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WEC – A Lusail, sempre due Ferrari davanti a due ore dall’arrivo

Ci sono ancora due Ferrari davanti a tutti nella 1.812 km del Qatar. Nel corso della sesta ora di gara Miguel Molina sulla 499P #50 ha avuto la meglio su Phil Hanson e l’esemplare di AF Corse. Dietro alle due Rosse la lungo le due Toyota, capaci di recuperare non solo una qualifica disastrosa, ma anche un inizio gara complicato, a riprova della solidità acquisita dal progetto nipponico nel corso degli anni.

Purtroppo una nuova penalità, questa volta per un sorpasso fuori pista, ha momentaneamente allontanato la Ferrari #51, che però in questa porzione di gara ha ritrovato un James Calado capace di approfittare delle strategie altrui e a portarsi nuovamente nella top five.

A due ore dalla bandiera a scacchi, dietro all’accoppiata di testa si è issata la BMW #20, grazie ad una ottimizzazione dei consumi di carburante e pneumatici sulla Toyota #7, che però si sta avvicinando pericolosamente con Mike Conway. Raffaele Marciello sta infine valorizzando la gara dell’altra M Hybrid V8, ora in P7 alle spalle della seconda Toyota.

In GT3, Sean Gelael e la McLaren #95 alla metà gara continuavano a mantenere un cuscino di relativa sicurezza sul resto del lotto, ma l’evento più rilevante in questo quarto di gara sicuramente il principio di incendio sviluppatosi sulla Ford Mustang #77 con Bernardo Sousa alla guida, la stessa vettura andata a fuoco durante il Prologo e successivamente ricostruita per li weekend di gara dal team Proton.

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Una penalità per pitstop infringement ha invece svantaggiato l’Aston Martin dello Heart of Racing, che ha ceduto la piazza d’onore alla Corvette superstite, sospinta da Jonny Edgar, che dopo la penultima sosta ha virtualmente conquistato la testa della categoria. La seconda McLaren è invece scivolata di qualche posizione ed il gradino basso del podio pare appannaggio della Ferrari VISTA AF Corse #21, vettura che è stata protagonista con Alessio Rovera di un contatto con l’altra BMW M4 GT3 di Kelvin van der Linde non sanzionato dalla direzione gara.

Presto cambieranno però i valori in tavola, con l’ingresso dei piloti Pro a chiudere le ostilità nella categoria.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica all’ottava ora di gara

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WEC – Penalità e contatti promuovono AF Corse alla metà gara

Ferrari sempre in spolvero a Lusail, ma dopo cinque ore di gara c’è la 499P #83 di AF Corse davanti a tutti. Nel corso della terza ora infatti Antonio Fuoco veniva tamponato dalla BMW di Dries Vanthoor e perdeva tre posizioni.

Inoltre, alla #51 capolista sostanzialmente dallo start, veniva comminato un drive through per irregolarità durante la precedente Virtual Safety Car. Largo quindi a Yifei Ye, subentrato a Robert Kubica, al comando su Robin Frijns e la BMW #15 e la Toyota di Brendon Hartley.

Avvincente la lotta in GT3 con Finn Gehrsitz a condurre con la Lexus #78 ma incalzato, oltre che dalle due McLaren di United Autosports e dalla BMW #46, anche dalla Ford Mustang di Ben Tuck in furiosa rimonta, al punto di passare al comando nel corso della quarta ora. Ricordiamo che si tratta della vettura andata a fuoco durante il Prologo e ricostruita per le libere.

Davanti Fuoco si accodava alle spalle della gialla 499P, ancorchè distanziato da 20”, inseguito a sua volta dalle due Toyota. Ma era Charles Milesi, in lotta per la settima piazza con Sheldon van der Linde, a dare spettacolo con la sua Alpine, infilandosi tra due GT, la BMW #31 di Timor Bogulavskiy e la Porsche delle Iron Dames di Celia Martin. Fortunatamente danni limitati per l’A424, a differenza della Cadillac #38, afflitta da problemi all’acceleratore dopo il precedente crash fratricida.

Le sfortune della #51 peró non erano assolutamente terminate, con un contatto fra Antonio Giovinazzi e Sheldon van der Linde per la quale al pilota pugliese vengono assegnati 5” extra e poi un altro drive through per speeding in pitlane che fanno precipitare ulteriormente l’Hypercar partita dalla pole.

Frattanto Tuck, con le gomme ormai finite, non resisteva al ritorno di Gehrsitz e della McLaren di Sebastien Baud, ma la classifica mutava nuovamente pochi minuti dopo con Arnold Robin, subentrato al tedesco, a perdere diverse posizioni, forse proprio per un contatto con la McLaren #59.

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Della situazione ne approfittava l’altra GT di United Autosports, ora con Sean Gelael, a precedere alla metà gara l’Aston Martin dello Heart of Racing grazie agli effort di Zach Robichon e Mattia Drudi. Parlando di nostri connazionali, buono lo stint di Valentino Rossi, che mantiene la BMW #46 all’interno della top five.

La gara verrà neutralizzata nuovamente proprio allo scadere della quinta ora a causa dei detriti portati in pista dalla Porsche Proton di Nico Varrone, con Phil Hanson, ora al volante della gialla #83, a condurre con una manciata di secondi su Miguel Molina. A seguire le due Toyota, la BMW #20 e la Cadillac protagonista dell’incredibile incidente dalla seconda ora con Alex Lynn.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica alla quinta ora di gara

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WEC – Ferrari tris nelle prime battute di Lusail. Disastro Cadillac

Sole e calore quest’oggi sul circuito di Lusail, sede del season opener FIA WEC 2025. Dalla pole position scatta bene James Calado sulla Ferrari #51 e mantiene la posizione, mentre Nicklas Nielsen uccella Will Stevens, accodandosi al compagno di squadra. La Cadillac #12 cede inizialmente anche alla BMW di Renè Rast e all’Alpine di Ferdinand Habsburg, ma dopo aver ripassato l’Alpine si girerà in curva 1, perdendo posizioni.

Problemi anche per la Porsche #5 che a causa di una foratura sarà costretta ad una sosta imprevista e poco più tardi, per l’Aston Martin Valkyrie #009 con la portiera destra aperta che poi perderà del tutto.

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Tra le GT3, le due McLaren partono bene dalla prima fila con Darren Leung e James Cottingham incaricati del via, ma le due 720S GT3 Evo perdono presto la leadership a favore della Lexus di Arnold Robin. A seguire la Ferrari VISTA AF Corse di Thomas Flohr e la Corvette di Tom Van Rompuy, che sarà la prima vettura a ritirarsi per problemi probabilmente all’impianto frenante.

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Successivamente è la BMW #46 di Ahmad Al Harthy a infilarsi dietro alla RC F GT3 #78, ora con Finn Gehrsitz, mentre l’altra Lexus è stata costretta ad una lunghissima sosta a causa di un contatto con la Ferrari #21 e ora chiude il gruppo con enorme ritardo.

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Allo scadere della seconda ora l’uscita di strada della Mercedes Iron Lynx di Christian Ried ha generato la prima Virtual Safety Car. Le due Ferrari, entrate da poco ai box, perdevano cosí la leadership a favore delle due Cadillac, ma incredibilmente alla green flag, Alex Lynn tamponava Jenson Button. Indispensabile una sosta ai box per sostituire le parti danneggiate e Ferrari ora al comando con Giovinazzi, Antonio Fuoco e la #83 di AF Corse con Yfei Ye.

Completano la top five la BMW #20 e l’Alpine #35, a precedere a loro volta le due Toyota in rimonta dopo le pessime qualifiche di ieri nonostante un testacoda da parte di Mike Conway.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica alla seconda ora di gara

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WEC – Giovinazzi e Gelael riuniti nella Hyperpole di Lusail

Quando si dice i casi della vita: Sean Gelael ed Antonio Giovinazzi, una carriera assieme nelle formule minori e stasera entrambi artefici delle due Hyperpole della 1.812 km del Qatar, atto iniziale del World Endurance Championship.

 

_PL52993Il pilota pugliese di Ferrari, la cui carriera ha avuto tanto dalla famiglia dell’eterno amico indonesiano, all’ultimo giro utile ha superato di 136 millesimi Dries Vanthoor, già sicuro della prima partenza al palo per BMW, col tempo di 1.38.359. Non è riuscito l’uno-due con Antonio Fuoco, separati alla prima “scrematura” da appena 22 millesimi.

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La seconda 499P ufficiale gli partirà comunque alle spalle, con a fianco la migliore delle Cadillac, la #12 di Alex Lynn. A seguire Sebastien Bourdais con l’altra Hypercar statunitense e la BMW #20 di Robin Frijns.

Robert Kubica completa la presenza delle Rosse con l’ottava prestazione, a precedere l’Alpine #35 di Charles Milesi e la Peugeot #93 di Jean-Eric Vergne, ancora una volta i più produttivi delle relative compagini

Delusione generale in casa Porsche, col nuovo acquisto Julien Andlauer appena al di fuori dei primi dieci, mentre in casa Toyota il solo Nyck de Vries ha avuto accesso al secondo segmento, a causa di un insolito errore da parte di Brendon Hartley.

Tra le GT3, si è ripetuto il copione delle libere, con McLaren e Lexus a disputarsi la prima pole stagionale. Darren Leung ha primeggiato nelle qualifiche su Arnold Robin e la RC F GT3 #78, mentre James Cottingham ha preceduto l’altra Lexus di Petru Umbrarescu.

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Nel turno decisivo la lotta si è estesa ai Silver ranked, per la prima volta in azione, e Sean Gelael ha chiuso con 1.54.239, precedendo Sebastien Baud di oltre due decimi per una prima fila tutta McLaren. Finn Gehrsitz ha avuto la meglio sulle due Ferrari VISTA AF Corse.

Stefano Gattuso ha portato la Ford Mustang Proton alla Hyperpole insieme alla BMW #46, con Valentino Rossi protagonista, all’Aston Martin dello Heart of Racing e alla Corvette #81. Ben Keating dal canto suo non è andato oltre la 13ma prestazione.

Domani lo start della 1.812 km del Qatar è previsto alle 14.00 locali, le 12.00 italiane. Diretta streaming a pagamento su WEC TV e sui canali Eurosport, oltre che – gratuitamente – sul canale YouTube della serie per l’America Latina.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – E’ Un-due-tre Ferrari nelle ultime libere di Lusail

Un cielo plumbeo e qualche goccia di pioggia hanno accolto le 36 vetture per la terza ed ultima sessione di libere della 1.812 km del Qatar, season opener del World Endurance Championship.

Sono le tre Ferrari 499P a dominare la classifica generale, con Antonio Fuoco al top con la #50 ed il tempo, assai significativo, di 1.39.484, davanti di appena 81 millesimi ad Antonio Giovinazzi con la #51, con Robert Kubica e l’entry di AF Corse P3 a 4 decimi.

A seguire le due Cadillac Jota, capitanate da Sebastien Bourdais ed Alex Lynn, a mezzo secondo e 9 decimi rispettivamente; poi – sorpresa sorpresa – le due Peugeot, ancorchè con distacchi oltre il secondo, grazie agli effort di Jean-Eric Vergne e Stoffel Vandoorne.

Nel grigiore (vero e proprio)  generale, si segnala l’undicesima prestazione dell’Aston Martin Valkyrie #009, seppure a 2”4 dal leader.

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Tra le GT3 è ancora Sean Gelael a chiudere al top con la McLaren #95 di United Autosports a ripetersi col tempo quasi identico al best lap delle FP2 di 1.54.569 su Finn Gehrsitz e la Lexus #78. La competitività delle 720S GT3 Evo è avvalorata dalla terza prestazione da parte di Gregoire Saucy sulla #59.

Tra i due marchi battistrada si infila il solito Charlie Eastwood, P4 con la migliore delle Corvette di TF Sport, la #81; l’altra GT made in USA è stata invece protagonista dell’unica Full Course Yellow dopo un testacoda in curva 3 da parte di Ben Keating.

La graduatoria di categoria prosegue con le Ferrari VISTA AF Corse, le Aston Martin Vantage e le BMW WRT. Le prime otto vetture sono comunque racchiuse in un secondo.

La giornata prosegue con le qualifiche e la Hyperpole, a partire dalle 17.00 locali, le 15.00 italiane. Ricordiamo che da quest’anno nelle GT sarà possibile il cambio pilota con l’ingresso del silver nel turno decisivo.

Diretta streaming sulla WEC TV e per l’Italia sui canali Eurosport. Per la gara si aggiungerà anche la RAI, però in differita, secondo le nostre fonti verrà trasmessa solo il mercoledi successivo, col commento di Lorenzo Leonarduzzi.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Il BoP per la 1812km del Qatar. Joker per Peugeot

In vista del Prologo di domani è stato presentato il primo Balance of Performance del FIA World Endurance Championship 2025 per la 1.812 km del Qatar che aprirà la 13ma stagione della serie mondiale.

Praticamente variate tutte le equivalenze rispetto all’edizione 2024. Nella classe regina le più pesanti sono le Toyota e le Porsche, con 1.064 kg a testa. Tutte le altre Hypercar correranno nettamente più leggere, con Alpine a 1.044, Ferrari e BMW a quota 1.037, Peugeot a 1.031 e Cadillac a 1.030 kg.

Ciò a fronte di un piccolo aggiustamento diffuso a posteriori della prima comunicazione dell’Endurance Committee FIA.

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Menzione finale anche per la debuttante Aston Martin Valkyrie, in pista da domani con 1.042  kg. La LMH britannica, che ricordiamo non ha alcuna soluzione ibrida a bordo, godrà di 504kW di potenza a disposizione (+0.4% oltre i 250 km/h) e 899 MJ di energia.

Non tanta differenza pertanto con le altre LMH ed LMDh ibride. La massima potenza è stata assegnata a Peugeot, che qui gioca un joker focalizzato sulle sospensioni, con 520 kw anche se dobbiamo considerare un ben -5.8% per quanto riguarda il ‘Power gain’ oltre i 250 km/h. Gli altri valori variano dai 508 kW di Alpine e Porsche ai 501 kw di Ferrari, che però mantiene la medesima potenza anche oltre i 250 km/h.

Le Ferrari pagheranno anche in termini di energia per stint. Loro il valore minimo con 897 MJ, mentre al contrario, Toyota e Porsche si attestano su 909 MJ di Toyota e Porsche.

In GT, al netto del ‘Success Ballast’ che si applicherà dal weekend di Imola,  è la BMW M4 GT3 EVO la più leggera con 1.344 kg a vuoto. La Chevrolet Corvette Z06 GT3.R, al contrario  è la più pesante con 1.374 kg; di 1.371 kg il peso a vuoto della debuttante Mercedes AMG GT3 EVO portata in pista da Iron Lynx.

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Le Ferrari 296 GT3 partono con 1.350 kg assegnati; gli altri contender si attestano dsi 1.351 kg della McLaren ed i 1.358 delle Aston Martin.

Anche qui, tanta differenza rispetto al 2024 per energia massima per stint: si va dai 662 MJ delle Porsche ai 709 MJ delle Lexus.

Domani inizia il Prologue del FIA WEC 2025 con tutte le auto regolarmente in pista. Due turni sono previsti nella giornata di venerdì 21 a partire dalle 13.00 locali, le 11.00 italiane, per poi proseguire sabato 22 febbraio con altrettante sessioni.

Luca Pellegrini

Foto: Peugeot Sport, FIA WEC

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DTM – Bortolotti e Thiim con ABT Lamborghini

Mirko Bortolotti e Nicki Thiim confermati con ABT Sportsline per la prossima stagione del DTM. Il campione in carica ed il danese figlio dell’ex vincitore della serie Kurt saranno in azione full-time con la nota compagine teutonica che al termine del 2024 ha chiuso il proprio rapporto con Audi Sport.

Ricardo Feller e Kelvin van der Linde hanno rappresentato ABT nel 2024, il primo dei due tornerà sullo schieramento a bordo di una Porsche 992 GT3-R targata Allied-Racing.

Bortolotti e Thiim si spostano quindi da SSR Performance ad ABT sempre al volante di una Lamborghini Huracan GT3 EVO2. Il marchio italiano ha già corso con il Team ABT in occasione della 24h del Nurburgring ed in alcuni atti del NLS.

Luca Pellegrini 

Foto: ABT Sportsline

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DTM – Pepper ed Engstler con TGI Lamborghini by GRT

Jordan Pepper e Luca Engstler sono attesi full-time nel DTM 2025. Il sudafricano si appresta per correre a tempo pieno nella nota serie tedesca dopo aver gareggiato in via eccezionale in occasione del round del Sachsenring della passata stagione.

Pepper si unisce al confermato e neopromosso factory driver del brand di Sant’Agata Engstler. Quest’ultimo, ex volto di Audi Sport, dopo il titolo in Gold Cup nel GTWC Europe, è alla caccia del terzo successo parziale nel DTM dopo le affermazioni dello scorso anno nel round di apertura di Oschersleben e nella finale di Hockenheim.

La compagine di Gottfried Grasser potrà quindi contare su due piloti ufficiali Lamborghini nella prossima stagione agonistica che scatterà in primavera da Oschersleben.

Lo schieramento del DTM 2025 risulta al momento composto da 18 unità:  attualmente, oltre a non conoscere ancora il nome del secondo pilota delle Ford Mustang di HRT e l’intera line-up di ABT, mancano ancora all’appello le due Ferrari 296 GT3, impegnate con successo da Emil Frey Racing nelle ultime due stagioni della serie.

Luca Pellegrini

Foto. ADAC Motorsport

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WEC – Livree: si chiude con la Ferrari AF Corse e Toyota

Mancano pochi giorni al debutto della stagione 2025 del World Endurance Championship e, last but not least, anche AF Corse ha presentato i colori della sua Ferrari 499P.

L’Hypercar di Maranello, ancora una volta contraddistinta dal #83 per Robert Kubica, Yifei Ye ed il nuovo acquisto Phil Hanson, vestirà nuovamente l’iconico Giallo Modena, con una livrea che, invertendo lo schema rinnovato delle 499P ufficiali, presenta una nuova tonalità di rosso a corredo del color giallo predominante.

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Nella stagione d’esordio la 499P numero 83 ha conquistato una vittoria assoluta nella Lone Star Le Mans e due successi di classe nella FIA World Cup for Hypercar Teams, imponendosi a Imola e Austin. La vettura è stata anche grande protagonista alla 24 ore di Le Mans, dove ha comandato le ostilità per ben 83 giri.

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Si chiude con Toyota. Il team campione in carica della serie mondiale si ripropone con i medesimi equipaggi 2024 composti da Mike Conway, Kamui Kobayashi e Nyck de Vries sulla GR010 HYBRID #7 e i due volte campioni piloti Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, insieme per il quarto anno consecutivo sulla #8.

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Nessun cambiamento significativo dal punto di vista tecnico per il 2025, quinto anno di competizioni per la GR010 HYBRID, salvo i nuovi pannelli obbligatori a LED sulle fiancate, a riportare la posizione e la durata del pit stop, similmente a quanto presente da anni in IMSA, allo scopo di migliorare l’esperienza visiva degli spettatori.

Piero Lonardo

Foto: AF Corse, Toyota Gazoo Racing

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WEC – Ancora livree: ecco Ferrari VISTA AF Corse, McLaren, Akkodis ASP e Racing Spirit of Leman

Rivelati i colori di altre quattro squadre che parteciperanno a partire da venerdí prossimo al Prologo del World Endurance Championship 2025 in Qatar tra le GT3.

Per prima VISTA AF Corse, che ha riveduto i colori rosso e argento delle sue Ferrari 296 GT3. La macchina #54, che sarà condotta anche quest’anno da Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Davide Rigon, equipaggio che ricordiamo ha conseguito due vittorie consecutive nelle ultime due stagioni al Fuji.

Line-up confermata anche nella gemella #21, vittoriosa in Bahrain con Alessio Rovera, polesitter in Giappone, Simon Mann e François Heriau, P3 in classifica lo scorso anno alle spalle delle due Porsche Manthey.

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A seguire le due McLaren di United Autosports. Quest’anno le due 720S GT3 Evo si sono adeguate ai colori classici del costruttore, che celebra il trentennale della vittoria assoluta a Le Mans, utilizzati già in F1, IndyCar e Formula E, arancio papaya e nero.

Equipaggi ricordiamo mutati sensibilmente rispetto al poco produttivo 2024, con la #59 nelle mani di James Cottingham, Gregoire Saucy e del neoacquisto Sebastien Baud, e la #95 che intorno a Marino Sato ha aggiunto gli ex-WRT Darren Leung e Sean Gelael.

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Resi noti anche i colori delle due Lexus che difenderanno i colori di Akkodis ASP con Ben Barnicoat, Finn Gehrsitz e Arnold Robin sulla RC F GT3 #78 e José María López, Clemens Schmid e Răzvan Umbrărescu #78.

Leman

Chiudiamo con Racing Spirit of Leman, che debutta finalmente nella serie mondiale dopo le positive esperienze in Le Mans Cup ed ELMS. L’Aston Martin Vantage GT3 #10 sarà gestita da due dei protagonisti della scorsa stagione nella serie europea, Derek DeBoer e Valentin Hasse-Clot, insieme al debuttante Eduardo Barrichello.

Piero Lonardo

Foto: AF Corse, United Autosports, Akkodis ASP, Racing Spirit of Leman