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ELMS – Ad Aragon tornano Albuquerque, Viscaal e Rovera

Dopo oltre un mese torna l’European Le Mans Series fra due fine settimana col primo appuntamento al Motorland Aragon. La nuova venue della serie continentale ospiterà fra gli altri tre graditi ritorni.

Filipe Albuquerque vestirà di nuovo i colori di United Autosports anche in Europa sull’Oreca #21 iscritta tra le LM P2 Pro/Am in compagnia di Daniel Schneider and Andy Meyrick, a causa dei concomitanti impegni del titolare, Nelson Piquet Jr. Ricordiamo che il driver portoghese, attualmente capolista nel WeatherTech SportsCar Championship, ha conquistato il titolo ELMS nel 2020 dopo una stagione strepitosa culminata con tre vittorie e due podi su cinque gare al fianco di Phil Hanson.

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Bent Viscaal dal canto suo sarà di ritorno con Algarve Pro Racing al posto di Jack Hawksworth, impegnato al Viriginia International Raceway con la Lexus del Vasser Sullivan con la quale conduce la classifica delle GTD Pro nella massima serie endurance americana. Il giovane talento olandese, impegnato con Prema nel WEC, affiancherà Fred Poordad e Tristan Vautier sull’Oreca Pro/Am #20.

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Per la medesima concomitanza non sarà disponibile Ben Barnicoat sulla vettura iscritta tra i Pro/Am da AF Corse, che vedrà nuovamente Alessio Rovera al fianco di Francois Perrodo, insieme al quale ha mietuto vittorie nel WEC e nella serie europea, e di Mathieu Vaxivière.

Sulla Ligier LM P3 #10 di Eurointernational viene inoltre riportato il polacco Jacek Zielonka al fianco di Glenn van Berlo. Per il resto, a parte il TBA sull’Oreca LM P2 del DKR al fianco di Sebastian Alvarez e Nathanael Berthon, compagini immutate sulle 42 vetture in pista già mercoledì 23 agosto per i test collettivi. Libere alle 14.55 di giovedì 24 e alle 20.30 di venerdì 25, in preparazione della gara in notturna a partire dalle 18.00 di sabato 26 agosto, precedute dalle qualifiche alle 10.15.

Vedremo se la line-up del Racing Team Turkey riuscirà a mantenere la testa della classifica generale col suo equipaggio Pro/Am contro i professionisti delle LM P2, capitanati da Duqueine ed Algarve Pro Racing.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list di Aragon

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WEC – Alpine hypercar presto in pista. Isotta Fraschini prosegue i test

Con un comunicato “urbi et orbi”, Alpine ieri ci ha reso edotti che presto calcherà la pista con la nuova A424 Hypercar, presentata in forma statica nell’ambito della 24 Ore di Le Mans ad un manipolo di fedelissimi.

L’estate in realtà, come cita lo stesso comunicato, verrà totalmente dedicata allo sviluppo del propulsore Mecachrome turbo V6 di 3,4 litri capace di erogare i 500 kW (o 675 HP) massimi richiesti dal regolamento, accoppiato al cambio Xtrac recentemente pervenuto alla factory Oreca per essere integrato sul telaio.

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Il motore ha espresso i suoi primi vagiti – cita sempre il comunicato – mercoledì 5 luglio alle 12.15 e sono partite le prime sessioni al simulatore per iniziare a valutare le caratteristiche preliminari del progetto prima di scendere in pista. Il collaudo in pista è infatti definito imminente.

Sono previste due sessioni di shakedown durante il mese di agosto, e a seguire la A424 proseguirà i collaudi nella restante parte dell’anno, oltre ovviamente al Paul Ricard, al Motorland Aragón, Jerez e Portimão, con il contributo di Oreca, Mecachrome e la Signatech di Philippe Sinault, quest’ultima deputata alla gestione in pista delle vetture, al fianco degli ingegneri di Alpine, obiettivo finale l’omologazione in tempo utile per disputare già la prima gara del 2024 a marzo in Qatar.

Il significato reale di questo comunicato, pervenuto nell’immediato indomani dei noti sconvolgimenti in seno al team Alpine di F1, consiste, qualora non si fosse intuito, nel tranquillizzare tutti sulla regolare prosecuzione del programma hypercar.

Altre notizie ci giungono anche da Isotta Fraschini. Nell’ultimo aggiornamento ci viene reso noto che “il Portafoglio ordini è quasi esaurito per la Tipo 6 LMH Pista”, la versione per track-day della Tipo 6 LMH Competizione, relativamente alla produzione prevista nel 2024, mentre la Tipo 6 LMH Strada, presentata come manichino nel paddock brianzolo, sarà disponibile a partire del prossimo anno.

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E’ evidente la differente attenzione posta – anche e soprattutto nei confronti dei vertici ACO, che la devono valutare quale costruttore omologato – dalla compagine italiana, che attendiamo con ansia in gara, a questo punto giocoforza nel 2024, come confermatoci a suo tempo dagli stessi esponenti del team, dopo i giri dimostrativi a Monza.

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Frattanto Isotta Fraschini ci ricorda anche che proseguono i collaudi in pista della Tipo 6 LMH Competizione a Vallelunga, con il nostro Marco Bonanomi e Jean-Karl Vernay ad alternarsi al volante gli scorsi 26 e 27 luglio.

Il test - cita integralmente il comunicato pervenutoci – si è concentrato sull’ottimizzazione del set-up della vettura e sulla gestione delle gomme, inoltre sono state fatte prove aerodinamiche ed è stata deliberata una nuova conformazione del cofano posteriore per migliorare l’estrazione dell’aria calda dal motore e che porta la carrozzeria molto più vicina alla sua versione finale. Nel secondo giorno una lunga sosta ai box a fine mattinata per rimediare al prima problema meccanico di gioventù della macchina, poi sistemato dai tecnici della Casa milanese per permettere alla macchina di tornare in azione nel pomeriggio.”

“A breve altri test. Dopo questa due giorni di Vallelunga la squadra sviluppo della Isotta Fraschini, dato che la prossima settimana sarà ancora al lavoro a Monza nel fine settimana del 5 e 6 agosto e quella successiva sarà per la prima volta il circuito del Mugello ad accogliere la Tipo 6 LMH Competizione l’8 e 9 agosto.”

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Isotta Fraschini

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WEC – Porsche al via in LM GT3 nel 2024 con Manthey. Il punto sulla categoria

La notizia era già nell’aria da tempo, ma oggi Porsche ha ufficializzato che sarà Manthey a schierare due 911 GT3 R nel WEC 2024.

Come sappiamo dalla prossima stagione i posti nella nuova categoria GT saranno limitati a due sole entry per costruttore e la scelta della casa di Stoccarda ha ragioni “sportive, strategiche e storiche” cita il comunicato ufficiale.

“Avevamo enormi interessi da forti squadre potenzialmente interessate, e la decisione non è stata facile” cita Thomas Laudenbach, Vice Presidente di Porsche Motorsport. “Ad ogni modo, dato che i posti in griglia saranno limitati, dovevamo prendere questa decisione, e la nostra scelta è ricaduta su Manthey per una serie di ragioni. Oltre al fatto che si tratta di una compagnia sussidiaria, diversi altri fattori hanno giocato in favore di Manthey: Il team ha molta familiarità con le Porsche 911 GT3 R nel DTM ed in altre classiche dell’endurance. In più, Manthey è ben abituata agli aspetti del FIA WEC grazie ai tanti anni nei quali ha svolto il compito di team “casa” con le 911 RSR. Non ultimo, anche la storia di successi di Porsche col team è risultato un fattore importante. Insieme a Manthey, abbiamo vinto il campionato ed agguantato tre vittori di classe a Le Mans, e siamo confidenti che saremo degnamente rappresentati nella nuova classe LMGT3 il prossimo anno.”

“Lo scarso numero di posizioni in griglia per le nuove LMGT3 nel WEC, sfortunatamente non rende abbastanza giustizia all’approccio di larghe vedute di Porsche Motorsport al customer racing” ha invece spiegato Michael Dreiser, Direttore Vendite di Porsche Motorsport. “Quest’anno abbiamo dalle cinque alle otto Porsche nella categoria GT; in più, ci sono due 963 tra le Hypercar. Speriamo che la LMGT3 evolverà bene a partire dal 2024 e che saremo in grado di competere con più squadre clienti nel futuro.”

Porsche, i cui piloti verranno annunciati a tempo debito, si aggiunge a TF Sport, che schiererà due nuove Corvette GT3.R e a Proton Competition, che porterà al debutto le altrettanto nuove Ford Mustang GT3. Assunto che le Hypercar nella prossima stagione saranno nell’ordine di una ventina abbondante, i posti riservati alle GT3 (ricordiamo che nel WEC non ci saranno più le LM P2) saranno al massimo 16. Oltre ai 6 già definiti, dobbiamo attenderci sicuramente Ferrari con AF Corse, Lamborghini con Iron Lynx e BMW con WRT, il che lascia spazio al massimo per altri due binomi team/costruttore.

Nel ricordare la prelazione affidata ai costruttori impegnati nella categoria regina, sappiamo dell’interesse certo di Lexus (per Toyota) più che di Honda (qualora Acura optasse per una partecipazione col suo marchio globale per una o più ARX-06), anche se non possiamo pensare che Aston Martin venga lasciata da parte dopo la sua lunga militanza nella serie mondiale e nelle altre serie continentali ACO, nonostante il mancato sviluppo del progetto Valkyrie, di cui peraltro non crediamo nemmeno ad una possibile resurrezione accennata da altri media per motivi patriottici.

Degli altri costruttori impegnati il prossimo anno nella LMH, Alpine non possiede una vettura omologata GT3, cosí come il gruppo Stellantis (Peugeot).

Non considerando ovviamente Vanwall e atteso infine che Glickenhaus non ha ancora i numeri per potersi presentare con la sua SCG 004, ulteriori alternative quali Mercedes e McLaren, per quanto possano al contrario schierare delle GT3 già competitive, oltre al doversi presentare con un partner di rilievo, dovranno anche passare attraverso queste forche caudine…

Piero Lonardo

Foto: Porsche

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WEC – Omologato il risultato di Le Mans. Glickenhaus salta il Fuji, Vanwall no

Stamane un laconico comunicato emesso da FIA ed ACO, datato ore 8.30 e disponibile sulla Noticeboard WEC della 24 Ore di Le Mans riportava quanto segue: “Sono stati effettuati ulteriori controlli sulle parti raccolte all’evento sulle macchine 2, 5, 8, 51, 93 e 34. Dopo profonde analisi, tutte le vetture sono risultate conformi ai rispettivi regolamenti.” A seguire è stata pubblicata la classifica finale della 24 Ore.

Nelle scorse settimane abbiamo volutamente omesso di affrontare l’argomento, per vari motivi. Un po’ perché non sempre i rumors del paddock corrispondono al vero; un po’ perché ci sembrava incredibile che a distanza di oltre un mese non fosse stato pubblicato l’ordine di arrivo della Le Mans del Centenario, la Le Mans dei record, soprattutto di pubblico con le sue 350.000 anime, delle celebrità, dove persino la presenza di una stella indiscussa come Tom Brady é passata in secondo piano, e perlopiù impreziosita dalla vittoria della Ferrari.

A cosa ci riferiamo ? Alle indiscrezioni che hanno legato il successo tra le LM P2 di Inter-Europol nei confronti degli squadroni WRT, Alpine, United Autosports, Prema. La squadra polacca ha chiuso con 21” di vantaggio sull’inseguitore più prossimo nonostante l’assenza di comunicazioni radio ed un Fabio Scherer stratosferico seppure a mezzo servizio dopo un incidente ai box (scenderà dal podio zoppicando), insieme ad Albert Costa e Kuba Smiechowski.

Incriminate le soste ai box, ma soprattutto la velocità evidenziata dell’Oreca #34, che però nei dati statistici non risulta nemmeno la più veloce delle LM P2, categoria i cui partecipanti ricordiamo guidano tutti un’Oreca 07-Gibson. Va detto che i controlli, nonostante i sospetti indirizzati soprattutto tramite un noto media statunitense, sono stati effettuati di concerto col costruttore francese e peraltro la vettura era già stata recapitata da tempo al team.

Quindi, tutto è bene ciò che finisce bene, e nessuna macchia su questa fantastica edizione, al contrario di quanto accadde nel 2018, quando G-Drive e TDS vennero squalificate per un sistema irregolare di rifornimento, regalando la vittoria di classe all’Alpine.

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Frattanto è stata divulgata l’entry list della 6 Ore del Fuji, in programma fra un mese e mezzo. La novità più eclatante è l’assenza della Glickenhaus, esattamente come lo scorso anno. Le vetture dovevano essere approntate entro il 18 luglio per la spedizione via nave e di questo contingente fa invece parte la Vanwall, che dovrebbe riproporre lo stesso equipaggio di Monza.

Di ritorno invece l’Aston Martin AMR dello Heart of Racing, con Alex Riberas, Daniel Mancinelli e Ian James, così come tutti I piloti che hanno dovuto saltare la 6 Ore dell’Autodromo Nazionale per concomitanze con altre serie.

L’azione al Fuji inizierà venerdì 8 settembre alle ore 11.00 locali con le prime libere. Qualifiche sabato 9 alle 14.40 e start della gara domenica 10 settembre alle 11.00, pari alle 2.00 italiane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo definitivo della 24 Ore di Le Mans 2023

L’entry list provvisoria della 6 ore del Fuji

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LMC – Il Team Virage raddoppia a Le Castellet. Primo successo Lambo in GT3 con Leipert Motorsport

Il Team Virage torna alla vittoria a Le Castellet nel quarto round della Michelin Le Mans Cup. Julien Gerbi e Gillian Henrion, dopo una qualifica che li ha visti partire dalla quinta piazzola hanno scalato la classifica e preso il comando nella seconda parte di gara sulla Ligier #87 del Cool Racing di Adrien Chila e Cedric Oltramare, partita dalla pole conquistata in mattinata.

Come al solito la gara della serie cadetta è stata tempestata da incidenti ed interruzioni, che però sono state mitigate dalla conformazione del circuito e dall’abilità dei commissari, i quali hanno ridotto al minimo i tempi morti di gara. A partire dallo start, che ha visto due separati incidenti coinvolgere le vetture di M Racing ed Inter Europol e la Ferrari AF Corse #83 contro la Porsche del Parker Racing.

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In GT3, la Lamborghini Iron Lynx di Hiroshi Hamaguchi, autore della pole, ha subito perso il comando a favore dell’Aston Martin del Racing Spirit of Leman con Arnold Robin al volante, seguita dall’altra Huracàn del Leipert Motorsport di Gabriel Rindone.

Una seconda Full Course Yellow chiamata in causa per i detriti in pista generati dalla foratura di un’altra Ligier, la #13, di Inter-Europol, ha permesso al gruppo di riprendere fiato e a trarne vantaggio è stato Gerbi, li quale si portava alle spalle del leader. Ma è stato dopo il pitstop obbligatorio che Henrion, subentrato al volante della Ligier #16, si incollava alla vettura di testa, ora nelle mani di Oltramare, e la superava.

Frattanto poco dietro lo specialista Colin Noble ingaggiava una battaglia con la vettura #2 del CD Sport, ma il duello terminava in un contatto con la Ligier del team Thor ad avere la peggio, ma lo scozzese non si è perso d’animo e presto si portava addirittura in P4 dietro ai due battistrada e a Tommy Foster con la vettura del 360 Racing.

L’ultimo colpo di scena a 15’ dalla bandiera a scacchi, complice la vettura di Louis-Hamilton Smith ferma in pista, l’Aston Martin leader indiscussa delle GT3 si fermava e riusciva a ripartire solo dopo un riavvio dei sistemi, perdendo il comando a favore della Lamborghini del Leipert di Patrick Kujala, che regalava il primo successo di sempre alla casa di Sant’Agata nella Le Mans Cup.

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Una penalità post-gara di 10” per la Ligier del 360 Racing per aver accelerato prima del dovuto all’ultima FCY regalava il terzo posto finale al Team Thor dietro a Team Virage e Cool Racing. Il risultato finale permette alla squadra polacca di mantenere la vetta della classifica con 54 punti contro i 36 dell’equipe islandese.

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Tra le GT3, Arnold Robin e Valentin Hasse-Clot riescono col secondo posto a sopravanzare in classifica generale di 10 lunghezze l’equipaggio dell’HCR with Caffeine Six, trionfatori nei due round di Le Mans, ma sabato solo noni a seguito di un drive-through per track limits nelle fasi finali di gara, quando occupava la quarta piazza.

L’appuntamento con la Michelin Le Mans Cup è per il 26 agosto a Motorland Aragon

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – A Le castellet, Algarve Pro Racing beffa nel finale il Racing Team Turkey. Successi di classe per Racing Spirit of Leman e Proton Competition

Come al solito l’European Le Mans Series non lesina emozioni: reduci dalla doppia scorpacciata ravvicinata di endurance mondiale con Le Mans e Monza, la 4 Ore di Le Castellet ci ha ricordato, come se ce ne fosse stato bisogno, che non c’è necessariamente bisogno di avere costose quanto bellissime Hypercar per assistere ad una gara di durata avvincente e tirata fino alla bandiera a scacchi.

Sono stati infatti i 10’ finali a decidere, nel risultato, la classifica assoluta, ed il consumo esagerato delle gomme anteriori sinistre Goodyear dei major contender e premiare Algarve Pro Racing, che conquista il primo successo assoluto della sua breve storia in LM P2. Ma andiamo per gradi…

Al via le vetture di testa optano quasi tutti per i giovani leoni: Vlad Lomko per Cool Racing, Paul Lafargue per IDEC, Manuel Maldonado per Panis Racing, Kyffin Simpson per Algarve Pro Racing e Nico Pino per Duqueine.

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Il talentino russo del team di Nico Lapierre esegue un robusto elastico al via che spiazza la concorrenza e permette all’Oreca #47 di prendere subito secondi preziosi di vantaggio su Simpson e compagnia. Salih Yoluc ovviamente non ha problemi a comandare il gruppo delle Pro/Am, mentre Henrik Hedman si gira alla prima piega. Tra le LM P3, Torsten Kratz presto si ritrova alle spalle Glenn van Berlo, partito dal fondo dopo la penalità post-qualifica, mentre Michael Fassbender si accoda all’altra Porsche Proton del patron Christian Ried.

Oliver Jarvis dal canto suo ci mette poco a riaccodarsi al gruppo delle LM P2 dopo la disavventura di ieri che lo ha relegato in ultima fila, mentre Nico Pino si accoda ai due battistrada. In GTE, Davide Perel, al volante della Ferrari Spirit of Race, interrompe brevemente l’egemonia Proton in GTE mentre dietro si danno botte da orbi; a farne maggiormente le spese l’attore-pilota, centrato prima dall’altra Porsche Proton di Ryan Hardwick e poi dalla Ferrari di Formula Racing di Johnny Laursen.

Quest’ultimo contatto chiama in causa la Safety Car, ed Alex Lynn, che nel frattempo aveva preso il volante da Simpson ed il comando dell’assoluta su Rashad de Gerus, a propria volta subentrato a Lomko, cede la leadership a Tijmen van der Helm sulla vettura del Panis Racing.

Impazza intanto la battaglia in chiave tedesca fra le LM P3 fra WTM by Rinaldi ed Eurointernational. Leo Weiss e Matthias Luethen si ripassano un paio di volte ma un contatto fra la Ligier #10 e l’altra JS P320 #5 dell’RLR lascia il team battente bandiera italiana con danni al posteriore che la tolgono dalla lotta per il successo di categoria. Questo contatto, non sanzionato dalla direzione gara, genera una Full Course Yellow per rimuovere i detriti.

D questa neutralizzazione ne approfittano Laurents Horr, subentrato per IDEC, che si installa alle spalle di Lynn, e Antoine Doquin tra le LM P3 che inizia ad insidiare la testa della categoria sulla Ligier del Racing Spirit of Leman e a poco più di 80’ dal termine passa al comando. La vettura del Panis Racing, al contrario, scivola nelle retrovie.

Dopo la quarta e teoricamente penultima sosta è il momento dei grossi calibri, ed è la vettura del Duqueine con Neel Jani ad ereditare il comando davanti a Paul-Loup Chatin di IDEC e Josè Maria Lopez per Cool Racing, tutti racchiusi in circa 12” insieme a Louis Deletraz, che sornione si è portato in P4 con la vettura del Racing Team Turkey.

Lo svizzero completa il forcing per la squadra in rosso e si sbarazza prima facilmente di Lopez, fumato anche da James Allen, incaricato dell’ultimo stint per Algarve Pro Racing, e poi va ad attaccare Chatin per la seconda piazza.

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Lo stint finale vede uscire di scena la macchina di IDEC per problemi all’anteriore sinistra, mentre Allen inizia una furiosa rimonta che lo vede prima passare Jani e poi attaccare e superare Deletraz a 7’ dal termine. Quest’ultimo cederà anche al connazionale Jani a tre tornate dal termine per classificarsi al terzo posto assoluto, migliore ancora una volta tra i Pro/Am davanti a Cool Racing e ad AF Corse. Ad Inter-Europol il gradino basso del podio delle LM P2.

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Festeggia il Racing Spirit of Leman che si riappropria del successo negato a Barcelona davanti al WTM by Rinaldi ed al Cool Racing, grandi sconfitti di questa trasferta transalpina.

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In GTE, alle spalle dell’imprendibile Porsche Proton #77 condotta anche da Giammarco Levorato e Julien Andlauer, si fa largo l’altra 911 di Iron Lynx grazie agli effort finale di Matteo Cressoni e Matteo Cairoli. Nonostante le tante peripezie sostenute durante le quattro ore di gara, Kessel Racing chiude al terzo posto, migliore delle Ferrari.

UPDATE: Nel post-gara la direzione corsa ha comminato, fra le varie penalità, l’aggiunta di 35″ al tempo totale ottenuto dalla Ferrari Kessel in sostituzione di un drive-through per il contatto avvenuto nelle fasi finali tra Gregory Huffaker II e la Porsche Proton #16. In virtù di questa penalità, la Ferrari #57 perde il terzo posto, che va all’Aston Martin #95 del TF Sport.

In classifica generale, col secondo posto odierno, Duqueine balza al comando con 43 punti contro i 35 di Algarve Pro Racing. Ovviamente nell’overall è il Racing Team Turkey a primeggiare con 40 punti contro i 36 di Duqueine ed i 27 di Algarve Pro Racing. Tra le LM P3, il Cool Racing col terzo posto odierno mantiene la leadership per una sola lunghezza sul Racing Spirit of Leman. In GTE infine, Iron Lynx capitalizza al meglio i due piazzamenti e balza in testa con 40 punti contro i 27 e 26 delle due vetture di Proton Competition (la #16, che oggi ne ha fatte una più di Bertoldo, e la vincitrice odierna #77)

L’appuntamento con l’ELMS è per il 26 agosto nella nuova (per la serie) venue di Motorland Aragon.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Le Castellet

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ELMS – Prosegue il momento magico di Lopez: pole a Le Castellet con Cool Racing

Josè Maria Lopez ricorderà a lungo questo luglio 2023: dopo la vittoria assoluta a Monza con Toyota oggi è seguita la pole position alla 4 Ore di Le Castellet con l’Oreca del Cool Racing.

Al termine di una furiosa battaglia a colpi di giri veloci, l’argentino ha preceduto col tempo di 1.44.253, Paul-Loup Chatin di IDEC di oltre 2 decimi ed il terzo incomodo, Job Van Uitert del Panis Racing, di oltre 3.

La sessione è stata interrotta quasi subito per l’incidente occorso ad Oliver Jarvis, fermo nella parte finale del circuito e poi davanti alla pit entry. Lopez, autore di un errore a gomme fredde, ha potuto successivamente mettere in temperatura i pneumatici e stampare un paio di best lap che hanno portato alla seconda pole in altrettante gare per il team svizzero.

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Tra le LM P2 Pro/Am non c’è stata storia, con Salih Yoluc ed il Racing Team Turkey, ricordiamo vincitori assoluti a Barcelona, i quali hanno surclassato la concorrenza dando la bellezza di oltre 8 decimi a Giorgio Roda con la vettura di Proton ed oltre 1” a Rodrigo Sales del Nielsen Racing.

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Oscar Tunjo a sorpresa ha regalato la prima partenza al palo al WTM by Rinaldi Racing. In questa categoria, ancor più che nelle LM P2, c’è stata battaglia sul filo dei millesimi ed il pilota argentino ha potuto sfruttare il fatto di essere uscito per ultimo e quindi avere gomme più performanti nel rush finale. Il podio virtuale, completato da Glenn van Berlo di Eurointernational, e Ryan Harper-Ellam del Nielsen Racing, è separato da appena 82 millesimi.

UPDATE: La Ligier #10 di Eurointernational nel corso delle verifiche post-qualifica è stata trovata sotto il limite minimo di altezza (48 mm invece di 50) e le sono stati tolti i tempi ottenuti. La direzione gara ha comunque ammesso la vettura alla corsa, e partirà dall’ultima fila dello schieramento, accanto all’Oreca LM P2 #22 di United Autosports, protagonista della bandiera rossa.  

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Infine Christian Ried conquista la sua seconda pole consecutiva al Paul Ricard con la Porsche Proton #77 ed il tempo di 1.56.260; niente da fare per Duncan Cameron che piazza la migliore delle Ferrari a 147 millesimi. Il successo del team tedesco è completato dalla terza prestazione da parte di Michael Fassbender.

L’appuntamento al Paul Ricard è per domattina alle 11.30 per lo start della 4 Ore di Le Castellet, secondo round della massima serie europea di endurance.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Chatin prenota la pole a Le Castellet

Paul-Loup Chatin ha una lunga esperienza al Paul Ricard, che non comprende però la pole position, che potrebbe centrare oggi. Nelle ultime libere del mattino infatti l’alfiere di IDEC Sport ha segnato la miglior prestazione con 1.44.279, ancorchè nettamente al di sopra del miglior tempo di ieri a cura di Josè Maria Lopez.

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A seguire, distanziati di appena di 31 e 92 millesimi, Oliver Jarvis per United Autosports e Job Van Uitert del Panis Racing. Migliore tra le Pro/Am Ian Rodriguez che porta in alto per una volta il Team Virage con 1.45.004.

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Glenn van Berlo dal canto suo mostra le carte per Eurointernational stracciando la concorrenza tra le LM P3. Al driver olandese la miglior prestazione della giornata con 1.51.310, oltre 8 decimi meglio del miglior inseguitore, Julien Gael di RLR MSport.

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Tornando in evidenza le Porsche infine tra le GTE, grazie ad Alessio Picariello, autore di 1.54.650, miglior tempo del weekend nella categoria con la 911 RSR-19 #15 di Proton, a precedere le altre GT di Stoccarda di Matteo Cressoni e e Julien Andlauer. Ancora una volta al top fra le Ferrari, Nicklas Nielsen, sub di lusso in Formula Racing.

Le uniche due neutralizzazioni della mattinata a causa di altrettanti fuoripista, il primo da parte di Oscar Tunjo  sulla Duqueine del WTM by Rinaldi. Nel pomeriggio di ieri si è svolta la consueta mezz’ora di prove riservate ai piloti Bronze ranked. Ancora una volta il miglior tempo è stato appannaggio di Salih Yoluc con la vettura del Racing Team Turkey.

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Tutto pronto per le qualifiche, come sempre divise per categoria, a partire dalle 14.30. A seguire la gara della Michelin Le Mans Cup.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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ELMS – Cool Racing domina nelle prime libere di Le Castellet

Dopo la giornata di ieri dedicata ai test, stamane sono partite le prove ufficiali della 4 Ore di Le Castellet. Cool Racing ha dominato la lista dei tempi con le sue due stelle: Josè Maria Lopez, autore di 1.43.030, e Malthe Jakobsen sulla vettura Pro/Am, distanziato di ben 9 decimi.

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Job Van Uitert, il migliore di ieri, ha terminato terzo per Panis Racing, alle immediate spalle del talentino danese, precedendo a sua volta Mathieu Vaxivière, con la vettura Pro/Am di AF Corse, tornata regolarmente in azione dopo il fuoripista di ieri mattina.

A seguire ancora Oliver Jarvis sulla migliore delle macchine di United Autosports, ed un altro protagonista regolare della serie europea, Mathias Beche per Nielsen Racing.

Diverse vetture hanno dovuto subire penalità per track limits ed irregolarità in regime di Full Course Yellow, che è stata chiamata in causa a metà circa dei 90’ in programma, per detriti in pista. Tra queste anche le tre capolista, che hanno scontato Stop&Go di 5’. Tutte e 42 le macchine iscritte hanno preso parte alla sessione, anche se la Ligier LM P3 #15 di RLR MSport ha dovuto arrestarsi presto ai box per un problema di motore.

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Nella categoria cadetta sono come ieri Kay Askey ed Inter-Europol a mettersi in luce col tempo di 1.50.242, un decimo meglio di Marcos Siebert ed Antoine Doquin con le Ligier di Cool Racing e Racing Spirit of Leman.

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Come da copione le Aston Martin hanno tolto i veli e con Nicki Thiim occupano la vetta delle GTE con la Vantage del GMB Motorsport ed il tempo di 1.54.804, superiore comunque di 2 decimi della prestazione ottenuta ieri dalla Porsche Proon di Julien Andlauer.

Seguono a distanza di millesimi, Matt Griffin con la Ferrari Spirit of Race e Matteo Cressoni con la Porsche di Iron Lynx.

A seguire oggi la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze ranked, a partire dalle 15.50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Van Uitert al top nei test di Le Castellet con Panis Racing. Poker Porsche in GTE

E’ stato Job Van Uitert sulla Oreca del Panis Racing ad ottenere il miglior tempo nella giornata di test che precede la 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series 2023.

Il pilota olandese nel finale della sessione pomeridiana ha fissato i cronometri sull’1.43.609, scavalcando Alex Lynn, che fino a quel momento conduceva la lista dei tempi per Algarve Pro Racing.

_PL51424Il team vincitore in Pro/Am a Le Mans aveva invece primeggiato al mattino grazie a Tristian Vautier ed il tempo di 1.44.188 davanti agli altri trionfatori della Sarthe (ancorchè con diverso equipaggio) di Inter-Europol. La palma del migliore tra gli equipaggi Pro/Am è stata poi ereditata da Mathias Beche del Nielsen Racing.

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La prima sessione è stata brevemente neutralizzata al mattino per la toccata da parte di Francois Perrodo a SIgnes con l’Oreca LM P2 Pro/Am di AF Corse, ed è terminata con leggero anticipo per un’altra uscita di strada per la Duqueine LM P3 del DKR. L’Oreca dalla livrea bretone nel pomeriggio ha effettuato solo degli in & out.

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Inter-Europol in evidenza anche tra i prototipi entry level grazie a Kay Askey, miglior crono con 1.50.523 davanti ai vincitori morali di Barcelona del Racing Spirit of Leman ed al WTM by Rinaldi Racing.

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Tra le GTE infine, è poker Porsche capeggiato dalla 911 RSR-19 #77 di Proton Competition, miglior tempo nel pomeriggio col fresco vincitore di Monza in GTE-Am, Julien Andlauer, autore di 1.54.607 davanti a Matteo Cairoli Richard Lietz ed Alessio Picariello. A Nicklas Nielsen, sub di lusso in Formula Racing, la palma del migliore tra le Ferrari, mentre le Aston Martin al solito si sono nascoste in attesa delle sessioni che contano.

In campo quest’oggi anche la Michelin Le Mans Cup con due sessioni di 60’ ciascuna che hanno premiato Matthew Bell ed il Nielsen Racing tra le LM P3 e Vincent Abril con la Lamborghini di Iron Lynx fra le GT3.

Domani l’azione in pista al Circuit Paul Ricard inizierà per l’ELMS con 90’ di libere a partire dalle 11.40, seguite dal Bronze test alle 15.50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session