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WEC/IMSA – Ecco la Genesis GMR-001 Hypercar!

Genesis Magma Racing ha rivelato le linee della sua GMR-001, la LMDh che debutterà nel World Endurance Championship 2026 e in IMSA nel 2027, al New York International Auto Show.

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Le linee della nuova Hypercar vogliono rispettare la filosofia di design definita “Athletic Elegance” dal marchio coreano, con l’intenzione di incarnare la tradizione coreana con l’innovazione del motorsport, e sono ispirate alla gamma Magma ad alte prestazioni di Genesis, come ad esempio l’illuminazione a due linee orizzontali anteriore e posteriore della GMR-001.

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La carrozzeria della GMR-001 Hypercar è stata progettata intorno al telaio Oreca da Genesis Design Europe sotto la guida del Chief Creative Officer Luc Donckerwolke, su varie sfumature di arancione e rosso in cui viene proposta la scritta Magma in Hangeul, scritta che richiama a sua volta il design del logo del team con le sue consonanti “ㅁ, ㄱ, ㅁ”,

Anche il propulsore ibrido, di cui non si conoscono ancora le specifiche definitive, è stato sviluppato in collaborazione con ORECA Motorsport.

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“Oggi segna un traguardo significativo per Genesis Magma Racing: presentiamo l’hypercar GMR-001, insieme alla nostra straordinaria livrea e alle tute da gara”, ha dichiarato Cyril Abiteboul, team principal di Genesis Magma Racing. “Mentre ci prepariamo per le nostre campagne WEC 2026 e IMSA 2027, non stiamo semplicemente formando un team corse; stiamo forgiando una tradizione. Ogni giorno ci avvicina sempre di più alla realizzazione del pieno potenziale di Genesis nel mondo degli sport motoristici.”

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Il roster di piloti include il tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans André Lotterer e Pipo Derani, quattro volte vincitore della 12 Ore di Sebring, entrambi avranno il ruolo di plasmare le prestazioni del team in vista del suo debutto nel WEC.

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Parallelamente, prosegue l’impegno nell’European Le Mans Series con due piloti del cosiddetto Trajectory, Jamie Chadwick e Mathys Jaubert, reduci dal debutto vincente insieme ad IDEC Sport tra le LM P2 insieme a Dani Juncadella.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Genesis Magma Racing, Piero Lonardo

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WEC – Porsche più leggere a Imola col nuovo BoP. Debutta il Success Handicap per le GT3

Diffuso il nuovo Balance of Performance relativo alla 6 Ore di Imola in programma nel weekend. Tante le modifiche rispetto al Qatar, tra queste la più evidente, anche se non necessariamente la più impattante, gli 11 kg di peso minimo tolti alle Porsche 963, che fanno da contraltare ai +8 e +11 kg aggiunti a Ferrari e Cadillac, dominatrici in pista del season opener.

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Aggiunti anche 9 kg extra alle Aston Martin Valkyrie, con aggiustamenti minori per le altre Hypercar, con Toyota ancora la più pesante con 1.065 kg a vuoto contro i 1.030 delle Peugeot 9X8.

Le nuove equivalenze non si fermano ovviamente al peso minimo: modificati per Imola infatti anche tutti i parametri di potenza massima e l’energia massima per stint, a parte una eccezione sotto i 250 kmh delle Peugeot, delle 8 Hypercar.

Assegnati ben 11kW extra di potenza sotto i 250 kmh alle Alpine, che diventano le più potenti insieme alle Peugeot, con 519 kW contro 520, ma anche 8 kW in più alle BMW e 7 a Ferrari e Cadillac; al contrario, tolti 5 e 3 kW a Porsche e Toyota. Aggiustamenti di minore entità invece sulle velocità maggiori, che guarda caso investono proprio Alpine e BMW con segno contrario.

Per una volta, anche aldilà delle diverse caratteristiche dei due tracciati, facciamo fatica a capire il senso di queste modifiche, le prime calcolate secondo il nuovo metodo – stando a quanto reso noto in Qatar dai vertici del FIA Endurance Committee, che dovrebbe prevedere i 10 migliori giri ed il 60% delle migliori tornate di ogni macchina, insieme alle performance di picco e di stint – rispetto a quanto visto dal vivo in pista a Lusail, a meno di colossali sandbagging.

Al riguardo, chiudiamo con l’energia massima per stint, dove le Cadillac guadagnano 8 MJ, BMW 5 e Ferrari 3 come Alpine, mentre Peugeot e Porsche perdono 6 e 5 MJ. Le Ferrari rimarrebbero comunque le vetture più efficienti con 900 MJ, insieme alla Valkyrie.

_PL53457Tante le modifiche anche sulle GT3, dove oltretutto debutta il Success Handicap, di cui avevamo parlato QUI. L’applicazione pratica delle percentuali di svantaggio definite a suo tempo si è concretizzata in ben 36, 24 e 12kg extra attribuiti alle prime tre classificate in Qatar, vale a dire la Corvette #33 di TF Sport, la McLaren #59 di United Autosports e la BMW #31 del WRT.

Ricordiamo che in precedenza venivano assegnati 15, 10 e 5kg per i risultati ottenuti nell’ultima corsa, nella penultima e per la posizione in campionato, con un massimo quindi di 45kg, massimo che dopo il weekend di Imola dovrebbe passare quindi a ben 54 kg. Da questo handicap è esclusa la 24 Ore di Le Mans.

Anche in questa classe modificati quasi tutti i parametri in gioco, con le incredibili riduzioni di peso minimo di ben 21, 19 e 16 kg assegnati a Ford, Mercedes e Porsche.Le Mustang GT3 diventano cosí le auto più leggere con 1.328 kg a vuoto contro i 1.372 delle Corvette, cui comunque sono stati abbuonati 2 kg.

Anche in questo caso, apparenti incoerenze negli aggiustamenti tra le potenze massime sotto e sopra i 250 kmh (Porsche +3P al di sotto e -4% al di sopra) e un aumento quasi generalizzato dell’energia massima per stint, con una punta di +9 MJ per le McLaren, +7 MJ per le Porsche e +6 MJ per Aston Martin e Mercedes. Le Ferrari 296 GT3 risultano le più efficienti con 665 MJ contro i 702 delle Lexus, che nonostante ben 7 MJ in meno per stint, sono ancora le meno efficienti del lotto.

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L’appuntamento in pista a Imola è per venerdí 18 aprile alle 11.15 con le prime libere, ma prima la presentazione in pubblica della gara in Piazza Matteotti giovedí 17 a partire dalle 16.30. (ATTENZIONE, ORARIO CORRETTO)

Piero Lonardo

Foto: Giulio Villa, Piero Lonardo

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WEC – McLaren conferma l’impegno nel 2027, ed è una Dallara

McLaren ha annunciato poco fa il proprio impegno ad entrare nel World Endurance Championship con una Hypercar a partire dal 2027 mediante un laconico teaser social che cita solamente “we’re back” e fa riferimento a McLaren Endurance Racing.

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Il rumor viaggiava da tempo nei paddock delle gare endurance, per cui si tratta sostanzialmente di una conferma di date ed impegni, che curiosamente non è stata fatta convergere con un weekend di gara, nè la 24 Ore di Le Mans, sede abituale di annunci importanti, nè tantomeno il vicino appuntamento di Imola.

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Dal teaser si comprende bene che verrà utilizzato un telaio Dallara, anche questo aspetto a conferma dei rumor di cui sopra, che già funge da base per le attuali LMDh di BMW e Cadillac. L’unità motrice, stando a quanto divulgato in Italia da Matteo Pittaccio su Autoracer.it, dovrebbe essere casalinga, vale a dire il 3 litri V6 biturbo che spinge la McLaren Artura.

Probabile anche l’împegno in IMSA; ricordiamo comunque però che l’attuale regolamento tecnico di LMH ed LMDh è valido sino a tutto il 2029.

Piero Lonardo

Foto: McLaren

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ELMS – Trionfo-spettacolo di AF Corse a Barcelona. Successi al femminile per IDEC Sport ed Iron Dames

Quando dicono che non bisogna prendere a modello le gare americane, ecco che per caso nel season opener ELMS a Barcelona si sviluppa una trama simile che ci regala un finale spettacolare.

A trionfare nella 4 Ore catalana, graziata da un meteo splendido ed un’ottima cornice di pubblico, AF Corse, protagonista di un inseguimento da parte di Matthieu Vaxivière, coronato nello shootout di appena due tornate dal successo assoluto, primo di un equipaggio Pro/AM, da dividersi con Francois Perrodo ed Alessio Rovera, campioni peraltro in carica della categoria.

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Lo sviluppo della gara, dicevamo, ci ha regalato tre periodi di Safety Car, e soprattutto il primo ha determinato un minore impatto dei piloti bronze, spesso relegati al primo turno. Faceva eccezione DKR, che con Laurents Hörr ha approfittato al meglio dello spazio alla sua sinistra in partenza per transitare quarto assoluto dietro Francesco Simonazzi, al via dalla pole per Duqueine, Kuba Smiechowski e Jonas Ried, il quale doveva cedere la seconda piazza al polacco.

Hörr scalava via via posizioni fino alla testa della gara; purtroppo però la manovra al via, proseguita nella via di fuga di curva 1, veniva considerata non corretta dalla direzione gara, che assegnava al tedesco due distinte penalità.

Tutto da rifare quindi, con la vettura di Iron Lynx a precedere ora Simonazzi. L’Oreca #9 però faticava a partire dopo la prima sosta, e le riparazioni toglievano l’equipaggio da qualsivoglia velleità di successo. Anche Torsten Kratz è stato abile al via con la sua Duqueine LM P3, mentre Martin Berry, al comando nelle primissime fasi con la Mercedes di Iron Lynx, cedeva la leadership a Celia Martin, al primo stint in gara nella serie europea per le Iron Dames.

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Era la volta quindi di Ollie Gray ad ereditare la leadership per Panis VDS su Thomas Kaiser di APR e Simonazzi; problemi elettrici anche per la #34 di Inter-Europol, stranamente poco competitive dopo le belle prestazioni nel Prologo e nelle Libere.

La prima Safety Car, preceduta come di consueto nell’attuale regolamento da un paio di giri neutralizzati virtualmente, era innescata dal testacoda da parte della Ferrari del JMW di Scott Noble in curva 3. Dopo oltre 20’ c’era Enzo Fittipaldi per CLX Motorsport al comando su Georgios Kolovos, subentrato allo spiritato Hörr, poi ancora a seguire Roy Nissany del Duqueine, Dani Juncadella di IDEC Sport e Jean-Baptiste Simmenauer di Inter-Europol.

Juncadella arrivava presto alle spalle di Fittipaldi, seguito da Simmenauer, il quale però poco più tardi fatica a comprendersi su Kratz in entrata box, rischiando il peggio. Dietro questi protagonisti peró avanzavano a larghe falcate Alessio Rovera e Dane Cameron sulle due entry Pro/Am di AF Corse e AO by TF. Tra le LM P3 era il momento di Ultimate con i fratelli Lahaye.

Dopo oltre due ore e mezzo di gara entrava di nuovo in campo la vettura di servizio per gestire la Duqueine del WTM by Rinaldi, ferma nella ghiaia in T14. A poco più di un’ora dalla bandiera a scacchi, a ranghi nuovamente ricompattati, ultimo giro di cambi, con Pipo Derani ora a dover gestire Mathy Jaubert di IDEC, Charles Milesi del Panis VDS e Theo Pourchaire di APR, con Matthieu Vaxivière in P7 assoluta per AF Corse.

La gara perdeva altri due protagonisti, con la Mercedes di Iron Lynx, team ricordiamo campione in carica delle GT3, ferma per problemi all’acceleratore, ed il polesitter Reshad de Gerus di Duqueine che chiudeva la propria gara anticipatamente al box.

A Jaubert quindi la testa della corsa con 50’ sul cronometro, con Derani a resistere agli attacchi di Milesi, ma da dietro un Vaxivière indemoniato risaliva addirittura sino alle spalle del leader, il quale doveva ringraziare una Full Course Yellow generata dalla Ligier LM P3 di Eurointernational.

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La vettura di IDEC Sport sentiva sul collo il fiato del transalpino, ma un ulteriore colpo di scena nei minuti finali prorogava l’inevitabile, con Derani a chiudere, forse senza freni, una bella gara per il team svizzero. Contestualmente si fermava in pista anche la Ginetta di DKR.

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Era il momento dell’ultimo splash, e al box AF Corse propendevano per un cambio gomme, al contrario di IDEC Sport. La mossa si rivelava vincente e nelle sole due tornate green a disposizione Vaxivière aveva la meglio su Jaubert, che comunque portava a casa un primo importante successo di classe per IDEC Sport e Genesis Magma Racing insieme a Jamie Chadwick e all’enfant du pays Dani Juncadella. A seguire i vicecampioni del Panis VDS e Vector Sport, premiati dalla strategia.

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Strategia che ha permesso anche a CLX Motorsport di trionfare tra le LM P3 davanti ai geni del pit di RLR MSport e ad Inter-Europol. Nelle GT, dietro alle Dames, che si rifanno della sfortuna nell’edizione 2024, la Ferrari #57 di Kessel Racing e la Porsche Proton.

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Il prossimo appuntamento con la serie endurance europea è per il 4 maggio a Le Castellet. Nel mezzo, l’endurance mondiale a Imola fra appena due weekend.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Barcelona

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ELMS – A Barcelona, De Gerus beffa tutti. Giorgio Roda non fallisce tra i Pro/Am. Iron Lynx, prima pole con Mercedes.

Tutti si attendevano uno scontro fratricida in casa Inter-Europol nelle qualifiche di Barcelona, o al limite la prestazione dei tanti piloti di categoria superiore, quali Cairoli, Albuquerque o Blomqvist. Invece è di Reshad De Gerus la prima pole position dell’anno in ELMS.

Il pilota belga di Duqueine ha fissato nel finale i cronometri sull’1.27.664, lasciandosi alle spalle le ben più titolate guide di Iron Lynx, Inter-Europol e CLX Motorsport. Chiude la top five Mathys Jaubert, giovane promessa di IDEC Sport. Solo P9 per Luca Ghiotto appena dietro altri due brutti clienti quali Theo Pourchaire e Charles Milesi.

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Giorgio Roda dal canto suo non ha fallito tra i Pro/Am. Ormai la qualifica è un suo feudo e, nonostante una buona prestazione da parte di PJ Hyett, terminato dietro per poco più di 2 decimi. ha riportato l’ennesima pole position di categoria col tempo di 1.31.110. Assai più lontani gli altri competitor, capeggiati da Rodrigo Sales e da Francois Perrodo. La sessione è stata interrotta per le uscite di strada quasi simultanee da parte di Georgios Kolovos del DKR in curva 9 e dello stesso Sales per TDS in T4.

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Adrien Closmenil si è aggiudicato l’avvincente turno delle LM P3 con CLX Motorsport, ormai di casa in Catalunya, ed il tempo di 1.36.188. Alle spalle del francese la lotta sul filo dei decimi ha premiato Rik Koen del team Virage su Ian Aguilera di Eurointernational e Jean-Baptiste Lahaye di Ultimate.

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Infine fra le GT3, debutto vincente di Martin Berry e di Iron Lynx con la Mercedes, autore di 1.42.257 sul nuovo acquisto delle Iron Dames Celia Martin. Alle loro spalle Clement Mateu con l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman, a propria volta seguito da una muta di Ferrari. Sappiamo però che i factory driver del Cavallino, Molina, Rigon e Serra in testa a tutti, potranno aiutare non poco a sovvertire il pronostico in gara.

Lo start della 4 Ore di Barcelona è per domani alle ore 12.00. Diretta streaming gratuita sul sito della ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Inter-Europol prenota la prima fila a Barcelona

Uno-due come nel Prologo per Inter-Europol nelle libere 2 della 4 Ore di Barcelona. Il primo stint di Tom Dillmann e Luca Ghiotto è stato decisivo, col campione IMSA LM P2 autore di 1.28.741, quasi 2 decimi meglio del pilota veneto.

La sfuriata iniziale vede Tom Blomqvist di CLX Pure Rxcing inseguire a oltre 6 decimi ed è quasi un secondo che separa il leader da Alex Quinn, il migliore tra gli equipaggi Pro/Am, di Algarve Pro Racing, a riprova del passo incredibile del team polacco in questo season opener.

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Quentin Antonel dal canto suo ha ribadito l’ottimo stato di forma suo e della sua Ligier, superando nel finale l’esperto Mathieu Lahaye di ben 4 decimi col tempo di 1.38.446. Siamo comunque lontanissimi dal limite segnato tra le LM P3 proprio dall’alfiere di M Racing nel Prologo.

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Infine, è tris Ferrari tra le GT3, con Miguel Molina, Lilou Wadoux e Davide Rigon ad occupare totalmente il podio virtuale di questa sessione. Al vincitore di Le Mans 2024 il best lap di giornata con 1.41.350, appena 65 millesimi meglio della 296 GT3 #50 del Richard Mille AF Corse.

Quattro le neutralizzazioni nei 90’ a disposizione, una prima causata proprio dalla Ferrari capolista, senza particolari conseguenze. A metà sessione è apparsa anche la red flag causata da un’uscita di strada di PJ Hyett al volante di “Spike the dragon” l’Oreca LM P2 Pro/Am di AO by TF. La vettura è uscita nuovamente nei minuti finali con Dane Cameron alle guida. Alla sessione non ha invece partecipato la Duqueine del WTM by Rinaldi, alle prese con un problema tecnico.

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Ieri sera nel tradizionale Bronze Test è stato Giorgio Roda, come da copione, a svettare col tempo di 1.32.456, lasciando a quasi 1” Georgios Kolovos. Tutto è pronto per le prime qualifiche stagionali, che prenderanno il via alle 15.05, godibili sul sito della ELMS e sui relativi canali social.

P.S.: Se vi va, andate a dare un’occhiata anche alla puntata Live da Barcelona del nostro podcast QUI.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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WEC – A Imola in Lexus torna Masson per Barnicoat, in attesa dell’abbraccio dei tifosi in Piazza Matteotti

Diffusa, come sempre con largo anticipo, l’entry list della 6 Ore di Imola, secondo appuntamento del World Endurance Championship.

Rispetto al season opener di Lusail, solo due le modifiche ai 36 equipaggi: Esteban Masson torna al volante della Lexus di Akkodis ASP a causa dei postumi dell’infortunio avvenuto in mountain bike al pilota britannico che gli hanno già impedito di prendere parte alle 12 Ore di Sebring IMSA.

Masson, che ora fa parte della line-up del Panis VDS in ELMS, è stato titolare lo scorso anno per il team francese, e si alternerà sulla RC F GT3 #78 insieme a Finn Gehrsitz e ad Arnold Robin.

L’altra variazione riguarda gli equipaggi delle Aston Martin Valkyrie LMH, che saranno composti dai soli Harry Tincknell e Tom Gamble sulla #007 e da Alex Riberas e Marco Sørensen sulla #009. Assenti quindi rispetto al Qatar Ross Gunn e Roman DeAngelis; Questa dovrebbe essere anche la line-up per Spa del THOR Team a causa della concomitanza del terzo round della serie mondiale con l’appuntamento IMSA di Laguna Seca.

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In attesa del BoP specifico, ricordiamo che il programma di Imola inizierà già giovedí 17 aprile con la presentazione pubblica in Piazza Matteotti, come avvenuto lo scorso anno, a partire dalle 16.30. (ATTENZIONE, ORARIO CORRETTO). L’azione in pista partirà invece venerdí 18 aprile alle 11.15 con le prime libere. Qualifiche sabato 19 dalle 14.30 e start della gara 13.00 di domenica 20 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list di Imola

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ELMS/WEC – Jamie Chadwick; “Il progetto Genesis Magma Racing sarà cool”

Tra le new entry di questa stagione dell’European Le Mans Series c’è Jamie Chadwick, tre volte campionessa della Formula W, poi protagonista in Indy NXT, e ora presso IDEC Sport in fase di apprendistato per il progetto Genesis Magma Racing Hypercar.

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Jamie, non è la tua prima esperienza sulle macchine coperte (British GT e ADAC), anche se data qualche anno. Questo weekend segna un cambio di direzione per te? “Non lo chiamerei un cambio di direzione ma l’inizio di un apprendistato insieme a Genesis Magma Racing per mezzo di IDEC Sport. Sono ovviamente emozionata di questo programma in ELMS.”

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Quest’anno peraltro correrai a Le Mans con IDEC.. “Anche questo fa parte del progetto in partnership con Genesis Magma Racing, sviluppare le competenze e la conoscenza dei tracciati in una classe competitiva quale la LM P2 insieme ai miei compagni Mathys (Jaubert) e Dani (Juncadella) in ciò che è stato denominato “trajectory program” e che si coronerà col debutto della Hypercar.”

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Nel paddock ti ritrovi con tante presenze del gentil sesso. Ben 13 pilotesse nelle varie serie, poi anche team manager, ingegneri, meccanici. Cosa ne pensi di ció, tu come pilotessa di alto profilo? “Credo che le corse di durata possano essere una chiave per entrare in questo sport, basti pensare al cammino delle Iron Dames, forse le maggiori responsabili di questo cambiamento. Spero che queste presenze possano ispirare altre pilotesse ad intraprendere questo percorso e a confrontarsi con un parco di competitor di tutto rispetto.“

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Come giudichi la tua esperienza in Indy NXT? “E’ stata un’esperienza molto bella. Molto divertente e mia ha dato la possibilità di correre su piste diversissime fra loro, fra cui gli ovali ed aggiungere ulteriori elementi alle mie capacità. Anche se è molto differente da ció che sto preparando ora, mi ha comunque dato l’opportunità di imparare.”

Ricordiamo che Jamie Chadwick è stata la prima rappresentante del gentil sesso a vincere una gara in Indy NXT su un circuito stradale, a Road America lo scorso anno. In precedenza Ana Beatriz e Pippa Mann avevano trionfato nella serie cadetta nel 2008-2010, ma su ovale.

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Quanto è stretto ora il tuo legame con Genesis Magma Racing? “E’ una relazione fantastica e la stiamo sviluppando. Stiamo progredendo congiuntamente nell’apprendimento e nel progetto.” Ma hai già visto qualcosa al riguardo? “Si qualcosa ho visto (ride) e ti assicuro che sarà veramente cool”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Dillmann trascina nuovamente Inter-Europol nelle libere 1 di Barcelona

Non si scherza più (si fa per dire) sul circuito di Barcelona, dove poco fa sono terminate le prime libere della 4 ore ELMS.

Inter-Europol riprende da dove aveva lasciato, con Tom Dillmann a prendere subito il largo nella lista dei tempi con 1.29.333. Siamo comunque ancora lontani mezzo secondo dall’uno-due segnato dal team polacco in coda alla prima giornata del Prologo, ma anche 4 decimi meglio di Matteo Cairoli, che succede al campione IMSA LM P2 nella graduatoria. A 6 decimi seguono ancora Tom Blomqvist di CLX Motorsport e Mathys Jaubert di IDEC Sport. A Bent Viscaal di Proton la palma del migliore tra gli equipaggi Pro/Am.

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Anche Adrien Closmenil e CLX Motorsport proseguono col trend positivo segnando il best crono fra le LM P3 con 1.37.536. Anche qui siamo lontani mezzo secondo dalla migliore prestazione nei test collettivi obbligatori da parte di Quentin Antonel di M Racing, il quale chiude in P4 dietro anche alle Ligier di Racing Spirit of Leman e Team Virage. Gli unici esemplari iscritti di Ginetta e Duqueine chiudono piuttosto staccati la lista di categoria.

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Uno-due Ferrari infine in GT3 grazie a Riccardo Agostini e Daniel Serra, con la 296 GT3 #50 di AF Corse, condivisa anche con Custodio Toledo e Lilou Wadoux, accreditata di 1.40.985, 2 decimi meglio dell’alfiere di Kessel Racing e vicinissima alla migliore prestazione ottenuta lunedí mattina dalla McLaren di United Autosports. Completa il podio virtuale odierno la Porsche Proton di Alessio Picariello.

La sessione si è svolta senza particolari intralci; da segnalare solo una breve Full Course Yellow a metà dei 90’ previsti causata da Ryan Cullen di Vector Sport ed una ancor più fulminea bandiera rossa nei minuti finali.

Il programma proseguirà con la consueta mezz’oretta riservata ai piloti bronze ranked a partire dalle 16.10.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS/IMSA – Bruni: “Vorrei trascorrere più tempo in America”

Abbiamo approfittato della consueta disponibilità di Gianmaria Bruni, per tutti ormai da tempo immemore Gimmi, per scambiare quattro chiacchiere relativamente alla sua nuova avventura in European Le Mans Series con JMW Motorsport, e non solo.

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Gimmi, auto nuova, brand vecchio, fa buon brodo? “Eh vediamo (ride). Per me qui è tutto nuovo anche perchè non sono uno specialista e nemmeno un amante delle GT3. Non mi piace l’ABS ma le corse son cambiate da quando correvano le vere GT e allora va bene cosí.”

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Nel Prologo appena concluso siete andati bene: “Benino dai, anche perchè come dicevo mi devo adattare al meglio all’ABS. Le uniche esperienze che ho avuto fin qui sulle GT3 sono state la 24h di Spa con Alessandro Pier Guidi nel 2015, dove peraltro vincemmo in Pro/Am, qualche gara in Asia, poi più nulla.”

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Ma tu ormai hai già un piede in America… “Sí, sabato sarò già a Long Beach. Dopo una settimana dovró riadattarmi (ride)” Per te è già il secondo anno sulla Porsche 963: come ti trovi con JDC? “Molto bene. E’ capitata l’occasione e l’ho presa al volo, anche perchè, rispetto a Proton, che quest’anno puntava solo all’Endurance Cup, loro facevano tutta la stagione.”

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“Il team ha fatto un test a fine novembre insieme ad altri piloti Porsche e alla fine mi hanno scelto. Mi piacerebbe continuare con loro anche l’anno prossimo e spendere più tempo in America invece di fare avanti indietro con l’Europa. Io poi sono un amante delle gare americane. E’ un piccolo team e mi trovo a mio agio.”

Con Tijmen (van der Helm) infine, com’è il rapporto? “E’ un bravo ragazzo e sta crescendo. Sono sicuro che presto riuscirà a fare quel passo in più…”

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Gianmaria Bruni ricordiamo due volte campione WEC GTE-Pro, quattro volte vincitore a Le Mans tra GT2 e GTE-Pro, vincitore a Daytona tra le LM P2 nel 2023, due volte campione GT ELMS. Scusate se è poco…

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo