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IMSA WeatherTech SportsCar Championship

IMSA – Uno-due Acura nelle prime libere di Indianapolis. Corvette in difficoltà in GTD Pro

Iniziato il weekend della Battle On The Bricks ad Indianapolis con le prime libere. Al termine di una sessione complicata, le due Acura chiudono davanti a tutti con Tom Blomqvist, autore di 1.16.209, a precedere Nick Yelloly di quasi 3 decimi.

Bene anche le Cadillac, che proseguono nella graduatoria guidate da Jack Aitken, poi ancora le due BMW, con la #24 protagonista dell’ultima delle tre red flag che hanno movimentato la sessione con Philipp Eng, vincitore qui lo scorso anno, nella ghiaia.

Alle spalle delle due M Hybrid V8 la Lamborghini SC63, protagonista qui anche lo scorso anno, con Romain Grosjean in P8 a 7 decimi dal leader. Infine sono le Porsche a chiudere la lista dei tempi, dietro anche all’Aston Martin Valkyrie. Va detto comunque che tutte le 12 GTP comunque sono racchiuse in meno di 9 decimi.

Miglior tempo tra le LM P2 per Mikkel Jensen con l’Oreca del TDS sul filo di lana nei confronti di Nicklas Nielsen con la vettura di AF Corse, col tempo di 1.17.407. Purtroppo per il team transalpino, coinvolto nel contatto con la Ferrari Triarsi #21 e nella relativa red flag, ci sarà, come per la BMW #24, la perdita del miglior tempo in qualifica.

Davide Rigon ha fatto volare la Ferrari del DragonSpeed, alla caccia del titolo GTD Pro, segnando il tempo di 1.24.419. Ma la 296 GT3 #81 non è stata la più veloce delle GT, riconoscimento che va all’Aston Martin del Van der Steur Racing di Valentin Hasse-Clot, leader odierno tra le GTD, per 16 millesimi.

A seguire a sorpresa la Corvette AWA con Matthew Bell, la Ferrari di Inception Racing ed i capoclassifica della GTD del Winward Racing con Russel Ward. Tornando ai Pro, il podio virtuale i completa con la Lamborghini di Pfaff Motorsports con Andrea Caldarelli e la Ford Mustang #65.

Problemi invece in casa Corvette Pratt Miller, con la #4 ferma in pista in un lago di liquidi dopo appena 14 giri all’attivo, e la #3 in testa al campionato appena dietro in P9. Da segnalare infine solo qualche in&out per la Mercedes iscritta in GTD dal Lone Star Racing.

Sabato si prosegue con le libere 2 e le qualifiche, rispettivamente alle 8.55 AM ET e alle 3.15 PM ET, le 21.15 italiane. Queste ultime saranno fruibili sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Acura

I risultati delle Libere 1

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GTWC Europe – Ferrari Kessel senza rivali nelle libere di Valencia

Ferrari al top nelle libere della GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup a Valencia. La 296 GT3 #74 di Kessel Racing leader in Bronze Cup chiude in testa nella classifica assoluta delle Pre-Qualifying con Dennis Marschall ed il tempo di 1.31.992.

Il pilota tedesco aveva siglato il giro veloce anche nella sessione del mattino, prima di una estesa bandiera rossa per un problema alla curva 2 del Circuit Ricardo Tormo che ha praticamente impedito ai Pro di girare.

A seguire in classifica generale altre due Ferrari, le ufficiali di AF Corse-Francorchamps Motors di Alessio Rovera ed Arthur Leclerc.

Seguono nell’ordine le due Mercedes di Winward Racing #48 di Lucas Auer e la #10 di Boutsen VDS, iscritta in Silver Cup, di Cesar Gazeau.

Presenti nella parte alta nella graduatoria anche Boutsen VDS Mercedes #9, Lionspeed GP Porsche #89 (Bronze), Sainteloc Racing Audi #26 (Gold), Garage 59 McLaren #59 e Rutronik Racing Porsche #96.

“Invisibili” invece le BMW: appena 20mo posto per la M4 GT3 #992 di Paradine Competition iscritta in Silver Cup e dobbiamo scendere addirittura in 29ma piazza per trovare la #32 WRT leader del campionato di Kelvin van der Linde e Charles Weerts.

Domani alle 9.00 in programma le qualifiche in vista di Race-1 che partirà alle 14.15. Free streaming di entrambe sul sito SRO, mentre la gara verrà trasmessa sui canali SkySport.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

 

Poster

GTWC Europe – Il titolo Sprint si decide a Valencia

Nel weekend si terrà a Valencia l’ultimo atto stagionale della Sprint Cup del GT World Challenge Europe Powered by AWS. Da segnalare alcune novità nell’entry list, che conta 39 vetture, rispetto alla prova di Magny-Cours.

Mancherà all’appello la Lamborghini Huracan GT3 EVO2 #76 Barwell Motorsport (Gold Cup) e la Ford Mustang GT3 #64 HRT (PRO) di Romain Andriolo e Jusuf Owega, vittima di un incidente in Francia nelle prime fasi della race-1.

Assente ancora anche Isaac Tutumlu, che sconta ancora i postumi del grave incidente di Misano provocato da Darren Leung; al riguardo, il pilota britannico, reduce dal successo al COTA nel FIA WEC, non troverà più Dan Harper, impegnato a Indianapolis nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. sulla BMW #991 del Paradine Racing, bensí Jake Dennis.

Sarà Loris Cabirou ad alternarsi ad Simon Gachet sulla McLaren #111 di CSA Racing iscritta in Silver Cup, dopo che a Magny-Cours aveva condiviso l’abitacolo con Jim Pla.

Nuova line-up invece per QMMF by Saintéloc Audi #27 in Bronze Cup. Julian Hanses/Abdulla Ali Al Khelaifi sono attesi in Spagna al posto di Ghanim Salah Al Maadheed /Ibrahim Al Abdulghani.

Assente ancora pure la Chevrolet Corvette Z06 GT3.R #24 Steller Motorsport, sarà però presente Matisse Lismont, nuovamente attivo in Silver Cup al posto di Gustav Bergström con la BMW #30 di WRT.

Alexey Nesov prende posto, sempre in Silver Cup, con l’Audi #99 Tresor Attempto Racing insieme ad Alex Aka in un weekend che vedrà il rientro nel GTWC Europe Sprint Cup della Lamborghini #1 GRT dopo l’impressionante crash di Misano Adriatico. Confermati in pista il tedesco Christian Engelhart e Georgi Donczew, vittima dell’impatto in Italia all’uscita del Curvone.

Jessica Hawkins e Rodrigo Almeida spiccano infine con Comtoyou Aston Martin #11 (Silver Cup). Resta da definire invece il compagno di squadra di Eddie Cheever III in Bronze con la Ferrari 296 GT3 #93 Ziggo Sport Tempesta Racing.

In classifica generale, Charles Weerts e Kelvin van der Linde comandano con 72 punti  contro i 70.5 di Benjamin Goethe e Marvin Kirchhofer, unici quest’anno ad aver vinto in due occasioni.
Pienamente in corsa per il titolo con 63.5 e 62.5 punti anche gli alfieri di Porsche #96 Rutronik Racing Sven Muller/Patric Niederhauser e la Mercedes #48 Winward Racing dei campioni in carica Lucas Auer/ Maro Engel con 37 punti a disposizione tra qualifiche e gare.

Lotta aperta anche in Gold Cup con Thierry Vermeulen e Chris Lulham (Emil Frey Racing Ferrari #69) in vantaggio di due punti e mezzo nei confronti di Paul Evrard e Gilles Magnus (Sainteloc Racing Audi #26). Sono 80 invece i punti di Louis Prette (Garage 59 McLaren #58).

In Silver Cup i nuovi leader del campionato sono Jamie Day/ Kobe Pauwels (Comtoyou Aston Martin #21) i quali, dopo tre vittorie consecutive, vantano 84 punti contro i 78.5 di Cesar Gazeau/Aurelien Panis (Boutsen VDS Mercedes #10) ed i 71 di Alex Aka/Ezequiel Companc (Tresor Audi #99).

Menzione finale per la Bronze Cup con Dustin Blattner e Dennis Marschall (Kessel Racing Ferrari #74) a quota 65 punti contro i 58.5 di Mardini/Buus (Lionspeed GP Porsche #89) ed i 53 di Salikhov (Winward Racing Mercedes #81).

Nella giornata di giovedí si sono tenuti i consueti test, che hanno visto svettare la Ferrari #50 AF Corse – Francorchamps Motors di Thomas Neubauer con 1.32.487 davanti alla Mercedes AMG GT3 EVO #48 Winward Racing di Maro Engel.

Il programma proseguirà venerdí con le libere e le pre-qualifying; sabato 20 settembre alle 9.00 si partirà invece con le qualifiche di gara-1, ancora una volta separate in due gruppi, gara che partirà alle 14.15. Domenica gran finale con qualifiche e gara-2, rispettivamente alle 9.00 e alle 14.45.

Qualifiche e gare saranno fruibili gratuitamente sul sito SRO e sui relativi canali social, mentre le gare saranno trasmesse anche sui canali SkySport.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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IMSA – Si torna ad Indianapolis per la Battle On The Bricks

Nel weekend penultima tappa a ranghi completi per il WeatherTech SportsCar Championship presso l’Indianapolis Motor Speedway per la Battle On The Bricks.

Per la gara di 6 ore, che il prossimo anno verrà sostituita in calendario da Road America, risultano iscritte ben 53 vetture.

Equipaggi a due tra le GTP, ad eccezione della Cadillac #31 del Whelen Racing, dove torna Frederik Vesti al fianco di Jack Aitken ed Earl Bamber, e sulla Acura #93 del MSR, con il protegè Honda Kaku Ohta alla sua terza gara stagionale dopo Daytona ed il Glen.

A difendere i colori Lamborghini, che porta al debutto in pista la nuova sospensione posteriore, questa volta ci sarà Edoardo Mortara insieme a Romain Grosjean, mentre il JDC-Miller ripresenta Nico Müller al fianco di Tijmen van der Helm sulla Porsche #85 dopo aver chiuso il rapporto con Gianmaria Bruni; assente invece l’altra Porsche privata di Proton, pesantemente danneggiata al Glen.

Tra le LM P2, ritorno di Juan Manuel Correa sull’Oreca #2 di United Autosports insieme a Ben Hanley e nick Boulle, mentre sarà Oliver Jarvis a rinforzare questa volta l’equipaggio di ERA Motorsports. Da non dimenticare infine il ritorno alle corse di Logan Sargeant sulla vettura del PR1/Mathiasen.

In GTD Pro, torna Davide Rigon al fianco di Albert Costa sul sedile della Ferrari del DragonSpeed in lotta per il titolo con la Corvette #3, mentre il Paul Miller Racing sarà l’unico, insieme al rientrante 75 Express, a schierare un equipaggio a tre, col ritorno di Connor de Philippi, sulla M4 GT3 #1.

Assente infine la Porche delle Iron Dames, la pattuglia delle GTD si rinforza con un equipaggio nuovo di zecca per la Ferrari #021 di Triarsi Competizione, che presenta Niccolo Schirò, AJ Muss e Joel Miller, mentre sulla #21 tornerà James Calado al posto di Alessio Rovera, impegnato a Valencia con il GTWC Europe.Ritorno in pista anche per Nicola Lacorte sulla Ferrari del Cetilar Racing.

Novità anche in casa Gradient Racing, con Mason Filippi a disputare le ultime due gare della stagione sulla Ford Mustang #66, mentre sull’Aston Martin del Van Der Steur Racing debutterà Eduardo Barrichello. Infine, Eric Filgueiras, protagonista delle gare SRO in terra americana, si unirà al Forte Racing.

Reso noto anche il BoP specifico, con riduzioni di peso in GTP per le Acura e Cadillac (-8 kg ciascuna), mentre al contrario Porsche e BMW correranno rispettivamente con 9 e 3 kg extra.

Riduzioni nelle velocità massime rispetto a Road America per tutte le LMDh salvo Aston Martin e Lamborghini (non era presente), e riduzioni generali di energia massima per stint per tutti i marchi. Al riguardo, le BMW rimarranno  le più efficienti in linea teorica con 886 MJ per stint contro i 907 MJ di Aston Martin e Lamborghini.

Tre le GT, aumentato di 10 kg il peso minimo delle Corvette, mentre al contrario le Ferrari 296 GT3 godranno di 6 kg in meno rispetto al VIR. Le Rosse subiranno però una robusta riduzione generale di potenza, cosí come le Lexus e BMW, con le M4 GT3 che peró guadagneranno qualcosina alle velocità più elevate e potranno godere di un’ala posteriore più scarica, come anche le Porsche.

Assegnati alle BMW anche 11 MJ di potenza extra per stint, che salgono a +14 per Corvette e Ferrari e addirittura a +24 per le Porsche. Modifiche di segno opposto invece per le Mercedes e Lexus (-15 e -10 MJ rispettivamente).

Le attività in pista inizieranno venerdí 19 settembre alle 11.15 AM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 20 alle 3.15 PM ET, le 21.15 italiane, e start della gara alle 11.40 AM ET, le 17.40 nostrane, di domenica 21 settembre, Diretta streaming gratuita di qualifiche e gara sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Indianapolis

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WEC – Genesis annuncia Jaubert e Juncadella

La line-up di Genesis Magma Racing per il debutto nel World Endurance Championship va ad allargarsi con l’ingaggio di Mathys Jaubert e Daniel Juncadella.

I due protagonisti della corrente stagione in ELMS con iDEC Sport, nell’ambito del Genesis Magma Racing Trajectory Programme, sono appena reduci dalla vittoria di Silverstone e vanno ad aggiungersi ai già confermati André Lotterer e Pipo Derani.

“L’obiettivo del Trajectory Programme è sempre stato quello di supportare i piloti e dare loro l’opportunità di dimostrare di poter entrare a far parte del nostro WEC“, ha dichiarato Cyril Abiteboul, Team Principal di Genesis Magma Racing. “Il fatto che siamo già in grado di portare Mathys e Dani nel 2026 è un enorme merito per loro.”

Abiteboul ha poi cosí continuato: “Insieme a Jamie Chadwick, Mathys e Dani si sono adattati brillantemente alle gare Prototipi, come dimostrano le loro prestazioni fin dalla prima gara della stagione ELMS. Ancora più importante, sono migliorati durante la stagione, imparando da ogni weekend, un’esperienza che ci aspettiamo continui con il loro arrivo in Hypercar. Abbiamo corso qualche rischio cercando piloti del nostro Trajectory Programme al di fuori delle gare Prototipi. È un altro rischio portarli nella nostra formazione WEC per il 2026, ma i rischi possono dare i loro frutti, come abbiamo visto. Con Mathys e Dani abbiamo due piloti alle prime armi con l’Hypercar che hanno l’opportunità di dimostrare le loro capacità e creare sorprese, proprio come hanno fatto in LMP2″.

“Abbiamo seguito da vicino le prestazioni di Mathys e Dani nell’ELMS in questa stagione”, ha dichiarato Gabriele Tarquini, Direttore Sportivo di Genesis Magma Racing. “Hanno fatto un ottimo lavoro per tutta la stagione, migliorandosi costantemente e adattandosi alle sfide della serie. La loro relativa mancanza di esperienza nelle gare Prototipi sarà bilanciata dagli altri quattro piloti della nostra formazione, offrendoci un ottimo mix di esperienza e nuovi piloti Hypercar, affamati e motivati a vincere.”

“Ora che Mathys e Dani sono stati confermati nella nostra formazione piloti per il 2026, possiamo davvero iniziare a lavorare alla costruzione del team e allo sviluppo della GMR-001″, ha quindi proseguito Tarquini. “Il modo in cui i piloti lavoreranno insieme sarà fondamentale per il nostro successo, quindi iniziare questo processo così presto nella fase di test è un grande vantaggio per noi e per i piloti, in modo da essere pronti per il prossimo anno”.

Sia Jaubert che Juncadella avranno la loro prima possibilità di guidare la GMR-001 Hypercar nei prossimi test per iniziare ad acquisire esperienza e dare forma allo sviluppo della vettura, lavorando con i loro nuovi compagni di squadra.

Jamie Chadwick rimane parte del Genesis Magma Racing Trajectory Programme. I dettagli completi dei suoi piani per il 2026 saranno annunciati in seguito.

Ulteriori dettagli sulla formazione piloti della Genesis Magma Racing per il FIA WEC 2026 saranno annunciati nei prossimi mesi.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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DTM – Spielberg, Race-2: vince Feller, in 9 per il titolo a Hockenheim!

Ricardo Feller torna a vincere nel DTM con l’Audi di Land Motorsport davanti alla Ferrari 296 GT3 #69 Emil Frey Racing di Thierry Vermeulen e alla Mercedes #22 Team Landgraf di Lucas Auer. Quest’ultimo ritrova la leadership in campionato, pronto per contendersi contro altri otto rivali il titolo in ottobre ad Hockenheim.

Il recap della gara

Thierry Vermeulen ha tenuto la pole conquistata in mattinata su  Ricardo Feller che gli partiva a fianco. La coppia di testa ha subito tentato l’allungo sulla concorrenza, riuscendo anche ad evitare i tanti contatti che si sono verificati nelle prime curve.

Il più danneggiato è stato certamente Thomas Preining (Manthey EMA Porsche #91), che ha forato la posteriore sinistra a seguito di un contatto con Lucas Auer (Mercedes Team Landgraf #22).

Foratura anche anche per Jack Aitken (Emil Frey Racing Ferrari #69), terzo dopo il primo giro di gara. Weekend da dimenticare per il pilota britannico, ritiratosi ieri allorquando si trovava saldamente in seconda piazza. Al terzo posto si è quindi installato Auer davanti alla Ford Mustang #36 HRT di Arjun Maini ed alla BMW #33 Schubert Motorsport di René Rast.

Feller ha agguantato il primato su Thierry Vermeulen già prima della sosta ai box numero uno, tenendo la posizione sulla Ferrari #69 anche dopo il pitstop. Alle loro spalle Maini ha guadagnato  la posizione sulla Mercedes #22.

Il secondo passaggio ai box non ha mutato le posizioni di testa, con Feller che transita al comando sotto la bandiera a scacchi davanti a Vermeulen e Auer. Il terzo posto riporta l’austriaco nuovamente in testa alla classifica, questa volta ai danni di Renè Rast, solamente 13mo dopo una doppia penalità.

Alla vigilia della finalissima di Hockenheim del weekend del 5 ottobre sono matematicamente ben nove le auto in lotta per il titolo: Auer conduce con 7 punti su Jordan Pepper, oggi sesto, e 15 su Rast. A seguire Maro Engel (+16), Ayhançan Güven (+17), Aitken (+21), Wittmann (+21), Preining (+25) e Gounon (+29), con 56 punti a disposizione fra qualifiche e due gare.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

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DTM – Rast firma la Race-1 al Red Bull Ring e diventa leader del campionato

René Rast trionfa nella race-1 del DTM al Red Bull Ring e si innalza in vetta al campionato approfittando di un clamoroso errore nel corso dell’ultimo giro da parte della Ferrari #14 Emil Frey Racing di Jack Aitken, in quel momento secondo. Ad approfittarne Marco Wittmann, per una nuova doppietta BMW.

Il recap della gara

Marco Wittmann e René Rast hanno controllato le concitate fasi iniziali davanti a Jack Aitken (Emil Frey Racing Ferrari #14) e Ricardo Feller (Land Motorsport Audi #29), autore di un ottimo spunto dalla terza fila. Le due BMW di Schubert Motorsport hanno provato ad allungare, con Wittmann, partito dalla pole, a cedere la posizione a Rast nel corso del terzo giro.

I due battistrada non sono riusciti ad allungare decisamente nei confronti dei primi inseguitori, con il resto del gruppo, capitanato da Ben Green (Emil Frey Racing Ferrari #10) e Luca Engstler (GRT Lamborghini #19), più attardati,

Aitken ha anticipato la sosta ai box per provare ad impensierire le due BMW, e, approfittando delle gomme già in temperatura, ha scavalcato con successo Wittmann. Niente da fare invece nei confronti di Rast, e la Ferrari #14 ha addirittura terminato la corsa contro le barriere di curva 7 nel corso dell’ultimo giro, regalando la doppietta alla GT tedesche dopo le race-2 del Sachsenring e del Nurburgring.

Il Cavallino si consola con il terzo posto per Thierry Vermeulen davanti a Ben Green con le uniche due 296 GT3 rimaste in pista.

Completamente riscritta quindi la graduatoria provvisoria del DTM 2025, con Rast ora leader con 2 punti di vantaggio su Lucas Auer (Mercedes Team Landgraf #22), oggi solamente dodicesimo, e 3 su  Jordan Pepper,  settimo sotto la bandiera a scacchi. Aitken comunque non è assolutamente fuori dai giochi , con 8 lunghezze dal leader e tre gare ancora da disputare.

Domenica alle 9.00 la Q2 che stabilirà la griglia di partenza per la Race-2, il cui start è previsto alle 13.30, fruibile in diretta per l’Italia su DAZN.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

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DTM – BMW controlla la prima giornata al Red Bull Ring

Due BMW M4 GT3 EVO conducono le operazioni al termine della prima giornata in pista al Red Bull Ring per la penultima prova del DTM 2025. René Rast ha preceduto per soli 51 millesimi Marco Wittmann, i due portacolori di Schubert Motorsport hanno inflitto ben tre decimi a tutti i rivali.

La seconda sessione si è disputata completamente sull’asciutto a differenza delle FP1, controllata dalla Porsche Manthey #92 di Morris Schuring.

Terzo tempo per l’Aston Martin #7 Comtoyou Racing di Gilles Magnus davanti alla Lamborghini #63 GRT di Jordan Pepper, alla Ford #36 HRT di Arjun Maini.

A seguire ancora completano la top ten di giornata Ayhancan Güven  (Manthey EMA Porsche #90) e Mirko Bortolotti (ABT Lamborghini #1), Thierry Vermeulen (Emil Frey Racing Ferrari #69), Nico Baert (Comtoyou Aston Martin #8) e Tom Kalender (Mercedes-AMG Team Landgraf #84).

Poche le interruzioni: una breve bandiera rossa per un danno al motore della McLaren #16 Dörr Motorsport di Timo Glock ed una breve FCY per intervenire sulla Mercedes #22 Team Landgraf di Lucas Auer, fermo sul rettilineo principale per un problema tecnico non specificato.

Domani in programma qualifiche e race-1. Per l’Italia la corsa sarà visibile attraverso la piattaforma DAZN dalle 13.30, mentre le qualifiche saranno accessibili anche sul canale YouTube alle 9.00.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

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GT Open – Al Red Bull Ring, successi di AF Corse e Greystone GT

Nel weekend si è svolto al Red Bull Ring il sesto appuntamento dell’International GT Open 2025.

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In gara-1 Carl Bennett e Tommaso Mosca si sono imposti di forza con la Ferrari #51 AF Corse, secondo successo per l’accoppiata dopo Le Castellet, imponendosi su Anthony Bartone/Fabian Schiller (GetSpeed Mercedes #9) e Christopher Haase/Simon Reicher (Eastalent Racing Audi #1).

Questi ultimi sono tornati nuovamente al comando della classifica generale anche grazie ad una difficile prova per la Mercedes #11 Team Motopark, fuori dai punti.

Quinto posto overall e primo in PRO AM per Edoardo Bacci e Philipp Baron con con la Ferrari #92 di Baron Motorsport Team; successo tra gli AM infine per Mark Sansom e Marco Pulcini con la McLaren 720S GT3 EVO #188 di Garage 59. Out i leader di categoria Gino Forgione e Michele Rugolo.

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In Gara-2 invece, seconda affermazione dopo l’opening round di Portimao per la McLaren schierata da Greystone GT per James Kell e Dean Macdonald sulla Ferrari di Elite Motorsport di Tom Lebbon e Tom Emson e sulla seconda 720S GT3 Evo del team britannico di Jayden Kelly e Scott Rattican.

Levente Révész, quinto al traguardo insieme a Maxi Götz, torna al comando della classifica generale con 3 punti di vantaggio sulla coppia di Eastalent.

Settima piazza assoluta e prima in PRO AM per Baron Motorsport, che ripete il successo in gara-1, mentre tra gli AM tornano alla vittoria i leader del campionato Gino Forgione e Michele Rugolo con la Ferrari AF Corse #21.

Prossimo round, il penultimo della stagione, a Barcellona il 20-21 settembre, prima dell’atto finale endurance di Monza, in programma a metà ottobre.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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WEC – Giuliano Salvi: delusi e sorpresi dalla gestione del contatto, ma punti preziosi per il campionato

Al termine della Lone Star Le Mans, Giuliano Salvi, Head of Ferrari Endurance Race Cars – Race & Test Operations ci ha raccontato le proprie impressioni riguardo la gara appena conclusa.

Quali sono le sensazioni al termine della gara? Specie riguardo al contatto fra Pier Guidi ed Estre…

“Onestamente siamo un po’ delusi e un po’ sorpresi da quello che è successo in termini di gestione della situazione, anche guardando gli onboard della Safety Car al restart, che non siano stati presi provvedimenti. In ogni caso la macchina è andata forte anche in queste condizioni e alla fine abbiamo visto una gara vecchio stile sotto la pioggia, cosa che purtroppo non vediamo in altre categorie.”

“I piloti hanno faticato molto, le condizioni in alcune fasi erano quasi estreme. Tra l’altro le previsioni del meteo erano veramente complicate: a volte abbiamo ricevuto indicazioni di una riduzione dell’intensità della poggia e subito dopo un aumento. Inizialmente la pioggia sarebbe dovuta terminare subito, in realtà non è andata così”.

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Riguardo la vostra gestione della gara..

“Nessun pilota ha commesso errori e tutti si sono adattati alla perfezione alla condizione complicata. La strategia è stata buona e siamo arrivati vicino al tempo ideale per il cambio gomme; pensavamo che il nostro crossover fosse 2.04 quando giravamo in 2.05 o 2.06. Non siamo però mai arrivati completamente all’obiettivo. La situazione era differente da quanto avevamo sperimentato in qualifica. In quella situazione il timing era perfetto per il cambio, ma era su una pista calda. In gara la BMW #15 ha provato le slick, ma non riuscivano a farcela perché non avevano grip e infatti hanno deciso di tornare indietro sulla loro decisione dopo appena due giri”.

“Il punto critico è arrivato nella fase in cui ha smesso di piovere ed abbiamo deciso di seguire il degrado della gomma. Una volta che aspetti così tanto non ha senso, ed eravamo anche preoccupati che qualcuno passasse alle medie e fosse enormemente più rapido. Se si fosse verificata questa situazione, i tempi si sarebbero abbassati sotto i due minuti ed in tre giri si può immediatamente recuperare il tempo impiegato per scaldare gli pneumatici, in ogni caso è stato un po’ complicato, ma siamo riusciti a gestirla bene”.

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Tornando al contatto con la Porsche #6, è stato leggero, ma sufficiente per la foratura…

“Il nostro ingegnere di pista ha comunicato a Pier Guidi di stare più all’interno perché sembrava che ci fosse più grip rispetto all’esterno più scivoloso. Quindi Ale ha preso una traiettoria molto interna in fase di ripartenza ed ha cercato di chiudere la traiettoria: così facendo si è toccato con la Porsche. Il contatto è stato leggero, ma è stato sufficiente per non avere una buona accelerazione verso la prima frenata. Quanto accaduto alla prima frenata, il contatto che ha provocato la foratura,  credo sia stato un incidente di gara, una conseguenza di quanto accaduto precedentemente. In una ripartenza normale dalla Safety Car non dovresti avere la possibilità di compiere certe operazioni, il leader dovrebbe semplicemente iniziare la procedura e gli altri adattarsi ai suoi movimenti”.

Per chiarire il concetto, il ‘racing incident’ è il contatto alla prima curva, giusto?

“Si, in curva 1, mentre la ripartenza è stata ‘non convenzionale’. La decisione è stata in ogni caso presa e ne prendiamo atto”

A fine gara la Ferrari #51 aveva il 7% di energia, avete deciso di non rischiare con Alessandro nel finale? 

“Si, non abbiamo preso rischi e siamo andati avanti cosí fino all’arrivo”.

La Ferrari è stata veloce ad inizio ed a fine gara, Porsche nella parte centrale. Sei d’accordo?

“Si, dipende da come imposti la macchina e da come gestisci la pressione delle gomme. Se ti sposti velocemente da una finestra dall’altra in termini di temperature è normale avere un calo ad un certo punto. Certamente è stato un peccato il contatto, perchè probabilmente avremmo tenuto la posizione fino alla fine. Penso che sia l’unico rammarico oggi per la Ferrari.”

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La #50 è stata mai in lizza concretamente per il successo ?

“Eravamo un po’ più indietro per tutta la gara, soprattutto all’inizio con Nielsen, ma in generale siamo stati molto competitivi e non siamo andati lontani dal successo sia con la #50 e con la #51. Il recupero in ogni caso è stato buono ed abbiamo ottenuti altri punti importanti per il campionato, anche se chiaramente c’è un po’ di delusione per il risultato”.

Per il campionato in ogni caso tutto bene..

“Cadillac era molto veloce e forse la più competitiva qui al COTA sin dalle prove libere. La fortuna non li ha aiutato molto in gara e peraltro sono dovuti partire dal fondo per gli errori commessi in qualifica, ma sapevamo che sarebbero rientrati. Per il campionato il risultato va benissimo, ma quando conduci a lungo la gara è sempre un peccato. In gara non è stato facile, avete visto tutti i tanti testacoda e quanto era difficile sbagliare. Pensiamo ora al Fuji sperando di fare un lavoro migliore”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo ed elaborata da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo