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USCC – Albuquerque torna in pole a Long Beach

Sarà Filipe Albuquerque a partire dalla pole position nella showcase di Long Beach del WeatherTech SportsCar Championship.

Il pilota del WTR with Andretti, che ha dato priorità al commitment IMSA rispetto alla concomitante 6 Ore di Portimao, ha ribadito la superiorità stagionale delle Acura GTP, precedendo nelle qualifiche svoltesi nella tarda serata italiana, col tempo di 1.09.909, Tom Blomqvist con l’altra ARX-06 del Meyer Shank Racing, dopo che entrambe le vetture hanno dominato anche le due sessioni di libere svoltesi pure in giornata.

Solo terzo tempo, a ben 1” dal leader, per la Cadillac del Team Ganassi di Sebastien Bourdais, vincitori qui lo scorso anno, a precedere di un nulla la migliore delle BMW con Nick Yelloly, mentre i vincitori di Sebring dell’Action Express dovranno accontentarsi della settima piazzola davanti alla Porsche di Felipe Nasr, che chiude il lotto delle GTP.

Tra le GT, miglior tempo per Marco Sorensen, al debutto sulle strade della città californiana, con l’Aston Martin dello Heart of Racing iscritta fra le GTD con 1.17.811, appena 6 millesimi meglio del best crono delle GTD Pro per Jack Hawksworth, un altro pilota che in questa stagione si dividerà tra USA ed Europa, con la Lexus del Vasser Sullivan.

Le qualifiche delle GT sono state interrotte a 2’ dal termine per un paio di incidenti che hanno visto coinvolti l’Acura NSX GT3 del Racers Edge Motorsports di Ashton Harrison e quindi la Porsche dell’AO Racing di PJ Hyett, entrambe a muro in curva 8. Quest’ultima sarà costretta a saltare la gara di domani, che partirà alle alle 5.05 PM ET di sabato 15 aprile, cioè le 23.05 italiane. La gara sarà godibile come sempre in free streaming sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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WEC – A Portimao la musica non cambia nelle libere 2. Paura in gara di contorno

Il secondo turno di libere della 6 Ore di Portimao non ha mischiato le carte, almeno per quanto riguarda le prime posizioni. Davanti a tutti ci sono sempre due Toyota, con Kamui Kobayashi che ha sensibilmente ritoccato il limite stabilito in mattinata da Sebastien Buemi con 1.32.155.

Prove di qualifica? Considerando che due anni fa la pole dell’Alpine LM P1 “boppata” fu di 1.30.364 crediamo che il limite si abbasserà ancora di molto. L’altra GR010-Hybrid, cosí come le due Ferrari 499P, non hanno fatto altrettanto e si sono mantenute a distanza dal leader. La top five questo pomeriggio viene completata dalla migliore delle Peugeot con Nico Müller, a oltre 1”6. Miglioramenti anche per Glickenhaus e Vanwall; la prima si accoda al gruppo delle LMH, mentre la Vandervell 680, a lungo ferma in pitlane, rimane al livello delle migliori LM P2.

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A sorpresa è Gabriel Aubry per Vector Sport a capeggiare la lista dei tempi della seconda categoria prototipi, pur non superando il limite stabilito stamane da Mirko Bortolotti, davanti ad Alberto Costa di Inter-Europol e allo stesso Bortolotti.

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In GTE-Am, Daniel Serra sembra non subire il Success Ballast e lima ancora il best crono con 1.41.209 davanti a Lilou Wadoux con l’altra Ferrari 488 del Richard Mille AF Corse. Le GT del Cavallino chiudono con una tripletta grazie a Davide Rigon e la #54 di AF Corse. Nessuna interruzione nei 90′ a disposizione dei concorrenti.

Ma l’avvenimento che rischiava di segnare in negativo questo evento è avvenuto nella gara di contorno della Porsche Cup Iberica, dove la 911 GT3 Cup di Alexandre Areia, senza freni, dopo aver superato tutta la ghiaia senza rallentare abbastanza, si è schiantata sulle gomme a protezione di curva 1, finendo tra le tribune.

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Fortunatamente non vi erano spettatori in quella sezione, ma in caso contrario l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze molto serie.

Domani in programma la terza ed ultima sessione di prove libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.15 e alle 15.30 locali (+ un’ora per l’Italia). Le libere 3 saranno godibili anche gratuitamente sul canale YouTube del WEC, mentre le qualifiche si potranno vedere sull’app a pagamento WEC TV e su Eurosport. SkySport, come per Sebring, si limiterà alla gara, nonostante l’ampia disponibilità di canali nel palinsesto motori del weekend.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo e Copyright sconosciuto (crash Porsche)

I risultati delle Libere 2

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WEC – A Portimao, uno-due Toyota già nelle Libere 1, ma la Ferrari c’è

Le Toyota dettano subito il ritmo nelle prime libere della 6 ore di Portimao, secondo appuntamento stagionale del World Endurance Championship.

Contrariamente al recente passato, le due Hypercar nipponiche hanno imposto da subito la loro supremazia, stabilendo i propri giri veloci nelle fasi iniziali dei primi 90’ a disposizione, con Sebastien Buemi e Mike Conway a segnare le migliori prestazioni con l’elvetico autore di 1.32.792, quasi 4 decimi meglio del teammate.

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Le Ferrari però seguono da presso, con Alessandro Pier Guidi e Nicklas Nielsen a meno di 7 decimi dal leader. A seguire le due Porsche Penske con distacchi entro il secondo, mentre l’unica Cadillac presente (ricordiamo che a Spa ci saranno due e a Le Mans ben tre esemplari di V-Series.R in pista) ha girato poco e termina a 1”3. Ancora più lontane le Peugeot, mentre Vanwall e Glickenhaus terminano nel gruppone delle LM P2.

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Best lap nella categoria cadetta per Mirko Bortolotti, autore di 1.34.542, il migliore della doppietta temporanea Prema, che prosegue col talentino olandese Bent Viscaal.

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Nelle GTE-Am infine, Daniel Serra con la Ferrari di Kessel he letteralmente stracciato la concorrenza, capitanata dall’Aston Martin AMR di Nicki Thiim, col tempo di 1.41.341. Ricordiamo che da questa gara parte il Success Ballast per la categoria GT superstite, e la gialla Ferrari sconta 10 kg extra grazie al terso posto di Sebring.

Corvette, quinta nella lista dei tempi, carica 30 kg in più, mentre infine sono 20 i kg di zavorra aggiunti alla Porsche #77 del Dempsey-Proton, protagonista, con Mikkel Pedersen, della prima delle tre interruzioni, nella ghiaia in curva 8. A seguire una Full  Course Yellow seguita a 2’ dal termine dal contatto dell’Oreca #41 del WRT nelle barriere che ha chiuso la sessione con leggero anticipo.

Da segnalare infine una sala stampa quantomai presenziata – aggiungiamo noi, anche da giornalisti che l’endurance non l’hanno mai trattata. Ma si sa, il fascino della Ferrari (ma anche della Porsche) è universale…

Il programma giornaliero prosegue con la seconda sessione di libere, sempre della durata di 90’, a partire dalle 15.30 locali (le 16.30 italiane). Potete seguire lo sviluppo dei tempi gratuitamente sul sito WEC https://live.fiawec.com/en/

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Primo positivo collaudo dell’Isotta Fraschini Hypercar a Vallelunga

Conclusa la prima sessione di test in pista dell’Isotta Fraschini Hypercar a Vallelunga. Nel comunicato stampa del costruttore milanese viene evidenziato che nella due giorni di test la Tipo 6 LMH Competizione non ha avuto problemi e che “con grande soddisfazione della squadra tutto è proceduto per il meglio rispettando il programma di lavoro della vigilia.”

Sempre da informazioni ricevute dall’ufficio stampa IF “la Tipo 6 LMH Competizione è progredita costantemente tra una regolazione e l’altra, dimostrando anche una apprezzabile capacità di adattamento e soprattutto di risposta alle varie implementazioni.”

“Due giornate – prosegue la nota – senza nessun intoppo hanno permesso di completare lo sviluppo programmato. I sorrisi sui volti della squadra prove della Isotta Fraschini sono stati significativi, perché la Tipo 6 LMH Competizione non ha tradito le attese.”

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Maurizio Mediani, pilota collaudatore della Michelotto Engineering: “Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto assieme e che ormai va avanti da più di un anno. Dentro la macchina è esattamente come la volevo io e con l’esperienza di oggi andremo ad affinare alcune cose per migliorarle. Sono contento che la macchina abbia funzionato così bene, abbiamo fatto uno step evolutivo risolvendo tutti i problemi, anche quelli legati alla comunicazione dell’ibrido con il termico, e siamo arrivati a sera con una vettura pronta. Anche la frenata rigenerativa è buona, mentre per la prestazione ci saranno da affinare alcuni parametri dell’elettronica, come è normale che sia. Però anche senza usare gomme prestazionali la vettura si è comportata bene ad alte velocità ed ha un bilanciamento molto buono. E mi da molta soddisfazione il fatto che questo lo abbiamo trovato al simulatore, quindi un lavoro che avevamo svolto già in precedenza”.

Ryan Cullen, pilota della Vector Sport (la squadra designata a portare in gara  la vettura – ndr), presente ai test: “È stata davvero una bella esperienza  poter scoprire macchina e pista e vedere come lo sviluppo sia andato così lontano. Si tratta di una macchina e di un sistema piuttosto complessi, ma sembra che tutto stia andando nella giusta direzione, macinando chilometri come previsto. Sembra tutto buono!”.

Ricordiamo che l’obiettivo della Tipo 6 LMH consiste nel debutto a Monza nel quinto round del FIA WEC 2023 a luglio, successivamente all’indispensabile omologazione e all’ammissione alla gara.

Piero Lonardo

Foto: Isotta Fraschini

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USCC – 28 vetture nel weekend a Long Beach

Le GTP IMSA sono pronte al debutto nel weekend anche sulle strade di Long Beach. Per il terzo appuntamento della serie continentale statunitense, in concomitanza con il secondo round WEC di Portimao ed in coabitazione da anni con l’IndyCar Series, saranno 28 le vetture in campo; oltre alle nuove LMDh infatti saranno della partita come lo scorso anno anche GTD Pro e GTD.

Pochissime le novità tra gli equipaggi rispetto a Sebring. Sulle 8 GTP gli equipaggi a due saranno formati dai titolari full-season capeggiati dai vincitori di Sebring Pipo Derani ed Alexander Sims, mentre nelle GTD Pro saranno solo 5 le entry rispetto alle 10 di Daytona e alle 8 dell’ultima gara.

#3: Corvette Racing, Corvette C8.R GTD, GTD PRO: Antonio Garcia, Jordan Taylor

Iscritte alla showcase di 100’ tra i Pro solamente la capolista, trionfatrice a Daytona del WeatherTech Racing, con Dani Juncadella e Jules Gounon, la Porsche Pfaff vincitrice a Sebring di Klaus Bachler e Patrick Pilet, la Lexus del Vasser Sullivan di Ben Barnicoat e Jack Hawksworth, l’immancabile Corvette di Antonio Garcia e Jordan Taylor ed infine l’Aston Martin dello Heart of Racing di Ross Gunn ed Alex Riberas.

Poche variazioni anche tra le 15 GTD, che concorrono anche per la Sprint Cup, con Jeroen Bleekemolen al posto di David Brule sulla Porsche Kellymoss #92 al fianco di Alec Udell, mentre Bill Auberlen e Chandler Hull tornano nella categoria Pro/Am dopo aver combattuto in GTD Pro nei primi due appuntamenti con la BMW M4 GT3 #97 del Turner Motorsport.

Diverse le novità invece nel Balance of Performance. Ritoccate le equivalenze di tutti e quattro i marchi iscritti in GTP, particolarmente in termini di peso, con le Porsche 963 che ricevono un ritocco di -12kg contro i -9 kg delle Acura, i -7 kg delle Cadillac ed i 4 kg in meno delle BMW; queste ultime ricevono però un leggero incremento sia in termini di potenza massima che di energia massima per stint, al contrario della concorrenza.

Modifiche significative per alcuni marchi anche tra le GT, con le Acura che ricevono 20 kg extra contro un’uguale peso in negativo per le BMW, ma soprattutto sia la Corvette che le Mercedes correranno con restrittori ridotti di 0,6 mm e 1 mm (x2) rispettivamente, mentre alle Lamborghini sarà garantita una migliore alimentazione grazie a ben 3 mm extra.

Sia le McLaren che le Acura disporranno però di un incremento del boost dei turbocompressori a tutti i regimi. L’unica 720S GT3 iscritta potrà inoltre consumare 8 litri extra di carburante, contro i +3 di Aston Martin e Lamborghini, i +2 di Acura e Lexus; ridotta invece la capacità di consumo delle Porsche di ben -6 litri. Da segnalare che non vi sarà al via nessun esemplare delle nuove Ferrari 296 GT3.

Le ostilità in pista inizieranno venerdí 14 aprile con libere e qualifiche, queste ultime in programma alle 8.15 PM ET (le 2,15 del mattino nostrane), mentre la gara, come sempre fruibile gratuitamente sul sito IMSA, partirà alle 5.05 PM ET di sabato 15 aprile, cioè le 23.05 italiane.

Lo scorso anno fu successo Cadillac tra le DPi e trionfo di Aston Martin e BMW, quest’ultima col Paul Miller Racing, nelle due classi GT.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Long Beach

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WEC – Goodyear fornitore unico LM GT3. Isotta Isotta, dai che ce la fai…

…strombetta, metti la marcia e vai.. I meno giovani si ricorderanno benissimo il motivetto che faceva da sigla televisiva nel 1977. Seriamente, l’Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione continua nel suo percorso verso l’omologazione, dopo aver superato positivamente il crash test obbligatorio, e scenderà in pista per la prima volta a Vallelunga l’11 ed il 12 aprile.

Il brand meneghino ha già diffuso via social che sarà usata la test car, che non riporterà colorazioni di sorta. Il pilota incaricato sarà il test driver Michelotto Maurizio Mediani, già coinvolto nello sviluppo al simulatore, le cui ultime esperienze con i prototipi rimandano al 2016 con la BR dell’SMP Racing. Obiettivo debuttare in pista a Monza nel quinto round del FIA WEC 2023 a luglio dopo che è stata rifiutata l’iscrizione alla prossima 24 Ore di Le Mans.

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Frattanto è già stato scelto il fornitore unico di pneumatici della nuova categoria LM GT3, che come noto prenderà il posto delle GTE (quest’anno solo AM) nel World Endurance Championship e a Le Mans. La scelta è andata verso Goodyear, già fornitore per le LM P2, che va quindi a sostituire Michelin, il cui impegno rimane limitato alle LMH, tra le GT per i prossimi tre anni a partire dal 2024.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Isotta Fraschini Twitter

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WEC – Ecco la Duesenberg Hypercar!

Nella corsa alle Hypercar si aggiunge un nuovo storico marchio: Duesenberg! La casa automobilistica statunitense, nata nel 1920 ad Indianapolis, è pronta ad un revival in stile sportivo e per questo si è affidata ad un progetto in sharing di un giovane ingegnere, Leo Peters, da proporre alla FIA e all’ACO per la prossima stagione.

Nelle intenzioni del costruttore la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans del centunenario, ma non è però esclusa un’eventuale accelerazione del programma tale da portarla ai blocchi di partenza di qualche manche del WEC già nel corso della presente stagione.

Le poche specifiche tecniche diffuse comprendono un motore con compressore volumetrico, che sfruttando le pieghe del regolamento potrebbe sbaragliare la concorrenza.

Riguardo l’aerodinamica, la pinna posteriore obbligatoria, non evidente nello scarso render fornito, è stato reso noto sarà retrattile quando non in gara, allo scopo di mostrare una linea piú accattivante per gli eventuali acquirenti della versione stradale.

Non è stata infine resa nota la partnership sportiva del progetto Duesenberg, ma da fonti certe un noto giornalista e commentatore televisivo nostrano sarebbe stato incaricato del ruolo di DS, con l’obiettivo di accaparrarsi i servigi di giovani talenti ma anche di vecchie glorie del motorsport.

Attendiamo con ansia ulteriori news sull’effort di questo storico marchio che si aggiunge a quelli prestigiosi già coinvolti nel mondiale endurance, che ricordiamo ritornerà fra due weekend a Portimao.

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WEC – Porsche completa a Le Mans con Tandy e Jaminet

Completata con largo anticipo la line-up delle Porsche hypercar ufficiali per la prossima 24 Ore di Le Mans. Sulla 963 #75 saranno Nick Tandy e Mathieu Jaminet ad affiancare il già confermato Felipe Nasr, mentre Matt Campbell fungerà da pilota di riserva.

Tandy, già vincitore a sorpresa della classica della Sarthe nel 2015 con la 919 Hybrid, disputerà la sua undicesima Le Mans, mentre l’enfant du pays Jaminet, che fa già parte del medesimo equipaggio schierato nel WeatherTech SportsCar Championship, è solamente alla seconda esperienza dopo l’esordio nel 2019 in GTE-Pro. Per Nasr invece si tratterà del quarto outing a Le Mans, ma solo la prima in top class.

Oltre alla vettura di cui sopra, il cui numero celebra 75 anni di macchine sportive della casa di Stoccarda, le altre due macchine full-season WEC gestite da Penske Motorsport saranno affidate come per il resto della stagione a Dane Cameron, Michael Christensen e Frédéric Makowiecki (la #5) e a Kévin Estre, Laurens Vanthoor e ad André Lotterer (la #6), quest’ultimo ricordiamo con tre precedenti vittorie assolute all’attivo.

Piero Lonardo

Foto: Penske Motorsport

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WEC – A Spa con due nuove hypercar per Cadillac e Jota

In attesa del secondo round del World Endurance Championship a Portimao, la serie ha diffuso poco fa l’entry list della 6 Ore di Spa-Francorchamps. Per il terzo appuntamento della massima serie endurance, preludio alla 24 Ore di Le Mans del centenario, due novità di spicco.

Cadillac raddoppierà l’effort con una seconda V-Series.R contraddistinta dal numero 3 per i due portacolori della serie IMSA, Renger van der Zande e Sebastien Bourdais (nella foto, in azione con Scott Dixon a Sebring nella 12 ore), mentre apparirà anche la prima delle Porsche 963 private dell’Hertz Team Jota per Will Stevens, Yifei Ye ed Antonio Felix da Costa.

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Queste due aggiunte portano il totale delle hypercar a ben 13 unità. Gli altri equipaggi dovrebbero essere i medesimi di Sebring, a parte l’ultimo TBA per Glickenhaus al fianco di Romain Dumas ed Olivier Pla. Nel season opener fu Ryan Briscoe a completare la line-up della LMH statunitense, e l’australiano è atteso anche a Portimao. Può essere però che in vista di Le Mans ci sia l’occasione di fare macinare km a Maximilian Götz, già visto in azione nel prologo, in funzione dell’effort sulla seconda SCG 007.

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A Spa in casa United Autosports dovrebbero rientrare Filipe Albuquerque e Tom Blomqvist, impegnati contestualmente a Long Beach nel medesimo weekend di metà aprile di Portimao. Rimarrà quindi il solo Da Costa a difendere i colori lusitani nella gara di casa sull’Oreca LM P2.

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Tra le GTE-Am infine, l’unica variazione riguarda l’equipaggio della Ferrari AF Corse #21, che prevede Diego Alessi sul tracciato belga al posto di Stefano Costantini quale bronze driver insieme a Simon Mann e ad Ulysse de Pauw.

Le ostilità a Spa inizieranno giovedì 27 aprile con le prime libere; nel frattempo, l’appuntamento con Portimao è fissato per le ore 11 di venerdì 14 aprile. Qualifiche sabato 15 a partire dalle 19 e start della 6 Ore alle ore 12 locali di domenica 16 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 6 ore di Spa-Francorchamps

L’entry list aggiornata della 6 ore di Portimao

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USCC – Cadillac trionfa a Sebring con Action Express in un finale di ordinaria follia

Non sono bastate 11 ore e 41 minuti a delineare i valori in campo alla 71ma edizione della 12 ore di Sebring, ma in un attimo di ordinaria follia una collisione multipla ha tolto di mezzo non uno ma tre potenziali vincitori, lasciando campo aperto ad Action Express, che riporta cosí il primo successo stagionale, terzo di fila a Sebring per il marchio, per la Cadillac V-Series R con Pipo Derani, Jack Aitken ed Alexander Sims.

Va subito detto che la nuova formula delle GTP (o LMDh che dir si voglia) si è dimostrata senza dubbio vincente. Se a Daytona le Acura hanno dimostrato di averne di più, sui noti bump è emersa una discreta equivalenza tra i quattro costruttori impegnati, che si sono tutti in qualche modo alternati al comando.

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La gara, frammentata dalla bellezza di 12 Full Course Yellow per 69 giri sui 322 percorsi dai vincitori, è stata inizialmente appannaggio della Cadillac del Team Ganassi di Sebastien Bourdais, Scott Dixon e Renger van der Zande; la gialla #01 è stata però vittima di un principio di incendio a tre quarti di gara. Ancor prima aveva reso l’anima la BMW #24.

Un’altra ora dopo è stata la volta dei vincitori di Daytona del Meyer Shank Racing di togliersi dalla lotta per il primato assoluto a causa della perdita di un pneumatico, mentre davanti era lotta al coltello fra le due Porsche e l’Acura del WTR with Andretti, con la BMW superstite a giuocare da outsider insieme alla Cadillac dell’Action Express.

Si arrivava quindi ad un’ora esatta dalla bandiera a scacchi nuovamente in regime di neutralizzazione cui seguiva un duello al coltello tra Mathieu Jaminet e Filipe Albuquerque, incaricati dello stint finale; frattanto Felipe Nasr sull’altra 963 era costretto a servire una penalità ma rimaneva comunque nel giro dei primi e dopo l’ultima sosta dei rivali passava addirittura al comando su Jack Aitken e la rossa Cadillac.

Alla sosta del brasiliano il collaudatore Williams transitava in testa ma Jaminet ed Albuquerque avevano presto la meglio in uno spettacolare threewide che assomigliava più all’IndyCar che all’IMSA, imitati in seguito da Nasr.

La direzione gara ha cercato di non rovinare questo momento non chiamando l’ennesima FCY per il fuoripista dell’Aston Martin di Marco Sorensen, ma pochi minuti dopo una carambola più affine ad altra specialità motoristica vedeva protagonista Albuquerque, il quale si toccava con Jaminet, impegnato a districarsi in un gruppo di GT, carambolando dall’esterno all’interno di curva 3 sulla Porsche #6, con Nasr che non poteva esimersi di terminare sull’Acura nerazzurra. Gara terminata per tutte e tre le GTP e primato alla Cadillac, che si avviava indisturbata nei 5’ finali verso la vittoria, seguita dalla BMW superstite. _PL56896 I tre protagonisti del crash verranno classificati nell’ordine, mentre terza al traguardo passa l’Oreca LM P2 del Tower Motorsports di John Farano, Kyffin Simpson e Scott McLaughlin, che a loro volta precedono di un nulla la vettura superstite del TDS. Completano la top five di categoria, tutte nei giri del primo, ERA Motorsport, il PR1 Mathiasen e il Crowdstrike by APR.

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Consueta gara ad eliminazione invece tra le LM P3, col successo finale dei campioni del Riley Motorsport, avanti un giro rispetto alle Duqueine di AWA e JDC Miller. Il successo è stato propiziato anch’esso dal crash generato dall’Oreca LM P2 di Pietro Fittipaldi poco prima dell’ultima ora di gara, che ha tolto di mezzo la Ligier del Jr III Racing, finjo a quel momento padrona della categoria dopo il ritiro dell’Andretti Autosport.

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La Corvette dal canto suo non è riuscita a capitalizzare uno strapotere debordante nel lotto delle GTD Pro, a causa di un problema tecnico al gruppo della posteriore sinistra occorso a due terzi di gara. Pronta la Porsche dello Pfaff Motorsport a prendere la testa della categoria, mentre la Lexus #14 del Vasser Sullivan nel finale va a domare la Mercedes del WeatherTech Racing. _PL57021 Dominio BMW infine in GTD, con una clamorosa doppietta da parte del Paul Miller Racing e del Turner Motorsport, emerse al comando dopo il crash tra la Porsche del Wright Motorsports e la Mercedes del Winward Racing al termine dell’ottava ora. Nella volata finale era la Porsche #92 del Kellymoss with Riley ad avere la meglio sulla McLaren di Inception Racing e l’altra Lexus del Vasser Sullivan.

 

Le Ferrari 296 GT3 purtroppo non hanno brillato nemmeno in questa occasione. L’unica nota positiva stava venendo dall’esemplare iscritto in Pro da Risi Competizione, che si avviava ad un onorevolissimo podio prima di venire coinvolta nella carambola finale.

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La P13 in GTD della #21 di AF Corse non può mitigare i problemi tecnici a ripetizione occorsi durante tutto il weekend in casa Cetilar ed un ritiro anticipato per Triarsi, non dimenticandoci peró che la macchina corre con un peso minimo forse eccessivo e sicuramente mai testato a priori. Ad ogni modo, i supporter del Cavallino non possono lamentarsi del risultato complessivo del SuperSebring weekend.

E’ tutto da Sebring: il prossimo appuntamento col WeatherTech SportsCar Championship è per il 15 aprile a Long Beach, protagoniste GTP, GTD Pro e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 12 ore di Sebring