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USCC – Cadillac più leggere a Mid-Ohio. Due Lexus in GTD

In un fine settimana denso di eventi ritorna anche il WeatherTech SportsCar Championship col tradizionale appuntamento di Mid-Ohio. Nella tana delle Acura (Honda USA ha qui i propri stabilimenti) le Cadillac andranno in cerca di riscatto dopo la debacle di Laguna Seca.

Le DPi V.R. beneficeranno di una riduzione di peso di 10 kg, che le riporterà al peso minimo di 945 kg contro i 920 delle Acura.

L’unica altra modifica al BoP rispetto alla trasferta californiana riguarda le Porsche 911 GT3 R, che sconteranno 10 kg extra rispetto alla concorrenza.

Tra gli equipaggi, da segnalare il debutto tra le LM P3 – categoria che ritorna dopo Sebring – dell’MLT Motorsports, che schiererà una Ligier per Dakota Dickerson, Josh Sarchet, campioni in carica delle Prototype Challenge.

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Assenti le GTD Pro, il Vasser Sullivan schiererà comunque entrambe le sue Lexus, con la RC F GT3 #17 che vedrà Jack Hawskworth affiancato a Richard Heistand, andando a riformare la coppia vincente qui nel 2019.

Assente nuovamente la Lamborghini dell’NTE Sport, originariamente listata ma costretta al forfait per motivi di budget, cosí come non si vedrà nemmeno la Porsche dell’Hardpoint, lasciando il numero delle entry totali a 33.

L’azione in pista a Mid-Ohio inizierà venerdí 13 maggio alle 4.00 PM ET; qualifiche sabato 14 a partire dalle 1.15 PM ET e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40’, domenica 15 alle 2.10 PM ET, vale a dire le 20.10 italiane. Diretta streaming gratuita come sempre sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Lexus, IMSA

L’entry list di Mid-Ohio 

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USCC – Il WTR torna alla vittoria. Porsche imprendibili in GT

Il Wayne Taylor Racing torna alla vittoria a Laguna Seca nella quarta prova del WeatherTech SportsCar Championship. Nella gara californiana, la prima gara stagionale della durata standard di 2 ore e 40 minuti, le Acura, vincitrici qui nelle ultime tre occasioni, non hanno avuto rivali, lasciando alle Cadillac le briciole.

Le ARX-05 infatti hanno condotto flag-to-flag, aiutate anche dall’unica Full Course Yellow, sventolata dopo mezz’ora circa di gara per il contatto a muro in curva 7 della Mercedes del Winward Racing. L’unica alternanza fra il prototipo nerazzurro ed i vincitori di Daytona del MSR dopo la seconda sosta, grazie ad un undercut che lasciava in testa Tom Blomqvist per 6 tornate, poi passato con le cattive da un Filipe Albuquerque in cerca di rivalsa.

Sul fronte GM si è assistito anche alla disfatta del Team Ganassi. La #01 di Sebastien Bourdais, imprendibile a Long Beach, si è ammutolita dopo appena 10’ di gara, mentre la vettura gemella, vincitrice a Sebring, ha perso la possibilità di un onorevole terzo posto arenandosi con Earl Bamber nelle gomme a protezione di curva 6, perdendo il giro dei primi.

A podio quindi termina la vettura dell’Action Express, dove Tristan Nunez sembra faticare a diventare quel comprimario di cui avrebbe bisogno Pipo Derani per ripetere il bis 2021. A seguire la vettura del JDC-Miller di Tristan Vautier e Richard Westbrook.

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Tra le LM P2 più della macchina è contato l’apporto di Louis Deletraz, che ha sbaragliato il parco partenti, regalando al Tower Motorsports e a John Farano la prima vittoria stagionale. Il campione ELMS non appena entrato in macchina ha imposto un ritmo insostenibile per la concorrenza, formata peraltro da piloti del calibro di Ryan Dalziel e Juan Pablo Montoya, che terminano alle spalle con le macchine di Era Motorsports e DragonSpeed.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

La consueta battaglia delle GT ha visto un dominio incontrastato della Porsche in GTD Pro, con Mathieu Jaminet e Matt Campbell decisi a ripetere la splendida stagione 2021 del team in tartan. Una strategia differenziata ha permesso alla Corvette, qui appesantita di 20 kg extra, di non perdere troppo terreno conquistando il quarto posto finale, alle spalle della Lexus di Ben Barnicoat e Jack Hawksworth, che pure hanno utilizzato la medesima strategia, e alla BMW dell’RLL.

Wright

Successo Porsche infine anche in GTD, unica classe dove il podio è stato deciso nelle ultime fasi di gara. Solo infatti a 15’ dalla bandiera a scacchi Jan Heylen ha posto fine alla leadership della BMW del Turner Motorsport, che con Robbie Foley prima e poi con Bill Auberlen, aveva posto le basi dell’agognato primo successo stagionale sulla pista di casa.

Il veteranissimo nel giro finale era poi costretto a cedere anche la seconda posizione alla Lamborghini del CarBahn di Jeff Westphal.

In classifica generale, WTR ed MSR ora conducono appaiati, mentre in GTD Pro l’equipaggio della Lexus del Vasser Sullivan accorcia a 30 lunghezze il distacco dalla Corvette. In Wright Motorsports infine, con le sue due vittorie su tre gare, prende il largo tra le GTD.

Il WeatherTech SportsCar Championship ritornerà fra due settimane con un altro circuito iconico, Mid-Ohio; assenti le GTD Pro, ritorneranno invece le LM P3.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Michelin, Porsche

L’ordine di arrivo

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USCC – Ricky Taylor riporta in pole il WTR a Laguna Seca

Sembra proprio che anche quest’anno si rinnovi il dominio Acura a Laguna Seca, sede del quarto appuntamento stagionale del WeatherTech SportsCar Championship.

Nelle tre ultime stagioni infatti sono state le ARX-05 a trionfare in gara, prima col Team Penske e nel 2021 col WTR, che poco fa ha ribadito il concetto con Ricky Taylor, autore di una nuova pole, la terza se non andiamo errati, sulla celebre pista californiana, col tempo di 1.13.924.

Taylor era stato il migliore anche nelle libere 2, dove nell’ultima parte della sessione riservata ai pro, ha limato ripetutamente il suo limite, lasciando il trionfatore di Long Beach, Sebastien Bourdais, a poco più di un decimo.

Quest’oggi le Cadillac hanno mantenuto il minimo gap dalle Acura ma senza poterle scavalcare; in prima fila infatti anche l’altro esemplare del MSR con Oliver Jarvis, a precedere le quattro DPi V.R. di Alex Lynn, Bourdais e dei due Tristan, Vautier e Nunez.

Tra le LM P2 Steven Thomas e l’Oreca #11 del PR1 Mathiasen hanno avuto la meglio per soli 57 millesimi col tempo di 1.17.571 sull’altra vettura del team, condotta da Patrick Kelly.

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Sempre piú avvincenti infine le qualifiche delle GTD, dove nel duello all’ultimo millesimo alla fine l’ha spuntata Mathieu Jaminet con la Porsche dello Pfaff Motorsports. Il driver francese, autore di 1.23.142, alla fine ha preceduto tra i Pro la Mercedes del WeatherTech Racing di Daniel Juncadella di soli 22 millesimi, mentre Alex Riberas e l’Aston Martin dello Heart of Racing segue a 2 decimi.

Miglior tempo nella GTD infine per Russel Ward con la Mercedes del Winward Racing con 1.23.567, con la giovane promessa Jaden Conwright ad arpionare il secondo best nelle fasi finali con la Lamborghini dell’NTE sulla BMW M4 del Turner Motorsport di Robbie Foley.

Fanalino di coda tra i Pro e 13ma prestazione fra le GT3 per la Corvette capoclassifica di Jordan Taylor, che evidentemente ha mal digerito la cura ingrassante del BoP.

Domani la gara, della durata standard di 2 ore 40 minuti, prenderà il via alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane, e verrà trasmessa in diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/ .

Piero Lonardo

Foto: WTR, Porsche

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Acura alla riscossa a Laguna Seca

Le due Acura tornano alla carica in quel di Laguna Seca: Ricky Taylor e Filipe Albuquerque portano infatti in alto infatti la ARX-05 del WTR col miglior tempo delle libere 1.

Taylor ha fissato i cronometri sull’1.14.400 nella prima parte della sessione, inframmezzata dall’interruzione per l’incidente occorso a Renger van der Zande in curva 5, mentre il portoghese ha ribadito il concetto nella seconda parte, portandosi a poco meno di 3 decimi dal compagno di squadra.

Il dominio delle Acura si completa con la seconda posizione del Meyer Shank Racing grazie ad Oliver Jarvis, a quasi 7 decimi dal leader. A seguire Tristan Vautier con la migliore delle Cadillac, quella del JDC-Miller, poi Pipo Derani e l’accoppiata Ganassi dominatrice di Long Beach composta da van der Zande e Sebastien Bourdais.

Il campione ELMS in carica, Louis Deletraz, precede invece col tempo di 1.16.316, Juan Pablo Montoya nella classifica delle LM P2, mentre nelle GTD Pro Jack Hawksworth riporta in alto la Lexus del Vasser Sullivan precedendo di 2 decimi la Mercedes del WeatherTech Racing di Dani Juncadella.

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P3 assoluta fra le GT3 e migliore della GTD Robbie Foley con la BMW M4 del Turner Motorsport davanti alla Porsche del Wright Motorsports di Jan Heylen e alla seconda Lexus di Aaron Telitz. Da segnalare la sostituzione dell’ultimo momento tra i leader della categoria del Team Korthoff di Mike Skeen, positivo al COVID, col veterano Dirk Mueller sulla Mercedes #32.

Il programma sulla pista californiana prosegue oggi con la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.55 AM e alle 3.50 PM ET; la gara, preceduta da un breve warm-up, partirà domenica 1° maggio alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane. Qualifiche e gara come sempre in diretta streaming gratuita sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Lexus Racing USA

I risultati delle Libere 1

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USCC – 32 macchine a Laguna Seca. Corvette ancora appesantite dal BoP

Dopo l’appassionante showcase di Long Beach, il WeatherTech SportsCar Championship prosegue il suo tour a ovest e ritorna il prossimo weekend con una gara di durata standard e a ranghi quasi completi a Laguna Seca. Tra le 32 vetture iscritte infatti non sono presenti le LM P3, che ritorneranno in azione dopo Sebring solo a Mid-Ohio.

Nessuna novità nelle line-up delle 6 DPi full-season, dove il divario, grazie ai risultati delle prime tre gare, è minimo (appena 81punti) fra i leader Alex Lynn ed Earl Bamber ed i fanalini di coda Pipo Derani e Tristan Nunez.

Tra le sei LM P2, che ritornano dopo Sebring, da segnalare la nuova line-up, dopo le due enduro, dell’accoppiata dell’Oreca #52 del PR1 Mathiasen formata da Patrick Kelly e dal giovanissimo Josh Pierson, quest’ultimo ricordiamo destinato ad infrangere il prossimo giugno il record del pilota piú giovane a Le Mans.

Stesso numero anche per le GTD Pro, dove Antonio Garcia e Jordan Taylor dovranno difendere la leadership Corvette con ulteriori 20 kg extra nei confronti della concorrenza. Unica altra modifica al Balance of Performance rispetto a Long Beach (valida anche per le GTD) per le BMW M4 GT3, che correranno con una riduzione generalizzata alla pressione del turbo, oltre che on un litro di carburante in meno.

Ben 14 infine le vetture iscritte in GTD, con il rientro della Lamborghini dell’NTE appiedata a Long Beach da un incidente stradale, che vedrà il veterano Marco Holzer affiancato a Jaden Conwright. Ritorno dopo Sebring anche per la Mercedes dell’Alegra Motorsports per Michael De Quesada e Daniel Morad.

Ancora una volta assente una qualsiasi Ferrari in entrambe le categorie GT. Le GTD infine, a differenza di Long Beach, marcheranno punti sia per il campionato che per la Sprint Cup.

L’azione in pista a Laguna Seca inizierà venerdí 29 aprile alle 7.30 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 30 alle 3.50 PM ET e start della gara domenica 1° maggio alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Laguna Seca

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USCC – Bourdais-show ed è uno-due Ganassi a Long Beach. Successi Aston Martin e BMW in GTD Pro e GTD

Doppietta del Team Ganassi nel terzo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship a Long Beach. Nella showcase della consueta durata ridotta di 100’ le Cadillac hanno mantenuto l’imbattibilità sulle strade californiane conquistando l’intero podio.

Protagonista indiscusso della gara Sebastien Bourdais. Partito dalla pole position, il nativo di Le Mans rischiava di rovinare tutto dopo appena 8’ di gara, andando lungo all’hairpin nel tentativo di doppiare la Porsche del GMG, vestita di gialloblu nell’occasione.

I 20” di svantaggio dal capolista delle DPi, nella fattispecie Alex Lynn sulla vettura gemella venivano recuperati in regime di corsa libera nel lasso di mezz’ora a suon di sorpassi e giri veloci, regalando la prima posizione al teammate Renger van der Zande il quale di trovava a disputare invece una gara spezzettata da 3 neutralizzazioni.

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La prima, la più lunga, a causa del distacco di un elemento dei cordoli in curva 5, che permetteva alle GT di effettuare l’unica sosta preventivata in relativa calma. Fino a quel momento in entrambe le classi erano i polesitter di Corvette e Paul Miller Racing a mantenere la leadership.

Solo la BMW Pro dell’RLL, penalizzata nel post qualifiche, decideva di ritardare la sosta, con esiti a dir poco disastrosi, in quanto la portiera lato guida usciva dalla sua sede e Connor de Philippi, nel tentativo di aiutare la crew, peggiorava la situazione, meritandosi un drive through per troppi uomini a lavorare sulla macchina (nella fattispecie, il pilota), riscivolando nel fondo dello schieramento, dove solo la Mercedes del WeatherTech Racing era riuscita a fare di peggio nelle mani di Cooper MacNeil.

Anche la Corvette peró nel frattempo aveva dovuto subire una penalità a causa di un errore al pit. Nello specifico, per un dado schizzato nel radiatore della Porsche dello Pfaff Motorsport, che è stata costretta al ritiro. In conseguenza di ciò, la leadership delle GTD Pro passava all’Aston Martin di Alex Riberas.

La BMW del Paul Miller Racing frattanto manteneva il comando delle GTD, rintuzzando, anche in malo modo, gli attacchi della Lamborghini del CarBahn e dell’Aston Martin di Maxime Martin, il quale terminava a muro con il braccetto dello sterzo rotto a causa in un contatto con la M4 GT3 #1, provocando la seconda Full Course Yellow a ridosso della precedente.

Il regime di corsa libera durava però ancora una volta poco, perchè Steven McAleer terminava nelle gomme di curva 8 ad appena 18’ dalla bandiera a scacchi.

Al restart finale, a -12’ dal traguardo, dietro le due imprendibili Cadillac del Team Ganassi di van der Zande ed Earl Bamber si scatenava Pipo Derani, alla ricerca del podio. All’Action Express, come anche al WTR, si era optato per una strategia alternativa sulle due soste con un primo pit stop anticipato, ipotizzando una prima parte di gara frammentata, che però è stata solo rimandata, permettendo al campione IMSA in carica di recuperare un errore di Tristan Nunez nello stint centrale.

Derani da P6 si ritrovava in terza posizione, ma un contatto con l’Acura di Tom Blomqvist ad un paio di giri dal termine permetteva a Richard Westbrook di superare entrambi ed impossessarsi del gradino basso del podio, davanti all’Acura del MSR.

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In GTD Pro, Alex Riberas doveva solo portare al traguardo la sua Aston Martin, che si aggiudica la prima gara nella nuova categoria davanti alla Lexus di Ben Barnicoat e Jack Hawksworth e alla Corvette trionfatrice di Sebring.

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Alla BMW M4 del Paul Miller Racing non veniva riconosciuta alcuna penalità ed il team poteva aggiudicarsi il successo in GTD per il secondo anno consecutivo davanti alla Acura del Gradient Racing ed alla Lexus di Aaron Telitz e Frankie Montecalvo.

Il WeatherTech SportsCar Championship ritonerà con la seconda tappa californiana, in programma a Laguna Seca il 1° maggio, presenti tutte le categorie salvo le LM P3.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Paul Miller Racing, Michelin, Aston Martin

L’ordine di arrivo

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USCC – Bourdais regala la seconda pole di fila al team Ganassi

Sebastien Bourdais conosce bene le strade di Long Beach, avendo trionfato per ben tre volte, dal 2005 al 2007, con le monoposto della ChampCar, e nella nottata italiana ha messo la sua esperienza ancora una volta a disposizione del Team Ganassi conquistando la pole position per il terzo round del WeatherTech SportsCar Championship.

Bourdais, alla seconda pole consecutiva dopo Sebring, ha segnato il miglior tempo con 1.10.913, battendo di oltre 2” il record IMSA della pista, precedendo il compagno di squadra Alex Lynn sull’altra Cadillac DPi del team, di oltre 3 decimi.

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Seconda fila per l’Acura del MSR con Tom Blomqvist e per Pipo Derani, il migliore delle libere 1. Lo schieramento delle DPi si completa con la Cadillac del JDC-Miller (ricordiamo che le DPi V.R. sono imbattute qui dall’introduzione della categoria nel 2017) e l’altra Acura del WTR.

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Nonostante le ultime penalizzazioni al BoP non sfugge la pole in GTD Pro nemmeno alla Corvette di Jordan Taylor, che col tempo di 1.18.048 precede di appena 67 millesimi la BMW dell’RLL di Connor de Philippi e di poco più di un decimo la Porsche dello Pfaff Motorsports di Mathieu Jaminet, al top nelle libere 2, dopo che la prima sessione era stata appannaggio dell’Aston Martin dello Heart of Racing con Ross Gunn.

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BMW che si rifà invece in GTD grazie a Madison Snow, che piazza la sua M4 GT3 in cima alla lista dei tempi con 1.18.487 davanti all’altra GT di Monaco del Turner Motorsport di Robbie Foley.

UPDATE: Alle due BMW di Connor de Philippi e Robbie Foley sono stati invalidati alcuni giri a causa  del regime di giri eccessivo rispetto al regolamento tecnico (oltre 7.000 rpm) delle loro BMW M4 GT3, per cui partiranno rispettivamente dalla 26ma e dalla 17ma piazzola dello schieramento.

Ricordiamo che non c’è nessuna Ferrari presente sulla pista californiana, che ha visto il numero degli scritti ridursi di nuovo a 26 a causa del forfait della Lamborghini dell’NTE, fermata col suo truck sul percorso verso la California.

La showcase di 100’ partirà stasera alle 5.05 PM ET, pari alle 23.05 italiane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Corvette, BMW

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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USCC – 27 vetture sulle strade di Long Beach

Dopo l’apertura di stagione con due delle enduro più classiche, il prossimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship è sulle strade di Long Beach insieme all’IndyCar Series.

Saranno 27 le vetture ad animare la gara sprint riservata alle sole DPi, GTD e GTD Pro, valida anche quale prima prova della Sprint Cup, della durata di 100’, e che ritorna nel consueto slot primaverile dopo la cancellazione del 2019 e lo spostamento a settembre dello scorso anno.

Presenti tutte e 6 le DPi full-season, con gli attuali capolista del JDC-Miller con 676 punti grazie ai due podi conquistati davanti al WTR (-11) e ai trionfatori di Daytona del Meyer Shank Racing con 663.

Le Acura, grandi sconfitte di Sebring, riceveranno per l’occasione una riduzione del peso minimo di 10 kg rispetto all’ultima gara. Una buona occasione per il WTR per cercare di spezzare la striscia vincente che vede vincenti le Cadillac DPi V.R. sulle strade della California dalla loro introduzione nel 2017.

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Tra le GTD Pro, la notizia più eclatante riguarda il WeatherTech Racing, che schiererà la sola Mercedes AMG GT3, con la quale Cooper MacNeil continuerà il resto della stagione insieme ad un factory driver della stella a tre punte, nell’occasione Raffaele Marciello. Grazie a questa variazione, si sfideranno sei vetture di altrettante case.

Al comando della classifica grazie al successo di Daytona c’è la Porsche dello Pfaff Motorsports, presente con Mathieu Jaminet e Matt Campbell, che precede l’equipaggio della Corvette composto da Antonio Garcia e Jordan Taylor.

Quest’ultima, dopo la modifica in corsa del BoP a Sebring che ha portato ad una vittoria dominante dell’unica C8.R presente, verrà penalizzata con 10 kg extra e ad una diminuzione del restrittore d’aria di 0,4 mm. Oltre a ciò, verrà ridotta la capacità del serbatoio di 4 litri.

Per contro, le BMW M4 GT3, che pure a Sebring non avevano demeritato col quarto posto finale della #24, si avvantaggeranno di ben 20 kg in meno, anche se soffriranno di una riduzione della pressione del turbo e addirittura 8 litri in meno di carburante.

Altre modifiche riguardano le McLaren (-15 kg e +3 litri) le Acura (aumento della pressione del turbo e +2 litri) e le Porsche (+2 mm per ciascuno dei due estrattori e + 3 litri)

Ricordiamo che il BoP è unico e riguarda anche le GTD. Non saranno presenti i trionfatori nostrani del Cetilar Racing, che come sappiamo si limiteranno alle sole gare lunghe della MEC, cosí come l’equipaggio di AF Corse che al momento detiene il secondo posto nella classifica, che al momento è capitanata da Mike Skeen e Stevan McAleer del Team Korthoff Motorsports.

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Aggiunta dell’ultimo momento per la McLaren di Inception Racing che porta il numero delle GTD a 15 unità, anche grazie alla wild card GMG Racing con una Porsche 911 GT3 R per James Sofronas e Kyle Washington, mentre è attesa al debutto nella serie per l’Acura del Rick Ware Racing per Ryan Eversley ed Aiden Read (nella foto). Sarà invece Marc Miller a coadiuvare Mario Farnbacher sull’altra NSX GT3 del Gradient Racing.

L’inizio delle ostilità in pista è per le 12.15 PM ET di venerdí 8 aprile per le prime libere, seguita alle 8.15 PM dalle qualifiche. Lo start della gara alle 5.05 PM ET, pari alle 23.05 italiane di sabato 9 aprile.

Piero Lonardo

 

Foto: IMSA, Piero Lonardo, Gradient Racing

L’entry list di Long Beach

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USCC – A Sebring è uno-due-tre Cadillac. Cetilar, trionfo in GTD!

La 12 Ore di Sebring ha regalato ancora una volta un finale mozzafiato. Protagonisti delle ultime concitate fasi di gara Earl Bamber e la DPi V.R. #02 del Team Ganassi, capaci di rimontare per due volte sull’Acura del MSR dopo altrettanti errori, ma tanta era la forza del già vincitore di Le Mans che alla fine il miracolo è stato compiuto e sul gradino alto del podio insieme ad Alex Lynn ed al sostituto di lusso (per Kevin Magnussen) Neel Jani.

Il successo Cadillac si completa col resto del podio, appannaggio del JDC-Miller e di Action Express/Whelen Racing. I vincitori lo scorso anno sono stati rallentati da un problema alla ventilazione che ha impedito doppi stint, mentre sulla #31 forse si è scontato qualche errore di troppo, soprattutto il contatto a due ore dal termine con l’Acura di Stoffel Vandoorne, che ha rovinato il fondo vettura.

Niente da fare per le due Acura, che alla fine sono scivolate addirittura fuori dal podio, mentre l’altra DPi V.R. dell’Action Express/Ally termina a 5 giri dopo aver risolto un problema ai freni nell’ultimo quarto di gara.

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Non sfugge l’ennesima vittoria in LM P2 per il PR1 Mathiasen e Ben Keating, Scott Huffaker e Mikkel Jensen. Marchio di fabbrica il consueto giro di vantaggio al resto della concorrenza, capitanato dal Racing Team Nederland ed ERA Motorsports.

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In LM P3, Joao Barbosa, Lance Willsey e Malthe Jakobsen portano a casa il primo pesante successo per il Sean Creech Motorsports. Decisivo il finale nei confronti del JR III Racing, che termina a 48”. Lontanissimi i terzi classificati del Performance Tech, che come il resto del lotto ha subito l’effetto devastante dei bumps sulle Ligier e Duqueine, che hanno generato una vera e propria gara ad eliminazione.

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Alla Corvette non sfugge la vittoria in GTD Pro con la C8.R “rinvigorita” dal BoP infra-evento. Dopo i problemi sostenuti dalla Ferrari in pole di Risi Competizione, sono stati in tanti a cercare di impensierire Jordan Taylor e c, ma gli unici che hanno dato la sensazione di potercela fare, la Lamborghini iscritta dal TR3 Racing per Mirko Bortolotti, Marco Mapelli ed Andrea Caldarelli, ha terminato a 4”. Ad un giro la Mercedes del WeatherTech Racing, gestita al meglio da un super Jules Gounon.

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Ed infine la vittoria forse tra le piú rocambolesche degli ultimi anni, che vede il Cetilar Racing trionfare in GTD dopo la bellezza di 17 pit-stop complessivi comprese diverse penalità. Va dato merito ai piloti, Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco, di averci creduto sino in fondo, cosí come la squadra AF Corse, che ha gestito ogni situazione nel modo miglior possibile, arrivando a 56’ dalla bandiera a scacchi con l’ultimo decisivo pit-stop ancora in vantaggio nei confronti della BMW del Turner Motorsport, che invece sarà costretto ad un ultimo splash, perdendo anche il podio.

Podio che si completa con la Mercedes del Gilbert Korthoff Motorsports e soprattutto con l’altra Ferrari di Toni Vilander, Luis Perez Companc e Simon Mann. Il finlandese ha dimostrato di non aver perso nè la velocità nè il passo gara, ben coadiuvato dagli altri due driver.

E’ tutto per la cosiddetta SuperSebring, iniziata ben una settimana fa col Prologo WEC. Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà il 9 aprile con la showcase di Long Beach insieme all’IndyCar, protagoniste DPi, GTD Pro e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 70ma 12 ore di Sebring

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USCC – Le Acura prendono il comando dopo 8 ore a Sebring

Le Acura rompono gli indugi e si innalzano al vertice della classifica della 12 Ore di Sebring.

Un primo avvicendamento da parte della #10 del WTR nei confronti delle Cadillac avviene grazie alla serie di Full Course Yellow che ha aperto il secondo terzo di gara, ad iniziare dall’Oreca LM P2 del Tower Motorsports con Rui Pinto de Andrade (uno dei tanti piloti che ha già gareggiato anche ieri nella 1.000 Miglia WEC, fermo all’ultima curva. Per evitarlo, Dennis Andersen e l’altra Oreca dell’High Class Racing centrerà un cartellone che porterà spettacolarmente a spasso fino ai box.

Una nuova neutralizzazione, abbastanza inutile, viene chiamata dalla direzione gara per un lungo da parte di Giorgio Sernagiotto sulle gomme a protezione di curva 1. La Ferrari Cetilar, bersagliata da penalità e contatti, ripartirà senza apparenti danni terminali.

Nel frattempo le strategie mantengono Pipo Derani al comando sull’arrembante Ricky Taylor, che nel successivo restart si fa largo fino alla lunga neutralizzazione #5, causata da detriti in pista e porta Will Stevens, subentrato alla guida dell’ARX-05 nerazzurra, al comando sull’altra Acura del MSR, ora nelle mani di Oliver Jarvis.

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La LM P2 sembra avere ritrovato padrone nel PR1 Mathiasen, che ha approfittato dello stint di Frits van Eerd per riprendersi la testa della categoria. La lotta è comunque limitata alle due vetture del team di Bobby Oergel e alla macchina di Era Motorsport, che viaggia nel mezzo, uniche ancora a parità di giri.

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Avvicendamenti anche tra le LM P3, con i leader parziali del Performance Tech costretti a riprendersi dopo avere in pista. Anche qui sono solo tre le vetture a giri pieni col Sean Creech Motorsport a riprendersi la testa della categoria con lo specialista Malthe Jakobsen nei confronti del Riley Motorsports e del campioncino della Porsche Cup, Kay van Berlo; poco oltre procede l’altra Ligier del JR III Racing.

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Lotta sempre al coltello invece in GTD Pro, dove la Corvette continua a trarre il meglio dall’”aiutino” concesso dall’IMSA a ridosso delle qualifiche di ieri in tema di BoP (circa 20 HP in più). L’unica C8.R iscritta e nel finale dell’ottava ora, dopo l’ennesimo restart per la neutralizzazione #7, causata dalla Ligier LM P3 di Jon Bennet, ferma all’uscita della pitlane, riesce a riprendersi con decisione la leadership sulla Porsche di Matt Campbell, che nel frattempo aveva ereditato la posizione.

La Porsche in tartan verrà poi passata anche dal resto dei major contender, che comprendono la BMW ufficiale superstite, la Lexus #14 e la Lamborghini del TR3 Racing.

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Infine la GTD, che vede ora un leader imprevisto nella McLaren di Inception Racing. Trascinata da Jordan Pepper, la 720S GT3 ha preso il comando sulla Mercedes dell’Alegra Motorsports, che ora vede anche il ritorno della Ferrari AF Corse, grazie al sempreverde Toni Vilander.

La situazione attuale è stata propiziata dall’ennesima disavventura della Ferrari Cetilar, questa volta da parte del driver del Cavallino Antonio Fuoco, che butta fuori il leader provvisorio Bill Auberlen e la BMW del Turner Motorsport ma dovrà incorrere nell’ennesimo drive-through (siamo a 13 soste totali contro le 8 standard). La 488 #47 comunque viaggia in P8, sempre nel giro dei leader.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica all’ottava ora di gara