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WEC – Cadillac presenta il suo equipaggio

Scelti i tre piloti che guideranno per Cadillac nella prossima edizione del World Endurance Championship, compresa l’edizione del centenario della 24 ore di Le Mans: Earl Bamber, Alex Lynn e Richard Westbrook.

La scelta del Team Ganassi, che porterà in pista la nuova Cadillac V-LMDh, è quindi ricaduta sui tre driver che hanno già corso con la DPi V.R. appena “pensionata”, i primi due già in seno al team e che l’hanno condotto alla vittoria a Sebring, mentre Westbrook nell’ultima stagione ha fatto parte dell’equipaggio del JDC-Miller.

Ricordiamo che Cadillac Racing sarà presente già alla prossima Rolex 24 at Daytona in gennaio, ed ha già annunciato i piloti che concorreranno full-time nella nuova classe GTP del WeatherTech SportsCar Championship in  Renger van der Zande e Sebastien Bourdais, mentre Pipo Derani ed Alexander Sims V-LMDh gestita da Action Express Racing. Tutti e sette i piloti hanno collaborato nello sviluppo della vettura, che sta proseguendo in questi giorni a Road Atlanta.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac Racing

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USCC – MSR chiude in bellezza, vittoria alla Petit Le Mans e titolo. Ferrari-Risi, primi al traguardo ma penalizzati

Il Meyer Shank Racing si aggiudica la 25ma edizione della Petit Le Mans, assicurandosi il titolo 2022 del WeatherTech SportsCar Championship.

Dopo la strepitosa qualifica di ieri, le cose sembravano complicarsi per l’Acura #60, con Tom Blomqvist che cedeva la leadership dopo appena 7’ ad Earl Bamber, ma nemmeno i major contender del WTR erano esenti da problemi, costretti ad un primo immediato pit per sostituire le gomme rovinate ieri pomeriggio dall’uscita di Ricky Taylor.

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Ad ogni modo, una raffica di Full Course Yellow permetteva al polesitter di riprendersi una prima volta la leadership, in alternanza con le due Cadillac del Team Ganassi, ancora una volta le più in forma del lotto delle DPi V.R. dominatrici delle libere.

Un attimo di gloria c’è stato anche per il JDC-Miller, ma il tamponamento da parte della Lexus di Robert Megennis all’inizio della quinta ora di gara mandava in pensione anticipata la Cadillac #5. Questo è stato il momento in cui Brendon Hartley e Filipe Albuquerque intonavano la carica, impossessandosi della leadership.

Da qui un lungo periodo di corsa libera con l’Acura #10 saldamente in testa, ma ancora una volta sono state le Cadillac a creare scompiglio con Renger van der Zande ed Earl Bamber in dura battaglia fra loro, che finivano a toccarsi in curva 1 a meno di un’ora dalla bandiera a scacchi, autoeliminandosi dalla lotta per la vittoria. Ne faceva le spese proprio l’Acura #10, che nel frattempo si era costruita un piccolo margine sulla concorrenza, con la crew del MSR che sfruttava al meglio la pitlane.

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Ma non era ancora finita perchè il recupero da parte di Albuquerque sul leader terminava con un contatto con la Mercedes del Winward Racing. L’Acura ne usciva con una sospensione danneggiata ed era la fine dei giochi per la vittoria ed il titolo 2022, che va a Tom Blomqvist ed Oliver Jarvis, con la partecipazione dell’inossidabile Helio Castroneves. Il WTR perde anche la Michelin Endurance Cup, con il titolo che va all’MSR mentre la vittoria di tappa va all’Action Express/Whelen Racing, che taglia il traguardo al secondo posto davanti alla vettura gemella dell’Ally con Jimmie Johnson.

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Delusione anche in casa Risi Competizione per la vittoria in pista in GTD Pro vanificata da una penalità per il maggior tempo di guida effettuato da Daniel Serra sulla Ferrari #62; la vittoria va quindi alla Lexus del Vasser Sullivan dell’incontenibile Jack Hawksworth, Ben Barnicoat e Kyle Kirkwood.

La Rossa, su una strategia leggermente diversa dalla concorrenza, aveva preso il comando delle operazioni intorno alla metà gara, alternandosi al comando proprio con la RC F GT3 #14. Nel finale, Serra approfittava di un’indecisione generale nel gruppetto compattato dalla Safety Car per prendere il comando ed allungare sino a 5”.

Difficile capire perchè non si sia provveduto a fermare Serra, anche solo per evitare la penalità, magari approfittando dell’ennesima Full Course Yellow a 10’ dal termine; ad ogni modo resta l’amaro in bocca per il lavoro di squadra compiuto dal brasiliano, da Davide Rigon e James Calado su una vettura sicuramente non la più veloce del lotto. A podio terminano la BMW ufficiale e la Porsche Pfaff, che già partendo si era aggiudicato il titolo di categoria, mentre il titolo delle corse “lunghe” va ai vincitori morali odierni.

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Curiosamente alla fine è stato il gruppo delle GTD a precedere le “colleghe”, complice una manovra della Safety Car, che lasciava passare i leader della categoria a sfavore delle Pro, generando un gap che si è mantenuto sino alla bandiera a scacchi.

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La vittoria è andata all’Acura del Gradient Racing di Kyffin Simpson, Mario Farnbacher e Tim Bechtolsheimer, a precedere la McLaren di Inception Racing e la BMW del Turner Motorsport. Il titolo di categoria va all’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre la coppa del MEC va all’equipaggio della 720S GT3.

Gara da dimenticare per le Ferrari di AF Corse e Cetilar Racing; la prima è stata presa a bersaglio nelle prime fasi, mentre la #47 ha iniziato male raccogliendo due penalità nelle prime fasi che hanno compromesso tutta la gara, chiudendo P8 e P10 rispettivamente. Comunque i segni su entrambe le 488 GT3, qui all’ultima apparizione in attesa delle nuove 296 GT3, dicono tutto sulla battaglia in pista.

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Protagonisti nelle prime fasi la BMW del Paul Miller Racing e la Lexus #12, della quale abbiamo già detto; l’M4 GT3 è stata invece rallentata dal contatto con una LM P3 a 90’ dalla conclusione. Niente da fare nemmeno per il Korthoff Motorsports, arrivata qui da leader con Stevan McAleer, sesta e rallentata da problemi elettrici.

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Avvincente nonostante la relativa partecipazione la battaglia delle LM P2, che ha visto quale protagonista in negativo l’Oreca dell’High Class Racing, che ne ha combinata una più del fatidico Bertoldo, raccogliendo penalità. L’apoteosi allorquando Fabio Scherer si è girato per ben due volte all’entrata della corsia box, rischiando di fare fuori anticipatamente il leader Albuquerque.

Fuori presto dai giochi la #52 del PR1 Mathiasen, alla fine è stato successo totale per il Tower Motorsport di John Farano, Louis Deletraz e Rui Pinto de Andrade, i quali hanno tenuto a bada il DragonSpeed di Montoya padre e figlio. Completa il podio la seconda entry del PR1 Mathiasen. Farano e soci, che rivedremo a Le Mans, fanno inoltre en plein, aggiudicandosi sia la classifica di categoria che quella del MEC, titolo che va a Keating e soci

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Infine le LM P3, con il primo successo dell’Andretti Autosport. Niente da fare per gli “specialisti” della categoria Nico Pino e Kay van Berlo ingaggiati da Sean Creech Motorsport e Riley Motorsport. L’equipaggio che comprende anche il veteranissimo Joao Barbosa di deve accontentare della terza piazza dietro anche al JR III Racing. Il titolo di categoria va al CORE Autosport, che ha chiuso quinto a 2 giri nonostante l’insabbiamento nel corso della terza ora. Per l’Andretti Autosport anche la soddisfazione della vittoria di tappa MEC. Titolo al Riley Motorsport.

E’ tutto per la massima serie endurance americana, che ritornerà in gennaio a Daytona con le nuove GTP.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 25ma Petit Le Mans

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USCC – Blomqvist sigla la pole alla Petit Le Mans e accorcia sul WTR

Tom Blomqvist piazza l’Acura in pole position nel season finale di Road Atlanta. L’alfiere del Meyer Shank Racing ha sbaragliato la concorrenza col tempo di 1.18.555, accorciando in classifica generale sui leader del WTR, che piazzano il terzo crono a 2 decimi, dietro alla Cadillac di Earl Bamber, unica a reggere il confronto delle ARX05 nonostante il dominio assoluto delle DPi V.R. nelle libere di ieri.

Ricky Taylor, incaricato della qualifica, non ha limitato gli sforzi e ha anche rischiato più del dovuto, andando largo alle Esses, senza fortunatamente maggiori conseguenze. La classifica prosegue con le Cadillac di JDC-Miller, un Sebastien Bourdais insolitamente non al meglio, poi Kamui Kobayashi e Pipo Derani a chiudere la graduatoria delle DPi, ricordiamo qui all’ultima apparizione di sempre in attesa delle nuove GTP.

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Tra le LM P2, Steven Thomas ha regalato la terza pole dell’anno al PR1 Mathiasen col tempo di 1.11.939, sopravanzando di appena 82 millesimi Dennis Andersen con l’Oreca dell’High Class Racing.

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Kay van Berlo dal canto suo col tempo di 1.15.517 ottenuto nel finale della sessione ha avuto la meglio tra le LM P3 su Malthe Jakobsen nella riproposizione dei consueti duelli dell’ELMS, accorciando il distacco del Riley Motorsports in classifica generale sui leader del CORE Autosport. La sessione della categoria è stata brevemente interrotta per l’uscita di strada da parte di Dan Goldburg del Performance Tech.

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Jack Hawskworth poi, dominatore delle libere tra le GTD, non ha fallito il traguardo delle qualifiche piazzando la sua Lexus a 1.18.835, 2 decimi in meno dell’Aston Martin di Alex Riberas. P4 per James Calado con la Ferrari del Risi Competizione, a mezzo secondo dal leader, dietro alla BMW ufficiale.

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Davanti alla vettura di Jesse Krohn si piazza infine Madison Snow con l’altra M6 GT3 del Paul Miller Racing, migliore delle GTD. Robert Megennis non è riuscito a duplicare l’impresa del compagno di squadra e si deve accontentare della seconda posizione. Simon Mann e Giorgio Sernagiotto con le Ferrari di AF Corse e Cetilar Racing domani scatteranno dalla P8 e dalla P10 rispettivamente.

Prima dello start, previsto alle 12.10 PM ET, vale a dire alle 18.10 italiane, ci saranno 20’ di warm-up dalle 9.15 AM ET. L’edizione del 25ennale della Petit Le Mans sarà godibile come sempre in forma gratuita dal sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/. Le attuali condizioni meteo prevedono una temperatura fresca ma nessuna minaccia di pioggia.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Pokerissimo Cadillac nelle ultime libere della Petit Le Mans

Cadillac chiude la giornata odierna, dedicata alle prove libere, della 25ma Petit Le Mans, occupando l’intera top five del terzo turno in notturna appena concluso.

A precedere tutti ancora una volta il Team Ganassi con Earl Bamber ed il tempo di 1.09.880, lontano dalle migliori prestazioni della giornata. A seguire Tristan Vautier del JDC-Miller e Renger van der Zande, protagonista dell’unica interruzione della sessione, fermo in curva 7 per un problema all’anteriore causato dalla perdita di una ruota. Poi ancora le DPi V.R. di Action Express.

La migliore delle Acura è stata ancora quella del MSR con Oliver Jarvis, a mezzo secondo dal leader, mentre i capolista del WTR chiudono la lista delle DPi, con tempi simili alla migliore delle LM P2, che come al mattino è stata l’Oreca del Tower Motorsport con Louis Deletraz con 1.10.613, migliore prestazione della categoria.

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Lontano invece dai best lap odierni l’ex-campione Indy Lights, Gabby Chaves, con la Ligier dell’Andretti Autosport ed il tempo di 1.16.028.

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Ancora una Lexus davanti a tutti fra le GT, ma in questo caso si tratta di Aaron Telitz con la RC F GT3 iscritta in GTD ed il tempo di 1.19.649, lontani ben 7 decimi dal record odierno di Jack Hawksworth. La palma del migliore nelle GTD Pro va alla Ferrari di Risi Competizione, secondo in graduatoria con il polesitter 2019 James Calado. Ottima prestazione anche dell’altra 488 GT3 AF Corse con l’eterno Toni Vilander, P3 tra le GTD.

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Tutto pronto quindi per le qualifiche alle 3.40 PM ET, pari alle 21.40 italiane, probabilmente bagnate ma fortunatamente fuori dal pericolo dell’uragano Ian, che ha provvidenzialmente virato verso le coste ad est di Florida, Georgia e Sud Carolina. Diretta gratuita come sempre sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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USCC – Bourdais prende il testimone nelle libere 2 della Petit Le Mans

Cambio della guardia al vertice della classifica nelle libere 2 con Sebastien Bourdais che ritocca il limite del compagno di squadra Earl Bamber di mezzo secondo col tempo di 1.09.040. Ancora P2 per il Meyer Shank Racing e Tom Blomqvist, a 3 decimi, a precedere le altre Cadillac di Kamui Kobayashi, Tristan Vautier e Pipo Derani.

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Ancora una LM P2 protagonista dell’unica breve red flag della sessione estesa, come da recente tradizione, con i primi 15’ riservati ai piloti bronze e gli ultimi 15’ alle categorie Pro. Protagonista questa volta Rui Pinto de Andrade con L’Oreca del Tower Motorsport fuori in curva 1. Il primato della categoria va a Ryan Dalziel di Era Motorsport con 1.11.656, lontano 3 decimi dal best lap del mattino da parte di Louis Deletraz, compagno di Andrade.

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Kay van Berlo invece ha migliorato per Riley Motorsports la migliore prestazione delle libere 1 di Colin Braun di un decimo con 1.15.569.

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Un fin qui incontenibile Jack Hawksworth con la Lexus ha ritoccato di ben 4 decimi la sua migliore prestazione del mattino col tempo di 1.18.912, davanti alla BMW di Jesse Krohn, ad oltre mezzo secondo, e alla Corvette di Antonio Garcia. P4 per la Ferrari di Risi Competizione con Daniel Serra.

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Prima fra le vetture iscritte in GTD l’altra Lexus con Richard Heistand, autore di 1.19.853 davanti alla BMW del Paul Miller Racing con Erik Johansson. Buone prestazioni per le altre due 488 GT3 nelle mani del deb Ulysse de Pauw e del veterano Toni Vilander, che hanno chiuso in P6 e P7 nella categoria.

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Fra poco più di un’ora la tradizionale sessione serale della durata di 90’, a partecipazione obbligatoria come a Le Mans, che chiude il programma odierno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Sette gare nel calendario 2023 con Portimao. Primavera di fuoco per l’endurance europea

Saranno sette gli appuntamenti del World Endurance Championship 2023. La novità, peraltro già ampiamente nota agli addetti ai lavori, riguarda il ritorno di Portimao, meta gradita a tutti i costruttori e teams, quale ulteriore appuntamento pre-Le Mans.

Il circuito dell’Algarve era già stato teatro di una 8 ore nell’edizione 2021 martoriata dalla pandemia, mentre il prossimo anno si tratterà di una gara di durata standard di 6 ore in programma il 16 aprile.

L’apertura sarà ancora una volta lasciata a Sebring, prologo compreso, come sempre a metà marzo, mentre dopo la tappa portoghese di proseguirà, all’insegna della stabilità, con la 6 Ore di Spa il 29 aptrile, la 24 Ore di Le Mans il 10-11 giugno, Monza il 7 luglio, il Fuji il 10 settembre ed il consueto finale in Bahrain il 4 novembre 2023.

L’intera schedule è già stata approvata dal FIA World Motor Sport Council. Da notare la compressione di date dalla metà del mese di aprile che, tra WEC ed ELMS, prevede quattro weekend consecutivi sui circuiti continentali tra Portimao, Barcelona ELMS (compreso prologo), Spa ed Imola ELMS.

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La season 11 sarà anche quella della consacrazione delle Hypercar: il WEC ha diffuso al riguardo un’infografica dove sono riportati i sei costruttori presenti: Toyota, Ferrari, Peugeot, Porsche, Cadillac e Glickenhaus. Manca ovviamente la Vanwall/Vandervell, che comunque ha annunciato a mezzo sociale di stare procedendo con i collaudi della nuova vettura stradale che dovrebbe preludere all’omologazione della versione da pista.

Piero Lonardo

Foto: WEC

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USCC – Bamber il più veloce nelle prime libere della Petit Le Mans

E’ lotta ravvicinata tra Cadillac ed Acura nelle prime libere della 25ma Petit Le Mans con Earl Bamber e la DPi V.R. #02 del Team Ganassi al top col tempo di 1.09.583 davanti a Tom Blomqvist e la ARX-05 del Meyer Shank Racing, a tre decimi.

Temperatura fresca ma sole splendente a Road Atlanta per l’ultima apparizione delle DPi in attesa delle nuove GTP, nonostante le pessime notizie provenienti dalla costa est della Florida, ma anche la speranza che il weekend potrà proseguire regolarmente senza maggiori conseguenze date le ultime informazioni meteo che vedono l’uragano Ian scemare nella sua risalita verso nord-est.

Con questo clima ideale le 43 vetture in gara (confermati tutti i forfait anticipati ieri, anche se la Duqueine del Muhlner Motorsports è stata avvistata ai box) si sono date battaglia nella prima fase dei primi 90’ a disposizione per poi concentrarsi sulla messa a punto.

Seconda fila virtuale per le altre due Cadillac di Sebastien Bourdais con l’altra vettura del Team Ganassi e l’ormai ex campione in carica Pipo Derani con la entry di Action Express/Whelen Racing. Solo P6 per i leader del WTR, dietro anche alla DPi V.R. dell’Action Express/Ally, all’ultima probabile apparizione di Jimmie Johnson.

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Tra le LM P2, è Louis Deletraz a segnare il passo con 1.11.320 con l’Oreca della squadra leader Tower Motorsport. Il campione ELMS in carica ha superato di 2 decimi Sebastian Montoya e Ryan Dalziel, vale a dire i major contender di DragonSpeed ed Era Motorsport. Da segnalare un paio di “lunghi” da pare di Dwight Merriman, coequipier di Dalziel sull’Oreca #52, ed un’uscita da parte di Scott Huffaker sulla vettura del PR1 Mathiasen che ha determinato l’unica interruzione della sessione.

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Colin Braun dal canto suo ha ribadito al meglio la leadership tra le LM P3 col migliore tempo di 1.15.676 per il CORE Autosport, precedendo di appena 15 millesimi Felipe Fraga del Riley Motorsports.

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Jack Hawksworth ha dimostrato di essere tornato in forma smagliante e ha fissato i cronometri sull’1.19.384 con la Lexus del Vasser Sullivan, migliore delle GTD Pro. La seconda prestazione tra le GT3 appartiene invece ad una GTD, la BMW del Paul Miller Racing con Bryan Sellers, a 116 millesimi dal leader.

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La migliore delle Ferrari è la 488 di Risi Competizione, P3 tra le Pro con Daniel Serra a circa mezzo secondo dal leader, mentre Toni Vilander e Giorgio Sernagiotto hanno segnato le migliori prestazioni per AF Corse e Cetilar Racing, dove ha preso confidenza con la vettura la giovane promessa Ulysse de Pauw. Ricordiamo che questa sarà l’ultima partecipazione della gloriosa 488, giunta il weekend scorso al prestigioso traguardo di 500 vittorie, nella serie IMSA.

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Il programma odierno prosegue con altre due sessioni di libere, una pomeridiana alle 2.55 PM ET ed una serale, a partecipazione obbligatoria come a Le Mans, alle 7.30 PM.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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USCC – Salta Racing Team Nederland alla Petit Le Mans, totale 43 entry in attesa dell’uragano Ian

Come da previsioni, no-show di Racing Team Nederland alla 25ma Petit Le Mans. A seguito delle vicende giudiziarie del patron Frits Van Eerd, la squadra gestita in posta da TDS non sarà presente nello schieramento delle LM P2. Questa è l’unica defezione della categoria, anche se non la sola del parco partenti, che dalle 48 vetture attese passa a 43 nell’entry list ufficiale.

Ben tre le assenze rispetto alla prima lista tra le LM P3 per Muehlner Motorsports, Fast MD Racing e Forty7 Motorsports. Va detto che Wayne Boyd ed Anthony Mantella e Matt Bell, l’equipaggio previsto sulla Duqueine #7, risultano regolarmente iscritti sulle due vetture di AWA, mentre sorprende l’assenza nell’entry list ufficiale, aggiornata a ieri pomeriggio, di Fast MD, che ricordiamo dovrebbe schierare lo specialista Colin Noble, dopo i test svolti nei giorni scorsi.

C’è attesa invece per la line-up di Sean Creech Motorsport, che insieme al veterano Joao Barbosa, vincitore assoluto qui nel 2015, schiera i due maggiori prospetti della categoria, Malthe Jakobsen e Nico Pino, protagonisti in Europa con Cool Racing ed Inter-Europol.

Ovviamente confermatissimo lo schieramento delle sette GTD Pro con Corvette, Porsche, Aston Martin, BMW, Lexus e la Ferrari 488 GT3 di Risi Competizione protesa verso il bis del 2019 con James Calado, Davide Rigon e Daniel Serra. Cala infine di una unità, da 16 a 15, la lista delle GTD, a causa dell’assenza della McLaren 720S GT3 iscritta da Crucial Motorsports.

Ma l’incognita più grande qui al Michelin Raceway Road Atlanta riguarda l’uragano Ian, che da ieri pomeriggio ha iniziato a martellare le coste della Florida occidentale. Le attuali previsioni del tempo prevedono che la perturbazione possa colpire anche la zona del circuito a partire da venerdí e per tutta la giornata di sabato con venti forti e precipitazioni.

L’IMSA, ente patrocinatore del WeatherTech SportsCar Championship, ha messo in previsione un eventuale spostamento della Petit Le Mans a domenica 2 ottobre, un’eventualità che però sconvolgerebbe i piani di pubblico, team e piloti, considerate le ben quattro serie di contorno del weekend, senza tener conto che un’ordinanza locale prevede la sospensione di ogni attività “rumorosa” dalle 10 alle 12 di ogni domenica.

Ricordiamo che la Petit Le Mans è stata chiusa anticipatamente per ben due volte negli ultimi anni, precisamente nel 2009 e nel 2015, per meteo avverso. Facendo i debiti scongiuri per il regolare proseguimento del weekend, oggi giornata di sole completamente dedicata alle serie di contorno, mentre domani sono in programma ben tre sessioni di libere, alle 9.50 AM ET, alle 2.55 PM ET e la serale obbligatoria alle 7.30 PM ET per un totale di ben 4h45’ di azione.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry List ufficiale della 25ma Petit Le Mans

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USCC – Cetilar propone de Pauw alla Petit Le Mans

Cetilar Racing cambia equipaggio per la 25ma Petit Le Mans: Ulysse de Pauw prende il posto di Antonio Fuoco quale titolare della Ferrari #47 insieme a Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto.

Il giovane belga ricordiamo è il neocampione Silver Cup nell Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS Sprint Cup, nonché reduce dalla seconda vittoria assoluta conquistata appena due settimane fa in gara 1 a Valencia dopo il season opener di Brands Hatch, sempre su Ferrari gestita da AF Corse insieme a Pierre-Alexandre Jean.

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Fuoco sarà impegnato nello stesso weekend insieme all’altro driver fin qui impegnato nella campagna americana, Alessio Rovera, con Iron Lynx insieme ad Alessandro Pier Guidi a Barcelona nel finale di stagione dell’Endurance Cup del GTWC.

Per de Pauw, come per Lacorte e Sernagiotto, si tratterà del debutto sul tracciato sede dell’atto finale del WeatherTech SportsCar Championship e della Michelin Endurance Cup, anche se i due piloti italiani hanno già svolto nei giorni scorsi una sessione di test. L’equipaggio tricolore dopo la strepitosa vittoria di Sebring mantiene la quinta posizione nella classifica riservata alle gare lunghe tra le GTD, a 10 lunghezze da Inception Racing.

L’appuntamento con la 25ma Petit Le Mans è per giovedí 28 settembre alle 9.50 AM ET con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, GTWC

ELMS Round 4 2022 20220925 - No 22 Francorchamps_BEL for RacerViews dot com by Agence Dix Sept Media_202

ELMS – United Autosports non si smentisce a Spa. Titolo quasi assegnato a Prema

United Autosports piazza la quarta vittoria in cinque anni alla 4 Ore di Spa-Francorchamps, con Phil Hanson che aggiunge il successo odierno a quelli ottenuti nel triennio 2018-2020, questa volta in compagnia di Duncan Tappy e Tom Gamble al posto di Filipe Albuquerque.

La gara partiva con Niklas Knuetten che manteneva in tranquillità la leadership conquistata con la pole dal Cool Racing su Duncan Tappy; la vettura di IDEC Sport era costretta a recuperare a causa di un testacoda nel giro di ricognizione sulla pista ancora umida dalla pioggia caduta in nottata mentre al contrario l’Oreca di Inter-Europol, costretta a partire dal fondo a causa dell’interruzione nelle qualifiche, recuperava a passi da gigante.

Il podio temporaneo veniva completato da Ferdinand Habsburg di Prema, ma la gara libera durava ben poco a causa del testacoda della Ligier LM P3 del Team Virage. Tra le GTE Sarah Bovy era abile ad approfittare dell’errore del polesitter Conrad Grunewald, che costringeva la Ferrari Kessel a ripartire dalla terza piazza.

Una nuova neutralizzazione veniva posta in atto dalla direzione gara a causa di contatto che toglieva dalla gara i leader delle LM P3 di Cool Racing, con Mo Smith centrato alla Source da Horst Felbermayr Jr. La categoria sembrava in mano alle due vetture di United Autosports, ma presto Inter-Europol piazzava la sua seconda vettura al comando con Mateusz Kaprzyk.

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Il team battente bandiera polacca approfittava anche in LM P2 degli errori altrui per installarsi in seconda posizione assoluta e poi addirittura al comando, sfruttando un pitstop fuel only. Nicolas Lapierre, salito nell’abitacolo dell’Oreca #37 con gomme fresche, ingaggiava una lotta furiosa con Scherer e alla fine riprendeva il comando della gara, ma per poco, a causa di una foratura nella lotta con la vettura di United Autosports.

Una nuova Full Course Yellow ed un errore da parte di Davide Heinemeier-Hansson, subentrato a Scherer, permetteva a Phil Hanson di prendere la testa della gara con un robusto vantaggio sugli inseguitori. Frattanto il solito Nico Pino innescava un furioso forcing che gli permetteva di prendere la testa delle LM P3, mentre tra le GTE Mikkel Jensen riusciva a chiudere positivamente la rincorsa sulle Iron Dames, riappropriandosi della testa della categoria.

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Gli ultimi fuochi, con Tom Gamble a portare in sicurezza l’Oreca #22 per prima sotto la bandiera a scacchi, venivano regalati da Pietro Fittipaldi, il quale riusciva a tenere dietro il campione in carica Louis Deletraz che mandava nuovamente a podio la capolista Prema, e dalle vetture Pro/Am di AF Corse e Racing Team Turkey, con il sub di lusso Will Stevens ad avere la meglio all’ultima curva, la Bus Stop, su Alessio Rovera.

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Il podio delle LM P3 di completava con la Duqueine del DKR e la Ligier #7 del Nielsen Racing, mentre dietro le due Ferrari si classificava la Porsche Absolute.

In classifica generale, Prema ha praticamente il titolo in tasca con 100 punti contro i 76 dell’equipaggio del Panis Racing, che chiude in P4; cambio della guardia invece tra le LM P3, con Inter-Europol, alla terza vittoria di fila, a scavalcare il Cool Racing e a portarsi a ben +19 sul team svizzero. In GTE infine, sono ancora tre gli equipaggi matematicamente in lizza per il titolo, con Proton Competition, quest’oggi gravato da ben 40 kg extra, che chiude in P5 e mantiene 9 punti di vantaggio sui vincitori odierni e 21 sui campioni uscenti di Iron Lynx.

L’ultimo atto della serie europea a Portimao il 16 ottobre.

Piero Lonardo

Photo: www.agencedixsept.media

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Spa-Francorchamps