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WEC – Gabriele Tarquini nuovo direttore sportivo Genesis Magma Racing

Genesis Magma Racing ha annunciato in occasione della 24h Le Mans 2025 i nomi individuati per ricoprire tre ruoli chiave per il proprio programma. Gabriele Tarquini è stato nominato come direttore sportivo accanto a Anouck Abadie e Justin Taylor, rispettivamente Team Manager e capo ingegnere.

I tre, di nota esperienza, sono stati annunciati dal Team Principal Cyril Abiteboul in un evento presso lo stand Genesis Magma Racing nel Manufacturer Village del Circuit de la Sarthe e saranno coinvolti da subito all’interno del team in preparazione dei primi test di sviluppo con l’inedita GMR-001.

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I nuovi volti di Genesis si integreranno nella struttura attuale guidata dal direttore tecnico François-Xavier Demaison e dal Team Principal Cyril Abiteboul. Quest’ultimo, incontrato da Italian-Endurance.com in occasione della 4h Le Castellet valida per l’European Le Mans Series, ha affermato in una nota ufficiale: “Anouck, Justin e Gabriele sono delle aggiunte fantastiche al team Genesis Magma Racing. Tutti vantano una grande esperienza nel motorsport, che sarà integrata dall’ulteriore competenza nelle gare endurance degli altri membri del team che recluteremo nei prossimi mesi. Questo mix, e la struttura manageriale che annunciamo oggi, saranno al centro del team durante i test con la GMR-001 Hypercar e il nostro team corse nel FIA World Endurance Championship a partire dal prossimo anno”.

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Gabriele Tarquini, Abadie e Taylor prenderanno immediatamente servizio integrandosi nel team IDEC Sport a Le Mans. L’ex campione del mondo dl WTCC, una volta conclusa la propria carriera in pista, è diventato il Team Manager per Hyundai Motorsport sempre nel panorama delle competizioni turismo, contribuendo alla conquista di quattro titoli in tre anni.

L’abruzzese ha commentato: “Quando ho smesso di correre nel 2021, l’evoluzione naturale è stata quella di lavorare nel motorsport, iniziando dal mondo che conosco meglio: il Turismo. Ho avuto alcune stagioni di grande successo, ma entrare a far parte di Genesis Magma Racing rappresenta per me una nuova sfida. Ho molto da imparare sul FIA WEC, ma metterò a frutto tutta la mia esperienza come pilota, coach e Team Manager per essere pronto la prossima stagione”.

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Abadie vanta invece un’esperienza lavorativa all’interno della FIA e con prestigiose squadre endurance nel ruolo di Team Manager e Direttore Sportivo.  “FIA e ACO hanno fatto una scommessa vincente quando hanno lanciato la categoria Hypercar. Questo nuovo progetto con Genesis Magma Racing ci offre l’opportunità di partire da zero e di costruire un team solido di persone motivate che condividono la nostra visione. Sarà sicuramente impegnativo, ecco perché è ancora più entusiasmante. Non vedo l’ora di vedere la nostra auto in azione in pista.”

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Taylor infine arriverà in Genesis dopo aver recentemente ricoperto il ruolo di ingegnere di pista in Ferrari e Chip Ganassi Racing. “Entrare a far parte di Genesis Magma Racing è molto emozionante per me e ricoprire il ruolo di capo ingegnere mi dà l’opportunità di sviluppare da zero il nostro team e la GMR-001 Hypercar, cosí da  essere pronti per la stagione WEC 2026 e oltre.” 

Durante la conferenza stampa sono stati presentati anche Mia Sharizman e Warren Scheckter, rispettivamente nuovo Driver Program Advisor del team e Commercial, Marketing e Communication Manager. I nuovi membri si integreranno nella struttura affiancando lo staff esistente, compresi quelli provenienti da Hyundai Motorsport nell’ambito del Trajectory Program di Genesis Magma Racing.

Abiteboul ha anche condiviso le ultime novità sullo sviluppo dell’hypercar GMR-001: il lavoro sulla vettura procede secondo i piani con gli ingegneri di Hyundai Motorsport che conducono test al banco parallelamente ai componenti del motore e della trasmissione.

Dopo aver testato con successo il sistema combinato motore-trasmissione posteriore, il team ha iniziato la scorsa settimana i test di simulazione, simulando lo stress di più giri su circuiti specifici.

Nell’ambito dell’espansione di Hyundai Motorsport, è stata costituita una nuova filiale francese dell’azienda come parte della creazione della “Race Base” per Genesis Magma Racing. La struttura sarà situata vicino al circuito Paul Ricard a Le Castellet non lontano dalla fabbrica di ORECA dove continuano ad arrivare i componenti per la costruzione dei primi due telai GMR-001.

Nel frattempo, Hyundai Motorsport si trasferirà nella nuova sede centrale di Offenbach e in un centro tecnico a Fechenheim, vicino a Francoforte. L’impianto diventerà la base centrale per le attività dell’azienda nel FIA World Rally Championship e nelle gare per clienti. Insieme, le due sedicopriranno oltre 10.000 mq ed ospiteranno quasi 300 dipendenti, tra cui circa 50 persone che saranno assunte da Genesis Magma Racing entro la fine del 2026.

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ELMS/WEC/IMSA – Parla Cyril Abiteboul: “Per l’endurance non molleremo WRC e TCR”

Nella splendida cornice della sede di IDEC Sport a Signes nel festeggiare il decimo anno di attività della scuderia francese abbiamo avuto la possibilità di incontrare per la prima volta  Cyril Abiteboul, boss di Genesis Magma Racing, per un’interessantissima quanto completa disamina del progetto endurance del costruttore coreano.

Sta iniziando questa vostra grande avventura, e la prima domanda che ci viene in mente magari può sembrare abbastanza banale: com’è stato l’approccio con Genesis Magna, un costruttore che non ha mai gareggiato in gare endurance prima? “Beh non è che non si possa iniziare solo perché non si ha esperienza, no? Se torno indietro nel tempo, per gran parte dell’anno scorso, da quando sono stato nominato presidente di Hyundai Motorsport, abbiamo dedicato molto tempo a pensare a quale potesse essere il nostro prossimo capitolo sportivo, non solo per Genesis, ma per tutto il Gruppo Hyundai, che è una grande azienda e con i marchi Hyundai, Kia e Genesis è il terzo produttore di automobili al mondo.”

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“È un ottimo momento per HMG anche se è un periodo difficile per il mercato dell’automotive in generale, e sentivamo che, dopo aver cambiato radicalmente il nostro marchio in termini di qualità, tecnologia e design, il motorsport avrebbe potuto rappresentare la prossima piattaforma di trasformazione per il gruppo. Quindi, questa è stata la missione affidatami da Jay Chung e dal nostro presidente esecutivo, il signor Euisun Chung: valutare quale potesse essere il passo successivo. Valutando diverse opzioni abbiamo pensato che un buon primo passo per noi nelle corse in circuito sarebbero state le gare di endurance. È chiaramente un settore molto competitivo, con molti marchi coinvolti, ma è anche una buona base di apprendimento delle corse in circuito senza dover impazzire in termini di sviluppo tecnologico. Tecnologie peraltro che non sarebbero rilevanti per ciò che ci viene offerto oggi. Voglio dire, io adoro la Formula 1, ma se la guardi, il 99% della tecnologia è forse utile per aerei, caccia o per il primo shuttle. Ma non per noi.”

“Attenzione: Abbiamo preso in considerazione la Formula 1, forse un giorno, chissà, ma al momento non fa per noi. D’altra parte, è chiaro che le gare di endurance hanno molto successo e offrono questa buona combinazione di tecnologie di tendenza, stile differenziato, opportunità e piattaforma standardizzata. L’unica cosa che abbiamo deciso di fare in modo un po’ diverso dagli altri costruttori è stata quella di prendere la decisione di migliorare la vettura da soli.”

“La maggior parte degli altri team, come sappiamo, vendono la vettura o stipulano accordi con una scuderia e la fanno migliorare per migliorare la vettura. E poiché si tratta di imparare, e perché credo che non ci sia niente di meglio che correre in macchina per imparare a conoscere la vettura e per imparare a conoscere lo sport, abbiamo preso la decisione di migliorare la vettura noi stessi. Questo è stato l’approccio di Genesis.”

“Avremmo potuto anche scegliere Hyundai o Kia, ma abbiamo deciso che la soluzione migliore fosse Genesis perché è un marchio che, come vedrete nei prossimi mesi, vedrà un’accelerazione dell’espansione del mercato. Al momento è forte in Corea e negli Stati Uniti, ma non esiste altrove. Ora, io non sono qui per fare annunci in questo momento, ma riceverete presto alcuni annunci relativi al nostro piano e quindi vedrete che ci sarà una buona corrispondenza tra l’impronta di lavoro e il piano e l’ambizione di Genesis come marchio.”

Come si è arrivati a scegliere Oreca come partner tecnologico? “Prima di arrivare ad Oreca abbiamo valutato i quattro telaisti omologati. Era molto chiaro che Multimatic, sebbene fosse un’ottima opzione, aveva già una collaborazione molto particolare con Porsche che funziona. Abbiamo poi ritenuto che Ligier fosse un po’ troppo “leggera” in termini di struttura per noi; quindi, abbiamo esaminato attentamente i dettagli di Dallara e Oreca e, dopo aver parlato a lungo con entrambi, alla fine abbiamo pensato che Oreca sarebbe stata in grado di aiutarci di più nella gestione della vettura. Ribadisco che, se avessimo deciso di esternalizzare la gestione della vettura da corsa a un WRT, a un Chip Ganassi, o ad altri, allora probabilmente Dallara e Oreca sarebbero state molto vicine, ma poiché avevamo deciso di gestire la vettura da soli, era importante avere anche qualcuno che potesse fare un ulteriore sforzo in termini di supporto. Qualcosa che Toyota ha saputo fare molto bene in passato, ma ho molto rispetto per Dallara, che è un’ottima azienda.”

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Quanto siete felici ora dopo la prima vittoria subito, alla prima gara, da parte di Jamie (Chadwick) & C.? “Beh, io sono felice sì e no perché quando inizi a quel livello non puoi più scendere, ma è anche bello perché aggiunge energia e buon umore nel sistema, e penso anche che crei anche un po’ di aspettative su quello che facciamo, perché credo davvero che la gente fosse un po’ scettica riguardo alla nostra formazione. Ma restiamo umili. Restiamo realisti.”

“Abbiamo avuto anche la safety car al momento giusto, ok, ma detto questo, faceva tutto parte del piano. E quello che mi piace di ciò è che è qualcosa che probabilmente non sapete, è che l’ingegnere che si occupa della progettazione della vettura, inclusa la strategia, sarà il nostro ingegnere di pista l’anno prossimo. Quindi è anche una questione di persone, e io l’ho vista come una cosa grandiosa perché è stato lui a ritardare, ritardare e ritardare ancora il nostro pitstop, perché stavamo scommettendo sulla safety car e quella safety car è arrivata. E questo dimostra una certa maturità al muretto, una certa disciplina, e il fatto che crediamo in noi stessi. Abbiamo agito, abbiamo seguito la nostra strada. Avrebbe potuto anche non andare a nostro favore; quindi, di nuovo, ecco perché dobbiamo anche rimanere realisti.”

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“Riguardo ai piloti, abbiamo un’opzione su di loro, ma non voglio creare troppa pressione: c’è tempo. Prendiamo Mathys (Jaubert) ad esempio. Penso che tutti siano stati piuttosto colpiti dalla sua prestazione, ma è stata una sola gara; quindi, diamogli tempo, non iniziamo a mettergli in testa un file su come dovrebbe fare questo o quello, perchè le gare endurance non sono gare sprint. E lo stesso vale per lo sviluppo della carriera dei piloti. Devono adottare un approccio a lungo termine e noi adottiamo un approccio a lungo termine.”

“Al momento, il nostro pensiero per Mathys è che sia positivo che corra in LMP2 quest’anno, e che probabilmente che lo faccia di nuovo l’anno prossimo. Magari con un po’ di esperienza in LMH, un po’ di visibilità, e poi nel 2027 vedremo cosa succede. Ma sapete cosa? Non c’è fretta: e ovviamente noi siamo a proteggere i nostri diritti con contratti a lungo termine con ognuno dei nostri piloti.”

“Parlando del WEC, è un campionato sta andando bene perché, secondo me, ha trovato una formula piuttosto magica: Avere un sistema in cui i costi siano comunque controllati. Esiste una garanzia di prestazione in un certo senso e il produttore può concentrarsi su due cose che sono molto importanti o su tre. Uno, differenziazione del design. Due, la tecnologia dei motori. E tre, da sfruttare per chi lo desidera. operativo, per raccontare storie di piloti, storie di squadra. Ad esempio ho un enorme rispetto per il WRC, ma la realtà del WRC è che oggi stiamo solo lottando con la Toyota.”

“La LMP2 esiste per offrirci una piattaforma di apprendimento: possiamo farcela entro il 2026, anche perché tutto questo è successo molto velocemente in, ehm, 18 mesi. Abbiamo deciso a settembre che faremo il prologo in Qatar. Questo mi dà circa 18 mesi, dalla decisione all’approvazione, 18 mesi per sviluppare un motore, sviluppare un’auto, creare un team. Beh, non potevamo farcela da soli.”

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“Per fare ciò lavoriamo con i partner, quindi parliamo dei casi in anticipo per sviluppare la vettura. Per sviluppare il team, sapendo che avevo preso la decisione che avremmo guidato noi stessi la vettura, una decisione un po’ diversa da quella degli altri costruttori, come dicevo, ma per me è stata una decisione importante proprio perché penso che non ci sia niente di meglio dell’esperienza di una corsa. per imparare la gara, per apprendere i punti di forza e di debolezza della vettura. IDEC, attraverso la sua piattaforma LMP2 ELMS, ci aiuta a costruire questo team. Per arrivare alla scelta di IDEC, abbiamo valutato diverse squadre: francamente ne avevamo prese in considerazione quattro, di cui due veramente in dettaglio, ma tutte assolutamente credibili. In IDEC penso che ci sia, direi, un po’ di familiarità culturale in più come bonus, ed ha già ottenuto dei risultati in 10 anni di stabilità.”

“Riguardo la timeline del programma, per ora, abbiamo superato un traguardo importante: l’aggiornamento del motore, che pare in linea con i nostri piani, i nostri primi indicatori di massa, potenza, coppia e, necessariamente, anche di prezzo. Dopodiché, inizieremo i test di durata, che saranno davvero quelli che ci permetteranno di uscire allo scoperto. Per quanto riguarda l’auto invece, abbiamo congelato il concept ed il design. Forse ci sono delle somiglianze ad un’Acura o a un’Alpine, ma abbiamo trovato soluzioni sia soddisfacenti che praticabili e che funzionano anche per Oreca. Per cui siamo giunti al punto in cui Oreca è in grado di iniziare a produrre i componenti. La prima auto verrà assemblata a Oreca in estate il primo collaudo avrà luogo ad agosto, in linea col piano. Al riguardo abbiamo già prenotato, anche se non vi dirò tutte le date precise, ben sei sessioni di prova in altrettanti circuiti. La data di omologazione è già stata fissata per dicembre e abbiamo già programmato sei sessioni in cui parteciperemo, a volte con una sola auto, a volte con due, a volte di giorni e a volte di notte notti, allo scopo di massimizzare l’effort.”

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A livello di piloti, ne sappiamo qualcosa di più? “Ci sono già André (Lotterer) e Pipo (Derani), e abbiamo l’intenzione è di annunciare presto altri due piloti. Ovviamente l’intenzione è di avere sei o addirittura sette piloti con una riserva entro la fine dell’anno, e abbiamo delle opzioni, come dicevo, sui nostri tre piloti che attualmente sono in ELMS, opzioni valide sia per quest’anno che per l’anno prossimo.”

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“E poi nel 2027 ci sarà l’IMSA. In ogni caso, con il supporto di un altro team, anche se probabilmente ci saranno anche persone del nostro team. Puntiamo ad effettuare questa selezione nell’estate di quest’anno per dare al partner il tempo utile per fare l’investimento, l’accelerazione, il reclutamento e così via. Il programma endurance Genesis peraltro non andrà a scapito del WRC o del TCR di Hyundai.”

In definitiva, sei contento di quella scelta? “Assolutamente sí, perchè, sapete, sono sempre stato appassionato di gare endurance. Andavo a Le Mans quasi ogni anno, ma .non per la gara, mi piacevano i test e le qualifiche, il mercoledì o il giovedì sera, anche perchè i miei weekend erano sempre impegnati con la Formula 1.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo, IMSA

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WEC/IMSA – Ecco la Genesis GMR-001 Hypercar!

Genesis Magma Racing ha rivelato le linee della sua GMR-001, la LMDh che debutterà nel World Endurance Championship 2026 e in IMSA nel 2027, al New York International Auto Show.

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Le linee della nuova Hypercar vogliono rispettare la filosofia di design definita “Athletic Elegance” dal marchio coreano, con l’intenzione di incarnare la tradizione coreana con l’innovazione del motorsport, e sono ispirate alla gamma Magma ad alte prestazioni di Genesis, come ad esempio l’illuminazione a due linee orizzontali anteriore e posteriore della GMR-001.

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La carrozzeria della GMR-001 Hypercar è stata progettata intorno al telaio Oreca da Genesis Design Europe sotto la guida del Chief Creative Officer Luc Donckerwolke, su varie sfumature di arancione e rosso in cui viene proposta la scritta Magma in Hangeul, scritta che richiama a sua volta il design del logo del team con le sue consonanti “ㅁ, ㄱ, ㅁ”,

Anche il propulsore ibrido, di cui non si conoscono ancora le specifiche definitive, è stato sviluppato in collaborazione con ORECA Motorsport.

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“Oggi segna un traguardo significativo per Genesis Magma Racing: presentiamo l’hypercar GMR-001, insieme alla nostra straordinaria livrea e alle tute da gara”, ha dichiarato Cyril Abiteboul, team principal di Genesis Magma Racing. “Mentre ci prepariamo per le nostre campagne WEC 2026 e IMSA 2027, non stiamo semplicemente formando un team corse; stiamo forgiando una tradizione. Ogni giorno ci avvicina sempre di più alla realizzazione del pieno potenziale di Genesis nel mondo degli sport motoristici.”

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Il roster di piloti include il tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans André Lotterer e Pipo Derani, quattro volte vincitore della 12 Ore di Sebring, entrambi avranno il ruolo di plasmare le prestazioni del team in vista del suo debutto nel WEC.

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Parallelamente, prosegue l’impegno nell’European Le Mans Series con due piloti del cosiddetto Trajectory, Jamie Chadwick e Mathys Jaubert, reduci dal debutto vincente insieme ad IDEC Sport tra le LM P2 insieme a Dani Juncadella.

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Foto: IMSA, Genesis Magma Racing, Piero Lonardo

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ELMS/WEC – Jamie Chadwick; “Il progetto Genesis Magma Racing sarà cool”

Tra le new entry di questa stagione dell’European Le Mans Series c’è Jamie Chadwick, tre volte campionessa della Formula W, poi protagonista in Indy NXT, e ora presso IDEC Sport in fase di apprendistato per il progetto Genesis Magma Racing Hypercar.

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Jamie, non è la tua prima esperienza sulle macchine coperte (British GT e ADAC), anche se data qualche anno. Questo weekend segna un cambio di direzione per te? “Non lo chiamerei un cambio di direzione ma l’inizio di un apprendistato insieme a Genesis Magma Racing per mezzo di IDEC Sport. Sono ovviamente emozionata di questo programma in ELMS.”

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Quest’anno peraltro correrai a Le Mans con IDEC.. “Anche questo fa parte del progetto in partnership con Genesis Magma Racing, sviluppare le competenze e la conoscenza dei tracciati in una classe competitiva quale la LM P2 insieme ai miei compagni Mathys (Jaubert) e Dani (Juncadella) in ciò che è stato denominato “trajectory program” e che si coronerà col debutto della Hypercar.”

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Nel paddock ti ritrovi con tante presenze del gentil sesso. Ben 13 pilotesse nelle varie serie, poi anche team manager, ingegneri, meccanici. Cosa ne pensi di ció, tu come pilotessa di alto profilo? “Credo che le corse di durata possano essere una chiave per entrare in questo sport, basti pensare al cammino delle Iron Dames, forse le maggiori responsabili di questo cambiamento. Spero che queste presenze possano ispirare altre pilotesse ad intraprendere questo percorso e a confrontarsi con un parco di competitor di tutto rispetto.“

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Come giudichi la tua esperienza in Indy NXT? “E’ stata un’esperienza molto bella. Molto divertente e mia ha dato la possibilità di correre su piste diversissime fra loro, fra cui gli ovali ed aggiungere ulteriori elementi alle mie capacità. Anche se è molto differente da ció che sto preparando ora, mi ha comunque dato l’opportunità di imparare.”

Ricordiamo che Jamie Chadwick è stata la prima rappresentante del gentil sesso a vincere una gara in Indy NXT su un circuito stradale, a Road America lo scorso anno. In precedenza Ana Beatriz e Pippa Mann avevano trionfato nella serie cadetta nel 2008-2010, ma su ovale.

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Quanto è stretto ora il tuo legame con Genesis Magma Racing? “E’ una relazione fantastica e la stiamo sviluppando. Stiamo progredendo congiuntamente nell’apprendimento e nel progetto.” Ma hai già visto qualcosa al riguardo? “Si qualcosa ho visto (ride) e ti assicuro che sarà veramente cool”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS/WEC – Lo strano caso di Logan Sargeant

Con un comunicato stampa, ieri pomeriggio si è appreso che Logan Sargeant è uscito di propria volontà dal programma IDEC Sport/Genesis Magma Racing, per “perseguire altri interessi”.

L’ex-F1 avrebbe dovuto partecipare alla prossima stagione dell’European Le Mans Series col team francese, in compagnia di Jamie Chadwick e Mathys Jaubert, su una delle due Oreca LM P2 iscritte in vista dell’entrata in campo del costruttore coreano nel FIA WEC nel 2026.

Il pilota che sostituirà Sargeant verrà annunciato nei prossimi giorni e l’altra vettura sarà condotta nella serie europea da Paul-Loup Chatin, Paul Lafargue e Job van Uitert.

Una decisione piuttosto particolare, in concomitanza peraltro di una doppia giornata di test privati a Barcelona cui hanno partecipato tutti gli altri piloti del team.

Non solo, il comunicato IDEC lascia intendere che la volontà di Sargeant sarebbe di uscire completamente dall’attività motoristica.

Atteso che nelle ore immediatamente successive non si sono aggiunte maggiori informazioni, si resta nel campo delle speculazioni per il futuro dell’ex-pilota Williams, che ricordiamo partecipò in modo non continuativo in ELMS con l’Oreca LM P2 del Racing Team Turkey nel 2021, conquistando la pole position al Red Bull Ring. Nello stesso anno Sargeant gareggiò anche nella Michelin Le Mans Cup con una Ferrari di Iron Lynx, vincendo a Le Castellet e in gara 1 della Road to Le Mans.

Pipo Derani, altro pilota già sotto contratto, insieme ad Andrè Lotterer, per Genesis Magma Racing, nel frattempo ha trovato spazio presso CLX Motorsport in questa stagione di transizione.

Piero Lonardo

Foto: IDEC Sport

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WEC – Ecco la Genesis GMR-001 per Lotterer, Derani, Sargeant e IDEC

Dopo la silhouette di scarso appeal diffusa nei giorni scorsi, Genesis ha rimediato poco fa con una raffica di news sul proprio programma LMDh, compresi render della GMR-001, così battezzata in onore del brand sportivo che prenderà il nome di Genesis Magma Racing.

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Sulla terza incarnazione basata sullo chassis dell’Oreca LM P2 dopo Acura ed Alpine saliranno sicuramente Pipo Derani ed André Lotterer, i quali saranno incaricati dei primi collaudi della Hypercar, che dovrebbe prendere parte al World Endurance Championship nel 2026  ed al WeatherTech SportsCar Championship a partire dalla stagione successiva.

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Le novità del costruttore coreano però non si fermano qui, perché è stato rivelato che la seconda entry in ELMS di IDEC servirà da piattaforma di partenza proprio per l’entrata nella serie mondiale l’anno seguente.

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Alla già annunciata Jamie Chadwick faranno compagnia l’ex-F1 Logan Sargeant ed il giovanissimo Mathys Jaubert, vicecampione della Porsche Carrera France.

Piero Lonardo

Foto: Genesis

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WEC – Mako raggiunge Alpine. Pourchaire riserva Peugeot

Resa nota poco fa la line-up Alpine per la stagione 2025 del World Endurance Championship con la novità Fred Makowiecki. Il 44enne ex-Porsche ha subito trovato casa nella squadra transalpina dove porterà il proprio bagaglio di esperienza. Promosso ufficialmente anche l’ex-riserva Jules Gounon, già presente sulle A424 Hypercar in quattro degli otto appuntamenti 2024.

I restanti quattro sedili vedranno il ritorno di Charles Milesi, Ferdinand Habsburg, Paul-Loup Chatin e Mick Schumacher. Oltre a Nicolas Lapierre, neo DS dei Bleus, manca Mathieu Vaxivière; per lui, oltre agli impegni con l’Oreca LM P2 di AF Corse a cominciare dalla prossima Asian Le Mans Series, probabile un ingaggio nel nuovo programma Hyundai Genesis, che proprio stamane ha diffuso un teaser obiettivamente poco significativo. La composizione dei due equipaggi Alpine verrà resa nota in seguito.

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Sempre in giornata l’ufficializzazione dell’ingaggio di Theo Pourchaire in Peugeot, già visto in azione nel rookie test in Bahrain, ma solo quale test e development driver. La casa del Leone fin qui ha confermato solamente Jean-Eric Vergne, Stoffel Vandoorne e Malthe Jakobsen.

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Genesis Europe

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