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Start2024

IMSA – 49 auto a Road America con la novità Team Tonis: le Porsche torneranno al successo?

Nel weekend torna anche il WeatherTech SportsCar Championship a Road America per l’ottava tappa del 2025. La celebre pista di Elkhart Lake, che il prossimo anno sarà protagonista di una 6 ore, vedrà la partecipazione di ben 49 vetture, con la novità Team Tonis.

Tonis

Tonis Kasemets e Matthew Brabham debutteranno con un’Oreca LM P2. Il gentleman di origine estone, un passato da ingegnere di pista nelle formule promozionali USA al Pabst Racing e già campione della Prototype Challenge nel 2022, dopo alcuni outing sulle LM P3, ha debuttato nella categoria sulla pista di casa lo scorso annno con la Ligier del Sean Creech Motorsports.

Al suo fianco Matthew Brabham, figlio e nipote d’arte,  talento nelle formule minori delle monoposto senza però riuscire a fare il salto in IndyCar, dove spesso guida la biposto che porta a spasso le celebrità prima della gara. In seguito Brabham si è rivelato  specialista nei SuperTrucks, dove si è laureato campione per ben tre volte. Lo scorso anno il debutto in IMSA con “Spike”, l’Oreca LM P2 di AO Racing.

Di ritorno, sempre nella categoria cadetta, la vettura del JDC-Miller di Gerry Kraut and Scott Andrews, attesa finalmente al debutto in gara dopo i problemi al CTMP, e AF Corse, pure assente in Canada, per Luis e Matias Perez Companc.

Assente invece Tom Dillmann. Il pilota di Inter-Europol, reduce dall’incidente di due settimane fa in Canada, prosegue la propria riabilitazione e sarà sostituito da Connor De Phillippi. Cambio infine al PR1 Mathiasen, con Naveen Rao al fianco di Benjamin Pedersen.

In assenza di concomitanze con il WEC, tornano le line-up ufficiali fra le 11 GTP e le 10 GTD Pro, compreso Dan Harper, il quale ha risolto a favore del Paul Miller Racing la contemporaneità col GTWC Europe a Magny Cours. Fra le GTD si segnala il ritorno in pista della Mercedes AMG GT3 Evo del Korthoff Competition Motors con la nuova accoppiata formata da Mike Skeen e Daniel Morad dopo l’abbandono del team da parte di Kenton Koch. Quest’ultimo ricordiamo si è accasato con Triarsi Competizione, e si alternerà come al CTMP sulla Ferrari #021 insieme a Onofrio Triarsi.

Andare alla caccia delle Porsche 963 non sarà semplice sul tracciato del Wisconsin. L’IMSA infatti nel nuovo Balance of Performance ha concesso 9 kg in meno alle GTP di Stoccarda, mentre al contrario ha appesantito le Cadillac di ben 20 kg. 15 invece i kg concessi alle BMW, mentre le Acura trionfatrici negli ultimi due appuntamenti continueranno a correre col medesimo peso di 1.038 kg.

In termini di velocità massima inoltre, le Porsche, dominatrici della prima parte di stagione, potrannno godere anche di qualche cavallo in più fino ai 250 kmh e di un 5,2% in più sulle alte velocità. Leggermente aumentata anche la potenza delle BMW, mentre al contrario sono state ridotte le potenze massime di Cadillac ed Acura rispetto a Watkins Glen, l’ultimo round che ha visto in azione la classe regina.

Le ARX-06 e le V-Series.R soffriranno anche di una leggera riduzione di energia massima per stint, scendendo entrambe a 907 MJ; leggero calo anche per le BMW, che diventano le più efficienti con 890 MJ per stint, mentre i consumi delle Porsche potranno arrivare a 896 MJ per stint contro gli 875 del Glen.

Tra le GT3 infine, variazioni di peso rispetto al CTMP per Aston Martin (-7 kg), BMW {-17 kg), Corvette (+15 kg), Ferrari (-26 kg) e Ford (-2 kg). Discrete riduzioni di potenza entro i 190 kmh per le BMW M4 GT3 Evo, Ford Mustang e soprattutto Lexus. Al contrario, le Lamborghini riceveranno un 3,4% extra e le Mercedes addirittura un 3,8% in più.

Robusta riduzione della potenza massima dai 200 kmh un po’ per tutti i marchi, ma anche e soprattutto nell’energia massima per stint; le Porsche 911 GT3 R, pur mantenendo il valore più basso del lotto, correranno con 811 MJ per stint contro gli 889 MJ del Canada. Lexus e Mercedes continueranno sempre a godere della maggiore quantità di energia disponibile, con 897 e 900 MJ per stint contro i 946 e 949 MJ al CTMP.

L’azione in pista nel Wisconsin inizierà venerdí 1° agosto alle 3.00 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 2 dalle 5.40 PM ET, le 23.40 italiane, e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40’, il 3 agosto alle 2.10 PM ET, le 20.10 nostrane. Diretta di qualifiche e gara sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Road America

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WEC – Genesis accende i motori. Presto i primi test

Il programma Genesis Magma Racing procede come da aspettative e, dopo la presentazione statica della veste aerodinamica a Le Mans, ha reso noto di avere installato e acceso il motore che alimenterà la GMR-001 Hypercar.

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Il telaio – prosegue la nota del costruttore coreano –  destinato ai test e allo sviluppo per il resto del 2025, è in fase di costruzione presso l’officina di Oreca, partner di Genesis Magma Racing per i telai, e l’accensione senza problemi lascia solo le fasi finali della costruzione da completare prima che la vettura venga consegnata agli ingegneri di Genesis Magma Racing per i primi test, in programma ad agosto.

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Nella nuovissima factory IDEC di Le Castellet si prosegue quindi con i tempi previsti, indicatici un paio di mesi addietro direttamente dal Team Principal Cyril Abiteboul. L’intervista completa la trovate QUI.

I lavori per la costruzione del telaio di sviluppo dell’hypercar GMR-001 – cita sempre il comunicato – sono iniziati subito dopo la 24 Ore di Le Mans. Presso l’officina di Oreca, situata vicino alla sede di Genesis Magma Racing e al Circuit Paul Ricard, i lavori di costruzione iniziali sono stati completati dai tecnici esperti di Oreca, con meccanici e Ingegneri della Genesis Magma Racing coinvolti nelle fasi chiave.

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L’installazione e l’accensione del motore V8 biturbo sono stati uno di questi punti vitali. ”In un progetto come questo, ci sono date precise e questa era una di quelle“, ha dichiarato il Team Principal Cyril Abiteboul. “L’accensione della vettura ha segnato la nascita dell’hypercar GMR-001: un passo fondamentale nella storia della Genesis Magma Racing. Raggiungere questo punto nei tempi previsti è già un traguardo enorme ed un modo perfetto per iniziare la fase successiva del processo di sviluppo”.

Oltre a far girare il motore a un certo numero di giri in ciascuna delle sette marce del cambio, gli ingegneri hanno anche potuto testare il sistema ibrido della vettura, caricando le batterie dal motore e poi indirizzando l’energia agli alberi di trasmissione posteriori, come avrebbe fatto in pista.

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I lavori sul motore sono iniziati a giugno 2024, con il reparto Powertrain di Hyundai Motorsport che ha iniziato a lavorare sul design, derivato dal motore delle vetture del team che hanno vinto il FIA WRC. Il motore è stato avviato con successo per la prima volta a febbraio. Da allora, gli ingegneri dell’azienda hanno sottoposto il motore e la trasmissione a mesi di test su diversi banchi di prova per convalidare le simulazioni di prestazioni ed efficienza.

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L’integrazione riuscita del motore nel telaio GMR-001 apre ora la strada alla successiva fase di test e sviluppo, con la prima sessione in pista prevista per la fine di agosto. Il processo di costruzione della vettura combina le competenze di diversi reparti e partner. La stretta collaborazione tra Genesis Magma Racing ed Oreca, il partner telaistico del team, è stata fondamentale durante tutto il processo di costruzione e messa a punto della vettura, con i due gruppi che hanno lavorato in tandem per rispettare le strette scadenze imposte dal programma di sviluppo della GMR-001.

Il direttore tecnico di Genesis Magma Racing, François-Xavier Demaison, ha dichiarato: “La costruzione della vettura è stata incentrata nel mettere assieme tutte le competenze che abbiamo in Genesis Magma Racing e in Oreca”. Ha aggiunto: “Ora possiamo iniziare a collegare fisicamente tutti i diversi filoni di sviluppo che abbiamo seguito nell’ultimo anno con i nostri team Powertrain e Design. Il successo dell’avvio della GMR-001 è la conferma del nostro lavoro finora, ma anche l’inizio della fase successiva dello sviluppo e dei test”.

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Le fasi finali della costruzione della vettura sono ancora in corso, con i membri di Oreca e Genesis Magma Racing che stanno completando la prima vettura per l’inizio dei test, prima di concentrarsi su ulteriori telai per accelerare lo sviluppo della GMR-001 per potere affrontare il processo di omologazione per la stagione 2026.

Piero Lonardo

Foto: Genesis Magma Racing, Piero Lonardo

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IMSA – “Spike” trionfa anche aldilà dell’oceano al CTMP. Successi di Ferrari e Lamborghini tra le GT

Dane Cameron e PJ Hyett si impongono al Canadian Tire Mototorsport Park. La popolare “Spike”, recente trionfatrice e Le Mans e a Imola nella sottoclasse LM P2 Pro/AM con l’aiuto di Louis Deletraz, agguanta il primo successo stagionale nel WeatherTech SportsCar Championship.

Malauguratamente questa vittoria è stata propiziata dall’incidente che ha coinvolto Tom Dillmann a 20’ dalla bandiera a scacchi. Il campione in carica della categoria, a causa di un guasto tecnico non ancora individuato, si è schiantato duramente con l’Oreca di Inter-Europol sulle gomme a protezione di curva 3. Al momento il simpatico pilota francese, cui vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione, si è già fatto vivo a mezzo sociale presso l’ospedale locale in cui è ricoverato.

L’Oreca #43 era balzata al comando all’ultima sosta e, grazie anche alla neutralizzazione susseguente all’incidente tra l’Oreca LM P2 del TDS di Hunter McElrea e la Lamborghini di Mario Farnbacher, si stava avviando verso il secondo successo stagionale nella serie americana, che invece è tornato in mano alla vettura di AO Racing, che aveva dominato la prima parte di gara partendo dalla pole.

Completano il podio la #22 di United Autosports condotta per l’occasione da Tom Blomqvist insieme a Dan Goldburg, e la vettura del Riley di Gar Robinson e Felipe Fraga. La direzione gara ha negato il via alla macchina del JDC-Miller iscritta one-shot per Gerry Kraut e Scott Andrews in quanto i due piloti non hanno percorso un sufficiente chilometraggio durante le libere a causa della rottura del motore.

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Prima vittoria anche di DragonSpeed in GTD Pro. Giacomo Altoè ed Albert Costa hanno approfittato al meglio della strategia per balzare al comando sulla Porsche di AO Racing, protagonista nelle prime fasi di gara. Le Full Course Yellow finali hanno permesso alla 296 GT3 #81, gestita in partnership con Risi Competizione, di conquistare il successo dopo essere partiti dall’ultima piazzola davanti alla Corvette #4 e alla citata “Rexy”.

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Ad un’altra GT italiana, la Lamborghini del WTR di Danny Formal e Trent Hindman, la vittoria in GTD. Anche in questo caso la strategia l’ha fatta da padrona, permettendo alla Huracàn #45 di recuperare dal testacoda al via che l’aveva relegata al fondo dello schieramento.

Poteva essere doppietta per le vetture di Sant’Agata, ma il recupero di Farnbacher e della #78 del Forte Racing è stato vanificato dal contatto di cui sopra. Piazza d’onore quindi per la capolista Winward di Phil Ellis e Russel Ward, davanti a propria volta alla Lexus del Vasser Sullivan di Parker Thompson e Jack Hawksworth.

In classifica generale, tra le LM P2 il solo Dan Goldburg continua a condurre con 1375 punti contro i 1297 dei vincitori di domenica ed i 1251 dell’accopiata del Riley. In GTD Pro, l’equipaggio della Corvette #3, quarto al traguardo, mantiene la leadership con 39 punti di vantaggio su Laurin Heinrich e Klaus Bachler con Albert Costa a salire quale terza forza a -53. Poco cambia infine in GTD, con l’equipaggio del Winward ancor più saldamente in testa con un vantaggio incrementato a 92 punti sul Vasser Sullivan.

Prossimo appuntamento con l’IMSA, il 3 agosto a Road America, col ritorno delle GTP.

Piero Lonardo

Foto: Oreca, Dragonpeed, WTR

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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WEC – Alla fine a San Paolo è doppietta Cadillac. Lexus, primo successo in GT3

Uno-due Cadillac al termine della 6 ore di Sao Paulo con la #12 di Norman Nato, Will Stevens ed Alex Lynn sulla #38 di Sebastien Bourdais, Earl Bamber e Jenson Button.

Un successo meritato per l’Hypercar più performante quest’oggi, e non solo, se pensiamo a come sarebbe potuta finire in Qatar senza quella mossa suicida, senza nemmeno scomodare la pole di Le Mans, circuito dalle caratteristiche assai diverse da quello Paulista.

Il fuoco di paglia della Porsche #5 ha impressionato nelle fasi iniziali, e comunque le 963 si sono rivelate all’altezza perlomeno di lottare per la seconda piazza nel ritorno finale di Julien Andlauer su Bourdais. La top five si chiude con la BMW residua, la #20, dopo che l’altra M Hybrid V8 ha perso una ventina di giri ai box.

Sheldon van der Linde è stato in grado di rimontare le due Peugeot, finalmente in palla, meritatamente in P6 e P7 alle sue spalle.

E le Ferrari? La #83 di Robert Kubica, Phil Hanson ed Yifei Ye ha chiuso in P8, guadagnando quei punti che erano l’obiettivo di una gara in difesa del Cavallino, mentre le due 499P ufficiali non sono andate appena oltre la top ten, giocandosela con la Porsche Proton, le Aston Martin e le irriconoscibili Toyota.

L’aspetto che stride in questa sfida in famiglia è il fatto che la “Yellow Submarine” ha segnato tempi migliori delle altre due, aspetto, evidenziato anche nella telecronaca di WEC TV, che speriamo di meglio comprendere nel post-gara.

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Primo meritatissimo trionfo per la Lexus di AKKODIS ASP in LM GT3 con la #87 di Josè Maria Lopez, Petru Umbrarescu e Clemens Schmid. Uno stint magistrale da parte di Charlie Eastwood ha permesso alla Corvette TF Sport #81 di ritrovare il podio per la casa statunitense, mentre nel finale Eduardo Barrichello, trascinato dal pubblico di casa, ha avuto la meglio sulla Porsche delle Iron Dames, che nonostante le condizioni non al meglio di Michelle Gatting ed un paio di penalità, ha chiuso al quarto posto.

Ma nella classe va evidenziato il sesto posto dell’altra 911, la vincitrice di Le Mans di Manthey 1st Phorm di Richard Lietz, Ryan Hardwick e del nostro Riccardo Pera. Partiti con ben 36 kg in più a causa del Success Handicap rispetto alle Dames.

Niente da fare invece per le Ferrari VISTA AF Corse, capolista della vigilia con la #21 appesantita da 42 kg extra e la #54 ancora una volta presa come punching ball un po’ da tutti. Ci sarà comunque modo di rifarsi nei prossimi round.

In classifica generale, il vantaggio dell’equipaggio della Ferrari #51 sulla #83 si riduce ad appena 16 punti. Ferma la #50 a quota 57 dopo la squalifica di Le Mans, i major contender – si fa per dire – del Cavallino per quanto riguarda la classifica piloti, rimangono Kamui Kobayashi e c. con 44 punti. Anche tra i costruttori, Ferrari può godere di un vantaggio quasi incolmabile (172 punti contro 95) nei confronti di Toyota.

Col piazzamento odierno invece Pera e c. balzano al comando delle LM GT3 con 81 punti, cinque in più dell’equipaggio della Ferrari #21 e 21 in più dei vincitori in Qatar della Corvette #33, oggi ottavi nonostante una serie di penalità.

Il FIA WEC tornerà dopo la pausa agostana il 7 settembre sul Circuit of The America, che lo scorso vide il successo della gialla AF Corse.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

L’ordine di arrivo della 6 ore di Sao Paulo

Press - 6 Hours of Sao Paulo 2025

WEC – A San Paolo, le Cadillac riprendono le redini della gara

Le Cadillac hanno ripreso le redini della 6 Ore di Sao Paulo. Nel finale della seconda ora le due V-Series.R hanno approfittato dalle migliori performance con gomme largamente usate, attuale tallone d’achille delle Porsche, per riprendere e passare la 963 di Julien Andlauer, protagonista delle prime fasi di gara.

La #12 peraltro viaggia su una strategia leggermente diverse dalla Hypercar gemella, a causa del drive-through assegnato nel corso della prima ora.

Dopo tre ore Alex Lynn conduce con 5” di vantaggio su Jenson Button e 13” su Michael Christensen, ora al volante della 963 #5. Anche la seconda Porsche Penske ha frattanto recuperato sulla concorrenza e segue in P4, a 48”.

A seguire nella classifica reale le due Peugeot, con la #94 quale ultima vettura a pieni giri, a loro volta davanti alla BMW superstite, gravata da un drive-through per non aver rispettato correttamente le procedure di Full Course Yellow.

La neutralizzazione è stata chiamata in due occasioni, la prima per recuperare un aquilone (non stiamo scherzando) terminato in pista, mentre la seconda per i detriti della Ferrari di Nicklas Nielsen, tamponata dalla Corvette di Ben Keating, in lotta insieme all’altra Z06.GT3 di TF Sport, con la McLaren di Sebastian Baud. Pioggia di penalità per la Corvette #33, mentre la 499P #50 è stata costretta ad anticipare la sosta per sostituire il posteriore danneggiato e ora, grazie a questa strategia sfalsata, insegue l’altra Ferrari di AF Corse. Più lontana la #51 leader in classifica.

Race - 6 Hours of Sao Paulo 2025

Tra le LM GT3, le due Lexus, dopo una parentesi a vantaggio della Mercedes di Maxime Martin, sono tornate in controllo della categoria. Quale terza forza è emersa la Porsche delle Iron Dames, a sua volta inseguita dalla Corvette #81. Dalla competizione è uscita la Ford Mustang #88 di Giammarco Levorato.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

La classifica dopo tre ore di gara

Press - 6 Hours of Sao Paulo 2025

WEC – E’ subito Porsche davanti a San Paolo

E’ durata qualche curva la leadership Cadillac alla 6 Ore di Sao Paulo. Julien Andlauer, promosso in prima fila grazie alla penalità assegnata nel post-qualifica alla V-Series.R #38, ha presto approfittato di Will Stevens, partito con la Cadillac #12, per prendere il comando della gara.

Dopo un’ora alle spalle delle due Caddy, ora in ordine invertito a causa di un drive-through per pressione non conforme dei pneumatici della #12, ci sono ancora le due Peugeot, mentre la BMW #20, che partiva in mezzo alle LMH transalpine, perdeva leggermente contatto a favore anche della seconda Porsche di Laurens Vanthoor.

Problemi invece per l’altra M Hybrid V8, ferma lungamente ai box per problemi ai freni. Già ko invece l’Alpine #35 per una probabile defaillance elettronica.

La Ferrari #83 AF Corse continua a difendere l’onore delle Rosse in P10, mentre le due 499P ufficiali navigano nelle retrovie.

Press - 6 Hours of Sao Paulo 2025

Le due Lexus hanno invece rotto gli indugi fra le LM GT3. Petru Umbrarescu ha preso il comando della categoria dopo 20’ di gara sull’Aston Martin in pole, con il deb Anthony McIntosh al volante. Finn Gehrsitz si è poi riunito al compagno dopo la prima sosta.

Alle spalle delle due RC F GT3 dopo 60’, con Gerhrsitz ora davanti al rumeno, c’è Maxime Martin, il primo dei piloti Pro a prendere la pista, con la Mercedes #61 di Iron Lynx. P4 per le Iron Dames, con le BMW WRT e le Corvette TF Sport afd approfittare anch’esse delle guide migliori per non perdere il contatto dai battistrada.

Da segnalare alcuni contatti che hanno penalizzato le due Ferrari VISTA AF Corse e l’Aston Martin dello Heart of Racing, quest’ultima a cura della Corvette di Ben Keating, successivamente penalizzato con 10” per la manovra.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

La classifica dopo un’ora di gara

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WEC – A San Paolo, prima fila tutta Cadillac come a Le Mans. Kubica P9, migliore delle Rosse

A San Paolo è appena terminata una qualifica che renderà sicuramente felici gli amanti del BoP. Le due Cadillac infatti hanno monopolizzato la prima fila nella Hyperpole, come a Le Mans, con Alex Lynn e Sebastien Bourdais.

Il polesitter della Sarthe ha fissato i cronometri sull’1.22.788, col quattro volte campione ChampCar ad un decimo esatto dietro, a scalzare la Porsche di Julien Andlauer e la BMW di Sheldon van der Linde. Quest’ultimo nel finale è stato superato dalla Peugeot #94 di Malthe Jakobsen.

“E’ bellissimo essere nuovamente in pole. E’ una sensazione speciale guidare la Cadillac sul giro singolo e adoro essere qui in Brasile. La pista di Sao Paulo è bellissima ed è un grande onore. Sono molto felice” Ha dichiarato a caldo Lynn, che aveva chiuso davanti a tutti anche la Q1.

In Hyperpole anche la seconda Peugeot, in bella evidenza nel primo turno, appena dietro la migliore delle M Hybrid V8, e l’altra Porsche Penske, che gli termina alle spalle.

UPDATE: La direzione gara ha rilevato un blocco ai danni della Peugeot #93 da parte di Bourdais, ed ha pertanto deciso di retrocedere di una posizione in griglia la Cadillac #38, a favore della Porsche #5. 

Identica penalità anche per la Porsche Proton, rea di avere ostacolato la Ferrari #50 nel primo turno, e che domani partirà quindi alle spalle dell’Aston Martin #007, in P13.

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Il solo Robert Kubica ha difeso l’onore delle Rosse, ancora in evidente difficoltà sul giro singolo. Il trionfatore di Le Mans ha agguantato l’Hyperpole nei secondi finali buttando fuori l’Aston Martin #009, ed ha chiuso in P9 davanti all’unica Toyota che ha avuto accesso alla seconda fase, la #8 di Ryo Hirakawa.

Le due 499P ufficiali hanno terminato in P14 e P17 e non hanno passato il taglio insieme alle Valkyrie, alle due Alpine, alla Porsche Proton e alla Toyota #7, dead last a 1”3 dal battistrada.

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Eduardo Barrichello non ha fallito la missione ed ha conquistato la prima Hyperpole per l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman col tempo di 1.33.849, appena 24 millesimi in meno della Lexus di Clemens Schmid.

Seconda fila per l’altra RC F GT3 e la Mercedes Iron Lynx #61. A seguire le due McLaren, la Porsche delle Iron Dames, la Ford Mustang #88 e le due Corvette TF Sport.

La partecipazione alla Hyperpole della Vantage #10 era stata agguantata per il rotto della cuffia da Anthony McIntosh, qui al posto di Derek DeBoer, assente per motivi personali, mentre davanti le due Lexus e le due McLaren monopolizzavano i primi quattro posti.

Fuori per il rotto della cuffia la Ferrari VISTA AF Corse di Thomas Flohr, mentre Francois Heriau non riusciva ad andare oltre la 15ma prestazione, gravata, come peraltro la Porsche capolista di Ryan Hardwick, P13, dal Success Ballast.

Speriamo che domani la nuova grafica in stile IMSA adottata dalla WEC TV permetta di seguire meglio la gara, che domani partirà dalle 11.30 locali, le 16.30 nostrane, trasmessa insieme a SkySport e alla piattaforma Discovery+

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Roberto Viva, Aston Martin AMR

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Rispuntano le Toyota nelle Libere 3 di Interlagos, ma dove sono ora le Porsche?

Un’oretta che ha dato pochi riscontri, quella appena trascorsa per le Libere-3 della 6 Ore di Sao Paulo. Ancora una volta i migliori tempi sono stati segnati nei primi minuti, dopo che, come ieri, la pista si è resa disponibile con 20’ di ritardo imputabili alle serie di contorno.

La palma del migliore va a Ryo Hirakawa, uno dei pochi che ha evidentemente provato la qualifica, autore di 1.23.695. Pur non superando la migliore prestazione di ieri ottenuta da Kevin Estre nelle FP2, la Toyota #8 ha lasciato a mezzo secondo la concorrenza, capitanata da Antonio Fuoco con la Ferrari #50.

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La classifica delle Hypercar prosegue con la BMW di Dries Vanthoor, l’altra GR010-Hybrid di Kamui Kobayashi e la Cadillac di Alex Lynn.

Nessun exploit da parte delle Aston Martin Valkyrie, che rientrano nei ranghi, ma fanno specie soprattutto le ultime due posizioni, occupate dalle due Porsche Penske, mattatrici della prima giornata, a riprova che spesso chi parla di BoP lo fa senza ben comprendere i reali valori in campo.

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Corvette invece ancora in spolvero fra le LM GT3 grazie a Jonny Edgar, autore di 1.34.414, a togliere il primato all’idolo locale Eduardo Barrichello, terminato ad appena 71 millesimi con l’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman. A seguire la Ford Mustang di Giammarco Levorato, la Lexus di Clemens Schmid e la McLaren di Sean Geleal.

Tutto pronto per le qualifiche, in programma alle 14.45 locali, le 19.45 italiane, fruibili a pagamento sulle piattaforme Discovery+ (Eurosport) o sulla WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Roberto Viva, TF Sport

I risultati delle Libere 3

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WEC – Ad Interlagos, uno-due Porsche e sei marchi tra i primi dieci nelle Libere-2: chi si lamenterà del BoP ora?

Scendono i tempi nelle seconde libere della 6 Ore di Sao Paulo, ma come al mattino c’è sempre la Porsche #6 davanti a tuti, questa volta con Kevin Estre a precedere l’altra 963 Penske di Julien Andlauer col tempo di 1.23.508.

Grande varietà di marchi nella top ten, che prosegue con la BMW #15 di Dries Vanthoor e la Cadillac Jota #12 del polesitter di Le Mans, Alex Lynn.

Con nostra grande sorpresa, tra i primi dieci ci sono entrambe le Aston Martin Valkyrie, con la #007 di Harry Tincknell addirittura in P5, a mezzo secondo dal battistrada, mentre la migliore delle Ferrari è solamente decima con Antonio Fuoco a oltre 6 decimi.

A riprova della grande incertezza che ha regnato oggi sul tracciato Paulista, sono addirittura 15 delle 18 Hypercar iscritte ad entrare nel fatidico secondo di distacco dal leader. Attendiamo comunque le sicure dichiarazioni di qualche insoddisfatto del Balance of Performance.

Un guizzo da parte di Eduardo Barrichello ha scalzato le due Lexus dal ripetere il risultato delle Libere-1. L’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman ha migliorato di mezzo secondo la prestazione di Josè Maria Lopez col tempo di 1.34.493, precedendo di 0.067 il deb Yuichi Nakayama e di olre 3 decimi Clemens Schmid al volante delle due RC F GT3. Completano la top five la Corvette TF #81 di Rui Andrade e la McLaren #95 di Darren Leung.

L’unico incidente della sessione è avvenuto con circa 35’ sul cronometro, protagonista Andrew Gilbert e la Mercedes Iron Lynx #61, fuori in curva 4. La vettura, pur danneggiata, è riuscita a riprendere la via dei box e dovrebbe essere della partita per il resto del weekend.

Sabato in programma l’ultima ora di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 10.10 ed alle 14.45 locali, vale a dire le 15.10 e le 19.45 italiane. Entrambe potranno essere viste sulla WEC TV, mentre le qualifiche verranno trasmesse anche sulla piattaforma Discovery+.

Piero Lonardo

Foto: Porsche

I risultati delle Libere 2

WEC – Porsche davanti nelle prime libere di Interlagos

Laurens Vanthoor guida la lista dei tempi delle Libere-1 della 6 Ore di Sao Paulo, quinto appuntamento del FIA WEC 2025.

Il pilota della Porsche #6 ha subito fissato i cronometri sull’1.25.176, precedendo di soli 84 millesimi Antonio Fuoco con la Ferrari #50; poco più lontane le due BMW, che prendono a sandwich la Toyota #7.

La sessione è stata ritardata di ben 17’ per l’olio perso in pitlane da auto della GT Series, campionato che supporta la serie mondiale in questo weekend.

Le posizioni sostanzialmente non sono mutate sino alla bandiera a scacchi, con la 499P di AF Corse trionfatrice a Le Mans in P8 alle spalle delle due Cadillac, mentre l’altra Ferrari ufficiale nel finale si è levata dall’insolita posizione di fanalino di coda ai danni dell’Aston Martin Valkyrie #007.

Poca azione anche fra le GT3, dove ancora una volta sono state le Lexus a dettare il passo, con Josè Maria Lopez autore di 1.35.010 davanti a Finn Gehrsitz con l’altra RC F GT3.

Completano la top five le due Corvette, finalmente rivitalizzate sulla pista Paulista, e l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman di Valentin Hasse Clot.

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Due novità infine nelle line-up, con Pedro Ebrahim al posto di Timur Bogulavskyi sulla BMW M4 GT3 #31, che si presenta con una livrea speciale per l’avvenimento, mentre Martin Berry ha infine deciso di onorare l’impegno con Iron Lynx ai danni della partecipazione al GTWC Asia.

Unica neutralizzazione nei 90’ per l’uscita di strada da parte della Ferrari VISTA AF Corse 354 di Francesco Castellacci, fuori in curva 7.

Il programma odierno proseguirà con le seconde libere, a partire dalle 15.45 locali, le 20.45 italiane. Live timing only sul sito FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

I risultati delle Libere 1