Archivi tag: Isotta Fraschini

IF_Benne_Serra2

WEC – Colpo di scena Isotta Fraschini: arriva proprio Bennett

Isotta Fraschini ha confermato stamane la line-up della Tipo 6 LMH che parteciperà alla Season 12 del World Endurance Championship. Con grande stupore, non appare più il nome di Alex Garcia al fianco di Jean-Karl Vernay e di Antonio Serravalle, nome quest’ultimo trapelato un paio di giorni fa, bensí quello di Carl Wattana Bennett, peraltro anticipato proprio su queste pagine QUI.

Garcia_IF

Garcia, che aveva già partecipato ai collaudi della hypercar milanese, dopo aver trionfato tra le LM P3 in ELMS con Cool Racing è atteso ad una nuova stagione col team svizzero, sempre nella serie continentale europea, nei ranghi della categoria superiore, mentre attualmente sta disputando l’Asian Le Mans Series con una delle Oreca LM P2 del Nielsen Racing.

Il giovanissimo Bennett, che fa parte della “scuderia” A14 Management di Fernando Alonso, è pure impegnato nella serie asiatica proprio con Duqueine, squadra che finora non ha propriamente brillato e che ricordiamo porterà in pista la Tipo 6 LMH.

Queste le parole di Claudio Berro, Responsabile Motorsport di Isotta Fraschini Milano: “Sono molto curioso di vedere come funzionerà questo mix di gioventù ed esperienza in un campionato molto competitivo come è il FIA WEC. Per Isotta Fraschini i tre piloti in squadra sono molto importanti perché diventano ambasciatori della marca in Europa, Nord America e Asia, tre aree strategiche dal punto di vista commerciale”.

Piero Lonardo

Foto: Isotta Fraschini

Alpine_all

WEC – Ecco l’Alpine con la novità Gounon. Isotta sceglie Serravalle. Heart of Racing conferma i suoi

Presentata ufficialmente l’Alpine A424 hypercar. Dell’LMDh su base Oreca si conoscevano da tempo le caratteristiche tecniche e anche i piloti; mancavano ancora la livrea definitiva e la composizione degli equipaggi.

Alpine_35

L’Alpine #35 verrà portata in gara da Charles Milesi, Paul-Loup Chatin e Ferdinand Habsburg, mentre sulla #36 si alterneranno Nicolas Lapierre, Mathieu Vaxivière e Mick Schumacher. Novità, la definizione di un pilota di riserva nella persona di Jules Gounon, factory driver Mercedes, campione in carica overall ed endurance del GT World Challenge Europe.

Alpine_36

Sempre parlando di hypercar transalpine, dei giorni scorsi la notizia che la Peugeot 9X8 si presenterà in Qatar nella stessa veste tecnica del 2023. L’ala posteriore e gli altri affinamenti, che comporteranno tra l’altro l’adozione di pneumatici standard, debutteranno solamente a Imola, in occasione del secondo round del WEC.

Serravalle

Sempre in giornata l’annuncio da parte di Isotta Fraschini dell’ingaggio di Antonio Serravalle quale terzo pilota della Tipo 6 LMH insieme a Jean-Karl Vernay ed Alex Garcia. Il 21enne canadese proviene dalla filiera delle monoposto americane, avendo disputato due stagioni in Indy Pro (allora Pro Mazda) nel 2018-2019 e successivamente altre due in Indy Lights (ora Indy NXT), ottenendo quale miglior piazzamento un sesto posto nel 2021.

Uniche esperienze con le ruote coperte, lo scorso anno alla Rolex 24 at Daytona sulla Duqueine LM P3 del FastMD Racing ed un paio di gare a Sebring per il Muehlner Motorsport nell’ambito dell’IMSA VP Racing SportsCar Challenge. Non giudicata all’altezza quindi la candidatura di Carl Bennett, già in azione col team Duqueine nell’Asian Le Mans Series in corso di svolgimento.

HOR_LM

Infine Heart of Racing che ha confermato integralmente la line-up che dopo i primi due round della scorsa stagione ha preso possesso dell’Aston Martin #98. Daniel Mancinelli, Alex Riberas e Ian James si siederanno quindi sulla nuova Vantage GT3, in attesa di poter portare in pista nel 2025 la nuova Valkyrie hypercar, che parallelamente all’outing in Bahrain, sta girando anche in Arizona con un altro esemplare.

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Indy NXT, Heart Of Racing

Daytona copia

WEC/IMSA – Hypercar tricolori: Ferrari in IMSA? Mah.. Un thailandese per Isotta Fraschini. Sogno Alfa Romeo

Il successo della Ferrari 296 GT3 all’ultima Rolex24 at Daytona, ennesimo trionfo delle GT del Cavallino, ha permesso ad alcune testate nostrane di riportare alla ribalta il tema del ritorno della Ferrari nella categoria top delle gare americane.

I ricordi dei trionfi dei prototipi del Drake sono sbiaditi nel tempo, se non consideriamo le vittorie della 333 SP, la barchetta nata quasi per errore, ma che ha rappresentato l’unico trait d’union fra gli anni ’60 e ’70 e la stagione appena conclusa.

Ferrari_win

Tornerà la Ferrari a competere per l’assoluto a Daytona, a Sebring e alla Petit Le Mans, cosí come è stato per la 24 Ore di Le Mans? A nostro avviso allo stato attuale si tratta solo di affascinanti speculazioni, perchè, aldilà di quanto concordato da ACO ed IMSA, cioè permettere alle più sofisticate LMH, come la 499P trionfatrice sulla Sarthe, di gareggiare nella stessa classe delle LMDh su entrambe le sponde dell’oceano, non può esservi un reale interesse da parte del costruttore italiano a mettersi in gioco senza un vero contender che giochi alle sue stesse regole.

D’altra parte Toyota, che peraltro negli States ha profondi interessi economici, ben più di Ferrari, se ne guarda bene dal mettere in campo forze e denari per una campagna che potrebbe solo nuocerle, e la Aston Martin, non ce ne voglia nessuno, al momento non rappresenta una motivazione abbastanza forte per giustificare un potenziale sbarco nel 2025, anno in cui la Valkyrie LMH dovrebbe calcare le piste anche in IMSA.

Peraltro, ci ricordava tempo addietro il boss delle attività sportive endurance e GT, Antonello Coletta: “I costruttori vengono per competere con Ferrari.” Dovessero quindi scendere in campo le 499P negli States, potremmo assistere a due scenari assolutamente contrastanti fra loro, con altre case pronte a confrontarsi sullo stesso piano con il marchio più conosciuto al mondo, oppure, più facilmente, un fuggi fuggi generale per evitare di essere schiacciate dalla potenziale strapotenza delle LMH.

Quale di questi scenari interessa ai boss dell’IMSA? Sicuramente non il secondo, stante l’attuale momento di grazia dell’endurance a stelle e strisce, con quattro costruttori impegnati nella massima categoria, cinque a partire da Sebring con l’arrivo di Lamborghini, e ben 11 GTP ai nastri di partenza di ogni gara.

In definitiva, la possibilità esiste, sicuramente qualcuno ci sta pensando più di altri, ma al momento è legata a troppi fattori per essere un argomento di discussione. Se ne potrà riparlare quindi, forse, solo assai più avanti, magari sotto forma di un impegno privato nelle mani di Risi Competizione e di Cetilar Racing.

Alfa_LM

Sempre speculazioni hanno riguardato negli scorsi mesi il possibile ritorno di Alfa Romeo alle gare di durata. Alcune testate (sempre italiane) hanno dato praticamente per scontata la cosa, ipotizzando addirittura l’utilizzo delle Peugeot 9X8 rebrandizzate con l’altro marchio del gruppo Stellantis.

A dire il vero a noi sembrava incredibile che ciò potesse accadere, men che meno in questi termini. Bene, i più attenti avranno letto che qualche giorno fa, ai microfoni del sito francese L’Argus, il CEO del Biscione, Jean-Philippe Imparato, si è dichiarato “poco convinto dall’equazione economica” in un contesto in cui l’arrivo di numerosi produttori sta generando una “tendenza all’inflazione delle spese.”

Se non è un no questo…. quindi, con buona pace dei tanti sostenitori del marchio di Arese, che proprio con le vittorie degli anni ’30 a Le Mans si è costruita un DNA corsaiolo, poi ribadito negli anni eroici della F1, crediamo che i tempi non siano propizi per rivedere in pista le eredi delle mitiche 33.

IF_Monza

Passiamo infine a chi sappiamo debutterà per davvero nella prossima stagione del World Endurance Championship, il Davide Isotta Fraschini, pronto a misurarsi in pista con i tanti Golia nella classe regina. La Tipo 6 LMH Competizione ha infatti completato nei giorni scorsi la necessaria omologazione.

All’appello, dopo la formalizzazione dell’accordo con Duqueine, con l’esperto Jean-Karl Vernay a fare da chioccia al talentino Alex Garcia, manca ancora il terzo pilota.

Bennett

Al momento il candidato maggiormente favorito ci risulta essere tale Carl Bennett. Sconosciuto ai più, il 19enne di origine thailandese ha gareggiato in precedenza in varie serie di F4 a partire dal 2022, più quattro gare nell’Eurocup-3, serie di matrice spagnola lanciata lo scorso anno, prima di lanciarsi con l’Oreca LM P2 del team francese nell’Asian Le Mans Series, al fianco del danese Oliver Rasmussen e del veterano John Falb. Vedremo a breve, visto che il Qatar è dietro l’angolo, se questa voce corrisponderà a verità.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo su originale Ferrari, Ferrari Races, Stellantis/Alfa Romeo, Isotta Fraschini, Carl Bennett FB page

_PL58296 (3)

WEC – Le nostre personali considerazioni sull’entry list 2024

Martedì è stata diffusa l’entry list della Season 12 del World Endurance Championship, che si preannuncia la più interessante di sempre, con la bellezza di (curiosa coincidenza) 12 costruttori impegnati tra LMH e GT3.

Si perché Lexus e Corvette altro non sono che il braccio armato sulle GT di Toyota e GM, mentre Aston Martin, McLaren e Ford non sono rappresentate, almeno per ora, nella massima categoria, che propone Ferrari, Cadillac, Toyota, BMW, Peugeot, Lamborghini, Porsche, Alpine ed Isotta Fraschini.

Mancano come noto Glickenhaus, che non ha nemmeno sottoposto l’iscrizione, e Vanwall. Proprio su questa vettura si è scatenato un inaspettato dibattito mediatico che ha coinvolto in una press conference anche il CEO Frederic Lequien.

_PL56315

Personalmente non vediamo il motivo per il quale Vanwall, che a mezzo social ha dichiarato di avere abbandonato il poco potente Gibson aspirato per il Pipo V6 biturbo già adottato da Glickenhaus, non debba essere ammessa, al pari di Aston Martin, McLaren e Ford, per i motivi descritti poco sopra, ma nemmeno però perché debba essere ammessa, dati gli scarsi risultati ottenuti, l’organizzazione non particolarmente professionale ed il continuo turnover di piloti, con la ciliegina Villeneuve scaricato alla vigilia di Le Mans. A scanso di equivoci, il campione del mondo F1 1997 era stato il catalizzatore dell’ammissione alla griglia 2023 dell’hypercar made in Austria.

Lequien ha comunque tenuto, a parole, la porta aperta ad un’ammissione race-to-race, valida per tutte le piste che possono ospitare più di 37 vetture, limite massimo riconosciuto per Austin ed Imola. Sempre dal CEO WEC la volontà di allargare il plateau nei prossimi anni a 40 vetture full-season, cosa che, toh, si potrebbe concretizzare già la prossima stagione con il probabile ingresso di Aston Martin tra le LMH con la Valkyrie, la seconda Porsche privata di Proton ed un’eventuale seconda Isotta Fraschini o altro ancora. Un messaggio per i due circuiti incriminati? Beh, nel 2025 Monza dovrebbe ritornare al posto di Imola e quasi certamente Austin farà spazio ad Indianapolis, che aspettavamo in calendario già quest’anno (e ancora non abbiamo perso le speranze di vedere al posto di Interlagos, dove nessuno, a parte Toyota e Peugeot, vuole andare).

Sempre tra le LMH, altre due brevi considerazioni, la prima su Isotta Fraschini. Come abbiamo già scritto, non capiamo perché i problemi, facilmente riscontrabili in precedenza, data l’evidente mancanza di coinvolgimento di Vector Sport (team che nel frattempo si era anche già premurato di iscriversi in ELMS), nei test condotti dalla Tipo 6, da parte del costruttore milanese siano emersi solo un attimo prima dall’annuncio dell’entry list. Peraltro già a Monza, quando la vettura è stata per la prima volta esposta al pubblico, Gilles Duqueine e Jean-Karl Vernay erano ospiti fissi della tenda di IF.

_PL55062

Poi, la terza Ferrari iscritta da AF Corse Srl. C’è. Non c’è. C’è dopo Le Mans. Il team sarà a nome di Richard Mille. C’è la Wadoux. Invece prova e assume al volo Kubica. Pronti Schwartzman e Yfei Ye… In questo guazzabuglio mediatico noi capiamo l’esigenza di mantenere il più possibile il riserbo su questa entry, che poteva tranquillamente essere fonte di malumore nei confronti degli altri costruttori, ma il fatto che il team privato sia lo stesso che gestisce le vetture ufficiali ci fa sorridere, dato che l’unica situazione simile, che investe Porsche, coinvolge invece tre realtà ben distinte: Penske, Proton e Jota. A pensar male si potrebbe ipotizzare che l’ammissione di questa terza vettura sia una specie di contentino per il penalizzante BoP di fine stagione assegnato alle 499P…

Ad ogni modo, forza Ferrari, forza Isotta e forza anche Lamborghini, che ci rappresentano nella categoria regina e che auspichiamo di vedere sempre ai massimi livelli, insieme ai tanti protagonisti tricolori delle GT3!

Un appunto anche dal punto di vista tecnico da parte di Lequien, il quale non ha escluso (leggi: è già sicuro) che a Le Mans ritornino i tire warmers, volgarmente gli “scaldoni”, che rimangono invece abiurati per il resto dei circuiti. Possibile che Michelin e Goodyear, fornitori unici Hypercar e GT3, non siano in grado di realizzare uno pneumatico sicuro per la Sarthe? Mah

WEC_logo_hor

Un’ultima considerazione la vorremmo fare in generale sugli annunci effettuati a ridosso dell’entry list da parte delle squadre. Queste comunicazioni hanno tolto tanto appeal alla presentazione stessa, che peraltro presenta ancora tantissimi TBA tra gli equipaggi. Fossimo nei panni dei responsabili del WEC, che come avrete notato ha anche leggermente modificato il proprio logo, chiederei alle squadre un maggior rispetto dell’evento, che in effetti è risultato limitato e scontato nel contenuto.Particolare menzione per un post postumo, con United Autosports a celebrare l’inizio della partnership con McLaren. peccato che la proprietà sia la medesima.

McLaren_UA

In attesa del season opener WEC in Qatar, godiamoci l’Asian Le Mans Series, che prende il via venerdí a Sepang.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, WEC, United Autosports

WEC_banner_GD

WEC – Ecco l’entry list 2024! Tutto come da copione o quasi

Dopo settimane di scoop ed illazioni, presentata la prima versione di entry list del FIA World Endurance Championship 2024.  Come sappiamo da tempo, nella 12ma stagione della serie mondiale endurance saranno rappresentate solamente due classi, LMH ed LM GT3, ed anche il numero, trapelato in precedenza, di 37 vetture, risulta equamente diviso.

Tra le LMH, gli unici costruttori ad aver presentato completamente le proprie line-up sono Toyota e Porsche: se per il Gazoo Racing sapevamo già di avere la new entry Nyck de Vries al posto di Josè Maria Lopez, in casa Penske sappiamo ora che al posto di Dane Cameron avremo Matt Campbell. Presumibile uno scambio di ruoli in concomitanza con l’IMSA.

Per il resto, assente come previsto Vanwall, Isotta Fraschini è invece presente insieme a Duqueine, e proporrà Jean-Karl Vernay ed Alejandro Garcia. Il 20enne messicano nel 2023 si è alternato tra FIA F3 e ruote coperte, conquistando a suon di vittorie e piazzamenti (3 successi, 2 podi ed un 4° posto su 6 gare) il titolo LM P3 nell’ELMS con Cool Racing.

Saranno tre invece le Porsche private, due per Jota, battezzate per Will Stevens ed Oliver Rasmussen, ed una per Proton con Harry Tincknell. Da verificare l’impegno del pilota ufficiale Ford IMSA in corrispondenza della concomitanza tra la 6 Ore di Spa e la gara di Laguna Seca.

Oltre alle due Alpine, di cui sono già stati comunque resi noti gli equipaggi, Lamborghini Iron Lynx propone, in attesa del terzo pilota, Mirko Bortolotti e Daniil Kvyat sulla sua unica SC63, e BMW nomina per ora solo Dries Vanthoor e Sheldon van der Linde; infine prende forma anche la tanto discussa terza Ferrari 499P per Robert Kubica. Al riguardo, nei giorni scorsi si è assai discusso sullo status e la composizione dell’equipaggio di questa vettura. Noi al momento possiamo dire solo che 1) si tratterà, come ormai sanno anche i muri, di una vettura gestita privatamente da AF Corse 2) non si tratta dell’effort inizialmente auspicato in partnership con Richard Mille, e pertanto Lilou Wadoux difficilmente entrerà nella line-up. Per il resto, tanto vale attendere le comunicazioni ufficiali, che come speso accade, finiranno per dare corpo alle ipotesi espresse in precedenza.

Tutto da copione invece tra le GT3, con l’ammissione scontata di United Autosports e D’Station/Heart of Racing con McLaren ed Aston Martin, anche se non presenti, almeno per ora, tra i costruttori hypercar.

BMW tramite WRT schiererà due M4 per Valentino Rossi, atteso anche ad un impegno in ELMS, ed Augusto Farfus, mentre le due Ferrari 296 saranno affidate a Thomas Flohr, Davide Rigone e Francesco Castellacci e ad Alessio Rovera, Simon Mann e Francois Heriau.

Iron Lynx schiererà sulle due Lamborghini Huracàn ancora Michelle Gatting e Claudio Schiavoni, mentre Porsche dividerà le sue due vetture gestite da Manthey con un equipaggio già definito per Pure Rxcing con Aliaksandr Malykhin, Joel Sturm e Klaus Bachler ed una seconda 911 GT3 R ufficiale capitanata dall’inossidabile Richard Lietz.

Proton Competition dal canto suo sulle Mustang GT3 ripropone il campione ELMS GTE Ryan Hardwick e Ben Barker, provenienza GR Racing. Chissà che non si tratti di una trasposizione dell’intera line-up, che comprende anche Michael Wainwright ed il nostro Riccardo Pera. Completano infine i ranghi le Lexus di Akkodis e le Corvette di TF Sport.

In attesa di ulteriori novità sulla composizione degli equipaggi, l’appuntamento è comunque per il 24/25 febbraio prossimi per il Prologo in Qatar.

Piero Lonardo

Foto: WEC

L’entry list provvisoria WEC 2024

_PL52950

WEC – Vector rompe con Isotta Fraschini: entra Duqueine? United Autosports svela due piloti per la McLaren GT3

Primi anticipi della giornata odierna, che culminerà con la rivelazione dell’entry list della Season 12 del FIA World Endurance Championship. Vector Sport, con un esteso comunicato stampa, ha annunciato che non sarà presente, a seguito della rottura della collaborazione con Isotta Fraschini.

La partnership, annunciata a dicembre 2022, con tanto di decalcomanie sul cofano dell’Oreca LM P2 utilizzata nella stagione appena conclusa, a causa per la totale mancanza di collaborazione nel programma di test e sviluppo, come inizialmente concordato.

Le parole del Team Principal, Gary Holland, suonano pesanti come macigni: “Il livello di disappunto che proviamo nei confronti di Isotta Fraschini è difficile da descrivere a parole. Ci è stato dato minimo accesso allo sviluppo di questa nuova Hypercar, nonostante solidi accordi precedenti riguardo allo sviluppo della vettura in preparazione del 2024. Non abbiamo perciò alcuna idea dei progressi della Isotta.

Vector Sport - prosegue Holland – ha pertanto depositato una domanda di iscrizione in LMP2 nell’European Le Mans Series 2024 come annunciato in precedenza, ma al momento non abbiamo opzioni per il WEC. Abbiamo comunque già intavolato contatti positivi per il 2025 e non vediamo l’ora di lavorare con un costruttore che si adegui ai nostri valori ed ambizioni.”

_DSC1583 (1)

Curioso, se possiamo permetterci un’opinione una volta tanto, che si arrivi a questa data per formalizzare questa situazione, atteso che la vettura ha anche girato pubblicamente a Monza in apertura della 6 Ore dello scorso luglio.

Isotta Fraschini comunque, a quel che ci risulta, dovrebbe comunque fare parte dell’entry list WEC, è verrebbe schierata da un’altra squadra, presumibilmente Duqueine, con il pilota Jean-Karl Vernay che è stato tra i pochi a salire fin qui sulla Tipo 6 Competizione.

SATO_UA

Frattanto sempre dal Regno Unito giunge la notizia dell’ingaggio di due piloti per il programma United Autosports con le McLaren GT3. Si tratta di Marino Sato, già protagonista con le Oreca LM P2 in ELMS, dove si è classificato vicecampione insieme ad Oliver Jarvis e Phil Hanson con tre vittorie nelle sei gare disputate.

Saucy_UA

Insieme all’ex-F2 farà parte del programma (che diamo già per approvato da FIA ed ACO), Grègoire Saucy. pilota svizzero 23enne, già campione della F.Regional Europea nel 2021 e protagonista nelle ultime due stagioni del FIA F3, dove ha ottenuto tre podi totali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Giulio Villa, United Autosports

LM_poster

WEC – Esauriti i biglietti di Le Mans! E le altre gare del WEC?

No, non stiamo scherzando, il 15 novembre sono stati messi in vendita i biglietti per la 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans, dopo che la scorsa settimana erano stati distribuiti i tagliandi per i membri ACO, e dopo poche ore sono andati SOLD OUT!

Sono disponibili ancora biglietti per le prove libere del mercoledí e del giovedí, ma chi volesse recarsi lo stesso sul circuito della Sarthe sabato 15 giugno può tentare sulla “Resale platform” messa a disposizione dall’ACO dopo il successo di prevendite dello scorso anno.

Indubbiamente l’edizione del Centenario, la prima con le nuove Hypercar ed il ritorno nella top class di nomi quali Ferrari, Porsche, Peugeot, Cadillac ha scatenato un enorme entusiasmo, e per il 2024 con Alpine, BMW, Lamborghini e perchè no, Isotta Fraschini, a rinfoltire ulteriormente i ranghi, si prospetta ancora più epica.

Imola_poster

Speriamo che anche le altre gare del World Endurance Championship ricevano questo tipo di accoglienza; anche se sappiamo già che Qatar e Bahrain difficilmente garantiranno un successo di pubblico, il resto della assai rinnovata schedule 2024 potenzialmente può offrire, oltre ovviamente alle “classiche” di Spa e del Fuji, notevoli soddisfazioni sotto questo aspetto, a partire da Imola, che dal 20 ottobre ha già messo in vendita i biglietti per l’evento del 21 aprile prossimo, mentre Austin spera di avvicinarsi finalmente alle presenze di F1 e MotoGP.

Piero Lonardo

Foto: ACO, Autodromo Enzo e Dino Ferrari

Aston Martin Valkyrie_Le Mans 2021_01

WEC – Domani arriva l’Aston Martin? Intanto alcuni costruttori provano il 2024

Da diverse fonti giunge la notizia che domani verrà presentata una nuova hypercar. E’ altamente probabile che non si tratterà propriamente di una nuova vettura, bensí della Aston Martin Valkyrie; la news sarebbe anche corroborata da un tweet di poche ore fa sull’account del costruttore britannico.

_PL54488

Non sappiamo ancora se la vettura, che verrebbe schierata grazie all’effort dallo Heart of Racing, entità presente da qualche anno in IMSA e che ha preso le redini del programma AMR WEC a stagione inoltrata, farà parte della griglia di partenza già nella prossima edizione del World Endurance Championship.

Un altro noto media però già dopo Le Mans aveva riportato per certa la “rivitalizzazione” del programma, che prevedeva la sostituzione del propulsore 6,5 litri V12 aspirato di 1.000 HP montato sulla vettura di serie con una nuova unità capace di erogare i 670 HP previsti dal regolamento LMH.

E siccome tanti media hanno associato di recente l’ex-campione del mondo di F1 Sebastian Vettel ad un clamoroso ritorno alle corse con un programma Hypercar, chissà che invece di Jota, cui era stato associato un po’ dappertutto, non si tratti invece dell’ultimo costruttore col quale ha disputato un Gran Premio di F1!

Tutta da verificare comunque la competitività di una soluzione non ibrida, già portata in pista da Glickenhaus e Vanwall, nei confronti dei “mostri” (di tecnologia, s’intende) Ferrari e Toyota. E’ comunque sicuro che un programma Hypercar, anche in chiave futura, permetterà l’ammissione di un paio di Vantage GT3 nell’entry list del prossimo anno.

_PL59808

Frattanto gli altri costruttori si stanno preparando alla prossima stagione, ed alcuni di questi contano di introdurre novità sostanziali; prima fra tutte Peugeot, con la 9X8 che nel 2024 adotterà la fatidica ala posteriore giubilata per un anno e mezzo di gare.

Ferrari, che nel frattempo ha girato in Bahrain, potrebbe proporre una versione aggiornata della sua 499P, sfruttando le possibilità regolamentari; Cadillac ha invece visitato di recente Imola, che ricordiamo ospiterà il secondo round 2024, utilizzando le soluzioni attuali. L’Autodromo del Santerno a metà agosto aveva già visto i test della Lamborghini SC63 dopo la prima uscita al Paul Ricard.

Alpine_Aragon

Le new entry BMW ed Alpine hanno infine speso tempo di qualità a Spa e ad Aragon, pista quest’ultima dove in precedenza anche l’Isotta Fraschini aveva compiuto una nuova sessione di test a metà mese, con il debutto al volante della Tipo 6 Competizione di Matteo Malucelli insieme ai collaudatori Jean-Karl Vernay e Marco Bonanomi.

IF_Aragon

Nel frattempo c’è comunque un’ultima gara del 2023 da disputare e che deve assegnare gli ultimi titoli ancora non conquistati.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin, Piero Lonardo, Alpine Racing, Isotta Fraschini

Alpine_A442b

WEC – Alpine hypercar presto in pista. Isotta Fraschini prosegue i test

Con un comunicato “urbi et orbi”, Alpine ieri ci ha reso edotti che presto calcherà la pista con la nuova A424 Hypercar, presentata in forma statica nell’ambito della 24 Ore di Le Mans ad un manipolo di fedelissimi.

L’estate in realtà, come cita lo stesso comunicato, verrà totalmente dedicata allo sviluppo del propulsore Mecachrome turbo V6 di 3,4 litri capace di erogare i 500 kW (o 675 HP) massimi richiesti dal regolamento, accoppiato al cambio Xtrac recentemente pervenuto alla factory Oreca per essere integrato sul telaio.

Alpine_A442

Il motore ha espresso i suoi primi vagiti – cita sempre il comunicato – mercoledì 5 luglio alle 12.15 e sono partite le prime sessioni al simulatore per iniziare a valutare le caratteristiche preliminari del progetto prima di scendere in pista. Il collaudo in pista è infatti definito imminente.

Sono previste due sessioni di shakedown durante il mese di agosto, e a seguire la A424 proseguirà i collaudi nella restante parte dell’anno, oltre ovviamente al Paul Ricard, al Motorland Aragón, Jerez e Portimão, con il contributo di Oreca, Mecachrome e la Signatech di Philippe Sinault, quest’ultima deputata alla gestione in pista delle vetture, al fianco degli ingegneri di Alpine, obiettivo finale l’omologazione in tempo utile per disputare già la prima gara del 2024 a marzo in Qatar.

Il significato reale di questo comunicato, pervenuto nell’immediato indomani dei noti sconvolgimenti in seno al team Alpine di F1, consiste, qualora non si fosse intuito, nel tranquillizzare tutti sulla regolare prosecuzione del programma hypercar.

Altre notizie ci giungono anche da Isotta Fraschini. Nell’ultimo aggiornamento ci viene reso noto che “il Portafoglio ordini è quasi esaurito per la Tipo 6 LMH Pista”, la versione per track-day della Tipo 6 LMH Competizione, relativamente alla produzione prevista nel 2024, mentre la Tipo 6 LMH Strada, presentata come manichino nel paddock brianzolo, sarà disponibile a partire del prossimo anno.

IF-pista2

E’ evidente la differente attenzione posta – anche e soprattutto nei confronti dei vertici ACO, che la devono valutare quale costruttore omologato – dalla compagine italiana, che attendiamo con ansia in gara, a questo punto giocoforza nel 2024, come confermatoci a suo tempo dagli stessi esponenti del team, dopo i giri dimostrativi a Monza.

Bona_IF

Frattanto Isotta Fraschini ci ricorda anche che proseguono i collaudi in pista della Tipo 6 LMH Competizione a Vallelunga, con il nostro Marco Bonanomi e Jean-Karl Vernay ad alternarsi al volante gli scorsi 26 e 27 luglio.

Il test - cita integralmente il comunicato pervenutoci – si è concentrato sull’ottimizzazione del set-up della vettura e sulla gestione delle gomme, inoltre sono state fatte prove aerodinamiche ed è stata deliberata una nuova conformazione del cofano posteriore per migliorare l’estrazione dell’aria calda dal motore e che porta la carrozzeria molto più vicina alla sua versione finale. Nel secondo giorno una lunga sosta ai box a fine mattinata per rimediare al prima problema meccanico di gioventù della macchina, poi sistemato dai tecnici della Casa milanese per permettere alla macchina di tornare in azione nel pomeriggio.”

“A breve altri test. Dopo questa due giorni di Vallelunga la squadra sviluppo della Isotta Fraschini, dato che la prossima settimana sarà ancora al lavoro a Monza nel fine settimana del 5 e 6 agosto e quella successiva sarà per la prima volta il circuito del Mugello ad accogliere la Tipo 6 LMH Competizione l’8 e 9 agosto.”

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Isotta Fraschini

_PL59638

WEC – Toyota torna alla vittoria, Ferrari a podio. Corvette campione GTE-Am con due gare di anticipo

Toyota completa la vendetta di Le Mans andando a vincere a casa nostra. A trionfare nella 6 Ore di Monza, quinto appuntamento del World Endurance Championship, la GR010-Hybrid #7 di Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez, al terzo successo stagionale.

Niente da fare per le 499P, con la #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen che si deve accontentare del secondo posto. Grazie al forcing del calabrese nel doppio stint finale il distacco è sceso da oltre 50” ad appena 16”, non abbastanza purtroppo per aggiudicarsi il progetto.

_PL58118 (1)

L’episodio chiave che ha deciso la gara tra le LMH è stato sicuramente il contatto in partenza fra Sebastien Buemi ed Antonio Giovinazzi, che alla luce dei fatti ha penalizzato più la Ferrari che la Toyota #8, che col quarto posto odierno riesce anche ad allungare in classifica generale sulla concorrenza, vincitori a parte ovviamente.

_PL59430 Entusiasmante comunque il finale anche di Antonio Giovinazzi, capace di recuperare sulla Porsche #6, con la quale ha condiviso la strategia sfasata rispetto ai migliori.

_PL59053

Il gradino basso del podio va per la prima volta ad una Peugeot 9X8, precisamente la #93 di Jean-Eric Vergne, Paul di Resta e Mikkel Jensen, che sul circuito brianzolo più che sulla Sarthe ha trovato la propria dimensione, anche se i consueti problemi di affidabilità hanno limitato il risultato della hypercar gemella.

Porsche invece continua a non convincere, soprattutto col team “casa”. Sia l’esemplare di Jota che quello di Proton invece (quest’ultimo ricordiamo ha effettuato i primi giri ufficiali venerdí), hanno mostrato qualcosa di più, occupando persino la testa della gara. Forse il doppio impegno nel WEC e negli States in IMSA appare al momento un po’ troppo per l’armata del Captain, che nel weekend ha fatto la spola fra la Brianza e Mosport. Menzione d’onore infine per la Glickenhaus, che ha terminato ottava a due giri.

UPDATE: Pioggia di penalità nell’immediato post-gara: la Ferrari #51 è stata ritenuta colpevole di sorpasso fuori dai limiti di pista nei confronti della Porsche #5, la Porsche #6 invece ha sorpassato una vettura in regime di Safety Car prima del dovuto, ma soprattutto la Toyota #8 ha ecceduto la potenza massima consentita. Quest’ultima infrazione, commutata in uno Stop & Go + 5″ + ulteriori 45 ” ha fatto avanzare la Ferrari #51 in quinta posizione.

_PL59207

La battaglia fra le LM P2 invece si è protratta nel finale, premiando Jota, al primo successo del 2023. David Heinemeier Hanson nelle fasi iniziali ha ceduto alle due vetture di United Autosports, che però sono andate via via a cedere terreno rispetto alla concorrenza, anche a causa di penalità.

L’Oreca dorata ha inflitto addirittura un giro di distacco ai concorrenti più prossimi, l’Alpine #36, al secondo podio consecutivo grazie ad una strategia vincente, mentre Louis Deletraz è riuscito a contenere il ritorno finale di Oliver Jarvis per regalare l’ennesimo podio al WRT, che con Robert Kubica, Louis Deletraz e Rui Andrade mantiene la leadership in classifica.

_Z9B0217

La gara delle GTE-Am come sempre si è decisa nel finale, grazie all’apporto dei driver Pro. Dopo la sfuriata iniziale delle Iron Dames, nella seconda parte di gara Mikkel Pedersen e Julien Andlauer hanno dettato il passo sulla concorrenza con la Porsche #77 del Dempsey-Proton.

Alla fine è stato uno-due-tre per la casa di Stoccarda, grazie ad Iron Lynx e GR Racing, ma chi ha ancora di più da festeggiare è Corvette, che nonostante zavorre e penalità col quarto posto è riuscita ad aggiudicarsi il titolo della categoria con ben due gare di anticipo. Ben Keating peraltro è al back-to-back dei titoli di categoria dopo il successo 2022 con l’Aston Martin.

_Z9B0254

Il WEC ora osserverà una pausa di due mesi esatti per ritornare con la 6 Ore del Fuji il 10 settembre, ma un ultimo pensiero da Monza va al pubblico che ha partecipato in massa all’appuntamento; siamo comunque sicuri che Imola non sarà da meno nel 2024.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo definitivo della 6 Ore di Monza