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WEC – Confermato: Le Mans slitta al 21-22 agosto

Come anticipato su queste pagine un paio di giorni fa, la 89ma edizione della 24 Ore di Le Mans, che doveva tenersi il 12-13 giugno prossimi, slitta al 21-22 agosto.

Con un comunicato di poco fa, l’Automobile Club de l’Ouest, organizzatore della classica della Sarthe, ha confermato lo spostamento di date, in funzione della possibilità di avere spettatori alla corsa, in ossequio alle misure di sicurezza e salute applicabili.

Si precisa inoltre che l’ACO ha preso questa decisione con largo anticipo per poter dare a team, partners e spettatori la maggiore visibilità possibile e mantenere l’attuale calendario del WEC. Le date delle altre gare ed eventi da tenersi sul circuito di Le Mans rimangono comunque al momento inalterati. L’ACO inoltre sta lavorando con gli organizzatori dei vari eventi che potrebbero essere impattati da questo cambiamento.

Come accennato nel precedente articolo infatti, esistono al momento diverse concomitanze tra i vari campionati, due delle quali investono il WeatherTech SportsCar Championship, che il 22 agosto ha in programma il round tutto dedicato alle GT del Virginia International Raceway (VIR), e l’appuntamento IndyCar di Gateway del sabato 21 agosto.

Quest’anno la gara vedrà il debutto delle nuove Hypercar e l’ACO vuole rimanere particolarmente attenta alla presenza dei fans, che riceveranno maggiori informazioni sui biglietti alla fine di aprile.

Pierre Fillon, Presidente dell’ACO, ha così commentato: “Sebbene si tratti di una decisione difficile da prendere, è quella giusta. Tenere per la seconda volta di fila la 24 di Le Mans a porte chiuse sarebbe impensabile. Stiamo perciò facendo tutto il possibile per evitare che accada e dare ai concorrenti una visione chiara dell’intera stagione. Stiamo lavorando duramente per metter in piedi un evento sicuro, con tutte le necessarie precauzioni sanitarie. La corsa di quest’anno promette di essere un altro thriller grazie al debutto delle nuove Hypercar.”

Rimaniamo quindi in attesa dell’annuncio dell’entry list della 24 Ore, prevista per martedì prossimo 9 marzo.

Piero Lonardo

Foto: ACO

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USCC – Jimmie Johnson e la Cadillac per tutta la MEC. Mazda, stop a fine anno

Jimmie Johnson e la seconda Cadillac DPi dell’Action Express Racing saranno di ritorno nella 12 Ore di Sebring, secondo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship, e per tutte le altre gare della Michelin Endurance Cup.

La Cadillac #48, protagonista della Rolex 24 at Daytona, dove ha ottenuto il secondo posto, migliore al traguardo delle quattro DPI V.R. in gara, alle spalle del Wayne Taylor Racing, sarà coadiuvato ancora una volta da Simon Pagenaud e Kamui Kobayashi, protagonisti insieme a Mike Rockenfeller della bella prestazione di esordio, sia a Sebring che nei successivi appuntamenti di Watkins Glen e della Petit Le Mans.

A Sebring, dove sono in programma in questi giorni dei test collettivi che vedranno impegnati gran parte dello schieramento, in attesa dell’entry list ufficiale si conosce già l’equipaggio della Porsche che contenderà alle Corvette e alle BMW la vittoria nella GTLM.

Sulla 911 RSR-19 del WeatherTech Racing, insieme all’owner/sponsor Cooper MacNeil si siederanno i due giovani leoni della casa di Stoccarda, Mathieu Jaminet e Matt Campbell. Il pilota francese a Daytona era atteso al debutto con la Ligier LM P2 dell’RWR Eurasia, ma venne sostituito all’ultimo momento da Sven Muller per positività al COVID, mentre Campbell ha difeso i colori dello Pfaff Motorsports, giungendo 12mo tra le GTD dopo una gara sfortunata.

Ricordiamo che alla guida della Porsche del WeatherTech Racing nel season opener si sono alternati invece Gianmaria Bruni, Kevin Estre e Richard Lietz, i quali si sono classificati sesti ed ultimi di categoria a 10 giri dalla Corvette vincitrice, a seguito del crash allo start con la BMW che li ha costretti ad una gara all’inseguimento.

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Questa sarà inoltre l’ultima Sebring per la Mazda DPi, che trionfò nella più recente edizione, tenutasi nel novembre scorso. Il costruttore nipponico, da sempre attivo nella serie endurance top americana, con una presenza costante nella massima categoria IMSA, seppur con alti e bassi, a partire dal “merger” del 2014, ha infatti annunciato il ritiro dalla serie al termine della presente stagione.

La decisione del forfait del programma prototipi sarebbe stata presa a seguito di un “assessment interno riguardante la situazione delle attuali DPi e delle future LMDh”, e al momento si esclude un coinvolgimento a breve nella nuova formula, che vedrà la luce nel corso della prossima stagione per diventare mandatoria nel 2023, anno in cui dovrebbero schierarsi sicuramente Porsche, Audi ed Acura, oltre alle “incursioni” delle Hypercar: Toyota, Peugeot e Ferrari in testa.

L’unica Mazda iscritta per Oliver Jarvis, Harry Tincknell e Jonathan Bomarito ha conquistato ricordiamo il  gradino basso del podio all’ultima Rolex 24.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Mazda

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WEC – Le Mans e calendario nuovamente a rischio slittamento?

La situazione del COVID19 continua a tenere banco in ogni aspetto della nostra quotidiana, e anche il motorsport non può esserne immune.

Già la scorsa primavera abbiamo infatti assistito ad un valzer di spostamenti e cancellazioni di eventi, situazione che ovviamente nessuno pensava di dovere ancora fronteggiare a distanza di oltre un anno.

Nel 2020 l’ACO ed il WEC decisero, correttamente, di subordinare lo svolgimento della stagione alle esigenze di sicurezza degli addetti ai lavori, modificandone radicalmente date, venue ed accessi, nonché riportando la schedule della futura Season 9 all’interno dell’anno solare 2021, abbandonando la formula introdotta nel 2018-2019.

Nonostante l’impegno degli organizzatori però, pare siamo di nuovo vicini ad una ridefinizione del calendario, che ha già visto il (prevedibile) spostamento dell’atto di apertura, la 1.000 Miglia di Sebring, test collettivi compresi, a favore di un più gestibile season opener a Portimao.

Ovviamente la stagione dell’endurance mondiale ruota intorno alla 24 Ore di Le Mans, che, stante l’attuale situazione dei contagi e delle vaccinazioni in territorio francese, potrebbe slittare anche quest’anno dalla tradizionale slot di metà giugno.

Per la 89ma edizione della classica della Sarthe sta infatti circolando l’ipotesi del 21-22 agosto, anche per permettere, al contrario dello scorso anno, l’affluenza di un certo numero di spettatori. Le due gare che la precedono nell’attuale schedule della Season 9, vale a dire la 8 Ore di Portimao e la 6 Ore di Spa-Francorchamps, in programma rispettivamente il 4 aprile ed il 1° maggio a porte rigorosamente chiuse, sono pertanto passibili di spostamento, così come la tanto attesa 6 Ore di Monza del 18 luglio.

Ovviamente questi spostamenti, che crediamo non saranno gli unici relativamente al continente europeo, porteranno conseguenze, a livello di concomitanze impreviste per squadre e piloti, nei confronti di altri campionati, compresi quelli nordamericani, IMSA ed IndyCar in testa, che al contrario sembrano protesi verso uno svolgimento più o meno regolare, dopo solo un paio di opportuni aggiustamenti.

Va evidenziato che la 105ma Indy 500 di maggio dovrebbe svolgersi in presenza di pubblico, ancorchè con capienza limitata, così come peraltro avvenuto nella recente Rolex 24 at Daytona e così come previsto per la 12 ore di Sebring o per il season opener IndyCar di Barber Park, in programma rispettivamente il 20 marzo ed il 18 aprile prossimi.

Attendiamo pertanto comunicazioni ufficiali da parte dell’ACO e del WEC, comunicazioni che verosimilmente non dovrebbero tardare molto.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Alpine

WEC – Lapierre, Negrao e Vaxivière per l’Alpine LM P1

Definita la line-up dell’Alpine Elf Matmut, questa la denominazione ufficiale dell’effort che nella stagione entrante del World Endurance Championship difenderà i colori transalpini tra le LM P1.

Sulla ex-Rebellion-Gibson, ribattezzata A480, si alterneranno per tutta la durata del campionato Nicolas Lapierre, André Negrao e Mathieu Vaxivière.

Tutti e tre i piloti non hanno bisogno di presentazioni: Lapierre ritorna dopo un anno trascorso al Cool Racing, nel team diretto in pista da Philippe Sinault, col quale ha trionfato tra le LM P2 nelle stagioni 2016 e 2018-19, oltre a tre dei quattro successi di categoria ottenuti alla 24 Ore di Le Mans.

Negrao, che si appresta alla quarta stagione consecutiva dal canto suo ha contribuito anch’egli al successo nella “Super-Season”, ivi comprese le due vittorie di Le Mans, mentre Vaxivière, l’uomo nuovo del team, ritorna alla serie mondiale dopo un anno ai stop dai due campionati disputati insieme al TDS, a parte l’ultima Le Mans, la sua quarta esperienza sulla Sarthe, coronata dal secondo podio di categoria col Panis Racing, a bissare quello del 2019.

L’Alpine A480-Gibson sarà l’unica LM P1 ammessa a gareggiare con le nuove Hypercar nella classe top, e a tal proposito si attende in settimana anche la line-up completa della Scuderia Cameron Glickenhaus.

Il team battente bandiera statunitense ha già annunciato che Gustavo Menezes, Ryan Briscoe e compagnia potranno essere della partita con la 007 LMH già a Portimao, che ricordiamo ha preso il posto quale season opener della 1.000 Miglia di Sebring.

Piero Lonardo

Foto: Alpine

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WEC – Niente Sebring, torna Portimao!

Come ampiamente previsto, la pandemia ha consigliato gli organizzatori del World Endurance Championship di annullare anche per quest’anno la 1.000 Miglia di Sebring, che avrebbe dovuto essere la gara di apertura della Season 9.

Al posto della gara statunitense, che avrebbe dovuto tenersi il 19 marzo prossimo, entra la 8 Ore di Portimao, il 4 aprile.

Il circuito dell’Algarve, già teatro a partire dal 2017 della 4 Ore dell’European Le Mans Series, aveva già ospitato l’allora Le Mans Series nel 2009-2010, con una 1.000 km.

I test prestagionali, il cosiddetto Prologue, che avrebbe dovuto tenersi sempre a Sebring, si terrà sempre a Portimao nelle giornate immediatamente precedenti alla gara, il 30-31 marzo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

 

Dubai

Asian LMS – Cambia ancora il calendario 2021

Novità dell’ultimo momento nel calendario dell’Asian Le Mans Series 2021. Gli organizzatori hanno deciso di cancellare il primo dei due weekend previsti ad Abu Dhabi del 4-6 febbraio, che verrà sostituito da un ulteriore doubleheader, sempre negli Emirati Arabi Uniti, a Dubai, la settimana successiva.

Ciò allo scopo di evitare la quarantena obbligatoria preventiva di 10 giorni prevista per team e piloti all’entrata in Abu Dhabi, quarantena che verrà in questo modo evitata, in funzione della normativa vigente in quell’emirato, qualora le persone provengano da un emirato vicino, in funzione del secondo weekend di gara, che rimane posizionato al 19-20 febbraio prossimi.

Per il Dubai Autodrome, così come il tracciato di Yas Marina, si tratterà del primo evento organizzato nell’ambito delle serie ACO.

Il formato ridotto della serie endurance asiatica, rivisto come noto in funzione della situazione generale COVID, ha attirato sin qui le attenzioni di compagini già protagoniste delle passate edizioni così come di nuove realtà, che possono così accumulare esperienza per proporsi successivamente su palcoscenici internazionali più prestigiosi.

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E’ il caso del neonato Racing team India, che porterà una Oreca LM P2 per Arjun Maini, Narain Kartikeyan e Naveen Rao con l’obiettivo di iscriversi alla 24 Ore di Le Mans 2022, oppure del Phoenix Racing, che dopo i successi fra le GT, schiererà un’altra Oreca per Matthias Kaiser e Simon Trummer, i quali verranno coadiuvati nientemeno che dal campione del mondo in carica delle GTE, Nicki Thiim, e dal factory driver Audi, Kelvin van der Linde.

A queste si aggiungono le LM P2 dai campioni in carica dei G-Drive, gestiti ancora una volta da Algarve Pro Racing, con due vetture per John Falb ed i giovani Rui Andrade e Franco Colapinto e per Ferdinand Habsburg, Rene Binder ed il campione in carica dell’ Euroformula Open, Ye Yifei, Jota Sport, la quale contribuirà anche all’effort di ERA Mororsport per gli statunitensi Kyle Tilley e Dwight Merriman.

Alle 6 Oreca iscritte tra le LM P2 si aggiunge la Ligier di Eurointernational, che difenderà il titolo Am conquistato lo scorso anno insieme a Rick Ware insieme alla nuova realtà Ojets Prestige Racing.

Nutrito anche il plateau delle LM P3 con 10 unità, tra cui svettano sicuramente i campioni in carica del Nielsen Racing e le tre entry di United Autosports. Due delle line-up del team di Zak Brown e Richard Dean sono già state definite, con Andy Meyrick, il protagonista del British GT Ian Loggie ed il campione in carica della categoria nell’European Le Mans Series, Rob Wheldon in una Ligier JS P320, più l’intero equipaggio che ha disputato la serie europea sulla Ligier #3, composto da Jim McGuire, Andrew Bentley e Duncan Tappy.

La presenza italiana è garantita in forza tra le GT, dove AF Corse tra le ben 21 vetture iscritte, schiererà in forma ufficiale due delle tante Ferrari 488 GT3, come anche Kessel Racing. La concorrenza sarà formata come sempre da Aston Martin e Porsche, ma anche dalla McLaren 720S GT3 dell’Inception racing with Optimum iscritta fra le Am, e soprattutto dalle due BMW M6 GT3 del Walkenhorst Motorsport, squadra campione in carica dell’International GT Challenge.

Piero Lonardo

Foto: Dubai Autodrome, Racing Team India

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ELMS – TF Sport sbarca in LM P2 e batte bandiera turca

Una delle squadre più vincenti nelle ultime stagioni in GTE-Am, vicecampione WEC 2019-2020 e vincitrice della medesima classe all’ultima 24 Ore di Le Mans, TF Sport, sarà al via della prossima stagione dell’European Le Mans Series con una nuova Oreca LM P2.

Il team prenderà il nome di Racing Team Turkey grazie a Salih Yoluc, che ancora una volta sarà il fulcro del programma della compagine britannica.

Al fianco di Yoluc, due vecchie conoscenze: il fido Charlie Eastwood, già insieme al turco nelle ultime due stagioni della serie mondiale, ed Harry Tincknell.

L’attuale driver ufficiale Mazda nel WeatherTech SportsCar Championship è stato campione 2016 della serie europea sull’Oreca LM P2 iscritta da G-Drive; in più il 29enne di Exeter può già vantare due vittorie alla 24 Ore di Le Mans, una in LM P2 nel 2014 e l’ultima lo scorso anno in GTE-Pro con l’Aston Martin ufficiale.

Va detto che il calendario IMSA prevede attualmente una concomitanza tra la gara di Mid-Ohio e la 4 Ore del Red Bull Ring, in programma entrambe il 16 maggio prossimo che, COVID permettendo, dovrebbe impedire la presenza di Tincknell in terra austriaca.

Ricordiamo infine che Yoluc prenderà contatto per la prima volta in forma ufficiale con una LM P2 in occasione della prossima Rolex 24 at Daytona, dove sarà al volante della Ligier iscritta da Eurasia e Rick Ware Racing. Anche TF Sport sarà di scena per la prima volta nel season opener IMSA, con una Vantage GT3 per lo stesso Eastwood, Ben Keating, Max Root e Richard Westbrook.

L’appuntamento con la serie europea è invece per metà aprile a Barcelona per i test collettivi cui farà seguito la 4 Ore.

Piero Lonardo

Foto: TF Sport/Racing Team Turkey

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WEC/Asian LMS – Jota finalizza con Gelael, Blomqvist e Vandoorne

Jota Sport, uno dei protagonisti da sempre del World Endurance Championship, ha annunciato la sua line-up per la Season 9. A dividersi il volante di un’Oreca LM P2 ci saranno Sean Gelael, Tom Blomqvist e Stoffel Vandoorne.

Gelael è reduce da quattro stagioni in F2 con Arden, Prema e DAMS che hanno fruttato un solo podio a Montecarlo nel 2018. Parallelamente, il driver indonesiano, appena 24enne, ha svolto il ruolo di test driver per Toro Rosso nel biennio 2017-2018.

Si contano però nel 2016 le prime e fin qui uniche esperienze con le ruote coperte, tutte in LM P2: prima in Asian Le Mans Series con Antonio Giovinazzi, vincitori dei due round finali di Buriram e Sepang con l’Oreca di Eurasia, e poi in European Le Mans Series, nel season opener di Silverstone con la BR dell’SMP Racing ed infine con la Ligier di Exreme Speed negli ultimi tre appuntamenti stagionali del WEC, coronati dal secondo posto di categoria a Shanghai.

Tom Blomqvist invece proviene da un biennio parziale in Formula E e da un’annata completa nel WeatherTech SportsCar Championship con le BMW M8 del team RLL, ma in precedenza aveva già condiviso il box con Gelael nel team Carlin nella stagione 2014 del FIA F3, dove sfiorò il titolo dietro Esteban Ocon e davanti a Max Verstappen. Due anni più tardi i due condivideranno anche l’abitacolo nel già citato podio di Shanghai 2016 WEC.

Come Blomqvist, anche Stoffel Vandoorne proviene dalla Formula E, dove nella passata stagione si è classificato secondo alle spalle dell’impendibile Antonio Felix da Costa. Il 28enne pilota belga, campione GP2 2015 e titolare in McLaren F1 nei due anni successivi, può però vantare un podio assoluto alla 24 Ore di Le Mans alla sua sola seconda apparizione tra le ruote coperte nell’atto finale della Super-Season 2018-2019.

La stessa line-up debutterà nei due weekend di Abu Dhabi dell’Asian Le Mans Series in programma ad Abu Dhabi il 4-6 ed il 19-20 febbraio prossimi.

Le due vetture di Jota Sport nella passate stagione del WEC si sono piazzate alle spalle dell’imprendibile Oreca di United Autosports, centrando la vittoria di categoria a Shanghai ed in Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Jota Sport

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USCC – Una Porsche Proton full-season in GTLM per MacNeil

Porsche come noto ha terminato il proprio programma ufficiale GTLM nel WeatherTech SportsCar Championship al termine della passata stagione, ma ci sarà comunque una 911 RSR-19 per tutta la prossima stagione.

Proton Competition ha infatti ufficializzato la nuova partnership con WeatherTech Racing ed il suo proprietario, Cooper MacNeil, a partire dalla Rolex 24 at Daytona.

Ad accompagnare nel season opener della Florida ben tre super factory driver del calibro di Richard Lietz, Giammaria Bruni e Kevin Estre, con l’obiettivo di riportare la casa di Stoccarda alla vittoria nella categoria, che manca dall’atto iniziale del campionato, vale a dire dalla prima gara dopo il “merge” tra American Le Mans Series e Grand-Am, nel 2014. Nell’equipaggio vincitore anche Lietz,

MacNeil dal canto suo con questa nuova collaborazione spezza il legame con Ferrari e con Scuderia Corsa, insieme ai quali ha disputato le ultime tre stagioni della serie, vincendo per due volte la Petit Le Mans, nel 2018 e nel 2020. Col Cavallino MacNeil ha disputato quattro delle sei 24 Ore di Le Mans disputate, conquistando il podio in GTE-Am nel 2017 e nel 2019. In precedenza il pilota dell’Illinois, ora 28enne, aveva conquistato i titoli tra le GTC nella Grand-Am nel biennio 2012-2013 proprio con una Porsche.

Da menzionare anche i due titoli conquistati nel 2018 e nel 2019 nel monomarca Ferrari Challenge North America.

L’accordo con la compagine di Christian Ried prevede anche l’iscrizione alla prossima 24 Ore di Le Mans; va ricordato che non si tratta del primo sodalizio con Proton alla classica della Sarthe, in quanto già nell’edizione 2016 una Porsche corse coi colori WeatherTech in GTE-Am, ma in quell’occasione MacNeil fu costretto a dare forfait alla viglia della gara per un attacco febbrile.

Piero Lonardo

Foto: WeatherTech Racing

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USCC – Zach Veach, dall’IndyCar alla Lexus GT3

Ufficializzato nella serata statunitense il contratto che lega Zach Veach al Vasser Sullivan Racing per la prossima stagione.

Il 26enne di Stockdale, Ohio, guiderà una delle due Lexus RC F GT3 iscritte tra le GTD nel WeatherTech SportsCar Championship insieme a Frankie Montecalvo, rilevando il ruolo che è stato di Townsend Bell nelle ultime due annate.

La squadra, che nel 2020 è stata in lizza per il titolo di categoria  fino allo sfortunato finale di Sebring, e che recentemente si è separata dall’AIM Racing, schiererà un’altra vettura per un altro ex-IndyCar, Jack Hawksworth, ed Aaron Telitz.

Veach, che finora ha disputato solamente una gara sulle ruote coperte, per la precisione a Laguna Seca sull’Oreca FLM09 del JDC-Miller, è reduce dall’appiedamento in corsa da parte dell’Andretti Autosport.

In IndyCar, nell’arco di quattro stagioni ha disputato 47 gare, tutte tranne due col team di Nazareth, giungendo nella top five in tre occasioni.

Ancora da definire la line-up estesa per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar