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USCC – Dixon e Aitken rinforzi Cadillac. JDC-Miller, niente Porsche? Stop alla Qualifying Race a Daytona

Saranno Scott Dixon e Jack Aitken a completare gli equipaggi delle due Cadillac per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup che inizieranno con la prossima Rolex 24 at Daytona. Il sei volte campione IndyCar si unirà alla line-up della V-LMDh ufficiale insieme a Sebastien Bourdais e Renger van der Zande, mentre il giovane pilota di riserva Williams F1 affiancherà il neo papà Pipo Derani ed Alexander Sims sulla vettura gemella di Action Express Racing.

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Dixon ha già vinto per ben quattro volte il season opener americano, l’ultima nel 2020 col WTR, anno in cui trionfó anche alla Petit Le Mans e nell’ultima stagione ha già affiancato i due suoi compagni a Daytona e a Road Atlanta, per Aitken invece si tratta invece del debutto nella serie americana dopo le esperienze 2022 col Racing Team Turkey in ELMS.

La seconda GTP schierata dal Team Ganassi a Daytona sarà invece appannaggio di Earl Bamber, Alex Lynn e Richard Westbrook, già annunciati per la campagna parallela del World Endurance Championship. Tutti e nove i piloti parteciperanno ai test IMSA previsti sul circuito della Florida il 6 ed il 7 dicembre prossimi sulle V-LMDh che nel frattempo hanno fin qui raggiunto l’invidiabile traguardo di 19.000 km percorsi nelle varie sessioni di test.

JDC-Miller invece dal canto suo assai probabilmente non potrà schierare a Daytona la sua nuova Porsche 963. Come ampiamente annunciato in precedenza dai vertici della casa di Stoccarda, difficilmente sarà possibile avere le due Porsche clienti (l’altra è destinata a Proton) pronte per il season opener, e darà ovviamente priorità ai due esemplari iscritti dal Team Penske.

Nel frattempo la squadra diretta da John Church e Gerry Kraut ha iscritto una Duqueine LM P3, che potrebbe fungere nel caso da “contentino” a Daytona in assenza della nuova GTP. Proton sappiamo invece avere già iscritto una Mercedes AMG GT3 per WeatherTech Racing.

E a Daytona non vedremo la Qualifying Race che negli ultimi due anni ha chiuso le attività dei test collettivi, la Roar Before the 24. L’IMSA non ha dato spiegazioni in merito alla scelta, che potrebbe facilmente essere stata generata dalla volontà di non volere stressare più del dovuto le nuove vetture della categoria top (ovvero a limitare la necessità di pezzi di ricambio) e che potrebbe, alla luce di ciò, anche essere limitata a questa edizione.

Il punteggio assegnato alle qualifiche, che si svolgeranno al termine delle attività della Roar il 22 gennaio, rimarrà invece immutato. La 61ma Rolex 24 ricordiamo prenderà il via il 28 dello stesso mese.

TDS_2023A Daytona infine ci sarà anche il TDS Racing, che dopo il programma 2022 con il Racing Team Nederland, proporrà, dopo la già annunciata entry per Scott Huffaker, Mikkel Jensen e Steven Thomas, una line-up di tutto rispetto per la sua seconda Oreca LM P2 formata da François Heriau, Giedo Van Der Garde e dall’ormai immancabile “prezzemolino” Josh Pierson, appena nominato development driver IndyCar per l’Ed Carpenter Racing. L’impegno del team francese proseguirà per tutto il WeatherTech SportsCar Championship 2022.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac, Team Ganassi, TDS

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USCC – Debutto a Daytona per Racing Team Turkey

Racing Team Turkey sbarca alla Rolex 24 at Daytona con un’Oreca LM P2. I campioni in carica ELMS Pro/Am della categoria debutteranno nel season opener della Florida, ancora una volta assistiti tecnicamente da TF Sport.

L’equipaggio sarà di prim’ordine, con due dei protagonisti della serie europea, Salih Yoluc e Charlie Eastwood, affiancati dall’ex-campione ELMS e WEC della categoria, Phil Hanson, e dal portacolori Prema Juan Manuel Correa.

Se per l’ex-F2 si tratta di un debutto assoluto a Daytona e nel WeatherTech SportsCar Championship, per il pilota turco non si tratta di una première, in quanto Yoluc ha già contestato la gara nel 2019, al volante della Ligier dell’RWR-Eurasia, terminando decimo assoluto e quarto di categoria.

TF Sport, che ricordiamo non più tardi del penultimo fine settimana ha conquistato il titolo WEC GTE-Am, curerà inoltre anche l’Aston Martin del TGM, iscritta in GTD per Ted Giovanis, Owen Trinkler, Hugh e Matt Plumb.

Le attività a Daytona inizieranno con la Roar Before the 24, il 20-22 gennaio 2023, seguita dalla 61ma edizione della Rolex 24, il 28-29 dello stesso mese.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Colin Braun nuovo acquisto MSR

E’ Colin Braun il nuovo acquisto del Meyer Shank Racing per la difesa del titolo WeatherTech SportsCar Championship 2023.

Il 34enne texano, che ritorna al team dell’Ohio dopo la partecipazione alla Rolex 24 at Daytona del 2009 ed il record di velocità sostenuto sulla versione ovale del circuito della Florida nel 2013, affiancherà Tom Blomqvist al volante della nuova Acura ARX-06 GTP per tutta la stagione.

Come noto, gli assi dell’IndyCar Helio Castroneves e Simon Pagenaud completeranno le line-up nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Braun è reduce dalla conquista del titolo tra le LM P3 col CORE Autosport, scuderia che ha ufficialmente cessato le attività in settimana, e con la quale ha conquistato altri due titoli nella defunta categoria LM PC nel 2014 e nel 2015.

Da segnalare anche le vittorie di classe alla Rolex 24 at Daytona nel 2020 col DragonSpeed e la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans del 2007 con la Ferrari gestita da Risi Competizione per Krohn Racing, coronata dalla seconda posizione tra le GT2.

Piero Lonardo

Foto: MSR

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WEC/USCC – Le novità Porsche: Yifei Ye, Proton, Tandy e Makowiecki

Alla vigilia dell’ultimo impegno GTE-Pro in Bahrain, Porsche ha ufficializzato l’impegno 2023 di uno dei suoi development driver, il cinese Yifei Ye.

Il 22enne ex-campione ELMS 2021 con WRT sarà infatti il primo punto fermo dell’equipaggio schierato da Jota sulla sua 963 nella season 11 del WEC; ad affiancarlo sicuramente Antonio Felix da Costa, appena laureatosi campione LM P2 con la squadra britannica, mentre per il terzo pilota sono in ballo diversi nomi, tra cui i più gettonati sono proprio due driver già in organico: Will Stevens e Ed Jones.

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Jota peraltro continuerà nella prossima stagione anche nella categoria cadetta, proseguendo l’impegno con l’altro neocampione, Roberto Gonzalez.

Resi noti a ridosso della 8 Ore del Bahrain anche gli ultimi due nomi del team “casa” gestito da Penske in Fred Makowiecki e Nick Tandy. I due si uniscono alla line-up che già prevede Dane Cameron, Felipe Nasr, Kevin Estre, Michael Christensen, Laurens Vanthoor, Mathieu Jaminet, Matt Campbell ed Andre Lotterer.

Le combinazioni dei piloti per i due programmi WEC ed IMSA saranno annunciate nel corso della tradizionale “Night of Champions” Porsche in dicembre.

Rivelato ufficialmente poco fa infine, mediante un comunicato social, anche l’ultimo fortunato acquirente del primo batch di 963 LMDh: senza particolari sorprese si tratta di Proton Competition, che schiererà una vettura nella serie mondiale e un’altra nel WeatherTech SportsCar Championship.

La line-up dovrebbe sicuramente fare riferimento – come già accennato su queste pagine – sul nostro Gianmaria Bruni, che dopo i tanti successi tra le GT, fra cui si contano ben quattro vittorie a Le Mans, coronerà finalmente il sogno di potersi battere per la classifica assoluta, probabilmente anche nella serie IMSA, cosí come su Harry Tincknell, già vincitore a Le Mans sia fra le LM P2 che in GTE-Pro.

La 963 di Proton però difficilmente sarà disponibile per il debutto a Daytona in gennaio, come peraltro anche l’altra vettura ordinata del JDC-Miller; entrambe le squadre potrebbero impegnarsi nel season opener della Florida in un’altra categoria (GTD ed LM P2 rispettivamente).

Piero Lonardo

Foto: Porsche

Lamborghini Iron Lynx LMDh logo copia

WEC/USCC – Iron Lynx partner Lamborghini LMDh dal 2024

Ufficializzato poco fa un altro dei segreti di pulcinella dei paddock endurance: Iron Lynx lascia Ferrari e diventa partner ufficiale Lamborghini.

L’accordo fa seguito all’apparizione delle Iron Dames alle Grand Finals in corso a Portimao, e vede il costruttore di Sant’Agata collaborare con l’organizzazione diretta da Deborah Mayer su più fronti a partire dalla prossima stagione.

Si partirà con la Michelin Endurance Cup dove a gennaio verranno schierate tre Huracàn GT3 Evo2, due come Iron Lynx ed una come Iron Dames, alla prossima Rolex 24 at Daytona, contraddistinte dai numeri #19, #63 e #83; queste ultime due parteciperanno anche alle tappe della GT World Challenge Endurance Cup, dove le Iron Dames hanno riportato il trionfo nella categoria Gold Cup all’ultima 24 Ore di Spa.

Ma l’impegno più importante riguarda la nuova Lamborghini LMDh, che a partire dal 2024 verrà schierata da Iron lynx nel World Endurance Championship e nel WeatherTech SportsCar Championship. Il supporto tecnico alle nuove V8 biturbo ibride in fase di realizzazione verrà fornito da Prema Engineering.

Andrea Piccini, Deborah Mayer, Stephan Winkelmann, Giorgio Sanna

L’accordo, che è stato siglato alla presenza di Stephan Winkelmann, CEO Lamborghini, e di Giorgio Sanna, capo della divisione sportiva del marchio, pone fine alla collaborazione tra Iron Lynx e Ferrari, che ha visto fruttare i titoli ELMS tra le GTE nel 2021 e nella Michelin Le Mans Cup tra le GT3 nel biennio 2020-2021. Va inoltre ricordato il terzo posto tra le GTE-Am alla 24 Ore di Le Mans del 2021 e soprattutto la vittoria assoluta alla 24 Ore di Spa nella stessa stagione, dove Alessandro Pier Guidi, Côme Ledogar e Nicklas Nielsen si sono aggiudicati anche il titolo piloti nella Endurance Cup.

Sempre con riferimento alla prossima stagione infine, già dal round ELMS di Portimao si vocifera di un impegno a termine con Proton Competition su Porsche; ancora non è dato sapere però se limitato alla serie europea o se sconfinerà invece anche nel WEC.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini Squadra Corse

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WEC – E’ attesa per la Ferrari LMH. Intanto Porsche si prepara negli States insieme ad Acura

Mancano poche ore alla presentazione ufficiale della Ferrari LMH, l’Hypercar che segnerà il ritorno del Cavallino dopo 50 anni nella massima categoria endurance. L’attesa si concluderà a Imola domenica 30 ottobre, nell’ambito delle Finali Mondiali Ferrari, dove nel paddock invece fa già bella mostra di sè la 296, la nuova GT3 pronta ad essere utilizzata a partire da Daytona.

L’LMH, cosí come la 296, ha proseguito i collaudi a Monza in settimana, sempre in livrea camo, con due esemplari. I riscontri dei piloti parlano di un’elettronica sofisticatissima che permette un dettaglio infinito di regolazioni, e c’è chi l’ha definita un’astronave.

Ovviamente è attesa anche per la composizione della line-up, che però potrebbe non essere rilasciata domenica, anche se, come anticipato su queste pagine, non si prevedono stravolgimenti rispetto agli equipaggi che stanno attualmente difendendo il primato in GTE-Pro, più un paio di inserimenti mirati ed in rampa di lancio da inizio stagione.

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Anche la concorrenza peró non dorme sugli allori, particolarmente Porsche ed Acura. La nuova LMDh di Stoccarda ha completato un test di durata di ben 36 ore a Sebring prima di portarsi a Daytona, dove ha incontrato gli equipaggi di WTR ed MSR, pure impegnati in vista dell’omologazione dell’ARX-06, che come sappiamo a differenza della 963 correrà solamente nel WeatherTech SportsCar Championship.

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Frattanto la squadra campione IMSA ha confermato la presenza dei suoi assi IndyCar, Simon Pagenaud ed Helio Castroneves, nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup al fianco del titolare Tom Blomqvist, mentre non è ancora noto il nome del secondo driver full-season.

Attendendo l’omologazione finale delle nuove Hypercar, che la FIA e l’ACO prevedono entro il mese prossimo, dopo il season finale in Bahrain, dove forse avremo anche il piacere di vederle impegnate in pista, segnaliamo per chi passerà nel weekend da Imola, anche la mostra fotografica “Imola, Ferrari e le corse” che vedrà gli scatti di due dei fotografi italiani più prestigiosi, Mirco Lazzari e Roberto Viva, presso il Teatro Ebe Stignani di Via G.Verdi di Imola, da domani fino al 6 novembre.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races, Porsche, WTR

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WEC – Corvette presente nel 2023 in GTE-Am. Peugeot lancia Mueller in Bahrain

La prossima stagione come sappiamo sarà l’ultima delle GTE nel World Endurance Championship; in attesa delle GT3, il plateau sarà limitato agli equipaggi Am.

A questo scopo Corvette ha ufficializzato la partnership con Ben Keating per l’utilizzo di una C8.R. Il gentleman texano, leader dell’attuale classifica con Aston Martin, potrà avvalersi dell’aiuto di Nicky Catsburg.

Il costruttore statunitense proseguirà inoltre la propria avventura anche negli States, con una GTD Pro per Antonio Garcia, Jordan Taylor e Tommy Milner nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup. Quest’ultimo sarà anche incaricato dello sviluppo della prima vera GT3 della casa, la Z06 GT3.R. Tra i piloti Pro manca quindi all’appello il solo Nick Tandy, che verrà rilasciato da Corvette.

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Frattanto Peugeot ha deciso di avvalersi da subito dei servigi di Nico Mueller, che farà parte della line-up per la 8 Ore del Bahrain che si terrà fra un mese. Mueller prenderà il posto di James Rossiter, elevato ad inizio stagione al rango di titolare sulla 9X8 #94 in sostituzione di Kevin Magnussen, insieme a Loic Duval e Gustavo Menezes.

In casa Vector Sport il posto di Mueller sull’Oreca LM P2 #verrà preso come al Fuji da Renger van der Zande, che riformerà quindi la coppia protagonista in IMSA con Sebastien Bourdais, insieme a Ryan Cullen.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC/WEC – A Road Atlanta si chiudono i test delle GTP. La Ferrari LMH presentata alle Finali Mondiali

Come previsto, l’aftermath della Petit le Mans è proseguito con una tre giorni dedicata ai test delle nuove GTP. Presenti in pista, dopo aver fatto passerella nel paddock, le due Acura di MSR e WTR, due Cadillac per Ganassi ed AXR ed una BMW, mentre Porsche ha deciso di evitare questo confronto con la sua 963 ed è attesa a Sebring in settimana.

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I test non sono risultati avari di sorprese, soprattutto per le nuove ARX-06, con la #60 del team laureatosi campione sabato coinvolta in due separati incidenti nelle mani di Tom Blomqvist e Matt McMurry. Il primo, lunedí alle Esses, forse per il cedimento di una sospensione, ha convinto anche i tecnici del WTR nel tenere ai box la propria vettura in attesa di verifiche.

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I test della LMDh made in Oreca sono poi giunti ad uno stop forzato mercoledí, anche allo scopo di preservare la vettura per l’omologazione programmata per la settimana prossima nella struttura di Winsdhield.

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Regolare invece il cammino della BMW M Hybrid V8, pure reduce da un crash nei precedenti test al Glen, nelle mani dei quattro piloti designati, Connor De Phillippi, Augusto Farfus, Nick Yelloly e Marco Wittmann, cosí come per le Cadillac schierate per Richard Westbrook, Sebastian Bourdais, Pipo Derani ed Alexander Sims.

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Presente anche l’Oreca LM P2 del PR1 Mathiasen quale confronto a livello di tempi, che a quanto pare sono stati leggermente inferiori – si tratta pur sempre di una prima uscita ufficiale – di quelli segnati in gara dalle DPi lo scorso weekend.

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E dal vecchio continente giunge la notizia che la Ferrari LMH verrà presentata al pubblico in occasione delle Finali Mondiali che si terranno ad Imola dal 25 al 31 ottobre prossimi. Un’occasione per vedere finalmente da vicino la nuova arma del Cavallino per il World Endurance Championship e la 24 Ore di Le Mans.

Ricordiamo che, oltre a Porsche con quattro esemplari per Penske (2), Jota e probabilmente Proton, Cadillac schiererà una Cadillac full-time nella prossima stagione del WEC, che verrà raggiunta nel 2024 anche da BMW.

Piero Lonardo

Foto: WTR, MSR, BMW, Michelin Racing, Piero Lonardo

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USCC – WTR con Hartley e Deletraz alla Rolex 24

La giornata di annunci per le nuove LMDh continua col Wayne Taylor Racing, che conferma i vicecampioni 2022 Filipe Albuquerque e Ricky Taylor anche per la prossima stagione sulla nuova Acura ARX-06 e per la prossima Rolex 24 at Daytona annuncia Louis Deletraz e Brendon Hartley.

Deletraz, campione ELMS in carica, ha contribuito al titolo LM P2 conquistato sabato da Tower Motorsport e sarà il terzo pilota per tutte le gare della Michelin Endurance Cup. Hartley invece, assoluto protagonista dell’ultima Petit Le Mans, fungerà da quarto uomo per Daytona, ruolo occupato nell’ultima edizione da Alexander Rossi.

Piero Lonardo

Foto: WTR

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USCC – MSR chiude in bellezza, vittoria alla Petit Le Mans e titolo. Ferrari-Risi, primi al traguardo ma penalizzati

Il Meyer Shank Racing si aggiudica la 25ma edizione della Petit Le Mans, assicurandosi il titolo 2022 del WeatherTech SportsCar Championship.

Dopo la strepitosa qualifica di ieri, le cose sembravano complicarsi per l’Acura #60, con Tom Blomqvist che cedeva la leadership dopo appena 7’ ad Earl Bamber, ma nemmeno i major contender del WTR erano esenti da problemi, costretti ad un primo immediato pit per sostituire le gomme rovinate ieri pomeriggio dall’uscita di Ricky Taylor.

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Ad ogni modo, una raffica di Full Course Yellow permetteva al polesitter di riprendersi una prima volta la leadership, in alternanza con le due Cadillac del Team Ganassi, ancora una volta le più in forma del lotto delle DPi V.R. dominatrici delle libere.

Un attimo di gloria c’è stato anche per il JDC-Miller, ma il tamponamento da parte della Lexus di Robert Megennis all’inizio della quinta ora di gara mandava in pensione anticipata la Cadillac #5. Questo è stato il momento in cui Brendon Hartley e Filipe Albuquerque intonavano la carica, impossessandosi della leadership.

Da qui un lungo periodo di corsa libera con l’Acura #10 saldamente in testa, ma ancora una volta sono state le Cadillac a creare scompiglio con Renger van der Zande ed Earl Bamber in dura battaglia fra loro, che finivano a toccarsi in curva 1 a meno di un’ora dalla bandiera a scacchi, autoeliminandosi dalla lotta per la vittoria. Ne faceva le spese proprio l’Acura #10, che nel frattempo si era costruita un piccolo margine sulla concorrenza, con la crew del MSR che sfruttava al meglio la pitlane.

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Ma non era ancora finita perchè il recupero da parte di Albuquerque sul leader terminava con un contatto con la Mercedes del Winward Racing. L’Acura ne usciva con una sospensione danneggiata ed era la fine dei giochi per la vittoria ed il titolo 2022, che va a Tom Blomqvist ed Oliver Jarvis, con la partecipazione dell’inossidabile Helio Castroneves. Il WTR perde anche la Michelin Endurance Cup, con il titolo che va all’MSR mentre la vittoria di tappa va all’Action Express/Whelen Racing, che taglia il traguardo al secondo posto davanti alla vettura gemella dell’Ally con Jimmie Johnson.

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Delusione anche in casa Risi Competizione per la vittoria in pista in GTD Pro vanificata da una penalità per il maggior tempo di guida effettuato da Daniel Serra sulla Ferrari #62; la vittoria va quindi alla Lexus del Vasser Sullivan dell’incontenibile Jack Hawksworth, Ben Barnicoat e Kyle Kirkwood.

La Rossa, su una strategia leggermente diversa dalla concorrenza, aveva preso il comando delle operazioni intorno alla metà gara, alternandosi al comando proprio con la RC F GT3 #14. Nel finale, Serra approfittava di un’indecisione generale nel gruppetto compattato dalla Safety Car per prendere il comando ed allungare sino a 5”.

Difficile capire perchè non si sia provveduto a fermare Serra, anche solo per evitare la penalità, magari approfittando dell’ennesima Full Course Yellow a 10’ dal termine; ad ogni modo resta l’amaro in bocca per il lavoro di squadra compiuto dal brasiliano, da Davide Rigon e James Calado su una vettura sicuramente non la più veloce del lotto. A podio terminano la BMW ufficiale e la Porsche Pfaff, che già partendo si era aggiudicato il titolo di categoria, mentre il titolo delle corse “lunghe” va ai vincitori morali odierni.

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Curiosamente alla fine è stato il gruppo delle GTD a precedere le “colleghe”, complice una manovra della Safety Car, che lasciava passare i leader della categoria a sfavore delle Pro, generando un gap che si è mantenuto sino alla bandiera a scacchi.

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La vittoria è andata all’Acura del Gradient Racing di Kyffin Simpson, Mario Farnbacher e Tim Bechtolsheimer, a precedere la McLaren di Inception Racing e la BMW del Turner Motorsport. Il titolo di categoria va all’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre la coppa del MEC va all’equipaggio della 720S GT3.

Gara da dimenticare per le Ferrari di AF Corse e Cetilar Racing; la prima è stata presa a bersaglio nelle prime fasi, mentre la #47 ha iniziato male raccogliendo due penalità nelle prime fasi che hanno compromesso tutta la gara, chiudendo P8 e P10 rispettivamente. Comunque i segni su entrambe le 488 GT3, qui all’ultima apparizione in attesa delle nuove 296 GT3, dicono tutto sulla battaglia in pista.

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Protagonisti nelle prime fasi la BMW del Paul Miller Racing e la Lexus #12, della quale abbiamo già detto; l’M4 GT3 è stata invece rallentata dal contatto con una LM P3 a 90’ dalla conclusione. Niente da fare nemmeno per il Korthoff Motorsports, arrivata qui da leader con Stevan McAleer, sesta e rallentata da problemi elettrici.

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Avvincente nonostante la relativa partecipazione la battaglia delle LM P2, che ha visto quale protagonista in negativo l’Oreca dell’High Class Racing, che ne ha combinata una più del fatidico Bertoldo, raccogliendo penalità. L’apoteosi allorquando Fabio Scherer si è girato per ben due volte all’entrata della corsia box, rischiando di fare fuori anticipatamente il leader Albuquerque.

Fuori presto dai giochi la #52 del PR1 Mathiasen, alla fine è stato successo totale per il Tower Motorsport di John Farano, Louis Deletraz e Rui Pinto de Andrade, i quali hanno tenuto a bada il DragonSpeed di Montoya padre e figlio. Completa il podio la seconda entry del PR1 Mathiasen. Farano e soci, che rivedremo a Le Mans, fanno inoltre en plein, aggiudicandosi sia la classifica di categoria che quella del MEC, titolo che va a Keating e soci

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Infine le LM P3, con il primo successo dell’Andretti Autosport. Niente da fare per gli “specialisti” della categoria Nico Pino e Kay van Berlo ingaggiati da Sean Creech Motorsport e Riley Motorsport. L’equipaggio che comprende anche il veteranissimo Joao Barbosa di deve accontentare della terza piazza dietro anche al JR III Racing. Il titolo di categoria va al CORE Autosport, che ha chiuso quinto a 2 giri nonostante l’insabbiamento nel corso della terza ora. Per l’Andretti Autosport anche la soddisfazione della vittoria di tappa MEC. Titolo al Riley Motorsport.

E’ tutto per la massima serie endurance americana, che ritornerà in gennaio a Daytona con le nuove GTP.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 25ma Petit Le Mans