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WEC – Hypercar più leggere ma meno potenti nel BoP di Le Mans

A pochi giorni dalla Journèe Test della 92ma 24 Ore di Le Mans, il WEC Committee ha reso note le equivalenze delle Hypercar.

Per la prima volta verrà messo in opera il metodo a due fasi, che riporta due livelli potenza, al di sotto e sopra i 250 kmh, mentre fino a questo momento era stato valorizzato solamente il limite al di sotto dei 210 kmh. Questi valori potranno essere rivisti a seguito delle risultanze in pista di domenica 9.

In generale, tutte le LMH sono state rese più leggere, sia nei confronti (per chi c’era) dell’edizione 2023, che, in alcuni casi, della recente 6 Ore di Spa.

Le Ferrari correranno con 1.047 kg a vuoto, 5 kg in meno dello scorso anno e addirittura -18 rispetto a Spa, mentre Toyota scenderà a 1.053 kg, ben 27 kg in meno rispetto al 2023 e -11 dall’ultima gara. Riduzioni più contenute invece per le Porsche, che porteranno 1.042 kg, -6 rispetto allo scorso anno ma +5 kg rispetto a Spa, cosí come le Cadillac, che con 1.036 kg saranno i più leggeri, guadagnando 10 kg in meno rispetto al 2023 ma +6 rispetto a Spa. Le rinnovate Peugeot rappresentano l’eccezione, con 1.047 kg, 5 in più rispetto al Centenario, ma ben 18 kg in meno rispetto a Spa.

Riguardo le vetture non presenti lo scorso anno, si va dai 1.038 di Alpine (-7 kg rispetto a Spa) ai 1.048 dell’Isotta Fraschini (-12 kg) passando per BMW e Lamborghini, a quota 1.039 kg (rispettivamente +1 e +4 kg).

Al contrario, è stata ridotta in via generale l’energia massima per stint. La lista ora vede l’Isotta sempre al top con 915 MJ per stint contro i 923 MJ di Spa e la Ferrari fanalino di coda con 889 MJ per stint (-12 MJ rispetto al 2023) insieme a Peugeot con 895 MJ. Riduzioni minori di energia rispetto al 2023 per Porsche (-6 MJ), Cadillac (-5 MJ) e Toyota (-2 MJ) per valori simili di 900, 904 e 906 MJ rispettivamente.

Ridotte ovviamente anche le potenze massime, col limite ora portato a 250 kmh. Lamborghini la più potente con 519 kW contro i 507 kW delle Alpine ed i 508 di Ferrari, Peugeot, BMW e Toyota. Il guadagno di potenza oltre i 250 kmh invece assumerà valori positivi per Toyota, Isotta, BMW ed Alpine, ma negativi per Ferrari, Lamborghini e Peugeot.

Vedremo come reagiranno in pista le ben 23 Hypercar iscritte a partire dalle 10.00 di domenica prossima.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Colori speciali a Le Mans anche per Iron Dames, DKR, Cool Racing e Nielsen Racing

Presentata poco fa la livrea one-off per Le Mans delle Iron Dames. La Lamborghini #85, che verrà portata in gara da Rahel Frey, Sarah Bovy e Michelle Gatting. Per questa edizione, la GT tutta al femminile presenta il progetto “Every Dream Matters”, che combina educazione e tecnologia, coinvolgendo i bambini nel processo di creazione di una livrea che racchiude l’essenza dell’immaginazione infantile.

Per portare in vita questa visione – cita il comunicato ufficiale – abbiamo ingaggiato non solo i nostri fans sui social, ma anche alunni di una scuola elementare di Le Mans. In una giornata indimenticabile colma di gioa ed emozioni, i nostri piloti hanno visitato la scuola per condividere il loro percorso “Women Driven by Dreams,” ed incoraggiare gli studenti a visualizzare e disegnare i propri sogni per il futuro. Tutti questi disegni sono stati trasformarti in modelli utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare la livrea delle Iron Dames, che simbolizza l’impegno costante del team nel promuovere l’inclusività, la diversità e il potenziale illimitato di ogni individuo.

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Diffuse nei giorni scorsi altre livree per la classica della Sarthe. DKR Engineering si presenterà con la sua Oreca LM P2 Pro/Am per Alexander Mattschull, Rene Binder e Laurents Hörr con dei colori totalmente rinnovati.

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Cool Racing, che parteciperà con due vetture alla medesima categoria, ha invece optato per inserti in rosso acceso per l’Oreca #47 iscritta in Pro/Am per Naveen Rao, Matthew Bell e Frederik Vesti. La #37 affidata, come in ELMS, ai Pro Lorenzo Fluxa, Malthe Jakobsen e Ritomo Miyata, manterrà invece gli inserti blu.

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Infine anche Nielsen Racing ha optato per dei colori rinnovati per la sua vettura, che correrà tra i Pro col tradizionale numero 24 con il vincitore 2023 Fabio Scherer, che sarà coadiuvato da David Heinemeier Hansson e dalla stellina USA Kyffin Simpson.

Per tutti l’appuntamento è con le verifiche pubbliche, il Pesage, in Place de La Republique a partire dalle 10.00 di venerdí 7 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Iron Dames, DKR, Cool Racing, Nielsen Racing

Gli orari del Pesage di Le Mans

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WEC – Livree speciali a Le Mans anche per le BMW M4 GT3. Pin ko, torna la Frey

Non sarà solo la BMW Hypercar #20 a vestire una livrea particolare a Le Mans, ma anche le “sorelle minori” M4 GT3. Presentati stamane a mezzo social infatti i colori speciali delle due vetture iscritte da WRT per la classica della Sarthe.

La #31 si presenterà con una livrea che ricorda i colori UFO della 3.0 CSL iscritta nel 1977 dal team Luigi team e portata in pista con successo da Pierre Dieudonné, DS del team dal 2011.

Gli storici colori gialloblu di Valentino Rossi, utilizzati nel Fanatec GT World Challenge, saranno invece la base della #46, che accompagnerà per la prima volta in gara il “Dottore”.

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Ma le novità per il costruttore tedesco non si fermano qui, perchè non più tardi di ieri è stata presentata al Nürburgring la versione Evo della M4 GT3, che calcherà le piste a partire dalla prossima stagione.

I cambiamenti rispetto all’attuale vettura sono sia estetici, con specchietti ridotti, maggiori prese d’aria e passaruota, ma anche tecnici con nuove barre antirollio, freni potenziati ed un nuovo differenziale, cui si aggiungono luci anteriori e posteriori ridisegnate.

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Una novità infine sempre nel parco GT, col forfait di Doriane Pin. La giovane pilotessa francese, attesa alla sua seconda Le Mans sulla Lamborghini delle Iron Dames dopo il debutto con l’Oreca LM P2 di Prema, sarà costretta a saltare la gara per ristabilirsi dall’incidente occorsole in Formula Regional a Spa lo scorso weekend. Al suo posto, come nella recente 6 Ore di Spa al fianco di Sarah Bovy e Michelle Gatting ci sarà Rahel Frey.

Piero Lonardo

Foto: Team WRT, BMW, Piero Lonardo

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WEC – Zidane starter ufficiale della 24 Ore, ma prima le Hypercar in città

Sarà Zinedine Zidane lo starter ufficiale della 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Il popolare asso della nazionale francese di calcio, succede a LeBron James, incaricato del ruolo lo scorso anno, tra le personalità, non necessariamente legate al mondo dei motori, designate dall’ACO a partire dal 1949.

Tra questi ricordiamo John Elkann (2021) Rafael Nadal (2018), Brad Pitt (2016), Luca di Montezemolo (2009) Alain Delon (1996), Steve McQueen (1971).

Prima dello start di sabato 15 giugno alle ore 16 però il programma della 24 Ore 2024 prevede anche altre forme di intrattenimento, e non solo in circuito. A valle del Pesage infatti, previsto nelle giornate di venerdí 7 e sabato 8 giugno in Place de la Republique, nove Hypercar, una in rappresentanza di ogni costruttore, compresa la Ferrari 499P #51 trionfatrice lo scorso anno, fileranno per le vie della città francese.

A fare compagnia alle LMH, partire dalle ore 15.30, anche una LM P2, la popolare “Spike” di AO by TF, e sette GT3, una per ogni brand impegnato nel FIA WEC, escluse Porsche e Ferrari. Tra queste, immancabile la Lamborghini Huracàn delle Iron Dames. Oltre alle moderne protagoniste della classica della Sarthe, anche la Porsche 911 Turbo utilizzata come Safety Car e la Bentley 3 Litre Sport, vincitrice della 24 Ore del 1924.

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Questa manifestazione, inaugurata per la prima volta lo scorso anno, va ad affiancarsi alla tradizionale Parade Des Pilotes, in programma invece il giorno prima della gara, venerdí 14.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans

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WEC – Ecco la BMW Art Car di Julie Mehretu per Le Mans. Proton con la terza Mustang in giallo e nero

Presentata al Centro Pompidou di Parigi pochi minuti fa la nuova BMW Art Car, realizzata da Julie Mehretu. La “tela” sulla quale ha lavorato la 54enne artista etiope naturalizzata statunitense è la M Hybrid V8 #20.

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Venti quante sono peraltro le creazioni artistiche in movimento fin qui realizzate dal marchio di Monaco a partire dalla 3.0 CSL che corse a Le Mans nel 1975 di Alexander Calder fino all’ultima creazione in pista, realizzata sulle M6 GTLM per Daytona 2016 da John Baldessari passando per le celebri opere di Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons.

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Saranno Sheldon van der Linde, Robin Frijns, e René Rast a portare in gara la vettura dalla Mehretu, che verrà esposta insieme ad altre creazioni del marchio al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este nel weekend.

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“L’intero progetto BMW Art Car riguarda l’invenzione e l’immaginazione, riguarda andare oltre il limite del possibile. Non penso a questa macchina come qualcosa da esibire. Penso a qualcosa che correrà a Le Mans. E’ arte performativa. La mia BMW Art Car è stata creata in stretta collaborazione con il team e gli ingegneri.” Ha chiuso l’artista: “La BMW Art Car sarà completa solo una volta terminata la gara”

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Frattanto anche Proton Competition ha rivelato la livrea e l’equipaggio della sua terza Ford Mustang GT3. Oltre ai già annunciati Chris Mies e Ben Tuck sarà John Hartshorne a dividere l’abitacolo della vettura #44, al posto del patron Christian Ried, originariamente associato all’effort, che affianca le altre due vetture full-season WEC del team tedesco.

Piero Lonardo

Foto: BMW, Proton Competition

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WEC – Cosa abbiamo imparato dalla 6 ore di Spa?

Tante le polemiche verso gli organizzatori della 6 Ore di Spa-Francorchamps, rei di averne esteso la durata dopo la necessaria riparazione delle protezioni a seguito dell’incidente che ha visto protagonista Earl Bamber e la Cadillac.

Se non sapete di cosa stiamo parlando, la cronaca della gara la trovate QUI, QUI e QUI.

Una volta tanto però, vogliamo lasciare ad altri i consueti peana per elencare cosa ci portiamo a casa da questo controverso weekend.

Per la prima volta ha vinto una LMH privata, e curiosamente con un equipaggio di due soli piloti, in quanto Norman Nato era impegnato nell’E-Prix di Berlino. L’ultima volta che è accaduto risale a Shanghai 2014, vittoria di Anthony Davidson e Sebastien Buemi, assente Nicolas Lapierre, ufficialmente per motivi personali. Will Stevens dal canto suo aggiunge una vittoria tra le LMH dopo i successi con le LM P2 (5) e con le GTE-Am (1).

Per la prima volta una penalità in griglia viene estesa alla gara successiva. La vettura che schiererà Earl Bamber, che è atteso a Le Mans nuovamente alla guida della Cadillac #2. dovrà infatti scontare cinque posizioni.

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Ovviamente per la prima volta la direzione gara del WEC ha ritenuto di estendere la durata della gara invocandone, come da regolamento, la possibilità a discrezione, creando un precedente. Al contrario, ricordiamo che la 6 Ore del Fuji del 2013 fu conclusa anticipatamente per maltempo dopo 4h36 dopo essere stata interrotta già altre due volte con bandiera rossa.

 

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Questa gara si ricorda anche per l’ultimo podio assoluto di un pilota italiano, Andrea Belicchi su Rebellion, prima dell’introduzione lo scorso anno della Ferrari 499P e dei risultati dei suoi piloti Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi ed Antonio Fuoco.

Non è invece la prima volta in assoluto che a Spa viene ripresa una gara dopo la sospensione; il precedente nella LMES 2010, quando per una carenza di elettricità andò il tilt il cronometraggio.

Per la prima volta comunque ci si è infischiati di satelliti e dirette televisive per privilegiare il pubblico presente, forse quale parziale compensazione del catastrofico GP del Belgio di F1 del 2021.

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Non è invece la prima volta che una pole position assoluta nel WEC viene sanzionata con squalifica a seguito di una verifica tecnica. Curiosamente, l’unico altro precedente è proprio di Spa nel 2018, dove la Toyota #7 perse la pole position a favore dell’altra TS050-Hybrid a causa di un problema al misuratore di flusso del carburante.

Seconda doppietta in tre gare invece per un costruttore tra le GT3. A Imola è stata BMW a piazzare entrambe le vetture sui primi due gradini del podio, mentre a Spa è stata la volta delle due Porsche.

L’appuntamento per tutti col WEC è per la 92ma 24 ore di Le Mans, a partire dal Pesage di venerdí 7 e sabato 8 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, FIA WEC

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WEC – Jota trionfa nella 7h44 di Spa-Francorchamps. Ferrari terza, doppietta Porsche in GT3

Prima vittoria di un team privato, nella fattispecie Jota Sport tra le LMH a Spa-Francorchamps, sede del terzo atto del World Endurance Championship. Porsche Manthey firma una doppietta fra le GT3.

Il risultato finale è direttamente figlio della decisione della direzione gara di riprendere la corsa dopo una red flag necessaria per riparare le protezioni all’uscita del Kemmel per l’incidente che ha coinvolto la Cadillac e la BMW M4 GT3 #31.

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Il restart è stato fissato per le 19.10, 10’ dopo quindi l’orario previsto di fine gara, ed è stata prorogata del periodo trascorso in neutralizzazione, di 1h44’. La decisione, come abbiamo riportato nell’aggiornamento precedente, è stata presa a’ sensi dell’articolo 14.3.1 del regolamento sportivo del WEC, che prevede la discrezionalità nella gestione dei tempi di percorrenza se le circostanze lo richiedono. Rimane comunque una decisione senza precedenti nell’attuale formato del FIA WEC, anche se a Spa vi sono state in precedenti di gare caotiche come nell’allora LMES nel 2010.

Fino a quel momento erano le due Ferrari AF Corse al comando. Le 499P erano state protagoniste di una clamorosa gara di rimonta sulle Porsche che avevano dominato la prima parte di gara con Proton e le ufficiali Penske.

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Dopo la ripartenza era invece la Porsche #12 a trovarsi inaspettatamente davanti a tutti davanti alla 963 ufficiale #6, mentre la migliore delle Ferrari, la #50, scontava un gap di oltre 1’. La gara è poi proseguita senza interruzioni, con la Rossa #51 a rimontare furiosamente per la seconda volta sino a chiudere in quarta piazza davanti alla Porsche Proton e alle due Toyota.

Orgogliosamente al traguardo anche l’Isotta Fraschini, ancorchè a 3 giri dal leader.

Tra le GT3, era la Lamborghini delle Iron Dames a pagare inizialmente dazio, ma anche la vettura gemella di Iron Lynx, che negli ultimi minuti è stata costretta ad uno splash, cedendo la leadership alle due Porsche Manthey di EMA e Pure Rxcing, che completano la prima doppietta stagionale in GT3 per il marchio di Stoccarda, brand che peraltro ripete anche il doppio successo in entrambe le classi in Qatar.

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In classifica generale, col secondo posto odierno, Andrè Lotterer, Kevin Estre e Laurens Vanthoor si portano in vantaggio di 22 punti sui vincitori odierni, Will Stevens e Callum Ilott, e di 28 sui vincitori di Imola, Kamui Kobayashi, Mike Conway e Nicky De Vries.

Manthey Pure Rxcing dal canto suo, si innalza sulla concorrenza a quota 73 punti contro i 37 dei vincitori di Imola del WRT e dell’Aston dello Heart of Racing ed i 36 dell’altra M4 del WRT. Tra i team privati, la Porsche Jota #12 allunga a quota 78 contro i 67 di AF Corse, oggi P8 overall.

Il prossimo appuntamento è il più importante della stagione, e si dipanerà a partire dal 9 giugno sul Circuit de la Sarthe con la Journèe Test fino allo start della 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans di sabato 15 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Giulio Villa

L’ordine di arrivo della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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WEC – A Spa, la gara viene ripresa dopo una red flag col tempo residuo!

Incredibile a Spa, vengono riscritte le regole del regolamento sportivo per fare ripartire la gara con 1h44 sul cronometro dopo una red flag. La causa scatenante, lo spettacolare incidente che ha coinvolto la Cadillac di Earl Bamber e la BMW di Sean Gelael, scontratisi rovinosamente in fondo al Kemmel.

Il pilota della V-Series.R, all’attacco della Porsche Proton, malgiudicava lo spazio disponibile e tamponava la 963, schiantadosi sulla M4 GT3 del pilota indonesiano.

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I lavori per ripristinare le protezioni richiedevano quasi tutto il tempo rimasto sul cronometro, cosi la direzione gara decideva per fare ripartire la gara come se il timing non fosse mai stato fermato. In quel momento al comando c’erano le due Ferrari, nel frattempo passate sulla Porsche #99, che seguiva in terza posizione. La Porsche Penske #6 frattanto aveva già effettuato la sosta, al contrario delle Rosse, con la #51 e la #83 costrette ad uno splash d’emergenza al riaprirsi delle ostilità dietro Safety Car per poi procedere ad un pit regolare a pitlane disponibile.

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Situazione simile fra le GT3, dove le Iron Dames dopo la sosta procedevano in P5, lasciando al comando la Porsche del Manthey EMA sull’Aston Martin dello Heart of Racing e sulla Ferrari VISTA AF Corse #55.

Al momento non siamo in possesso di certezze sul perchè di questa decisione senza precedenti, con la gara che a questo punto durerebbe 7h45. Al comando dopo tutti questi eventi c’è la Porsche Jota #12 con Callum Ilott al volante a condurre sulla 963 Penske residua per circa 3”. A oltre 1’ la Ferrari di Antonio Fuoco in terza piazza davanti alla Toyota #7 e all’altra 499P ufficiale.

Le Iron Dames ovviamente sono tornate in testa alle GT3 davanti alla McLaren di Gregoire Saucy e alla Porsche Pure Rxcing di Klaus Bachler e alla Lamborghini di Iron Lynx, tutte racchiuse in 7”.

UPDATE: Gli stewards hanno deciso di riprendere la gara con 1h44 sul cronometro in accordo con l’articolo 14.3.1 del regolamento sportivo del WEC, che prevede la discrezionalità nella gestione dei tempi di percorrenza se le circostanze lo richiedono. Rimane comunque una decisione senza precedenti nell’attuale formato del FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la quarta ora (reale) di gara

 

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WEC – A Spa, la Porsche Proton al comando a metà gara, braccata dalle Ferrari

Alla metà gara al comando della 6 Ore di Spa-Francorchamps c’è la Porsche che non ti aspetti, quella di Proton Competition di Julien Andlauer e Neel Jani. Dopo che nelle prime fasi le due 963 ufficiali, inframmezzate dalla #99 privata, hanno preso le misure della Cadillac, in evidente difficoltà, è però iniziata la rimonta delle Ferrari.

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Antonio Giovinazzi sulla 499P #51 dalla decima piazzola rimontava presto fino a terminare alle spalle delle tre Porsche, dove Fred Makowiecki presto cedeva la leadership ad Andlauer. L’ex-F1 si installava poi in terza e poi in seconda posizione, alle spalle della LMDh di Proton.

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Tra le GT3, la Lamborghini in pole delle Iron Dames prendeva subito il largo sulla BMW #46, con Ahmad Al Harthy alla guida, e alla McLaren #59.

Dopo un paio di brevi Full Course Yellow per detriti, la gara viene decisamente neutralizzata dopo 1h20 di gara a causa di un incidente alla Bruxelles innescato dalla BMW di Renè Rast, che colpiva la Porsche Jota di Phil Hanson, la quale carambolava sulla BMW in seconda posizione, eliminandola. Niente Valentino Rossi al volante quindi per la delusione dei tanti spettatori intervenuti (si parla di 90.000 presenze nel weekend) per ammirare il Dottore nel WEC sul tracciato delle Ardenne.

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Durante la lunga interruzione un brivido per la Porsche #99, con Jani che non chiudeva la portiera sinistra della sua 963, rischiando la squalifica.

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Al restart, dopo un’ora circa, era James Calado ad inseguire la Porsche di testa, ma allo scadere della terza ora un’uscita di strada da parte di Michael Christensen, forse propiziato da una foratura, a Blanchimont, toglieva di mezzo la 963 in pole.

Alla metà gara sono quindi entrambe le due Ferrari ufficiali, con la #50 partita dal fondo delle LMH dopo la squalifica, ad inseguire Jani per il primato. A seguire la Porsche Penske superstite, la Cadillac e la terza 499P di AF Corse. Purtroppo per i nostri colori, la Lamborghini è stata costretta allo stop per un problema alle sospensioni. Un paio di penalità hanno invece rallentato entrambe le Toyota, che ora viaggiano in P8 e P11.

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Nelle GT3, la lotta per la leadership è per ora circoscritta alla Lamborghini delle Iron Dames e alla McLaren #59; le due vetture si sono ripassate spettacolarmente un paio di volte. Terza forza provvisoria l’Aston Martin dello Heart of Racing davanti alle due Porsche, con la #92, incidentata in qualifica, regolarmente al via dopo una notte di lavoro del box Manthey.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

La classifica dopo 3 Ore di gara

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WEC – Esclusivo, Marciello si racconta ai nostri microfoni

Dopo le qualifiche della 6 Ore di Spa-Francorchamps abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Raffaele (per tutti Lello) Marciello, alfiere del BMW M Team WRT, fresco papà di un bellissima bambina.

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Ci siamo visti a Daytona lo scorso anno, con la LM P2, una preparazione per l’hypercar. A seguire con i GT3 hai vinto praticamente tutto. Ora hai cambiato totalmente palcoscenico. Come hai affrontato questi cambiamenti? “Sfortunatamente prima del campionato non abbiamo girato tanto, abbiamo fatto solo un test a Imola ed a Aragon una prova di durata che non è andata come ci aspettavamo. Squadra e piloti li conoscevo tutti, ma non è cosí differente dai GT: un po’ la frenata magari, ma il resto non è cosí diverso.”

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BMW ha fatto un grosso investimento, l’hypercar sta progredendo. Vedi uno sviluppo non solo di competenze ma anche di prestazioni, anche da parte dei piloti ? “Beh, non penso che i nostri piloti siano inferiori a quelli della concorrenza e alcuni peraltro conoscevano la macchina già dallo scorso anno. Bisogna però migliorare per forza perchè non ci piace essere cosí indietro, ma comunque non bisogna fasciarci la testa anche dopo una gara come Imola perchè si tratta di un progetto a lungo termine.”

Una cosa che i media apprezzano tantissimo è il tuo impegno sui social. Forse sei il pilota che ha l’approccio migliore da questo punto di vista. Come è visto questo da un team cosí “quadrato” come WRT ? “Sono un po’ più tranquillo che in passato. Parlo un po’ meno, magari mi faccio un po’ più gli affari miei, però alla fine mi piace il contatto con le persone. Sono un pilota ma sono una persona normale.”

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Le prospettive per domani, si parte a metà schieramento, ancora col sole “Noi andiamo abbastanza bene ma il problema è che Porsche è più forte di noi e sono cinque. Ferrari, Cadilalc e Toyota anche loro sono più forti di noi, quindi alla fine anche se fai una gara fatta bene ma gli altri non hanno problemi sarà dura. Io sarei contento di una top ten.”

Infine, la scelta di correre nel WEC anzichè in IMSA è stata una tua decisione? “E’ stata una conseguenza dei programmi dello scorso anno, soprattutto per i piloti che già correvano negli States lo scorso anno. Qui ho ancora la libertà di correre tra le GT, come il BTCC, e questa è una cosa che penso farò anche il prossimo anno.”

L’appuntamento con Marciello, che ringraziamo per la consueta disponibilità, e con tutti gli altri protagonisti della 6 Ore di Spa-Francorchamps è per le ore 13 odierne.

Interviste raccolte da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Alberto Manganaro e Piero Lonardo