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WEC – Ecco l’Alpine con la novità Gounon. Isotta sceglie Serravalle. Heart of Racing conferma i suoi

Presentata ufficialmente l’Alpine A424 hypercar. Dell’LMDh su base Oreca si conoscevano da tempo le caratteristiche tecniche e anche i piloti; mancavano ancora la livrea definitiva e la composizione degli equipaggi.

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L’Alpine #35 verrà portata in gara da Charles Milesi, Paul-Loup Chatin e Ferdinand Habsburg, mentre sulla #36 si alterneranno Nicolas Lapierre, Mathieu Vaxivière e Mick Schumacher. Novità, la definizione di un pilota di riserva nella persona di Jules Gounon, factory driver Mercedes, campione in carica overall ed endurance del GT World Challenge Europe.

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Sempre parlando di hypercar transalpine, dei giorni scorsi la notizia che la Peugeot 9X8 si presenterà in Qatar nella stessa veste tecnica del 2023. L’ala posteriore e gli altri affinamenti, che comporteranno tra l’altro l’adozione di pneumatici standard, debutteranno solamente a Imola, in occasione del secondo round del WEC.

Serravalle

Sempre in giornata l’annuncio da parte di Isotta Fraschini dell’ingaggio di Antonio Serravalle quale terzo pilota della Tipo 6 LMH insieme a Jean-Karl Vernay ed Alex Garcia. Il 21enne canadese proviene dalla filiera delle monoposto americane, avendo disputato due stagioni in Indy Pro (allora Pro Mazda) nel 2018-2019 e successivamente altre due in Indy Lights (ora Indy NXT), ottenendo quale miglior piazzamento un sesto posto nel 2021.

Uniche esperienze con le ruote coperte, lo scorso anno alla Rolex 24 at Daytona sulla Duqueine LM P3 del FastMD Racing ed un paio di gare a Sebring per il Muehlner Motorsport nell’ambito dell’IMSA VP Racing SportsCar Challenge. Non giudicata all’altezza quindi la candidatura di Carl Bennett, già in azione col team Duqueine nell’Asian Le Mans Series in corso di svolgimento.

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Infine Heart of Racing che ha confermato integralmente la line-up che dopo i primi due round della scorsa stagione ha preso possesso dell’Aston Martin #98. Daniel Mancinelli, Alex Riberas e Ian James si siederanno quindi sulla nuova Vantage GT3, in attesa di poter portare in pista nel 2025 la nuova Valkyrie hypercar, che parallelamente all’outing in Bahrain, sta girando anche in Arizona con un altro esemplare.

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Indy NXT, Heart Of Racing

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WEC – BMW anticipa la sua nuova Art Car

Come noto BMW tornerà in prima persona nel World Endurance Championship e a Le Mans. Come da tradizione, per la classica della Sarthe, schiererà una art car, questa volta usufruendo della M Hybrid V8 quale “tela in movimento”.

La vettura, iscritta col numero 20, rappresenterà la 20ma creazione della casa di Monaco. Opera dell’artista Julie Mehretu, sarà condotta in gara dall’equipaggio formato da Sheldon van der Linde, Robin Frijns, e René Rast.

Ricordiamo che in precedenza hanno collaborato con BMW celebri esponenti dell’arte contemporanea i quali Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons.

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La Mehretu utilizzerà il vocabolario dei colori e delle forme di un dipinto esistente di grande formato tratto da una serie di lavori più recenti – cita il comunicato BMW – fotografie oscurate, griglie punteggiate, vernice spray color neon e i segni gestuali iconici di Mehretu conferiscono al suo design una forma visiva astratta. Trasferirà poi l’immagine risultante come fotografia ad alta risoluzione sui contorni del veicolo utilizzando una tecnica di mappatura 3D. Ciò creerà l’esclusivo foiling artistico con cui la BMW M Hybrid V8 gareggerà nella gara di Le Mans.

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Per la prima volta – prosegue la nota – la Mehretu lavorerà con BMW su un formato tridimensionale. L’interazione tra le superfici e la geometria del veicolo creerà un remix di elementi della sua pittura e apre nuove prospettive per l’artista nel suo processo creativo. In conformità con le normative FIA, la versione 3D dell’opera d’arte potrà essere applicata solo alla BMW M Hybrid V8. Per questo motivo, la Mehretu sta lavorando a stretto contatto con il team tedesco Race Spirit guidato da Manuel Eberl e Gertraud Brenninger per progettare la ventesima BMW Art Car. Race Spirit era già coinvolta nella realizzazione del design ideato da Jeff Koons per la 17ma BMW Art Car.

L’appuntamento con la nuova BMW art car è per il 21 maggio prossimo a Parigi, al Centre Pompidou, per l’unveiling dell’opera.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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LMC – Ancora 42 auto in pista nel 2024

Ancora 42 le auto pronte a darsi battaglia nell’edizione 2024 della Michelin le Mans Cup, la serie propedeutica all’ELMS che ancora una volta sarà protagonista anche al Circuit de la Sarthe con due prove di 60’ ciascuna, la Road To Le Mans, nell’ambito della 92ma edizione della 24 Ore.

Andiamo con ordine analizzando per prima la LMP3, classe regina della serie, con Virage, squadra campione in carica della serie, che ripropone ancora due Ligier per il campione in carica della Ligier Euro Series, Stefan Mihnea, e Jamie Falvey, e per il cavallo di ritorno Oscar Bittar e Ricardo Gracia Filho.

Regolarmente presenti anche i vincitori delle edizioni immediatamente precedenti, Nielsen Racing e Racing Spirit of Léman, entrambe con vettura unica, col team britannico a presentarsi con l’equipaggio da battere composto dagli esperti Wayne Boyd ed Anthony Wells, quest’ultimo già a segno nel 2021.

Doppio effort anche per squadre da sempre protagoniste quali Cool Racing, con l’equipaggio di punta composto da Adrian Chila e David Droux, Inter-Europol, col recente polesitter di Dubai, Alexander Bukhantsov, CD Sport, MV2S Racing e Rinaldi Racing. Rispetto alla scorsa stagione raddoppia anche ANS Motorsport, mentre High Class Racing unisce le forze col Team Thor.

Novità assolute Bretton Racing, team ceco, e GG Classic, team australiano, già visti in azione nell’Asian Le Mans Series, mentre l’altra novità R-Ace GP è ben nota nell’ambiente delle monoposto per avere avuto nelle proprie fila futuri campioni del calibro di Nyck de Vries, Norman Nato e Come Ledogar e Pierre Gasly. Il team transalpino sarà uno dei pochi, insieme a Murphy Prototypes e Haegeli by T2 a schierare le Duqueine.

Ancora infine volti nuovi come More Motorsport, compagine battente bandiera olandese ed i britannici del P4 Racing e Steller Motorsport, mentre per la prima volta non saranno presenti United Autosports, DKR e Graff.

13 invece le entry garantite in GT3, in rappresentanza di cinque costruttori: Ferrari, Aston Martin, Audi, Lamborghini e Porsche.

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Blackthorn esordisce con due Aston Martin, mentre tornano le Iron Dames, assenti nelle ultime due edizioni, con un equipaggio nuovo di zecca per Karen Gaillard e Celia Martin per la Lamborghini #83. Altre due Huracàn a disposizione di Leipert Motorsport, vittoriosi lo scorso anno al Paul Ricard.

Novità anche per gli spagnoli di Biogas Motorsport, che porteranno in gara una delle cinque Ferrari iscritte. Le altre 296 GT3 saranno gestite da AF Corse e Kessel Racing, Le Mans Cup rappresenterà Ferrari insieme a Kessel Racing ed AF Corse; da segnalare il ritorno alle gare europee da parte di Alessandro Balzan, due volte campione IMSA GTD.

Nick Jones e Scott Malvern cambiano casacca, passando ad High Class Racing, unica squadra presente in entrambe le categorie insieme a Steller Motorsports e la sua Audi R8 LMS Evo II. I ranghi si completano con la Porsche di Proton Huber Competition.

L’appuntamento con la Le Mans Cup è per i test collettivi di Barcelona di mercoledì 10 aprile, che saranno seguiti dalla prima gara sabato 13 aprile.

Luca Pellegrini – Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup, Iron Dames

L’entry list della Michelin Le Mans Cup

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Asian LMS – 99 Racing ipoteca il titolo stravincendo a Dubai. Cool Racing e Pure Rxcing, successo e leadership in LM P3 e GT

Seconda vittoria su tre gare per 99 Racing in questa Asian Le Mans Series 2023-24 a Dubai. Ahmad Al Harthy ha diligentemente evitato problemi al via prendendo poi il comando della gara; Nikita Mazepin ha preso il largo e Louis Deletraz ha portato a casa il risultato finale sul rientrante Julien Andlauer, sempre più a proprio agio su queste LM P2, e su Malthe Jakobsen.

Start

Allo start, subito dai fuori dai giochi la vettura del Cool Racing, giratosi in autonomia alla prima curva, poi centrato dalla Ligier LM P3 del Viper Niza, e dalla McLaren di James Cottingham; frattanto PJ Hyett aveva già ceduto la leadership derivante dalla pole position a Salih Yoluc, abile a scattargli da dietro per TF Sport, con Al Harthy e Giorgio Roda presto alle spalle del leader.

Dopo il completamento delle operazioni di pulizia della pista in regime di Safety Car Roda andava all’attacco dell’omanita, che si girava. Inevitabile il drive-through per la vettura di Proton; anche Hyett si girava, forse per un contatto con la Mercedes di Martin Konrad. Tra le GT, iniziavano a farsi sotto al leader Anthony Liu l’Audi capolista di Alban Varutti e la Porsche del Pure Rxcing di Alex Malykhin. Purtroppo la R8 #42 del Sainteloc sarà presto costretta ad una lunga sosta per problemi allo sterzo, lasciando la 911 di Pure Rxcing a battagliare con la Mercedes dell’Al Manar per la leadership.

Davanti Al Harthy passava Yoluc nel suo secondo stint, mentre Francois Perrodo con la vettura di AF Corse cercava di farsi largo in zona podio ma cadeva vittima di un testacoda. Dopo una Full Course Yellow per detriti erano due penalità a movimentare la classifica, entrambe per track limits, vittime George Kurtz, al via per Crowdstrike by APR, e lo stesso Yoluc, i quali precipitavano in classifica, lasciando spazio alle vetture di Algarve Pro Racing, Duqueine e DKR.

Era proprio quest’ultima a movimentare la fase centrale di gara, con un Laurents Hörr super, inducendo all’errore Carl Bennett sull’Oreca neroverde e andando alla caccia di Freddie Tomlinson, che riusciva a superare con una manovra forse oltre il limite ma non sanzionata dalla direzione gara.

Il tedesco partiva quindi alla caccia di Mazepin, ora al volante della capolista 99 Racing, ma perdeva improvvisamente terreno – non sappiamo ad ora per quale motivo – ed era costretto a desistere, mentre Colin Braun era stato protagonista di una grande rimonta dopo la penalità ed aveva riportato l’Oreca del Crowdstrike by APR alle spalle dei primi.

Tra le LM P3, Alexander Bukhantsov riprendeva il comando per Cool Racing dopo una breve parentesi da parte di Audunn Gudmunsson di High Class Racing; in GT, una volta terminato lo stint del polesitter, Joel Sturm, subentrato a Malykhin, si lanciava all’attacco della Mercedes #7 e dopo due ore e mezza di gara, si impossessava della leadership di categoria.

La seconda Safety Car della giornata era innescata dal contatto tra l’Aston Martin di Tomonobu Fuji e l’Audi di Alex Aka e dalla vettura del Duqueine, ferma dopo aver perso al pit la posteriore sinistra. Tom Dillmann, subentrato ad Hörr, perdeva presto terreno ed era Malthe Jakobsen ad insidiare l’Oreca #99, ora con Louis Deletraz, dopo aver avuto la meglio al termine di un duello avvincente su Julien Andlauer. James Winslow e Klaus Bachler proseguivano l’opera dei compagni, mantenendo il comando nelle altre categorie.

Decisiva l’ultima sosta, che vedeva Jakobsen operare un overcut che però non portava vantaggio, anzi si ritrova alle spalle di Deletraz ed Andlauer. Anche Mathieu Vaxivière, subentrato ad Alessio Rovera, autore di un’assai positiva parte centrale di gara, cercava ritardando il pit di tornare tra i primi, e ci riusciva transitando in P4, ma il pilota francese vanificava l’effort di AF Corse prendendo l’ennesima penalità comminata dall’impietosa direzione gara, questa volta per aver passato la linea bianca della pitlane.

Winslow

La vettura di servizio rimetteva a contatto le Ligier LM P3 di Bretton Racing e Cool Racing, ma l’esperto James Winslow rompeva presto gli indugi per riprendere la testa della categoria sul campione della Ligier Euro Series , Stefan Mihnea, che alla fine cederà anche alle vetture di CD Sport ed High Class Racing.

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In GT il solito Davide Rigon super portava al terzo posto la Ferrari #21 di AF Corse, lasciandosi dietro la seconda Audi di Sainteloc e la Mercedes del Triple Eight.

Le fasi finali, con Andlauer impossibilitato a riprendere l’Oreca rossonera, come Jakobsen e Dillmann stabili terzo e quarto, vivono del duello per le posizioni di rincalzo, con Charlie Eastwood ad impossessarsi della quinta piazza per TF Sport dopo un lungo duello con Harry Tincknell prima e approfittando di un problema da parte di Toby Sowery poi.

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In classifica generale, il 99 Racing conduce con ben 20 punti di vantaggio sul Crowdstrike by APR e 25 su Proton Competition. Stanti i 52 punti in palio nell’ultimo doubleheader della prossima settimana ad Abu Dhabi nulla è ancora deciso definitivamente, ma la squadra battente bandiera della Giordania con il successo odierno ha messo una serie ipoteca sulla vittoria nella serie.

Tra le LM P3, il Cool Racing prende la testa della categoria con 5 lunghezze sul CD Sport, mentre infine in GT, la gara sfortunata di oggi costa la leadership al Sainteloc, che non solo si vede passare dal Pure Rxcing di ben 14 punti, ma si trova un solo punto avanti all’Al Manar by GetSpeed.

Appuntamento quindi ad Abu Dhabi il prossimo weekend per i responsi finali della serie asiatica, che ricordiamo garantisce due inviti alla prossima 24 Ore di Le Mans ai vincitori di LM P2 e GT.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Dubai

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WEC – Akkodis ASP prova al Paul Ricard, mentre la Valkyrie sceglie il Bahrain. Bourdais terzo pilota Cadillac in Qatar

Dal Circuit Paul Ricard giungono le prime immagini delle Lexus RC F GT3 per il WEC. Akkodis ASP ha infatti portato tutti e sei i suoi driver per una tre giorni di test terminata venerdí. In azione quindi sia José María López, Esteban Masson e Takeshi Kimura, destinatari della vettura #87, cosí come Kelvin Van der Linde, Timur Boguslavskiy e Arnold Robin, che guideranno la #78.

Aston_Bahrain

Aston Martin ha invece scelto nientemeno che il Bahrain per svolgere i collaudi della Vakyrie, come trapelato dai teaser diffusi dal costruttore britannico. Al momento non sono stati resi noti ulteriori particolari sull’esito dei test e sulla line-up dei collaudatori dell’hypercar mossa da motore V12, che dovrebbe essere schierata sia nel WEC che in IMSA a partire dal 2025.

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Infine il Chip Ganassi Racing ha annunciato che sarà Sebastien Bourdais ad affiancare i due titolari Alex Lynn ed Earl Bamber nel season opener in Qatar. Il nativo di Le Mans in quel weekend è infatti libero da impegni col WeatherTech SportsCar Championship, ma potrà essere sempre a disposizione quale terza guida; negli appuntamenti successivi potrà pertanto essere ingaggiato un altro pilota del team.

Piero Lonardo

Foto: Akkodis ASP, Aston Martin Racing

AO

Asian LMS – Prima pole per Hyett a Dubai. A Cool Racing ed AlManar le migliori prestazioni in LM P3 e GT

Continua il buon momento di AO Racing, che porta in pole position anche PJ Hyett alla 4 Ore di Dubai con la vettura gestita da Proton Competition dopo il risultato di due settimane fa in GTD nelle qualifiche di Daytona a cura di Seb Priaulx.

APR

Il gentleman di Chicago ha fissato i cronometri suill’1.48.873, ben lontano dalla migliore prestazione del weekend ottenuta in mattinata da Toby Sowery con l’Oreca del Crowdstrike by APR, ma sufficiente per tenersi dietro di soli 46 millesimi Ahmad Al Harthy con la vettura capolista di 99 Racing.

Seconda fila per Salih Yoluc, al volante dell’Oreca di TF Sport, e Giorgio Roda con la seconda entry di Proton.

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Tra le LM P3, Alexander Bukhanstov regala la prima partenza al palo stagione a Cool Racing dopo le due ottenute a Sepang da High Class Racing. Il driver russo, ricordiamo vincitore di gara-1 in Malesia insieme a James Winslow, ha preceduto col tempo di 1.58.280 il campione in carica della Le Mans Cup, Julien Gerbi, qui con la vettura del Bretton Racing, di oltre 3 decimi.

Solo P4 per i capoclassifica del CD Sport dietro High Class Racing, mentre le due Ligier di Viper Niza e della debuttante GG Classic Cars hanno ottenuto crono da fondo dello schieramento GT.

Liu

GT le cui qualifiche infine sono state appannaggio di Anthony Liu e della Mercedes dell’Al Manar Racing by Get Speed, che col punto addizionale riduce lo svantaggio in classifica generale. A causa di una penalità per track limits, Alban Varutti con l’Audi #42 del Sainteloc Racing, perde la seconda posizione in griglia a vantaggio della Porsche del Pure Rxcing di Alex Malykhin, terminata ad oltre mezzo secondo da Liu.

Seconda fila per la McLaren dell’Optimum Motorsport e per la Mercedes del Triple Eight JMR. Migliore delle Ferrari, la debuttante #98 del Dragon Racing col campione in carica Pro/AM del GT Open, Marco Pulcini, decimo.

UPDATE: L’Audi #42 del Sainteloc è stata riammessa in seconda posizione; non si hanno maggiori particolari sul ribaltamento della decisione della direzione gara, presa al termine delle verifiche, che inizialmente aveva comportato la cancellazione di tutti i giri veloci compiuti da parte di Alban Varutti.   

Lo start della 4 Ore di Dubai domenica alle 13.00 locali, le 10.00 italiane. La gara sarà visibile gratuitamente dal sito dell’Asian Le Mans Series, https://live.asianlemansseries.com/en/ e sui canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Libere 2

I risultati definitivi delle Qualifiche

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WEC/GTWC – Definiti gli equipaggi GT di WRT. Rossi/Marciello in Endurance Cup!

WRT ha confermato i propri programmi GT che comprendono sia il World Endurance Championship che il Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Nella serie mondiale, oltre alle due BMW M Hybrid V8 hypercar i cui equipaggi erano già stati annunciati a metà gennaio, saranno presenti anche due M4 GT3, di cui per ora si conoscevano solo i “capisquadra” Augusto Farfus e Valentino Rossi.

Al brasiliano si assoceranno sulla BMW #31 Sean Gelael e Darren Leung, mentre sulla #46 insieme alla leggenda della MotoGP, siederanno il factory driver Maxime Martin e Ahmad Al-Harthy.

Ma il team di Vincent Vosse sarà nuovamente presente con ben tre altre BMW M4 GT3 anche in ogni atto della serie SRO.

Partendo dalla consolidata coppia composta da Charles Weerts e Dries Vanthoor, nuovamente insieme tra Endurance e Sprint Cup. Gli esperti belgi verranno raggiunti nell’Endurance Cup da Sheldon van der Linde, cosí come nel 2023.

La novità più succosa riguarda il coinvolgimento dell’attuale campione overall e endurance, Raffaele Marciello, pronto a ripetere l’assalto in Endurance Cup insieme all’impegno nel FIA World Endurance Championship nella top class, insieme a Valentino Rossi e a Maxime Martin. Oltre alle cinque prove di durata, gli ultimi due parteciperanno anche ai round Sprint di Brands Hatch e Misano Adriatico.

Infine il campione in carica dell’International GT Open, Sam De Haan, debutta con WRT in Silver Cup nelle prove Sprint con il confermato Calan William, mentre parteciperà alla Bronze Cup nei restanti round della serie con Ahmad Al Harthy e Jens Klingmann.

All’appello manca solo l’equipaggio M4 GT3 #31 che presenzierà solamente in Sprint e verrà annunciato in seguito.

Luca Pellegrini / Piero Lonardo

Foto: WRT

Proton

Asian LMS – Roda e Rigon al top nelle prime libere di Dubai

Sono da poco terminate le prime libere della 4 Ore di Dubai, valida quale terzo round dell’Asian Le Mans Series 2023-24. Al top una lieta notizia per i nostri colori, con Giorgio Roda ed il tempo di 1.49.386, oltre un decimo meglio del limite segnato da Lorenzo Fluxa con la vettura del Cool Racing nei test della mattinata.

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Dietro all’Oreca LM P2 di Proton Competition, un tris di protagonisti delle massime competizioni, capitanati dal driver Jota Will Stevens, qui in sostituzione di Ferdinand Habsburg, impegnato con l’Alpine hypercar; a seguire il vincitore di Daytona 2023, Colin Braun, con la vettura del Crowdstrike by APR, ed Alessio Rovera, due volte titolato WEC, per AF Corse. Solo P9 per i capoclassifica di 99 Racing, a 1”5 dal leader.

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Tra le LM P3, è stato Fabien Lavergne l’autore della migliore prestazione per la capolista CD Sport con 1.54.605, quasi 1” meglio del migliore degli inseguitori, ancora una volta l’esperto James Winslow del Cool Racing.

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Tra le GT infine, Davide Rigon porta in alto la Ferrari #21 di AF Corse con 1.58.931, precedendo di un nulla la Mercedes dell’Al Manar by GetSpeed di Anthony Liu, al debutto con la compagine battente bandiera omanita, e l’Aston Martin del D’Station di Tomonobu Fuji.

Assolutamente nei ranghi i leader in classifica dell’Audi #42 di Sainteloc Racing, mentre con la vettura gemella Dennis Marschall chiude in P4 davanti all’altra entry del GetSpeed di Martin Konrad.

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Alla sessione, che non è stata oggetto di interruzioni, hanno partecipato 41 vetture; la seconda BMW M4 GT3 del Project 1, che vedeva Sean Gelael, passato a Sainteloc, non risulta più nella nuova entry list.

Domani si prosegue con le libere 2 e le qualifiche, rispettivamente alle 10.10 e alle 14.30 locali, le 7.10 e le 11.30 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series, Alberto Manganaro

I risultati delle Libere 1

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Asian LMS – 42 le vetture attese a Dubai

Cresce il plateau di partenti dell’Asian Le Mans Series 2023-24 per il terzo round di Dubai. Sul circuito degli Emirati sono attese infatti 42 vetture contro le 39 di Sepang.

Rispetto al doubleheader malese ben 11 le LM P2, con l’aggiunta di una seconda Oreca di Nielsen Racing per Blake Mcdonald, Patrick Liddy e Matt Bell in aggiunta a quella per il portacolori Isotta Fraschini hypercar, Alex Garcia, Ian Loggie e Will Stevens, quest’ultimo sub di lusso per Ferdinand Habsburg.

La seconda new entry riguarda Cool Racing. La compagine svizzera coglierà l’occasione per far fare pratica al neoacquisto Lorenzo Fluxa in ottica ELMS insieme agli ex Alexandre Coigny e Vladislav Lomko.

In classifica generale, tutti all’inseguimento del 99 Racing di Ahmad Al Harthy, Nikita Mazepin e Louis Deletraz, al top con 43 punti contro i vincitori di gara 2 di Sepang del Crowdstrike by APR con 33 ed AF Corse con 30.

Aumentano di una unità anche le LM P3, grazie al GG Classic Cars, compagine australiana che schiererà una Ligier per Fraser Ross e George Nakas. Equipaggi a due per Cool Racing e Viper Niza Racing, date le assenze rispettivamente di Danial Frost, costretto a completare il servizio militare obbligatorio in quel di Singapore, e Josh Burdon. CD Sport conduce, grazie ad una vittoria ed un secondo posto, con 43 punti contro i 40 di Cool Racing.

Eguale numero di iscritti infine tra le GT, 39, ma qualche differenza nella composizione. Assente la Mercedes del Craft-Bamboo Racing, farà il proprio debutto Dragon Racing, con una Ferrari 296 GT3 per Rui Andrade, Nicola Marinangeli e Marco Pulcini.

Sean Gelael dal canto suo prenderà il posto di Paul Evrard, che salterà la trasferta per un lieto evento, sull’Audi #43 di Sainteloc insieme a Dennis Marschall e Zhou Bihuang. Il pilota indonesiano ha disputato le prime due gare con una delle due BMW del Project 1, che a questo punto vede compromessa la partecipazione del suo secondo effort.

L’altra R8 LMS GT3 Evo 2 del team francese condotta da Christopher Haase, Gilles Magnus ed Alban Varutti primeggia in classifica con 44 punti contro i 33 di Pure Rxcing ed i 30 del Al Manar by GetSpeed

Sempre tra gli equipaggi, il cinese Anthony Liu prende il posto di Martin Konrad sulla Mercedes dell’Al Manar by GetSpeed. Il pilota austriaco passa all’altra AMG GT3 iscritta come GetSpeed insieme a Anthony Bartone ed Aaron Walker.

Laurin Heinrich infine prende il posto di Matteo Cairoli sulla Porsche di Herberth Motorsport e l’australiano Jordan Love sostituisce il connazionale Broc Feeney sulla Mercedes del Triple Eight che vede in azione anche il principe malese.

Inizio delle attività in pista già domani, giovedí 1° febbraio, con test privati. Le prime libere sono previste venerdí alle 14.45 locali (+ 3 ore rispetto all’Italia). Qualifiche sabato 2 alle 14.30 e inizio della 4 Ore di Dubai alle 13.00, sempre locali, di domenica 3 febbraio. Qualifiche e gara saranno godibili gratuitamente dal sito dell’Asian Le Mana Series e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’entry list di Dubai

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WEC/IMSA – Hypercar tricolori: Ferrari in IMSA? Mah.. Un thailandese per Isotta Fraschini. Sogno Alfa Romeo

Il successo della Ferrari 296 GT3 all’ultima Rolex24 at Daytona, ennesimo trionfo delle GT del Cavallino, ha permesso ad alcune testate nostrane di riportare alla ribalta il tema del ritorno della Ferrari nella categoria top delle gare americane.

I ricordi dei trionfi dei prototipi del Drake sono sbiaditi nel tempo, se non consideriamo le vittorie della 333 SP, la barchetta nata quasi per errore, ma che ha rappresentato l’unico trait d’union fra gli anni ’60 e ’70 e la stagione appena conclusa.

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Tornerà la Ferrari a competere per l’assoluto a Daytona, a Sebring e alla Petit Le Mans, cosí come è stato per la 24 Ore di Le Mans? A nostro avviso allo stato attuale si tratta solo di affascinanti speculazioni, perchè, aldilà di quanto concordato da ACO ed IMSA, cioè permettere alle più sofisticate LMH, come la 499P trionfatrice sulla Sarthe, di gareggiare nella stessa classe delle LMDh su entrambe le sponde dell’oceano, non può esservi un reale interesse da parte del costruttore italiano a mettersi in gioco senza un vero contender che giochi alle sue stesse regole.

D’altra parte Toyota, che peraltro negli States ha profondi interessi economici, ben più di Ferrari, se ne guarda bene dal mettere in campo forze e denari per una campagna che potrebbe solo nuocerle, e la Aston Martin, non ce ne voglia nessuno, al momento non rappresenta una motivazione abbastanza forte per giustificare un potenziale sbarco nel 2025, anno in cui la Valkyrie LMH dovrebbe calcare le piste anche in IMSA.

Peraltro, ci ricordava tempo addietro il boss delle attività sportive endurance e GT, Antonello Coletta: “I costruttori vengono per competere con Ferrari.” Dovessero quindi scendere in campo le 499P negli States, potremmo assistere a due scenari assolutamente contrastanti fra loro, con altre case pronte a confrontarsi sullo stesso piano con il marchio più conosciuto al mondo, oppure, più facilmente, un fuggi fuggi generale per evitare di essere schiacciate dalla potenziale strapotenza delle LMH.

Quale di questi scenari interessa ai boss dell’IMSA? Sicuramente non il secondo, stante l’attuale momento di grazia dell’endurance a stelle e strisce, con quattro costruttori impegnati nella massima categoria, cinque a partire da Sebring con l’arrivo di Lamborghini, e ben 11 GTP ai nastri di partenza di ogni gara.

In definitiva, la possibilità esiste, sicuramente qualcuno ci sta pensando più di altri, ma al momento è legata a troppi fattori per essere un argomento di discussione. Se ne potrà riparlare quindi, forse, solo assai più avanti, magari sotto forma di un impegno privato nelle mani di Risi Competizione e di Cetilar Racing.

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Sempre speculazioni hanno riguardato negli scorsi mesi il possibile ritorno di Alfa Romeo alle gare di durata. Alcune testate (sempre italiane) hanno dato praticamente per scontata la cosa, ipotizzando addirittura l’utilizzo delle Peugeot 9X8 rebrandizzate con l’altro marchio del gruppo Stellantis.

A dire il vero a noi sembrava incredibile che ciò potesse accadere, men che meno in questi termini. Bene, i più attenti avranno letto che qualche giorno fa, ai microfoni del sito francese L’Argus, il CEO del Biscione, Jean-Philippe Imparato, si è dichiarato “poco convinto dall’equazione economica” in un contesto in cui l’arrivo di numerosi produttori sta generando una “tendenza all’inflazione delle spese.”

Se non è un no questo…. quindi, con buona pace dei tanti sostenitori del marchio di Arese, che proprio con le vittorie degli anni ’30 a Le Mans si è costruita un DNA corsaiolo, poi ribadito negli anni eroici della F1, crediamo che i tempi non siano propizi per rivedere in pista le eredi delle mitiche 33.

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Passiamo infine a chi sappiamo debutterà per davvero nella prossima stagione del World Endurance Championship, il Davide Isotta Fraschini, pronto a misurarsi in pista con i tanti Golia nella classe regina. La Tipo 6 LMH Competizione ha infatti completato nei giorni scorsi la necessaria omologazione.

All’appello, dopo la formalizzazione dell’accordo con Duqueine, con l’esperto Jean-Karl Vernay a fare da chioccia al talentino Alex Garcia, manca ancora il terzo pilota.

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Al momento il candidato maggiormente favorito ci risulta essere tale Carl Bennett. Sconosciuto ai più, il 19enne di origine thailandese ha gareggiato in precedenza in varie serie di F4 a partire dal 2022, più quattro gare nell’Eurocup-3, serie di matrice spagnola lanciata lo scorso anno, prima di lanciarsi con l’Oreca LM P2 del team francese nell’Asian Le Mans Series, al fianco del danese Oliver Rasmussen e del veterano John Falb. Vedremo a breve, visto che il Qatar è dietro l’angolo, se questa voce corrisponderà a verità.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo su originale Ferrari, Ferrari Races, Stellantis/Alfa Romeo, Isotta Fraschini, Carl Bennett FB page