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WEC – La nuova livrea Toyota!

Come anticipato nelle scorse settimane, nel 2024 ci attende un radicale cambio di livrea sulle due Toyota GR010-Hybrid iscritte al World Endurance Championship.

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Oggi l’unveiling ufficiale della livrea già vista in azione a Sebring e che sarà portata in pista da Mike Conway, Kamui Kobayashi, Nyck de Vries, Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa.

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Per la cronaca i nuovi colori, adottati anche dalla GR Yaris Rally1 nel WRC, si ispirerebbero, secondo il costruttore nipponico, ai concetti di “velocità”, “orrore della sconfitta” e “prototipo”.

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L’appuntamento con i campioni in carica e gli altri protagonisti della serie mondiale è per il Prologo in Qatar a partire da sabato 24 febbraio.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

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WEC – Ecco la line-up di Akkodis ASP. Toyota vira al nero

Per la prima stagione nel World Endurance Championship, Akkodis ASP si è affidata ad un mix di esperienza e gioventù. Oltre ai già annunciati José María Lopez e Kelvin Van der Linde, sulle due Lexus RC F GT3 saliranno rispettivamente Esteban Masson e Takeshi Kimura insieme all’ex-campione del mondo endurance sulla #87, mentre sulla #78 si alterneranno Timur Boguslavskiy e Arnold Robin.

Masson, 19enne neocampione Eurocup F3 con 8 vittorie, ha debuttato in Bahrain con la Ferrari del Kessel Racing proprio al fianco di Takeshi Kimura, mentre il più anziano dei fratelli Robin quest’anno ha potuto debuttare a Le Mans su una delle Aston Martin di TF Sport, in un’annata gratificata dal titolo ottenuto tra le GT3 nella Le Mans Cup.

Boguslavskiy dal canto suo ha deciso di rimanere col team di Jerome Policand, insieme al quale durante la scorsa stagione ha conquistato sia il titolo Overall che l’Endurance Cup del GTWC Europe. Il giovane russo era atteso con le Corvette dopo il test in Bahrain.

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Rimanendo nell’ambito del medesimo gruppo automobilistico, Toyota ha diffuso le prime immagini della GR-010 Hybrid con i colori 2024. Al posto del bianco e del rosso domina, come peraltro anche sulle GR YARIS Rally1 HYBRID, il nero opaco.

Anche se la livrea ricorda molto quella delle ultime Audi LM P1, riteniamo sia comunque un passo avanti per differenziarsi dalla concorrenza, soprattutto dalle Porsche Penske, che pure quest’anno hanno portato in gara, Le Mans a parte, una colorazione dai toni simili.

Piero Lonardo

Foto: Akkodis ASP, Toyota Gazoo Racing

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WEC – Toyota: De Vries al posto di Lopez, ceduto ad Akkodis ASP. I primi piloti Lamborghini. Marciello verso BMW

Toyota ha appena confermato ciò che si conosceva da tempo, cioè che Nyck de Vries sostituirà Josè Maria Lopez al volante della GR010-Hybrid #7 nella prossima stagione del WEC. Per il resto, inalterati gli equipaggi che vedranno nuovamente i campioni in carica Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa sulla #8 e Kamui Kobayashi, confermato anche nel ruolo di Team Principal, e Mike Conway insieme al giovane olandese sull’altra Hypercar.

Il 40enne argentino, laureatosi due volte campione col costruttore nipponico, col quale ha trionfato anche a Le Mans nel 2021, viene ceduto ad Akkodis ASP, che come sappiamo schiererà due Lexus RC F GT3 nella season 12 della serie mondiale.

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Prosegue intanto il percorso di Ritomo Miyata, già nominato pilota di riserva del Gazoo Racing. Il 24enne, che quest’anno ha infilato la doppietta, trionfando sia in SuperGT che in Super Formula, debuttando anche al Fuji sulla Ferrari del Kessel Racing, sarà al via in F2 ma anche nell’European Le Mans Series con Cool Racing, squadra che ha già accolto Lopez durante la scorsa stagione, e che nel frattempo ha già confermato un altro giovane di talento, Lorenzo Fluxa.

Cambiando costruttore, alle Finali Mondiali di Vallelunga chi si attendeva un annuncio ufficiale della line-up Lamborghini per la nuova SC63 LMDh è rimasto parzialmente deluso, in quanto sono stati confermati gli impegni solamente di due piloti per il doppio effort WEC/IMSA: si tratta di Daniil Kvyat ed Andrea Caldarelli.

Secondo un noto media francese, l’abruzzese, destinato al WeatherTech SportsCar Championship, dovrebbe fare squadra con Romain Grosjean e a Matteo Cairoli, mentre Kvyat dovrebbe alternarsi al pure confermato Mirko Bortolotti e alla new entry Edoardo Mortara. Pare quindi non esserci spazio, almeno per ora, per Doriane Pin, attesa comunque la tripla concomitanza fra la 6 Ore di Spa, la gara IMSA di Laguna Seca e l’E-Prix di Berlino del secondo weekend di maggio che potrebbe liberare almeno un posto per uno one-shot.

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Infine, dopo il trionfale addio a Mercedes – marchio cui è stato legato per ben 7 anni – sulle strade di Macau, il destino di Raffaele Marciello sembra sempre più legato a BMW, anzichè al marchio del Toro, come invece i primi rumors sembravano indicare.

Tutta da vedere comunque la composizione degli equipaggi per la M Hybrid V8 del WEC, stante la quantità di factory driver della casa dell’elica.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Cool Racing, Mercedes AMG Motorsport

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WEC – Esauriti i biglietti di Le Mans! E le altre gare del WEC?

No, non stiamo scherzando, il 15 novembre sono stati messi in vendita i biglietti per la 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans, dopo che la scorsa settimana erano stati distribuiti i tagliandi per i membri ACO, e dopo poche ore sono andati SOLD OUT!

Sono disponibili ancora biglietti per le prove libere del mercoledí e del giovedí, ma chi volesse recarsi lo stesso sul circuito della Sarthe sabato 15 giugno può tentare sulla “Resale platform” messa a disposizione dall’ACO dopo il successo di prevendite dello scorso anno.

Indubbiamente l’edizione del Centenario, la prima con le nuove Hypercar ed il ritorno nella top class di nomi quali Ferrari, Porsche, Peugeot, Cadillac ha scatenato un enorme entusiasmo, e per il 2024 con Alpine, BMW, Lamborghini e perchè no, Isotta Fraschini, a rinfoltire ulteriormente i ranghi, si prospetta ancora più epica.

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Speriamo che anche le altre gare del World Endurance Championship ricevano questo tipo di accoglienza; anche se sappiamo già che Qatar e Bahrain difficilmente garantiranno un successo di pubblico, il resto della assai rinnovata schedule 2024 potenzialmente può offrire, oltre ovviamente alle “classiche” di Spa e del Fuji, notevoli soddisfazioni sotto questo aspetto, a partire da Imola, che dal 20 ottobre ha già messo in vendita i biglietti per l’evento del 21 aprile prossimo, mentre Austin spera di avvicinarsi finalmente alle presenze di F1 e MotoGP.

Piero Lonardo

Foto: ACO, Autodromo Enzo e Dino Ferrari

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WEC – La stagione si chiude nel segno di Valentino Rossi

Concluso da poco il rookie test del FIA WEC. Sull’autodromo di Sakhir, sede dell’ultimo appuntamento stagionale, le squadre hanno potuto verificare sul campo una serie di prospetti in chiave futura.

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La scena mediatica è stata sicuramente dominata dalla presenza di Valentino Rossi, il quale tra mattino e pomeriggio ha inanellato 67 giri sull’Oreca LM P2 del WRT riconoscibilissima dall’iconico numero #46. Anche Charles Weerts ha condiviso l’effort sulla seconda vettura del team belga, laureatosi campione della categoria, ma la migliore prestazione va a Clèment Novalak, convocato da Inter-Europol, autore al mattino di 1.54.283, davanti a Weerts e alla leggenda della MotoGP.

Rossi dovrebbe disputare il WEC sulla BMW M4 GT3, ma anche l’ELMS è nei programmi del “Dottore”, il quale potrebbe mettere a frutto l’esperienza odierna proprio su di una LM P2.

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Grande attenzione però anche per i giovani leoni catapultati per la prima volta sulle Hypercar. Proprio uno di questi è stato l’autore della migliore prestazione di giornata, Robert Shwartzman, che sulla Ferrari 499P nel pomeriggio ha fissato i cronometri sull’1.48.559, superando in graduatoria Will Stevens, che al mattino ha “sgrossato” la Porsche Jota per Norman Nato, terminato comunque a mezzo secondo dal russo-israeliano.

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Bene anche l’altra new entry Ferrari, Lilou Wadoux, terza nel pomeriggio dopo 30 giri, mentre Josh Pierson, invitato WEC sulla Toyota campione, dopo 32 giri tra mattina e pomeriggio è terminato alle spalle di uno dei campioni IMSA GTD, Ben Barnicoat, protagonista anche del successo ELMS Pro/Am di AF Corse.

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Ma il vero stakanovista di questa sessione è stato il neocampione DTM Thomas Preining, autore di ben 82 tornate sulla Porsche Penske.

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Lorenzo Patrese infine chiude davanti a tutti tra le GTE-Am di AF Corse. Alla presenza di papà Riccardo, la Ferrari nel pomeriggio ha segnato l’unico tempo di rilievo della categoria con 1.58.261. Presente anche il campione Fanatec Endurance Timur Boguslavskiy al volante della Corvette, probabile destinazione 2024 a livello di marchio con TF Sport.

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E’ veramente tutto per questa stagione del World Endurance Championship. Ora dovranno passare 4 mesi prima di rivedere le Hypercar, insieme alle nuove LM GT3, in Qatar per il Prologo. Nel frattempo già la prossima settimana dovrebbero essere annunciate le entry full-season.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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WEC – In Bahrain, è doppietta Toyota. Vittoria e titolo LM P2 a WRT. Primo successo delle Iron Dames all’ultima delle GTE

Purtroppo il miracolo non c’è stato per Ferrari, e le due Toyota hanno dominato la 8 Ore del Bahrain, ultimo appuntamento del World Endurance Championship 2023.

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A dire il vero la gara aveva preso una piega non malvagia, con la Cadillac di Earl Bamber a tamponare al via la GR010-Hybrid di Mike Conway, che si girava. Dietro un’azione confusa vedeva coinvolte anche le due Oreca LM P2 di United Autosports e la Vanwall. Tutti questi protagonisti perdevano terreno, e la Cadillac veniva penalizzata con 1’ di Stop&Go. Una sanzione forse eccessiva per il team statunitense, che verrà in questo modo tolta dalla lotta per il primato.

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Davanti Sebastien Buemi controllava indisturbato, seguito dalle due 499P di Miguel Molina ed Alessandro PierGuidi. La vettura di Vector Sport conduceva tra le LM P2 e preso Sarah Bovy cedeva la leadership delle GTE-Am a Matteo Cressoni, al via per l’altra Porsche di Iron Lynx.

La Toyota #7 non faceva fatica a riprendere il ritmo, e già al termine della prima ora era alle spalle di PierGuidi, che nel frattempo aveva scavalcato il compagno di squadra. In evidenza anche la Porsche Jota grazie a Will Stevens, pure davanti alla 499P #50.

L’accoppiata nipponica si riconsoliderà solo nel corso della quinta ora, al termine del doppio stint di James Calado, con Antonio Felix Da Costa a portarsi alle spalle dei leader, davanti alle due Ferrari, con la #50 che nel frattempo si era riportata davanti alla vettura gemella. Un rientro in pista dopo un largo dell’ex-campione della Formula E, serie alla quale Da Costa si dedicherà full-time nel 2024 costava alla Porsche #38 un drive-through che la ributtava temporaneamente dietro entrambe le Ferrari, anche se Antonio Giovinazzi offrirà poca resistenza alla 963 bianco-oro, al contrario di Nicklas Nielsen.

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Tra le LM P2, Vector Sport cadeva vittima della direzione gara per la pressione delle gomme non conforme, cosí come anche l’Oreca #23 che, sospinta da Tom Blomqvist, terminava nuovamente in fondo al gruppo dopo una penalità di 90”. Era quindi la volta di Prema e WRT, che iniziavano una battaglia senza esclusione di colpi con tutte e quattro le vetture. Purtroppo per il team italiano, Daniel Mancinelli tamponava Bent Viscaal, in quel momento al comando della categoria.

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Dopo quasi 6 ore di gara invece, terminava l’avventura della Porsche di Iron Lynx, con Claudio Schiavoni inabile a prendere il volante per un problema fisico. Largo quindi alle Iron Dames, le quali dovevano vedersela soprattutto con le Aston Martin, in primis quella del D’Station, grazie al contributo di Casper Stevenson e del deb Liam Talbot.

Durante la sesta ora uno degli altri pochi brividi della gara, con Alessandro Pier Guidi alla carica nei confronti di Will Stevens ma soprattutto nei confronti di Antonio Fuoco, subentrato nell’abitacolo della 499P #50. I due battaglieranno senza esclusione di colpi per diversi giri senza però mutare i valori in campo.

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L’inseguimento che vale il gradino basso del podio durerà per le successive due ore, ma alla fine saranno Fuoco, Nielsen e Molina ad appropriarsi del terzo posto dietro le imprendibili Toyota, con Brendo Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa a festeggiare il titolo piloti.

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Solo tra le LM P2 si assisteva ad una battaglia in pista ad armi pari, e alla fine sarà doppietta WRT con la #41 di Robert Kubica, Louis Deletraz e Rui Andrade a festeggiare anche il titolo di categoria. Al terzo posto emergeva la vettura di Jota mentre la strategia delle macchine di Prema valeva solo per la quarta e quinta piazza finale.

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Dietro alle Iron Dames, al primo successo nel WEC nell’ultima gara di sempre delle GTE, si piazzavano le due Aston del D’Station e dello Heart of Racing. Migliore fra le Ferrari la #54 AF Corse trionfatrice in Giappone. Da segnalare anche il ritiro dall’attività agonistica da parte di Christian Ried, l’unico pilota a disputare tutte le gare della serie mondiale dal 2012.

La Season 11 del FIA WEC offrirà domani come al solito il Rookie Test: occhi puntati su Valentino Rossi, al volante dell’Oreca LM P2 del WRT, anche se il campione di Tavullia dovrebbe dedicarsi alle BMW M4 GT3, ma anche ai giovani leoni Thomas Preining e Lilou Wadoux, i quali si cimenteranno al volante di Porsche e Ferrari hypercar.

La serie mondiale endurance tornerà poi in azione nella nuova conformazione composta solamente da LMH e GT3 nonchè col nuovo sistema di qualifiche, a partire dal 2 marzo prossimo con la Qatar 1812 km, preceduta dal consueto Prologo, il 24/25 febbraio 2024.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 8 Ore del Bahrain

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WEC – Toyota prima fila: Ferrari inseguono in P5 e P6. Blomqvist svetta in LM P2. Alla Bovy l’ultima pole delle GTE

Toyota conquista l’intera prima fila del season finale in Bahrain. Brendon Hartley firma la seconda pole stagionale dopo Portimao col tempo di 1.46.564, aggiungendo un ulteriore punto alla classifica generale per l’equipaggio della GR010-Hybrid #8. A seguire Kamui Kobayashi, a circa mezzo secondo, non migliorando peraltro il best lap ottenuto ieri sera durante le libere 2.

La sorpresa, ma poi non più di tanto, è rappresentata dalla Cadillac, che Alex Lynn ha piazzato in P3 a 7 decimi; la seconda fila è completata da Kevin Estre, che ha scalzato Antonio Fuoco ed Alessandro Pier Guidi, quinti e sesti con le due Ferrari 499P. Tutti e tre scontano un distacco di 1”, con i due Cavallini a migliorare comunque sensibilmente le prestazioni delle libere.

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Tra le LM P2, all’ultima sessione di qualifica nella serie mondiale, Tom Blomqvist ha migliorato la già buona prestazione del mattino, stracciando la concorrenza col tempo di 1.52.290. Charles Milesi con la migliore delle Alpine è stato l’unico ad avvicinarsi al neoacquisto IndyCar, mentre il resto della concorrenza è terminato ad oltre 6 decimi, capitanato da Robin Frjins con la seconda vettura del WRT. Solo P10 per Louis Deletraz con l’altra Oreca del team belga in testa alla classifica.

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Per l’ultima qualifica, questa volta di sempre, delle GTE infine, è stata Sarah Bovy a primeggiare con la Porsche delle Iron Dames ed il tempo di 1.58.692 davanti al debuttante Liam Talbot con l’Aston Martin del D’Station, a 3 decimi. Si tratta della terza partenza al palo per l’equipaggio al femminile, che mira al secondo posto finale in classifica generale, dopo gli exploit di Sebring e Monza.

L’appuntamento è per domani, alle 14.00 locali (le 12.00 italiane) per la partenza della 8 Ore del Bahrain. Diretta streaming a pagamento come sempre sul sito FIA WEC e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Cadillac al top nelle libere 3 in Bahrain davanti a Ferrari e Porsche

A sorpresa c’è una Cadillac davanti a tutti nelle ultime libere della 8 Ore del Bahrain. Alex Lynn a metà di una sessione svolta senza alcuna interruzione ha fissato i cronometri sull’1.49.512. Si tratta comunque di un tempo ben lontano, quasi 3” dal best crono di ieri sera a cura di Kamui Kobayashi, con Toyota, protagonista proprio con la #7 e Josè Maria Lopez di un clamoroso lungo in curva 7, ad occupare le posizioni di rincalzo, con tempi non di rilievo.

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Dietro l’unica V-Series. R si piazza la Ferrari #50. Le hypercar del Cavallino hanno sensibilmente migliorato rispetto a ieri – anche se il miglior tempo della 499P rimane quello cancellato nelle libere 2 ad Antonio Fuoco – portandosi a mezzo secondo dal leader proprio col calabrese. Tra le due Ferrari si piazza in P3 Gianmaria Bruni con la migliore delle Porsche, quella di Proton Competition.

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C’è ancora United Autosports al comando delle LM P2, ma questa volta con Tom Blomqvist, autore di 1.53.661. Dietro il sub di lusso, che comunque non supera la migliore prestazione ottenuta ieri dal compagno di squadra Filipe Albuquerque, che si piazza in P4 dietro Bent Viscaal di Prema e Pietro Fittipaldi per Inter-Europol.

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Matteo Cairoli infine ha portato al top in GTE-Am la rediviva Porsche di AO Racing col tempo di 1.58.214, lasciando a tre decimi Lilou Wadoux e la Ferrari del Richard Mille AF Corse e a mezzo secondo l’altra 488 GTE di Davide Rigon.

Tutto pronto per le ultime qualifiche della stagione, in programma a partire dalle 16,15 locali, le 14.15 nostrane, che potrete godere sul sito FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – In Bahrain, Toyota si ripete nelle seconde libere. Ferrari si nasconde?

Fortunatamente nessun cataclisma ha inficiato il secondo turno di libere della 8 Ore del Bahrain. I 90’ previsti hanno visto solamente un paio di interruzioni, una Full Course Yellow ed una breve Red Flag, quest’ultima causata da un testacoda di Gunnar Jeanette alla guida di “Rexy”, la Porsche di AO Racing, terminato sulle protezioni di curva 15.

La lotta per il primato si è risolta presto, con Kamui Kobayashi ancora al top con 1.46.851, a superare il compagno di squadra Brendon Hartley di 4 decimi. Alle spalle delle due GR010-Hybrid, apparentemente imprendibili qui a Sakhir, questa volta si è piazzata la Cadillac, grazie all’effort di Alex Lynn, sempre nelle prime fasi della sessione, a 8 decimi.

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Più lontane, con distacchi a partire dal secondo, Porsche e Peugeot, mentre le Ferrari hanno chiuso in P10 e P11 a quasi 4” dal leader, terminando, tra le LMH, davanti solo alla Vanwall. E’ evidente che distacchi di quest’ordine non sono imputabili alla normale gestione delle vetture e aspettiamo le qualifiche per verificare il vero potenziale qui delle due 499P.

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Anche Filipe Albuquerque ha ripetuto la bella prestazione del primo pomeriggio, primeggiando nuovamente tra le LM P2 col tempo di 1.52.850. A seguire Mirko Bortolotti con l’Oreca Prema #63 e Charles Milesi sull’Alpine #36, staccate di 3 decimi.

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E’ Daniel Serra infine a precedere tutti in GTE-Am. La Ferrari Kessel, ancora in contention per il secondo posto finale, ha subito preso la testa della categoria col tempo di 1.58.246, e precede una schiera di Porsche capitanata dal GR Racing e Riccardo Pera, il quale precede a propria volta Matteo Cairoli ed Alessio Picariello.

Domani in programma l’ultima ora di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 12.00 e alle 16.15. Queste ultime potranno essere fruibili a pagamento sul sito FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Toyota davanti nelle prime libere in Bah..RAIN. Rossi presente al rookie test

Un meteo inusuale quello ha accolto la carovana del WEC per l’ultimo appuntamento stagionale, la 8 Ore del Bahrain. Una tempesta di sabbia si è sviluppata dopo appena 9’ ed ha divelto diversi cartelloni pubblicitari, costringendo la direzione gara ad interrompere la sessione con bandiera rossa.

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Ma non era finita, perchè dopo la ripresa, avvenuta dopo 45’, è stata la volta della pioggia, che a varie intensità ha reso la pista ulteriormente insidiosa. Ciononostante, tutte le vetture si sono ripresentate in pista, e la sessione, prorogata sino alle 14.30 locali, è proseguita senza particolari problemi – unica eccezione una breve Full Course Yellow provocata da Franck Dezoteux, convocato all’ultimo momento sulla Ferrari GTE #21, fermo in curva 11 – sino al termine prestabilito.

Il miglior tempo è stato segnato ad inizio turno da Kamui Kobayashi, autore di 1.49.856, davanti a Sebastien Buemi, che alla ripresa delle ostilità si è portato ad un decimo dal compagno di squadra. P3 a 4 decimi per Gianmaria Bruni sulla Porsche Proton davanti alle due 963 ufficiali di Laurens Vanthoor e Michael Christensen.

Non in particolare evidenza le due Ferrari, che hanno chiuso con l’ottavo e nono tempo, ma l’obiettivo del Cavallino è di ben più ampio respiro, considerato anche che la pioggia non dovrebbe più capolino sul circuito.

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Filipe Albuquerque conduce invece la schiera delle LM P2, all’ultima gara, almeno per ora, nella serie mondiale, con 1.54.100. Ad oltre mezzo secondo dall’alfiere di United Autosports, che si dovrà impegnare per far vincere il titolo ai compagni Phil Hanson e Frederick Lubin, si piazzano Gabriel Aubry di Vector Sport e Ferdinand Habsburg del WRT.

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Ultima gara, ma in questo caso di sempre, per le GTE, dove la migliore prestazione è stata appannaggio di Tomonobu Fuji con l’Aston Martin del D’Station, il quale ha svettato sul filo di lana sulla Ferrari Kessel di Daniel Serra e sulla Porsche GR Racing di Ben Barker. I tre sono separati da appena 34 millesimi.

Infine, di stamane la conferma che tutti aspettavamo, sulla presenza di Valentino Rossi al rookie test di domenica. La leggenda della MotoGP è attesa in pista su di una delle Oreca LM P2 del WRT.

A seguire in giornata le libere 2, a partire dalle 17.30 locali, le 15,30 italiane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1