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WTRb

USCC – Sebring, 3a Ora: E’ duello WTR/Ganassi. Cambio della guardia in LM P2, LM P3 e GTD

A Sebring il primo quarto di gara è proseguito sempre su corsa libera, garantendo così una lotta alla pari fra i vari contender, fino allo scadere dei primi 180’.

Davanti a tutti dopo circa 93’ era cambio della guardia con Ricky Taylor e l’Acura del WTR a prendere il comando sulla Cadillac del Team Ganassi, ora nelle mani di Kevin Magnussen. L’ex-Haas F1 riesce a mantenere il distacco in termini onorevoli dal front anche nei confronti di Filipe Albuquerque, subentrato al volante della ARX05 #10, diversamente da Scott Dixon, che invece riesce a portarsi alle spalle del campione in carica WEC LM P2 e a minacciarlo al termine della terza ora.

A calmare gli animi in pista ci si metteva però l’Oreca del WIN Autosport, protagonista delle fasi iniziali tra le LM P2, che procede lenta su circuito, chiamando in causa la seconda Full Course Yellow della giornata. La neutralizzazione riporta a contatto tutte le DPi, salvo le Cadillac di Mustang Sampling/JDC e ovviamente Action Express/Whelen Racing, distanziate di 1 e 3 giri rispettivamente.

ERA

Doppio cambio della guardia tra le LM P2, con Ben Keating a prendere il comando della categoria poco dopo lo scadere della prima ora, per poi cedere a Dwight Merriman e all’Oreca dell’ERA Motorsport, qui, a differenza della vittoriosa Rolex 24 at Daytona, in livrea biancazzurra IDEC.

Corv3c

In GTLM, Jordan Taylor, ora al volante della Corvette #3, continua a condurre sulla BMW #25, mentre l’M8 gemella è ora in ritardo a causa di un drive-through assegnato a Jesse Krohn per il contatto con la Porsche #99 dell’EBM Hardpoint.

P3 quindi per la Porsche del WeatherTech Racing sulla quale si sono alternati i giovani leoni della casa di Stoccarda, Mathieu Jaminet e Matt Campbell. L’altra Corvette procede distanziata a causa dei problemi iniziali, ed il team del Kentucky ha approfittato della neutralizzazione per ispezionare ulteriormente l’unità propulsiva della C8.R #4.

Sorpasso al vertice anche in LM P3, con l’unica Duqueine iscritta del Forty7 Motorsports a prendere il comando della categoria sulla Ligier del Riley Motorsports. Scende in terza posizione l’altra JS P320 del Performance Tech, leader delle fasi iniziali.

Wright

Porsche sugli scudi infine in GTD, con Patrick Long a prendere di forza il comando dopo una lunga rincorda a seguito della penalità assegnata al via al polesitter Jan Heylen sulla Lexus di Kyle Kirkwood. A seguire, più distanziate, l’altra 911 GT3 R dello Pfaff Motorsports e l’Aston Martin dello Heart of Racing, praticamente in battaglia dalla green flag.

Poco dopo lo scadere della terza ora di gara, un duro contatto fra la Lamborghini del GRT Grasser di Franck Perera e la Mercedes AMG GT3 dell’Alegra Motorsports con l’incolpevole Billy Johnson ha portato una nuova neutralizzazione che si profila di lunga durata per consentire agli addetti ai lavori di riparare le protezioni all’esterno di curva 3.

Piero Lonardo

La classifica dopo la terza ora di gara

Foto: IMSA, Wright Motorsports, Wayne Taylor Racing

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USCC – Sebring, Start: Subito problemi per AXR, dopo 60′ conduce Ganassi

Subito colpi di scena nelle prime fasi della 69ma edizione della 12 Ore di Sebring, seconda tappa del WeatherTech SportsCar Championship.

Protagonisti della prima ora Action Express che con due distinti incidenti hanno messo a rischio le potenzialità di vittoria delle due Cadillac. Già ieri in qualifica la #48 di Jimmie Johnson aveva saggiato i muretti a protezione della curva 17 dell’ex-aerodromo; oggi l’asso della NASCAR si è presto ripetuto procurando la prima interruzione della gara, girandosi sempre nella stessa curva, ancorchè probabilmente aiutato dall’Aston Martin dello Heart of Racing, rischiando di vanificare il duro lavoro dei meccanici del team di Denver, NC, che nella notte avevano messo assieme un frankenstein composto da un nuovo telaio e motore e cambio della DPi V.R incidentata.

Ma già la partenza era stata comunque carica di tensioni, con un contatto non meglio identificato che ha visto coinvolto Loic Duval e la Cadillac del Mustang Sampling/JDC-Miller, mentre davanti Pipo Derani dalla pole teneva a bada Ricky Taylor e soprattutto Renger van der Zande, presto alle spalle del brasiliano.

Nelle altre categorie prototipi i due polesitter, Steven Thomas e Rasmus Lindh, mantenevano la leadership rispettivamente nelle LM P2 ed LM P3, mentre due dei due major contender, Ben Keating ed Oliver Askew, erano costretti a partire d un drive-through per non essersi schierati opportunamente. Questa non era l’unica novità per il Forty7 Motorsports, costretti a sostituire all’ultimo momento il veterano Jim con Steven McAleer.

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Lo split start tra prototipi e GT rendeva ancora più evidenti due scorrettezze da parte di Tommy Milner con la Corvette #4 e di Jan Heylen, polesitter delle GTD con la Porsche del Wright Motorsports, entrambi costretti ad un drive-through.

Antonio Garcia, partito dalla pole in GTLM, resisterà fino al primo giro di pit all’assalto delle due BMW M8, con Jesse Krohn a superare la Corvette proprio in entrata box, mentre il comando della GTD veniva ereditato dalle due Lexus di Jack Hawksworth e Frankie Montecalvo.

Il secondo dramma per Action Express dopo circa 45’, con Derani, superato in precedenza da van der Zande, che veniva schiacciato all’interno della solita curva 17. Incolpevole in questo caso il pilota del team Ganassi, in quanto a sua volta pressato dall’Aston Martin di Ian James (sì sempre quella che aveva contribuito all’incidente di JJ).

La Cadillac #31, dominatrice di libere e qualifiche, era quindi costretta ad una sosta per riparare i danni alla fiancata destra, sospensioni comprese, che costava 4 giri. Così, dopo un breve periodo in cui Johnson si ritrovava al comando a causa delle strategie sfalsate dalla sosta necessaria a sostituire il muso della #48, dopo un’ora di gara van der Zande conduceva con circa 7” e 12” di vantaggio sulle due Acura di Ricky Taylor ed Olivier Pla e 14” sulla Mazda di Oliver Jarvis.

Steven Thomas sempre leader in LM P2 ma con alle spalle l’arrembante Ben Keating a soli 2”, mentre Antonio Garcia mantiene un piccolo vantaggio sulle due BMW, con la #25 ora davanti alla #24.

Battaglia ravvicinata anche fra i due major contender LM P3, Lindh ed Askew, top two dopo 60’, mentre le due Lexus diversificando le strategie, hanno lasciato spazio alla BMW M6 del Turner Motorsport, che però presto si ritroverà costretta a rientrare nei garage per problemi elettrici.

Piero Lonardo

I risultati dopo la prima ora di gara

Foto: IMSA

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WEC – 37 vetture a Spa con PR1/Mathiasen e G-Drive. Glickenhaus c’è

Il nuovo season opener del FIA WEC di Spa-Francorchamps presenterà ai nastri di partenza 37 vetture. Ad integrare l’entry list dei full season infatti tre wild card, tutte tra le LM P2.

Ancora una volta infatti G-Drive userà la pista delle Ardenne quale banco di prova per la 24 ore di Le Mans, ancorchè spostata come noto più avanti rispetto alla tradizionale collocazione di metà giugno.

G-drives

Sulla prima delle due Oreca ribattezzate Aurus del team non battente – causa nota squalifica per doping di stato – bandiera russa, saliranno il patron Roman Rusinov, tre volte vincitore a Spa, la rivelazione dell’Asian Le Mans Series, l’argentino Franco Colapinto, e l’esperto ex-F1 Roberto Merhi, mentre l’equipaggio della seconda sarà quello della già nota line-up ELMS formato da John Falb, Pietro Fittipaldi e Rui Andrade.

Alla squadra seguita in pista da Algarve Pro Racing farà compagnia la vettura del PR1 Mathiasen, pure in ottica Le Mans, per Patrick Kelly, campione in carica delle LM P2 nel WeatherTech SCC.

La presenza statunitense sarà garantita, oltre che dalla singola Corvette GTE-Pro che andrà a rimpinguare lo scarso parco partenti della categoria, dalle due Glickenhaus 007 LMH del Glickenhaus Racing, che dovrebbero essere regolarmente ai nastri di partenza. Al momento l’entry list riporta solo i nomi di Gustavo Menezes e Ryan Briscoe tra i sette driver cooptati dal vulcanico costruttore, che ha reso noto di non aver gradito l’assenza della sua vettura dal manifesto ufficiale di Le Mans, dove campeggiano solamente una Toyota ed una Alpine.

Un’ultima novità riguarda le GTE-Am, dove diversi equipaggi devono ancora essere completati, con l’aggiunta di Tom Gamble al GR Racing. Sulla Porsche #86 il campione in carica ELMS delle LM P3 si alternerà con Mike Wainwright e Ben Barker.

Per i colori nostrani da segnalare l’appuntamento della presentazione del nuovo effort del Cetilar Racing, ora spostato a lunedì 29 marzo, alle ore 19.

Ricordiamo che Spa-Francorchamps, oltre della 6 Ore del primo maggio, sarà teatro per la prima volta anche del Prologo, il 26-27 aprile.

Piero Lonardo

L’entry list della 6 Ore di Spa-Francorchamps

Foto: Piero Lonardo, Asian Le Mans Series

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USCC – Action Express, pole a Sebring con Derani ma finale col botto per JJ

Action Express prosegue il proprio dominio sulle prove della 12 ore di Sebring aggiudicandosi anche la pole position con Pipo Derani, autore di 1.45.354 al termine del duello con l’Acura di Ricky Taylor, che lo affiancherà in prima fila, distanziato alla fine di un decimo.

Terzo protagonista delle qualifiche Renger van der Zande con la Cadillac del Team Ganassi, a mezzo secondo, davanti ad Oliver Jarvis con la Mazda all’ultima partecipazione nella classica della Florida.

Purtroppo però non tutto è andato a buon fine per il team di Denver, NC, con Jimmie Johnson, stabile ultimo nella lista dei tempi dietro ai due transalpini Olivier Pla ed Loic Duval rispettivamente con l’Acura dell’MSR e la Cadillac del Mustang Sampling/JDC, che a sessione ormai conclusa ha impattato violentemente le barriere a protezione dell’ultima curva con la sua DPi V.R.

Il contatto peraltro è avvenuto dopo un testacoda alla curva precedente, per cui è probabile una defaillance tecnica o una foratura il cui risultato costringerà i tecnici della #48 ad un discreto lavoro di riparazione in serata prima di poter affrontare domani il warm-up della primissima mattinata di domani.

WIN

Sorpresa tra le LM P2 con Steven Thomas e la vettura del WIN Autosport davanti al plotoncino delle Oreca col tempo di 1.51.025, oltre un decimo meglio di Ben Keating ed il PR1 Mathiasen. Qualche problema nella sessione, riservata ricordiamo ai piloti bronze ranked, sia per Dwight Merriman con la macchina dell’ERA Motorsport che soprattutto per John Farano con la macchina del Tower Motorsport, autore di tre soli giri cronometrati.

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Poco prima tra le LM P3 invece è stata lotta al coltello fra Oliver Askew e Rasmus Lindh. Alla fine l’ha spuntata quest’ultimo, che ha preceduto di soli 65 millesimi l’ex-campione Indy Lights con la Ligier del Performance Tech ed il tempo di 1.56.001.

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Sessione comune invece tra GTLM e GTD per i piloti pro a caccia dei punti validi per la classifica. Come da copione sarà prima fila Corvette, grazie ad Antonio Garcia, alla sua ottava pole position nella serie, il quale ha preceduto il compagno di squadra Tommy Milner di appena 34 millesimi col tempo di 1.54.910.

Seconda fila per le BMW, non particolarmente distanti dalle C8.R, e fanalino di coda Cooper MacNeil con la Porsche del WeatherTech Racing, a 1”2 dalla pole.

Non c’è stata storia invece per Jack Hawksworth, che ha subito portato la sua Lexus in cima alla lista dei tempi, ritoccando poi nel finale con 1.259.247, lasciando alle spalle di quasi quattro decimi l’ex-campione GTLM Laurens Vanthoor con la Porsche dello Pfaff Motorsports.

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P3 per Franck Perera con la Lamborghini del GRT Grasser, che domani partirà in pole position grazie alla prestazione del bronze driver Tim Zimmermann, che nel turno di apertura di qualifiche ha issato in alto l’Huracàn #19, raro pezzo di Italia nel paddock di Sebring, col tempo di 2.00.010, precedendo sul filo di lana Jan Heylen con la Porsche del Wright Motorsports.

UPDATE: La Porsche #16 è stata promossa in pole position tra le GTD a seguito di un’infrazione tecnica riscontrata sulla Lamborghini del GRT Grasser. Sulla Huracàn è stato infatti trovato un dispositivo wifi hotspot, non ammesso dal regolamento IMSA. Al momento non si conosce se la penalizzazione verrà o meno estesa anche a livello di punteggio.

La partenza della 69ma edizione della 12 ore di Sebring sabato alle 10.00 AM locali, vale a dire alle 15 italiane. Diretta streaming su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche DPi/LM P2

I risultati delle Qualifiche LM P3

I risultati delle Qualifiche GTLM/GTD

I risultati delle Qualifiche GTD 

Foto: IMSA

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USCC – Derani mantiene al top AXR in notturna a Sebring

Ancora Action Express sugli scudi nella notte nel corso della terza ed ultima sessione di prove libere della 12 ore di Sebring.

Questa volta è stato Pipo Derani ad ottenere il miglior tempo nei 90’ minuti a disposizione sotto la luce dei riflettori portando la Cadillac #31 sull’1.46.898. A seguire l’altra DPi V.R del Team Ganassi di Renger van der Zande e Ricky Taylor con la Acura del WTR con distacchi nell’ordine del mezzo secondo.

La top five è completata da Kamui Kobayashi, che dopo i problemi all’acceleratore accusati nel pomeriggio di ieri ha potuto girare con continuità, e Sebastien Bourdais, sulle altre due Cadillac di Ally/Action Express e Mustang Sampling/JDC.

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Non cambiano nemmeno i leader nelle altre due categorie prototipi, con PR1 Mathiasen e Mikkel Jensen in LM P2 e Riley Motorsports e Jeroen Bleekemolen in LM P3.

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Sorpresa Porsche invece in GTLM grazie a Mathieu Jaminet, autore di 1.56.563 con la 911 RSR-19 del WeatherTech Racing, mezzo secondo meglio di Antonio Garcia con la migliore delle Corvette.

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911 sugli scudi anche in GTD grazie a Laurens Vanthoor e alla vettura di Pfaff Motorsports, al top con 2.01.241 davanti alla Lexus di Aaron Telitz. Piccola disavventura invece per l’altra RC F GT3 del Vasser Sullivan, protagonista con Frankie Montecalvo dell’unica interruzione nella sessione a causa della perdita della ruota posteriore destra e relativa uscita di strada.

Tutto pronto quindi per le qualifiche, in programma alle 16.15 italiane, da seguire in diretta streaming su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

Foto: IMSA, Action Express Racing, WeatherTech Racing, Pfaff Motorsports

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USCC – Cadillac in evidenza nelle prime libere di Sebring

Le Cadillac si sono messe subito in evidenza a Sebring in occasione delle prime prove libere della 69ma 12 Ore, secondo atto stagionale del WeatherTech SportsCar Championship.

In entrambe le sessioni fin qui disputate sul circuito della Florida sono state infatti le DPi V.R a dettare il passo, soprattutto co Felipe Nasr, autore del best lap sia al mattino con 1.46.212 che nel torrido pomeriggio, dove però non è andato oltre l’1.47.323 con la vettura dell’Action Express.

Dietro la vincitrice dell’edizione 2019 sempre un’altra Cadillac, con Renger van der Zande e la vettura del Team Ganassi in mattinata e Loic Duval a dare il cambio all’olandese nella seconda sessione con la macchina del JDC-Mustang Sampling.

A Dane Cameron ed Oliver Jarvis il titolo di “best of the rest”, il primo con la Acura del’MSR ed il britannico con la Mazda, all’ultima apparizione sui bump dell’ex-aerodromo. Del campione 2019 peraltro l’unica breve interruzione della giornata fino a questo momento, nelle fasi iniziali della prima tornata.

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Anche tra le LM P2 c’è stato un dominatore del day 1, nella persona di Mikkel Jensen, che con l’Oreca del PR1 Mathiasen al mattino ha fissato i cronometri sull’1.49.920.

Da segnalare che la categoria si è arricchita di una sesta entry, sempre ovviamnte Oreca, per il WIN Autosport con Steven Thomas, Tristan Nunez e Thomas Merrill, che porta a 37 le vetture iscritte. United Autosports dal canto suo ha reso noto, per mezzo del comproprietario Richard Dean, la volontà di proseguire l’effort nella categoria anche nelle rimanenti prove della Michelin Endurance Cup.

Riley

Stessi colori del leader delle LM P2 per i migliori tra le LM P3 del Riley Motosports, con Jeroen Bleekemolen autore di 1.56.917 con la Ligier #91. Sulla seconda entry del team ci sarà nuovamente l’ex-IndyCar Spencer Pigot a fianco di Gar Robinson e Scott Andrews al posto di Felipe Fraga. Il pilota brasiliano sarebbe stato fermato per una presunta positività al COVID poi però non riscontrata in loco.

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Novità nei colori delle due Corvette, che per festeggiare degnamente il 25mo anniversario della sponsorizzazione Mobil, che peraltro titola anche da anni l’intero evento, ha presentato entrambe le C8.R  con una livrea su base argento.

Il campione in carica Jordan Taylor ha poi ulteriormente valorizzato l’evento con il miglior tempo al mattino di 1.56.715, precedendo nella lista dei tempi complessiva delle GTLM l’unica Porsche in gara del WeatherTech Racing di Mathieu Jaminet e Matt Campbell. A quest’ultimo la leadership nel secondo turno.

Turner

Il miglior tempo tra le GTD è stato infine appannaggio del veteranissimo Bill Auberlen, tre volte vincitore di classe a Sebring, e della BMW M6 GT3 del Turner Motorsport col tempo di 2.00.456, due decimi meglio della Lexus di Jack Hawksworth e mezzo secondo in meno della Lamborghini del GRT Grasser di Franck Perera. Il francese del GRT Grasser avrà come compagno, oltre a Tim Zimmermann, Stephen Simpson anziché Misha Goikhberg, appiedato da una non meglio specificata indisposizione fisica.

Sempre nella categoria, che si appresta domani a disputare le prime qualifiche doppie per punteggio e posizione in griglia secondo il nuovo regolamento IMSA, da segnalare la presenza di Bia Figueiredo, conosciuta anche come Ana Beatriz, sulla seconda Porsche dell’EBM Hardpoint quale terza guida della line-up tutta al femminile che comprende le “regular” Christina Nielsen e Katharine Legge.

Nella nottata italiana il terzo turno di libere alle 7.30 PM locali, mentre domani le qualifiche inizieranno alle 11.15 AM. Ricordiamo che per la prima volta dal 2001 non vedremo una Ferrari in gara. Diretta streaming, come per la gara, su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Foto: IMSA

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WEC – Rivelati i colori dell’Alpine LM P1. Una Corvette anche a Spa

Svelata alla stampa la livrea dell’Alpine A480 LM P1, destinata a competere nella top class del World Endurance Championship e a Le Mans insieme alle Hypercar di Toyota e Glickenhaus.

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L’ex-Rebellion ora sfoggia i colori nazionali francesi con un “tricoleur” ancora più vistoso rispetto alle più recenti vetture, pure di fabbricazione Oreca, gestite in pista dal team di Philippe Sinault, ma per il resto, motore Gibson aspirato 4,5 litri V8 compreso, non si discosta per nulla dalla R13 che nelle ultime due stagioni ha conquistato tre vittorie assolute nella serie mondiale, conquistando inoltre due podi nelle edizioni 2018 e 2020 della 24 Ore di Le Mans.

Ovviamente orgoglioso sia il management, capeggiato dal CEO Alpine di recente acquisizione, Laurent Rossi, che l’equipaggio, formato da Nicolas Lapierre, reduce dai trionfi tra le LM P2 (4 Le Mans ed li titolo 2016 all’attivo) con la Peugeot Oreca e soprattutto con Toyota, André Negrao, pure titolato LM P2 nella “Super-Season” 2018-2019, e Mathieu Vaxivière.

Per Lapierre si tratta di un ritorno nella categoria maggiore dopo le esperienze con la Peugeot Oreca e soprattutto Toyota, con la quale ha conquistato sei successi nella serie mondiale tra il 2012 ed il 2014, senza contare l’apparizione nel 2017 per sostituire l’infortunato Josè Maria Lopez a Spa e a Le Mans. Per Negrao e Vaxivière si profila la prima possibilità concreta di competere per il successo assoluto a partire dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps.

Nel nuovo season opener belga garantita inoltre la presenza, peraltro già prevista anche a Portimao, di una Corvette C8.R che verrà affidata ad Antonio Garcia ed Oliver Gavin. I due, va detto, non hanno mai fatto equipaggio nel ventennio di attività del pilota britannico col marchio statunitense.

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Presentato inoltre sempre nella giornata di martedì il poster della 89ma edizione della 24 ore di Le Mans, che ricordiamo si terrà il 21-22 agosto prossimi, e che evidenzia il ruolo di contender dell’Alpine nei confronti di Toyota.

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Nonostante l’assenza dal poster ufficiale di Le Mans, proseguono intanto i collaudi in pista dell’altra “vera” Hypercar iscritta all’intera Season 9 WEC, la Glickenhaus SCG007 LMH.

Il team, che prosegue la propria marcia di avvicinamento verso il debutto di Spa, ha diffuso una foto che ritrae il prototipo danneggiato dopo un’uscita di strada, senza conseguenze per i piloti.

Piero Lonardo

Foto: Alpine Endurance Team, Scuderia Cameron Glickenhaus, ACO

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WEC – Portimao con una Corvette ma senza Glickenhaus

Diffusa nella giornata odierna l’entry list provvisoria della 8 Ore di Portimao, atto d’apertura della season 9 del World Endurance Championship.

Sul circuito dell’Algarve sono attese 32 vetture, ma veniamo subito alle novità: Corvette Racing farà il suo primo outing dal febbraio scorso, quando al Circuit Of The Americas venne schierata una delle nuove C8.R, con una vettura iscritta in GTE-Pro per Antonio Garcia, “panchinato” per colpa di un tampone COVID errato nel bel mezzo della recente Rolex 24 at Daytona,  poi vinta dai compagni di squadra Nicky Catsburg e Jordan Taylor, ed il rientrante Oliver Gavin.

L’impegno del team statunitense dovrebbe ripetersi anche nella seguente 6 ore di Spa-Francorchamps e farebbe seguito ad una richiesta specifica da parte dell’ACO per accettare l’iscrizione alla prossima 24 Ore di Le Mans. La presenza della Corvette porta a cinque le vetture iscritte in GTE-Pro insieme alle due Ferrari e alle due Porsche.

La seconda novità, questa volta però in negativo, riguarda l’assenza dal plateau degli iscritti delle vetture di Cameron Glickenhaus. Il team, che in questi giorni ha portato a compimento il primo shakedown presso l’autodromo di Vallelunga con Romain Dumas al volante, aveva recentemente confermato la propria presenza in Algarve subito dopo la cancellazione della 1.000 Miglia di Sebring.

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La causa del forfait sarebbe da ricercare nei rallentamenti nello sviluppo legati alla pandemia, e la squadra dovrebbe finalizzare l’omologazione della SCG 007 LMH dopo il test di durata di 30 ore ad Aragon che è stato a sua volta posticipato poco dopo il season opener WEC.

Solo tre vetture quindi iscritte alla categoria top, con le sole due nuove Toyota GR010 Hybrid tra le LMH e la R13-Gibson ribattezzata Alpine A480 LM P1.

Ben undici invece le LM P2 con la new entry WRT a schierare Robin Frijns e Charles Milesi insieme a Ferdinand Habsburg sull’Oreca #31. Ancora ignoti invece i compagni di Miro Konopka sull’unica non-Oreca iscritta, la Ligier dell’ARC Bratislava.

Ancora tante infine le caselle da completare tra le ben 13 vetture che compongono il parco partenti della GTE-Am. Giovedì Iron Lynx ha presentato la forza complessiva del suo impegno che spazierà, oltre alle due confermatissime entry WEC, più una terza per la 24 Ore di Le Mans, anche nell’European Le Mans Series, nella Michelin Le Mans Cup e nel GT World Challenge.

L’appuntamento presso l’Autodromo Internacional di Algarve è per il Prologo del 30-31 marzo, cui seguirà la 8 Ore dal 2 al 4 aprile. Sia il season opener che la 6 Ore di Spa-Francorchamps, in programma il 1° maggio prossimo, si terranno comunque a porte chiuse.

Piero Lonardo

L’entry list della 8 Ore di Portimao

Foto: Corvette Racing, Cameron Glickenhaus

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USCC – Oliver Gavin in Lexus. Tornano PMR e Black Swan

La carriera sportiva di Oliver Gavin pare tutt’altro che conclusa. L’ex-alfiere Corvette, 49 vittorie e cinque campionati in 21 stagioni nelle serie IMSA, oltre a cinque trionfi fra le GT alla 24 Ore di Le Mans, sarà della partita a Daytona su una delle Lexus del Vasser Sullivan Racing, insieme ad Aaron Telitz e Jack Hawksworth.

Sull’altra RC F GT3 un altro ex- vincitore di classe a Daytona e a Le Mans, Townsend Bell, che si unirà ancora una volta a Frankie Montecalvo, insieme al quale ha disputato le intere ultime due stagioni fra le GTD, ed al nuovo arrivato Zach Veach.

Un altro gradito rientro è quello del SunEnergy1. Dopo due anni, la compagine di Kenny Habul sarà della partita a Daytona con un equipaggio di tutto rispetto, formato, oltre che dal team owner, da Mikael Grenier e dai factory Mercedes Raffaele Marciello, campione in carica GTWC Europa, al debutto sulla pista della Florida, e Luca Stolz.

Un’altra entry addizionale per la Rolex 24 è quella del Black Swan, con Tim Pappas ancora al volante di una Porsche GT3 R dopo il quinto posto del 2020.

PMR

Chi invece è sicuro di disputare l’intera stagione del WeatherTech SportsCar è il Paul Miller Racing, che ancora una volta schiererà una Lamborghini Huracan GT3 Evo per Madison Snow e Bryan Sellers. La squadra vincitrice della passata edizione della gara di avvio della serie sarà completata ancora una volta da Corey Lewis e da Andrea Caldarelli. Unica differenza rispetto al 2020, dove il team ha disputato una stagione parziale a causa del COVID, il numero di gara; a Daytona dovrà infatti rinunciare al tradizionale 48, riservato alla Cadillac di Jimmie Johnson, per il numero 1.

Sempre improntato verso tutta la stagione anche il ritorno di Starworks, con una Oreca LM P2 per John Farano e Gabriel Aubry, dopo il trionfo di categoria all’ultima Petit Le Mans del gentlemen statunitense insieme a Job van Uitert e a Mikkel Jensen.

Completata anche la line-up dell’Acura del Magnus Racing with Archangel. La squadra, che negli ultimi anni ha disputato la serie con una Lamborghini, oltre ai “regular” Andy Lally e John Potter, si avvarrà dell’esperienza di Spencer Pumpelly, alla sua 20ma Daytona, e dal due volte campione della categoria, Mario Farnbacher, il quale porterà in dote l’esperienza accumulata nelle ultime tre stagioni con la NSX GT3 del Meyer Shank Racing.

Chi invece dovrà rinunciare a Daytona è Felipe Fraga, trattenuto in patria da complicazioni in tema di immigrazione procurate dal COVID. Al suo posto sulla Ligier JSP 320 LM P3 del Riley Motorsports Spencer Pigot, che si alternerà all’altro ex-IndyCar, Oliver Askew, Gar Robinson, e Scott Andrews.

E’ tutto per ora, in attesa dell’entry list ufficiale della 59ma Rolex 24, che dovrebbe essere rilasciata per la fine della settimana.

Piero Lonardo

Foto: Vasser Sullivan Racing, Paul Miller Racing

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USCC – Mies a Daytona con DragonSpeed. Ancora NASCAR con Dillon in Eurasia

Finalizzato il programma della seconda entry DragonSpeed per Daytona. Insieme al già annunciato Eric Lux sulla Oreca 07 contraddistinta dal numero 18 i accomoderanno i tedeschi Christopher Mies e Fabien Schiller ed il canadese Devlin de Francesco.

Mies, 31 anni, è alla sua quarta Daytona dopo le tre esperienze in GTD con l’Audi R8 LMS GT3 del Montaplast by Land-Motorsport nel triennio 2017-2019, il cui miglior risultato è stato il secondo posto al debutto.

Le due uscite successive vanno ricordate soprattutto per le penalizzazioni che hanno inficiato il risultato in pista del team tedesco, insieme al quale Mies ha conquistato due 24 Ore del Nurburgring, oltre che il titolo ADAC GT Masters nel 2016. Nel palmares del factory driver Audi, impegnato anche nelle serie SRO col WRT, anche due vittorie alla 12 ore di Bathurst.

Schiller invece ha corso una sola volta nel season opener IMSA, nel 2019 con la Mercedes AMG GT3 del P1 Motosports. Per entrambi i driver teutonici si tratta del debutto tra i prototipi, mentre la giovane promessa dell’automobilismo canadese, non ancora 21enne, si alterna fra ruote coperte e monoposto, dove nella scorsa stagione ha conquistato il secondo posto nella IndyPro 2000.

Ricordiamo che l’altra Oreca 07 del team di Elton Julian, vincitore tra le LM P2 delle ultime due edizioni della classica della Florida, sarà condotta in gara da Rinus Veekay, Ben Hanley, Garett Grist e Rob Hodes.

Dillon

Un altro asso della NASCAR dopo Jimmie Johnson, Chase Elliott e AJ Allmendinger va invece a completare l’equipaggio di una LM P2. Si tratta di Austin Dillon, che si unirà a Cody Ware nell’effort condiviso tra Rick Ware Racing ed Eurasia per Daytona.

Sull’unica Ligier JS P217 finora iscritta al season opener si siederà, oltre al vincitore della Daytona 500 2018, nonché polesitter quattro anni prima, in entrambe le occasioni con la Chevrolet del Richard Childress Racing, un altro debuttante fra i prototipi, Salih Yoluc, vicecampione in carica del WEC e trionfatore a Le Mans tra le GTE-Am con l’Aston Martin del TF Sport. Il quarto pilota del team battente bandiera filippina non è ancora stato designato.

L’appuntamento in pista per tutti è con la Roar Before the 24, i test collettivi, che si apriranno il 22 gennaio per chiudersi con la Motul Pole Award di 100 minuti che deciderà la griglia di partenza della 59ma edizione della Rolex 24 at Daytona in programma il 30-31 gennaio prossimi.

Piero Lonardo

Foto: DragonSpeed, IMSA