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WEC – Trionfo Porsche in Qatar: tris tra le Hypercar e successo in GT

Porsche piazza una tripletta in Qatar nel season opener WEC con Penske e Jota e trionfa anche in GT con Manthey Pure Rxcing.

Risultato a sorpresa, almeno nelle proporzioni? Beh, tenendo conto dei risultati di Prologo, libere e qualifiche non sarebbe stato difficile immaginare un podio simile, ma l’exploit allo start della Ferrari #50 e l’insperato effort della Peugeot #93 ci avevano fatto credere in un finale meno scontato.

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Invece, le 499P ufficiali sono scivolate incredibilmente nella mediocrità dopo una sanguinosa penalità alla #50 ed un contatto della #51, lasciando la sola “yellow submarine” AF Corse a combattere per un piazzamento. La 9X8 invece, avviata verso il secondo posto con Jean-Eric Vergne al volante dopo una gara egregia, ha rallentato vistosamente senza potenza all’ultimo giro, richiamando echi del finale di Le Mans 2016.

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Peraltro anche al box della #6 dei trionfatori Kevin Estre, Laurens Vanthoor e André Lotterer le ultime fasi di gara non sono state certo tranquille, prima per un contatto con la Lexus #87, vera mina vagante con Takeshi Kimura, e poi per le relative conseguenze nella forma del pannello numerico obbligatorio che è stato sostituito con un adesivo a pochi minuti dalla bandiera a scacchi.

La sosta comunque è stata veloce ed il vantaggio sarebbe bastato non solo a tenere dietro la Peugeot, ma anche le altre 963, che chiudono con Callum Ilott, Norman Nato e Will Stevens di Jota davanti a Matt Campbell, Michael Christensen e Fred Makowiecki, unici a pieni giri.

Il colpo di scena finale ha elevato la Cadillac, protagonista di una spettacolare rimonta dopo la penalità per il contatto che ha dimezzato le possibilità della casa del Leone (che al contrario si è insabbiata nelle retrovie senza più uscirne) soprattutto con il rimpiazzo di lusso Sebastien Bourdais.

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Buono anche per AF Corse, che ha cosí conquistato il secondo gradino del podio dei privati, nuovo campionato nel campionato, mentre delle 499P ufficiali solo la #50 riesce ad andare a punti, con l’ottavo posto.

Discorso a parte meritano le Toyota, mai realmente in contention, portano a casa un settimo ed un decimo posto, con la GR010-Hybrid dei campioni del mondo a 2 giri dietro anche alla migliore delle Alpine. Il circuito qatariota abbiamo inteso premiare il peso, per favorire il minore consumo dei pneumatici ma non solo, e le Toyota, insieme – va ricordato – alle Ferrari erano le vetture più pesanti. Speriamo che l’Endurance Committee WEC tenga conto delle risultanze odierne per avere una lotta più equilibrata ad Imola, circuito peraltro dalle caratteristiche nettamente differenti da Lusail.

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Successo infine per Lamborghini, inteso come raggiungimento della bandiera a scacchi, risultato insperato alla vigilia per il marchio di Sant’Agata, mentre Isotta Fraschini ha capitolato a metà gara per un problema alla sospensione anteriore destra. Attendiamo entrambi i marchi alla gara di casa.

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UPDATE: La Peugeot #93 è stata squalificata in quanto non è riuscita a tornare in pitlane e raggiungere il parc fermè. Il problema, probabilmente derivante da un sensore del carburante, ha costretto Vergne ad utilizzare il sistema ibrido al di sotto della soglia consentita In ragione di ciò, all’interno della zona punti la Ferrari #50 sale al settimo posto, l’Alpine #35 all’ottavo, la Toyota #8 al nono e la Porsche Proton al decimo.

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Porsche trionfa anche in GT3 con la 911 GT3 R del Manthey Pure Rxcing di Alex Malykhin, Klaus Bachler e Joel Sturm. Anche qui la casa di Stoccarda ha dimostrato una superiorità tecnica che avrebbe potuto generare una doppietta se solo l’altra vettura non avesse dovuto subire una lunga sosta per un problema tecnico.

Ad approfittarne le Aston Martin, che completano il podio con entrambi gli esemplari di Heart of Racing e D’Station. Le due Ferrari se la sono giocata, specie con i pro, Davide Rigon ed Alessio Rovera, chiudendo in P5 e P7 dietro le due BMW.

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Il resto del lotto è da considerarsi non pervenuto per vari motivi; fatto sta che solo la Vantage #27, nonostante un paio di penalità, è riuscita a terminare nel giro dei leader. Anche qui, una revisione del BoP pare necessaria per Lexus, Ford e Lamborghini, mentre McLaren e Corvette possono invece invocare le classiche attenuanti dei nuovi arrivati.

E’ tutto per questa 1.812 km, effettuati in anticipo rispetto al limite previsto delle 10 ore grazie alle due sole due Full Course Yellow, peraltro di brevissima durata, entrambe per detriti, più o meno voluminosi, in pista. L’appuntamento col FIA WEC è per la 6 Ore di Imola del 21 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 1.812 km del Qatar

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WEC – Peugeot ancora ultima speranza contro le Porsche. Rossi “vede” il podio in GT

Le Porsche si stanno involando verso un risultato annunciato sin dal Prologo, con la 963 #6 sempre in controllo a meno di 2 ore dal termine della gara. Dopo due doppi stint di André Lotterer e Laurens Vanthoor ora tocca a Kevin Estre preparare il terreno fino alla bandiera a scacchi, che dovrebbe vedere il tedesco tornare al volante per il gran finale sotto le luci artificiali del tracciato qatariota .

Solo la Peugeot #93 resiste nel giro del leader dopo che anche la Porsche Jota #12 è uscita dalla lotta per il primato insieme alla seconda entry ufficiale Penske e, esclusa la 9X8, si potrebbe profilare un clamoroso tris per la casa di Stoccarda, già trionfatrice in IMSA a Daytona.

La Ferrari meglio piazzata continua ad essere la terza forza di AF Corse, mentre la #50 ha subito una ulteriore penalità di 5” per track limits. La Lamborghini prosegue la propria gara di apprendistato in 17ma posizione, mentre Isotta Fraschini ha reso definitivamente le armi, unico ritiro fin qui della gara insieme alla sfortunata Corvette GT3 #81.

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Nella classe GT, usciti i pro di AF Corse, con la 296 GT3 #55 che ha subito anche un drive-through per track limits, Porsche ed Aston Martin sono tornate alla carica. Alle loro spalle però è emersa la BMW #46 sospinta da un assai convincente Valentino Rossi, unico dopo 8 ore di gara a pieni giri insieme al leader Joel Sturm e a Daniel Mancinelli.

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Il pilota marchigiano oggi ha dimostrato di non temere confronti anche nella serie mondiale. Il testacoda del teammate Alex Riberas nel corso della settima ora non ha inficiato le prospettive di podio dello Heart Of Racing. Difficile che altre vetture si possano infilare nella lotta per il vertice, a meno di defaillance tecniche dei battistrada.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 8 ore di gara

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WEC – In Qatar, dopo 5 ore solo una Peugeot sfida le Porsche. Ferrari passa al comando delle GT3

La Peugeot #93 ha approfittato di un pit lungo da parte della Porsche Jota #12 per riportarsi alle spalle della 963 di testa. Mikkel Jensen prima e Jean-Eric Vergne poi hanno tenuto il passo di Kevin Estre ed André Lotterer durante le ore centrali di gara, riducendo anche il distacco dai leader.

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L’altra Porsche Penske dal canto suo si è installata stabilmente in P3 davanti all’esemplare gestito in questa fase da Will Stevens e Callum Ilott. La migliore delle Ferrari è la “Yellow Submarine”, che nonostante un paio di contatti che hanno lasciato il segno sulla parte sinistra della 499P #83, mantiene la sesta piazza davanti alla Toyota meglio piazzata. Nel mezzo, la solitaria Cadillac grazie soprattutto ad un mega stint da parte di Sebastien Bourdais.

Le altre due Ferrari, penalizzate da quanto avvenuto nelle prime fasi di gara (si è poi appreso che il posteriore della vettura #51 è volato a causa di un contatto con la McLaren #59) scontano 1 e 2 giri rispettivamente. Proprio allo scadere della presunta metà gara l’Isotta Fraschini, penalizzata complessivamente dalla direzione gara con la bellezza di 290” per eccesso di velocità in pitlane ed una infrazione tecnica, è stata riportata nel box per un problema di natura elettrica della Tipo 6 Competizione.

In GT3, uno dei protagonisti delle prime fasi di gara, la Corvette #81 partita dalla pole, ha perso 10 giri per un problema al cambio. Le due Porsche Manthey, a lungo insidiate dall’Aston Martin dello Heart of Racing, durante la quarta ora di gata si sono ritrovate alle spalle le due Ferrari grazie ai due pro, Davide Rigon ed Alessio Rovera.

Alex Malykhin ha visto il proprio vantaggio via via ridursi fino a vedersi insidiato da vicino, anche a causa delle diverse strategie generate dalla seconda Full Course Yellow della giornata – chiamata in causa per detriti nelle curve 5 e 13 – non solo dalle due 296 GT3 ma anche dalla Vantage #27, con Valentino Rossi ad incalzare in P5 con la BMW #46.

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Dopo cinque ore le due Ferrari Vista AF Corse conducono sull’Aston Martin #27 e sulla Porsche #92; frattanto l’altra 911 GT3 R di Manthey è stata costretta ad una lunga sosta che l’ha tolta dalla lotta per il vertice a causa di un contatto con una Ferrari Hypercar.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 5 ore di gara

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WEC – A Lusail, prime illusioni Ferrari e Peugeot, poi le Porsche prendono le redini della gara

Finalmente siamo allo start della prima gara dell’anno del World Endurance Championship. A Lusail, atmosfera delle grandi occasioni con 37 vetture, tra cui ben 19 Hypercar. Presente anche la Ford Mustang GT3 #77 che non ha potuto partecipare alle qualifiche per un problema di elettronica, risolto facendosi spedire un particolare della centralina dagli States.

Pronti via e Miguel Molina si allarga dalla seconda fila e uccella sia Michael Christensen, autore ieri della prima Hyperpole fuori da Le Mans, Mike Conway sulla Toyota #7 e Will Stevens sulla Porsche Jota #12 che gli partiva a fianco. Dietro Alex Lynn arriva lungo e tampona la Peugeot di Paul Di Resta che si gira, mentre l’Isotta Fraschini riesce a prendere il via dal fondo nonostante un problema nel giro di formazione.

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Nelle GT3, Tom Van Rompuy mantiene la leadership sulla Porsche di Alex Malykhin e l’Aston Martin di Clement Mateu. Un contatto fra la Lamborghini di Sarah Bovy e la McLaren di Nicolas Costa comporta la rottura di una sospensione della 720S GT3, che perde 8 giri ai box. Malykhin non perderà tempo per avere la meglio della Corvette #81 e balzerà al comando della categoria.

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Purtroppo il sogno Ferrari non dura molto, perchè Nico Müller sulla Peugeot partita dalla terza fila si è fatto largo fra le varie Porsche e va ad insidiare prima il polesitter e poi lo stesso portacolori della 499P #50, che è costretto a cedere il comando. Un drive-through per aver passato la linea bianca della pit entry complica ulteriormente le cose per la Rossa, mentre alle spalle della 9X8 le Porsche Penske e Jota si danno battaglia fra loro.

Ma non è finita, perchè dopo circa 90’ di gara Müller, ormai senza gomme, va largo ed è costretto a cedere il comando a Laurens Vanthoor, che nel frattempo ha avuto la meglio sul teammate.

L’ulteriore tegola per Ferrari poco dopo, con il gruppo ala posteriore della #51 che inaspettatamente vola in T16 e a momenti prende la McLaren #59. Inevitabile la Full Course Yellow per rimuovere il pezzo, e fortunatamente costa solo 1 giro alla crew del Cavallino.

Dopo 2 ore di gara Kevin Estre, subentrato a Vanthoor, dopo il pitstop della Alpine #35, momentaneamente al comando, conduce con 9” di vantaggio su Callum Ilott. P3 per Mikkel Jensen sulla Peugeot, poi ancora le Porsche di Oliver Rasmussen e Matt Campbell e la seconda Peugeot. Le Toyota viaggiano nelle posizioni di rincalzo, ottava e decima, mentre Lamborghini e l’Isotta Fraschini proseguono la loro gara ad un giro dai leader.

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Porsche al top anche in GT3, con Joel Sturm, subentrato a Malykhin, davanti all’altra entry di Manthey con Morris Schuring. A seguire l’Aston Martin #27, ora con Ian James, la BMW #46 di Ahmad Al Harthy e la Ferrari #54 di Francesco Castellacci.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 2 ore di gara

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WEC – A Lusail, Porsche porta a casa la prima Hyperpole. Corvette svetta in GT

Concluse da poco a Lusail le prime qualifiche della nuova stagione del World Endurance Championship, le prime col nuovo format, che hanno premiato la Porsche Penske con Matt Campbell e la Corvette GT3 TF Sport di Tom van Rompuy.

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Il primo turno, svolto a ranghi completi, è partito con le LM GT3, al debutto nella serie mondiale, ed ha visto lottare per il primato le due Aston Martin e la Porsche Manthey Pure Rxcing.

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Alla fine è stato Ian James ad ottenere la miglior prestazione con la Vantage dello Heart Of Racing ed il tempo di 1.55.251 davanti ad Aliaksandr Malykhin e a Clement Mateu. Qualificate per la Hyperpole anche le due Ferrari Vista AF Corse, le due McLaren di United Autosports ed un esemplare ciascuno di Corvette, Lambiorghini e BMW. Alla sessione non ha partecipato la Ford Mustang #77, afflitta da problemi di elettronica.

 

Poco dopo le Hypercar hanno dato spettacolo, con le Porsche di Penske e Jota a rubarsi la migliore prestazione. Il best lap è stato segnato da Matt Campbell col tempo di 1.39.154, il quale ha preceduto di 4 decimi Nicky de Vries, infilatosi nelle ultime battute davanti alla 963 Jota di Calllum Ilott. Dentro Antonio Fuoco ed Antonio Giovinazzi con la quinta e la nona prestazione con le Ferrari AF Corse, insieme alle due Peugeot, le altre due Porsche di Penske e Jota e la Cadillac.

Fuori a sorpresa un imbufalito Brendon Hartley, campione in carica con la Toyota #8, oltre a tutte le Alpine e BMW, alla Porsche Proton, alla 499P #83 di AF Corse, con la Lamborghini e l’Isotta Fraschini a chiudere ancora una volta la graduatoria a 2”5 e 4” dal leader.

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La prima Hyperpole delle GT3 ha visto dominare l’unica Corvette qualificata, con Tom Van Rompuy, primo Hyper-polesitter della categoria, a scavalcare e poi distanziare di ben 8 decimi il resto del lotto col tempo di 1.54.372. La tiratissima battaglia per la piazza d’onore (sei piloti in due decimi) ha premiato Malykhin davanti a Thomas Flohr, alle Aston di Mateu e James e a Sarah Bovy delle Iron Dames.

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Decisa all’ultimo istante invece la Hyperpole delle LMH, grazie ad un giro monstre da parte di Matt Campbell, che regala la prima partenza al palo alla casa di Stoccarda dai tempi della 919 Hybrid LM P1. L’australiano con l’ultimo giro utile di 1.39.347 ha sopravanzato la rediviva (che caso) Toyota di De Vries, ormai certo del successo, di 164 millesimi.

Seconda fila per Callum Ilott, terminato a quasi 3 decimi, davanti ad Antonio Fuoco, ancora una volta spettacolare sul giro singolo ma terminato a 6 decimi, comunque davanti quanto basta alla seconda Porsche ufficiale e alla Peugeot di Vergne. Giovinazzi chiude con l’ottavo tempo a poco meno di 9 decimi dal polesitter.

I risultati sono comunque da ritenersi provvisori in quanto sono in corso investigazioni sulle procedure effettuate tra le qualifiche e l’hyperpole, tra l’altro anche sulle LMH di Jota e Ferrari.

UPDATE: Nessuna azione è stata intrapresa nei confronti delle squadre, che è stato constatato avere operato nei termini del regolamento sia nelle procedure di rifornimento che di cambio pneumatici tra le qualifiche e la hyperpole.

Lo start della 1.812 km del Qatar è per domani, sabato 2 alle 11.00 locali, vale a dire le 9 italiane. Diretta  a pagamento sul sito FIA WEC e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche – LMGT3

I risultati delle Qualifiche – LMH 

I risultati della Hyperpole – LMGT3

I risultati della Hyperpole – LMH

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WEC – Laura Wontrop-Klauser: orgogliosi della partnership con Dallara

Nel paddock di Lusail abbiamo avuto la possibilità di fare nuovamente quattro chiacchiere con Laura Wontrop-Klauser, Racing Program Manager del gruppo General Motors, che con una schiettezza tutta star e stripes ci ha dato alcuni aggiornamenti sul programma Cadillac Hypercar.

Finora qui in Qatar siete stati molto veloci: siete contenti dei progressi ottenuti fino a questo momento ? “Certamente, siamo contentissimi soprattutto di quanto ha effettuato la crew per permetterci di essere pronti dopo i noti ritardi. A volte certi inconvenienti aiutano a mantenersi focalizzati ed i risultati in pista lo dimostrano.”

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Qui a Lusail avete Bourdais come terzo pilota: avete già idea di chi completerà l’equipaggio per le prossime gare? “Non ancora, decideremo di volta in volta, cosí come per colui che sostituirà Tom Blomqvist a Le Mans sulla macchina del Whelen Racing. Potremmo anche decidere di schierarci con due piloti nelle gare di 6 ore, vedremo…”

Qui pensate di stare sfruttando l’abbrivio del finale della scorsa stagione o ritenete che questa pista vi si adatti particolarmente? “Oltre ai progressi dello scorso anno abbiamo preparato adeguatamente questa gara provando al simulatore. Inoltre, trattandosi di una pista nuova per noi e correndo con una macchina sola devi stare molto attento, ma lo scorso anno abbiamo imparato da ogni gara e siamo contenti di avere costruito qualcosa da ció.”

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Lo scorso anno avevate ipotizzato una seconda macchina.. “Sí, se ne riparlerà il prossimo anno. Al momento non è nemmeno prevista una macchina clienti, al contrario di quanto avvenuto ai tempi delle DPi.”

Parliamo della vostra partnership con Dallara, che qui è presente anche con BMW: “Con BMW condividiamo lo stesso telaio Dallara, azienda con cui stiamo lavorando alla grande. Con loro siamo riusciti a crescere e ad avere successo insieme in IMSA e siamo orgogliosi di questa relazione. In caso di emergenza comunque, anche se al momento non è il caso, noi e BMW potremmo aiutarci.”

Interviste raccolte da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Le prove libere in Qatar si chiudono nel segno di Cadillac

Finalmente non c’è una Porsche a precedere tutti a Lusail: Alex Lynn infatti porta in alto la Cadillac nelle ultime libere col tempo di 1.40.667. Non si tratta però della migliore prestazione del weekend, che rimane appannaggio di Kevin Estre.

Le Hypercar di Stoccarda stamane si sono per cosí dire “accontentate” delle posizioni di immediato rincalzo, con le due Penske intervallate dalla Jota #12. Peugeot e Ferrari dal canto loro continuano ad inseguire, con la Toyota #7 unica altra alternativa nella top ten della categoria superiore.

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I distacchi non sono abissali ma forse ci si aspettava di più dalle GR010-Hybrid, rinnovate in alcuni particolari quali flaps anteriori e fari, che rimangono a quasi 9” dalla vetta. Regolarmente in pista la Lamborghini e la Isotta Fraschini dopo i problemi patiti nella serata di ieri, ancorchè con distacchi significativi.

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Non riesce di nuovo la doppietta alle Ferrari in GT, a causa di Alex Riberas, che riesce a piazzare l’Aston Martin dello Heart of Racing al top con 1.54.964 davanti alle 296 GT3 capitanate dal solito Davide Rigon.

Anche in questa categoria si prevede una lotta sostenuta, con le prime dieci racchiuse in un solo secondo. unica vettura a non partecipare alla sessione, la Ford Mustang #77 di Proton, mentre la McLaren #59 è stata protagonista di un fuori pista in curva 5 che ha provocato l’unica red flag della sessione.

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Alle 16.00 locali, le 14.00 nostrane, sarà la volta delle Qualifiche, seguite dalla prima Hyperpole al di fuori di Le Mans, godibili sul sito FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Nelle Libere 2 in Qatar, è ancora una Porsche davanti. Uno-due Ferrari in GT

Non cambia la musica a Lusail nel secondo turno di libere: sotto le splendide luci artificiali del tracciato Qatariota, c’è ancora una Porsche infatti davanti a tutti. Questa volta l’onore va a Kevin Estre e alla 963 #6, primo a scendere sotto il muro dell’1’40”, anche se solo per 10 millesimi.

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Unici ad entrare nella top six insieme alle LMDh di Penske e Jota, Jean-Eric Vergne, P2 con la Peugeot che continua a dimostrarsi a proprio agio in questo primo appuntamento stagionale, e la Cadillac con Alex Lynn, vettura accreditata della maggiore velocità massima, con distacchi sostanziosi, poco meno di 8 decimi e 1” rispettivamente. Nel mezzo, un Jenson Button pure comodo con la migliore delle 963 private.

Dietro le altre Porsche di Matt Campbell e Callum Ilott la prima Ferrari con Antonio Giovinazzi a 1”4 dal leader, a precedere a propria volta la migliore delle Toyota con Nick De Vries. Se dobbiamo credere alle parole degli esperti di natura tecnica, il costruttore giapponese sta lavorando per la gara, per cui dovremo nel caso attendere almeno domani per vedere il vero valore delle GR010-Hybrid.

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Poca fortuna in questa sessione per le altre Hypercar tricolori, protagoniste delle due red flag. Prima Jean-Karl Vernay ha sbagliato in curva 6 con l’Isotta Fraschini terminando nella ghiaia – fortunatamente non picchiando sul rail – poi la Lamborghini di Mirko Bortolotti ha fatto terminare anticipatamente il turno fermandosi in curva 7 col semiasse ko.

Ferrari padrone invece in GT con entrambe le 296. Simon Mann e Francesco Castellacci hanno tenuto a bada la concorrenza con lo statunitense autore di 1.55.190 ed il romano a 2 decimi. A seguire Sean Gelael con la BMW #31 e l’Aston Martin del D’Station ancora in evidenza con Erwan Bastard. Chiude la top five la migliore delle McLaren con Marino Sato, a precedere la Mustang #88 di Proton con Dennis Olsen.

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Domani in programma la terza ed ultima ora di libere alle 11.00 locali e le qualifiche, con la nuova formula dell’Hyperpole, a partire dalle 16.00, corrispondenti alle 14.00 italiane. Queste ultime saranno fruibili a pagamento sul sito FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Per Ferrari, gomme e peso determinanti nei confronti della (tanta) concorrenza

Abbiamo approfittato della disponibilità degli uomini di Ferrari per raccogliere impressioni poco prima dello svolgimento delle Libere 1 di Lusail.

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Per primo Nicklas Nielsen, pilota della 499P #50. Cosa ne pensi di quanto emerso dal Prologo? “La Porsche sembra veramente forte, anche Cadillac, e Peugeot sembra essere migliorata dallo scorso anno, ma tutto il parco partenti è veramente tirato. Sembra di essere tornati ad un livello di competizione ed è molto bello. E’ comunque difficile dire chi temere di più…” la premessa del giovane danese, poi coinvolto sul tema tecnico forse più importante qui a Lusail, il consumo delle gomme: “Riguardo il degrado delle gomme, noi andiamo abbastanza bene, anche se un po’ tutti si stanno lamentando del graining. In gara dovremo ovviamente stare attenti a non distruggerle. Ma la pista non è poi tanto diversa dalle altre, dovremo stare molto attenti al traffico, soprattutto alle GT, anche se non abbiamo più le LM P2, buone per lo spettacolo ma non per noi.”

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James Calado punta invece il dito sul traffico, che potrebbe determinare le sorti della gara “Se rimani dietro ad una vettura più lenta qui si rischia di perdere molto tempo, lo abbiamo già visto nel prologo. Bisognerà capire all’occorrenza se converrà sacrificare un po’ i pneumatici ed accelerare le operazioni di sorpasso di vetture più lente di 1” o 2” oppure rimanere dietro fino all’occasione migliore.”

Poi è stata la volta del boss, Antonello Coletta Quali sono le prospettive per questa stagione? “Lo scorso anno siamo partiti bene ed è andata come meglio non potevamo, con la vittoria di Le Mans ed il secondo posto nel mondiale, ora ci troviamo con una vettura che conosciamo meglio e che non abbiamo ritenuto di evolvere. Sappiamo che non sarà una stagione facile con tanti costruttori ma raccogliamo la sfida. Riguardo lo scorso anno, peccato solo la seconda parte di stagione, ma va puntualizzato che è stata la gestione delle gomme, che ci viene spesso contestata, a permetterci di andare a podio nelle ultime gare.

Sui risultati del Prologo ha poi aggiunto “Fa effetto vedere una Toyota che non è leader, ma su questa pista il peso è determinante e Toyota e Ferrari sono le vetture più pesanti… Noi qui speriamo di entrare nella Hyperpole, cosa assolutamente non scontata, e credo che realisticamente possiamo terminare fra i primi cinque. Speriamo primo secondo e terzo, visto che abbiamo tre macchine! Credo comunque che i veri valori del campionato si riusciranno a comprendere a partire da Spa.”

 

Riguardo infine gli eventuali sviluppi futuri ha poi precisato “Per ora ci terremo tutte le cartucce in tasca per quando avremo le idee più chiare su dove intervenire. Non c’è assolutamente fretta, anche perchè crediamo di avere un buon prodotto e continuiamo cosí.”.

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Per ultimo il “papà” della 499P, l’Ing.Ferdinando Cannizzo : Quali sono le insidie di questa pista? “Oltre alle gomme, che sono fondamentali, bisogna fare attenzione ai cordoli, anche se non sembrano cosí alti come si dice. In 10 ore poi le condizioni climatiche cambieranno tantissimo e anche il vento farà la sua parte, per cui bisognerà fare molta attenzione, scegliendo anche il miglior tipo di compound.”

Riguardo l’introduzione della terza macchina: “Il fatto di avere una vettura in più ci da’ molte più opportunità di esplorare in maniera più veloce eventuali alternative, per poi mettere a fattor comune i risultati. E’ sicuramente un vantaggio, non solo per i dati, ma anche lavorare con altri tre piloti con punti di vista differenti che aggiungono ulteriori informazioni.”

Infine, sempre sull’introduzione di eventuali interventi sulla vettura : “Abbiamo già iniziato a lavorare su alcune aree, ci siamo dati delle priorità, ma vogliamo conferme da queste prime gare per completare la comprensione della nostra vettura e validare le nostre ipotesi per poi procedere, vediamo se entro la fine della stagione o più facilmente nel 2025. Intanto cerchiamo di fare bene qui partendo dalla Hyperpole, perchè la concorrenza è tanta ed il livello è molto alto.”

Interviste raccolte da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – E’ testa a testa Ferrari-Porsche nelle prime libere di Lusail

Pare proprio che le Porsche vogliano rendere la vita difficile a tutti qui a Lusail. Ancora una volta è una 963 a primeggiare in classifica generale nelle prime libere appena terminate, e come nelle ultime due sessioni del Prologo è la #5, questa volta con Matt Campbell autore di 1.42.486.

La Ferrari però non è da meno e si piazza a 46 millesimi dalla vetta con James Calado e la 499P #51. Ciò che spaventa però è che tutte e cinque le Porsche si piazzano tra le prime sette, con la sola Cadillac a tenere il passo delle LMDh di Stoccarda, agguantando la quarta prestazione con Alex Lynn.

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E le Toyota? Non sono più nelle retrovie ma non vanno oltre l’ottava posizione con Kamui Kobayashi a sette decimi e la dodicesima con Brendon Hartley. Nel mezzo, le altre due Ferrari e la migliore delle Peugeot di Loic Duval.

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La Lamborghini dal canto suo si innalza sino alla 16ma piazza, a 1”4 dal leader, e l’Isotta Fraschini, pur andando ancora a chiudere la graduatoria, si avvicina a 1”8 dal vertice.

 

_PL57708Tra le GT3, si rinnova la battaglia ravvicinata dei test, che vede la migliore delle McLaren, questa volta con Nico Pino al volante, autore di 1.55.824, inseguita dalle due Ferrari Vista AF Corse di Alessio Rovera e Davide Rigon.

Le Aston Martin paiono essere la terza forza della categoria, con Daniel Mancinelli ed Erwan Bastard a completare la top five davanti alle BMW di Augusto Farfus e Valentino Rossi, che probabilmente si è avvantaggiato dalla conoscenza del circuito derivante dalla MotoGP.

Comunque tutte e 18 le vetture iscritte sono racchiuse in 1”8, che scende a 1”1 se escludiamo le Ford Mustang di Proton e le Lexus di Akkodis ASP, che chiudono le fila.

La sessione è stata interrotta per ben tre volte, ma solo l’ultima, a 2’ dal termine, è stata provocata da una vettura, la BMW M Hybrid V8 #15 ferma nella ghiaia di curva 2. Il turno è stato quindi chiuso in leggero anticipo.

La seconda sessione di libere è prevista alle 17.30 locali, le 15.30 in Italia. Al solito non vi saranno immagini disponibili ma sarà possibile seguire il live timing sul sito FIA WEC https://live.fiawec.com/en/live

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1