Lamborghini Iron Lynx LMDh logo copia

WEC/USCC – Iron Lynx partner Lamborghini LMDh dal 2024

Ufficializzato poco fa un altro dei segreti di pulcinella dei paddock endurance: Iron Lynx lascia Ferrari e diventa partner ufficiale Lamborghini.

L’accordo fa seguito all’apparizione delle Iron Dames alle Grand Finals in corso a Portimao, e vede il costruttore di Sant’Agata collaborare con l’organizzazione diretta da Deborah Mayer su più fronti a partire dalla prossima stagione.

Si partirà con la Michelin Endurance Cup dove a gennaio verranno schierate tre Huracàn GT3 Evo2, due come Iron Lynx ed una come Iron Dames, alla prossima Rolex 24 at Daytona, contraddistinte dai numeri #19, #63 e #83; queste ultime due parteciperanno anche alle tappe della GT World Challenge Endurance Cup, dove le Iron Dames hanno riportato il trionfo nella categoria Gold Cup all’ultima 24 Ore di Spa.

Ma l’impegno più importante riguarda la nuova Lamborghini LMDh, che a partire dal 2024 verrà schierata da Iron lynx nel World Endurance Championship e nel WeatherTech SportsCar Championship. Il supporto tecnico alle nuove V8 biturbo ibride in fase di realizzazione verrà fornito da Prema Engineering.

Andrea Piccini, Deborah Mayer, Stephan Winkelmann, Giorgio Sanna

L’accordo, che è stato siglato alla presenza di Stephan Winkelmann, CEO Lamborghini, e di Giorgio Sanna, capo della divisione sportiva del marchio, pone fine alla collaborazione tra Iron Lynx e Ferrari, che ha visto fruttare i titoli ELMS tra le GTE nel 2021 e nella Michelin Le Mans Cup tra le GT3 nel biennio 2020-2021. Va inoltre ricordato il terzo posto tra le GTE-Am alla 24 Ore di Le Mans del 2021 e soprattutto la vittoria assoluta alla 24 Ore di Spa nella stessa stagione, dove Alessandro Pier Guidi, Côme Ledogar e Nicklas Nielsen si sono aggiudicati anche il titolo piloti nella Endurance Cup.

Sempre con riferimento alla prossima stagione infine, già dal round ELMS di Portimao si vocifera di un impegno a termine con Proton Competition su Porsche; ancora non è dato sapere però se limitato alla serie europea o se sconfinerà invece anche nel WEC.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini Squadra Corse

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WEC – Peugeot lancia Vandoorne e i giovani Leoni nel rookie test

L’indiscrezione era nota da giorni ma poco fa è stata data l’ufficialità da parte del FIA WEC e da Peugeot Sport: il consueto Rookie Test del Bahrain ospiterà, tra gli altri, Stoffel Vandoorne e altri tre giovani Leoni (dato il marchio, il paragone è assolutamente calzante) sulla 9X8 che di appresta a chiudere la stagione.

Vandoorne non ha bisogno di presentazioni, ex pilota per due stagioni McLaren F1 dopo la conquista del titolo GP2 ed attuale campione in carica della Formula E, il 30enne belga ha già calcato anche il palcoscenico dell’endurance mondiale grazie ad SMP Racing, conquistando il podio assoluto alla 24 Ore di Le Mans del 2019, e Jota Sport con un’Oreca LM P2 nella stagione 2021, sfiorando il successo di categoria. Vandoorne è stato infine protagonista anche dell’ultima 12 Ore di Sebring al volante dell’Acura dell’MSR, quinta al traguardo.

A fare compagnia a Vandoorne sul tracciato di Sakhir, oltre ai titolari Mikkel Jensen e Nico Müller, Yann Erlacher, Maximilian Günther e Malthe Jakobsen. L’alsaziano, figlio e nipte d’arte, dopo un primo approccio in ELMS con la Ligier LM P3, è reduce da sei stagioni consecutive nel WTCC/WTCR, dove si è laureato campione nel biennio 2020-2021.

Günther, 25 anni tedesco, è invece da anni un protagonista della Formula E, dove si è affermato in tre circostanze al volante delle BMW gestite dal team Andretti e per la prossima stagione dividerà l’abitacolo della Maserati insieme ad Edo Mortara.

Infine Jakobsen, il più giovane con i suoi 19 anni, l’assopigliatutto delle LM P3, categoria in cui nella stagione appena conclusa ha monopolizzato le qualifiche ELMS con sei pole in sei gare, conquistando anche il titolo con Cool Racing nel drammatico finale di Portimao.

E’ evidente che, nonostante una line-up già ben definita da tempo, Peugeot guarda avanti e forse sta già pensando di portare una terza vettura a Le Mans per dare filo da torcere a Toyota e Ferrari.

Oltre ai già annunciati Lilou Wadoux, Lorenzo Colombo, Doriane Pin e Finn Gehrsitz, il Rookie Test domenicale sarà anche l’occasione per provare nuovi piloti in vista della stagione successiva. In casa Prema ad esempio sarà della partita l’olandese Tijmen van der Helm, quest’anno al volante con profitto dell’Oreca del TDS X Vaillante in ELMS, mentre in casa United Autosports ci sarà spazio per i protagonisti della Le Mans Cup Daniel Schneider ed Andy Meyrick, come per l’accoppiata australiana formata da Yasser Shahin e Garnet Patterson, ma soprattutto Nelsinho Piquet.

Il 37enne figlio d’arte, dopo gli ormai lontani trionfi in F3 nel campionato britannico e sudamericano ed il biennio in F1 con Renault, ha calcato i palconscenici più vari, tra cui la NASCAR, il RallyCross, la Formula E, dove si è laureato campione nella stagione inaugurale 2014-15, e anche l’endurance, prima con una fugace apparizione con l’Aston Martin GT1 del Team Modena nel 2006 ma soprattutto con Rebellion nel biennio 2016-2017, raggiungendo il podio assoluto in pista con Vaillante LM P2 salvo poi essere squalificati per un’irregolarità tecnica.

Pioggia di inviti invece in Algarve Pro Racing, che alternerà ben quattro piloti: il romeno Filip Ugran, già visto negli ultimi due round ELMS proprio col team portoghese, l’indiano ex-F2 Mahaver Raghunathan, la giovane promessa del motorsport USA Kyffin Simpson e Fred Poordad, già visto quest’anno al volante della Porsche GTE-Am del Dempsey-Proton.

Presente anche AF Corse con la sua Oreca con il factory driver Antonio Fuoco, alla prima esperienza sulla LM P2 transalpina, e Timur Boguslavskiy. Il 22enne russo, Silver Ranked, protagonista delle ultime tre stagioni del Fanatec GTWC con le Mercedes dell’AKKodis ASP Team, potrebbe facilmente essere la chiave di volta per la prosecuzione dell’impegno 2023 del team di Piacenza con Francois Perrodo, ricordiamo in lotta per il titolo Pro/Am, presumibilmente solo in ELMS.

Debutto in Corvette infine per Ben Keating in vista del commitment 2023 in GTE-Am. Ad affiancare il texano, ad un passo dal titolo di categoria con l’Aston Martin del TF Sport, una sicura promessa quale il 21enne argentino Nicolas Varrone, vincitore dal debutto sulla Ferrari del Rinaldi Racing a Le Castellet nel season opener ELMS 2022, il 28enne nativo dello Zimbabwe Axcil Jefferies e nientemeno che Nick Tandy. Il 37enne vincitore di Le Mans 2015, recentemente scaricato dall’effort ufficiale Corvette, potrebbe quindi rientrare su una C8.R GTE per l’ultimo ballo della categoria.

TF Sport dal canto suo lascerà provare la sua Aston Martin oltre che al “nominato” Gehrsitz, anche allo statunitense Ryan Hardwick, vincitore del Bob Akin Award nell’ultima stagione del WeatherTech USCC, in vista del prossimo impegno a Le Mans, mentre sull’altra Vantage del Northwest AMR si alterneranno ben quattro piloti tutti silver ranked ma dalle carriere (ed età) sostanzialmente diverse: Jonathan Hoggard, Patrick Gallagher, Indy Dontje e Lorcan Hanafin.

Da segnalare infine la presenza del giovanissimo protagonista dell’Euroformula Open, il britannico Frederick Lubin, al volante dell’Oreca LM P2 di Vector Sport, e dell’altrettanto giovane olandese Maxime Oosten sulla Porsche del Project 1.

Ancora nessuna conferma invece da parte di JOTA, WRT e Richard Mille Racing, che mantengono le caselline dei piloti TBA. Si attendono novità di rilievo soprattutto da parte delle prime due equipe.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

L’entry list aggiornata del Rookie Test

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GTWC Europe – Comtoyou Racing entra con Audi

Comtoyou Racing ha deciso di entrare con forza nel mondo delle GT3 a partire dalla stagione 2023 del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS. La compagine belga militerà con Audi Sport con tre unità nella Sprint Cup e due nell’Endurance Cup che inizierà da Monza a fine aprile.

Non ci sono informazioni in merito ai piloti che gareggeranno con la squadra di Jean-Michel Baert, team principal che può sicuramente essere soddisfatto al termine di un’impegnativa annata con nel TCR che ha regalato il titolo europeo all’argentino Franco Girolami ed il successo dell’olandese Tom Coronel ai recenti FIA Motorsport Games.

François Verbist, team manager, ha cosí spiegato la decisione di puntare sulla categoria: “Volevamo passare alla GT3 da alcuni anni, Audi Sport ci ha chiesto di farlo. Abbiamo pensato che questo fosse il momento giusto per intraprendere questo nuovo progetto. Tutti sanno quanto il GTWC Europe sia competitivo, il nostro target è quello di stare vicini ai migliori”.

Luca Pellegrini

Foto: Comtoyou Racing

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WEC – La lunga attesa è finita: ecco la Ferrari Hypercar, la 499P! Giovinazzi nel settebello rosso?

Finalmente visibile agli occhi di tutti la nuova Hypercar Ferrari, denominata 499P. La presentazione ufficiale è avvenuta poco fa, nel corso di una serata intercorsa nel paddock di Imola, dove si stanno svolgendo le Finali Mondiali Ferrari, alla presenza dei vertici del Cavallino, a partire dal presidente John Elkann.

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Il comunicato ufficiale, diffuso poco fa da Ferrari, cita: “499P è il nome della nuova Le Mans Hypercar con cui Ferrari affronterà il mondiale endurance FIA WEC nella classe regina a partire dal 2023, ed è un nome che evoca la storia della Casa del Cavallino Rampante. In passato, i prototipi di Maranello avevano nella sigla che li identificava la lettera P, frequentemente anticipata dal numero della cilindrata unitaria del motore. La 499P non fa eccezione. È una vettura frutto di una visione che affonda orgogliosamente le sue radici nel passato, perché è lì che nacque quella leggenda che ancora oggi si perpetua e che ha permesso di ottenere 22 titoli mondiali e 9 vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans, ma rimane fortemente proiettata al domani, sia per i contenuti tecnici che per quelli di design che caratterizzano questo prototipo. Nel disegno della livrea con cui la 499P debutterà nella prossima 1000 Miglia di Sebring, è stato ripreso il celebre schema cromatico già introdotto nelle 312 P degli anni Settanta, che sottolinea anche visivamente il collegamento con una storia interrotta 50 anni fa, ma sempre presente nell’essenza del marchio. Per questo motivo, il numero 50 sarà uno dei due con cui saranno iscritte le vetture di Maranello nel mondiale, mentre l’altro sarà il 51, tra i più vincenti di sempre. Gli equipaggi ufficiali che porteranno in gara la 499P saranno invece oggetto di future comunicazioni.”

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Secondo nostre indiscrezioni del “settebello” (6 piloti titolari più una riserva) – oltre a pescare a piene mani dal nutrito ed ultravincente gruppo dei factory driver di Competizioni GT, la cui forza è stata presentata oggi nella “Sala Senna” dell’autodromo di Imola – dovrebbe fare parte anche Antonio Giovinazzi, reduce dal programma F.E. con Dragon/Penske.

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Tornando alle caratteristiche tecniche della 499P, vettura fortemente voluta dal gruppo guidato con successo da anni dalle Attività Sportive GT diretto da Antonello Coletta e con la direzione tecnica affidata all’Ing.Ferdinando Cannizzo: “Il powertrain ibrido della 499P combina un motore termico, dislocato in posizione centrale- posteriore, a un motore elettrico, sull’asse anteriore. L’unità ICE – Internal Combustion Engine – ha una potenza massima a terra, limitata dal regolamento, di 500 kW (680 cavalli) ed è derivata dalla famiglia dei V6 biturbo stradali. Il motore termico, che condivide l’architettura del propulsore montato sulla 296 GT3, rispetto a quest’ultimo è stato sottoposto a una profonda rivisitazione da parte dei tecnici di Maranello, finalizzata sia allo sviluppo di soluzioni ad hoc per il prototipo, sia all’alleggerimento complessivo; tra le caratteristiche specifiche del sei cilindri a “V” della 499P, inoltre, il fatto che l’unità motrice sia di tipo portante e quindi svolga una preziosa funzione strutturale, rispetto alle versioni che equipaggiano le granturismo da competizione, dove il motore è montato sul telaio della vettura. La seconda “anima” del motopropulsore ibrido è rappresentata dall’ERS – Energy Recovery System – con una potenza massima di 200 kW (272 Cv), un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata, e non richiede di fonti d’alimentazione esterne. Il pacco batterie, con tensione nominale di 900 Volt, beneficia dell’esperienza maturata in Formula 1 sebbene sia stato sviluppato specificatamente per questo progetto. Il motopropulsore è accoppiato a un cambio sequenziale a sette rapporti.”

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La 499P, la cui gestione in pista come noto verrà affidata ancora una volta ad AF Corse, presenta, oltre ad una sofisticatissima aerodinamica, realizzata con il coinvolgimento del Centro Stile Ferrari, sotto la direzione di Flavio Manzoni, presenta tecnologie innovative quali un sistema frenante brake-by-wire, necessario per consentire il recupero della energia cinetica in frenata da parte dell’assale elettrico anteriore e sviluppato per coniugare precisione e velocità di risposta con affidabilità e durata, mentre per la geometria delle sospensioni è stata adottata una soluzione a triangoli sovrapposti di tipo “push-rod”, che permette di raggiungere doti di rigidezza che si traducono in prestazioni di rilievo, che si evidenziano tanto alle velocità assolute più sostenute quanto nella percorrenza delle curve.

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Domani la 499P sarà esposta al pubblico ed effettuerà alcuni giri di pista dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari nelle mani di Alessandro Pier Guidi, insieme alla 296 GT3, già esposta nel paddock imolese, che dovrebbe essere invece guidata da Alessio Rovera.

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Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races, Piero Lonardo

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WEC – E’ attesa per la Ferrari LMH. Intanto Porsche si prepara negli States insieme ad Acura

Mancano poche ore alla presentazione ufficiale della Ferrari LMH, l’Hypercar che segnerà il ritorno del Cavallino dopo 50 anni nella massima categoria endurance. L’attesa si concluderà a Imola domenica 30 ottobre, nell’ambito delle Finali Mondiali Ferrari, dove nel paddock invece fa già bella mostra di sè la 296, la nuova GT3 pronta ad essere utilizzata a partire da Daytona.

L’LMH, cosí come la 296, ha proseguito i collaudi a Monza in settimana, sempre in livrea camo, con due esemplari. I riscontri dei piloti parlano di un’elettronica sofisticatissima che permette un dettaglio infinito di regolazioni, e c’è chi l’ha definita un’astronave.

Ovviamente è attesa anche per la composizione della line-up, che però potrebbe non essere rilasciata domenica, anche se, come anticipato su queste pagine, non si prevedono stravolgimenti rispetto agli equipaggi che stanno attualmente difendendo il primato in GTE-Pro, più un paio di inserimenti mirati ed in rampa di lancio da inizio stagione.

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Anche la concorrenza peró non dorme sugli allori, particolarmente Porsche ed Acura. La nuova LMDh di Stoccarda ha completato un test di durata di ben 36 ore a Sebring prima di portarsi a Daytona, dove ha incontrato gli equipaggi di WTR ed MSR, pure impegnati in vista dell’omologazione dell’ARX-06, che come sappiamo a differenza della 963 correrà solamente nel WeatherTech SportsCar Championship.

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Frattanto la squadra campione IMSA ha confermato la presenza dei suoi assi IndyCar, Simon Pagenaud ed Helio Castroneves, nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup al fianco del titolare Tom Blomqvist, mentre non è ancora noto il nome del secondo driver full-season.

Attendendo l’omologazione finale delle nuove Hypercar, che la FIA e l’ACO prevedono entro il mese prossimo, dopo il season finale in Bahrain, dove forse avremo anche il piacere di vederle impegnate in pista, segnaliamo per chi passerà nel weekend da Imola, anche la mostra fotografica “Imola, Ferrari e le corse” che vedrà gli scatti di due dei fotografi italiani più prestigiosi, Mirco Lazzari e Roberto Viva, presso il Teatro Ebe Stignani di Via G.Verdi di Imola, da domani fino al 6 novembre.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races, Porsche, WTR

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WEC – Le prime informazioni sull’Isotta Fraschini Hypercar

Sapevamo da tempo che la Michelotto Engineering, terminata la collaborazione con Ferrari, stava lavorando con un nuovo costruttore con l’obiettivo di una Hypercar. Avevamo anche letto altrove dell’intenzione di rinnovare un marchio ultrastorico quale Isotta Fraschini, e da lì è stato semplice fare 2+2 fino all’annuncio odierno, che riporta la collaborazione fra i due marchi per la realizzazione della Tipo 6, una nuova LMH con obiettivo Le Mans.

La vettura, del quale è stato distribuito solamente il primo render, è stata sviluppata aerodinamicamente presso la galleria del vento Williams e dovrebbe essere presentata a fine febbraio 2023 a Milano.

Previsto un motore V6 90° turbo di 3 litri capace di erogare 700 HP associato a un propulsore elettrico anteriore da 200 kW, così da raggiungere la potenza complessiva massima ammessa di circa 1.000 HP.

Secondo quanto diffuso, l’intenzione di Isotta Fraschini è di partecipare alla prossima stagione del World Endurance Championship a partire dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps, compresa la 24 Ore di Le Mans.

A parte le informazioni contenute nel comunicato inoltrato stamane però nulla è sin qui trapelato a livello di organico del team – piloti compresi – né tantomeno è stato dato fin qui risalto alla notizia da parte del FIA WEC, un po’ come per Vanwall/ByKolles, che continua a diffondere notizie dei propri collaudi, anche della vettura stradale, che pure Isotta Fraschini ha intenzione di commercializzare in un prossimo futuro, in totale autonomia condivisiva.

Staremo a vedere quindi se questo effort, che vede coinvolta una delle eccellenze del motorsport italiano, andrà effettivamente a compimento nonostante i tempi strettissimi.

Piero Lonardo

Foto: Isotta Fraschini

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WEC – Corvette presente nel 2023 in GTE-Am. Peugeot lancia Mueller in Bahrain

La prossima stagione come sappiamo sarà l’ultima delle GTE nel World Endurance Championship; in attesa delle GT3, il plateau sarà limitato agli equipaggi Am.

A questo scopo Corvette ha ufficializzato la partnership con Ben Keating per l’utilizzo di una C8.R. Il gentleman texano, leader dell’attuale classifica con Aston Martin, potrà avvalersi dell’aiuto di Nicky Catsburg.

Il costruttore statunitense proseguirà inoltre la propria avventura anche negli States, con una GTD Pro per Antonio Garcia, Jordan Taylor e Tommy Milner nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup. Quest’ultimo sarà anche incaricato dello sviluppo della prima vera GT3 della casa, la Z06 GT3.R. Tra i piloti Pro manca quindi all’appello il solo Nick Tandy, che verrà rilasciato da Corvette.

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Frattanto Peugeot ha deciso di avvalersi da subito dei servigi di Nico Mueller, che farà parte della line-up per la 8 Ore del Bahrain che si terrà fra un mese. Mueller prenderà il posto di James Rossiter, elevato ad inizio stagione al rango di titolare sulla 9X8 #94 in sostituzione di Kevin Magnussen, insieme a Loic Duval e Gustavo Menezes.

In casa Vector Sport il posto di Mueller sull’Oreca LM P2 #verrà preso come al Fuji da Renger van der Zande, che riformerà quindi la coppia protagonista in IMSA con Sebastien Bourdais, insieme a Ryan Cullen.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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LMC – Reiter Engineering ed AF Corse si impongono a Portimao dopo il big crash

La prima vittoria del Reiter Engineering nella Michelin Le Mans Cup era ormai nell’aria, ma Freddie Hunt e Mads Siljehaug non avrebbero mai immaginato di ottenerla al termine di una gara completamente stravolta dall’incidente occorso a Jerome de Sadeleer.

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Lo start, nella primissima mattinata, avveniva regolarmente con il polesitter Torsten Kratz del WTM a mantenere la leadership su Hunt, scattato benissimo dalla seconda fila sul neocampione Alexander Mattschull del Racing Spirit of Leman e su Jerome de Sadeleer dell’MV2S.

Come spesso accade però nella serie, la gara è andata subito sotto Safety Car a seguito del contatto tra le due Ligier di Alexander Talkanitsa e di Jonathan Brossard, con quest’ultimo fermo nella sabbia in curva 11. Tra le GT3, era la Honda NSX GT3 #55 del capoclassifica Kristian Poulsen a menare le danze.

Al restart purtroppo qualche indecisione di troppo da parte ha generato caos nelle immediate retrovie, e de Sadeleer, nel tentativo di evitare la vettura di Hunt, si schiantava pesantemente sulle barriere interne del rettilineo, miracolosamente schivato da tutti gli altri concorrenti.

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Il pilota – che avrebbe dovuto disputare anche la gara ELMS con Eurointernational – ne usciva con forti dolori alla schiena e veniva trasportato via elicottero al vicino ospedale, ma la gara subiva un lungo stop per le opportune riparazioni al guard rail.

Dopo oltre un’ora e mezza (ricordiamo che la durata standard dei round della Le Mans Cup è di 1h50’), la direzione gara decideva per fare ripartire la gara mantenendo almeno mezz’ora di regime di corsa libera, spostando opportunamente anche lo start della 4 Ore ELMS.

Dopo il pitstop obbligatorio, Leo Weiss conduceva su Mads Siljehaug, subentrato ad Hunt, mentre tra le GT3 la Mercedes wild-card di Gunnar Jeannette era seguita da presso dalla Aston Martin del Bullitt Racing, che prima mandava fuoti strada la AMG GT3 e poi si toccava anche con la Honda #44.

Con 10’ sul cronometro veniva invocata la Full Course Yellow, ed al successivo restart, con massimo due giri possibili, Siljehaug riusciva a passare il leader e a involarsi verso la vittoria, mentre Colin Noble dl Nielsen Racing riusciva a piazzarsi alle spalle dei vincitori dopo aver avuto la meglio sia su Malthe Jakobsen del Cool Racing, che su Weiss e sui campioni del Racing Spirit of Leman, che vanno a completare il podio.

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L’inevitabile penalità inflitta all’Aston Martin #99 lasciava al comando delle GT3 la Ferrari AF Corse di Kei Cozzolino, qui in una partecipazione one-shot con Koizumi Hiroshi sulla GT3 #51, il quale riusciva a tenere dietro il veterano Jan Magnussen per la prima vittoria stagionale del Cavallino. Il terzo posto di Kristian Poulsen e Kasper H. Jensen è quanto basta per assicurare il titolo all’equipaggio della Honda #55, a invito per Le Mans già acquisito.

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In pista dopo Imola anche la MissionH24, che stanti le condizioni particolari della gara, ha chiuso in P30 assoluta a fronte di un unico stop per ricaricare le celle a idrogeno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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ELMS – Prema, vittoria e titolo. La prima delle Iron Dames. Il finale thrilling premia Cool Racing in LM P3

Dopo gli spaventi della Le Mans Cup del mattino, con il terribile incidente a Jerome de Sadeleer, la 4 Ore di Portimao non ha lesinato emozioni vere, e ha premiato Prema Racing, nuovi campioni ELMS.

_PL53878 (1) L’avvio, ritardato di mezz’ora sotto un’imprevista pioggia leggera, ha subito mescolato le carte in tavola, con la macchina in pole del Racing Team Turkey a scivolare nelle retrovie; purtroppo anche Francois Perrodo sbagliava al primo giro e non riusciva a trarre vantaggio nella classifica Pro/Am.

Era Juan Manuel Correa a dettare il ritmo, incalzato però da Pietro Fittipaldi, che con la vettura di Inter-Europol riusciva a prendere la testa della gara. Sempre per la gioia dei tifosi del team polacco, anche Charlie Crews aveva presto ragione di Mo Smith e si installava al primo posto tra le LM P3. Ricordiamo che all’equipaggio della Ligier #13 bastava un sesto posto per guadagnare matematicamente il titolo di categoria.

In GTE, Sarah Bovy lasciava passare Diego Alessi ma presto riprendeva la testa della categoria con la Ferrari delle Iron Dames

Anche se la pioggia era già sostanzialmente scemata (nessuno ha montato le rain), un paio di Full Course Yellow rimescolavano le carte in tavola, permettendo a Mathias Beche di involarsi su Ferdinand Habsburg, subentrato a Correa, sulla vettura Pro/Am del TDS x Vaillante, cosí come un pit eseguito in regime di green flag penalizzava temporaneamente le signore in rosa a favore dell’Aston Martin #69.

La leadership del TDS si chiudeva all’inizio della terza ora, complice l’ennesima interruzione per un’uscita di pista da parte questa volta di Alex Peroni del team di casa Algarve Pro Racing

Frattanto Malthe Jakobsen, ora sulla Ligier LM P3 del Cool Racing, inforcava giri veloci e, approfittando del contatto proprio fra Beche e Nico Pino, si impossessa della leadership della categoria.

Nel frattempo è ricominciato a piovere, sempre in modo leggero; ma ormai siamo nell’ultima ora e Louis Deletraz, incaricato dello stint finale, non ha problemi a tenere dietro la concorrenza, macinando un distacco abissale su Job Van Uiter e Phil Hanson, i quali si giocano il secondo posto che vale un invito a Le Mans. Il britannico di United Autosports però sbagliava nella lotta con Yifei Ye e chiudeva anzitempo la gara.

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Ma le emozioni non sono finite, perchè Nico Pino esce alla garibaldina dall’ultima sosta, evita per miracolo le altre due macchine del team, e finisce sull’incolpevole John Hartshorne: E’ titolo quindi per Cool Racing, mentre il Racing Team Turkey coglie l’ennesima vittoria, la quarta su sei gare, nella categoria Pro/Am.

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Le Iron Dames possono festeggiare il primo successo nelle serie ACO, davanti all’Aston Martin residua e all’altra Ferrari di Kessel Racing, che si impossessa dell’invito a Le Mans proprio insieme alle tre donzelle. La quinta piazza finale della Porsche Proton basta a Gianmaria Bruni, Lorenzo Ferrari e Christian Ried per conquistare il titolo GTE.

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E’ tutto per quest’anno per l’European Le Mans Series; la serie europea tornerà il 19-20 aprile 2023 con il consueto Prologo a Barcelona, seguito dalla 4 Ore del 23 dello stesso mese.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Portimao

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ELMS – Aitken superlativo ruba il titolo anticipato a Prema. Jakoben 6 pole su 6 in LM P3. Bovy primadonna

Qualifiche come sempre tirate e appassionanti quelle dell’European Le Mans Series, anche nel finale di Portimao. L’obiettivo di Prema Racing e Louis Deletraz era quello di chiudere in anticipo la pratica titolo col punto aggiuntivo della pole position, ma ci si è messo di mezzo Jack Aitken.

Il tester Williams ha regalato la seconda pole position della storia al Racing Team Turkey, col tempo di 1.32.375, scalzando sotto la bandiera a scacchi l’Oreca tricolore per appena 78 millesimi.

In seconda fila partiranno altri due protagonisti del weekend lusitano, Algarve Pro Racing con la #47, ed i residui contender di Panis Racing, che Job Van Uitert non è riuscito ad avvicinare alla vetta per 2 decimi.

Niente da fare nemmeno per AF Corse, che termina in P9 che al contrario vede allontanarsi di un altro punto proprio il rivale del titolo Pro/Am. Sempre per i colori nostrani, da segnalare il dodicesimo tempo di Sergio Campana con la vettura del BHK.

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Ha infiammato anche la lotta per la pole position delle LM P3, che ha visto quali mattatori proprio i due contender per il titolo. Alla fine Malthe Jakobsen è riuscito nell’impresa di conquistare l’ennesima pole position, la sesta su sei gare in stagione, per Cool Racing, col tempo di 1.37.100

Sono 175 i millesimi che hanno tenuto lontano Guilherme Oliveira dal punto extra per la capolista Inter-Europol, che dovrà ora difendere 18 lunghezze sul team svizzero; in teoria un sesto posto della Ligier #13 garantirebbe matematicamente il titolo  alla compagine gialloverde anche in caso di vittoria di Jakobsen e c, un impresa non impossibile quindi.

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E veniamo alle GTE, dove a sorpresa è stata Sarah Bovy a conquistare la prima pole position al femminile per le Iron Dames col tempo di 1.41.888. La pilotessa belga, a parità di Success Ballast (+5 kg), si è imposta per appena 28 millesimi su Giacomo Petrobelli sull’altra Ferrari del JMW. Il tris Ferrari si completa con Nico Varrone sulla 488 GTE Evo #32 del Rinaldi Racing, il quale dividerà l’abitacolo col solo Diego Alessi a seguito del forfait di Pierre Ehret.

Solo quinto tempo per la Porsche capolista di Christian Ried, gravata però di 30 kg extra, mentre le altre due contender di Kessel Racing e Iron Lynx terminano solamente in P7 e P9 rispettivamente nelle mani del rientrante Takeshi Kimura e di Claudio Schiavoni.

L’appuntamento con lo start della 4 Ore di Portimao è per domani alle ore 13 locali (le 14 per l’Italia), godibile gratuitamente sul sito ELMS https://live.europeanlemansseries.com/en/

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

Endurance, Italian Style