale, hanno potuto riprendersi lo svantaggio dalla concorrenza, fino a conquistare la leadership a due curve dal termine.

Fino al decisivo restart, la gara sembrava saldamente nelle mani della Lexus di Frankie Montecalvo ed Aaron Telitz, ma Ellis si inseriva con le cattive fra le due RC F GT3, prendendo la testa della categoria. Dietro Sellers aveva la meglio sull’Aston Martin di Maxime Martin e poi sullo stesso Telitz, col cofano pressochè in bandiera, infine il sorpasso decisivo sulla Mercedes di Phil Ellis ormai senza più carburante.

Per il PMR si tratta della seconda vittoria stagionale dopo Long Beach, mentre il leader in classifica Stevan McAleer del Korthoff Motorsports può consolarsi con la quarta piazza dietro la Lamborghini del CarBahn, che al via aveva preso il comando ma poi era stata immediatamente penalizzata per un’irregolarità nell’allineamento. I major contender del Wright Motorsports dal canto loro non vanno oltre la P6, mentre la BMW del Turner Motorsports è stata addirittura costretta al ritiro per problemi di misfire.

UPDATE: La classifica tiene conto della penalità di 23″ assegnata alla Mercedes del WeatherTech Racing per non aver scontato il drive-through deciso per il contatto con la Corvette che ha compromesso la gara della GT del Kentucky

Il WeatherTech SportsCar Championship ora riposerà fino al 7 agosto, allorquando l’intero parco partenti si ritroverà a Road America.

Piero Lonardo

Foto: Pfaff Motorsports, Michelin USA, Paul Miller Racing

L’ordine di arrivo

Pfaff

USCC – Campbell, terza pole per la Porsche Pfaff a Lime Rock

La Porsche capolista dello Pfaff Motorsports torna in pole per la terza volta in stagione a Lime Rock grazie a Matt Campbell. Il pilota australiano sulla velocissima pista del Nord-Est, dopo aver condotto le seconde libere per appena 51 millesimi, ha piazzato la GT3 R in tartan davanti a tutti col tempo di 51.079.

Distacchi contenutissimi anche nelle qualifiche, con il rientrante Jack Hawksworth distanziato di appena 18 millesimi. Seconda fila per la BMW di Connor de Philippi e l’Aston Martin dello Heart of Racing di Ross Gunn. Chiude lo schieramento delle GTD Pro la Corvette di Jordan Taylor.

UPDATE: La BMW dell’RLL partirà dal fondo dello schieramento  per non aver rispettato l’altezza minima dal terreno.

Lexus12

Lotta sul filo dei millesimi anche tra le GTD, dove è la Lexus di Frankie Montecalvo ad aggiudicarsi la prima partenza al palo del 2022 col tempo di 51.459 per appena 0.006 sulla nuova Lamborghini del CarBahn with Peregrine Racing di Robert Megennis. A seguire l’Aston Martin di Roman de Angelis, la BMW di Robbie Foley e le Mercedes si Stevan McAleer e Russel Ward, tutte racchiuse nello spazio di appena 58 millesimi.

Mentre nel Connecticut si affrontano le GT, dalla Francia giunge la notizia del primo shakedown della nuova Acura LMDh, denominata ARX-06, nelle mani di Ricky Taylor al Paul Ricard prima di essere spedita a Magny-Cours per la prima vera presa di contatto in circuito sabato.

Lo start del NorthEast Grand Prix alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane di sabato. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: Pfaff Motorsports, Lexus Racing USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche