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WEC – Le Mans sarà aperta al pubblico!

La notizia era nell’aria ma ha avuto finalmente la sua ufficialità nella giornata di ieri: la prossima 24 Ore di Le Mans sarà aperta al pubblico.

Ovviamente si tratterà di una capienza parziale, limitata al 20% della capienza, pari a circa 50.000 persone, ma per l’endurance ed il motorsport europeo in generale si tratta di una grande conquista, dopo le limitazioni  causa COVID dello scorso anno.

I biglietti per Le Mans saranno disponibili dal 21 giugno (i membri ACO invece potranno prenotarli dal 17), e sarà possibile processare con prelazione per coloro che hanno dovuto rinunciare forzatamente all’edizione 2020, e permetteranno l’ingresso a partire dalle prime libere di mercoledí 18 agosto.

Le verifiche tecniche ed il test day del 14 e 15 agosto non saranno invece aperti al pubblico e non vi saranno comunque concerti e mercatini.

Piero Lonardo

Foto: ACO

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WEC – ESCLUSIVO: Come Cetilar Racing si è preparata per Portimao

La comunicazione è un aspetto importantissimo nel motorsport e le gare di durata non fanno eccezione. In occasione della trasferta di Portimao per il secondo appuntamento stagionale del World Endurance Championship abbiamo voluto approfondire con il Cetilar Racing, uno dei team più attenti alla comunicazione di tutto il panorama endurance (nonché orgogliosamente italiano), alcuni aspetti, magari meno noti ai più, legati alla preparazione fisica delle gare.

In primis parliamo con l’owner/driver del team, Roberto Lacorte. Sin dai tempi dell’ELMS Cetilar Racing ha prestato grande attenzione alla forma fisica, a livelli degni di un top team di F1….  “Nel motorsport ad alti livelli non è più il momento dei piloti improvvisati. Oltre al talento serve infatti anche una preparazione fisico-mentale appropriata. Perché si guida vetture sofisticate nelle prestazioni cui nell’endurance si aggiunge una durata di guida piú ampia rispetto, per esempio alla F1. Una buona preparazione fisica permette di mantenere un ritmo costante senza essere assaliti dalla fatica.

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Qualche dettaglio sul tipo di allenamenti. “Per me – continua Lacorte – è un appuntamento giornaliero ed indispensabile: bicicletta, running, piscina, palestra. Cerco di variare le attività proprio per evitare di farle diventare ripetitive e quindi più faticose mentalmente.”

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Ad integrazione Alessio Erra, preparatore atletico del team, nonchè socio fondatore di Athletica, Sports Conditioning & Rehab, ci spiega che “la parte piú importante dell’allenamento fisico e quella cardiovascolare, volto alla soprattutto a migliorare la resistenza. Le parti fisiche più sollecitate invece sono sicuramente il collo, le spalle e la schiena, ma anche le ginocchia a causa della posizione di guida. Anche l’aspetto mentale è fondamentale, perché occorre mantenere per tante ore la concentrazione di guida in una situazione di stress, ed in definitiva i piloti devono essere seguiti in ogni dettaglio, dai sali minerali da assumere in gara, al tipo di alimentazione ed agli orari in cui devono mangiare in funzione dei turni di gara: è’ un lavoro a 360 gradi intorno al pilota.”

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Tornando a Roberto Lacorte, quanto influisce la durata di una gara, per esempio 24 ore sono più demanding di 8 ? “A volte 8 ore possono essere più stressanti fisicamente di 24 ore e anche l’atteggiamento è sicuramente diverso. Se prendiamo ad esempio il Circuit de la Sarthe, hai lunghi rettilinei che ti permettono di allentare leggermente la tensione, che a Portimao non hai. Sono 8 ore di sprint race in un circuito dove non hai un attimo di respiro ed in condizioni ambientali impegnative.”

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Qualche analogia col programma velico? Ricordiamo che Cetilar partecipa attivamente alle massime competizioni internazionali con i 69F e quindi FlyingNikka. “Ci sono due analogie importanti, sia di carattere tecnologico, perché FlyingNikka è paragonabile nel suo campo alle nostre macchine del WEC, sia in termini di materiali che di elettronica, e questo comporta una preparazione fisico-mentale identica a quella del motorsport. Le accelerazioni delle manovre di una barca full foil, la rapidità dei movimenti, la reattività di un corpo ed il tipo di interfaccia tra l’uomo ed il mezzo sono rapidissime e violente. In più mentalmente 40 nodi in barca sono paragonabili a 300 kmh in macchina.”

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Per concludere, se e quanto dell’esperienza sportiva di Cetilar Racing può essere trasmesso all’azienda Pharmanutra ? “C’è una applicazione immediata dei nostri prodotti nelle varie situazioni estreme che noi incontriamo, e quindi è un vero e proprio valido banco di prova, credibile e molto efficace per testarli limite. C’è poi anche una componente sentimentale-umana, di passione e di concetto di vita che è simile: l’organizzazione di una missione sportiva importante quale FlyingNikka o il WEC presenta delle logiche organizzative e di metodo simili a quello che viene applicato in azienda, ma è valido anche il contrario, cioè che l’azienda prenda spunti molto interessanti nell’ambito della gestione e della fissazione di obiettivi che sono poi l’animo dello sport, dove l’obiettivo è vincere. E’ un’esperienza a doppia via quindi – conclude Lacorte – un incrocio di sentimenti e di esperienze poi utilizzate”

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Con queste premesse, il Cetilar Racing, Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco,  sotto gli occhi attenti di Andrea Belicchi, sono pronti ad entrare in pista oggi pomeriggio a Portimao a partire dalle 15.15 per le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Fabio Taccola

Un ringraziamento particolare ad Emanuel Richelmy

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WEC – ESCLUSIVO: Parla James Glickenhaus

La novità più attesa di Portimao è sicuramente la SCG 007 LMH, la nuova Hypercar di Scuderia Cameron Glickenhaus, che da questa gara contesterà potenzialmente il successo assoluto a Toyota ed Alpine.

Abbiamo avuto la fortuna di incontrare James Glickenhaus, deus ex machina del progetto, per un primo scambio di impressioni:

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Mister Glickenhaus, prima di tutto, come avete gestito la pressione, se c’è stata, intorno a questo programma ? “E’ un grande risultato correre nella 24 ore del Nürburgring, alla Baja 1000, e sviluppare vetture da strada derivate ed è un grande onore essere ora qui nel WEC con una Hypercar. E’ stato un viaggio straordinario per avere questa macchina e sono anche veramente contento del suo aspetto, perché ricorda le più belle macchine mai costruite negli anni ‘60, tra cui le P3 e le P4.”

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Lei è qui in forma di costruttore a tutti gli effetti: quali sono i suoi piani per vendere anche queste macchine a potenziali clienti ? “Siamo assolutamente disponibili a vendere queste macchine e ad esempio al Nürburgring abbiamo avuto tre clienti che si sono proposti di acquistare la nostra GT3. Noi venderemo sia la versione da corsa che la versione stradale di questa vettura. Siamo una piccola compagnia ma amiamo correre ed amiamo produrre versioni stradali delle nostre vetture. Al riguardo una reale partnership tra noi e Podium penso infatti sia l’unione del meglio dei due mondi e siamo orgogliosi di poter esporre le due bandiere americana ed italiana (che sventolano sul motorhome – ndr)”

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Per chiudere infine una domanda magari un po’ scomoda: cosa vorrebbe dire a tutti coloro che erano scettici, ora che siete qui ? “Tanta gente ha pensato che fosse tutto uno scherzo, tanta gente ha detto che non ci saremmo mai presentati e ancora altra gente ha affermato che era stupido ed impossibile. Questa macchina non è uno scherzo e sarà qui per cinque anni: abbiamo sponsor, abbiamo ulteriori potenziali sponsor continueremo a correre e penso che un giorno potremo ambire alla vittoria a Le Mans. Inoltre nel 2023, nell’occasione del 100mo anniversario della 24 Ore ci sarà anche Ferrari e magari verrà tratto un nuovo film da questa battaglia.”

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Speriamo veramente vada cosí: nel frattempo, la vettura ha superato le consuete verifiche tecniche e si appresta a debuttare ufficialmente domani a partire dalle 15.15 nelle prime libere della 8 Ore di Portimao nelle mani di Romain Dumas, Ryan Briscoe e Richard Westbrook.

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Le nuove equivalenze di Hypercar e GTE per Portimao

Il nuovo bollettino del Balance of Performance emesso per la 8 Ore di Portimao, che si svolgerà nel weekend, vede modificate le equivalenze per tutte le Hypercar che hanno partecipato al season opener di Spa-Francorchamps.

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Le due Toyota GR010-Hybrid correranno entrambe con 26 kg extra rispetto alla gara d’esordio, raggiungendo un peso minimo di 1.066 kg, zavorra ridotta a 22 kg per l’Alpine-Gibson LM P1, che raggiungerà quindi il peso di 952 kg. La nuova Glickenhaus invece partirà col peso minimo da regolamento di 1.030 kg.

Differenze anche in tema di potenza, con la SCG 007 LMH accreditata di 520 kW di potenza massima contro i 515 kW (5 in meno di Spa) delle Toyota ed i 450 (-4 kW) dell’Alpine.

Confermata invece nessuna variazione alla potenza espressa dal motore Gibson delle LM P2.

Nessuna modifica nemmeno alle equivalenze delle GTE, salvo il Success Ballast riferito ai migliori della GTE-Am. Ai vincitori di AF Corse Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo toccheranno 30 kg extra (15 per la vittoria + 15 per la prima posizione in classifica), che si riducono a 20 per l’Aston Martin del TF Sport e a 10 per la Ferrari del Cetilar Racing di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco.

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L’azione in pista a Portimao inizierà venerdí 11 alle ore 15.15 locali (-1 ora ricordiamo rispetto all’Italia) con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ferrari ed AF Corse ancora insieme con l’Hypercar

Annunciata poco fa con un comunicato ufficiale la collaborazione tra Ferrari ed AF Corse per la gestione a partire dal 2023 della nuova Hypercar del Cavallino nel World Endurance Championship.

Il team – cita il comunicato – sarà iscritto al campionato con la denominazione “Ferrari – AF Corse”, proseguendo un percorso vincente iniziato nel FIA GT 2006 con la F430 GT2 che portò il titolo team, piloti e Costruttori già nella stagione di esordio.

Dal sodalizio tra Ferrari e AF Corse sono nati gran parte dei successi GT degli anni recenti e tutti quelli ottenuti nel World Endurance Championship (WEC) a partire dalla sua fondazione, il 2012. Sei titoli team e piloti per AF Corse nelle classi LMGTE Pro e LMGTE Am, cinque Costruttori per Ferrari, impreziositi dai tre trionfi alla 24 Ore di Le Mans (2012, 2014 e 2019 – ndr).

Di seguito le dichiarazioni delle due parti:

ANTONELLO COLETTA, HEAD OF FERRARI ATTIVITÀ SPORTIVE GT

“L’annuncio odierno pone un tassello importante nel cammino di avvicinamento al debutto della nostra LMH nel Campionato Mondiale Endurance. Siamo contenti di poter avere al nostro fianco un partner affidabile come AF Corse anche per questo progetto. La relazione che lega Ferrari ad AF Corse è molto forte da tempo come è possibile vedere nel FIA WEC, in cui le nostre 488 GTE ufficiali sono gestite assieme al team piacentino. Ci auguriamo di continuare un percorso assieme ricco di soddisfazioni, come lo sono stati gli anni di collaborazione sportiva fin qui vissuti.”

AMATO FERRARI, AF CORSE TEAM OWNER

“Siamo orgogliosi di questo annuncio, è il coronamento di un sogno e il riconoscimento per il grande impegno profuso in questi anni. Quella con Ferrari è una collaborazione vincente iniziata nel 2006 e sono molto contento di poterla proseguire nel progetto LMH. Siamo partiti immediatamente con grande entusiasmo per organizzarci e potenziare ulteriormente il nostro livello per farci trovare pronti per questa nuova sfida”

La Ferrari dal 2023 allo stato attuale si confronterà nella top class endurance con Toyota, Glickenhaus, Peugeot, Porsche e Audi. A questi costruttori dovrebbero aggiungersi Acura, il cui programma pare già in fase avanzata di definizione (nuova LMDh in collaborazione ancora una volta con Oreca), e Bentley.

Il marchio inglese potrebbe infatti proporsi parallelamente ad Audi come nel glorioso periodo 2001-2003, coronato dalla vittoria assoluta alla 24 Ore del 2003. Sempre con riferimento al gruppo VW, paiono invece sfumate le speranze di vedere una LMDh, sempre su telaio Multimatic, col marchio Lamborghini.

Nel frattempo Ferrari ed AF Corse si ritroveranno insieme nel WEC già nel weekend per la seconda tappa del 2021, la 8 Ore di Portimao, in attesa del ritorno della serie mondiale in Italia a metà luglio dopo il prologo del 2017.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Pronti per Portimao con un occhio già a Monza (e a Le Mans)

Mancano meno di due settimane al ritorno del World Endurance Championship per la seconda tappa stagionale in quel di Portimao.

Nei giorni scorsi l’organizzazione ha diffuso una entry list aggiornata che riporta 32 vetture. Il conto delle entry si modifica in negativo rispetto alle previsioni per l’assenza della seconda Porsche del Project 1 incidentata a Spa, ma a compensare, come già anticipato a mezzo social, arriva una Glickenhaus 007 LMH a rimpinguare la classe regina.

Alla guida della Hypercar col #709 ci saranno Ryan Briscoe, Romain Dumas e Richard Westbrook, mentre Pipo Derani ha invece contribuito al positivo test di durata di 30 ore svoltosi nei giorni scorsi al Motorland Aragon.

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Altre due novità negli equipaggi riguardano il Cool Racing, con Mathias Beche a rimpiazzare Loic Duval impegnato a Detroit con la Cadillac DPi del JDC-Miller/Mustang Sampling, ed Oliver Webb a prendere il via sulla Ligier LM P2 dell’ARC Bratislava insieme a Miro Konopka e Tom Jackson.

Il totale delle vetture in realtà sale a 33 grazie alla Ferrari iscritta in GTE-Am dal Kessel Racing, assente dell’ultimo momento a Spa, per Takeshi Kimura, Mikkel Jensen e David Fumanelli. Kimura potrebbe proseguire il proprio impegno anche dopo Le Mans con la 6 Ore del Fuji, sempre che la situazione del COVID in Giappone, al momento assai incerta, ovviamente lo permetta.

La 488 GTE Evo #57 sarà presente anche a Monza nella 6 Ore che seguirà in calendario a metà luglio. Per il ritorno della serie mondiale nell’autodromo brianzolo, che grazie alle modifiche al calendario sarà l’antipasto della 24 Ore di Le Mans, sono previste in totale ben 38 vetture.

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Tra i prototipi, prevista anche la seconda Glickenhaus Hypercar, così come la wild card Risi Competizione con l’Oreca che porterà alla classica della Sarthe. Il conto delle GTE-Pro non cambia con le sole due Ferrari e due Porsche ufficiali, mentre saranno in totale ben 17 le vetture iscritte in GTE-Am.

A preparare Le Mans ci saranno anche, oltre alla seconda Porsche del Project 1, anche le Ferrari di Inception Racing e Rinaldi Racing. Sulla prima saliranno lo statunitense Brendan Iribe ed i britannici Ollie Millroy e Ben Barnicoat, mentre sulla 488 GTE Evo del team tedesco sono previsti Pierre Ehret, Christian Hook e Jeroen Bleekemolen.

Una terza Ferrari AF Corse inoltre, contraddistinta dal #61, verrà portata in gara da Christoph Ulrich, Simon Mann e da un factory driver del Cavallino ancora da identificare, atteso che a Le Mans dovrebbe essere della partita l’ex-F1 Sergey Sirotkin.

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Ricky Taylor infine è stato definito quale reserve driver Oreca per la classica della Sarthe. In caso di necessità per un team dei tanti (quasi tutti) che schiereranno una 07-Gibson LM P2, potrà subentrare l’attuale capoclassifica del WeatherTech SportsCar Championship.

Tornando al prossimo appuntamento portoghese, rigorosamente a porte chiuse, l’azione in pista è prevista a partire dalle 15.15 di venerdì 11 giugno con le prime libere. Qualifiche dalle 18.00 di sabato 12 e start della 8 Ore alle 11.00 di domenica 13 giugno.

Piero Lonardo

L’entry list aggiornata della 8 Ore di Portimao

L’entry list provvisoria della 6 Ore di Monza

 Foto: Piero Lonardo, Glickenhaus, Oreca

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WEC – Risi aggiunge Nasr per Le Mans e Monza. Una Glickenhaus sicura a Portimao

Risi Competizione come noto ha iscritto una Oreca LM P2 alla prossima 24 Ore di Le Mans per Ryan Cullen ed Oliver Jarvis. Di poco fa la notizia che l’equipaggio verrà completato da Felipe Nasr.

L’ex-campione USCC, attualmente in forza all’Action Express/Whelen Racing, parteciperà quindi alla sua seconda Le Mans dopo l’esordio del 2018 con la Dallara Cetilar.

In più, Risi Competizione sarà al via della 6 Ore di Monza, che precederà, nel calendario revisionato del WEC, la classica della Sarthe. Il weekend di gara del 18 di luglio coincide con l’appuntamento IMSA di Lime Rock, dedicato alle GT.

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News anche da Cameron Glickenhaus. Dopo l’avvenuta omologazione della SCG007 LMH, nelle more dell’ormai “famoso” test di durata di 30 ore di Aragon, più volte posticipato, il costruttore statunitense (nella foto) ha reso noto che sarà al via della 8 Ore di Portimao, prossimo appuntamento del World Endurance Championship, con un esemplare della sua nuova hypercar.

Nel frattempo l’unico esemplare completo della vettura, caratterizzato dal numero 708, si esibirà in un giro dimostrativo al Nürburgring e si potrà anche vedere in azione al Festival of Speed di Goodwood. La 709 invece avrà in suo battesimo della pista proprio a Portimao, appuntamento che ricordiamo dista meno di un mese.

Piero Lonardo

Foto: Felipe Nasr, James, Glickenhaus (Via Facebook)

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Un nuovo campionato nel 2023 per le GT elettriche promosso da Discovery

Sarà Discovery, la popolare catena televisiva, ad occuparsi, tramite la sussidiaria Eurosport Events, della promozione del nuovo campionato destinato alle GT Elettriche.

La serie, che vivrà quindi di vita autonoma, col nome di FIA Electric GT Championship prenderà il via nel 2023 con almeno sei gare da disputarsi in Europa, Asia e Medio Oriente, con l’intenzione di estendersi agli Stati Uniti nella seconda stagione.

Eurosport Events è già promotrice del PURE ETCR, che dal 2022 prenderà la denominazione di FIA eTouring Car World Cup e, in aggiunta al ruolo di regolatore tecnico e sportivo svolto dalla FIA, garantirà l’esperienza nell’assicurare al campionato la propria stabilità commerciale e la necessaria promozione globale.

Il FIA Electric GT Championship vuole porsi in cima alla gerarchia delle gare GT in tema di sviluppo tecnico, design ed aspirazioni, e allo stesso tempo restare in un range opportuno di costi, pur correndo nell’attuale classe di performance delle attuali GT3. La serie sarà la prima a proporre pit-stop superveloci di 700kW per assicurare alle vetture di correre sempre ad alti livelli e nel frattempo dimostrare il futuro delle infrastrutture di carica elettrica.

Ogni round del FIA Electric GT Championship si svilupperà in due giorni e comprenderà due gare, una gara sprint di qualificazione al sabato ed una main race di 45’ la domenica con tanto di pit-stops.

Niente WEC quindi, almeno per il momento, per le GT elettriche. Curiosamente l’ACO, patrocinatore – insieme alla FIA – della serie mondiale oltre che della 24 ore di Le Mans, sta invece spingendo verso l’utilizzo dell’idrogeno. Al riguardo ricordiamo gli sviluppi del prototipo Mission24, che porrà le basi per una nuova classe prototipi destinata appunto alle vetture ad idrogeno, a partire dal 2024.

Piero Lonardo

Foto: FIA

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WEC/IMSA – Porsche e Penske, LMDh insieme, con telaio Multimatic, aspettando Ferrari..

Non si sono ancora raffreddati i motori della 6 Ore di Spa-Francorchamps che il mondo dell’endurance viene scosso da una notizia bomba: Penske e Porsche uniranno le forze nella gestione della nuova LMDh della casa di Stoccarda.

L’accordo, reso noto in giornata, prevede che il team del “Captain”, fresco di ritiro da due volte campione nel WeatherTech SportsCar Championship con le Acura Dpi, gestisca i nuovi prototipi sia nella serie americana che nel World Endurance Championship, similmente a quanto effettuato dal rivale/amico Ganassi con le Ford GT negli scorsi anni.

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La nuova arma di Weissach è in corso di sviluppo in un programma parallelo ad Audi, con cui – come già riportato su queste pagine – condivide la base tecnica. Il telaio invece verrà realizzato da Multimatic, che ha collaborato di recente sia con Mazda ed il Team Joest che proprio con le Ford GT.

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Ricordiamo che Penske e Porsche hanno già unito (vittoriosamente) le forze nelle gare statunitensi in due momenti distinti, con la leggendaria 917, “assassina” della Can-Am dopo le vittorie nel biennio 1972-1973, e negli anni 2000, col programma RS Spyder, assopigliatutto tra le LM P2 nell’allora American Le Mans Series.

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Il nemico da battere in chiave 2023 si chiama Ferrari, e proprio da Spa abbiamo raccolto qualche indiscrezione, che vede il programma dell’Hypercar di Maranello procedere, ancorchè con qualche minore rallentamento, ma senza clamori e soprattutto senza particolari preoccupazioni.

N.B.: Per chi crede di aver intravisto in recenti prove a Maranello il primo prototipo della nuova vettura, possiamo assicurare che è ancora sulla carta…

Nel frattempo, Cameron Glickenhaus, che nei giorni scorsi ci aveva deliziato con un post social che annunciava le “Glickenhaus Ferrari Wars in programma a Le Mans nel 2023”, ci fa sapere di aver concluso l’omologazione dell’aerodinamica della sua SCG007 LMH, ma anche di aver commissionato i cappellini per Le Mans! Speriamo di potere vedere entrambi già a Portimao fra un mese nel prossimo round WEC.

Piero Lonardo

Foto: Porsche

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WEC – Basta una Toyota… United Autosports sfiora il podio, mentre Porsche e AF Corse si dividono i successi in GT

Ha vinto una Hypercar, viva le Hypercar! Il nuovo corso dell’endurance mondiale inizia da Spa-Francorchamps con l’atteso successo della Toyota, ma contrariamente alle previsioni non si è trattato di una doppietta, perché le tanto rodate GR010 Hybrid hanno rischiato di perdere un pezzo.

Kamui Kobayashi infatti all’inizio della quinta ora si arenava con la vettura di testa nella ghiaia della Bruxelles, vanificando i sogni di trionfo del Gazoo Racing e contestualmente alimentando le speranze della Reb… pardon Alpine LM P1, che grazie al gioco delle soste si alternava al comando con l’altra Toyota, affidata nel finale a Kazuki Nakajima e Sebastien Buemi.

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La differenza la facevano i consumi e quindi i pit-stop, in quanto l’Alpine necessitava di sette soste contro le sei dei primi vincitori di sempre della nuova classe, e alla fine il distacco sarà di ben 1’07”, ma sarebbe potuta anche andare diversamente se l’Oreca.. pardon ancora, l’Alpine A480-Gibson non avesse resistito degnamente alla carica di Tom Blomqvist e l’Oreca LM P2 di Jota Sport, che a 55’ dalla bandiera a scacchi ha mancato clamorosamente di vedere il brasiliano all’uscita della Source.

Kobayashi e c. si possono quindi ben accontentare del gradino basso del podio, che a lungo è stato in contention con l’Oreca di United Autosports di Filipe Albuquerque, Phil Hanson e dal nuovo arrivo Fabio Scherer.

_PL55569La vettura campione in carica è stata rallentata, come peraltro una discreta parte del parco partenti, da un drive-through per non aver rispettato la Full Course Yellow, e solo per questo particolare chiude di 1’09” dietro la Toyota #8, che nelle fasi finali è anche rimasto fermo a Les Combes, senza dimenticarci del precedente contatto tra Josè Maria Lopez e Richard Lietz.

Il podio delle LM P2 viene completato dai due equipaggi di Jota Sport, mentre il Racing Team Nederland vince il primo trofeo dedicato ai Pro/Am. Sfortuna nera per l’Oreca #26 del G-Drive, costretta ai box quando era stabilmente in seconda posizione.

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La Porsche di Kevin Estre e Neel Jani trionfa invece come da copione in GTE-Pro, nonostante qualche problema imprevisto alla posteriore destra, problema che si è manifestato pesantemente sull’altra 911 di Richard Lietz e Gianmaria Bruni. Le Ferrari hanno rischiato il colpaccio, ma una doppia penalità per la #52 di Miguel Molina e Daniel Serra (sempre riferito alle FCY) ha chiuso le possibilità di vittoria, ma la lotta nella categoria si preannuncia apertissima a dispetto del parco partenti limitato.

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AF Corse, oltre al doppio podio in GTE-Pro, può essere ben contenta della vittoria in GTE-Am della #83 di Francois Perrodo, Nicklas Nielsen ed Alessio Rovera. I due giovani pro hanno dato un notevole apporto, permettendo al gentleman campione in carica di riaffermarsi dopo il successo del 2020.

Niente da fare per Ben Keating e l’Aston Martin del TF Sport, ricordiamo ricostruita dopo il crash del Prologo, che termina al secondo posto, mentre arriva a podio l’altra 488 del Cetilar Racing di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco. Un drive-through tardivo alla Porsche residua del Dempsey-Proton, la #88, convertito in penalità di 23”, ha regalato un podio alla prima partecipazione con il nuovo format. Poca fortuna invece per l’altro team tricolore, Iron Lynx, che va a chiudere la classifica di categoria dopo aver sognato il podio intorno a metà gara con le “Iron Dames”.

E’ tutto per la lunga settimana di Spa. Il World Endurance Championship tornerà il 13 giugno con la 8 ore di Portimao.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore di Spa-Francorchamps

Foto: Piero Lonardo