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USCC – Colpaccio Lamborghini con Romain Grosjean

Lamborghini ed Iron lynx mettono a segno un grande colpo di mercato ingaggiando Romain Grosjean a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona. Il pilota francese, attualmente in forza all’Andretti Autosport nell’IndyCar Series, affiancherà gli alti factory driver della casa di Sant’Agata Bolognese, Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti sulla Huracàn GT3 Evo2.

L’impegno di Grosjean proseguirà non solo anche in altri appuntamenti che coinvolgono l’attuale programma GT3 ancora da determinare, ma soprattutto quale test driver della nuova LMDh che correrà nel World Endurance Championship e nel WeatherTech SportsCar Championship dal 2024.

“Innanzi tutto – ha commentato Grosjean - è un onore unirsi a Lamborghini, un marchio iconico per tutti coloro che amano le macchine, inclusi il sottoscritto ed i miei ragazzi. In più, sono eccitato per due motivi: il primo è partire a Daytona con una GT3 che è stata così vincente ed un ottimo team quale Iron Lynx ed i suoi piloti, e per me sarà una bella novità.”

“Inoltre, nel corso dell’anno svilupperemo la nuova LMDh che è una bellissima vettura – sono stato fortunato a vederla – ed un progetto endurance incredibile. Sta diventando una categoria assai eccitante con l’ingresso di tanti costruttori. Con un marchio di successo come Lamborghini, spero faremo bene nel futuro” ha concluso l’ex-F1.

Romain Grosjean, soprannominato The Phoenix (la fenice) dopo il terribile incidente di Sakhir nel 2020, nonostante i lunghi trascorsi tra le monoposto, ha già esperienza nel mondo dell’endurance, avendo disputato la prima parte del FIA GT1 nel 2010, vincendo due gare ad Abu Dhabi e a Brno con la Ford GT1 del Matech Competition; nello stesso anno ha partecipato anche alla 24 Ore di Spa con una Mosler, giungendo 16mo assoluto.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx

DTM, 15. + 16. Rennen Hockenheimring 2022 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – ADAC acquisisce i diritti della serie

ADAC ha acquisito da ITR i diritti per il DTM, la nota categoria tedesca che continua comunque ad avere un futuro molto incerto. Sicuramente non parleremo più di ITR GmbH, società che negli ultimi anni ha sempre diretto il Deutsche Tourenwagen Masters insieme alla preziosa figura di Gerhard Berger, e che verrà liquidata.

L’ex pilota di F1, chiamato a gestire il campionato nella delicata transizione al mondo delle GT3 dopo l’abbandono dei regolamenti ‘Class One’, si trova ora ad affrontare un inverno cruciale. Il DTM potrebbe infatti cedere il passo all’ADAC GT Masters oppure continuare ad esistere semplicemente con un organizzatore differente.

Le differenze sono minime tra le due realtà, la particolarità del DTM sta nel fatto che ogni vettura è assegnata ad un singolo pilota. Discorso differente per l’ADAC GT, firmato quest’anno da Mercedes con l’elvetico Raffaele Marciello. Entrambe le categorie vedono in pista delle GT3, ADAC e DTM sono campionati sprint che di fatto militano nei medesimi tracciati.

Berger ha commentato in una nota: “Stiamo gettando le basi per un futuro a lungo termine per il motorsport. Per l’enorme comunità di fan del DTM questa è una ottima notizia. DTM si è sviluppata in modo eccellente negli ultimi anni grazie al supporto dei nostri partner, quest’anno abbiamo avuto una stagione record. Ora è giunto il momento di creare le basi per il futuro. Sono convinto che ADAC sia la scelta migliore”.

Luca Pellegrini

Foto: Mercedes AMG Motorsport

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USCC – Colin Braun nuovo acquisto MSR

E’ Colin Braun il nuovo acquisto del Meyer Shank Racing per la difesa del titolo WeatherTech SportsCar Championship 2023.

Il 34enne texano, che ritorna al team dell’Ohio dopo la partecipazione alla Rolex 24 at Daytona del 2009 ed il record di velocità sostenuto sulla versione ovale del circuito della Florida nel 2013, affiancherà Tom Blomqvist al volante della nuova Acura ARX-06 GTP per tutta la stagione.

Come noto, gli assi dell’IndyCar Helio Castroneves e Simon Pagenaud completeranno le line-up nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Braun è reduce dalla conquista del titolo tra le LM P3 col CORE Autosport, scuderia che ha ufficialmente cessato le attività in settimana, e con la quale ha conquistato altri due titoli nella defunta categoria LM PC nel 2014 e nel 2015.

Da segnalare anche le vittorie di classe alla Rolex 24 at Daytona nel 2020 col DragonSpeed e la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans del 2007 con la Ferrari gestita da Risi Competizione per Krohn Racing, coronata dalla seconda posizione tra le GT2.

Piero Lonardo

Foto: MSR

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DTM – BMW chiude alla perfezione il 2022: Vince Wittmann, Sheldon van der Linde campione

Sheldon van der Linde si aggiudica il titolo DTM 2022 col terzo posto in gara 2 ad Hockenheim . Vittoria per l’altra BMW di Marco Wittmann davanti a Renè Rast, all’ultima con Audi.

Il recap della race-2

Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW) ha preso la vetta allo spegnimento dei semafori su René Rast (Abt/Audi), autore dell’ultima pole position della stagione in mattinata, e Clemens Schmid (GRT Grasser Racing Team). Questi ultimi venivano superati dal due volte campione, all’ultima gara con Audi, mentre i due major contender, Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW) e Lucas Auer (Winward/Mercedes) provavano a recuperare posizioni dopo una qualifica non ottimale che li vedeva partire in P6 e P11 rispettivamente.

A 44 minuti dalla fine la sosta per Van der Linde ed Auer, subito in pit road per il cambio obbligatorio. La strategia non è stata condivisa da Rast che ha continuato a macinare giri consistenti alle spalle della BMW M4 GT3 di Wittmann.

Il pit obbligatorio ha visto accendersi la lotta tra Rast e Wittmann. Quest’ultimo avrà la meglio sull’alfiere di Abt, in difficoltà dopo aver messo due ruote sullo sporco all’uscita di curva 3. Il #33 del DTM ha provato in tutti i modi a restituire il favore allo storico rivale del brand bavarese, una lotta senza esclusioni di colpi davanti a Schmid e a Sheldon van der Linde, risalito in P4.

Van der Linde si installerà in seguito nella terza piazza nel corso del 16mo passaggio in seguito ad una foratura dell’alfiere del GRT. La situazione non è più cambiata fino alla bandiera a scacchi, con van der Linde attento ad evitare rischi inutili per festeggiare il primo meritatissimo titolo in carriera dietro Wittmann e Rast.

Solo P7 per Lucas Auer, che dopo l’acuto di sabato non è riuscito a confermarsi al vertice, mentre è stato ritiro per il nostro Mirko Bortolotti.

L’appuntamento col DTM è per il 2023. Il calendario dovrebbe essere rilasciato nelle prossime settimane.

Luca Pellegrini

Foto: BMW Motorsport

L’ordine di arrivo di Gara-2

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DTM – Hockenheim Race-1: Auer vince nel caos e si avvicina a Van der Linde

Secondo acuto stagionale per Lucas Auer nel DTM 2022. Il pilota di Mercedes svetta nella race-1 di Hockenheim in una gara massacro precedendo Sheldon van der Linde e Marco Wittmann. Quattro piloti restano matematicamente in lizza per il titolo, out Thomas Preining dopo un violento incidente.

Il recap della race-1

Lucas Auer (Winward Racing/Mercedes) ha mantenuto  alla green flag il primato derivante dalla pole position conquistata in mattinata davanti a Luca Stolz (HRT/Mercedes) e a Mirko Bortolotti (GRT/Lamborghini). Le posizioni di partenza sono rimaste di fatto inalterate nonostante un incidente all’uscita di curva 4 che ha subito escluso la Mercedes di Arjun Maini (HRT).

La Safety Car ha ricompattato il gruppo, ma ha anche preceduto un violento impatto che ha tolto dai giochi un pretendente importante della lotta per il titolo come l’austriaco Thomas Preining (KÜS Team Bernhard/Porsche).

L’ex campione della Carrera Cup Deutschland è stato vittima all’ingresso di curva 7 di un contatto con David Schumacher (Winward Racing). Lo scontro con le barriere è stato violento e l’incidente ha visto out anche Dennis Olsen (SSR/Porsche) e Ricardo Feller (Abt/Audi).

Nella ripartenza Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW) è stato in grado di prendere la prima piazza su Auer, una situazione molto concitata che ha visto anche un contatto alla prima curva con protagonisti Philipp Eng (Schubert Motorsport /BMW), Marius Zug (Attempto Racing/Audi) e Clemens Schmid (GRT Grasser Racing Team/Lamborghini).-

Dopo l’inevitabile bandiera rossa per rendere di nuovo agibile la pista nella zona che si colloca sotto la Tribuna Mercedes, la gara è ripresa con Auer davanti a Wittmann ed a René Rast con la migliore delle Audi.

Auer e Wittmann hanno deciso di fermarsi subito ai box nel corso del 13mo passaggio, una sosta che ha seguito di un giro quanto già effettuato da Rast e da Luca Stolz (HRT/Mercedes). Anche Sheldon van der Linde ha imboccato contestualmente la corsia dei box, una scelta non condivisa da Bortolotti, che ha atteso il giro successivo per fermarsi.

Sheldon van der Linde ha iniziato subito a recuperare con delle gomme decisamente più fresche dei rivali, mentre Bortolotti perdeva contatto con i migliori in seguito ad un problema alla posteriore destra.

Il finale è stato oltremodo emozionante, con Auer che ha dovuto recuperare su Dev Gore (Team Rosberg/Audi), leader della corsa dopo il cambio gomme obbligatorio, e nel frattempo tenere a bada Wittmann e soprattutto van der Linde.

Il leader in classifica ha superato senza problemi Rast prima di sorpassare all’ultimo giro il rivale di Audi. Auer ha approfittato della situazione per concludere in bellezza la prova, un risultato importantissimo in ottica campionato.

Sono infatti solo due i punti di distacco in campionato tra il pilota di Mercedes (147p) e Sheldon van der Linde (149p), abile a strappare a Mirko Bortolotti il giro più veloce nel finale. Quest’ultimo con 121 punti resta in ogni caso agganciato alla lotta per il titolo insieme a René Rast (128p), quinto davanti a Phillip Eng (BMW).

Appuntamento a domani per la gara finale che deciderà i giochi del DTM 2022

Luca Pellegrini

Foto. Mercedes AMG

L’ordine di arrivo della Race-1

DTM, 15. + 16. Rennen Hockenheimring 2022 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Ad Hockenheim, Mercedes in evidenza con Stolz ed Auer nelle FP2

Luca Stolz porta la Mercedes dell’HRT in vetta al termine della seconda sessione di libere del DTM ad Hockenheim. Il tedesco è stato il migliore del pomeriggio in 1.37.374, precedendo l’altra AMG GT3 del Winward di Lucas Auer di oltre 3 decimi.

Il nostro Mirko Bortolotti (GRT/Lamborghini) è stato l’unico ad arginare lo strapotere odierno delle Mercedes, classificandosi terzo davanti all’altra AMG GT3 di Maro Engel (GruppeM). P5 per  Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW), leader della graduatoria assoluta alla vigilia dell’atto finale del 2022.

Dennis Olsen e Christian Engelhart inseguono nell’ordine con le due Porsche di SSR, mentre dobbiamo scendere fino al nono posto per ritrovare Thomas Preining (KÜS Team Bernhard). Fuori dalla Top10, invece, il pluricampione René Rast che si prepara per l’ultima competizione della propria carriera con Audi Sport.

Appuntamento a domani con la Q1 e la race-1, quest’ultima in programma come sempre alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: Haupt Racing Team

I risultati delle FP2

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DTM – Kelvin van der Linde svetta nelle FP1 di Hockenheim

Kelvin van der Linde detta il passo con Audi al termine della prima sessione di prove libere del season finale DTM di Hockenheim. Il sudafricano del team Audi ABT ha fermato il cronometro sull’1.37.652 precedendo di appena 16 millesimi Thomas Preining  con  la Porsche del Team Bernhard e di 163 Mirko Bortolotti sulla Lamborghini del GRT.

Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW) e Luca Stolz (HRT/Mercedes) seguono nell’ordine precedendo Arjun Maini e Christian Engelhart (SSR/Porsche), al debutto nella serie al posto di Laurens Vanthoor, impegnato nei collaudi della Porsche LMDh a Sebring.

Decisamente più distante invece Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW), leader del campionato, che ha chiuso solo 18mo. Ricordiamo che sono ben dieci i piloti matematicamente in lizza per il titolo alle spalle del sudafricano, sempre in testa a quota 130 dopo il passo falso in Austria, fino ai 74 di Maximilian Götz.

Appuntamento nel pomeriggio con la seconda sessione cronometrata.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

I risultati delle FP1

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USCC – MSR chiude in bellezza, vittoria alla Petit Le Mans e titolo. Ferrari-Risi, primi al traguardo ma penalizzati

Il Meyer Shank Racing si aggiudica la 25ma edizione della Petit Le Mans, assicurandosi il titolo 2022 del WeatherTech SportsCar Championship.

Dopo la strepitosa qualifica di ieri, le cose sembravano complicarsi per l’Acura #60, con Tom Blomqvist che cedeva la leadership dopo appena 7’ ad Earl Bamber, ma nemmeno i major contender del WTR erano esenti da problemi, costretti ad un primo immediato pit per sostituire le gomme rovinate ieri pomeriggio dall’uscita di Ricky Taylor.

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Ad ogni modo, una raffica di Full Course Yellow permetteva al polesitter di riprendersi una prima volta la leadership, in alternanza con le due Cadillac del Team Ganassi, ancora una volta le più in forma del lotto delle DPi V.R. dominatrici delle libere.

Un attimo di gloria c’è stato anche per il JDC-Miller, ma il tamponamento da parte della Lexus di Robert Megennis all’inizio della quinta ora di gara mandava in pensione anticipata la Cadillac #5. Questo è stato il momento in cui Brendon Hartley e Filipe Albuquerque intonavano la carica, impossessandosi della leadership.

Da qui un lungo periodo di corsa libera con l’Acura #10 saldamente in testa, ma ancora una volta sono state le Cadillac a creare scompiglio con Renger van der Zande ed Earl Bamber in dura battaglia fra loro, che finivano a toccarsi in curva 1 a meno di un’ora dalla bandiera a scacchi, autoeliminandosi dalla lotta per la vittoria. Ne faceva le spese proprio l’Acura #10, che nel frattempo si era costruita un piccolo margine sulla concorrenza, con la crew del MSR che sfruttava al meglio la pitlane.

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Ma non era ancora finita perchè il recupero da parte di Albuquerque sul leader terminava con un contatto con la Mercedes del Winward Racing. L’Acura ne usciva con una sospensione danneggiata ed era la fine dei giochi per la vittoria ed il titolo 2022, che va a Tom Blomqvist ed Oliver Jarvis, con la partecipazione dell’inossidabile Helio Castroneves. Il WTR perde anche la Michelin Endurance Cup, con il titolo che va all’MSR mentre la vittoria di tappa va all’Action Express/Whelen Racing, che taglia il traguardo al secondo posto davanti alla vettura gemella dell’Ally con Jimmie Johnson.

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Delusione anche in casa Risi Competizione per la vittoria in pista in GTD Pro vanificata da una penalità per il maggior tempo di guida effettuato da Daniel Serra sulla Ferrari #62; la vittoria va quindi alla Lexus del Vasser Sullivan dell’incontenibile Jack Hawksworth, Ben Barnicoat e Kyle Kirkwood.

La Rossa, su una strategia leggermente diversa dalla concorrenza, aveva preso il comando delle operazioni intorno alla metà gara, alternandosi al comando proprio con la RC F GT3 #14. Nel finale, Serra approfittava di un’indecisione generale nel gruppetto compattato dalla Safety Car per prendere il comando ed allungare sino a 5”.

Difficile capire perchè non si sia provveduto a fermare Serra, anche solo per evitare la penalità, magari approfittando dell’ennesima Full Course Yellow a 10’ dal termine; ad ogni modo resta l’amaro in bocca per il lavoro di squadra compiuto dal brasiliano, da Davide Rigon e James Calado su una vettura sicuramente non la più veloce del lotto. A podio terminano la BMW ufficiale e la Porsche Pfaff, che già partendo si era aggiudicato il titolo di categoria, mentre il titolo delle corse “lunghe” va ai vincitori morali odierni.

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Curiosamente alla fine è stato il gruppo delle GTD a precedere le “colleghe”, complice una manovra della Safety Car, che lasciava passare i leader della categoria a sfavore delle Pro, generando un gap che si è mantenuto sino alla bandiera a scacchi.

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La vittoria è andata all’Acura del Gradient Racing di Kyffin Simpson, Mario Farnbacher e Tim Bechtolsheimer, a precedere la McLaren di Inception Racing e la BMW del Turner Motorsport. Il titolo di categoria va all’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre la coppa del MEC va all’equipaggio della 720S GT3.

Gara da dimenticare per le Ferrari di AF Corse e Cetilar Racing; la prima è stata presa a bersaglio nelle prime fasi, mentre la #47 ha iniziato male raccogliendo due penalità nelle prime fasi che hanno compromesso tutta la gara, chiudendo P8 e P10 rispettivamente. Comunque i segni su entrambe le 488 GT3, qui all’ultima apparizione in attesa delle nuove 296 GT3, dicono tutto sulla battaglia in pista.

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Protagonisti nelle prime fasi la BMW del Paul Miller Racing e la Lexus #12, della quale abbiamo già detto; l’M4 GT3 è stata invece rallentata dal contatto con una LM P3 a 90’ dalla conclusione. Niente da fare nemmeno per il Korthoff Motorsports, arrivata qui da leader con Stevan McAleer, sesta e rallentata da problemi elettrici.

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Avvincente nonostante la relativa partecipazione la battaglia delle LM P2, che ha visto quale protagonista in negativo l’Oreca dell’High Class Racing, che ne ha combinata una più del fatidico Bertoldo, raccogliendo penalità. L’apoteosi allorquando Fabio Scherer si è girato per ben due volte all’entrata della corsia box, rischiando di fare fuori anticipatamente il leader Albuquerque.

Fuori presto dai giochi la #52 del PR1 Mathiasen, alla fine è stato successo totale per il Tower Motorsport di John Farano, Louis Deletraz e Rui Pinto de Andrade, i quali hanno tenuto a bada il DragonSpeed di Montoya padre e figlio. Completa il podio la seconda entry del PR1 Mathiasen. Farano e soci, che rivedremo a Le Mans, fanno inoltre en plein, aggiudicandosi sia la classifica di categoria che quella del MEC, titolo che va a Keating e soci

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Infine le LM P3, con il primo successo dell’Andretti Autosport. Niente da fare per gli “specialisti” della categoria Nico Pino e Kay van Berlo ingaggiati da Sean Creech Motorsport e Riley Motorsport. L’equipaggio che comprende anche il veteranissimo Joao Barbosa di deve accontentare della terza piazza dietro anche al JR III Racing. Il titolo di categoria va al CORE Autosport, che ha chiuso quinto a 2 giri nonostante l’insabbiamento nel corso della terza ora. Per l’Andretti Autosport anche la soddisfazione della vittoria di tappa MEC. Titolo al Riley Motorsport.

E’ tutto per la massima serie endurance americana, che ritornerà in gennaio a Daytona con le nuove GTP.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 25ma Petit Le Mans

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USCC – Blomqvist sigla la pole alla Petit Le Mans e accorcia sul WTR

Tom Blomqvist piazza l’Acura in pole position nel season finale di Road Atlanta. L’alfiere del Meyer Shank Racing ha sbaragliato la concorrenza col tempo di 1.18.555, accorciando in classifica generale sui leader del WTR, che piazzano il terzo crono a 2 decimi, dietro alla Cadillac di Earl Bamber, unica a reggere il confronto delle ARX05 nonostante il dominio assoluto delle DPi V.R. nelle libere di ieri.

Ricky Taylor, incaricato della qualifica, non ha limitato gli sforzi e ha anche rischiato più del dovuto, andando largo alle Esses, senza fortunatamente maggiori conseguenze. La classifica prosegue con le Cadillac di JDC-Miller, un Sebastien Bourdais insolitamente non al meglio, poi Kamui Kobayashi e Pipo Derani a chiudere la graduatoria delle DPi, ricordiamo qui all’ultima apparizione di sempre in attesa delle nuove GTP.

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Tra le LM P2, Steven Thomas ha regalato la terza pole dell’anno al PR1 Mathiasen col tempo di 1.11.939, sopravanzando di appena 82 millesimi Dennis Andersen con l’Oreca dell’High Class Racing.

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Kay van Berlo dal canto suo col tempo di 1.15.517 ottenuto nel finale della sessione ha avuto la meglio tra le LM P3 su Malthe Jakobsen nella riproposizione dei consueti duelli dell’ELMS, accorciando il distacco del Riley Motorsports in classifica generale sui leader del CORE Autosport. La sessione della categoria è stata brevemente interrotta per l’uscita di strada da parte di Dan Goldburg del Performance Tech.

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Jack Hawskworth poi, dominatore delle libere tra le GTD, non ha fallito il traguardo delle qualifiche piazzando la sua Lexus a 1.18.835, 2 decimi in meno dell’Aston Martin di Alex Riberas. P4 per James Calado con la Ferrari del Risi Competizione, a mezzo secondo dal leader, dietro alla BMW ufficiale.

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Davanti alla vettura di Jesse Krohn si piazza infine Madison Snow con l’altra M6 GT3 del Paul Miller Racing, migliore delle GTD. Robert Megennis non è riuscito a duplicare l’impresa del compagno di squadra e si deve accontentare della seconda posizione. Simon Mann e Giorgio Sernagiotto con le Ferrari di AF Corse e Cetilar Racing domani scatteranno dalla P8 e dalla P10 rispettivamente.

Prima dello start, previsto alle 12.10 PM ET, vale a dire alle 18.10 italiane, ci saranno 20’ di warm-up dalle 9.15 AM ET. L’edizione del 25ennale della Petit Le Mans sarà godibile come sempre in forma gratuita dal sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/. Le attuali condizioni meteo prevedono una temperatura fresca ma nessuna minaccia di pioggia.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Pokerissimo Cadillac nelle ultime libere della Petit Le Mans

Cadillac chiude la giornata odierna, dedicata alle prove libere, della 25ma Petit Le Mans, occupando l’intera top five del terzo turno in notturna appena concluso.

A precedere tutti ancora una volta il Team Ganassi con Earl Bamber ed il tempo di 1.09.880, lontano dalle migliori prestazioni della giornata. A seguire Tristan Vautier del JDC-Miller e Renger van der Zande, protagonista dell’unica interruzione della sessione, fermo in curva 7 per un problema all’anteriore causato dalla perdita di una ruota. Poi ancora le DPi V.R. di Action Express.

La migliore delle Acura è stata ancora quella del MSR con Oliver Jarvis, a mezzo secondo dal leader, mentre i capolista del WTR chiudono la lista delle DPi, con tempi simili alla migliore delle LM P2, che come al mattino è stata l’Oreca del Tower Motorsport con Louis Deletraz con 1.10.613, migliore prestazione della categoria.

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Lontano invece dai best lap odierni l’ex-campione Indy Lights, Gabby Chaves, con la Ligier dell’Andretti Autosport ed il tempo di 1.16.028.

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Ancora una Lexus davanti a tutti fra le GT, ma in questo caso si tratta di Aaron Telitz con la RC F GT3 iscritta in GTD ed il tempo di 1.19.649, lontani ben 7 decimi dal record odierno di Jack Hawksworth. La palma del migliore nelle GTD Pro va alla Ferrari di Risi Competizione, secondo in graduatoria con il polesitter 2019 James Calado. Ottima prestazione anche dell’altra 488 GT3 AF Corse con l’eterno Toni Vilander, P3 tra le GTD.

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Tutto pronto quindi per le qualifiche alle 3.40 PM ET, pari alle 21.40 italiane, probabilmente bagnate ma fortunatamente fuori dal pericolo dell’uragano Ian, che ha provvidenzialmente virato verso le coste ad est di Florida, Georgia e Sud Carolina. Diretta gratuita come sempre sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3