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WEC/USCC – Porsche svela la sua LMDh

Porsche ha tolto i veli alla sua LMDh, la nuova arma per il ritorno fra i prototipi del marchio di Stoccarda.

Al volante di un raggiante (come sempre peraltro) Fred Makowiecki, la vettura, ancora senza nome, ha svolto oggi il primo rollout sulla pista di Weissach in livrea camo.

Mako_LMDh

Thomas Laudenbach (Vice Presidente del Motorsport) ha affermato via social “Siamo molto orgogliosi di questo passo importante nel processo di sviluppo della nostra nuova contender nel WEC ed in IMSA per il 2023.”

Mentre il popolare Mako ha aggiunto “Il mio primo pensiero è andato a tutte le persone che hanno lavorato cosí tanto in questi mesi per mettere la Porsche LMDh in pista. Essere qui a rappresentarli è stato molto emozionante.”

LMDH2

Originariamente previsto per la fine del 2021, il collaudo della Porsche LMDh segue di poche settimane la prima presa di contatto – meno pubblica – della Peugeot 9X8 che, a differenza della vettura tedesca, è stata iscritta, a termini di regolamento, in quanto LMH, alla prossima stagione del World Endurance Championship e alla 24 Ore di Le Mans.

E’ stato però precisato nientemeno che dal CEO WEC, Fréderic Lequien, che l’innovativa Hypercar del Leone non potrà partecipare alla prossima Le Mans se prima non disputerà almeno un’altra prova della serie mondiale. Assai improbabile però che, non essendo ancora terminata la fase di omologazione della 9X8, la vettura riesca a scendere in pista con almeno un esemplare alla 1.000 miglia di Sebring di metà marzo; l’appuntamento più fattibile pertanto a Spa il 7 maggio.

Su altre pagine avrete invece letto del contratto che legherà Valentino Rossi ad Audi mediante il team WRT nel Fanatech GTWC. Il popolare sette volte campione della MotoGP avrebbe optato con la casa tedesca, dopo un primo lungo flirt con Ferrari, con l’assicurazione di guidare in futuro la nuova LMDh dei quattro cerchi alla classica della Sarthe, anche se da indiscrezioni il programma – che dovrebbe sfruttare la medesima base tecnica, fornita da Multimatic – di Porsche, sia stato a forte rischio cancellazione.

Piero Lonardo

Foto: Porsche

Day2021

USCC – I 61 da record per Daytona

Con la consueta puntualità la giornata dell’endurance si conclude, dopo l’annuncio degli iscritti al WEC, con l’entry list della 60ma Rolex 24 at Daytona.

61 vetture, suddivise nelle cinque categorie: 7 DPi, all’ultima apparizione sul tracciato della Florida, 10 LM P2, 9 LM P3 e addirittura 35 GTD, di cui ben 13 GTD Pro, appartenenti a 10 marchi diversi. Si tratta della seconda maggiore partecipazione dopo i 67 del 2014, vale a dire la prima gara dopo il “merge” fra Grand-Am ed ALMS.

Le ultime addizioni riguardano la Mercedes AMG GT3 Evo del Sun Energy 1 per Kenny Habul, Luca Stolz, Fabian Schiller ed il nostro Raffaele Marciello e la Porsche 911 GT3 R del GMG Racing per Kyle Washington, James Sofronas, Jeroen Bleekemolen e Klaus Bachler, entrambe tra le GTD.

Del resto, confermato l’equipaggio dell’Aston Martin Vantage GT3 del Northwest AMR con Charlie Eastwood e David Pittard, quest’ultimo a far compagnia, come nella serie mondiale, a Paul dalla Lana e Nicki Thiim.

Curiosamente, la lista, che evidenzia i due piloti per vettura che prenderanno parte alla qualifyng race di 100’ che chiuderà la Roar Before the 24 domenica 23 gennaio, non riporta alcuni piloti già confermati come per il caso della Ferrari del Cetilar Racing, dove risultano i soli Roberto Lacorte ed Alessio Rovera ma non Antonio Fuoco e Giorgio Sernagiotto.

Emesso anche il BoP specifico, con GTD e GTD-Pro che condivideranno, almeno per ora, le medesime equivalenze. Per ciò che può valere, la più leggera sarà la McLaren 720S GT3 con 1.295 kg a vuoto, mentre la più pesante sarà la Mercedes AMG GT3 Evo con 1.350 kg. Le Aston Martin correranno col serbatoio più capiente (107 litri) mentre la più parca nei consumi pare essere la Corvette C8.R con 90; ricordiamo che la versione GT3 della Corvette è al debutto assoluto in pista.

Appuntamento quindi alle 11.15 AM locali di venerdí 21 gennaio con la prima sessione della Roar e l’apertura del WeatherTech SportsCar Championship. Lo start della 60ma Rolex 24 at Daytona alle 01.40 PM ET di sabato 29 gennaio.

Piero Lonardo

L’entry list della 60ma Rolex 24 at Daytona

Foto: IMSA

2021 Rolex 24,

USCC – Risi Competizione cala gli assi per Daytona

Come da indiscrezioni sarà ancora Risi Competizione a difendere i colori del Cavallino in GTD Pro a Daytona, e per l’occasione lo farà con tutti factory driver.

Sulla 488 GT3 contraddistinta dal canonico numero 62 saliranno infatti i campioni del mondo in carica GTE-Pro WEC Alessandro Pier Guidi, già vincitore della Rolex 24 nel 2014, e James Calado, coadiuvati dal terzo attore della vittoria assoluta alla Petit Le Mans 2019, Daniel Serra.

A completare questa line-up d’eccezione Davide Rigon, che già fece parte della spedizione dello scorso anno, terminata col quarto posto finale in GTLM dopo una gara tutta d’attacco. Non si conoscono ancora eventuali piani futuri per il proseguo della stagione da parte del team di Houston.

Questa dovrebbe essere l’ultima vettura GTD-Pro mancante all’appello. Oltre al completamento delle line-up di alcuni equipaggi, primo fra tutto quello dell’Aston Martin ufficiale schierata per Paul dalla Lana e Nicki Thiim, mancherebbero all’appello dell’entry list, che dovrebbe essere diffusa nelle prossime 24 ore, solamente altre due vetture, entrambe appartenenti alla classe GTD.

Ciò dovrebbe portare il totale complessivo a ben 61 unità, un balzo enorme rispetto alle 49 dello scorso anno.

Piero Lonardo

Foto: Risi Competizione

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WEC – 39 vetture per la Season 10!

Annunciata poco fa l’entry list della decima stagione del World Endurance Championship. Ai nastri di partenza della serie mondiale ben 39 vetture, con una leggera predominanza dei prototipi sulle GT (21 contro 18).

Tra le Hypercar, oltre ai campioni in carica di Toyota e le già note presenze di Glickenhaus ed Alpine (una vettura ciascuno, con i francesi ancora con la “vecchia” A480 in attesa della nuova LMH), fanno capolino ben due Peugeot 9X8, affidate a Paul di Resta e Loic Duval, facenti parte del “settebello” annunciato già a Monza.

La nuova arma del Leone come noto ha già iniziato i primi shakedown e dovrebbe procedere con l’omologazione in tempi brevi, anche se non è certa la partecipazione a tutta la stagione. Omologazione che avrebbe frenato l’ammissione di ByKolles, che ha presentato una domanda di iscrizione per la nuova LMH sotto l’egida dello storico nome Vanwall, rigettata – questo almeno secondo indiscrezioni fornite dal team ad un altro media – proprio per i tempi ignoti di omologazione.

Esplosione della classe LM P2, con ben 15 unità, ovviamente tutte Oreca 07, di cui solo 3 Pro/Am. I campioni in carica del WRT, che proporranno l’ex Jota Sean Gelael, raddoppiano gestendo anche la vettura del Realteam con il campione in carica Pro/Am ELMS Rui Andrade.

Due dei campioni assoluti ELMS transfuga del team belga, Robert Kubica e Louis Deletraz, costituiranno invece l’asse portante del debutto Prema nella categoria insieme al 21enne Lorenzo Colombo, proveniente dalle monoposto.

Un’altra delle novità di grido, già nell’aria, è la presenza del Team Penske, che farà fare apprendistato ai nuovi piloti Porsche LMDh, Dane Cameron e Felipe Nasr, insieme all’esperto Manu Collard.

Ritorna inoltre G-Drive, con una sola vettura listata per James Allen e Renè Binder, mentre tra le riconferme, già note da tempo le line-up di Ultimate, United Autosports ed AF Corse, questi ultimi con i campioni GTE-Am Alessio Rovera, Francois Perrodo e Nicklas Nielsen, Inter-Europol schiererà al fianco dei rientranti Kuba Smiechiwski ed Alex Brundle, l’ex F1 Esteban Gutierrez, al debutto tra le ruote coperte.

Vector Sport annuncia Ryan Cullen quale terza forza insieme a Sebastien Bourdais e Nico Mueller, mentre Jota riproporrà parzialmente la line-up terza classificata lo scorso anno, con Will Stevens al posto del ritirato Anthony Davidson sull’Oreca #38 ed un equipaggio totalmente nuovo, formato da Oliver Rasmussen, l’ex-IndyCar Ed Jones e Jonathan Aberdein sulla #28.

Ritorno anche per il Richard Mille Racing con la giovane Lilou Wadoux, presente al Rookie Test in Bahrain, e per ARC Bratislava con l’add-on dell’esperto Mathias Beche.

In GTE-Pro, come noto Corvette si aggiunge a Ferrari e Porsche con una C8.R per Nick Tandy e Tommy Milner. Il Cavallino per ora ha annunciato i soli capisquadra Alessandro Pier Guidi e Miguel Molina, mentre Porsche sappiamo giä avere riconfermato Gianmaria Bruni e Richard Lietz, con Michael Christensen che invece riprende il sedile al fianco di Kevin Estre al posto di Neel Jani.

Praticamente confermato in toto il lotto delle GTE-Am, dove torneranno a darsi battaglia Ferrari, Aston Martin e Porsche. Sul fronte del Cavallino, AF Corse tornerà a schierare due vetture, col ritorno di Toni Vilander insieme a Simon Mann e Christoph Ulrich, cosí come Iron Lynx, che mantiene anche l’impegno Iron Dames con Rahel Frey.  Rientro invece per Spirit of Race, con una 488 GTE Evo per Franck Dezoteaux e Pierre Ragues.

Ritornano anche tutte e cinque le Porsche di Dempsey-Proton, Project 1 e Gulf GR, cosí come le tre Aston Martin di TF Sport, D’Station e Northwest AMR. Novità di grido per quest’ultima con l’ex-campione GTE-Pro Nicki Thiim al fianco di Paul dalla Lana e del britannico David Pittard.

L’attesa in pista per questa stagione del decennale si dovrebbe concludere – pandemia permettendo – il 12/13 marzo prossimi, col prologo di Sebring.

Piero Lonardo

L’entry list della Season 10 WEC

Foto: WEC

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Asian LMS – Il punto ad un mese dallo start di Dubai

Reso noto nella giornata di lunedí un cambiamento nella schedule dell’edizione 2022 dell’Asian Le Mans Series. Le due competizioni del primo dei due doubleheader previsti, quello di Dubai, si svolgerà sabato 12 e domenica 13 febbraio anzichè, come originariamente previsto, nelle giornate di venerdí e sabato. Ció a seguito di una modifica della giornata lavorativa locale decisa dal governo.

L’occasione è utile per fare il punto sulla serie asiatica, ad un mese dallo start. Sono state iscritte ben 39 vetture, anche se però la parte del leone la fanno le GT con ben 24 entry fra GT e GT-Am, mentre fra i prototipi alle 10 LM P3 fanno contrasto le sole 4 LM P2, tra cui un unico equipaggio Pro a cura del Nielsen Racing.

Lo scorso anno erano 7 le LM P2 iscritte, tra cui solo 2 come LMP2/Am, appartenenti a 5 squadre diverse. Nessuno di questi team ha deciso di rinnovare la sfida, a parte i bicampioni del G-Drive, ma in LM P3.

Venendo agli equipaggi,  sarà il neoacquisto Ben Hanley a tentare di agguantare l’invito automatico alla prossima 24 ore di Le Mans per il Nielsen Racing  insieme a Rodrigo Sales e a Matt Bell. Il team britannico schiererà anche una Ligier LM P3 per i campioni in carica della Michelin Le Mans Cup Colin Noble an Anthony Wells.

Restando nella classe regina, il Graff schiererà un equipaggio Pro/Am per i protagonisti delle LM P3 David Droux, Sebastian Page ed Eric Trouillet, mentre High Class Racing oltre ai “soliti” Dennis Andersen ed Anders Fjordbach proporrà lo statunitense Kevin Weeda. Ancora da definire infine l’effort dell’ARC Bratislava con l’unica Ligier presente del patron Miro Konopka.

Tra le LM P3, nonostante il pari numero di entry rispetto al 2021, si segnala l’assenza dei campioni in carica di United Autosports, ma anche di due squadre di valore assoluto quale RLR MSport e DKR Engineering, e fa specie soprattutto l’incertezza riguardo gli equipaggi.

Le uniche compagini già definite infatti, oltre al Nielsen Racing riguardano il Rinaldi Racing, con Torsten Kratz, Hendrik Still e Leo Weiss, e il CD Sport, con Nick Adcock, Edouard Cauhaupe, e Michael Jensen.

Un po’ di tranquillità in più tra le GT, dove dovrebbero essere rappresentati ben 7 marchi diversi, tra cui spiccano le nuove BMW M4 GT3 del Walkenhorst Motorsports e le Ferrari schierate da AF Corse, Kessel Racing e Rinaldi Racing. Su quest’ultima 488 GT3 Evo si dovrebbero alternare Davide Rigon, Rino Mastronardi e David Perel.

Una delle Ferrari AF Corse sarà inoltre presente come APN Monaco per Vincent Abril, Louis Prette – già entrambi presenti con questa denominazione su una Porsche Proton a Le Mans 2019 – più lo statunitense Conrad Grunewald.

Tre le Aston Martin iscritte, tra cui rinnova il TF Sport, che proporrà ancora due vetture: la prima con Johnny Adam, il portoghese Henrique Chaves e a John Hartshorne (assieme anche nell’ELMS) e la seconda sotto l’egida dell’Oman Racing Team per Charlie Eastwood, Ahmad Al Harty e Sam De Haan.

Il Garage 59 invece lascia dopo tre stagioni le Vantage per due  McLaren, portando a quattro le 720S GT3 insieme ai due esemplari di Inception Racing.

Herberth Motorsport, campioni in carica della categoria, sono altresí attesi alla difesa del titolo con  ben tre Porsche 911 GT3 R; sempre sulle GT di Stoccarda la novità S’Aalocin by Kox Racing per gli olandesi Peter e Stéphane Kox e Nico Pronk,

Novità dell’ultimo momento Attempto Racing, che sbarca nella serie asiatica schierando un’Audi R8 LMS Evo II per il team owner Alex Aka ed il britannico Finlay Hutchison.

Ricordiamo che gli inviti automatici alla 24 Ore di Le Mans 2023 sono stati ridotti, anche in funzione dei recenti accordi con SRO, ai soli vincitori delle categorie LM P2, LM P3 e GT.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

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USCC – Ecco gli equipaggi BMW per Daytona!

Finalmente resi noti gli equipaggi BMW GTD-Pro per il season opener del WeatherTech SportsCar Championship.

Le due nuove BMW M4 GT3 saranno guidate da Augusto Farfus, Connor De Phillippi, John Edwards e Jesse Krohn, tutti vincitori in GTLM tra il 2019 ed il 2020 con la M8 GTE (il brasiliano in entrambe le occasioni), che occuperanno l’abitacolo della #25, e da Philipp Eng, pure vincitore nel 2019, a Marco Wittmann, Nick Yelloly e Sheldon van der Linde con la #24.

Krohn e van der Linde risultano ingaggiati solo per Daytona, mentre gli altri sei driver saranno nuovamente della partita a Sebring. Ulteriori informazioni sulla composizione degli equipaggi per il resto della stagione, in attesa del programma LMDh 2023, a tempo debito.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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WEC – Bourdais approda in Vector Sport

Sebastien Bourdais si appresta a competere nel World Endurance Championship con Vector Sport. Il quattro volte campione ChampCar alternerà il programma nel WeatherTech SportsCar Championship col Team Ganassi alla nuova avventura in LM P2 col team britannico, al debutto nella serie e nella categoria.

Bourdais affiancherà il driver Audi Nico Mueller, già annunciato a fine anno, mentre il terzo pilota, obbligatoriamente silver ranked, sarà reso noto in seguito. L’operazione ricordiamo è diretta da Gary Holland, al timone dell’effort condotto alla scorsa 24 Ore di Le Mans da parte di Risi Competizione sempre con un’Oreca 07 e con Bourdais nell’equipaggio.

Da notare che Bourdais, plurivincitore a Sebring (2 vittorie assolute nel 2015 e nel 2021) e a Daytona (una assoluta nel 2014 e due di classe nel 2006 e nel 2017), non ha mai disputato una stagione intera nella serie mondiale, ed è alla sola seconda esperienza con le LM P2, dopo appunto Le Mans 2021.

Stante il doppio impegno concomitante, il driver transalpino sarà atteso ad un notevole tour de force nel weekend della cosiddetta “Super Sebring* del prossimo marzo .

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

Hadrpoint

USCC – Stefan Wilson con Hardpoint, terza vettura per Proton, Lietz con Wright Motorsports a Daytona

Debutto di Stefan Wilson tra le GT con il team Hardpoint. Il fratello del compianto Justin, grazie ai buoni uffici del Cusick Motorsports. debutterà a Daytona a 10 anni esatti dalla vittoria del fratello coadiuvando i regular Katharine Legge e Rob Ferriol.

Wilson, tre start alla Indy 500, parteciperà anche alle restanti prove dalla Michelin Endurance Cup. A completare l’equipaggio nel season opener, Nick Bouille.

Proton Competition invece triplica addirittura: di poco fa l’annuncio che un’altra Mercedes AMG GT3 Evo verrà schierata in GTD-Pro a Daytona per Dirk Mueller, Patrick Assenheimer ed Austin Cindric.

La vettura, che correrà col #15, si aggiunge alle altre due, una Mercedes ed una Porsche, che il team di Christian Ried porterà in gara nel season opener per Maro Engel, Jules Gounon e Dani Juncadella e per Julien Andlauer, Matteo Cairoli ed Alessio Picariello, con Cooper MacNeil pronto al doppio impegno tra questi due equipaggi.

Un’altra Mercedes sarà schierata da Winward Racing, trionfatrice in GTD lo scorso anno. Dell’equipaggio vincitore rimangono Russell Ward e Philip Ellis, i quali verranno coadiuvati da Mikael Grenier e Lucas Auer.

Wright

Rimanendo sulle vetture tedesche, sarà nientemeno che Richard Lietz a completare la line-up della Porsche del Wright Motorsports, insieme a Ryan Hardwick, Jan Heylen e Zach Robichon.

Va detto che le 911 GT3 R a partire da quest’anno verranno equipaggiate con un nuovo sistema che permetterà di effettuare il rifornimento dal lato sinistro o destro, a seconda del layout del circuito, permettendo una maggiore sicurezza dei meccanici e migliori performance ai pit stop.

Alla classica della Florida sarà presente anche NTE Sport, che switcherà dall’Audi R8 LMS alla “cugina” Lamborghini Huracàn, con Don Yount, Benjamin Hites, Jaden Conwright e Markus Palttala.

Inception

Una seconda McLaren 720S GT3 oltre a quella del Crucial Motorsports, verrà schierata a Daytona da Inception Racing. La squadra gestita da Optimum Motorsport dovrebbe disputare tutta la stagione con Ollie Millroy e Brendan Iribe, i quali verranno affiancati alla Rolex 24 da Jordan Pepper e Frederik Schandorff, entrambi con precedenti esperienze nel team.

Sempre all’insegna della continuità infine il CORE Autosport, con Colin Braun e Jon Bennett alla decima stagione assieme (nonostante il presunto ritiro di quest’ultimo a fine 2019), anche quest’anno con una Ligier JS P320 LM P3. George Kurtz come lo scorso anno fungerà da terza guida nelle gare lunghe, mentre Nic Jonsson, a lungo coquipier di Tracy Krohn, cosí come lo stesso Braun ad inizio carriera, completerà per la Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Porsche, Optimum Motorsport, Hardpoint

CGR

USCC – Ganassi schiera gli assi dell’IndyCar

Come da previsioni il Team Ganassi porterà a Daytona ancora una volta gli assi dell’IndyCar Series. Sulle due Cadillac DPi V.R. si accomoderanno infatti nientemeno Alex Palou, Scott Dixon e Marcus Ericsson.

Palou e Dixon, sette titoli IndyCar in due, affiancheranno un altro plurititolato delle ruote scoperte, Sebastien Bourdais, atteso ad una stagione di vertice insieme a Renger van der Zande. I due possono vantare quattro vittorie complessive nel season opener, di cui tre assolute (2014, 2019, 2020).

Ericsson dal canto suo, dopo la F1 la scorsa stagione ha avuto i suoi primi successi in IndyCar, trionfando a Detroit e a Nashville, e completerà l’equipaggio della vettura #02 insieme ad Alex Lynn ed Earl Bamber.

A chiudere la line-up per Daytona Kevin Magnussen, che nel 2021 ha pure debuttato nella massima serie di monoposto a stelle e strisce, ma è stato soprattutto protagonista del WeatherTech SportsCar Championship insieme a van der Zande col team Ganassi, cogliendo il successo a Detroit.

Ancora non si conosce con certezza la composizione degli equipaggi per le restanti gare della Michelin Endurance Cup, atteso che la 12 Ore di Sebring è concomitante con l’appuntamento IndyCar del Texas Speedway. Magnussen, dal canto suo, sarà impegnato col programma Peugeot 9X8 Hypercar.

Nel campionato torna anche il Sean Creech Motorsport, ancora, come nel 2021, con una Ligier JS P320 LM P3. Al fianco di Joao Barbosa e Lance Willsey, che ritornano nel team dopo i primi tre outing della scorso anno, uno specialista della categoria quale il danese Malthe Jakobsen e al 20enne vincitore della Porsche Carrera Cup North America, Sebastien Priaulx, nel tentativo di migliorare il prestigioso secondo posto di categoria dell’ultima Rolex 24.

Specialisti di categoria anche nell’equipaggio dell’Oreca LM P2 del Tower Motorsports. L’effort gestito in pista da Starworks infatti allineerà nientemeno che il vincitore di Le Mans e campione in carica WEC Ferdinand Habsburg, il quale ancora una volta condividerà con il neotitolato ELMS (sempre con WRT) Louis Deletraz.

A chiudere la line-up insieme a John Farano, pronto a disputare la sua terza stagione nella serie IMSA, il neocampione LM P2 Pro/Am Rui Andrade. Farano e Deletraz sono attesi a disputare l’intera stagione, mentre Andrade fungerà da terza forza nelle gare lunghe.

Resa nota infine anche la line-up completa della McLaren 720S GT3 iscritta da Crucial Motorsports tra le GTD. Al fianco di Paul Holton a Daytona ci saranno, Lance Bergstein, Jon Miller e Patrick Gallagher. La squadra dovrebbe competere anche nelle restanti gare della MEC, anche se non si conosce ancora la composizione dell’equipaggio che coadiuverà Holton.

Piero Lonardo

Foto: Team Ganassi

KCMG

USCC – KCMG, equipaggio stellare in GTD-Pro. Paul Miller Racing passa a BMW

Ancora novità per la griglia della 60ma Rolex 24 at Daytona, e riguardano tutte le GT3. KCMG mantiene fede alla promessa di schierare una Porsche nella neonata classe GTD Pro e lo fa col botto, ingaggiando un equipaggio di livello mondiale.

A guidare la 911 GT3 R #2 saranno infatti nientemeno che il due volte campione IMSA (GTLM e GTD) Laurens Vanthoor, il campione GTLM 2015 Patrick Pilet, il factory driver Dennis Olsen e lo svizzero Alexandre Imperatori.

Al momento il season opener è l’unica gara confermata per il team di Hong Kong, che conta però di aggiungere altri appuntamenti del WeatherTech SportsCar Championship nel corso dell’anno.

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Chi invece disputerà ancora una volta tutta la stagione è il Paul Miller Racing, che dopo sei anni con Lamborghini, con l’highlight del titolo GTD nel 2018 e le vittorie a Sebring nella stessa stagione e a Daytona nel 2020, passa a BMW.

Sulla nuova BMW M4 GT3 si alterneranno ancora Bryan Sellers e Madison Snow, i quali saranno però costretti a saltare la Rolex 24 in quanto il team non è ancora in possesso della macchina. I piloti per le restanti gare lunghe della Michelin Endurance Cup verranno ufficializzati a tempo debito.

Chi invece a Daytona ci sarà è Alegra Motorsports. I vincitori della GTD nel 2017, oltre a Daniel Morad e Michael de Quesada, destinati quest’anno a disputare le sole quattro gare lunghe della MEC dopo i diversi forfait della scorsa stagione, schiererà a Daytona sulla Mercedes AMG GT3 Evo il factory driver Maximilian Goetz ed il protagonista della Indy Lights Linus Lundqvist.

Definita anche la line-up della nuova Acura NSX GT3 Evo22 del Gradient Racing, pure committata ad un programma limitato alla MEC, che sarà completato dalla giovane promessa della Formula Regional Americas Kyffin Simpson e dal factory driver Mario Farnbacher, oltre che dai team regular Till Bechtolsheimer e Marc Miller.

Sarà infine ancora una volta Townsend Bell a completare l’organico del Vasser Sullivan a Daytona sulla Lexus RC F GT3 #12, schierata in GTD per Aaron Telitz, Frankie Montecalvo e Richard Heistand.

Il popolare pilota californiano, 10 presenze alla Indy 500 e tre volte a podio a Le Mans con una vittoria nel 2016, tutti con le Ferrari di Scuderia Corsa, team col quale peraltro si laureò anche campione fra le GTD nel 2015 insieme a Bill Sweedler, dovrà gestire il doppio incarico di pilota e commentatore della NBC.

Il conteggio delle vetture attese a Daytona ammonta ora a 50 unità, comprese le due BMW ufficiali GTD Pro per le quali si attende ancora l’ufficializzazione degli equipaggi.

Piero Lonardo

Foto: KCMG, Paul Miller Racing