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WEC – A Lusail, prime illusioni Ferrari e Peugeot, poi le Porsche prendono le redini della gara

Finalmente siamo allo start della prima gara dell’anno del World Endurance Championship. A Lusail, atmosfera delle grandi occasioni con 37 vetture, tra cui ben 19 Hypercar. Presente anche la Ford Mustang GT3 #77 che non ha potuto partecipare alle qualifiche per un problema di elettronica, risolto facendosi spedire un particolare della centralina dagli States.

Pronti via e Miguel Molina si allarga dalla seconda fila e uccella sia Michael Christensen, autore ieri della prima Hyperpole fuori da Le Mans, Mike Conway sulla Toyota #7 e Will Stevens sulla Porsche Jota #12 che gli partiva a fianco. Dietro Alex Lynn arriva lungo e tampona la Peugeot di Paul Di Resta che si gira, mentre l’Isotta Fraschini riesce a prendere il via dal fondo nonostante un problema nel giro di formazione.

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Nelle GT3, Tom Van Rompuy mantiene la leadership sulla Porsche di Alex Malykhin e l’Aston Martin di Clement Mateu. Un contatto fra la Lamborghini di Sarah Bovy e la McLaren di Nicolas Costa comporta la rottura di una sospensione della 720S GT3, che perde 8 giri ai box. Malykhin non perderà tempo per avere la meglio della Corvette #81 e balzerà al comando della categoria.

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Purtroppo il sogno Ferrari non dura molto, perchè Nico Müller sulla Peugeot partita dalla terza fila si è fatto largo fra le varie Porsche e va ad insidiare prima il polesitter e poi lo stesso portacolori della 499P #50, che è costretto a cedere il comando. Un drive-through per aver passato la linea bianca della pit entry complica ulteriormente le cose per la Rossa, mentre alle spalle della 9X8 le Porsche Penske e Jota si danno battaglia fra loro.

Ma non è finita, perchè dopo circa 90’ di gara Müller, ormai senza gomme, va largo ed è costretto a cedere il comando a Laurens Vanthoor, che nel frattempo ha avuto la meglio sul teammate.

L’ulteriore tegola per Ferrari poco dopo, con il gruppo ala posteriore della #51 che inaspettatamente vola in T16 e a momenti prende la McLaren #59. Inevitabile la Full Course Yellow per rimuovere il pezzo, e fortunatamente costa solo 1 giro alla crew del Cavallino.

Dopo 2 ore di gara Kevin Estre, subentrato a Vanthoor, dopo il pitstop della Alpine #35, momentaneamente al comando, conduce con 9” di vantaggio su Callum Ilott. P3 per Mikkel Jensen sulla Peugeot, poi ancora le Porsche di Oliver Rasmussen e Matt Campbell e la seconda Peugeot. Le Toyota viaggiano nelle posizioni di rincalzo, ottava e decima, mentre Lamborghini e l’Isotta Fraschini proseguono la loro gara ad un giro dai leader.

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Porsche al top anche in GT3, con Joel Sturm, subentrato a Malykhin, davanti all’altra entry di Manthey con Morris Schuring. A seguire l’Aston Martin #27, ora con Ian James, la BMW #46 di Ahmad Al Harthy e la Ferrari #54 di Francesco Castellacci.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 2 ore di gara

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