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WEC – Sette gare nel calendario 2023 con Portimao. Primavera di fuoco per l’endurance europea

Saranno sette gli appuntamenti del World Endurance Championship 2023. La novità, peraltro già ampiamente nota agli addetti ai lavori, riguarda il ritorno di Portimao, meta gradita a tutti i costruttori e teams, quale ulteriore appuntamento pre-Le Mans.

Il circuito dell’Algarve era già stato teatro di una 8 ore nell’edizione 2021 martoriata dalla pandemia, mentre il prossimo anno si tratterà di una gara di durata standard di 6 ore in programma il 16 aprile.

L’apertura sarà ancora una volta lasciata a Sebring, prologo compreso, come sempre a metà marzo, mentre dopo la tappa portoghese di proseguirà, all’insegna della stabilità, con la 6 Ore di Spa il 29 aptrile, la 24 Ore di Le Mans il 10-11 giugno, Monza il 7 luglio, il Fuji il 10 settembre ed il consueto finale in Bahrain il 4 novembre 2023.

L’intera schedule è già stata approvata dal FIA World Motor Sport Council. Da notare la compressione di date dalla metà del mese di aprile che, tra WEC ed ELMS, prevede quattro weekend consecutivi sui circuiti continentali tra Portimao, Barcelona ELMS (compreso prologo), Spa ed Imola ELMS.

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La season 11 sarà anche quella della consacrazione delle Hypercar: il WEC ha diffuso al riguardo un’infografica dove sono riportati i sei costruttori presenti: Toyota, Ferrari, Peugeot, Porsche, Cadillac e Glickenhaus. Manca ovviamente la Vanwall/Vandervell, che comunque ha annunciato a mezzo sociale di stare procedendo con i collaudi della nuova vettura stradale che dovrebbe preludere all’omologazione della versione da pista.

Piero Lonardo

Foto: WEC

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USCC – Bamber il più veloce nelle prime libere della Petit Le Mans

E’ lotta ravvicinata tra Cadillac ed Acura nelle prime libere della 25ma Petit Le Mans con Earl Bamber e la DPi V.R. #02 del Team Ganassi al top col tempo di 1.09.583 davanti a Tom Blomqvist e la ARX-05 del Meyer Shank Racing, a tre decimi.

Temperatura fresca ma sole splendente a Road Atlanta per l’ultima apparizione delle DPi in attesa delle nuove GTP, nonostante le pessime notizie provenienti dalla costa est della Florida, ma anche la speranza che il weekend potrà proseguire regolarmente senza maggiori conseguenze date le ultime informazioni meteo che vedono l’uragano Ian scemare nella sua risalita verso nord-est.

Con questo clima ideale le 43 vetture in gara (confermati tutti i forfait anticipati ieri, anche se la Duqueine del Muhlner Motorsports è stata avvistata ai box) si sono date battaglia nella prima fase dei primi 90’ a disposizione per poi concentrarsi sulla messa a punto.

Seconda fila virtuale per le altre due Cadillac di Sebastien Bourdais con l’altra vettura del Team Ganassi e l’ormai ex campione in carica Pipo Derani con la entry di Action Express/Whelen Racing. Solo P6 per i leader del WTR, dietro anche alla DPi V.R. dell’Action Express/Ally, all’ultima probabile apparizione di Jimmie Johnson.

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Tra le LM P2, è Louis Deletraz a segnare il passo con 1.11.320 con l’Oreca della squadra leader Tower Motorsport. Il campione ELMS in carica ha superato di 2 decimi Sebastian Montoya e Ryan Dalziel, vale a dire i major contender di DragonSpeed ed Era Motorsport. Da segnalare un paio di “lunghi” da pare di Dwight Merriman, coequipier di Dalziel sull’Oreca #52, ed un’uscita da parte di Scott Huffaker sulla vettura del PR1 Mathiasen che ha determinato l’unica interruzione della sessione.

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Colin Braun dal canto suo ha ribadito al meglio la leadership tra le LM P3 col migliore tempo di 1.15.676 per il CORE Autosport, precedendo di appena 15 millesimi Felipe Fraga del Riley Motorsports.

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Jack Hawksworth ha dimostrato di essere tornato in forma smagliante e ha fissato i cronometri sull’1.19.384 con la Lexus del Vasser Sullivan, migliore delle GTD Pro. La seconda prestazione tra le GT3 appartiene invece ad una GTD, la BMW del Paul Miller Racing con Bryan Sellers, a 116 millesimi dal leader.

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La migliore delle Ferrari è la 488 di Risi Competizione, P3 tra le Pro con Daniel Serra a circa mezzo secondo dal leader, mentre Toni Vilander e Giorgio Sernagiotto hanno segnato le migliori prestazioni per AF Corse e Cetilar Racing, dove ha preso confidenza con la vettura la giovane promessa Ulysse de Pauw. Ricordiamo che questa sarà l’ultima partecipazione della gloriosa 488, giunta il weekend scorso al prestigioso traguardo di 500 vittorie, nella serie IMSA.

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Il programma odierno prosegue con altre due sessioni di libere, una pomeridiana alle 2.55 PM ET ed una serale, a partecipazione obbligatoria come a Le Mans, alle 7.30 PM.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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USCC – Salta Racing Team Nederland alla Petit Le Mans, totale 43 entry in attesa dell’uragano Ian

Come da previsioni, no-show di Racing Team Nederland alla 25ma Petit Le Mans. A seguito delle vicende giudiziarie del patron Frits Van Eerd, la squadra gestita in posta da TDS non sarà presente nello schieramento delle LM P2. Questa è l’unica defezione della categoria, anche se non la sola del parco partenti, che dalle 48 vetture attese passa a 43 nell’entry list ufficiale.

Ben tre le assenze rispetto alla prima lista tra le LM P3 per Muehlner Motorsports, Fast MD Racing e Forty7 Motorsports. Va detto che Wayne Boyd ed Anthony Mantella e Matt Bell, l’equipaggio previsto sulla Duqueine #7, risultano regolarmente iscritti sulle due vetture di AWA, mentre sorprende l’assenza nell’entry list ufficiale, aggiornata a ieri pomeriggio, di Fast MD, che ricordiamo dovrebbe schierare lo specialista Colin Noble, dopo i test svolti nei giorni scorsi.

C’è attesa invece per la line-up di Sean Creech Motorsport, che insieme al veterano Joao Barbosa, vincitore assoluto qui nel 2015, schiera i due maggiori prospetti della categoria, Malthe Jakobsen e Nico Pino, protagonisti in Europa con Cool Racing ed Inter-Europol.

Ovviamente confermatissimo lo schieramento delle sette GTD Pro con Corvette, Porsche, Aston Martin, BMW, Lexus e la Ferrari 488 GT3 di Risi Competizione protesa verso il bis del 2019 con James Calado, Davide Rigon e Daniel Serra. Cala infine di una unità, da 16 a 15, la lista delle GTD, a causa dell’assenza della McLaren 720S GT3 iscritta da Crucial Motorsports.

Ma l’incognita più grande qui al Michelin Raceway Road Atlanta riguarda l’uragano Ian, che da ieri pomeriggio ha iniziato a martellare le coste della Florida occidentale. Le attuali previsioni del tempo prevedono che la perturbazione possa colpire anche la zona del circuito a partire da venerdí e per tutta la giornata di sabato con venti forti e precipitazioni.

L’IMSA, ente patrocinatore del WeatherTech SportsCar Championship, ha messo in previsione un eventuale spostamento della Petit Le Mans a domenica 2 ottobre, un’eventualità che però sconvolgerebbe i piani di pubblico, team e piloti, considerate le ben quattro serie di contorno del weekend, senza tener conto che un’ordinanza locale prevede la sospensione di ogni attività “rumorosa” dalle 10 alle 12 di ogni domenica.

Ricordiamo che la Petit Le Mans è stata chiusa anticipatamente per ben due volte negli ultimi anni, precisamente nel 2009 e nel 2015, per meteo avverso. Facendo i debiti scongiuri per il regolare proseguimento del weekend, oggi giornata di sole completamente dedicata alle serie di contorno, mentre domani sono in programma ben tre sessioni di libere, alle 9.50 AM ET, alle 2.55 PM ET e la serale obbligatoria alle 7.30 PM ET per un totale di ben 4h45’ di azione.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry List ufficiale della 25ma Petit Le Mans

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USCC – Cetilar propone de Pauw alla Petit Le Mans

Cetilar Racing cambia equipaggio per la 25ma Petit Le Mans: Ulysse de Pauw prende il posto di Antonio Fuoco quale titolare della Ferrari #47 insieme a Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto.

Il giovane belga ricordiamo è il neocampione Silver Cup nell Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS Sprint Cup, nonché reduce dalla seconda vittoria assoluta conquistata appena due settimane fa in gara 1 a Valencia dopo il season opener di Brands Hatch, sempre su Ferrari gestita da AF Corse insieme a Pierre-Alexandre Jean.

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Fuoco sarà impegnato nello stesso weekend insieme all’altro driver fin qui impegnato nella campagna americana, Alessio Rovera, con Iron Lynx insieme ad Alessandro Pier Guidi a Barcelona nel finale di stagione dell’Endurance Cup del GTWC.

Per de Pauw, come per Lacorte e Sernagiotto, si tratterà del debutto sul tracciato sede dell’atto finale del WeatherTech SportsCar Championship e della Michelin Endurance Cup, anche se i due piloti italiani hanno già svolto nei giorni scorsi una sessione di test. L’equipaggio tricolore dopo la strepitosa vittoria di Sebring mantiene la quinta posizione nella classifica riservata alle gare lunghe tra le GTD, a 10 lunghezze da Inception Racing.

L’appuntamento con la 25ma Petit Le Mans è per giovedí 28 settembre alle 9.50 AM ET con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, GTWC

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ELMS – United Autosports non si smentisce a Spa. Titolo quasi assegnato a Prema

United Autosports piazza la quarta vittoria in cinque anni alla 4 Ore di Spa-Francorchamps, con Phil Hanson che aggiunge il successo odierno a quelli ottenuti nel triennio 2018-2020, questa volta in compagnia di Duncan Tappy e Tom Gamble al posto di Filipe Albuquerque.

La gara partiva con Niklas Knuetten che manteneva in tranquillità la leadership conquistata con la pole dal Cool Racing su Duncan Tappy; la vettura di IDEC Sport era costretta a recuperare a causa di un testacoda nel giro di ricognizione sulla pista ancora umida dalla pioggia caduta in nottata mentre al contrario l’Oreca di Inter-Europol, costretta a partire dal fondo a causa dell’interruzione nelle qualifiche, recuperava a passi da gigante.

Il podio temporaneo veniva completato da Ferdinand Habsburg di Prema, ma la gara libera durava ben poco a causa del testacoda della Ligier LM P3 del Team Virage. Tra le GTE Sarah Bovy era abile ad approfittare dell’errore del polesitter Conrad Grunewald, che costringeva la Ferrari Kessel a ripartire dalla terza piazza.

Una nuova neutralizzazione veniva posta in atto dalla direzione gara a causa di contatto che toglieva dalla gara i leader delle LM P3 di Cool Racing, con Mo Smith centrato alla Source da Horst Felbermayr Jr. La categoria sembrava in mano alle due vetture di United Autosports, ma presto Inter-Europol piazzava la sua seconda vettura al comando con Mateusz Kaprzyk.

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Il team battente bandiera polacca approfittava anche in LM P2 degli errori altrui per installarsi in seconda posizione assoluta e poi addirittura al comando, sfruttando un pitstop fuel only. Nicolas Lapierre, salito nell’abitacolo dell’Oreca #37 con gomme fresche, ingaggiava una lotta furiosa con Scherer e alla fine riprendeva il comando della gara, ma per poco, a causa di una foratura nella lotta con la vettura di United Autosports.

Una nuova Full Course Yellow ed un errore da parte di Davide Heinemeier-Hansson, subentrato a Scherer, permetteva a Phil Hanson di prendere la testa della gara con un robusto vantaggio sugli inseguitori. Frattanto il solito Nico Pino innescava un furioso forcing che gli permetteva di prendere la testa delle LM P3, mentre tra le GTE Mikkel Jensen riusciva a chiudere positivamente la rincorsa sulle Iron Dames, riappropriandosi della testa della categoria.

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Gli ultimi fuochi, con Tom Gamble a portare in sicurezza l’Oreca #22 per prima sotto la bandiera a scacchi, venivano regalati da Pietro Fittipaldi, il quale riusciva a tenere dietro il campione in carica Louis Deletraz che mandava nuovamente a podio la capolista Prema, e dalle vetture Pro/Am di AF Corse e Racing Team Turkey, con il sub di lusso Will Stevens ad avere la meglio all’ultima curva, la Bus Stop, su Alessio Rovera.

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Il podio delle LM P3 di completava con la Duqueine del DKR e la Ligier #7 del Nielsen Racing, mentre dietro le due Ferrari si classificava la Porsche Absolute.

In classifica generale, Prema ha praticamente il titolo in tasca con 100 punti contro i 76 dell’equipaggio del Panis Racing, che chiude in P4; cambio della guardia invece tra le LM P3, con Inter-Europol, alla terza vittoria di fila, a scavalcare il Cool Racing e a portarsi a ben +19 sul team svizzero. In GTE infine, sono ancora tre gli equipaggi matematicamente in lizza per il titolo, con Proton Competition, quest’oggi gravato da ben 40 kg extra, che chiude in P5 e mantiene 9 punti di vantaggio sui vincitori odierni e 21 sui campioni uscenti di Iron Lynx.

L’ultimo atto della serie europea a Portimao il 16 ottobre.

Piero Lonardo

Photo: www.agencedixsept.media

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Spa-Francorchamps

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LMC – A Spa, vittoria al Graff e titolo anticipato al Racing Spirit of Leman

Il circuito di Spa non manca mai di regalare emozioni e anche la gara della Michelin Le Mans Cup non è stata da meno, coronata da un sorpasso all’ultimo giro da parte di David Droux che regala la prima vittoria stagionale al Graff, mentre il titolo 2022 va al Racing Spirit of Leman con una gara d’anticipo grazie al sesto posto ottenuto da Tom Dillmann e Alexander Mattschull.

I 110’ di corsa sono stati marcati dal meteo avverso, e la Safety Car ha introdotto le 35 vetture, prive dell’Aston Martin del Bullitt Racing, già out prima del via, sulla pista bagnata.

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Alla separazione dalla vettura di servizio dopo 15’, Freddie Hunt manteneva la prima piazza garantita dalla pole position davanti a Torsten Kratz e a Luis Sanjuan, ma da dietro avanzava Jerome de Sadeleer con la vettura dell’MV2S, presto P2 alle spalle del figlio d’arte, ma dopo poco era Jonathan Brossard a richiamare nuovamente in causa la Safety Car, terminando della ghiaia a Pouhon.

Dopo altri 20’ di neutralizzazione, Kratz si reimpossessa della seconda piazza, mentre Hunt macina giri veloci, perfettamente a proprio agio sotto la pioggia, ma in questa fase è lo specialista ed ex-campione Laurents Hörr a porsi in evidenza, guadagnando la quarta piazza dalla 17ma piazzola di partenza, per poi porsi addirittura alle spalle del battistrada, ancorchè ben distanziato.

Tra le GT3, Gino Forgione riusciva ad inserirsi brevemente nel trenino delle 3 Honda, salvo poi perdere nuovamente la posizione dopo il pit per cedere il volante ad Andrea Montermini. Sulla NSX GT3 saliva per la prtima volta Jan Magnussen, e poco dopo si impossessava della seconda piazza alle spalle di Gustav Birch.

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Mads Silhjehaug, subentrato ad Hunt, manteneva ed anzi aumentava il vantaggio sugli inseguitori, ora capitanati da Leronard Weiss e David Droux, che sulla Ligier del Graff presto chiudeva sul tedesco per andare alla caccia del norvegese, ormai avanti 30”. La Duqueine #3 del DKR, ora nelle mani assai meno capaci di Jim Brownson, dopo aver resistito a Weiss cedeva di schianto.

La gara sembrava decisa a favore del Reiter Engineering, ma prima la vettura di AT Racing, nella sabbia alla Bruxelles, riportava in pista la Safety Car, poi a causa di Brownson fermo nella ghiaia era Full Course Yellow. Il distacco tra i battistrada si era ormai assottigliato ad una manciata di secondi, e Droux con un forcing finale arrivava alle calcagna della bianca Ligier. Dietro era lotta al coltello fra Josh Skelton con la seconda entry del Racing Spirit of Leman, Malthe Jakobsen del Cool Racing e Colin Noble del Nielsen Racing, che supererà il polesitter ELMS della categoria.

Il sorpasso decisivo per il primo posto di forza, a Les Combes, all’ultimo giro, su Siljehaug, il quale tenterà di riattaccare a propria volta, vanamente. Alexander Mattschull dal canto suo portava la Ligier #10 alle spalle della top five, quanto basta per aggiudicarsi il titolo 2022 con una gara d’anticipo insieme a Tom Dillmann per il Racing Spirit of Leman. Col secondo posto odierno, Hune e Siljehaug si installano in seconda posizione, un punto avanti all’equipaggio dell’MV2S e a +7 rispetto a Jakobsen e Mo Smith.

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Il trenino finale delle GT3 premia la Honda #44 di Jens Møller e Gustav Birch sulla #88 di Jan Magnussen e la #55 di Kristian Poulsen e Kasper Jensen e la Ferrari dell’ex-F1. L’equipaggio della #55 conduce ora con 92 punti contro i 77 di Birch e Møller ed i 75 di Lars Engelbreckt Pedersen, compagno di Magnussen.

Ultimo appuntamento del 2022 con la Michelin Le Mans Cup a Portimao il 15 ottobre

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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ELMS – Cool Racing domina le qualifiche di Spa

Cool Racing dominatore delle qualifiche della 4 Ore di Spa-Francorchamps con Yifei Ye ed il tempo di 2.03.544. Il campione in carica ELMS con WRT era già al comando prima dell’interruzione della sessione causata dopo circa 6’ da Fabio Scherer, fuori alla Bruxelles per Inter-Europol (peraltro ripartito coi propri mezzi poco dopo) ed ha limato 1” alla sua precedente prestazione, regalando al team svizzero la sua prima pole dell’anno dopo le due del 2021.

A 3 decimi Patrick Pilet guadagna la prima fila con la vettura di IDEC Sport, mentre Panis Racing ed United Autosports, ancora in lotta per il titolo con Prema, quest’oggi ottava, occuperanno la seconda grazie alle prestazioni di Nico Jamin e Phil Hanson, a oltre 6 decimi dal leader.

Charlie Eastwood dal canto suo ha ribadito lo stato di grazia suo e del Racing Team Turkey ottenendo il quinti tempo, migliore fra le Pro/Am.

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Nemmeno Malthe Jakobsen fallisce l’ennesima qualifica dell’anno e completa la giornata trionfale di Cool Racing conquistando la quinta pole tra le LM P3. Il talentino danese ha fissato i cronometri su 2.11.062 lasciando Kay van Berlo con la Ligier #3 di United Autosports ad quasi 9 decimi ed il suo maggiore rivale per il titolo di categoria, Nico Pino di Inter-Europol ad oltre 1“1.

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Conrad Grunewald infine conquista la prima pole position in GTE per la Ferrari di Kessel / Car Guy, surclassando la concorrenza col tempo di 2.17.074, capitanata dall’Aston Martin di Ahmad Al Harthy, a oltre 1”1 dal leader. A seguire Diego Alessi sulla Ferrari di Rinaldi Racing e Sarah Bovy, che sulla pista di casa non è andata oltre 1”3 di distacco per le Iron Dames.

Lo start della 4 Ore di Spa-Francorchamps domani alle 11.30

Piero Lonardo

Foto: www.agencedixsept.media

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Racing Team Turkey al top in attesa delle qualifiche

Le ultime due sessioni di prove libere della 4 Ore di Spa-Francorchamps sono state dominate a sorpresa dal Racing Team Turkey, che ha piazzato Salih Yoluc al top nel Bronze Test di venerdí pomeriggio e Charlie Eastwood nelle Libere 2 conclusesi poco fa.

La sessione è iniziata su pista bagnata e, man mano che si è andata ad asciugare, ha visto il limite abbassarsi sino a 2.07.756 del pilota britannico, a sua volta seguito da un’altra vettura Pro/Am, quella dell’Algarve Pro Racing con Alex Peroni, a 151 millesimi.

Primo tra gli equipaggi Pro Fabio Scherer di Inter-Europol davanti al polesitter di Barcelona, Nico Jamin del Panis Racing ed al mattatore della prima giornata, Phil Hanson, con l’Oreca di United Autosports.

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Tra le LM P3 è stato ancora una volta Malthe Jakobsen a primeggiare con la Ligier #17 del Cool Racing ed il tempo, sicuramente non competitivo a livello generale (il best lap di ieri del danese è stato migliore di oltre 5”), di 2.16.669. A seguire United Autosports con la Ligier #3 di Kay van Berlo ed Eurointermational con Xavier Lloveras sulla vettura condotta insieme al deb Miguel Cristóvão.

Ancora una Porsche in testa alle GTE, con Zach Robichon e la 911 RSR-19 #93 di Proton Competition. Il campione in carica IMSA delle GTD ha fissato i cronometri sul 2.20.507, precedendo di oltre 1”5 Ahmad Al Harthy con l’Aston Martin del l’Oman Racing by TF Sport e la Ferrari Kessel / Car Guy di Conrad Grunewald, il migliore ieri tra i piloti Bronze.

Alla sessione non ha partecipato la Ferrari di Spirit of Race, ritirata dalla gara per problemi personali di uno dei suoi piloti, Duncan Cameron, che avrebbe festeggiato qui la sua 50ma gara nella serie europea.

Tutto pronto quindi per le qualifiche, come sempre separate per categoria, a partire dalle 14.25.

Piero Lonardo

Foto: ELMS

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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ELMS – Hanson ancora il più veloce nelle prime libere di Spa

Phil Hanson e l’Oreca di United Autosports hanno dominato la prima sessione di prove libere della 4 Ore di Spa-Francorchamps. Il campione ELMS 2020 ha fissato i cronometri sul tempo di 2.04.977, lontano comunque di oltre 6 decimi dalla sua migliore prestazione nei test di mercoledí.

A seguire Patrick Pilet sulla vettura di IDEC Sport, a 2 decimi; nettamente più lontani gli avversari, capitanati da Febio Scherer di Inter-Europol e Nicolas Lapierre di Cool Racing, con distacchi oltre secondo; l’Oreca del team svizzero è stata inoltre protagonista dell’unica red flag della sessione. Ancora più dietro i leader in classifica di Prema, solamente P11 dietro anche ai migliori equipaggi Pro/Am.

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Nella sottocategoria che prevede almeno un gentleman la palma dei migliori questa volta è andata al Nielsen Racing, grazie alla prestazione di Ben Hanley davanti ai due contender, Racing Team Turkey, cui è stato invalidata per track limits – in generale, la direzione gara è andata giù pesante sui limiti di pista – una prestazione che sarebbe valsa la quarta piazza assoluta, ed AF Corse.

Tra le LM P3, si ripete il duello della classifica generale tra Cool Racing ed Inter-Europol. Questa volta è stato Malthe Jakobsen a segnare la migliore prestazione con 2.11.741, vicina al best lap dei test ottenuto da Nico Pino, che lo segue a oltre 6 decimi.

Alessio Picariello dal canto suo è stato l’unico tra i leader di categoria a migliorarsi rispetto ai test. L’italo belga dell’Absolute Racing ha infatti limato con 2.16.946, quasi 2 decimi dalla sua prestazione di mercoledí mattina, precedendo di oltre mezzo secondo Richard Lietz con la Porsche Proton #93. Il rientrante Matthew Payne ha infine chiuso il podio virtuale con la Ferrari del JMW Motorsport. E’ ancora no-show infine per la Ferrari #33 di Rinaldi Racing, che porta il numero delle vetture partecipanti a 40 unità.

La giornata prosegue con il Bronze Test alle 14.46.

Piero Lonardo

Foto: Roberto Beretta

I risultati delle Libere 1

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USCC – La BMW M Hybrid V8 si presenta con la line-up IMSA

Nella nottata italiana ha visto la luce presso il Petersen Musem di Los Angeles la nuova BMW M Hybrid V8, che sarà protagonista della categoria regina del WeatherTech SportsCar Championship a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona.

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Va detto che i colori definitivi, svelati alla presenza del CEO BMW M, Franciscus van Meel, del responsabile di BMW M Motorsport Andreas Roos, di John Doonan presidente IMSA e dai proprietari del team RLL, Bobby Rahal, David Letterman e Patrick Lanigan, non differiscono più di tanto dalla vettura di test vista finora solo sui circuiti europei.

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BMW ha infatti iniziato a partire da questa settimana a Sebring un intenso programma di test che proseguirà con le sessioni collettive invernali a Road Atlanta (dove sarà in esposizione nell’ambito della 25ma Petit Le Mans) e a Daytona per prepararsi al meglio per il debutto di gennaio 2023.

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Resa nota anche la lista degli equipaggi che gareggeranno sulle due nuove LMDh/GTP e per tutto il campionato: si tratta di Connor De Phillippi e Nick Yelloly e di Philipp Eng e Augusto Farfus. Tutti e quattro hanno fatto parte delle line-up alternatesi durante l’attuale stagione sulle M6 GT3 in GTD Pro, ma tra i titolari si nota l’assenza di John Edwards, a lungo portabandiera del marchio di Monaco.

In compenso, è già stato annunciato il primo rinforzo per la Rolex 24, nella persona dell’asso IndyCar Colton Herta, già vincitore a Daytona nella GTLM nel 2019 con la BMW M8 GTE.

Ricordiamo che la BMW M Hybrid V8 parteciperà anche al World Endurance Championship e alla 24 Ore di Le Mans a partire dal 2024.

Piero Lonardo

Foto: BMW