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USCC – Blomqvist, pole thriller a Daytona. Keating, Pino e le Mercedes al top nelle altre categorie. WTR/Andretti a Le Mans nel 2024!

Dopo una marcia di avvicinamento alquanto monocorde, almeno per quanto riguarda le posizioni di vertice, le qualifiche della 61ma Rolex 24 at Daytona non hanno invece deluso le aspettative.

Alla fine è stata la dominatrice di questa Roar Before the 24, l’Acura del Meyer Shank Racing a conquistare la pole position con Tom Blomqvist, ma tutto sembrava congiurare contro il team campione in carica a causa del crash della Porsche di Nick Tandy che ha congelato la sessione a 5’ della bandiera a scacchi.

Fino a quel momento era l’altra ARX-06 del WTR with Andretti a detenere il primato, con Ricky Taylor autore di 1.34.198. Peraltro nella tarda mattinata la nuova partnership si è presentata alla stampa al gran completo, ed è stata l’occasione per annunciare l’intenzione di concorrere a Le Mans e nel WEC già a partire dalla prossima stagione.

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Le qualifiche delle GTP riprendevano con poco più di 2’ sul cronometro, e quasi tutte le vetture optavano per un ultimo tentativo, che coronava il driver anglo-svedese, capace di scavalcare col tempo di 1.34.031, anche grazie ad un nuovo set di gomme, la Porsche di Felipe Nasr, che era stata in grado a propria volta di scavalcare l’altra Acura. Le crew di Taylor e della Cadillac #02 di Alex Lynn hanno deciso invece di rimanere ai box.

Quarto tempo per Sebastien Bourdais con la migliore della Cadillac, a 2 decimi al polesitter (il quattro volte campione ChampCar, uscito tardi dai box, ha rischiato di partire dal fondo), poi a seguire le altre due V-LMDh. Chiudono un po’ a sorpresa le due BMW; le prime 8 GTP (alla 963 #6 è stato tolto il miglior giro) sono racchiuse in appena 8 decimi.

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Prima delle qualifiche peraltro, la Direzione Gara ha organizzato un warm-up riservato alle sole GTP, dove il risultato della prima fila risulta invertito, con Nasr davanti a Blomqvist.

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Tra le LM P2, Ben Keating non ha fallito l’ennesima qualifica, piazzando l’Oreca del PR1 Mathiasen nuovamente davanti a tutti (si tratta della 12ma pole complessiva nelle gare IMSA) col tempo di 1.40.541. Anche qui un’interruzione causata da due incidenti separati occorsi a Fred Poordad e John Farano con le vetture di Proton e Tower Motorsport. La red flag ha impedito alle altre macchine di migliorarsi. A seguire nella lista dei tempi le due vetture del TDS Racing, a oltre 1” dal battistrada.

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Lo specialista delle LM P3 Nico Pino dal canto suo non ha deluso le aspettative ed ha portato al top della categoria per la prima volta in assoluto la Ligier del Sean Creech Motorsport. Il vicecampione ELMS ha preceduto col tempo di 1.43.197 la rivelazione Dakota Dickerson con la vettura dell’Andretti Autosport.

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Tra le GT è stato dominio Mercedes, grazie a Philip Ellis, autore di 1.46.093, con la AMG GT3 del Winward Racing, che ha distanziato di 4 decimi Mikael Grenier con l’altra vettura del Korthoff Motorsport. La tripletta della casa delle tre punte si chiude con Maro Engel, al top nelle GTD Pro col tempo di 1.46.784.

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La AMG GT3 del WeatherTech Racing ha preceduto sul filo di lana l’Aston Martin di Ross Gunn di appena 41 millesimi.

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Le Ferrari non hanno purtroppo recitato una parte da protagonista in questa nuova uscita, e Daniel Serra si è classificato ultimo tra le Pro con la 296 GT3 del Risi Competizione. Meglio di tutti Antonio Fuoco che con l’esemplare del Cetilar Racing si è piazzato nono nella categoria riservata agli equipaggi Pro/Am. In generale, come abbiamo più volte sottolineato in questo weekend, le GT nuove non sono riuscite ad emergere, ed è assai probabile che il Balance of Performance venga rivisto prima della Rolex 24.

E’ tutto per questa Roar. Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà giovedí 26 gennaio alle 11.05 AM locali con la prima delle cinque sessioni di prove libere previste prima dello start della Rolex 24.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 6

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Tandy conduce un manipolo di coraggiosi sotto la pioggia

C’è voluta la pioggia per rompere l’egemonia delle Acura nelle ultime libere della Roar Before the 24. Le precipitazioni si sono alternate di intensità durante le due ore della sessione, ma senza mai fermarsi, cosí da inibire la partecipazione della maggior parte delle vetture, atteso anche che al momento le previsioni per domani, oltre che per il weekend di gara, danno clima sereno.

Davanti alle 28 macchine che si sono avventurate in pista una delle quattro sole GTP scese in campo, la Porsche #6, che nei 29 giri percorsi ha segnato il tempo affatto di secondo piano di 1.46.206 con Nick Tandy al volante. A seguire la Cadillac V-LMDh dell’Action Express con Jack Aitken a oltre 2” e completa questo inusuale podio l’Oreca LM P2 dell’Era Motorsport con Ryan Dalziel ed il tempo di 1.50.756.

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Antonio Serravalle è risultato il migliore delle due sole LM P3 che hanno preso la pista per il FastMD Racing, mentre tra le GTD la palma del migliore va a Jules Gounon con la Mercedes AMG GT3 del WeatherTech Racing, rientrata in pista dopo che problemi al differenziale hanno impedito la partecipazione alla sessione pomeridiana, dopo aver saltato praticamente tutta la giornata di venerdí.

A seguire la McLaren dell’Inception Racing con Marvin Kirchofer, migliore delle GTD, davanti alla Corvette. Tra gli eroi della serata, tre delle quattro Ferrari iscritte (assente solo quella del Triarsi Competizione), con l’esemplare del Cetilar Racing che ha alternato tutti e quattro i suoi moschettieri, terminando sul gradino basso del podio virtuale delle GTD con Antonio Fuoco.

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Fortunatamente vi è stata un’unica interruzione, causata dall’Oreca di Paul-Loup Chatin. La Roar Before the 24 si concluderà domani con le qualifiche della 61ma Rolex 24, dalle ore 1.25 PM locali, pari alle 19.25 nostrane, visibili come sempre in streaming gratuito dal sito IMSA www.imsa.com. In palio, oltre alla pole position per la gara di sabato prossimo, i primi punti del WeatherTech SportsCar Championship 2023.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 5

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USCC – Acura e Aston sugli scudi anche con temperature più basse nelle FP4 della Roar

Il cielo sopra il Daytona International Speedway è diventato sempre più grigio nel corso del pomeriggio, ma la tanto temuta pioggia è arrivata solo al termine della quarta sessione della Roar Before the 24.

Nella sola ora a disposizione, le due Acura hanno ribadito nuovamente il passo grazie a Colin Braun, autore di 1.35.038, e Brendon Hartley, poco più di un decimo più lento. Dietro i due alfieri di MSR e WTR tocca ora alle BMW mettersi in evidenza, con distacchi nell’ordine dei 4 decimi.

Ben Hanley ha limato di 97 millesimi col tempo di 1.38.633 il limite delle LM P2 con l’Oreca del Crowdstrike/APR, mentre il vicecampione ELMS LM P3, Nico Pino, pur segnando la migliore prestazione della categoria con la Ligier del Sean Creech Motorsport, è rimasto ben 3 decimi dietro alle migliori prestazioni ottenute dall’Andretti Autosport.

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Resiste sempre anche il best crono delle GTD segnato stamane da Inception Racing, ma nella sessione sono state ancora una volta le due Aston Martin di Nicki Thiim ed Hugh Plumb, migliore tra le Pro, ad emergere.

Nessuna interruzione da segnalare, ma è rimasta al palo la Mercedes AMG GT3 del WeatherTech Racing, unica vettura a non prendere la pista nell’ora a disposizione.

In programma ora le due ore in notturna a partire dalle 6.30 PM locali, anche se la pioggia, che in questo momento sta cadendo copiosa sul circuito, consiglierà sicuramente diverse squadre a limitare l’impegno in pista.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 4

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USCC – Non cambia la musica nella terza sessione della Roar: due Acura davanti

Il sole della Florida ha lasciato spazio alle nuvole nella seconda giornata della Roar Before the 24, ma davanti a tutti ci sono sempre le due Acura.

Questa volta è stato Tom Blomqvist, rivelazione della scorsa annata, a primeggiare col tempo di 1.35.363 con la ARX-06 dei campioni in carica del Meyer Shank Racing, davanti alla vettura del WTR with Andretti col neoacquisto Louis Deletraz. Dopo aver segnato il best crono nelle fasi iniziali, i battistrada hanno trascorso diverso tempo ai box per poi riuscire nel finale.

Sono le Porsche (nella foto di copertina) questa volta ad inseguire da vicino, con le due nuove 963. Le due nuove GTP hanno girato con continuità, anche se in generale la paura per tutti i costruttori consiste nella penuria di pezzi di ricambio. Nick Tandy si è portato a poco più di un decimo dalle Acura, seguito dal campione in carica GTD Pro Felipe Nasr.

Terza forza le Cadillac, guidate dal solito Sebastien Bourdais, e a seguire le BMW. Ad ogni modo, le prime 8 GTP sono racchiuse in meno di 7 decimi.

_PL52739Nicolas Lapierre dal canto suo ha ripreso il testimone delle LM P2 per il PR1 Mathiasen, pur non superando la migliore prestazione di ieri ottenuta da Mikkel Jensen, mentre nelle LM P3 Dakota Dickerson, pur prendendo diversi rischi come abbiamo potuto visivamente apprezzare dal vivo, ha limato sensibilmente (-3 decimi) il limite della categoria stabilito ieri dal teammate all’Andretti Autosport Gabby Chaves col tempo di 1.42.653.

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E’ l’unica McLaren presente a finire infine sugli scudi tra le GTD, grazie a Marvin Kirchofer che ha stabilito il tempo di 1.46.842, precedendo di ben mezzo secondo Mikael Grenier sulla Mercedes del Korthoff Motorsport.

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In GTD Pro, sono tornate al top le Aston Martin grazie a Owen Trinker e Ross Gunn sulle Vantage di TGM e Heart of Racing.

Le Ferrari continuano a stentare sulla prestazione velocistica, ma il feeling riferito dai piloti è assolutamente positivo; ricordiamo anche che il Balance of Performance della Roar è da considerarsi assolutamente passibile di modifiche e che si tratta comunque della prima uscita in gara di ben tre vetture (oltre alle 296 GT3 appunto, ma anche della Porsche 992 e della nuova evoluzione della Lamborghini Huracàn).

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La sessione è stata interrotta per circa 5’ a causa dell’uscita di strada alla solita curva 7, da parte dei Fred Poordad, vittima di una foratura sull’Oreca LM P2 iscritta da Proton Competition, dove figura listato anche Gianmaria Bruni, non presente comunque questo weekend, in vista di un commitment full-season in ELMS. Il prossimo turno della giornata, di 60’, alle 3.10 PM locali, e si attende l’arrivo della pioggia.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 3

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USCC – Acura incontenibili nelle FP2 della Roar

Le Acura sembrano le vetture da battere dopo la prima giornata della Roar Before the 24, antipasto della Rolex 24 at Daytona.

Helio Castroneves infatti ha limato di quattro decimi la prestazione del mattino del compagno di squadra Colin Braun, portando l’asticella sull’1.35.210. L’equipaggio dell’altra ARX-06 non è stato da meno, piazzando i suoi driver full-season, Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, immediatamente dietro il quattro volte vincitore della Indy 500, a poco più di un decimo dal leader.

P3 per Scott Dixon e la Cadillac #01 del Team Ganassi, a poco meno di 4 decimi e a seguire Porsche e BMW. Problemi per la 963 #6, che ha percorso solamente 9 tornate nei 90’ a disposizione delle entry Pro sui 105’ totali. Chiude ancora la classifica di categoria la Cadillac di Action Express/Whelen Racing, che però al contrario della prima sessione, ha partecipato attivamente.

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Tra le LM P2 è stata la volta di Mikkel Jensen a precedere il resto del lotto sull’Oreca #11 del TDS e con 1.38.730 il driver ufficiale Peugeot ha surclassato la concorrenza capitanata da Mathieu Vaxivière, a 6 decimi.

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L’ex-campione Indy Lights Gabby Chaves dal canto suo ha portato al top la Ligier LM P3 dell’Andretti Autosport col best crono di 1.42.926, unico a scendere sotto l’1.43” in tutta la giornata nella categoria.

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Tra le GT, la palma del più veloce va a Fabian Schiller sulla Mercedes del SunEnergy1, anche se il tempo di 1.47.020 non supera la migliore prestazione ottenuta al mattino dall’Aston Martin del Magnus Racing e da Andy Lally. P2 per la Lexus GTD Pro e Ben Barnicoat, Lexus che completa il podio con l’altra vettura iscritta in GTD.

Tra le Ferrari, il miglior tempo va ad Onofrio Triarsi, P14 davanti all’altra 296 GT3 di Risi Competizione di Davide Rigon. Le GT del Cavallino hanno girato con continuità, e l’unica disavventura è toccata alla #21 di AF Corse, protagonista di un incidente con i battistrada del Magnus Racing. Ad ogni modo, non è stata chiamata alcuna interruzione dalla direzione gara e tutte e 61 le vetture iscritte hanno calcato la pista.

E’ tutto per oggi. Domani il programma comprenderà ben tre sessioni di libere, alle 11.15 AM, alle 3.10 PM e si chiuderà con le due ore in notturna a partire dalle alle 6.30 PM locali, in vista delle qualifiche di domenica.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 2

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USCC – Braun porta l’Acura campione al top nella Roar. Problemi vari per le Ferrari

Finalmente è iniziata l’era delle GTP nel WeatherTech SportsCar Championship con le prime libere della Roar Before the 24, i test collettivi obbligatori della 61ma Rolex24 at Daytona.

Diciamo subito che l’inizio di questa nuova era è stato abbastanza complicato in quanto la sessione, iniziata in ritardo, è stata inframezzata da ben tre red flag. Imputate non le nuove GTP, che al contrario hanno macinato un discreto kilometraggio, anche se non è mancato qualche cofano sollevato, specie in casa Porsche, bensí le altre categorie.

Prima ha cominciato Nico Varrone, fermo con la Duqueine LM P3 #17 dell’AWA, a sessione appena cominciata, poi è stata la volta di Felipe Fraga con la Ligier LM P3 campione di categoria del Riley Motorsports; infine la Corvette con Jordan Taylor sulla C8.R ex-GTLM. La sessione è infine ripresa brevemente senza recuperare il tempo perduto.

Ma le protagoniste in negativo di questo primo outing del 2023 sono state incredibilmente le nuove Ferrari GT3. La vettura iscritta in GTD Pro dal Risi Competizione, campione MEC in carica, non è uscita dai box per problemi di motore, mentre l’esemplare del Cetilar Racing dopo aver avuto problemi di avviamento, ha dovuto fermarsi per problemi al cambio dopo appena tre tornate. L’unica 296 a girare un numero congruo di tornate è stata quella di AF Corse (27), mentre quella di Triarsi ne ha compiuti 14.

Passando ai risultati della pista, la migliore prestazione è stata appannaggio della nuova Acura ARX-06 del MSR, autore col neoacquisto Colin Braun di 1.35.635, 141 millesimi meglio della Porsche di Felipe Nasr, che dopo il titolo GTD Pro torna a cimentarsi nella categoria regine con la nuova 963.

Vicinissime l’altra Acura del WTR with Andretti con Ricky Taylor e la BMW M Hybrid V8 di Nick Yelloly. Più indietro le Cadillac, che chiudono la classifica di categoria con la V-LMDh dell’Action Express, che ha visto la pista per appena tre giri.

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Il deb Alex Quinn ha segnato la migliore prestazione tra le LM P2 con l’Oreca del PR1 Mathiasen ed il tempo di 1.39.167, mentre Cameron Shields ha portato in alto il Performance Tech tra le LM P3 col best crono di 1.43.486.

 

 

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Dominio infine tra le GTD da parte delle Aston Martin, che piazzano una tripletta con Andy Lally, Ross Gunn ed Owen Trinkler con gli esemplari di Magnus Racing (GTD), Heart of Racing e TGM (GTD Pro). Le prime due Vantage, condotte dalla #44, autrice del tempo di 1.47.004, sono racchiuse in appena 60 millesimi.

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A seguire altre tre vetture non nuove o oggetto di rinnovamento, la Lexus RC F GT3 di Jack Hawksworth, l’Acura del Racers Edge with WTR di Kyle Marcelli e la Mercedes AMG GT3 del Winward Racing di Indy Dontje.

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La seconda ed ultima sessione della giornata partirà alle 16.15.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle libere 1

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USCC – La Ferrari 296 GT3 appesantita a Daytona. Le ultime novità dell’entry list

La Ferrari 296 GT3 partirà col peso minimo di 1365 alla Roar Before the 24. Questo quanto riportato nel primo Balance of Performance dell’anno, rilasciato dall’IMSA in questi giorni.

Si tratta di un appesantimento di ben 115 kg rispetto al peso a vuoto dichiarato dalla casa per la nuova GT del Cavallino, che la rende una delle vetture più pesanti del lotto, superata solo dalla Mercedes (1375 kg) e dalla Corvette (1370 kg); quest’ultima peraltro sappiamo non essere una vera e propria GT3.

L’unica altra differenza di peso, escluse le nuove GT3 (oltre Ferrari, debutteranno a Daytona anche le nuove versioni di Porsche e Lamborghini), riguarda la McLaren 720S, che riceverà 25 kg extra rispetto alla Petit Le Mans. Ricordiamo che le equivalenze del BoP sono valide sia per la categoria GTD Pro che per la GTD e che le caratteristiche del Daytona International Speedway richiedono un BoP specifico, differente da quanto adottato nel resto del campionato.

A livello di capacità del serbatoio, le Acura NSX GT3 porteranno 3 litri in meno di carburante E100 rispetto all’ultima gara del 2022, cosí come le Lexus RC F GT3; 2 in meno per le Aston Martin e le Mercedes. Le Acura godranno però di un leggero innalzamento del boost per le Acura, mentre le Mercedes verranno penalizzate anche da un leggero restringimento dei restrittori d’aria.

Le ultime novità dell’entry list, in attesa della prima sessione della Roar, in programma venerdí mattina alle 11.00 AM locali, riguardano il sostituto di Kevin Magnussen, infortunato ad un polso, nel team MDK Motorsports, individuato in Jason Hart, e l’ultimo tassello dell’equipaggio dell’Oreca LM P2 iscritta da Proton, con il giovanissimo romano Francesco Pizzi ad affiancare Fred Poordad, James Allen e Gianmaria Bruni.

Rigon-Serra

Nella giornata di giovedí confermato infine, insieme agli altri programmi sportivi Ferrari Competizioni GT,  anche l’impegno di Risi Competizione per tutta la Michelin Endurance Cup. Il team di Houston tenterà il bis in GTD Pro nella classifica dedicata alle gare lunghe schierando per tutta la stagione Davide Rigon e Daniel Serra. La terza guida per Sebring, il Glen e la Petit Le Mans sarà resa nota in seguito. Ricordiamo che a Daytona la line-up sarà completata dai campioni FIA WEC GTE-Pro James Calado ed Alessandro Pier Guidi.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races, Risi Competizione

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WEC – Da Costa e Stevens ritornano per Jota. Muth riserva Vanwall. Wadoux ufficiale Ferrari GT

Confermata la line-up di Jota Sport per la Season 11 del World Endurance Championship con la conferma di Antonio Felix Da Costa e Will Stevens sulla nuova Porsche 963.

I due campioni in carica delle LM P2 si aggiungeranno al cinese Yifei Ye, già annunciato in precedenza, per dare l’assalto alla classifica assoluta, non appena verrà consegnata la vettura, presumibilmente a partire dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps del 29 aprile.

Muth

Restando nell’ambito delle Hypercar, Vanwall ha reso noto anche il nome del pilota di riserva per il suo programma con la Vandervell 680 LM nella persona di Esteban Muth.

La 21enne promessa dal doppio passaporto belga e tedesco, protagonista delle due ultime stagioni del DTM, ha condotto la Vanwall nei test invernali a Barcelona e al Motorland Aragon, impressionando il team, che si appresta al ritorno nel mondiale endurance.

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Ferrari infine annuncia un nuovo factory driver GT nella persona di Lilou Wadoux. La giovanissima pilotessa di Amiens farà parte dell’equipaggio della Ferrari 488 GTE Evo schierata in GTE-Am dal Richard Mille AF Corse al fianco del veterano Luis Perez-Companc ed un terzo pilota da definire.

La Wadoux ricordiamo ha già alle spalle una stagione intera nella serie mondiale al volante dell’Oreca LM P2 del Richard Mille Racing ed è stata la prima esponente del gentil sesso a guidare una Hypercar nel Rookie Test in Bahrain lo scorso novembre. In quell’occasione la Wadoux ha avuto anche l’occasione di saggiare una Ferrari simile a quella che porterà in gara durante la prossima stagione.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Vanwall Racing, Alberto Manganaro

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USCC – Niente Daytona per Will Power

Purtroppo niente Daytona quest’anno per Will Power. Il campione in carica dell’IndyCar Series è stato infatti costretto a rinviare il proprio debutto alla Rolex24 per accudire la moglie Liz, in fase di riabilitazione dopo un’operazione chirurgica.

Al posto del 41enne pilota australiano, Luca Stolz, che affiancherà Axcil Jefferies, Fabian Schiller e Kenny Habul sulla Mercedes AMG GT3 del SunEnergy1 Racing.

Frattanto stanno per arrivare sul circuito della Florida le vetture in vista della Roar Before the 24, il succoso weekend di test che da anni precede il season opener dell’endurance e che si chiuderà con le qualifiche di domenica 22 gennaio.

Tra le ultime livree ancora ignote, spiccano quelle delle Porsche del Kellymoss with Riley e soprattutto dell’AO Racing.

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Il team dell’Illinois per il debutto alla Rolex 24 e nel WeatherTech SportsCar Championship ha scelto di celebrare i colori della celebre 935 SwapShop trionfatrice assoluta nell’edizione del 1983 coi nomi leggendari di Preston Henn, AJ Foyt, Bob Wollek e Claude Ballot-Lena.

Le operazioni in pista della Roar inizieranno venerdí 20 gennaio con le prime libere, alle 11.00 AM locali, pari alle 17 italiane.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, Kellymoss with Riley, AO Racing

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USCC – GTP ad armi pari a Daytona. Problemi per K-Mag. Turner in GTD Pro nel MEC

Reso noto il Balance of Performance delle GTP per il primo appuntamento stagionale, la Roar Before the 24.

Il debutto ufficiale in pista della nuova classe regina vedrà i quattro costruttori impegnati, Cadillac, Porsche, Acura e BMW ad armi pari, con lo stesso peso minimo di 1.030 kg e lo stesso limite di potenza globale di 500 kW, in ossequio ai nuovi regolamenti congiunti con ACO che definiscono questi due parametri primari di equivalenza e a fronte delle relative fiches di omologazione. Identici anche i tempi di rifornimento, pari a 23MJ/secondo.

Da segnalare che, avendo i diversi propulsori termici differenti velocità massime di esercizio (dagli 8000 RPM del motore 4 litri turbo BMW ai 9512 RPM del 2,4 litri biturbo delle Acura), i limiti di potenza, identici in partenza a livello di percentuale di numero di giri, saranno pertanto leggermente differenti.

Come ci aveva confidato il vicecampione in carica e portacolori del WTR with Andretti, Filipe Albuquerque, già in Bahrain due mesi fa quindi, la competizione, a livello tecnico, si svilupperà perlopiù a livello di maneggevolezza ed affidabilità.

Ricordiamo che l’IMSA, ente patrocinatore del WeatherTech SportsCar Championship, è libera di variare le equivalenze in corsa fino allo start della Rolex 24.

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Frattanto giungono ulteriori news sulla line-up. Ci eravamo lasciati nei giorni scorsi col punto interrogativo relativo al completamento degli equipaggi del Turner Motorsport.

Bene, il team portacolori della BMW tra le GTD ha ingaggiato per Daytona sulla M4 GT3 #95 il factory driver Bruno Spengler, passando l’entry in GTD Pro per gli appuntamenti della Michelin Endurance Cup, che vedrà i piloti full-season Bill Auberlen e Chandler Hull, alternarsi con l’altro pilota “casa” John Edwards per tutte le atre gare lunghe della stagione. Questa operazione porta quindi a 9 le vetture iscritte in GTD Pro per 8 diversi costruttori.

Come già riportato su queste pagine, l’altra vettura del team vedrà impegnati per tutta la stagione Robby Foley e Patrick Gallagher, con Michael Dinan rinforzo per il MEC e Jens Klingsmann quarta guida a Daytona.

Problemi invece per Kevin Magnussen, che assai probabilmente dovrà saltare l’appuntamento di Daytona, a causa di un intervento per rimuovere una ciste ad un polso. Il driver della Haas F1 era atteso sulla Porsche dell’MDK insieme a babbo Jan, a Trenton Estep e Mark Kvamme.

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Non possiamo ovviamente esimerci infine di pubblicare la splendida livrea della nuova Ferrari 296 GT3 di Cetilar Racing, che debutterà con Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto, Alessandro Balzan ed il neo-factory driver Hypercar, Antonio Fuoco.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Turner Motorsport, Cetilar Racing