Due su due per Cetilar Racing a Sepang al termine di una gara 2 tormentata dalla pioggia. Come e più di ieri la giusta strategia è stata importante ma a determinare il risultato è stato un lavoro di squadra perfetto, con Roberto Lacorte a guadagnare una posizione rispetto al via per poi cedere il volante a Charles Milesi a prendere la leadership dopo 100’ ed Antonio Fuoco a mantenere ed aumentare il gap sulla concorrenza sino alla bandiera rossa che ha concluso anticipatamente la gara sotto una pioggia torrenziale.
Le prime fasi di gara sono state appannaggio ancora una volta di Giorgio Roda e Georgios Kolovos, almeno fino a che il pilota greco di Inter-Europol non è stato fermato con un drive-through per una dubbia penalità in partenza.
Il primo scroscio di pioggia, già dopo mezz’ora, ha rimescolato le carte a tal punto che John Falb, sulla vettura #20 di Algarve Pro Racing, si è trovato in vantaggio di oltre un minuto una volta che la direzione gara ha deciso di fare rientrare la safety car.
Una volta montate le slick però Milesi è stato in grado di recuperare fino al pit dello statunitense, mantenendo in seguito il comando sull’arrembante Enzo Trulli – gran gara la sua – per poi cedere il volante ad Antonio Fuoco per il gran finale sotto una pioggia battente che mette Cetilar Racing in pole position per l’agognato invito alla prossima Le Mans con 50 punti dopo due gare.
Trulli dal canto suo ha in seguito tenuto in riga nientemeno che Malthe Jakobsen per portare a casa il secondo podio di questa prima trasferta asiatica per Algarve Pro Racing e proporsi quali seconda forza del campionato.
A completare la top five di giornata il DKR, sulla quale però pende una possibile penalizzazione per un contatto con la #6 di Paul di Resta, e la #88 di Proton Competition che veste gli iconici colori Felbermayr.
UPDATE: Classifica confermata nel post gara per DKR, ritenuta non responsabile del contatto
Strategia ancora una volta determinante soprattutto tra le LM P3, dove CLX Motorsport, grazie ad doppio pit durante la prima Virtual Safety Car ha potuto procedere di conserva, in attesa delle soste lunghe, imposte dal regolamento di categoria, della concorrenza.
Alla fine Alexander Jacoby, Paul Lanchère e Kevin Rabin, nonostante una penalità di 5”, hanno concluso con oltre 16” di vantaggio sull’equipaggio della Ligier #71 di 23Events e 19” sul Forestier Racing by VPS, mentre i vincitori di ieri di Inter-Europol si sono dovuti accontentare della quarta piazza, perdendo cosí anche la testa della classifica.
Grande impresa di Kessel Racing infine in GT, che torna al successo nella serie con Dennis Marschall, Dustin Blattner e Chris Lulham. Le prime fasi di gara hanno visto ancora una volta primeggiare la Mercedes del QMMF by Get Speed, questa volta insidiata dalla Corvette in pole di Yasser Shahin.
La gara del pilota australiano è però terminata dopo le prime gocce di pioggia, nella ghiaia di curva 3, dove è diventato suo malgrado bersaglio della Porsche Manthey vincitrice ieri di Antares Au e dell’altra Z06 GT3.R di Tom van Rompuy.
Alle spalle dell’AMG GT3 #9 rinvenivano sia la Porsche di Origine Racing che la Ferrari #74, che dopo la seconda sosta passava all’inseguimento del battistrada e con Lulham al volante prendeva la testa della categoria su Hangli Ye e la Porsche #87, con la quale ha condiviso la strategia.
Un paio di penalità estromettevano la Mercedes dalle posizioni di testa, e nel finale il vantaggio accumulato permetteva a Marschall di mantenere la leadership fino al termine della gara sul ritorno della BMW del WRT di Dan Harper.
Il factory driver BMW nel finale ha avuto la meglio per il secondo posto su Laurin Heinrich, incaricato di gestire le fasi di pioggia per i recenti vincitori della 12 Ore organizzata da Creventic sulla medesima pista. Le 296 GT3 di AF Corse vanno infine a completare la top five.
L’appuntamento con l’Asian Le Mans Series è per il 31 gennaio per il secondo dei tre doubleheader, in programma a Dubai.
Piero Lonardo
Foto: Cetilar Racing, Asian Le Mans Series, CLX Motorsport






















