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WEC – Nel weekend si torna a Sao Paulo. Giovinazzi rinnova

Nel weekend si torna a San Paolo del Brasile per il quinto appuntamento stagionale del World Endurance Championship. Come ampiamente previsto diverse le defezioni per il concomitante evento della Formula E  a Berlino, la più eclatante quella di Sebastien Buemi, che una tantum lascerà la Toyota #8 ai soli Brendon Hartley e Ryo Hirakawa.

Anche BMW provvede ad una sostituzione, con Marco Wittmann al posto di Robin Frijns sulla M Hybrid V8 #20, mentre Peugeot, come peraltro già previsto da Porsche e Aston Martin, schiera delle line-up a due stanti le assenze di Stoffel Vandoorne e Jean-Eric Vergne. Sergio Sette Camara e Felipe Drugovich prenderanno invece il posto di Norman Nato e Nyck De Vries sulle monoposto elettriche.

Tra le LM GT3, Anthony McIntosh prende il posto di Derek DeBoer sull’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman, mentre Yuichi Nakayama, al debutto nella serie mondiale, rimpiazzerà Ben Barnicoat, impegnato al CTMP, sulla Lexus #78 di Akkodis ASP. Probabile infine, ancorchè non ancora confermata ufficialmente, la presenza di Christian Ried al posto di Martin Berry, impegnato nel GTWC Asia al Fuji, sulla Mercedes Iron Lynx #61.

Start2024

Reso noto anche il Balance of Performance. Facendo riferimento alle equivalenze di Spa, stante la specificità del BoP di Le Mans, appesantite le Ferrari 499P, che prendono ben 12 kg extra, raggiungendo cosí le Toyota a quota 1.069 kg, ma anche le BMW e le Alpine (+9 e +8 kg rispettivamente), mentre le Aston Martin torneranno al peso minimo di 1.030 kg. Riduzioni di peso di 2 kg ciascuna anche per Porsche e Cadillac.

Robusta iniezione di potenza alle velocità medio alte per le Cadillac (+15 kW entro i 250 kmh), cui fanno da contraltare i -9 kW ed i -8 kW tolti a Ferrari ed Alpine. Incrementi minori anche per Porsche (+7 kW), Toyota (+5 kW) e BMW (+2 kW). Le V-Series.R subiranno però una riduzione ai massimi regimi di 5,5 kW, a nostro avviso poco determinanti sul tortuoso circuito Paulista.

Infine, relativamente all’energia massima per stint, le Ferrari e le Alpine continuano ad essere le più parche, con 893 e 892 MJ per stint rispettivamente, grazie agli aggiustamenti di -4 e -10 MJ assegnati dal WEC Committee. Riduzione di 5 MJ anche per le Peugeot, che passano ora a 897 MJ per stint, mentre al contrario le Valkyrie potranno usufruire di 11 MJ extra, diventando di gran lunga le meno efficienti con 919 MJ per stint.

Aggiustamenti di potenza al rialzo per quasi tutte le LM GT3, ma robuste variazioni al peso minimo in entrambi i sensi: le Ford Mustang e le BMW M4 prenderanno 19 e 12 kg extra, mentre al contrario le Corvette correranno con ben 25 kg in meno rispetto a Spa. Riduzioni sensibili anche per le McLaren (-17 kg a vuoto), le Mercedes (-15 kg) e le Vantage {-10 kg).

Le Ferrari 296 GT3 mantengono il primato dell’efficienza con 666 MJ per stint nonostante 9 MJ extra, cosí come le Mercedes AMG GT3 dall’altro capo dell’equivalenza con 703 MJ (+3 MJ rispetto a Spa).

Infine, due parole sul Success Handicap, che andrà a penalizzare soprattutto la Ferrari #21 di VISTA AF Corse con 42 kg extra, e la Porsche Manthey 1st Phorm, vale a dire le due prime classificate di Le Mans, con 36 kg in più rispetto al peso minimo. La “forbice”, tenuto conto anche delle limitazioni imposte dai risultati, va dai 1.388 kg a vuoto per Rovera e C., ai 1.334 kg delle Iron Dames.

In giornata è arrivato anche il rinnovo pluriennale del contratto di Ferrari con Antonio Giovinazzi, che oltre a pilota ufficiale endurance, manterrà anche il ruolo di reserve driver F1 del Cavallino.

L’azione in pista a Sao Paulo inizierà venerdí 11 luglio alle 11.00 locali, le 16.00 nostrane. Qualifiche dalle 14.45 di sabato 12, e start della 6 Ore alle 11.30 di domenica 13 luglio, le 16.30 italiane. La gara sarà trasmessa sui canali SkySport, mentre le qualifiche potranno essere fruite anche sulle piattaforme Discovery+ e WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, FIA WEC

L’entry list della 6 Ore di Sao Paulo

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ELMS – VDS Panis trionfa a Imola in una gara caos. TF doppia festa con la Corvette GT3 ed AO Racing

Il VDS Panis Racing si aggiudica la 4 Ore di Imola, terzo appuntamento dell’European Le Mans Series 2025. Oliver Gray, Esteban Masson e Charles Milesi si presentano per primi alla bandiera a scacchi, ripetendo il successo del 2024 per il team francese, davanti ai vincitori di Le Mans di Inter-Europol e alla #25 di Algarve Pro Racing dopo 20’ extra definiti dalla direzione gara per recuperare il tempo trascorso durante una bandiera rossa nel corso della prima ora di gara.

Una gara caotica, che ha ricordato sotto questo ha aspetto la Le Mans Cup, assente peraltro in questo weekend romagnolo, resa ancor più complicata dal pazzo meteo del Santerno, che ha regalato nella stessa giornata sia un caldo africano che delle precipitazioni di intensità variabile per chiudere di nuovo sotto una cappa di sole e afa.

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Nei primi km di gara largo a Kuba Smiechowski, presto davanti a tutti, compreso la macchina in pole di Algarve Pro Racing, mentre Pedro Perino, partito dalla prima fila con l’altra vettura di Inter-Europol, perdeva rapidamente terreno. Sergio Sette Camara era passato al comando delle Pro/AM su Giorgio Roda, la Ligier del CLX Motorsport aveva mantenuto la leadership fra le LM P3 mentre infine Riccardo Agostini aveva facilmente avuto la meglio tra le GT3 con la Ferrari di Richard Mille AF Corse.

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La citata red flag era provocata da un pile-up scatenato dalla Mercedes di Martin Berry, il quale cannonava al Tamburello la Ferrari di GR Racing di Mike Waiwright; ne facevano le spese anche la Ferrari Kessel #57 di Takeshi Kimura e l’Oreca Pro/AM di IDEC Sport di Paul Lafargue, che non riuscivano a schivare le due vetture.

Alla ripartenza, dopo il primo pit era peró Jamie Chadwick con l’Oreca IDEC a condurre il gruppo su Oliver Gray e a Smiechowski. L’alfiere del VDS Panis Racing rompeva però presto gli indugi e si installava al comando della gara.

Celia Martin frattanto allo scadere della seconda ora rovinava la bella gara delle Iron Dames, complice anche la pista scivolosa, con un testacoda alla Villeneuve, lasciando la leadership delle GT3 a Hiroshi Koizumi con la Corvette di TF Sport. Il team britannico piazzava anche “Spike”, sotto l’egida di AO Racing, al comando delle LM P2 Pro/AM, mentre CLX Motorsport proseguiva la propria marcia trionfale tra le LM P3 nonostante un drive-through.

Brivido per Esteban Masson, subentrato a Gray, larghissimo alla Rivazza, ed errori anche da parte di Dani Juncadella della capolista IDEC, precipitato in classifica generale ed infine dritto alla Gresini a procurare l’ennesima Full Course Yellow. Alla fine se ne conteranno ben sette, più una Virtual Safety Car e la red flag di cui sopra.

In pericolo anche i leader di LM P2 Pro/AM e GT3, ma Dane Cameron resisterà a Ollie Caldwell di Algarve Pro Racing, mentre la Porsche Proton di Matteo Cressoni perderà contatto dal leader delle GT3, dopo averlo passato, a causa di una penalità per FCY infringement.

Ad un’ora abbondante dal termine era il momento di Nick Yelloly, il quale superava Matteo Cairoli e la vettura di Iron Lynx-Proton per andare alla caccia del leader assoluto; peraltro l’Oreca #9 perderà anch’essa terreno a causa di una penalità.

Il finale di gara era alquanto frammentato grazie a diversi contatti ed altrettante neutralizzazioni, protagonista tra gli altri anche l’Oreca gialloverde in seconda posizione, in fase di doppiaggio sulla vettura di Vector Sport di Pietro Fittipaldi. Sotto investigazione oltre ai vincitori di Le Mans tra le LM P2, anche la vincitrice per una presunta infrazione in fase di rifornimento.

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La classifica generale è pertanto sub judice in attesa del termine delle investigazioni da parte della direzione gara. Già modificato invece il podio delle GT3, che vede la Ferrari AF Corse #51, seconda al traguardo dietro la Corvette, posposta fuori dal podio, alle spalle delle altre due 296 GT3 di Kessel Racing #74 e Spirit of Race #55.

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In classifica generale, stante le posizioni all’arrivo, il VDS Panis passa al comando per un solo punto nei confronti di IDEC Sport, mentre tra le GT3 la classifica, sempre cortissima, dai nostri calcoli premierebbe ora Spirit of Race con 39 punti contro i 33 delle Iron Dames e di TF Sport.

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Tra le LM P2 Pro/AM l’equipaggio di “Spike” sale al comando con 48 punti contro i 44 di Proton, oggi secondi, ed i 42 dei precedenti leader del TDS.

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Prosegue infine la marcia trionfale di CLX Motorsport fra le LM P3, che ora conduce con 78 punti contro gli appena 33 di Inter-Europol, oggi solamente ottavi.

UPDATE: Nel post-gara, assegnate penalizzazioni di 35″ ciascuna alle vetture #23 di United Autosports, alla  #3 di DKR e #31 del Racing Spirit of Leman. Nessuna di queste decisioni inficia ulteriormente i podi, con l’equipaggio del team svizzero che mantiene il secondo posto tra le LM P3 acquisito in pista. Nessuna ulteriore azione in tutti gli altri casi.

Il prossimo appuntamento con la massima serie europea endurance è per Spa-Francorchamps, il 24 agosto.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo definitivo della 4 ore di Imola

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ELMS – Pourchaire, prima pole nella serie europea a Imola

Sarà Thèo Pourchaire a partire dalla pole position domani nella 4 Ore di Imola, terzo round dell’European Le Mans Series 2025. Il pilota di Algarve Pro Racing ha tratto il meglio in qualifica dalla sua Oreca nelle inaspettate condizioni meteo pomeridiane, fissando i cronometri sull’1.37.916, strappando quasi un secondo a Luca Ghiotto, che lo affiancherà in prima fila con la #34 di Inter-Europol.

La sessione è stata interrotta a causa di un’uscita di strada da parte di Tristan Vautier alla Tosa, permettendo a gran parte degli equipaggi di utilizzare le slick, a pista ormai asciutta dopo il violento acquazzone abbattutosi all’inizio dello stint dedicato alle LM P3. Pourchaire, che era al comando allo sventolare della red flag, ha poi ribadito la propria leadership nello shootout finale.

Seconda fila per Maceo Capietto e Nick Yelloly, mentre Filipe Albuquerque, P2 all’interruzione, partirà dalla sesta piazzola al fianco del polesitter di Barcelona, Reshad De Gerus.

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Torna in pole dopo il season opener Giorgio Roda tra le LM P2 Pro/Am col tempo di 1.47.528 su pista umida, lasciando PJ Hyett a quasi 3”. Anche in questo stint, ritardato di oltre un’ora a causa delle condizioni meteo, un’interruzione, protagonista Anthony Wells, nella ghiaia alle Acque Minerali.

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Non sfugge la pole position tra le LM P3 a CLX Motorsport, la terza su tre gare, che stavolta manda avanti Theodor Jensen, che col tempo di 1.46.844 ha preceduto Ian Aguilera di Eurointernational di oltre 7 decimi. Seconda fila per M Racing e DKR con l’unica Ginetta presente.

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Martin Berry infine ha aperto le danze con le GT3, seconda pole stagionale per la Mercedes di Iron Lynx, col pilota britannico a svettare per 127 millesimi su Clement Mateu e l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman, mattatrice delle libere. Buon terzo tempo per Celia Martin con la Porsche delle Iron Dames davanti alle Ferrari di Takeshi Kimura e Custodio Toledo, quest’ultimo protagonista di un lungo alla Piratella.

Domani lo start della 4 Ore di Imola alle ore 12.00. Per i presenti, sessione autografi e pitwalk dalle 9.50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Juncadella alza l’asticella per IDEC Sport nelle Libere-2 di Imola

Dani Juncadella chiude al comando della graduatoria nelle Libere-2 della 4 ore di Imola. L’esperto pilota spagnolo di IDEC Sport, in una giornata leggermente meno calda dei giorni scorsi, ha fissato i cronometri sull’1.31.426, miglior tempo del weekend compresi i test di giovedí, scavalcando il compagno di squadra Job Van Uitert. Tra le due vetture del team “chioccia” del programma Genesis Magma WEC, si è infilato Pietro Fittipaldi con la #10 di Vector Sport, ad appena 56 millesimi.

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Migliore prestazione fra i Pro/AM per Alex Quinn con la vettura #20 di Algarve Pro Racing ed il tempo di 1.32.028, a stracciare di gran lunga il crono ottenuto da Alessio Rovera durante i test.

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Torna invece al top di una sessione nelle LM P3 Reece Gold con la Ligier #88 di Inter-Europol, col tempo non particolarmente significativo di 1.40.160. La vettura del team polacco peraltro è stata anche protagonista di una delle due bandiere rosse, insieme all’Oreca Pro/Am del DKR, il cui out all’entrata box ha poratto alla chiusura leggermente anticipata della sessione.

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Fuori alla Tosa come la capolista di giornata anche la Duqueine del WTM by Rinaldi, evenienza risolta invece con Full Course Yellow.

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Valentin Hasse Clot infine ha riportato al top l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman. La GT3 britannica, tradizionalmente a proprio agio sul circuito del Santerno, ha demolito i precedenti crono con 1.42.141, lasciando a oltre tre decimi Ben Tuck con la Ferrari #57 di Kessel Racing e a mezzo secondo la Mercedes Iron Lynx di Lorcan Hanafin. Ricordiamo che la Vantage #59 non è gravata da alcuna zavorra del Success Ballast.

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Ieri pomeriggio infine si è disputata la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze. Miglior tempo per Giorgio Roda con 1.34.778 su PJ Hyett e “Spike”, trionfatrice a Le Mans tra le LM P2 Pro/Am. Successo nella Pitstop Challenge invece per la crew di VDS Panis.

Tutto pronto per le qualifiche, a partire dalle 14.30, visibili come sempre sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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ELMS – Ben Hanley al top nelle Libere 1 di Imola

C’è United Autosports al comando delle prime Libere della 4 ore di Imola, terzo appuntamento dell’European Le Mans Series 2025. Ben Hanley ha presto fissato il best lap della sessione con 1.31.878, lontano 3 decimi dalla miglior prestazione dei test ottenuta ieri da Maceo Capietto di Iron Lynx-Proton. Il podio virtuale si completa con due dei protagonisti più attesi, quali Thèo Pourchaire di Algarve Pro Racing ed il trionfatore di Le Mans, Nick Yelloly.

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Mathias Beche dal canto suo ha iniziato il proprio show tra le LM P2 Pro/AM, avvicinandosi con la vettura del TDS, dal benchmark del giovedí di Alessio Rovera con 1.32.491.

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Poche tornate invece per la Duqueine del WTM by Rinaldi, con Griffin Peebles al top di giornata con 1.39.787. Unica categoria a scendere sotto il limite dei test, la LM GT3, con Charlie Eastwood e la Corvette di TF Sport; il pilota britannico ha alzato l’asticella sull’1.42.827, precedendo di oltre 2 decimi le Ferrari 296 GT3 di Davide Rigon e Daniel Serra. Bella prestazione anche per Garnet Patterson, P4 sulla McLaren 720S GT3 Evo di Unites Autosports a ridosso dei migliori.

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19 tornate anche per Michelle Gatting, al rientro con le iron Dames. La pilotessa danese è comunque costretta ad usare le stampelle al di fuori dell’abitacolo dopo l’incidente nei box di Le Mans.

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La sessione, nonostante diverse piccole disavventure, ha visto una sola Full Course Yellow, protagonista Jacek Zielonka e la Ligier LM P3 del Team Virage, fuori alla Piratella; il pilota polacco evidentemente non si trova ancora a proprio agio sul tracciato del Santerno, considerate anche le due interruzioni provocate ieri durante i test.

Il programma odierno prosegue con la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze Ranked, dalle 15.15. Nel tardo pomeriggio anche la fase finale della terza edizione della Pitstop challenge, protagoniste le quattro migliori crew di LM P2, LM P3 e LM GT3, secondo la classifica delle eliminatorie di ieri; i due migliori team per categoria si sfideranno poi per aggiudicarsi il trofeo.

Domani si prosegue con le seconde libere e le qualifiche della 4 Ore di Imola, rispettivamente alle 10.50 e alle 14.30. Queste ultime saranno fruibili come sempre sul sito ELMS e sui relativi canali social, cosí come la finale odierna della pitstop challenge.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Capietto svetta nei test di Imola

E’ iniziato il weekend di Imola dell’European Le Mans Series con la consueta giornata di test. Sotto un sole che dire africano è poco, ben sette le ore a disposizione dei 44 equipaggi. In entrambe le sessioni, a giusta imitazione dell’IMSA, la prima mezz’ora è stata dedicata alle LM P2 e LM P2 Pro/Am, mentre l’ultima mezz’ora ha visto in pista le LM P3 e le LM GT3. Tante inoltre le interruzioni ma nessun crash degno di nota.

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Al mattino è stato Charles Milesi a segnare la miglior prestazione con l’Oreca del VDS Panis ed il tempo di 1.31.812, allo scadere della mezz’ora appannaggio della classe regina. Ad Alessio Rovera, reduce dalle belle prestazioni a Le Mans e alla 24 Ore di Spa, il best lap fra gli equipaggi Pro/Am con 1.32.420.

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Tra le LM P3, Theodor Jensen della capolista CLX Motorsport ha tenuto a oltre 2 decimi Reece Gold di Inter-Europol nel duello finale, mentre tra le LM GT3 Valentin Hasse Clot con l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman ha restituito mezzo secondo alla Corvette TF Sport di Rui Andrade.

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Nel pomeriggio il guizzo di Maceo Capietto, autore di 1.31.554, ha alzato l’asticella nei confronti del vincitore di Le Mans, Nick Yelloly, e di Esteban Masson. Sempre l’Oreca AF Corse al top dei Pro/Am, cosí come il Racing Spirit of Leman tra le GT3, con Hasse Clot che ha portato il limite a 1.43.055.

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Tra le LM P3 invece, Reece Gold stavolta ha avuto la meglio nel finale per Inter-Europol, scalzando non solo al Ligier #17 del CLX Motorsport, ma anche l’altra JS P325 del Racing Spirit of Leman, col tempo di 1.39.491.

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L’equipaggio di Iron Lynx-Proton è stato peraltro protagonista nella serata di ieri di un contest a carattere culinario che ha visto coinvolti anche i piloti di Inter-Europol e DKR Engineering.

La manifestazione si è svolta nel centro città ed ha visto coniugare le realtà del territorio, grazie alla partecipazione attiva di uno dei più celebri ristoranti della zona, alla presenza del Direttore dell’Autodromo di Imola e del Sindaco.

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Domani si inizia a fare sul serio con le prime libere, a partire dalle 10.15.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Morning Test

I risultati dell’Afternoon Test

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ELMS – Imola accoglie nel weekend la serie europea

Dopo ben due mesi, passando per Le Mans, ritorna l’European Le Mans Series per il terzo round del 2025 a Imola. Griglia ancora a piena capacità con 44 vetture, impreziosita dai due equipaggi vincitori tra le LM P2 della classica della Sarthe di Inter-Europol Tom Dillmann, Nick Yelloly e Kuba Smiechowski e AO by TF Dane Cameron, Louis Deletraz e PJ Hyett tra i Pro/Am.

Poche, almeno stando fino a quanto annunciato finora, le modifiche all’entry list rispetto a Le Castellet, con Alessio Rovera, reduce dai due podi di Le Mans (LMGT3) e Spa (Overall), nuovamente sull’Oreca LM P2 Pro/Am di AF Corse insieme a Francois Perrodo e Matthieu Vaxivière.

Anche Daniel Serra riprenderà il proprio posto sulla Ferrari 296 GT3 #57 di Kessel Racing al fianco di Takeshi Kimura e Ben Tuck, mentre Christian Ried subentrerà nuovamente a Claudio Schiavoni, ancora non al 100%, sulla Porsche Proton #60 condivisa Matteo Cressoni ed Alessio Picariello.

Sempre in termini di classifica, vedremo se IDEC Sport, capolista indiscussa tra le LM P2, riuscirà a tornare al top dopo una Le Mans non particolarmente felice. La muta degli inseguitori, particolarmente agguerrita, è guidata da Vector Sport e Panis VDS, quest’ultima in bella evidenza sulla Sarthe, unico equipaggio a contendere il successo di classe al team polacco e trionfatrice sul Santerno nel 2024. Attendiamo segnali di ripresa anche da United Autosports, Nielsen Racing, Algarve Pro Racing e CLX Motorsport, che finora hanno raccolto molto meno di quanto previsto.

Classifica corta invece fra i Pro/Am, con i vincitori di Le Castellet di Nielsen Racing, TDS Racing ed AF Corse separati da 2 sole lunghezze.

Adrien Closmenil, Theodor Jensen e Paul Lanchère di CLX Motorsport stanno invece facendo il vuoto fra le LM P3 con due vittorie consecutive. A M Racing, Inter-Europol e soprattutto ai campioni uscenti di RLR MSport, il compito di rendere la vita difficile al team svizzero, in evidenza anche nella Road To Le Mans.

Gara apertissima infine tra le GT3, dove non si riescono ancora ad individuare dei veri favoriti. Attendiamo lumi sulle condizioni di Michelle Gatting, infortunatasi a Le Mans, per le attuali capolista Iron Dames, attualmente listata insieme a Sarah Bovy e Celia Martin. La Porsche #85 correrà con 30kg extra di Success Ballast contro i 25 della Ferrari Richard Mille AF Corse ed i 10 kg ciascuna della Ferrari Kessel #57 e della Mercedes #63 di Iron Lynx.

L’appuntamento in pista sul tracciato del Santerno è per giovedí 3 luglio con i test collettivi. Libere-1 venerdi 4 alle 10.15, qualifiche sabato 5 dalle 14.30 e start della 4 Ore di Imola alle 12.00 di domenica 6 luglio. Qualifiche e gara saranno come sempre fruibili gratuitamente in video sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Imola

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GTWC / WEC / IMSA – Ecco La Ferrari 296 GT3 Evo!

Un po’ a sorpresa ma non troppo, Ferrari nell’ambito della 24h Spa ha tolto i veli alla versione Evo della 296 GT3. Di seguito il comunicato ufficiale della Casa di Maranello in formato integrale:

FERRARI 296 GT3 EVO: NATA DALLE VITTORIE, EVOLUTA PER SUPERARE I LIMITI 

  • La Ferrari 296 GT3 Evo nasce dall’esperienza maturata nelle due stagioni agonistiche disputate dalla 296 GT3 e della versione 296 LMGT3 che gareggia nel Mondiale Endurance 
  • Miglioramento delle sensibilità aerodinamiche, ampliamento della finestra di setup, ottimizzazione dell’affidabilità e guidabilità 
  • Previsto un kit di evoluzione per gli attuali possessori delle 296 GT3 
  • Debutto in gara previsto a partire dalla stagione 2026 

Spa-Francorchamps, 27 giugno 2025 – A tre anni dalla presentazione avvenuta alla 24 Ore di Spa-Francorchamps nel 2022, Ferrari sceglie l’appuntamento più importante nel panorama delle competizioni GT per togliere i veli alla nuova 296 GT3 Evo. 

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La vettura nasce nel solco dell’esperienza maturata con la 296 LMGT3 (che a partire dalla stagione 2024 gareggia nel FIA WEC) e con 296 GT3 che, sin dal momento del suo debutto, ha ottenuto cinque titoli, inclusi quelli Piloti e Team nella classe Pro del GT World Challenge Endurance Cup – il campionato di riferimento per le vetture GT3 – oltre alle vittorie alla 24 Ore del Nürburgring e alla 24 Ore di Daytona. Le statistiche aggiornano il palmares a 140 vittorie, 405 podi e 56 pole positions in 343 gare. 

L’ascolto del cliente e l’esperienza in gara hanno portato a sviluppare la 296 GT3 Evo, frutto di azioni mirate e concrete con l’obiettivo di realizzare una vettura ancora più competitiva in ogni condizione, mantenendo intatto il concetto di “modularità” che ha reso la 296 GT3 un vero e proprio termine di paragone, soprattutto per quanto riguarda la facilità di intervento e messa a punto della vettura. 

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Motore e cambio. Il motore termico V6 della 296 GT3 Evo rimane inalterato rispetto alla versione precedente. Mantiene la configurazione a ‘V’ da 120° con i turbo posizionati all’interno della ‘V’ che permette significativi benefici in termini di compattezza e riduzione di massa, favorendo il raggiungimento di elevatissimi livelli di potenza. Versatile, affidabile e prestazionale, sin dal suo debutto il propulsore è sempre stato apprezzato per la sua erogazione, coppia e potenza. Il motore, che è sempre stato un elemento centrale nei progetti Ferrari, rimane dislocato più avanti e più in basso rispetto alla versione stradale, nella stessa posizione della 296 GT3. Questa collocazione aiuta ad abbassare il baricentro e a migliorare la rigidezza torsionale. Inoltre, è stato inclinato di 2° per poter lasciare più spazio al diffusore posteriore. 

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Per quanto riguarda il cambio, la 296 GT3 Evo adotta invece una nuova cascata di rapporti, ottimizzata dopo aver analizzato i dati raccolti nei due anni di impiego della vettura, per favorire l’erogazione della coppia sia a bassa che ad alta velocità. 

Aerodinamica. La 296 GT3 Evo rappresenta lo step evolutivo della 296 GT3, piattaforma vincente che già combina performance aerodinamiche estreme e facilità di sfruttamento del carico in pista. L’obiettivo che si sono posti gli ingegneri Ferrari è stato quello di garantire una risposta più prevedibile e stabile della vettura in ogni situazione di gara, conservando le prestazioni della 296 GT3 standard in termini di carico verticale e di efficienza, già spinte al massimo concesso dal regolamento tecnico. In termini ingegneristici la squadra di aerodinamici ha puntato a migliorare la stabilità del carico verticale anteriore, quando la 296 GT3 Evo si trova in scia ad un’altra vettura, e le sensibilità aerodinamiche, ossia la minimizzazione delle variazioni dei carichi aerodinamici. 

Quasi tutto il bodywork è stato oggetto di evoluzioni. Nello splitter e nel fondo anteriore sono stati rivisti i profili, e sono stati ottimizzati i volumi di espansione e i generatori di vortici. Le appendici sul paraurti anteriore sono state anch’esse modificate alla ricerca del miglior compromesso prestazionale. 

Un ulteriore sensibile miglioramento è derivato da una profonda e attenta revisione del diffusore posteriore, modificato nei propri volumi di espansione e nel numero dei canali. Il terzo elemento oggetto di evoluzione è stato il sistema di louvers dei passaruota anteriori, sviluppate in sinergia col fondo anteriore, per garantire l’ingresso di aria pulita alle prese aria posteriori, sia in aria libera che in scia ad altre vetture. 

Per lo sviluppo della 296 GT3 Evo è stata ulteriormente migliorata la metodologia di simulazione che combina i test in galleria del vento con i calcoli della CFD – Computational Fluid Dynamics –, e permette di simulare campi aerodinamici disturbati, testando rapidamente molte variazioni geometriche. Il comportamento del pacchetto di sviluppo è stato quindi validato in pista, sia in giri prestazionali che in condizioni di ingaggio con altre vetture. Il risultato della ricerca è sintetizzato nella capacità della vettura di mantenere elevate performance aerodinamiche in condizioni di traffico e aria “disturbata”, molto frequenti nelle competizioni di durata, stabilizzando il carico verticale in scia a vantaggio della competitività e della precisione anche nei contesti più dinamici e imprevedibili. 

Dal punto di vista estetico-funzionale, la 296 GT3 Evo si rende riconoscibile anche per due prese d’aria inserite nel cofano anteriore, per migliorare i flussi di raffreddamento per i freni e l’abitacolo, oltre che per il nuovo alettone posteriore che ha subito cambiamenti significativi. La struttura di supporto è stata ridisegnata insieme alle paratie laterali. L’ala è ora dotata di meccanismo di regolazione rapida, introdotto per la prima volta nella LMGT3, che consente di intervenire sull’angolo dell’ala tramite una semplice vite, migliorando ulteriormente le operazioni in pista, già una caratteristica distintiva della 296 GT3. 

Fluidodinamica. Lo sviluppo del pacchetto evoluzione ha coinvolto anche l’aerodinamica interna, e in particolare il raffreddamento dei freni anteriori. Grazie all’ottimizzazione dei condotti che convogliano l’aria dal paraurti verso i dischi e l’introduzione di due prese dinamiche sul cofano, la portata di aria complessiva verso i freni anteriori è salita di oltre il 20% rispetto alla 296 GT3. Anche la pompa dello sterzo può godere di un migliore e più efficace raffreddamento grazie alla introduzione di due prese Naca inserite nel fondo vettura. 

Esperienza LMGT3. Tutta la carrozzeria del passaruota posteriore è mutuata dalla LMGT3 che si distingue per una curvatura più verticale nella sua parte anteriore, rendendo più semplice l’alloggiamento delle varie tipologie di pneumatici provenienti da fornitori diversi, impiegati nei campionati GT di tutto il mondo. Anche gli specchietti retrovisori nascono mettendo a frutto questa esperienza, e sono stati ulteriormente migliorati anche grazie ad una serie di studi e calcoli che hanno avuto come scopo quello di indagare le frequenze e i modi propri di vibrare che avevano i retrovisori esterni nella versione attuale. Questi nuovi particolari sono stati spostati verso l’interno, modificandone l’inclinazione e migliorando contestualmente la visibilità. 

Dinamica veicolo. Sia la cinematica della sospensione anteriore che di quella posteriore è stata modificata con l’obiettivo di ridurre i carichi sugli elementi e migliorare l’affidabilità. Al tempo stesso, il nuovo disegno garantisce una risposta dinamica connessa tra anteriore e posteriore, oltre a facilitare le operazioni di setup ai box. 

Abitacolo. Intuitività, visibilità, accessibilità sono principi cardine attorno a cui sono stati definiti gli assi di sviluppo dell’abitacolo della 296 GT3, senza dimenticare aspetti fondamentali quali sicurezza e comfort. La 296 GT3 Evo mantiene inalterate queste caratteristiche di base, ma migliora sensibilmente la portata dell’impianto dell’aria condizionata, arricchito con una ventola supplementare per risultare ancora più efficace. 

Debutto e kit. La 296 GT3 Evo, il cui processo di omologazione verrà completato al termine delle ultime rifiniture aerodinamiche in corso di svolgimento, debutterà nella stagione 2026 e sarà disponibile anche come kit di aggiornamento per coloro i quali stanno gareggiando con la 296 GT3. 

SCHEDA TECNICA 

MOTORE 

Tipo F163CE, 6 cil. V 120°, 4 valvole per cilindro, 2992 cm3, GDI Turbo 

Alesaggio/corsa: 88 x 82 mm 

Potenza massima: circa 600 CV* (447 kW) a 7250 giri/min 

Coppia massima: circa 710 Nm* a 5500 giri/min 

* Soggetto a BoP 

CAMBIO 

Cambio trasversale sequenziale, 6 velocità 

E-clutch, attuatore elettronico della frizione con palette al volante 

Cambio in magnesio con serbatoio recupero olio integrato 

TELAIO 

Carreggiata: 1726 mm anteriore / 1710 mm posteriore 

Larghezza: 2050 mm max (senza specchietti) 

Passo: 2660 mm 

Peso a secco: 1250 kg 

Sospensione anteriore e posteriore: doppio triangolo sovrapposto, bracci delle sospensioni in acciaio tubolare 

Ammortizzatori regolabili a 5 vie 

Cerchi: anteriore 12,5” x 18”, posteriore 13” x 18” 

Pneumatici: anteriore 30/68/18, posteriore 31/71/18 

Dischi freno: anteriore Ø 400×36, posteriore 332×32 

Pinze freno: anteriore 6 pistoncini, posteriore 4 pistoncini 

Pastiglie freno: anteriore 30 mm, posteriore 26.5 mm 

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LMC – CLX Motorsport e 23Events si dividono il bottino nella Road To Le Mans

Nel weekend della 24 Ore, spazio anche alla decima edizione della Road To Le Mans, terza venue della Michelin Le Mans Cup 2025.

CLX37

In Gara-1 successo per Adrien Closmenil e Theodor Jensen di CLX Motorsport. Poteva essere una doppietta per il team svizzero, ma una penalità per un’infrazione al pitstop ha privato del secondo posto David Droux e Cedric Oltramare, trionfatori in Catalunya.

Promossa quindi sul podio la Duqueine di R-ace GP con Hadrien David ed Hugo Schwarze. Quest’ultimo, partito dalla pole position, è stato superato alla Dunlop dalla Ligier #92 del Forestier Racing by VPS usando la via di fuga, per poi riprendere la leadership poco dopo per poi essere superato dal compagno dall’altra vettura del team di Romain Farve.

Purtroppo una lenta sosta obbligatoria ha riportato in testa la Duqueine #86, a precedere le due Ligier di CLX di Closmenil e Droux, che la supereranno, salvo poi cedere quest’ultima alle decisioni della direzione gara. P3 per la Ligier del Team Virage di Sacha Lehmann e Theo Micouris davanti alle due entry del Forestier Racing.

71

Successo tra le LM P3 Pro/Am per Felipe Fernandez-Laser e Stefan Aust di Rinaldi Racing, mentre tra le GT3 svetta la Mercedes di GetSpeed di Steve Jans ed Anthony Bartone sulla Ferrari AF Corse #51 di Alessandro Cozzi ed Eliseo Donno e l’Aston Martin del Racing Spirit of Leman di Anthony McIntosh e Parker Thompson.

Da segnalare il forfait all’ultimo momento delle Iron Dames, a causa di problemi fisici per Vanina Ickx. Al loro posto sono stati ammessi Patrick Dinkeldein e Matteo Cressoni con la Porsche Iron Lynx-Proton #73.

In gara-2 i 58 contender sono stati schierati con i tempi delle libere, cosí come peraltro avvenuto anche nella prima manche, a causa di diversi incidenti avvenuti nelle sessioni di qualifica.

Startrace2

Allo start, subito caos da cui emerge ancora una volta la Ligier #29 del Forestier Racing, poi penalizzata per avere causato uno dei contatti. Sicuramente il più spettacolare quello tra le due Ferrari di Josep Mayola e Gino Forgione, con quest’ultimo ad aggredire a pugni e calci la vettura dell’avversario alla Piquet/Salazar.

Podium_23events

A seguito della sanzione per la vettura di testa, è la Ligier di 23Events Racing di Lena Bühler e Matteo Quintarelli a prendere il comando della gara, per non mollarlo più sino alla bandiera a scacchi, perlopiù sempre dietro Safety Car. Prima vittoria di un’esponente del gentil sesso quindi nella serie cadetta davanti alle Duqueine di Schwarze e David di R-Ace GP e Gebhardt Motorsport di Oscar Tunjo e Valentino Catalano.

DKR

Tra le LM P3 Pro/Am, successo della Ginetta del DKR di Thomas Laurent e Antti Rammo davanti a Fernandez-Laser e Stefan Aust, mentre le GT3 vedono finalmente il primo successo della Mercedes del Motopark di Lukas Dunner e Heiko Neumann nello shooutout finale davanti alla McLaren #5 di Optimum Motorsport di Bradley Ellis e Nick Halstead e all’altra AMG GT3 di Steve Jans ed Anthony Bartone.

In classifica generale, Alvise Rodella e Pierre-Alexandre Provost, trionfatori a Le Castellet ma con solo un non posto utile in gara 1 a Le Mans, mantengono comunque la leadership con 47 punti sui teammates al CLX Droux ed Oltramare con 43. P3 per David e Schwarze a 38.

Tra i Pro/Am, considerato che l’equipaggio wild card del DKR non raccoglie punti, è punteggio pieno a Le Mans per Fernandez-Laser ed Aust, leader a quota 63 contro i 35 dei vincitori di Le Castellet, Julien Lemoine e Paul Trojani di ANS Motorsport. In GT3 infine, Cozzi e Donno saltano al comando con 50 punti contro i 48 di Philipp Sager e Rory van der Steur, che dopo un bell’avvio di stagione nel weekend hanno raccolto solo un nono posto in gara-1.

Ritroveremo la Le Mans Cup a Spa il 23 agosto prossimo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Michelin Le Mans Cup, Ginetta Cars

L’ordine di arrivo di Gara-1

L’ordine di arrivo di Gara-2

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WEC – Le Mans 2025, la nota Ferrari dopo la squalifica della 499P numero 50

Nel pomeriggio è stato diffuso da Ferrari un comunicato relativo alla squalifica della 499P #50. Qui di seguito lo riportiamo integralmente:

In seguito alle verifiche tecniche al termine della 24 Ore di Le Mans 2025, la Ferrari 499P numero 50, quarta al traguardo, è stata squalificata per un’infrazione tecnica, come riportato dalla decisione 225 dei commissari sportivi, causata dalla mancanza di quattro viti del supporto centrale dell’ala posteriore. Le altre due 499P – la numero 83 vincitrice, la 51 terza al traguardo – hanno invece superato con esito positivo le verifiche tecniche.

Com’è stato riportato dagli Steward, in occasione dell’ultimo pit-stop della vettura numero 50, avvenuto alle 15.23 di domenica 15 giugno, un meccanico della squadra Ferrari – AF Corse aveva notato l’assenza di una sola vite del supporto centrale dell’ala posteriore.

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L’assenza di uno o più di questo particolare, in funzione della progettazione dell’elemento, non pregiudica in alcun modo la sicurezza della vettura e la perdita delle altre viti avvenuta successivamente durante gli ultimi 37 minuti di gara non ha comportato alcun beneficio né in termini di prestazione né di classifica al traguardo. La velocità di punta della 499P numero 50, riportata nella decisione dei commissari, è stata registrata negli ultimi sette giri della corsa, mentre la stessa beneficiava della scia della 499P gemella numero 51.

Ferrari, pur sorpresa dalla decisione presa, ribadisce fermamente l’attitudine e l’atteggiamento improntati alla massima serietà della propria squadra, nella convinzione delle proprie azioni, e nel rispetto delle regole stabilite dal campionato FIA WEC.

Con fiducia nelle stesse regole, nonostante il fatto descritto non abbia causato beneficio all’equipaggio né abbia compromesso in alcun modo la sicurezza dei nostri piloti e di quelli degli altri concorrenti, Ferrari è già al lavoro in vista dei prossimi appuntamenti di una stagione che tornerà sotto i riflettori a luglio in Brasile.

In campionato, dopo la squalifica della 499P numero 50, Ferrari mantiene la prima posizione in classifica Costruttori a quota 172 punti; nella graduatoria iridata Piloti Pier Guidi-Calado-Giovinazzi sono primi a 105 punti, seguiti da Ye-Kubica-Hanson a 89, e Fuoco-Molina-Nielsen a 57 lunghezze.

Parole piuttosto dure come potete notare, che paiono provenire direttamente dalla bocca di Antonello Coletta più che da un ufficio stampa, e che lasciano trasparire, aldilà del sacrosanto rispetto del regolamento, una palese insoddisfazione sull’operato degli stewards.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Ferrari