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USCC – Kevin Magnussen e Van der Zande per Ganassi

Scelta la coppia di piloti full season per il ritorno del Team Ganassi nel WeatherTech SportsCar Championship. Il prossimo anno la Cadillac DPi V.R sarà affidata al talento di Kevin Magnussen e Renger Van der Zande.

Magnussen, al debutto nelle ruote coperte, proviene da sette stagioni in Formula 1 tra McLaren, Renault e Haas, in cui in 117 partenze ha conquistato un podio, nel 2014 al debutto in Australia, e due giri veloci.

Al 28enne figlio d’arte, che i rumors avevano già da tempo accostato al programma Ganassi, farà compagnia per tutto il 2021 il due volte vincitore di Daytona e della Petit Le Mans, già campione tra le LM PC con Starworks nel 2016.

Non sono ancora stati definiti i piloti che affiancheranno la nuova coppia nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, ma Scott Dixon dovrebbe quasi certamente tornare a sedersi su di una Cadillac dopo le due vittorie conquistate col WTR (insieme a Van der Zande) nel 2020.

Piero Lonardo

Foto: Team Ganassi

HGRacing

WEC – Equipaggio tutto danese per High Class Racing con Jan Magnussen

Rivelata mercoledì la composizione dell’equipaggio di High Class Racing per il World Endurance Championship 2021.

La compagine battente bandiera danese punterà sui colori nazionali, schierando, oltre ai protagonisti dell’ELMS, Anders Fjordbach e Dennis Andersen, Jan Magnussen, nelle sei gare che compongono la stagione entrante della serie mondiale, compresa la 24 Ore di Le Mans.

Nella scorsa stagione High Class Racing ha schierato Andersen e Fjordbach per il quarto anno consecutivo nella serie europea, con il più recente highlight del terzo posto nella 4 Ore di Monza, mentre nella stagione del debutto nel WEC, Fjordbach è stato affiancato sulla Oreca 07 LM P2 #33 da Mark Patterson e dal pilota di riserva Toyota, Kenta Yamashita.

Ricordiamo che intorno a Magnussen, uscito quest’anno da Corvette Racing dopo una lunga militanza, era stato costruito sempre da High Class Racing un progetto, poi rientrato, con obiettivo l’ultima 24 Ore di Le Mans, col veterano 47enne poi costretto a ripiegare sulla Ferrari iscritta in GTE-Am del JMW per la sua 22ma partecipazione consecutiva alla classica della Sarthe.

Piero Lonardo

Foto: High Class Racing

IMSA WeatherTech SportsCar Championship portrait

USCC – Montoya completa per MSR. Vasser Sullivan prosegue in GTD

Juan Pablo Montoya non mancherà nella prossima stagione del WeatherTech SportsCar Championship. Il due volte vincitore della Indy 500, nonchè campione 2019 della serie, fungerà infatti da terzo pilota nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup per il Meyer Shank Racing.

Montoya, che ricordiamo pochi giorni or sono ha annunciato un programma full-time nel WEC con DragonSpeed, farà equipaggio con Olivier Pla e con l’ex-coequipier Dane Cameron (nella foto), sulla Acura DPi #60, con l’altro veterano AJ Allmendinger quale quarto pilota per il season opener di Daytona.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Il Vasser Sullivan proseguirà la propria avventura nella serie endurance americana con le Lexus RC F GT3. Dopo il recente divorzio con l’AIM Motorsport, il team ha annunciato infatti di volere schierare nuovamente due vetture, e sulla #14 torneranno in azione i campioni in carica della Sprint Cup, Jack Hawksworth ed Aaron Telitz.

Un altro nome nuovo si affaccia infine alla massima serie endurance del continente, a partire da Daytona. Si tratta del TGM. La squadra della Florida, già protagonista della serie di contorno, la Michelin Pilot Challenge, schiererà una Porsche 911 GT3 R per il season opener, godendo del supporto tecnico dei vicecampioni della GTD, il Wright Motorsports.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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WEC/USCC – Regalo di Natale da Audi: ritorno con una LMDh nel 2023!

Con nella testa ancora le immagini drammatiche, seppure fortunatamente a lieto fine, dell’incidente di Grosjean a Sakhir, Audi ha deciso di fare agli appassionati del motorsport e dell’endurance in particolare un sontuoso regalo di Natale.

Julius Seebach, neo-capo delle attività sportive della casa dei quattro cerchi, come primo atto dal suo insediamento al posto di Dieter Gass, ha infatti modificato radicalmente il programma per le prossime stagioni, annunciando il ritorno alle competizioni di durata seguendola formula delle LMDh a partire dal 2023.

A farne le spese la Formula E, alla fine del 2021, dopo sei stagioni dell’impegno col ABT Sportsline ha comunque fruttato 12 vittorie su 69 gare disputate, compreso il titolo 2017-2018 conquistato con Lucas di Grassi, e l’ormai giubilato DTM.

La tanto auspicata convergenza tra le due serie mediante la nuova piattaforma LMDh, varata ad inizio 2020 di concerto tra l’ACO, l’Automobile Club de l’Ouest, patrocinatore del WEC e della 24 Ore di Le Mans, e l’IMSA, garante del WeatherTech SportsCar Championship, ha attirato le attenzioni del costruttore tedesco, uscito dalla serie mondiale FIA a fine 2016 come conseguenza del famoso “Dieselgate”.

Ora la conferma ufficiale, con Audi che nel giro di due anni si affiancherà a Toyota e Peugeot nella massima serie endurance, a Le Mans, e sicuramente nelle più prestigiose gare americane, quali la Rolex 24 at Daytona, la 12 Ore di Sebring e la Petit Le Mans.

Insieme al programma endurance, Seebach ha dato il via anche al programma Dakar, in questo caso a partire dall’edizione 2022.

Ricordiamo che Audi ha collezionato la bellezza di 13 vittorie quasi consecutive nella classica della Sarthe, dal 2000 al 2014, intervallate solo dal successo del programma parallelo Bentley nel 2003 e dall’unica vittoria della Peugeot 908 nel 2009.

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L’entrata in campo di Audi non può non porre ovviamente dei quesiti di ordine pratico sul futuro delle Hypercar, formula a cui Toyota ha aderito sin dall’origine, ma che ha visto fin qui un effort di rilievo solo da parte del costruttore nipponico, che ha già iniziato a svolgere i primi test in pista, oltre che della Scuderia Cameron Glickenhaus, con un altro OEM del calibro di Aston Martin a gettare la spugna appena dopo i primi collaudi in pista della sua Valkyrie.

Si profilano quindi almeno un paio di stagioni di estrema transizione, in cui il World Endurance Championship, una volta risolti i problemi di ordine pratico legati alla pandemia, dovrà cercare di fare quadrato con quel che passa il convento in tema di massime categorie prototipi (LMH, LM P1) e GTE-Pro.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Toyota

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USCC – Cresce l’attenzione per Daytona, le LM P2 e le GTD

Eurasia Motorsport è l’ultima squadra in ordine di tempo ad essersi iscritta alla prossima Rolex 24 at Daytona. Il team battente bandiera filippina rinnoverà la partnership col Rick Ware Racing, e schiererà una delle sue Ligier JS P2 LM P2 nel season opener del WeatherTech SportsCar Championship per Cody Ware

Il Rick Ware Racing, in quanto campione in carica nella LM P2 Am dell’Asian Le Mans Series, era atteso ricordiamo al debutto alla 24 Ore di Le Mans con una Riley LM P2, effort che è stato poi ritirato con largo anticipo dalla lista degli iscritti.

D’altro canto il programma di Eurasia Motorsport, che riporterebbe quindi nuovamente una sfida tra tre costruttori diversi nella classica della Florida, grazie alla Dallara del Cetilar Racing, potrebbe proseguire con la stessa vettura anche per il resto della serie endurance a stelle strisce.

Il crescente interesse per le LM P2 potrebbe portare anche, secondo alcuni media americani, anche il K2R, neocampioni nella Prototype Challenge con Matt Bel e Naveen Rao. La squadra del Nevada potrebbe schierare una Oreca 07 per Steven Thomas, protagonista nel campionato cadetto IMSA e vincitore della speciale graduatoria dei piloti bronze, obiettivo Le Mans ed il WEC nel 2022.

Ma c’è fermento anche nelle altre classi. Si fa ad esempio il nome di Kevin Magnussen quale possibile scelta del Team Ganassi per il ritorno nella classe regina con una Cadillac DPi V.R. L’ex driver del Team Haas F1, stante la carenza di sedili nella massima formula, potrebbe optare per seguire le orme paterne operando full-time negli States. La vettura da utilizzare si è appreso sarà quella schierata nel corso del 2019 dallo Juncos Racing.

Sempre tra le DPi, pare quasi fatta per Loic Duval, al JDC-Miller. Il vincitore di Le Mans 2013, il quale ha già svolto il ruolo di terzo pilota nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, ritroverebbe Tristan Vautier, che col team del Minnesota si laureò campione nel 2011 nella Star Mazda, e che quest’anno ha sostituito in corsa Joao Barbosa sulla Cadillac #5 coi colori del Mustang Sampling.

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Aria di rinnovamento infine anche tra le GTD, dove l’AIM Autosport ha reso noto in settimana il divorzio dal Team Vasser Sullivan. Il team ha schierato le due Lexus RC F GT3 ufficiali, conquistando cinque vittorie complessive ed il titolo della Sprint Cup nella stagione appena conclusa.

Divorzio anche fra il Magnus Racing ed il GRT Grasser, responsabile della gestione in pista della Lamborghini Huracàn #44. La squadra austriaca dovrebbe ritornare per tutta la stagione, mentre John Potter potrebbe essere uno dei fortunati ad acquisire una delle Acura NSX GT3.

In lizza per prendere il posto del Meyer Shank Racing, che ha gestito con successo il programma negli ultimi quattro anni, conquistando i titoli di categoria nel 2019 e nel 2020, oltre al Gradient Racing, che ritornerebbe per la stagione ventura, anche il Compass Racing, che abbandonerebbe così la McLaren 720S GT3 schierata nell’ultimo biennio, e forse anche l’Archangel Motorsports, protagonista nella Michelin Pilot Challenge con Porsche ed Aston Martin.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, AIM Autosport

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WEC – Anticipata la Journée Test della prossima 24 Ore di Le Mans

L’ACO, Automobile Club de l’Ouest, patrocinatore tra l’altro della 24 Ore di Le Mans, ha reso noto nella giornata di lunedì il calendario delle attività 2021 del circuito della Sarthe.

Balza immediatamente all’occhio che i test collettivi obbligatori dell’89ma edizione della 24 Ore, la cosiddetta Journée Test, si svolgeranno la settimana antecedente, domenica 6 giugno 2021, alla gara, schedulata per il 12-13 giugno.

Si tratta di una modifica sostanziale al calendario dell’evento, che si allinea ad altre manifestazioni similari, rendendo sicuramente più fruibile a pubblico ed addetti ai lavori anche questa intera giornata dedicata alla messa a punto delle vetture.

Normalmente i test collettivi si svolgevano due settimane prima della gara, mentre il weekend precedente era dedicato alle verifiche tecniche pubbliche, il cosiddetto Pesage. Quest’anno, allo scopo di ridurre tempi e costi durante la pandemia, la giornata di test è stata cancellata, mentre le verifiche tecniche si sono svolte in forma privata, direttamente sul circuito. Al momento non si conosce ancora se il Pesage tornerà nel 2021 e in che formato.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

WTR2021

USCC – Ufficiale: Albuquerque al WTR. Rinforzi di lusso per le gare lunghe

Confermata poco fa la line-up del Wayne Taylor Racing, con Filipe Albuquerque insieme al campione in carica del WeatherTech SportsCar Championship, Ricky Taylor, sull’Acura DPi #10 per tutto il 2021.

Per Albuquerque, reduce da una stagione carica di successi coronata dai titoli WEC ed ELMS tra le LM P2, più la prestigiosa vittoria di categoria alla 24 Ore di Le Mans, tutti con l’Oreca di United Autosports, si tratta di un ritorno full-time nella serie IMSA, dove nel biennio 2018-2019 ha guidato la Cadillac dell’Action Express/Mustang Sampling.

Nel 2020 il portoghese ha svolto invece il ruolo di terzo pilota negli appuntamenti della Michelin Endurance Cup, esclusa Sebring, sempre con Action Express.

Per le gare lunghe, il WTR avrà a disposizione altri due piloti che hanno già guidato le ARX05, nientemeno che due vincitori della Indy 500, Helio Castroneves, vale a dire l’altro campione in carica della serie, ed Alexander Rossi.

Cresce frattanto l’attenzione nella LM P2 per la prossima Rolex 24 at Daytona, ed altri due team hanno reso noto di aver depositato l’iscrizione al sason opener statunitense: si tratta di High Class Racing ed ERA Motorsport, entrambi con una Oreca 07.

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Se per il team danese non si conosce ancora la line-up, il team di Indianapolis, nell’immagine a Daytona 2019, schiererà invece nientemeno che il due volte campione ELMS Paul-Loup Chatin e l’esperto Ryan Dalziel al fianco del team owner, Kyle Tilley, e di Shawn Merriman.

Quest’ultimo rientrerà in pista dopo l’incidente sostenuto nelle prove libere di Le Mans, nello sforzo sostenuto tecnicamente da IDEC Sport, di cui Chatin da due anni è pilota titolare nella serie europea, e con cui ha trionfato nel 2019. Dalziel dal canto suo ha disputato una stagione parziale con Starworks conclusasi pochi giorni fa a Sebring.

Nei giorni scorsi l’IMSA ha diffuso inoltre li regolamento sportivo della prossima stagione, che inizierà proprio a fine gennaio a Daytona. Nessuno sconvolgimento rispetto a quanto già anticipato quest’estate dal CEO, John Doonan, con l’aggiunta delle LM P3, che fungeranno da quinta classe, la nuova struttura di punteggio, che comprenderà anche le qualifiche, che come noto verranno modificate per le GTD, con i gentlemen a disputarsi la pole position ed i Pro a spartirsi i punti in due momenti separati.

Anche per le LM P3 infine, come già in uso per le LM P2, saranno i piloti bronze ranked (o i silver under 30) a giocarsi le qualifiche, i quali saranno incaricati anche di prendere il via, pena la penalizzazione di 5’ di Stop&Hold in gara.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Era Motorsport

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WEC – Montoya full-season con DragonSpeed!

DragonSpeed ha annunciato poco fa con un tweet il suo ritorno nel World Endurance Championship con nientemeno che Juan Pablo Montoya al fianco di Henrik Hedman e Ben Hanley con una Oreca LM P2.

Il team di Elton Julian è già stato protagonista nella “Super-Season” 20218-2019 della serie mondiale schierando due vetture, una BR1 LM P1 a motore Gibson ed una Oreca LM P2, con la quale Anthony Davidson, Pastor Maldonado e Roberto Gonzalez si sono aggiudicati la 6 ore di Spa-Francorchamps 2019.

Per Montoya si profila invece il ritorno a Le Mans dopo l’esperienza del 2018 con United Autosports, coronata col terzo posto finale in LM P2, settimo assoluto, dopo le squalifiche a G-Drive e TDS, ed il ritiro di quest’anno, proprio con DragonSpeed.

L’impegno di DragonSpeed nel WEC si affianca al programma nell’European Le Mans Series, dove è protagonista dal 2016 ed ha supportato dal punto di vista tecnico l’anno successivo lo sforzo vincente del G-Drive, e alla Rolex 24 at Daytona, dove a gennaio tenterà di centrare il terzo successo consecutivo tra le LM P2.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Torna Ganassi con Cadillac. Cameron firma per MSR. Grossi piani per Proton, a partire da Daytona

Si sono conclusi da meno di 48 ore la 12 Ore di Sebring ed il campionato 2020, che il mercato del WeatherTech SportsCar Championship è già in fermento.

Forse a causa della pandemia, che ha costretto un po’ tutti a diradare i momenti di incontro reale, che già a partire da domenica si sono avute conferme e forti indiscrezioni sulla griglia di partenza della prossima stagione.

A partire dal Team Ganassi, che tornerà dopo 7 anni a calcare le piste dell’endurance americana, dando virtualmente il cambio ai grandi rivali di sempre del Team Penske. Per il CGR, sette volte campione nelle serie IMSA, una Cadillac DPi full-season con piloti ancora da confermare, anche se il sei volte campione IndyCar Scott Dixon farà sicuramente parte della line-up per le gare lunghe, a partire da Daytona.

A Daytona, come già riportato su queste pagine, farà il suo debutto nella serie anche la Dallara LM P2 del Cetilar Racing, sempre con l’ausilio tecnico di AF Corse, con pare Antonio Fuoco quale quarto pilota. Sappiamo che al vaglio dell’equipe tricolore inizialmente c’era la partecipazione all’intera 36 ore della Florida, ma l’attuale concomitanza nello stesso weekend di Sebring col rinnovato impegno nel WEC rende assai improbabile che la Dallara #47 si schieri anche alla 12 Ore di Sebring IMSA il prossimo marzo.

In Florida ritroveremo inoltre il DragonSpeed. La squadra diretta da Elton Julian  tenterà il threepeat in LM P2 a Daytona dopo le vittorie del 2019 e del 2020, con un effort costruito intorno ad Eric Lux, che l’anno prossimo ritornerà ad avere lo status di bronze ranked driver.

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Tornando alle DPi, reso noto in Dane Cameron il secondo pilota full season nel Meyer Shank Racing. Il due volte campione della serie, grazie ai buoni uffici Honda affiancherà Olivier Pla sulla ARX05 del team dell’Ohio. Nessuna ufficialità ancora invece sull’ingaggio di Filipe Albuquerque in seno al Wayne Taylor Racing sulla seconda Acura DPi, dove dovrebbe raggiungere il neotitolato Ricky Taylor.

Action Express, oltre a schierare nuovamente la Cadillac #31 in partnership col Whelen Racing per Felipe Nasr, Pipo Derani, più Mike Conway nelle gare lunghe della Endurance Cup, potrebbe tornare a schierare una seconda vettura. Questo almeno secondo un noto media USA, che ipotizza una seconda Cadillac  nientemeno che per Jimmie Johnson, che porterebbe in dote lo storico #48, Simon Pagenaud e Kamui Kobayashi. Da vedere se il nuovo impegno di JJ con Ganassi in IndyCar non porti invece il sette volte campione NASCAR verso la DPi V.R dello stesso team.

Ricordiamo che Mazda ridurrà il proprio impegno ad una sola vettura per Harry Tincknell ed Oliver Jarvis, mentre il JDC-Miller dovrebbe proseguire con il Mustang Sampling, anche se la star Sebastien Bourdais dovrebbe tornare al ruolo già svolto in AXR di rinforzo per le gare lunghe.

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Novità anche fra le GT. Le due Porsche ex-CORE Autosport vincitrici sabato sera in GTLM risultano essere state acquistate da Christian Ried, che ha intenzione di schierarne almeno una alla prossima Rolex 24 at Daytona. Al team owner, che ha peraltro acquistato ben quattro nuove 911 RSR-19 da schierare tra WEC ed ELMS, per ora l’unico sedile sicuro della entry, ma siamo pronti a scommettere sulla presenza in abitacolo dell’attore-pilota Michael Fassbender.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, MSR, Porsche

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USCC – A Sebring tra i due litiganti gode Mazda (e Porsche)

Mazda conquista una storica vittoria alla 68ma Mobil 1 12 Hours of Sebring, atto finale del WeatherTech SportsCar Championship 2020. Alla kermesse della Florida, per la prima volta posizionata a novembre causa pandemia, Acura e Cadillac si erano presentati con i favori del pronostico, dominando le sessioni di libere e le qualifiche; poi però lo svolgimento della gara ha dato un finale diverso, che poteva assumere i toni di un trionfo totale con doppietta se un pneumatico della RT24-P #77 non fosse stato di differente avviso.

Le DPi derivate dai telai Oreca e Dallara se le sono suonate di santa ragione per 10 ore, e queste lotte hanno lasciato il segno sulle varie vetture. Dopo aver perso i pezzi pregiati, rappresentati della Acura capoclassifica di Helio Castroneves e Ricky Taylor e dalla DPi V.R del WTR dalla lotta al vertice già nella prima metà di gara, l’onere della battaglia sembrava dovesse essere appannaggio della Acura dei campioni uscenti Juan Pablo Montoya e Dane Cameron, qui coadiuvati da Simon Pagenaud, e dalle Cadillac di Action Express e JDC-Miller.

Pipo Derani, che ad un certo punto si era ritrovato campione 2020, ha ingaggiato un duello senza esclusione di colpi con Montoya, arrivando a farlo girare dopo però una chiusura non propriamente corretta da parte del colombiano. Tutto ok per la direzione gara, che in questa seconda parte di gara è stata tanto precisa quanto poco lo è stato nella prima, ma i danni alla Cadillac #31 si sono fatti sentire presto, costringendo Derani ad una sosta extra per sistemare lo sterzo nel corso della decima ora.

Sorte simile è toccata anche a Sebastien Bourdais, qui in versione furia scatenata, attardato da problemi al cambio. Largo quindi alle due Mazda, che con Oliver Jarvis ed Harry Tincknell, futuri portacolori dell’effort singolo della casa giapponese nel 2021, sembravano involarsi verso una clamorosa doppietta.

A mezz’ora dalla fine però il pneumatico posteriore sinistro della #77 cedeva, costringendo Jarvis ad una sosta extra, mentre la direzione gara raggruppava le vetture per la nona volta nella giornata per raccogliere i detriti seminati intorno alla mitica Turn 10. Il forcing finale di Cameron non produceva però i frutti sperati, e Harry Tincknell, Jonathan Bomarito e Ryan Hunter-Reay andavano a cogliere la prima vittoria stagionale sul palcoscenico più prestigioso, lasciando a 10” Cameron, che resisteva eroicamente all’ultimo assalto di Jarvis.

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Il secondo posto finale della Acura #6 significa anche titolo costruttori, che fa il paio con quello piloti di Castroneves e Ricky Taylor, ottavi al traguardo a 7 giri dietro le quattro Cadillac di JDC-Miller (2), Action Express e WTR.

Ribaltone finale anche fra le GT, con Lawson Aschenbach che all’ultimo restart con la Mercedes del Riley Motorsports, forse anche per un problema di freni, andava a fare carambola sui due leader di categoria, Connor de Philippi con la BMW #24 e Jeff Westphal con la Ferrari di Scuderia Corsa.

Porsches

Immediata la reazione dei commissari con un sacrosanto drive-through alla AMG GT3, ma ormai la frittata era stata fatta, e curiosamente sono state le Porsche ad approfittare della situazione in entrambe le categorie, con una doppietta delle vetture ufficiali, qui all’ultima apparizione, in GTLM, ed il successo del Wright Motorsports in GTD.

Porsche911N

Per Nick Tandy e Fred Makowiecki si tratta della terza vittoria di fila sulla pista della Florida, questa volta insieme ed Earl Namber, a precedere la #912 condotta da Laurens Vanthoor, Neel Jani e dallo stesso Bamber. Gara da dimenticare invece per i neocampioni di Corvette, che similmente a quanto accaduto 10 mesi or sono a Daytona nel giorno del debutto delle C8.R, hanno visto entrambe le macchine cedere per problemi tecnici.

Porsche_wrightDietro la Porsche 911 GT3 R di Patrick Long, Ryan Hardwick e Jan Heylen invece si piazzano la Aston Martin di Darren Turner, Roman de Angelis e Ian James e la Acura NSX GT3 di Mario Farnbacher, Matthew McMurry e Shinya Michimi. I primi due con questo piazzamento si aggiudicano il titolo di categoria.

Alle spalle della vettura del Meyer Shank Racing, che il prossimo anno ricordiamo salirà tra le DPi con la ARX05, la Ferrari di Scuderia Corsa di Alessandro Balzan, Cooper MacNeal e Jeff Westphal, in odore di GTLM nel 2021.

 

PR1

Tra le LM P2 infine, marcia solitaria dell’Oreca del PR1 Mathiasen di Patrick Kelly, già titolato piloti, Simon Trummer e Scott Huffaker, che regala due ed otto giri di svantaggio rispettivamente alle entry di Starworks e Performance Tech.

E’ tutto anche per la serie IMSA e per l’endurance in generale nel 2020. Ci si ritroverà, COVID permettendo ovviamente, a fine gennaio per la Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 68ma 12 Ore di Sebring

Foto: Porsche, IMSA, Michelin, Mazda, Penske