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WEC – LeBron James starter ufficiale della 24 Ore di Le Mans!

Sarà nientemeno che LeBron James a fare partire la Le Mans del centenario. Il popolare campione di basket, da sempre appassionato di corse automobilistiche, agiterà il Tricoleur davanti alle 62 vetture pronte a contendersi la vittoria finale alle 16.00 di sabato 10 giugno.

Pierre Fillon, presidente dell’Automobile Club de l’Ouest ha cosí commentato: “Sono entusiasta nel dare il benvenuto a LeBron James alla 24 Ore del Centenario di Le Mans e lo ringrazio sinceramente per aver accettato il nostro invito. La 24 Ore di Le Mans è un evento di fama mondiale che in passato ha accolto grandi nomi provenienti da vari settori. LeBron James è una vera leggenda dello sport il cui elenco di risultati e record suscita rispetto e ammirazione. Non vediamo l’ora di fargli conoscere l’atmosfera unica di Le Mans e l’entusiasmo generato dal centenario della più grande gara di endurance del mondo”.

LeBron James da parte sua ha rilasciato la presente dichiarazione: “Non c’è niente come vedere e vivere lo sport ai massimi livelli. È un onore per me essere parte di questo momento storico nel motorsport e contribuire a celebrare il centenario di uno dei più grandi eventi sportivi del mondo. Non vedo l’ora di dare il via a questa gara iconica e di guardare i suoi piloti di livello mondiale competere sul palcoscenico globale di Le Mans.“

LeBron James, 38 anni, uomo dei record e quattro volte campione NBA, è l’ennesima star di fama mondiale ad alternarsi nel ruolo di starter ufficiale, istituito nel 1949. Ricordiamo fra gli altri Brad Pitt (2016), Rafael Nadal (2018), Alain Delon (1996), il presidente francese Georges Pompidou (1972) e Steve McQueen (1971).

Ricordiamo che sarà invece “Mr.Le Mans”, Tom Kristensen, a ricoprire l’altrettanto onorevole ruolo di Grand Marshal della competizione.

Piero Lonardo

Foto: Presse Sports via ACO/WEC

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WEC – Ferrari in gran spolvero nella Journèe Test di Le Mans

La Ferrari chiude al comando la Journèe Test della 24 Ore di Le Mans: le due 499P si sono divise equamente la vetta della lista dei tempi nelle due sessioni previste, con Antonio Fuoco, autore di 3.30.686 al mattino ed Antonio Giovinazzi che nel pomeriggio ha affinato il limite a 3.29.504.

Le due sessioni di tre ore ciascuna si sono svolte totalmente all’asciutto, sotto un sole estivo, che facilmente potrebbe non essere il pattern della settimana entrante, dove (per ora) si prevedono si temperature calde ma anche l’inesorabile pioggia a partire da venerdí.

Ad ogni modo è stata la festa delle Hypercar, con le 16 LMH a dare spettacolo riportando sin da subito alla mente livelli di competizione di altri tempi.

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Dietro le Ferrari si piazzano nella lista dei tempi complessiva, la Porsche #6 di Laurens Vanthoor e la Toyota #7 di Kamui Kobayashi. Il recordman della Sarthe è rientrato in pista dopo una rovinosa uscita da parte di Mike Conway a Tertre Rouge che ha praticamente chiuso la prima parte, senza recuperi perchè nel mezzo era prevista la gara unica delle Ligier dell’European Series, dove peraltro i nostri compatrioti di Monza Garage hanno sfiorato la vittoria finale.

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Altra vittima della mattinata la Peugeot #93, ferma lungo il circuito dopo circa mezz’ora nelle mani di Paul di Resta. Le due 9X8, qui con la livrea speciale che va a sostituire l’anonimo grigio, ma soprattutto anche grazie al nuovo BoP che ha sostanzialmente ridefinito i valori in campo, non hanno demeritato, e alla fine chiudono dietro Ferrari e Porsche con la settima prestazione assoluta, davanti alla migliore delle Cadillac.

Le tre V-Series. R hanno dato l’impressione di puntare a maturare esperienza, specie per la #311 recapitata direttamente da oltre oceano. Tempi competitivi infine, nell’ordine dei 2” dal leader, anche per le tre LMH non ibride, Glickenhaus e Vanwall.

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Jota, che ricordiamo schiera anche l’unico esemplare di Hypercar privata (l’effort di Action Express Racing è supportato direttamente dalla casa madre) chiude invece al top fra le LM P2. Pietro Fittipaldi ha portato l’Oreca #28 sul 3.35.472, precedendo al pomeriggio di ben 7 decimi la vettura del WRT di Ferdinand Habsburg e, sorpresa sorpresa, le due Alpine di Andrè Negrao e Mathieu Vaxivière.

In realtà subito dietro i detentori del trofeo 2022 si piazza Rashad de Gerus, il migliore al mattino con uno strepitoso 3.36.409 che ha fatto momentaneamente tremare persino le LMH con la #47 del Cool Racing condivisa con Vlad Lomko e, per la gara, l’asso IndyCar Simon Pagenaud.

Fra i Pro/Am, manco a dirlo, davanti a tutti c’è sempre la vettura del Racing Team Turkey davanti all’esemplare di AF Corse.

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Ferrari sugli scudi anche in GTE-Am, grazie al JMW e a Thomas Neubauer, autore al pomeriggio di 3.56.088 – il quale bissava cosí il primato ottenuto al mattino da Louis Prette – davanti alle altre 488 GTE Evo di Francesco Castellacci e Daniel Serra.

A seguire l’armata Porsche, capitanata da Riccardo Pera e GR Racing, mentre la migliore delle Aston Martin, che come al solito evitano di ostentare il proprio potenziale, quella dell’Oman Racing by TF grazie a Charlie Eastwood. Stranamente non in evidenza l’unica Corvette iscritta, appena P15.

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Che dire infine della Camaro NASCAR iscritta come Garage 56? Alla fine della giornata la ZL1 ha chiuso con oltre 2” di vantaggio dalle GTE-Am dopo aver girato non solo con continuità (e spettacolo, grazie al sound) ma dando soprattutto l’impressione di trovarsi a proprio agio sul tracciato.

Le 62 vetture torneranno in pista solamente mercoledí 7 giugno, alle ore 14 per le libere-1. Il programma proseguirà nella stessa giornata con le qualifiche, dalle 19 alle 20, e dalle libere-2, dalle 22.00 alle 24.00. Giovedí spazio alle libere-3 e soprattutto alla Hyperpole, dalle 20.00 alle 20.30, e alle ultime libere dalle 22.00 alle 23.00, prima dello start della 24 Ore del centenario alle 16.00 di sabato 10, preceduta dai consueti 15’ di warm-up, quest’anno posticipati alle 12.00 per permettere lo svolgimento delle due gare del Ferrari Challenge e della Porsche Carrera Cup.

Ricordiamo che le due manches della Road to Le Mans si svolgeranno giovedí 8 e venerdí 9 rispettivamente a partire dalle 18.30 e dalle 11.30. Non va dimenticata infine la Press Conference ACO di venerdí alle 9.30.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati complessivi della Journèe Test

I risultati del mattino

I risultati del pomeriggio

Start

GTWC Europe – Marciello riporta al successo Mercedes alla 1000km del Paul Ricard

Mercedes ed Akkodis ASP tornano a vincere nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello/Jules Gounon #88 festeggiano la prima gioia del 2023 concludendo davanti a Luca Stolz/Maro Engel/Fabian Schiller #777 ed a Patric Niederhauser /Christopher Mies /Simon Gachet (Saintéloc Junior Team #25/Audi).

Pole

Il recap della gara

Jules Gounon (Mercedes-AMG Team Akkodis #88) ha tenuto la prima posizione derivante dalla pole position alla bandiera verde tenendo testa a Maro Engel (Mercedes-AMG Team GetSpeed #777). Ottimo spunto anche da parte di Dennis Marschall (Tresor Orange 1 #40/Audi), abile ad avere la meglio su entrambe le Ferrari di AF Corse.

La gara verrà purtroppo presto neutralizzata con una Safety Car, chiamata in causa in seguito ad un incidente della Lamborghini #78 di Barwell Motorsport all’inizio della Ligne Droite du Mistral. Difficoltà al via anche per Lorenzo Ferrari (Akkodis ASP #87/Mercedes), in crisi nei primi concitati minuti a Signes.

Al restart, Gounon ha riprovato ad allungare, mentre Engel ha dovuto vedersela con l’Audi #40 di Tresor Orange 1 e con l’aggressivo Fred Vervisch (Comtoyou Racing #11/Audi), il quale non ha perso occasione per superare le due Ferrari e la R8 GT3 #25 di Sainteloc Racing.

Lo stint iniziale si chiudeva con un deciso attacco da parte di Marschall, che dopo aver superato Engel si è lanciato all’inseguimento di Gounon. Il tedesco ha regalato emozioni, ma l’andorrano riuscirà a tenere la posizione poco prima di fermarsi per la prima volta in pitlane.

La musica cambierà però presto, perchè Tresor Orange 1 #40 riusciva ad effettuare un pit stop più rapido e di conseguenza a superare la Mercedes #88 di Akkodis ASP. Era Mattia Drudi ad ereditare il volante dell’Audi, mentre Gounon resterà al volante della propria AMG GT3. Stessa scelta anche per Maro Engel, provvisoriamente terzo davanti a Simon Gachet (Sainteloc Racing #25/Audi).

Quest’ultimo intraprenderà una spettacolare bagarre per il primato contro la BMW #32 di WRT e la M4 GT3 #99 di ROWE Racing. Charles Weerts e Marco Wittmann sfideranno Gachet, mentre Drudi resterà al comando della competizione senza particolari problemi.

Il primo colpo di scena della gara arriva a meno di due ore dalla partenza a seguito di un contatto in curva 5 tra Weerts e Daniel Serra. Il belga di BMW si ritirerà prematuramente ritirarsi dopo il contatto con la Rossa #71 di AF Corse per rottura della sospensione. Esce cosí uno dei sicuri protagonisti della serie, in crisi anche a Monza.

La graduatoria è rimasta intatta fino alla metà gara, allorquando, in concomitanza con una nuova sosta ai box, l’Audi al comando di Drudi ha dovuto alzare bandiera bianca in seguito ad una foratura alla ruota posteriore destra.

La prova è automaticamente passata nelle mani di ROWE Racing con Phillip Eng davanti a Fabian Schiller #777 ed all’Audi #25 di Christopher Mies. Sainteloc Racing dovrà presto vedersela con Akkodis ASP #88, in rimonta con Raffaele Marciello dopo la conclusione dello stint di Timur Boguslavskiy.

Il russo anticiperà il quarto stop della competizione al fine di concedere il più presto possibile il volante a Marciello che inizierà una folle rimonta nella notte del Paul Ricard. Quest’ultimo riuscirà a fare la differenza, perfetto in ogni condizione ed abile a recuperare progressivamente posizioni sull’agguerrita concorrenza.

Sia la Mercedes #777 del Team GetSpeed, che l’Audi del Sainteloc Junior Team #25 e la BMW del ROWE Racing #98 hanno dovuto di volta in volta infatti piegarsi al campione in carica dell’ADAC GT Masters, leader assoluto ad un’ora dalla conclusione.

Meritata vittoria finale per l’equipaggio della Mercedes #88  di Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello/Jules Gounon, davanti con margine a Luca Stolz/Maro Engel/Fabian Schiller #777 e a Patric Niederhauser /Christopher Mies /Simon Gachet #25.

Quarta piazza per ROWE Racing #98 davanti a sua volta alla Ferrari AF Corse #71. Giornata da dimenticare invece per Rutronik Racing #98 e Iron Lynx #63 (Lamborghini), in crisi nel cuore della prova dopo una discreta performance iniziale.

Gold

Audi vs Mercedes al via in Gold Cup con Comtoyou Racing #21 che ha dovuto vedersela con l’AMG GT3 #57 di Winward Racing. L’auto che ha conquistato la pole position di categoria ha dovuto cedere provvisoriamente il passo a Max Hofer, pilota ufficiale Audi a supporto della nota squadra belga.

Questi ultimi prenderanno in mano la competizione con il passare dei minuti, e Nicolas Baert / Max Hofer / Maxime Soulet #21 ottenevano meritatamente la vittoria confermandosi dopo Monza davanti a David Schumacher/ Marius Zug/Miklas Born  #157 e Adam Eteki/Aurélien Panis/Alberto Di Folco (Boutsen VDS Racing #9/Audi).

Silver

Tresor Attempto Racing #99 ha dato battaglia sin da subito in Silver Cup contro l’Audi #12 di Comtoyou Racing. Pietro Delli Guanti ha avuto la meglio dopo la prima sosta ai box, Sam Dejonghe ha iniziato ad inseguire l’ex protagonista della Porsche Carrera Cup Italia all’inizio della seconda ora.

Audi non ha peró più ceduto il vertice, con Lorenzo Patrese #99 a ricevere il volante dalla prima piazza dopo il buon lavoro di Alex Aka e non ha avuto problemi a concretizzare al meglio la propria prestazione. Bellissima affermazione quindi per la compagine legata ad Audi Sport, meritatamente a segno davanti a Kay Van Berlo/Clemens Schmid/Benjamin Hites (GRT  Grasser Racing Team #85/Lamborghini) e a Sam Dejonghe / Loris Hezemans / Finlay Hutchison  (Comtoyou Racing #12/Audi).

Bronze

Pure Rxing contro tutti sin dal via in Bronze Cup. Alex Malykhin ha provato a continuare l’opera di Joel Sturm, perfetto nei primi minuti a non lasciare spazio alla concorrenza, ma la Porsche #911 dovrà cedere la propria posizione in seguito ad un testacoda nel primo settore del tracciato.

Haupt Racing Team #77 (Mercedes) non ha perso quindi l’occasione per ereditare la leadership, in vetta davanti a tutti fino a sessanta minuti dalla fine quando Arjun Maini si è ritrovato ad inseguire la McLaren #188 di Garage 59.

L’AMG #79 di Sebastian Baud/Hubert Haupt/Arjun Maini  e la Ferrari #52 di Andrea Bertolini/Louis Machiels/Jeff Machiel si stavano accontentando di potersi contendere la seconda piazza ad Imola, ma tutto è cambiato negli ultimi 30′. La McLaren #188 ha dovuto infatti fermarsi in mezzo al tracciato per un problema tecnico, regalando la vittoria ad HRT.

PRO-Am

La gara del Paul Ricard si è aperta con l’incidente nel primo segmento del tracciato da parte di Rob Collard. Il #78 di Barwell Motorsport (LamborghinI), leader del campionato dopo l’acuto di Monza di aprile, ha dovuto prematuramente alzare bandiera bianca, con l’auto colpita involontariamente dalla Mercedes #2 di GetSpeed.

Car Collection Racing #24 (Porsche) ha pertanto controllato da subito la prova, un risultato che manterrà fino alla conclusione. Niki Leutwiler/Ivan Jacoma/Alex Fontana #24 (Porsche) hanno quindi ottenuto la prima gioia stagionale precedendo all’arrivo Samantha Tan/Joe Miller/Isaac Tutumlu  (ST Racing with Rinaldi #38/Ferrari) e Stephane Denoual/Emil Caumes/Dorian Boccolacci  (CLRT #22/Porsche).

Il prossimo appuntamento della serie SRO è a Spa-Francorchamps per la mitica 24h che varrà anche per l’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.

UPDATE: L’Audi del Sainteloc ha perso il podio per una penalità post gara (track limits) e viene classificata quarta. Al suo posto viene promossa  sul podio la BMW ROWE.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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WEC – Cambia il BoP delle Hypercar per Le Mans

E dopo il ritorno degli “scaldoni”, ecco che come da copione cede anche il Balance of Performance per la 24 Ore di Le Mans. L’Endurance Committee della FIA, contrariamente alle indicazioni date in precedenza e pesantemente criticate dai costruttori, ha infatti diffuso un nuovo BoP riguardante le Hypercar che va a mutare lo status quo a suo tempo definito dopo Sebring.

Notevolmente appesantite le due major contender, Toyota e Ferrari, rispettivamente di ben 37 e 24 kg, mentre a Cadillac e Porsche sono stati attribuiti 11 e 3 kg extra. Peugeot diventa quindi la LMH ibrida più leggera con i suoi 1.042 kg contro i ben 1.080 di Toyota ed i 1.064 di Ferrari.

Sebbene siano rimasti immutati i parametri di potenza massima rispetto ai precedenti round europei, alle Hypercar maggiormente impattate da queste modifiche viene garantito un valore di potenza massima per stint leggermente più elevato: rispettivamente +4, +2 e +1 MJ per Toyota, Ferrari e Cadillac.

Modificato anche il BoP delle GTE-Am: le Porsche correranno con un peso minimo di 1.300 kg contro i 1.289 della Corvette, i 1.264 delle Ferrari ed i 1.262 delle Aston Martin. Ben 15 kg in meno quindi per le 488 GTE, qui all’ultima apparizione sul Circuit de la Sarthe che dal prossimo anno accoglieranno le GT3, e 5 kg in più per le 911 RSR-19.

Le Porsche potranno però usufruire del serbatoio più capiente con 102 litri contro i 97 delle Vantage, i 96 della Corvette e gli 88 delle Ferrari. Ricordiamo che queste modifiche sono tutte passibili ancora i ulteriori revisioni dopo la Journèe Test di domenica, e che a Le Mans non vige il Success Ballast, così che tutti i concorrenti possano confrontarsi al meglio.

Da domani si entra in clima gara con la prima giornata del Pesage in Place de la Republique. Si comincia alle 9 con l’Oreca LM P2 del DKR.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo